Making Industria Romagna - giugno 2015

n. 1 - GIUGNo 2015

MAKING Industria Romagna CONFINDUSTRIA ROMAGNA

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MAKING Industria Romagna

I primi sei mesi di Confindustria Romagna L’Unione Federativa Confindustria Romagna compie ufficialmente sei mesi, anche se il progetto ha in realtà preso avvio già nel corso del 2014. Centottanta giorni di lavoro e di risultati concreti, di cui in fondo questa rivista comune è l’esempio più facilmente visibile.

La nostra è stata una scelta dettata non da situazioni contingenti, ma dalla convinzione che l’orizzonte geografico entro il quale portare avanti la politica di Confindustria non poteva più essere quello delle tre singole province (Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini). L’Unione punta infatti ad accrescere la forza del sistema di rappresentanza delle imprese industriali della Romagna, che potranno portare avanti le loro istanze con un’unica voce.

Il 28 ottobre dello scorso anno gli imprenditori riuniti a Castrocaro nelle rispettive Assemblee hanno condiviso la consapevolezza che l’associazione dovesse abbracciare un territorio che storicamente era già “il nostro”, ma che non aveva ancora trovato una sintesi istituzionale di questo nostro ‘sentirci romagnoli’. Confindustria Romagna ha dato una risposta a questo sentimento diffuso e il consenso unanime ottenuto dalla proposta di percorso per la fusione ne è la prova migliore.

Alla scelta politica va però data concretezza con un razionale assetto organizzativo per permettere alle nostre imprese di affrontare con più forza questo difficile momento e i profondi cambiamenti in atto, per ottimizzare le risorse e per offrire agli associati servizi sempre più innovativi e a costi contenuti: in sintesi, per aumentare l’efficienza complessiva del Sistema in Romagna. Che è quello che gli Associati si attendono.

Ho avuto l’onore di essere il primo Presidente dell’Unione: il cammino che ci attende per giungere all’unico soggetto associativo romagnolo è ancora lungo e restano complessità da risolvere, ma il lavoro svolto in questi mesi ha posto ottime basi per dare risposte convincenti alle molte questioni che devono essere affrontate: dalla struttura organizzativa al sistema contributivo, dalla governance della nuova Associazione alle sue articolazioni interne, solo per fare alcuni esempi, non c’è stato tema tra quelli individuati in Assemblea il 28 ottobre scorso su cui non si sia cominciato a lavorare con buoni risultati. Gli amici Paolo Maggioli e Vincenzo Colonna, i Direttori e tutti coloro che a vario titolo sono stati coinvolti in questo complesso lavoro, lo hanno svolto con spirito sinceramente costruttivo.

Uno spirito che ci rassicura sulla possibilità di concludere positivamente il lavoro di convergenza sul piano organizzativo, e anche sulla capacità di sviluppare una visione unitaria sui grandi temi che riguardano la Romagna, come la sanità, l’università, le infrastrutture, per citarne alcuni. Anche su questo versante siamo partiti con il piede giusto: mi riferisco alla forte presa di posizione assunta da Confindustria Romagna verso gli sciagurati ritardi con cui viene affrontato un tema di rilievo per il nostro territorio, e cioè gli escavi del porto di Ravenna. La capacità di convergere su una posizione ed esprimerla con chiarezza sui media locali e nazionali è un buon precedente per i molti altri temi infrastrutturali che ci coinvolgono.

Per completare il lavoro di unificazione e delineare un futuro degno del nostro passato ci occorre ancora molto impegno e l’entusiasmo di tutti voi, e non ho dubbi che con questo spirito faremo un bel lavoro!

Guido Ottolenghi Presidente di Confindustria Ravenna

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Una storia che viene da lontano, un presente che guarda al futuro.

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MAKING Industria Romagna

CONFINDUSTRIA ROMAGNA

Direttore responsabile

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CONFINDUSTRIA ROMAGNA, PRIMO BILANCIO

Carlo Serafini

Comitato di Redazione

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La Romagna entra nel Consiglio generale

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L’IMPORTANZA DELLA RAPPRESENTANZA

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UNA STORIA QUASI SECOLARE

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IMPRESA E GIUSTIZIA AL CENTRO

Carlo Serafini, Massimo Balzani, Marco Chimenti, Franco Raffi

Ufficio stampa Forlì-Cesena: Matteo Grandi Ravenna: M. Vittoria Venturelli Rimini: Roberta Silverio Concessionaria esclusiva per la pubblicità

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CONFINDUSTRIA PER L’EXPO

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MAKING Confindustria Romagna

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CONFINDUSTRIA ROMAGNA PRIMO BILANCIO CONFINDUSTRIA ROMAGNA

I presidenti di Confindustria Ravenna, Unindustria Forlì-Cesena e Unindustria Rimini fanno il punto sul processo di aggregazione.

“Il fermento testimonia l’interesse attivo di tutte le imprese associate romagnole” A sei mesi dall’avvio del processo che porterà fra due anni a completare la fusione tra Confindustria Ravenna, Unindustria Forlì – Cesena e Unindustria Rimini è interessante fare un primo bilancio della scelta operata sentendo i tre presidenti territoriali.

“Ai direttori delle tre territoriali - commenta Vincenzo Colonna, presidente Unindustria Forlì-Cesena - va senza dubbio riconosciuto il merito di stare collaborando, con ottimi risultati, per facilitare e velocizzare tutte le procedure. Si tratta di garantire la sostenibilità dei conti e la continuità per tutti gli elementi locali che, in genere, si sintetizzano col termine “valori di prossimità”.

Valori che non si vogliono perdere neppure dopo la fusione e che concretizzano contatti e rapporti di rappresentanza non rinunciabili. Il fermento testimonia l’interesse attivo di tutte le Imprese Associate romagnole e la loro sincera volontà di

Il processo di fusione è molto delicato, ma una volta completato le aziende appartenenti al sistema Confindustria avranno importanti vantaggi nel contenimento dei costi e nella qualità dei servizi.

Il lavoro svolto dai presidenti Ottolenghi, Maggioli e Colonna

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MAKING Confindustria Romagna

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I COSIDDETTI “VALORI DI PROSSIMITÀ” NON ANDRANNO PERSI NEPPURE DOPO LA FUSIONE, SONO IRRINUNCIABILI E PER QUESTO NE SARÀ GARANTITA LA CONTINUITÀ

Vincenzo Colonna

collaborare per il raggiungimento dell’obiettivo finale.

Confindustria Romagna porterà senza ombra di dubbio grandi vantaggi e aprirà le porte a una vasta gamma di possibilità.

Il processo di fusione è però, per sua stessa natura, molto delicato.

Unindustria Forlì-Cesena ha recentemente avuto esperienza di una fusione il cui esito finale non è stato positivo e per questa ragione intende procedere assicurandosi che non si verifichino situazioni rischiose per l’integrità del sistema. Il Consiglio Direttivo di Forlì-Cesena ha quindi richiesto la formazione di una commissione interna, che aiuti il Comitato di Presidenza nell’analisi delle proposte e nell’orientamento sulle scelte.

La Commissione è stata nominata ed è già entrata nel pieno delle sue funzioni.

Resta confermato che queste operazioni non devono essere viste come un tentativo di rallentare i lavori, ma vanno invece intese come la volontà di procedere nella giusta direzione, creando solide fondamenta per costruire una struttura compatta, sia internamente che esternamente, e pienamente efficiente; rispettando quello che riteniamo essere l’interesse di

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Confindustria Romagna

LA STRETTA SINERGIA NASCE DALLA CONSAPEVOLEZZA CHE ESISTE UNA STRATEGIA COMUNE PER PORTARE AVANTI LE ISTANZE DI UN TERRITORIO MOLTO OMOGENEO

Paolo Maggioli

tutti gli associati in tutte le territoriali”.

“Noi imprenditori lo sappiamo bene: dalle crisi nascono anche nuove opportunità. Gli ultimi anni sono stati difficili, abbiamo dovuto pensare a nuove strategie, abbiamo dovuto ristrutturare e riorganizzare le nostre aziende per un cambiamento indirizzato al rilancio”, dice Paolo Maggioli presidente di Unindustria Rimini.

“Oggi, per tornare a crescere – aggiunge – occorre essere in grado di superare i campanili e gli steccati personali e collaborare. Confindustria Romagna rientra in questa logica, in un percorso che insieme ai Presidenti Colonna e Ottolenghi e ai gruppi dirigenti, stiamo portando avanti con convinzione e orgoglio.

