newsletter n.15 - 26 aprile 2024

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S I E M E l’Impresa

Newsletter settimanale di C o n f a r t i g i a n a t o I m p r e s e R i e t i

Riflessioni e modelli di sviluppo per le aree interne e i territori montani: Confartigianato ne ha parlato in un convegno

Rieti ha ospitato, nella giornata del 23 aprile, il secondo appuntamento del ciclo di eventi previsto dal progetto “Montagna Futura” di Confartigianato Imprese. Nella sala conferenze della Camera di Commercio, ha avuto luogo il convegno

“Il futuro delle aree interne. Ri-abitare la montagna per un’economia a misura d’uomo”, realizzato da Confartigianato Imprese Rieti, in collaborazione con Confartigianato Imprese Lazio, sotto l’egida progettuale di Confartigianato nazionale.

L’evento è stato moderato dal giornalista Paolo Di Lorenzo e ha registrato un’affluenza importante di partecipanti. Tanti Sindaci, rappresentanti degli enti locali, colleghi delle Associazioni e appassionati di montagna non hanno voluto mancare a questo appuntamento.

“Siamo davvero felici di contribuire alla riflessione stimolata dal progetto ‘Montagna Futura’ – ha affermato in apertura il Presidente di Confartigianato Imprese Rieti, Franco Lodovici – Un percorso itinerante che vuole dare voce ai territori montani. La montagna non è morta, è più viva che mai, attende solo di essere trattata come merita, riconoscendone le peculiarità e incentivando chi vuole restare, vivere e lavorare in montagna”.

Dopo i saluti di Michael Del Moro, Presidente di Confartigianato Imprese Lazio, è intervenuta Roberta Corbò, Responsabile patrimoni territoriali, comunità locali e turismo di Confartigianato Imprese, che ha evidenziato pregi e difetti della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), politica di sviluppo che mira a contrastare lo spopolamento di alcune aree del nostro Paese, anche attraverso bandi nazionali ed europei. “Ricordiamo che le aree interne sono territori fragili, distanti dai centri principali di offerta dei servizi essenziali, che però coprono complessivamente il 60% dell’intera superficie del territorio nazionale, il 52% dei Comuni e il 22% della popolazione. È necessario pensare a

strumenti di più facile accesso agli enti locali, spesso caratterizzati da mancanza di personale e competenze specifiche – ha rilevato Corbò – tenendo inoltre a mente che ‘area interna’ non coincide necessariamente con territorio montano. La SNAI non ha colto questa differenza, anche per questo c’è grandissima attesa di una legge per la montagna. Ci vogliono politiche e leggi su misura per contesti diversi, considerando che fare impresa in montagna ha costi maggiori e più difficoltà a restare sul mercato che in pianura”.

Marco Marchetti, Direttore scientifico del Master in Governance e Sostenibilità per le montagne italiane presso l’Università La Sapienza, ha invece dedicato il suo intervento a una riflessione sui nuovi modelli di sviluppo per la montagna e le aree interne.

“L’uomo è necessario alla montagna, perché il suo ruolo è soprattutto quello di garante di un delicato equilibrio in termini di biodiversità. Recuperare terreni abbandonati, ripristinare la rotazione delle colture, applicare modelli di allevamento sostenibili e compatibili con il contesto sono alcune tra le numerose azioni che l’uomo può mettere in atto per rendere la montagna un luogo abitabile, ospitale e produttivo. Senza il controllo dell’uomo la montagna tornerebbe alla sua natura più selvaggia e impervia”.

È quindi intervenuto Matteo Monaco, Commissario straordinario della Riserva Monti Navegna e Cervia, che ha dedicato la sua dissertazione alle forme di assistenza alle imprese in contesti periferici, portando a esempio l’apertura della nuova sede zonale di Confartigianato Imprese Rieti a Castel di Tora, nel territorio della Riserva.