Sin dalle prime battute, abbiamo avuto la sensazione di muoverci verso un obiettivo corretto e lungimirante, che vada oltre le logiche di interessi particolari.

Una scelta fatta non per necessità contingenti, ma per una precisa visione strategica. Insieme, infatti, saremo più forti senza ovviamente dimenticare anche il vantaggio di razionalizzare i costi.

MAKING

MAKING Confindustria Romagna

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Ognuno con le proprie peculiarità e i propri punti di forza,

“L’Unione romagnola – spiega Guido Ottolenghi, presi-

che per il territorio di Rimini sono rappresentati da due pila-

dente di Confindustria Romagna e di Confindustria Ravenna

stri: il settore manifatturiero, che garantisce la maggiore per-

- punta ad accrescere la rappresentanza delle imprese indu-

centuale di posti di lavoro a tempo indeterminato, e il settore

striali della Romagna, che potranno così portare avanti le loro

del turismo.

istanze con un’unica voce.

La strada da percorrere in questi due anni che ci serviranno

Per aiutare le imprese ad uscire dalla lunga crisi, è necessa-

per arrivare all’Unione, strutturati nel modo migliore, è lunga,

rio avere una forte rappresentanza istituzionale. Oggi siamo

ma siamo fiduciosi.

un’Unione federativa: dall’1 gennaio 2015 Confindustria

I presupposti, infatti, sembrano esserci tutti, come dimostra

Romagna affianca le tre associazioni territoriali ed è entrata

il ritmo vivace intrapreso in questi primi mesi in cui abbiamo

nel vivo l’attività di coordinamento e confronto sia a livello di

avuto modo di condividere vari momenti di confronto e di

servizi, tra le strutture, sia tra gli imprenditori con incarichi di

verifica fra i nostri rispettivi organismi dirigenti.

rappresentanza.

Insieme, facendo sistema, incrociando le nostre esperienze,

Abbiamo due anni di tempo per rodare questa convivenza

condividendo i nostri punti di forza e risolvendo le difficol-

e arrivare a un soggetto unico nel 2017, con la possibilità di

tà, possiamo essere più competitivi ed essere un esempio di

fare anche prima, come ci suggeriscono vari associati roma-

come il fattore comune sia un valore aggiunto per tutti”.

gnoli.

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MAKING Confindustria Romagna

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UNA FORTE RAPPRESENTANZA ASSOCIATIVA È STRATEGICA PER AIUTARE LE IMPRESE A USCIRE DEFINITIVAMENTE DA QUESTI LUNGHI ANNI DI CRISI ECONOMICA Guido Ottolenghi

Se riusciremo a imprimere l’accelerazione data nel 2014 al

su temi di interesse comune, come ad esempio la sanità o le

progetto, potremo farcela: ognuno ha propri metodi e pecu-

infrastrutture.

liarità, ma c’è grande sintonia e i motivi che ci uniscono sono

Dopotutto oggi il mondo è più piccolo: se 50 anni fa ci pote-

molti di più di quelli che ci dividono.

va apparire grande la dimensione provinciale, oggi crediamo

Uno su tutti, l’unione delle competenze e delle professiona-

che la Romagna sia la dimensione adatta per restare vicino

lità di 1.500 imprese che potranno parlare con una voce sola

alle imprese e allo stesso tempo allargare i nostri orizzonti”.

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La Romagna entra nel Consiglio generale Il nuovo organismo nazionale di Confindustria vede la presenza di Ottolenghi e Colombo.

Serena Monghini nei Probiviri.

Centrale di Confindustria Giovani Imprenditori che si è svolto a L’Aquila il 17 aprile scorso, è stata eletta fra i cinque rappresentanti di Confindustria Giovani Imprenditori Confindustria Romagna sarà rappresentata anche nei Probiviri nazionali, carica cui l’Assemblea Generale del 6 maggio scorso ha eletto Antonio Serena Monghini, membro del Consiglio Direttivo e Presidente della Sezione Petrolio ed Energia di Confindustria Ravenna.

Guido Ottolenghi

Si tratta di un ulteriore importante riconoscimento della validità del percorso dell’azione di sistema avviata da Unindustria Forlì-Cesena, Confindustria Ravenna e Unindustria Rimini, impegnate nel percorso di fusione che le porterà alla nascita di un unico soggetto associativo.

Mercoledì 6 maggio, in occasione dell’Assemblea Generale Privata di Confindustria che si è tenuta a Roma, con l’elezione dei 20 rappresentanti generali e dei componenti degli organi di garanzia si è completata la composizione dei nuovi organismi confederali, così come disegnati dalla profonda riforma del Sistema avviata dalla Commissione Pesenti. Il nuovo Consiglio Generale, che accorpa Giunta e Consiglio Direttivo, si è insediato il 28 Maggio in occasione dell’Assemblea Generale Pubblica in programma all’Expo di Milano.

A Confindustria Romagna è stato riconosciuto un seggio consiliare, a riprova della bontà del percorso approvato dalle Assemblee delle territoriali di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini il 28 ottobre 2014 a Castrocaro. In Consiglio Generale sarà rappresentata, su designazione unanime, da Guido Ottolenghi, Presidente di Confindustria Romagna e Confindustria Ravenna, In Consiglio Generale di Confindustria siederà anche Maria Teresa Colombo, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria Rimini che, In occasione del Consiglio Antonio Serena Monghini

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MAKING Unindustria Forlì - Cesena

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L’importanza della Rappresentanza Venerdì 5 giugno 2015 si terrà, al Teatro Verdi di Cesena, l’Assemblea Pubblica di Unindustria Forlì - Cesena. Ospite d’onore e relatore sarà il Professor Nadio Delai, sociologo e imprenditore.

L’Assemblea generale è un importante momento aggregativo per tutti gli associati. L’occasione per ritrovarsi e presentare alla società i risultati di un anno di lavoro. Un evento che, alla luce della riorganizzazione che Unindustria Forlì – Cese-

Il 5 giugno si svolgerà l’Assemblea Generale di Unindustria Forlì – Cesena: un’occasione per ribadire l’utilità della rappresentanza

na sta affrontando, assume questa volta un valore simbolico molto forte. Com’è noto, l’Associazione è alle prese con una spending review che ha toccato tutte le voci di bilancio, incluso il personale. Ciò nonostante, l’Assemblea Generale è

società misurabile in termini non solo economici. L’Assemblea

un appuntamento irrinunciabile. Oggi come non mai, L’as-

Generale rappresenta quindi il punto di incontro tra imprese

sociazione è sempre più spesso portatrice di un valore per la

e società, per confrontarsi e raccogliere spunti reciproci.

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La crisi degli ultimi anni, oltre ad avere stremato le imprese,

L’Assemblea del 5 giugno sarà l’occasione per smentire que-

ha acceso un dibattito sull’utilità degli enti rappresentativi di

sta tesi. Il Professor Nadio Delai traccerà un quadro del con-

secondo livello, come le associazioni di categoria e i sindacati.

testo sociale contemporaneo e illustrerà come si inserisce

Si è diffusa sempre di più l’idea che le rappresentanze siano,

al suo interno il sistema confindustriale. È innegabile che la

in qualche modo, complici della crisi, perché orientate ai soli

rappresentanza stia affrontando un periodo di crisi. La stessa

interessi della categoria di appartenenza e non a quelli della

Confindustria è stata criticata, in determinate occasioni, ri-

collettività. Di conseguenza, la soluzione proposta dai soste-

guardo la capacità di capire e rappresentare le necessità dei

nitori di questa tesi è l’eliminazione di tutte le rappresentanze

propri associati. È fondamentale quindi che il Sistema Confin-

di secondo livello, immaginando così di poter garantire alla

dustriale ritrovi quanto prima il suo ruolo di “lobby buona”,

società civile un rapporto più stretto con quelle di primo livel-

in grado di rappresentare concretamente le istanze di chi pro-

lo e un accesso più diretto alla pratica democratica.

duce reddito e influenzare le politiche nazionali e locali, nella convinzione che ne beneficerebbe tutta la società.

L’Assemblea sarà, infine, l’occasione per presentare lo stato di avanzamento dei lavori riguardo la fusione di Forlì – Cesena, Ravenna e Rimini nell’unica entità Confindustria Romagna.

L’obiettivo è ambizioso. La recente storia di Unindustria Forlì – Cesena evidenzia le conseguenze di una fusione fatta male.

Le tre consorelle si stanno quindi adoperando per evitare di esporre il sistema a rischi inutili che intacchino la solidità della struttura. La fusione nasce dalla volontà comune di essere un soggetto politico di maggiore forza, capace di esercitare una concreta e fattiva pressione sugli organi di governo.

Vincenzo Colonna

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MAKING Unindustria Forlì - Cesena

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Una storia quasi secolare Dal 1926 Unindustria Forlì - Cesena è a fianco delle imprese del territorio e ne rappresenta gli interessi creando valore per la comunità

L’unione degli industriali della provincia di Forlì – Ce-

In questa prima fase le imprese dell’Unione arrivano a cir-

sena si costituisce il 19 gennaio 1926 a Forlì, con l’inten-

ca un migliaio. Molte di queste, però, non sopravvivono alla

to di favorire la collaborazione tra gli imprenditori aderenti,

grande crisi economica del 1929; mentre quelle rimaste sono

difenderne gli interessi e rappresentarli in sede istituzionale.

ulteriormente martoriate dalla 2° Guerra Mondiale.

Per questo motivo, l’Unione aderisce subito alla Confe-

Nell’immediato dopo guerra, forte della spinta di ricostruzio-

derazione Generale dell’Industria Italiana costituitasi a

ne, l’11 aprile 1945, l’Ing. Pietro Ferrari, con un comitato

Roma nel 1910. Il primo presidente eletto è Giovanni Ro-

di 12 imprenditori e 33 imprese coinvolte, rifonda l’or-

manini.

ganizzazione col nome di Associazione degli Industriali

I processi di industrializzazione dei comprensori di Forlì e Ce-

della Provincia di Forlì. L’Associazione riattiva subito le rela-

sena iniziano tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, quando

zioni con la sede centrale di Roma e svolge un ruolo di primo

le attività estrattive delle miniere di zolfo dell’appennino ce-

piano nella ricostruzione post bellica.

senate raggiungono il massimo della produttività e le prime

Scarseggiano però le documentazioni relative all’attività asso-

attività commerciali basate sulla lavorazione di generi alimen-

ciativa di quel periodo; anche perché, con le rivolte scoppiate

tari e di prodotti di consumo iniziano ad ingrandirsi e strut-

in seguito all’attentato a Togliatti del 14 luglio 1948, la sede

turarsi. In questo periodo nascono alcune delle imprese che

dell’Associazione viene completamente rasa al suolo. Infatti,

sono, ancora oggi, un punto di riferimento del territorio. Un

leggendo il verbale della riunione del Comitato di Presidenza

esempio è la Becchi, fondata nel 1858 da Pietro Becchi e di-

di Confindustria del 29 luglio 1948, si trova un passaggio

ventata poi Zanussi/Electrolux.

circa la discussione riguardante l’invio di aiuti alla territoriale

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MAKING Unindustria Forlì - Cesena

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di Forlì, per farle riprendere le attività il prima possibile. Non

si costituiscono nel 1983 il Gruppo Giovani e nel 1987 il

solo soldi ma anche mobili e complementi d’ufficio, visto che

Comitato della Piccola Industria.

i rivoltosi avevano defenestrato quelli forlivesi.

Proprio la necessità di seguire le imprese associate nei

L’industria forlivese cresce, sulla scia del boom economico,

bisogni quotidiani porta alla creazione, nel 1987, di As-

fino alla fine degli anni ’60, quando le proteste del maggio

soservizi, la società che si occupa di gestire i libri paga delle

francese impongono un brusco freno al trend positivo. Molte

aziende associate e elaborare i cedolini mensili.

imprese, anche di grandi dimensioni, entrano in crisi e chiu-

Gli anni ’90 confermano il trend di crescita dell’Associazio-

dono. La conseguenza è la fuoruscita dalle fabbriche di una

ne: le associate raggiungono quota 200 nel 1990, Assoservizi

serie di artigiani che proprio in fabbrica si sono specializzati

elabora 2000 cedolini al mese per circa 80 aziende e nel 1997

e che ora sono pronti a mettersi in proprio. Il tessuto im-

viene aperta una nuova sede a Forlì all’interno del “Pa-

prenditoriale provinciale si anima così di imprese di piccole

lazzo di Vetro”, luogo in cui l’Associazione risiede tuttora.

dimensioni, spesso caratterizzate da una forte propensione

Il nuovo millennio si inaugura all’insegna dell’impegno cultu-

Ing. Pietro Ferrari

all’attività imprenditoriale dei loro fondatori e da una ricerca

rale e sociale. Nel 2001, Confindustria Forlì – Cesena parteci-

costante. Tra gli anni ’70 e gli anni ’80 queste aziende cre-

pa alla celebrazione per i 550 anni della Biblioteca Malatestia-

scono e si strutturano secondo un nuovo assetto industriale

na e finanzia il restauro e il ricollocamento del basso rilievo

ampliando i settori produttivi del territorio.

di San Giorgio che lotta contro il drago, mentre nel 2004

Confindustria Forlì - Cesena si adegua e amplia progressiva-

sponsorizza il restauro dell’autoritratto di Marco Palmezza-

mente il suo bacino di associati. Gli ’80 sono anni di gran-

no all’interno di un progetto della Fondazione Cassa dei Ri-

de crescita anche per l’Associazione: aumenta il numero di

sparmi di Forlì per riscoprire il pittore forlivese e celebrare il

servizi offerti, si potenziano quelli già forniti e si apre una

Rinascimento romagnolo. Nel 2002, inoltre, esce il primo

nuova base operativa a Cesena. L’attività di rappresentanza

numero di Dimensione Industria, l’house organ semestra-

continua a rivestire un ruolo di primo piano e, in quest’ottica,

le di Confindustria Forlì – Cesena appena confluito in questo

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Unindustria Forlì - Cesena

MAKING

primo numero di MAKING che state leggendo.

gramma il pareggio di bilancio. Inizia una rigida procedura di

Il 2005 segna la fusione di Confindustria Forlì – Cesena

spending review che porta a tagliare il più possibile le spese

con l’Associazione delle Imprese Edili di Forlì (ANCE), le

e che, dopo avere toccato ogni altra voce di costo, costringe

imprese associate diventano circa 500 per un totale di più o meno 20.000 addetti. Il 2005 è anche l’anno dell’accordo con Confindustria Ravenna per aumentare il raggio di azione di Assoservizi che diventa così Assoservizi Ro-

il Comitato di Presidenza a intervenire sul costo del personale che influisce sull’80% del bilancio, riducendo il numero dei dipendenti. A gennaio 2015 inizia una trattativa sindacale

magna, società che attualmente elabora circa 12.000 cedo-

che si conclude due mesi dopo con il licenziamento di parte

lini al mese.

del personale, in un clima di grande rammarico.

Nel 2007 anche le aziende di Forlì – Cesena sono travolte dal-

Nonostante questa ultima triste fase, Unindustria Forlì – Ce-

la crisi economica globale. Nella speranza di riuscire a fornire

sena rimane comunque un punto di riferimento importan-

maggiore aiuto alle proprie imprese, nel 2011 Confindustria

te per le imprese della provincia, sia per la rappresentanza

Forlì - Cesena si fonde con Confapi dando vita a Unindustria Forlì - Cesena. Nonostante gli sforzi, l’esito della fusione è negativo. Nel giro di un paio d’anni, l’emorragia finanziaria che proprio la fusione ha contribuito da accentuare

che per la fornitura di servizi qualificati. L’Associazione sta ora affrontando una significativa riorganizzazione interna per essere maggiormente presente a fianco delle imprese e in pri-

emerge in tutta la sua gravità.

ma linea nella procedura di fusione che condurrà alla realiz-

Nel 2013 viene eletto come nuovo Presidente dell’Asso-

zazione effettiva dell’unico soggetto Confindustria Romagna

ciazione Vincenzo Colonna che fissa come obiettivo di pro-

entro l’1 gennaio 2017.

La sede attuale di Unindustria Forlì - Cesena all’interno del ‘Palazzo di Vetro’

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In occasione dei 750 anni dalla nascita del Sommo Poeta, partirà infatti un percorso della durata di sette anni, con una scansione biennale, che si concluderà nel 2021 (VII Centenario della morte del poeta avvenuta a Ravenna, che ne custodisce gelosamente le spoglie mortali e ne coltiva amorevolmente l’immortale memoria): tappe di questo percorso saranno altrettanti lavori e progetti commissionati dal festival ad artisti che operano nei diversi linguaggi della creazione contemporanea, assecondando la natura multidisciplinare della manifestazione.