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I N
Supplemento a Noi Artigiani - n. 15 del 26 Aprile 2024 Anno XXV
www.confartigianatorieti.it

I CORSI DI FORMAZIONE IN PROGRAMMA

CORSO LUOGO DATA

AGGIORNAMENTO FORMAZIONE DEI LAVORATORI

AGGIORNAMENTO PONTEGGI

AGGIORNAMENTO PRIMO SOCCORSO

RIETI - Via F.lli Sebastiani 12113 maggio 2024 ore 15

RIETI - presso Edilnolo Centro Italia srl, Via della Meccanica 14 - S. Rufina Cittaducale (RI)

18 maggio 2024 ore 9

RIETI - Via F.lli Sebastiani 121 maggio 2024 (a raggiungimento n. minimo partecipanti)

TECNICHE DI COMUNICAZIONE PER ESTETISTE E PARRUCCHIERI in videoconferenza

dal 20 maggio al 17 giugno 2024

Per aderire ai corsi è necessario contattare l’Ufficio Formazione di Confartigianato Imprese Rieti, tel. 0746 218131 e-mail formazione@confartigianatorieti.it

NOI ARTIGIANI

Periodico di Confartigianato Imprese Rieti Autorizzazione del Tribunale di Rieti n. 1 /2000 del 21 gennaio 2000 Direzione, Redazione, Amministrazione

Via F.lli Sebastiani,121 02100 RIETI tel. 0746/491435 - 218131 e-mail info@confartigianatorieti.it sito web www.confartigianatorieti.it

Editore

Confartigianato Imprese Rieti Direttore Responsabile

Raffaella Fabi Direttore Editoriale

Maurizio Aluffi Comitato di redazione Maurizio Aluffi, Clara Odorici Progettazione Grafica Clara Odorici

Il catalogo completo dei corsi di formazione è consultabile sul sito www.confartigianatorieti.it.

Organizziamo anche corsi di formazione direttamente in azienda, contattaci per una consulenza sui fabbisogni formativi della tua impresa.

Confartigianato rilascia SPID e firma digitale

È possibile richiedere lo SPID e la firma digitale presso i nostri uffici, che rilasceranno direttamente all’interessato i codici per l’identità digitale e il token per la firma.

Per richiedere lo SPID è necessario presentare: documento di identità, Codice Fiscale e indirizzo email. È inoltre necessario essere in possesso di smartphone per l’installazione dell’applicazione necessaria all’utilizzo dello SPID.

Per informazioni contattare gli uffici di Confartigianato, Matteo Corradini tel. 0746 218131 info@confartigianatorieti.it.

3 Confartigianato Imprese Rieti INSIEME L’IMPRESA - newsletter n. 15 - 26 aprile 2024

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“Occorre essere molto schietti quando si parla di ritorno alla montagna – ha sottolineato Maurizio Aluffi, Direttore di Confartigianato Imprese Rieti, durante il suo intervento – che, perlomeno nell’appennino centrale e specialmente nell’area del reatino, patisce sempre di più la piaga dello spopolamento e del depauperamento dei servizi essenziali. E questo è un tratto che accomuna in generale tutti i territori ricompresi nella definizione di aree interne, che solo nella nostra provincia comprende 62 comuni su 73, che scontano il risultato di politiche ‘città-centriche’ che di fatto hanno determinato un abbandono dei nostri territori”.

Giorgio Menichelli, Segretario Generale di Confartigianato Macerata, Ascoli Piceno e Fermo e autore del libro “L’Italia di Mezzo, Comunità territori e Turismi” ha parlato di turismo sostenibile, accessibile, consapevole e in armonia con le peculiarità del contesto delle aree interne: “Un turismo più lento, legato all’esperienza e alle radici – ha evidenziato Menichelli – su 255 milioni di arrivi turistici, di cui 93 milioni stranieri, le attività esperenziali sono quelle che attirano sempre di più il viaggiatore, che trae piacere nell’immergersi nel contesto del luogo che visitano. Si potrebbe lavorare molto, per esempio, sull’artiturismo, una forma di soggiorno e organizzazione di esperienze che coinvolgono i laboratori artigiani, proponendo attività culturali, didattiche e di degustazione legate all’artigianato e alle sue tradizioni locali”.