L’approccio che i curatori del festival hanno voluto adottare vede Dante come “poeta del futuro e che nello stesso tempo diventa davvero ‘uno di noi’, che molto si avvicina al Dante ‘everyman’ ipotizzato da Ezra Pound: è in questa prospettiva dunque che si sono volute proporre fin dal primo anno del ‘viaggio’ dantesco nuove creazioni e progetti artistici innovativi che proiettano e declinano la Commedia nella contemporaneità, come nel caso della Video-Opera “L’amor che move il sole e l’altre stelle”, commissionata dal Ravenna Festival al compositore Adriano Guarnieri che si è cimentato con il Paradiso, o della “Vita Nuova”, una creazione musicale che Nicola Piovani (protagonista anche l’11 luglio con “La musica è pericolosa - Concertato”) ha scritto sempre espressamente per il festival.

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Mettere in evidenza l’attualità vivificante dei capolavori danteschi, in primis la Commedia, “inesauribile ‘opera mondo’ in cui è forse depositato anche il segreto della nostra modernità”: è questo l’obiettivo che si è dato il “Ravenna Festival” per la sua XXVI edizione, cominciata il 25 aprile con un’anteprima-omaggio alla Liberazione a Teatro Alighieri, e che terminerà il 27 luglio.

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Sempre in questa direzione la scelta, per illustrare il programma ufficiale del Festival, di tre artisti come Lorenzo Mattotti, Milton Glaser e Jean Giraud (in arte Moebius): “Sono artisti del nostro tempo – spiegano gli organizzatori - che ci rendono Dante più vicino, in un certo senso quasi quotidiano e sicuramente meno inaccessibile, e libero dalle stratificazioni di una retorica patriottica spesso insostenibile e deleteria. E poi è bello scoprire che le scenografie di un film cult come Blade Runner, che molto devono a Moebius, condividono qualcosa con il Paradiso”.

L’edizione 2015 segna ancora un ‘ampliamento’ dei confini geografici del Festival: lo spettacolo “Arpa di Luce: mirabil Uso”, un’imponente installa27 zione di luce e suoni, ha visto come protagonista i Trepponti di Comacchio a fine maggio, mentre sono stati riannodati i fili della preziosa collaborazione con la città di Forlì portando al PalaCredito l’attesissimo musical “The Rocky Horror Show”, debuttato a Londra nel giugno del 1973. E il 14 giugno, poi, il concerto di Roberto Vecchioni.

Torna l’apprezzatissimo “Concerto Trekking” con “Il Canto nell’antro”, protagonisti il 21 giugno il Duo Alarc’h e l’Orchestra d’archi della Scuola Sarti di Faenza. Dalla stazione di Brisighella, raggiunta col “treno di Dante”, si attraversa uno dei borghi più belli d’Italia per inerpicarsi fino al cens.r.l. tro visite Rifugio Ca’ Carnè, passando prima dal Museo geologico ex-cava del Monticino, dove ascoltare suoni e storie di minatori, poi dagli scavi di Rontana. Un viaggio musicale attraverso gli archetipi del femminile, FORNITURE INDUSTRIALI DAL 1947 dove l’acqua, madre e matrigna, si unisce alla grotta in un “regressus ad uterum”, simbolica discesa agli inferi, per giungere infine ad una nuova Via Faentina, 175/a • Fornace Zarattini (Ra) nascita.

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Impresa e giustizia al centro dell’assemblea Confindustria Ravenna riunirà gli associati il prossimo 12 giugno alle Artificerie Almagià con prestigiosi ospiti.

Dopo i saluti delle autorità, la relazione del presidente Ottolenghi e gli interventi di Vietti e Squinzi. Invitato anche il Ministro Andrea Orlando ‘Impresa e Giustizia’. E’ questo il tema a cui è dedicata l’assemblea di Confindustria Ravenna, in programma alle Artificerie Almagià di Ravenna il 12 giugno alle ore 11.

Dopo i saluti di Fabrizio Matteucci (sindaco di Ravenna) e Claudio Casadio (presidente della Provincia), interverranno Guido Ottolenghi (presidente di Confindustria Romagna) e Michele Vietti (già vice presidente del Csm).

Le conclusioni sono affidate a Giorgio Squinzi (presidente di Confindustria).

All’Assemblea è stato invitato il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

La scelta del tema della legalità come filo conduttore dell’assemblea, che si tiene in occasione del 70° di Confindustria Ravenna, è in continuità con il lavoro di approfondimento dell’associazione negli ultimi anni. Lo testimonia la presenza, a diverse edizioni del Premio Guidarello, di protagonisti della vita italiana come, tra gli altri, il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, del ministro della Giustizia, Paola Severino, del giudice costituzionale e riformatore della pubblica amministrazione Sabino Cassese. Da ricordare anche l’incontro con l’allora presidente del tribunale di Ravenna,

Da sinistra: Antonio Patuelli; Giorgio Squinzi; Guido Ottolenghi

Bruno Gilotta, sul tema della riorganizzazione degli uffici giudiziari alla presenza del Magistrato di collegamento francese Amélie Duranton. E l’altrettanto affollato convegno alla presenza del “padre” dello Statuto dei contribuenti, il professor Gianni Marongiu.

La diffusione della cultura della legalità ha portato Confindustria Ravenna a promuovere anche ‘lezioni di diritto’ nelle scuole, avvalendosi della preziosa presenza del giudice Roberto Mescolini per otto anni alla guida della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ravenna e, presso la nostra sede, del procuratore Capo della Repubblica, Alessandro Mancini.

“Sul tema della legalità – ha ricordato in più occasioni il presidente Ottolenghi - è stata istituita in Confindustria una Commissione paritetica per la legalità, che ha il compito proprio di monitorarne l’attuazione e di elaborare proposte e soluzioni per consentire una piena ed efficace realizzazione di questi obiettivi”.

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La scelta di questo tema si inserisce in un lungo lavoro avviato dall’associazione degli Industriali già da alcuni anni, con prestigiosi ospiti ai propri eventi

A livello locale Confindustria Ravenna ha adottato il modello organizzativo 231, in coerenza con quanto proposto alle aziende e nel solco dell’attenzione al principio di legalità su cui l’Associazione si impegna da tempo a livello istituzionale.

“Perché questa attenzione? – dice ancora Ottolenghi - Perché, come ricordato in più occasioni, la legalità ci dà la fiducia di poter dare il meglio, consapevoli che i frutti di questo sfor-

tura. In più occasioni ha dichiarato: “Il Paese deve recuperare

zo – sia esso intellettuale o materiale – non saranno espro-

il rispetto delle regole, del senso dell’etica e della legalità in

priati. Ci assicura che le regole entro cui ci muoviamo sono

ogni suo ambito”.

uguali per tutti: è un valore essenziale per la nostra società,

L’assemblea di Confindustria quest’anno coincide con il pre-

e lo è ancora di più in momenti di crisi, in cui la tentazione

stigioso traguardo del 70° di fondazione di Confindustria Ra-

di prendere scorciatoie può diventare per alcuni più forte”.

venna. Per l’occasione è stato promosso il 1° Festival dell’In-

Michele Vietti, ospite dell’assemblea, è stato sottosegretario

dustria e dei Valori d’Impresa, in programma tra giugno e

di Stato al ministero della Giustizia e al ministero dell’Econo-

luglio, per favorire la diffusione della cultura d’impresa, al cui

mia e delle Finanze. Per quattro anni, dal 2010 al 2014, è

interno si svolgeranno numerose iniziative sia organizzate di-

stato vice presidente del Consiglio superiore della magistra-

rettamente dall’Associazione che dalle imprese associate.

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Confindustria Ravenna

MAKING

70 anni di sviluppo al via per un mese le iniziative per celebrare la nascita dell’Associazione.

Interessati i territori di Ravenna, Lugo e Faenza “L’industria provinciale, che è fondamentalmente trasformatrice di prodotti agricoli, deve osservare attentamente questo settore. Ora ci sono inclinazioni dannose: la bietola dà un buon reddito ai coltivatori e ai lavoratori dell’industria…”. “La lavorazione delle uve e dei vini è fonte di notevole attività locale.

Eppure sono stati tentati e applicati i balzelli sulla produzione, con l’effetto di spostare verso altri luoghi tale attività”.

Era il 22 marzo 1947: Antonio Magnani, eletto il 9 giugno

1945 primo presidente della nascente Confindustria Ravenna, pronunciava queste parole all’assemblea del 22 marzo 1947 poco prima del passaggio del testimone a Giuseppe Benelli.

Da quella prima presidenza sono passati settant’anni. Il sistema economico, anche provinciale, è notevolmente mutato. Salvo la costante dei balzelli sulle imprese, che si sono moltiplicati con il passare del tempo, come diceva Magnani.

Settant’anni sono una vita intera, fatta di cambiamenti, innovazioni, benessere, crisi e accelerazioni straordinarie.

Di tutto ciò è testimone Confindustria Ravenna. In occasione del 70° anniversario della fondazione, l’associazione ha promosso numerose iniziative che hanno lo scopo di valorizzare l’industria e il suo contributo alla crescita del territorio.

Dal 1 giugno al 7 luglio si svolgerà il 1° Festival dell’Industria e dei Valori d’Impresa. Il Festival si articolerà in eventi realizzati dall’Associazione (mostre fotografiche sulla storia delle imprese associate e serate a tema sulla cultura d’impresa) e in iniziative promosse direttamente dalle imprese associate (open day, ecc.). La storia di Confindustria è, infatti, la storia di decine di aziende, create con sacrificio, condotte con dedizione e passione.

Tre le iniziative promosse, che interesseranno i tre ambiti territoriali: il 16 giugno alle 17.30 a Palazzo Rasponi di Ravenna; il 17 giugno alle 17.30 al Teatro Masini di Faenza; il 22 giugno al Salone Estense di Lugo. Contemporaneamente, saranno allestite tre mostre, che sintetizzeranno lo sviluppo imprenditoriale dei tre ambiti territoriali.

Attualmente, sono sette le imprese ancora attive dal 1945. Attraverso la loro storia, si ripercorrono le vicende economiche della provincia di Ravenna.

Cortesi Luigi Srl. I cent’anni di vita dell’impresa Edile Cortesi Luigi Srl di Bagnacavallo sono stati celebrati il 13 dicembre 2012 in Municipio: erano presenti il presidente Antonio Cortesi, accompagnato dal figlio Claudio.

Sono numerosissime le opere pubbliche e private che, dalla fondazione nel 1912 da parte di Luigi Cortesi, l’impresa che ancora oggi porta il suo nome, realizza per Bagnacavallo: si va dalla ricostruzione di molti ponti, uno per tutti quello sul Lamone, distrutti durante gli eventi bellici alla ristrutturazione di diversi edifici pubblici e di culto, tra i quali la chiesa di San Ravenna, Palazzo Rasponi dalle Teste

MAKING Confindustria Ravenna

Francesco, colpita dai bombardamenti.

Arrivano poi la copertura di un lungo tratto cittadino del Canale Naviglio zanelli, la posa in opera della rete dell’acquedotto, la costruzione delle scuole medie di via Cavour e la ristrutturazione e l’ampliamento di Palazzo Vecchio, in piazza della Libertà, l’attuale Palazzetto dello Sport di Bagnacavallo. Inoltre, per tornare ai giorni nostri, il complesso restauro dell’agriturismo Palazzo Baldini di Boncellino di Bagnacavallo. L’auspicio del presidente Antonio, che è succeduto al nonno Luigi e al padre Francesco, è quello di poter vedere all’opera la quinta generazione di Cortesi.

Diemme enologia. Alfredo Melandri e Luigi Deggiovanni, già produttori conto terzi di parti di macchine agricole, iniziano nel 1923 a sviluppare e produrre le prime presse in fusione, torchi continui a due eliche e presse idrauliche verticali per la spremitura dell’uva. Viene fondata la Deggiovanni & Melandri.

La ditta espande la produzione delle macchine per il settore enologico. Si sviluppano il primo gruppo di pressatura uve in continuo Florsvin-Enotork, le Velocipresse e le presse per le distillerie. La produzione viene venduta in tutte le principali cantine in Italia e all’estero nei principali paesi produttori di vino.

Dalla Deggiovanni & Melandri nasce la Diemme SpA Costruzioni Enolmeccaniche, che si trasferisce in Via Bedazzo a Lugo.

La famiglia Melandri continua con la DIEMME Enologia il suo percorso di sviluppo nel settore enologico e fonda la DIEMME Soil Washing Srl, una nuova società indipendente per lo sviluppo di tecnologie e impianti per la bonifica dei terreni e sedimenti contaminati.

Nel 2013 DIEMME Enologia festeggia i 90 anni di attività.

Impresa Zavaglia. L’impresa edile Zavaglia prende avvio a Ravenna nel 1861 per iniziativa di Agostino Zavaglia, garibaldino decorato, stabilitosi a Ravenna dopo l’unità d’Italia. Dal fondatore l’azienda passa al figlio Martino e, nell’immediato secondo dopoguerra, al nipote Ing Dario. Negli anni seguenti la Ditta Ing Dario Zavaglia diventa artefice della ricostruzione con molteplici iniziative tra le quali piace ricordare la Chiesa di San Pier Damiano e di Mezzano nonché la ristrutturazione dello stabilimenti Pansac. Importante la collaborazione con il Gruppo Ferruzzi nell’esecuzione di diverse opere. In particolare sono da ricordare la realizzazione degli uffici della Italiana Olii & Risi a Ravenna e dello stabilimento di Porto Corsini, l’edificazione del cementificio della Cementi Ravenna, nonché del grande allevamento suinicolo nella tenuta Raspona a Porto Fuori di Ravenna. Accanto all’attività di edilizia sacra e industriale, viene svolta edilizia residenziale con molteplici iniziative

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Antonio Magnani, primo Presidente dell’Associazione (1945-1947)

in proprio e conto terzi.

Verso la fine degli anni ‘70 l’Impresa Ing Dario Zavaglia venne affiancata nella sua attività dall’Impresa Zavaglia Srl, che ne assorbe parte della struttura organizzativa, con l’inserimento dei figli di Dario, Ing Angelo e Ing Pietro. Nel novembre del 1983 assume l’attuale denominazione e prosegue la sua attività lavorando sempre nel settore pubblico con opere tra le quali il contratto quadriennale di manutenzione AUSL, il restauro della Chiesa del Suffragio e della chiesa di Sant’ Eufemia ecc e in quello privato, con la costruzione della nuova ala della Banca Popolare di Ravenna, il restauro dell’ Albergo Cappello e del Palazzo Rasponi Murat e l’ampliamento dello stabilimento del Consorzio Agrario in San Vitale, ecc.

Avendo le varie leggi degli anni ’90 sugli appalti reso difficilissimo l’accesso al lavori pubblici e stante la contemporanea riduzione degli investimenti privati, negli anni 2000 la Impresa Zavaglia srl ha svolto quasi esclusivamente attività immobiliare.

La Petrolifera Italo-Rumena. La Petrolifera Italo Rumena (PIR), capogruppo del Gruppo PIR, è fondata nel 1920 da un gruppo di soci italiani e rumeni (a quell’epoca la Romania era uno dei maggiori paesi produttori di petrolio). I rumeni pochi anni dopo lasciano la Società che rimane totalmente in mani italiane, ma mantiene il nome con il quale ancora oggi si presenta sul mercato.

La PIR inizia la propria attività a Porto Corsini. Durante la seconda guerra mondiale gli impianti sono devastati dai bombardamenti, ma grazie ad una celere opera di ricostruzione condotta con passione ed entusiasmo pur tra mille difficoltà da Guido Ottolenghi, agli inizi degli anni Cinquanta l’attività del terminal ha già nettamente superato quella del periodo prebellico. Negli anni settanta e ottanta il Gruppo amplia l’attività nei prodotti liquidi dai prodotti chimici agli alimentari e acquisisce altri depositi a Ravenna e a Genova. Negli anni novanta il Gruppo PIR razionalizza e potenzia l’attività di movimentazione dei prodotti petroliferi sulla base di Ravenna con la costituzione di Petra, in società con ENI, acquisisce una significativa partecipazione in Docks Cereali, il più grande terminal per la movimentazione di cereali e merci secche del Mediterraneo ed investe in attività di logistica integrata.

Dopo il duemila il Gruppo PIR costantemente potenzia e consolida le attività dei terminal PIR di Porto Corsini - Ravenna ed

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MAKING Confindustria Ravenna

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Il Festival dell’Industria per promuovere la cultura di impresa, mostre fotografiche e open day e stoccaggio; sistemi di pressatura continua e ciclica; pompe, serbatoi, mescolatori. Domenico Minguzzi è Amministratore Unico e Legale Rappresentante.