Sulle caratteristiche di nuove forme di turismo si è soffermato anche Michele Medori, Direttore di Confartigianato Imprese Terni, che ha inoltre parlato di quanto siano necessarie le opere di manutenzione continua del territorio e di garanzia dei servizi pubblici contro il degrado e l’abbandono, anche di fronte alla sfida della sostenibilità che coinvolge tutti, compresi gli ambienti montani e dei borghi.

A conclusione della giornata sono intervenuti Letizia Rosati, Assessora alla Cultura, Politiche Scolastiche e all’Università del Comune di Rieti, e Mariano Calisse, responsabile dell’Ufficio Piccoli Comuni presso la Regione Lazio, la prima sostenendo l’essenzialità di politiche per i giovani per contrastare l’abbandono dei territori, il secondo ponendo l’attenzione sull’importanza di attrarre investimenti sul territorio come leva per la crescita demografica.

Infine è stato tramesso un gradito videomessaggio del Senatore Guido Castelli, Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016, che ha voluto portare il suo saluto a contributo dei lavori del convegno.

Lazio, contributi fi no a 70.000 euro per l’insediamento

di giovani agricoltori

La Direzione Regionale Agricoltura del Lazio ha pubblicato il bando destinato agli “Aiuti all’avviamento aziendale per i giovani agricoltori”. La misura, per la quale sono stati stanziati complessivamente 25 milioni di euro, vuole favorire il ricambio generazionale nella gestione delle imprese agricole attraverso la corresponsione di un premio per i giovani agricoltori che si insediano per la prima volta in una azienda agricola.

Il contributo massimo concesso per l’insediamento ammonta a 50mila euro per insediamenti in zona ordinaria e 70mila euro per insediamenti in zona svantaggiata.

BENEFICIARI

Sono beneficiari del bando i giovani agricoltori con età compresa tra 18 anni compiuti e i 40 anni (41 anni non compiuti) al momento della presentazione della domanda di sostegno, che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola di adeguate dimensioni economiche in termini di Produzione Lorda Standard (PLS):

– non inferiore a € 15.000,00, ridotta a € 10.000,00 nel caso di aziende ricadenti in zone montane come individuate e classificate in applicazione della regolamentazione comunitaria;

– non superiore a € 250.000,00.

AGEVOLAZIONI

Si tratta di un contributo a fondo perduto così modulato:

• € 50.000,00 per insediamenti in zona ordinaria;

• € 70.000,00 per insediamenti in zona svantaggiata.

SCADENZA

Sarà possibile presentare domanda fino al 17/06/2024.

INTERVENTI AMMESSI

Sono ammissibili progetti di primo insediamento di giovani agricoltori che si impegnano a rispettare i seguenti obblighi e impegni:

• attivare il Piano di Sviluppo Aziendale, come approvato in sede di ammissibilità della domanda di sostegno, entro 9 mesi dalla data di notifica del provvedimento di concessione;

• procedere alla corretta e completa attuazione del Piano di Sviluppo Aziendale, che dovrà ultimarsi entro e non oltre il termine di 36 mesi a decorrere dalla data di notifica del provvedimento di concessione;

• soddisfare, qualora non già posseduto, il requisito relativo al possesso di adeguate conoscenze e competenze professionali, comunque non oltre i 36 mesi successivi alla notifica del provvedimento di concessione;

• acquisire il titolo di “agricoltore attivo” entro 18 mesi dalla data di notifica del provvedimento di concessione del premio;

• ottenere l’iscrizione definitiva all’INPS entro e non oltre i 36 mesi successivi alla notifica del provvedimento di concessione del premio;

• essere nelle condizioni di ottenere la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) o Coltivatore Diretto (CD);

• mantenere la disponibilità dell’azienda dove avviene l’insediamento per un periodo minimo di 7 anni a decorrere dalla data di presentazione della domanda di sostegno;

• rispettare l’obbligo, in qualità di “capo unico” dell’azienda di condurre la stessa per un periodo pari ad almeno 5 anni a decorrere dalla data di notifica del provvedimento di concessione;

• garantire, nel caso in cui l’insediamento sia avvenuto in una società di persone o capitali o in una cooperativa, un controllo efficace in termini di decisioni connesse alla gestione, ai benefici e ai rischi finanziari della società.