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espande le proprie attività nell’area del Mediterraneo. Oggi Il Gruppo PIR continua a seguire progetti di espansione nel campo della logistica e della distribuzione in tutta l’area del Mediterraneo e opera con un’ottica di medio-lungo termine nel settore immobiliare e finanziario.

Marini SpA. Fondata ad Alfonsine nel 1899, è un’azienda leader nella produzione di impianti per conglomerati bituminosi e lo testimoniano: oltre 3000 impianti venduti nel mondo, filiali produttive in Cina, India e Turchia; filiali commerciali in Russia, Dubai e Polonia. Una rete commerciale e di assistenza in tutto il mondo.

L’attività iniziò con la produzione di biciclette, motocicli e motori a scoppio. Successivamente, in un momento favorevole allo sviluppo del settore, fu avviata la produzione di impianti per conglomerati bituminosi e di macchine per la costruzione e la manutenzione delle strade. Nel 1988 la maggioranza assoluta del pacchetto azionario della Marini SpA passò sotto la proprietà dalla holding Fayat.

La Marini si estende su oltre 140.000 metri quadrati di cui 37.000 coperti, circa 400 dipendenti. L’azienda è in grado di effettuare al suo interno tutte le attività di Ricerca & Sviluppo ed Engineering (sia meccaniche che elettriche) e le fasi principali del processo produttivo : dal taglio e piegatura lamiere, alla costruzione dei componenti, assemblaggio, trattamenti superficiali di sabbiatura e verniciatura, costruzione e montaggio delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, sviluppo del software, ecc.

Molino Spadoni Srl. Dal 1445 il Molino di Coccolia – fatto costruire fra Ravenna e Forlì dalla storica famiglia di Pier Capponi – macina il grano. Ed è dal 1921 che questo storico mulino è di proprietà della famiglia Spadoni. Oggi l’azienda è rappresentata dal Dr. Leonardo, che ha scelto di investire nelle più moderne tecnologie nel campo molitorio con l’obiettivo di garantire il massimo livello di qualità a tutta la sua clientela.

Oggi Molino Spadoni è leader nazionale nel mercato delle farine e miscele speciali. All’ampliamento della gamma delle farine speciali, ha fatto seguito negli anni ‘90 il debutto della linea dei mix (farina che lievita, preparato per pane, ecc.): prodotti già pronti per essere utilizzati senza l’aggiunta di altri ingredienti, quindi adatti ai consumatori moderni che hanno poco tempo da dedicare alla cucina.

Oggi Molino Spadoni non limita le proprie vendite al solo mercato italiano, ma esporta una percentuale significativa della propria produzione anche all’estero, principalmente in Gran Bretagna, Spagna, Francia, Germania, Olanda e Belgio, Paesi dell’Est fino a Giappone e Stati Uniti.

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Paolo Maggioli e Giorgio Squinzi

SOLIDE RADICI, CAMBIAMENTO E SVILUPPO: UNINDUSTRIA RIMINI FESTEGGIA I 70 ANNI.

Un sistema imprenditoriale vivace che si fonda su due pilastri:

blea per le celebrazioni del settantesimo anno di Unindustria

il comparto manifatturiero che garantisce il maggior numero

Rimini.

di posti di lavoro a tempo indeterminato e quello turistico.

Una giornata scandita da importanti appuntamenti. Dall’As-

Imprese solide, che hanno resistito ai colpi della crisi e che

semblea privata dei Soci con l’elezione del Presidente e dei Vi-

oggi sono vive più che mai.

ce-presidenti per il biennio 2015-2017, alla Pubblica caratte-

E’ in questo clima in cui, venerdì 12 giugno, nella suggestiva

rizzata dall’intervento del Presidente di Confindustria Giorgio

e storica cornice del Grand Hotel di Rimini si svolge l’Assem-

Squinzi e da un momento di confronto sui temi dell’econo-

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MAKING Unindustria Rimini

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mia dell’Emilia Romagna nell’ambito di un dibattito moderato dal Direttore del Quotidiano Nazionale Andrea Cangini e a cui sono stati invitati a partecipare: il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il Presidente di Confidustria Emilia-Romagna Maurizio Marchiesini, il Presidente di Confindustria Romagna Guido Ottolenghi. L’Assemblea pubblica è aperta dalla proiezione dei video dedicati a Confindustria Romagna e ai 70 anni di Unindustria Rimini e dalla Re-

I RICONOSCIMENTI DEL 70° In occasione dell’Assemblea Pubblica del 70° di Unindustria Rimini, come da consuetudine nella storia dell’Associazione, vengono consegnati importanti riconoscimenti.

Nel 70° anniversario i riconoscimenti vanno ai soci fondatori, ai soci iscritti da 50 e 60 anni e ai Past President di Unindustria Rimini.

Simone Badioli

Alessandro Pettinari

lazione del Presidente di Unindustria Rimini Paolo Maggioli.

A conclusione dei festeggiamenti, l’appuntamento conviviale per brindare a questo importante traguardo con l’ottimismo delle nostre piccole e grandi imprese, forti delle tante eccellenze che continuano a raccogliere successi senza piegarsi alle difficoltà che ogni giorno devono affrontare.

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70 ANNI DI SUCCESSI PER L’IMPRESA E IL TERRITORIO 1945-2015: SEMPRE A FIANCO DELLE AZIENDE PRONTI AD AFFRONTARE E VINCERE INSIEME LE SFIDE DEL FUTURO.

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Giovedì 14 giugno 1945: nasceva quel giorno l’Unione degli industriali di Rimini, 47 aziende con l’Ingegner Antonio Valmaggi come primo dei tredici Presidenti che si sono succeduti fino ad oggi.

La guerra era appena finita e in città restavano macerie e polvere, ma tanta volontà di non piangersi addosso, di rimboccarsi le maniche e di ricominciare a ricostruire e creare.

Ed è da lì che sono nati un nuovo modello turistico che ha fatto scuola e contemporaneamente un tessuto imprenditoriale fatto di aziende che hanno conquistato i mercati mondiali.

Dal 1945 al 2015, la storia dell’Associazione, strettamente legata a quelle delle imprese, delle istituzioni, delle rappresentanze sindacali e della società civile, è lo specchio di una realtà industriale che nel tempo ha saputo crescere e differenziarsi nei settori e che oggi garantisce al territorio un rilevantissimo valore aggiunto e impiega la più alta percentuale di forza lavoro annuale ed a tempo indeterminato.

Le sfide e i momenti difficili, in particolare quelli determinati dalla lunga crisi, sono stati affrontati con coraggio e determinazione trasformandoli in opportunità e segnando importanti successi.

In 70 anni Unindustria Rimini è sempre stata al fianco delle aziende creando varie tipologie di proposte come Assoservizi (1993), l’organizzazione che presta servizi innovativi alle imprese e Assoform (1996), l’ente per la formazione delle risorse umane che quest’anno in un’ottica di Sistema è diventata Sede Unindustria Rimini

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MAKING Unindustria Rimini Assoform Rimini Forlì-Cesena ed Assoenergia (1999) consorzio per l’acquisto di Energia Elettrica e Gas. Senza dimenticare il grande lavoro svolto per rivendicare il ruolo centrale delle aziende ed in particolare la promozione dell’idea di un’impresa Socialmente Responsabile con la convinzione che l’Impresa eticamente condotta sia una delle basi su cui costruire lo sviluppo armonioso della società e per questo il bene dell’azienda stessa. Nel 2007 viene realizzato il primo Bilancio Sociale di Unindustria Rimini e nel 2008 il Primo Bilancio Sociale Aggregato delle Aziende di Unindustria Rimini. Si tratta di due importanti documenti che testimoniano il forte impegno dell’Associazione e delle imprese del territorio e la loro sensibilità verso i bisogni della realtà in cui operano.

Inoltre, ha rafforzato le relazioni intercorrenti con tutti gli stakeholders, in particolare con le Pubbliche Amministrazioni, le altre rappresentanze di categoria, le organizzazioni sindacali e il mondo del credito, fino all’unione nel 2014 fra Confindustria Rimini ed Api da cui è nata Unindustria Rimini. E sono degni di nota anche il suo centro studi per monitorare costantemente la situazione economica locale e l’informatizzazione del sistema per essere sempre più competitivi: il portale www. unindustria.rimini.it consente alle imprese di accedere ai servizi con immediatezza e velocità. E ancora, le tante iniziative realizzate per avvicinare il mondo della formazione a quello delle imprese. Ad iniziare dal sostegno a UniRimini di cui l’Associazione è socio fondatore, fino a tutti i progetti messi in campo per le scuole medie e superiori del territorio in collaborazione con Assoform e il Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria Rimini.

Il tutto mantenendo sempre viva l’attenzione al territorio in cui le aziende operano e alle grandi infrastrutture che lo caratterizzano. Da non dimenticare anche l’attenzione posta, inseme ad Ance Rimini, al settore delle Costruzioni, il più colpito dalla crisi economica.

E se da un lato, questi ultimi anni saranno segnati dagli effetti negativi della crisi, nella storia dell’Associazione spiccano importanti traguardi. In primis, il raggiungimento delle 4 sfide lanciate in occasione del sessantesimo anniversario dell’Associazione: accompagnare le aziende in un viaggio verso l’Innovazione e la Formazione per guardare sempre avanti, aggiornati e competenti. Verso l’Internazionalizzazione, nuova frontiera dell’Export; verso la Responsabilità Socia-

Darsena di Cattolica

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Aeroporto Internazionale Federico Fellini Rimini-San Marino

Palacongressi di Rimini

Palacongressi di Riccione

le d’Impresa, un nuovo obiettivo che non contrasta con il profitto, ma lo rende duraturo nel tempo; verso la Business Community ovvero verso un sistema in cui imprenditori ed amministrazione pubblica definiscono insieme le strategie per il successo del territorio.

Darsena di Rimini

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O B della Red zione, anc sso alla diffusdalla non cor n i@ seOri RcuI d 14/ t Ital nraa e l ca uat -95 fe ABN zaE itDritraalrasc/o Naz dic to inviato nsi del D.L.alla realtà. abile: Gian V.le Cavo s.r. a meg t 8zaA5a4tim st ne ad D a ale ttoi s ll.34 o AN e33a cGe r u t en p I siiog- M ra azie nes -3 Z a p atu aO i,ce oF epao, so ro , - re fe- d G & C 0780 Soc io ur, 21 ione de NE daA LA N BBLICIT rispon 2/1978. Dir lo.a L’i La dir Piero alla Re azione he in via o.ro 196/ e enziadaia afe , r.ifti .34erSoITLTAMoErSalasvpoer i-uraC1 itvi34 re irneirsco onm o eture CRF , R nde n. nir aeazdgzitgieionF-ae Unl ico noraATEManilich rr F t n1z9 e ea li ce im con lio ett nvio de i i C tAGeTtà n 9-a fe tel e/o de te ce n in i de 49 -EN tteB os nitrm n eo nrr a.3ra esppu aiimelfe tt-r BAR I CI endealliizain u, p liigno 2-FR guv erti8s -a1 - Ferdazione 2003. Qu ezione si Zinzani. Sta- Tel. 0532 mater ll’Editoreematica, dipredetti dati nza di tali datore responsa naz r , mo llR 40&e lCi eb,eaecrb 14 13,00 lunedì alOSTRA R A’ CON gnspa ota ib5-5 L iEgRn eT IfCamou-a , opunchia3an6i.6-5 di ro62ri, ca ta a bam- an accudireAT SITT T o heATTu Feenr na e. , p avR ee O chioenee psere 3 e.i m ssATICe altci mnideonremnag riòenSC di qu esto pe riserva in .20 r oi, a- s f T en isua a setlol m cc apg n r r ai sen mp qu bile ialerara, V.le i alla e. eLe del pe 26s roE off o,stic pe, r ap m dIT EDA imali lavo ER m z Cell SIS. i n cn za OeE eSP 20i g ApT0anialiira /o aou ze vi6go rcdvou to r,pe21 riodico comunq a CSQ (BS0033 ‒ Ma oppu re fi 39 a puA SC tit ro Caes di oUnRiztAiat rNeIs nnnaa, -in H, aE e- Fea liazria 205 0l o7B6O3nr.3 - dici o mo 9p2a-rta a li mepfafetatut e vene riodico.anto inviato si del D.L. realtà. 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MAKING Unindustria Rimini

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IL SISTEMA UNINDUSTRIA RIMINI Unindustria Rimini opera e collabora con altre Società ed Enti, da essa stessa partecipati, originando quello che può essere definito il «Sistema Unindustria Rimini».

Ance Rimini è la sezione autonoma dei costruttori edili ed affini. Ha lo scopo di promuovere lo sviluppo ed il progresso dell’industria edilizia e di tutelare i diritti e gli interessi professionali degli imprenditori edili associati per sostenerli nel miglioramento della qualità, della sicurezza, della tecnologia, della produttività, agevolando aggregazioni e raggruppamenti di scopo.

Assoform Rimini Forlì-Cesena Società consortile a r.l., è accreditata dalla Regione Emilia-Romagna per la formazione professionale (formazione continua, superiore, apprendistato, FAD). È inoltre Test Center AICA per il rilascio della Patente Europea del Computer (ECDL) e aderisce a SFC - Sistemi Formativi Confindustria.

Offre sostegno alle Imprese attraverso la valorizzazione e lo sviluppo delle risorse umane tramite l’organizzazione e la gestione di iniziative di formazione, analisi, ricerca e consulenza rivolte sia a occupati e imprenditori, sia a disoccupati.

Dal mese di dicembre 2011 è certificata secondo le norme UNI EN ISO 9001 nell’ambito della «Progettazione ed erogazione di attività di formazione per imprese, scuole, privati».

In data 22 marzo 2013 il Consiglio di Amministrazione ha approvato l’adozione del Codice Etico e del Modello Organizzativo in base al D. Lgs. 231/2001.

Assoenergia Rimini è il Consorzio di Unindustria Rimini per l’acquisto di energia elettrica e gas. Coordina l’attività d’impresa dei consorziati, relativa a produzione, acquisto o approvvigionamento e a distribuzione, erogazione, vendita e ripartizione di ogni forma di energia, anche da fonti rinnovabili o assimilate, di risorse, materie prime o prodotti energetici

Sfide che hanno sicuramente contribuito ad aiutare le imprese ad operare con uno spirito giusto, quello del non arrendersi affrontando il presente con determinazione per essere già proiettati al domani, al nuovo cammino nell’area vasta del sistema Confindustria Romagna.

Ed è da qui che prosegue la storia, pienamente convinti che ancora una volta Unindustria Rimini e gli imprenditori riminesi sapranno portare il loro importante contributo al di là dei cancelli delle aziende e ben oltre i confini del nostro territorio.

Rimini Fiera

in genere.

E’ la scoietà di servizi di Unindustria Rimini, creata appositamente dall’Associazione per affiancare le Imprese della provincia, e non solo le associate, in tutte le loro esigenze di «servizi reali» di supporto gestionale a fronte di problematiche che spaziano da variabilità del contesto di mercato, globalizzazione, internazionalizzazione, a nuove dinamiche della concorrenza, qualità e innovazione.

Dal mese di dicembre 2011 è certificata secondo le norme UNI EN ISO 9001 nei seguenti ambiti: • progettazione ed erogazione del servizio di sicurezza nei luoghi di lavoro • EROGAZIONE di servizi paghe e finanziamenti alle imprese • PROGETTAZIONE ed erogazione di attività di formazione per imprese, scuole e privati.

In data 4 aprile 2012 il Consiglio di Amministrazione ha approvato l’adozione del Codice Etico e ha adottato del Modello Organizzativo in base al D. lgs. 231/2001.

Costituita in collaborazione fra Unindustria Rimini ed Assoform Rimini, si offre come agenzia di selezione di -SEDE DI RIMINIpersonale ad ogni livello e si rivolge a tutti i candidati che intendano proporsi sul mercato del lavoro, per qualunque tipologia di occupazione e grado professionale. Alle aziende Unimpiego offre anche servizi di bilancio di competenze, valutazione psico-attitudinale e outplacement.

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CONFINDUSTRIA PER L’EXPO “Da questa manifestazione mi attendo un aiuto forte ad uscire dalla crisi che ci ha colpiti da ormai sette anni”: così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi commenta le prime settimane di avvio di Expo 2015.

“E sono anche convinto – aggiunge – che sarà un grande successo. La congiuntura internazionale ci sta aiutando. Abbiamo bisogno di una spintarella per andare ancora più forte.

Per attirare investimenti occorre però semplificare il Paese e soprattutto la pubblica amministrazione”.