4 Confartigianato Imprese Rieti INSIEME L’IMPRESA - newsletter n. 15 - 26 aprile 2024

Patente a crediti in edilizia: aggiornamenti

Nella giornata del 16 aprile 2024 è stata approvata la questione di fiducia posta dal Governo sul testo del decreto-legge PNRR che, come noto, introduce una serie di misure che impattano fortemente sull’edilizia.

In particolare, l’articolo 29, al comma 19, prevede una modifica al D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico della Sicurezza –TUS) rivitalizzando l’articolo 27 che prevedeva la “patente a punti” rinominata come “patente a crediti”.

La Confederazione e Anaepa sono intervenute riuscendo ad ottenere una limitazione dell’impatto della norma.

L’azione politico-sindacale è consistita in una forte opposizione al provvedimento con la presentazione di un unico emendamento soppressivo dell’articolo 29, ma contemporaneamente è stata avviata un’azione di interlocuzione con il Ministro e il ministero competente poiché era chiara, sin da subito, la volontà di non retrocedere dalla scelta fatta. Nel prosieguo evidenziamo gli elementi principali e le proposte emendative presentate che hanno trovato accoglimento.

• al comma 2 dell’articolo 29, con la discussione parlamentare e le interlocuzioni presso il ministero siamo riusciti a far reintrodurre il riferimento al contratto stipulato dalle “associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”, al posto del “contratto collettivo nazionale territoriale maggiormente applicato”. Il riferimento esplicito all’attività oggetto del subappalto accoglie la richiesta confederale volta a consentire alle imprese l’utilizzo del contratto di riferimento connesso all’attività specifica anche nel subappalto;

• al comma 3, con riferimento alle sanzioni previste in caso di accertamenti relativi alle elusioni delle norme contrattuali legate alla somministrazione di lavoro, è stato esplicitato il principio di “proporzionalità” dell’irrogazione delle sanzioni.

In merito alla “Patente a punti/crediti” che interesserà tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei e mobili, art. 89, comma 1, lettera a), segnaliamo che la prima modifica riguarda il campo di applicazione poiché sono stati esclusi “coloro che effettuano mere forniture e prestazioni di natura intellettuale”.

Contemporaneamente è stato introdotto un riferimento alle imprese e lavoratori autonomi stabiliti in altri Stati diversi dall’Italia, per i quali è richiesto il possesso di un documento equivalente rilasciato dal loro Paese di origine, la cui applicabilità operativa desta qualche perplessità.

In merito ai requisiti necessari per il rilascio della patente, rimane invariato il possesso dell’iscrizione in Camera di Commercio e del DURC; per il DURF e per il DVR è stata inserita la necessaria dizione “nei casi previsti dalla normativa vigente”. In merito al requisito di adempimento della formazione è stato aggiunto che tale formazione deve riguardare anche i prestatori di lavoro; infine, è stato aggiunto il requisito della designazione del RSPP (sempre nei casi previsti dalla legge).

Al fine del rilascio della patente a crediti, è stata introdotta

la possibilità di autocertificazione del possesso dei requisiti da parte del richiedente. Nei commi 3 e 5 vi è l’accoglimento della nostra richiesta di demandare a provvedimenti successivi la definizione delle modalità operative di presentazione delle domande per l’ottenimento della patente e dei criteri di attribuzione di ulteriori crediti rispetto al punteggio iniziale (fissato a 30 crediti per tutti), nonché le modalità di recupero dei crediti decurtati.

Inoltre, è stato inserito un nuovo comma 4 dell’articolo 27 del TU Sicurezza nel quale si specifica che la patente è revocata, con l’impossibilità per gli stessi di ripresentare la domanda di 12 mesi successivi, in caso di dichiarazioni non veritiere di possesso dei requisiti.