L’Italia ha scelto con Expo 2015 un tema fortemente caratterizzante, che ha le radici nelle tradizioni più profonde del Giorgio Squinzi

Expo 2015

MAKING

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Expo 2015

MAKING

nostro Paese, che da sempre esprime un’eccellenza nella cultura dell’alimentazione, dagli antichi Romani alle Corti rinascimentali, fino al creativo intreccio di oggi tra cucina locale e cucina nazionale.

“Nutrire il pianeta, energia per la vita” è un tema che è anche parte viva della nostra storia industriale e della vita quotidiana delle imprese del settore, attraverso mondi produttivi che ci fanno conoscere, apprezzare e crescere nel mondo, giorno per giorno.

Con questa consapevolezza Confindustria promuove in Expo 2015, nel Padiglione Italia, la mostra “Fab Food. La fabbrica del gusto italiano”.

La rinomata eccellenza della cultura alimentare italiana è al servizio della grande sfida di Expo, per sfamare 9 miliardi di persone al 2050. La proposta della filiera industriale alimentare è di nutrire in modo sano, sicuro, con qualità, in quantità sufficiente e a un prezzo accessibile.

Soltanto l’Italia può coniugare sapientemente sostenibilità, tradizione, qualità, innovazione e tecnologia. Una sfida che comporta l’impegno di operare tutti insieme: l’intera filiera agroalimentare, con istituzioni, industria, università, scuola, consumatori e la distribuzione moderna, con la consapevolezza che l’obiettivo non può essere raggiunto senza il determinante contributo di scienza e tecnologia.

“CONFINDUSTRIA PER I GIOVANI”: L’ASSOCIAZIONE, IN QUALITÀ DI PARTNER ISTITUZIONALE DEL PADIGLIONE ITALIA, HA DECISO DI INVESTIRE SUI GIOVANI E REALIZZARE UN PERCORSO FORMATIVO RIVOLTO A 50 NEOLAUREATI, DECLINANDO L’EDIZIONE 2015 DEL PROGETTO IN CHIAVE EXPO

Il ruolo di ricerca e innovazione è fondamentale, insieme a un’industria capace di rendere accessibili a tutti le innovazioni generate dal mondo scientifico. Proprio per questo è necessario il pieno coinvolgimento dell’intera filiera dell’agroalimentare: da chi opera in agricoltura e nell’industria alimentare, a chi rende disponibili le tecnologie sotto forma di macchine, impianti e prodotti per la produzione, conservazione, trasformazione, packaging e distribuzione.

Per questo, insieme a Confindustria, il progetto vede il coinvolgimento del Ministero della Salute e di dieci Federazioni e Associazioni partner: Federchimica (Federazione Nazionale dell’Industria Chimica), Federalimentare (Federazione Italiana dell’Industria Alimentare), ANIMA - Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine, Assolombarda (Associazione Industriale Lombarda), ACIMIT Associazione Costruttori Italiani di Macchinario per l’Industria Tessile, ANIE - Federazione Nazionale Impre se Elettrotecniche ed Elettroniche, ASSICA - Associazione Industriali delle Carni

C.F.O. si rivolge in particolare a società ed aziende che, operando 48 nel settore marittimo, portuale, off-shore, petrolifero e minerario

sentono la necessità di formare il proprio personale non solo in ottemperanza alle più recenti normative relative alla sicurezza sul lavoro ma anche in funzione della migliore produttività aziendale offrendo quindi la possibilità di gestire ed organizzare corsi anche in base a specifiche esigenze delle aziende.

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In collaborazione con Organismi di Certificazione Accreditati, CFO organizza anche corsi ed esami per “Addetti ai Controlli non Distruttivi”

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OPITO - Offshore Petroleum Industry Training Organization

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IMCA - International Marine Contractors Association

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Ministero delle Infrastrutture e Trasporti

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49 MAKING Expo 2015

“FAB FOOD. LA FABBRICA DEL GUSTO ITALIANO”: LA MOSTRA DI CONFINDUSTRIA SI COMPONE DI DIVERSE E MULTISFACCETTATE SALE SU DUE PIANI, CHE COINVOLGONO IL VISITATORE STIMOLANDO I SENSI E L’APPETITO!

e dei Salumi, Assocomaplast - Associazione Nazionale Co-

tecnologico altamente emozionale con attrazioni interattive,

struttori di Macchine e Stampi per Materie Plastiche e Gom-

curato dal Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Mi-

ma, Federunacoma - Federazione Nazionale Costruttori Mac-

lano.

chine per l’Agricoltura e UCIMU - SISTEMI PER PRODURRE

La mostra – che vede l’Istituto Piepoli quale Partner Research

- Associazione Costruttori Italiani Macchine Utensili, Robot e

– si avvale della supervisione di un Comitato Scientifico, com-

Automazione.

posto da: Chiara Tonelli, Vice-Rector for Research Università

Confindustria con la mostra “Fab Food. La fabbrica del gusto

degli Studi di Milano e Professor of Genetics Department of

italiano” offre una proposta per aiutare le giovani generazio-

BioSciences, Dario Bressanini, docente di chimica e tecnolo-

ni e le famiglie ad accogliere in modo più consapevole una

gia degli alimenti presso l’Università degli Studi dell’Insubria-

cultura non ideologica sull’alimentazione sostenibile, dove

Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia, Andrea Ghiselli,

ognuno faccia la sua parte, senza soluzioni facili, ma con la

dirigente di Ricerca presso il CRA-NUT - Centro di Ricerca per

piena fiducia nella scienza e nelle istituzioni.

gli Alimenti e la Nutrizione.

La mostra è di forte impatto emotivo ed esperienziale: è stata

Confindustria ha, quindi, puntato sui giovani attraverso due

progettata per attirare in modo creativo, ma rigorosamente

iniziative: Adotta una scuola e Progetto Confindustria per i

puntuale, i visitatori di tutto il mondo attraverso un percorso

giovani.

50

Expo 2015

MAKING

GIORGIO SQUINZI E IL MINISTRO STEFANIA GIANNINI FIRMANO, NEL CORSO DELLA TRASMISSIONE “PORTA A PORTA”, IL PROTOCOLLO “ADOTTA UNA SCUOLA PER EXPO”

Attraverso un Protocollo sottoscritto con il ministro dell’Istru-

mesi con esperienza diretta ‘on site’.

zione, Stefania Giannini, è stata lanciata l’iniziativa ‘Adotta

Obiettivo del progetto è sviluppare un percorso formativo

una scuola per l’Expo 2015’, con l’obiettivo di mobilitare il

orientato ai profili professionali legati all’esposizione e alle

sistema associativo e le imprese per aiutare economicamente

sue dinamiche organizzative, allo sviluppo delle relazioni in-

le scuole nell’organizzazione della visita a Expo 2015.

ternazionali e alle tematiche dettate dal tema ‘Nutrire il pia-

Il Progetto Giovani è nato nell’ottica di concorrere allo svi-

neta, energia per la vita’.

luppo del Vivaio Italia, concept guida del Padiglione Italia.

Lo stage intende contribuire a sviluppare know how su obiet-

Confindustria ha promosso un percorso formativo di sei mesi

tivi di sviluppo e leve del Sistema Confindustria, entrando nel

rivolto a 50 giovani laureati.

vivo dell’Expo e dei progetti che vedono impegnati Confindu-

Il percorso, denominato ‘Confindustria per i giovani 2014-

stria e le Associazioni per cogliere il volano dell’Esposizione

2015 - Focus Expo 2015’, è iniziato in aprile con un primo

universale, straordinaria vetrina per promuovere produzioni e

periodo di formazione in aula per poi avviare lo stage di sei

tecnologie dell’industria italiana.

“PALAZZO ITALIA” È ISPIRATO A UNA ‘FORESTA URBANA’

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52 in collaborazione con

Foto © Silvia Lelli

Italian Opera Academy Dal 10 al 21 luglio al Teatro Alighieri la prima masterclass per direttori d’orchestra, maestri collaboratori e cantanti su “Falstaff” di Giuseppe Verdi.

Un’occasione rara per studenti e appassionati: l’opportunità di poter partecipare all’intero percorso di prove programmate per la realizzazione dell’opera e alle sessioni che Riccardo Muti dedicherà esclusivamente agli allievi effettivi selezionati fra le centinaia di domande pervenute da tutto il mondo.

Info e iscrizioni (fino ad esaurimento dei posti disponibili) info@riccardomutioperacademy.com | www.riccardomutimusic.com un progetto reso possibile grazie al prezioso sostegno di

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Via Faentina, 181 - Ravenna - tel. 0544.508711

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