In merito alle decurtazioni dei punteggi, segnaliamo che è stato sostanzialmente modificato il provvedimento con l’introduzione di un allegato al TUS rubricato come allegato Ibis “Fattispecie di violazioni che comportano la decurtazione dei crediti dalla patente di cui all’articolo 27”, che contiene anche nostri suggerimenti e parzialmente accoglie la richiesta di mitigare le cause di decurtazione dei crediti nel caso di infortunio.

Nella nuova formulazione del testo è stato inoltre inserito il comma 7 che dà risposta alla nostra richiesta di definire il “momento” da cui decorre il riconoscimento delle responsabilità che è stato individuato con le “sentenze passato in giudicato e le ordinanze- ingiunzione”.

Con il comma 10 è stato armonizzato il “potere di sospensione” con quanto già previsto dal TUS all’articolo 14.

Al comma 13 è formalizzata la procedura, in capo all’Ispettorato, per svolgere un’attività di monitoraggio di funzionalità entro 12 mesi (quindi entro il 1° ottobre 2025), nei fatti accogliendo la richiesta di una sperimentazione della patente a crediti.

Non è stata, invece, risolta la difformità tra i 70.000 euro individuati per il Durc di congruità e i 500.000 euro per l’applicazione delle sanzioni.

L’esenzione dalla patente a crediti per le imprese attestate Soa è stata invece limitata alle sole attestazioni in classifica pari o superiore alla III.

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Riduzione tasso INAIL, pubblicato il modello OT23 per l’anno 2025

Confartigianato informa che l’Inail ha pubblicato l’istruzione operativa del 18 aprile 2024, contenente un’illustrazione dei contenuti del modello di domanda OT23 per la riduzione del tasso medio di tariffa per prevenzione per l’anno 2025 e la relativa guida per la compilazione.

Il modello individua gli interventi migliorativi, rispetto ai livelli di legge, per la prevenzione e la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che possono essere realizzati dalle aziende nel corso del 2024 e che consentono di accedere alla riduzione del tasso medio di tariffa.

Il modulo di domanda per l’anno 2025 presenta 72 interventi, di cui 18 di nuova introduzione, articolati in 6 sezioni. In merito agli interventi che hanno trovato conferma si segnala, in particolare, quello contrassegnato dalla sigla F5, ovvero quello riguardante la predisposizione, nelle aziende ove sono occupati meno di 10 lavoratori, del piano per la gestione dell’emergenza e l’effettuazione della prova di evacuazione almeno una volta l’anno con verifica dell’esito.

Tra le novità introdotte con il nuovo modello si evidenzia, invece, una semplificazione nelle modalità di accesso al beneficio: sono state, infatti, individuate solo due tipologie di interventi, interventi di tipo “A” e “interventi di tipo “B”, con conseguente eliminazione dei punteggi attribuiti a ciascun intervento.

Per accedere al beneficio, in presenza dei requisiti prescritti, l’azienda dovrà quindi attuare un intervento di tipo A oppure due interventi di tipo B.

Sono stati, inoltre, individuati 10 interventi pluriennali (contrassegnati con la lettera P), ovvero interventi la cui attuazione consente di accedere alla riduzione del tasso medio per prevenzione per due o tre anni, a seconda della valenza prevenzionale dell’intervento, fermo restando la pre-

sentazione ogni anno di apposita domanda.

Si segnala, infine, che la pubblicazione del modello avviene a seguito dell’incontro di presentazione tenutosi lo scorso 5 aprile e nell’ambito del quale Confartigianato Imprese ha rimarcato la necessità di individuare interventi ulteriori di sostegno alle imprese di minori dimensioni al fine di ampliare la platea delle imprese che possono accedere alla riduzione tariffaria e proponendo, tra le altre, la possibilità di poter svolgere la prova pratica del corso di “guida sicura” per veicoli fino a 35 quintali anche tramite il solo simulatore di guida.

Su tale aspetti l’Inail ha precisato che ulteriori proposte che non hanno trovato ingresso nel nuovo modello potranno essere riesaminate, a seguito di un’analisi più approfondita, in sede di definizione del modello OT23 per l’anno 2026. Scarica l’elenco degli interventi

Per informazioni: Ufficio Sicurezza di Confartigianato Imprese Rieti tel. 0746218131 (tasto 2, sicurezza@confartigianatorieti.it

6 Confartigianato Imprese Rieti INSIEME L’IMPRESA - newsletter n. 15 - 26 aprile 2024

Pensione anticipata di invalidità da 51 e 56 anni: come accedere

La pensione anticipata accessibile con requisiti ridotti rispetto a quelli ordinariamente previsti dalla Legge Fornero rientra tra le misure destinate a particolari categorie protette, come coloro che possiedono un’invalidità all’80% e i non vedenti. Vediamo i requisiti e come fruirne.

Pensione anticipata ciechi e invalidi: requisiti. La pensione anticipata per i portatori di handicap con percentuale di invalidità almeno l’80% è prevista dal cosiddetto decreto Amato (D.lgs. 503/1992) che offre a questa categoria di lavoratori la possibilità di andare in pensione con almeno 20 anni di contributi, a 61 anni per gli uomini e 56 anni per le donne. Per i non vedenti, i requisiti di età sono pari, rispettivamente, a 56 anni per gli uomini ed a 51 anni per le donne. In entrambi i casi viene concesso un forte anticipo rispetto ai 67 anni richiesti alla generalità dei lavoratori per l’accesso alla pensione di vecchiaia.

Pensione con deroga Amato. L’anzianità contributiva scende a 15 anni per i beneficiari di una delle tre deroghe della Legge Amato del 1992 (D.lgs. 503/1992), in vigore ancora oggi, ovvero coloro che risultano in possesso dei seguenti requisiti:

• 15 anni di contributi prima del 1992 (780 settimane);

• autorizzazione al versamento di contributi volontari entro il 24 dicembre 1992;

• almeno 25 anni di versamenti, di cui 15 anni di contributi effettivi da lavoro dipendente e 10 anni lavorati in modo discontinuo o che non coprono 52 settimane per l’annualità. La pensione anticipata per gli invalidi non inferiori all’80% e non vedenti viene riconosciuta ai soli lavoratori iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria dell’INPS (ad esclusione degli iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi) e alle forme di previdenza sostitutive dell’Assicurazione generale obbligatoria stessa. Risultano quindi esclusi dal beneficio i lavoratori dipendenti del settore pubblico e i lavoratori autonomi.

Pensione invalidi: requisiti. Il riconoscimento dello stato di

invalidità e della percentuale di handicap, che non deve essere inferiore all’80% per poter accedere alla pensione anticipata, deve essere effettuato dall’INPS che valuta le specifiche attitudini, capacità e mansioni del lavoratore. Eventuali riconoscimenti dello stato di handicap da parte di altri Enti verranno utilizzati dalla commissione medica dell’Istituto solo come elementi a supporto della propria valutazione, basata sulle previsioni della Legge 222/1984 sull’invalidità previdenziale o pensionabile, strettamente connessa alla riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo.

In merito si è espressa la Corte d’Appello di Torino (sentenza n. 467/2020), accogliendo un ricorso presentato dai legali di Inca Cgil di Alessandria di Inca, ritenendo che i requisiti sanitari da considerare per concedere la pensione anticipata per invalidità siano quelli stabiliti dall’articolo 2 della legge 118/71, che dispone “l’applicabilità della vecchia normativa in tema di età pensionabile in favore di tutti i soggetti invalidi, anche se con capacità di lavoro e quindi di guadagno, perché l’unico requisito posto dalla legge riguarda la misura dell’invalidità, che non deve essere inferiore all’80%, come nel caso esaminato in appello”. Nel caso in esame la Corte d’Appello di Torino ha ribaltato la sentenza emessa in primo grado e ha respinto l’interpretazione dell’INPS di far prevalere il requisito dell’invalidità previdenziale su quello generico dell’invalidità civile, sulla base della quale aveva rigettato la domanda di pensionamento della lavoratrice disabile.

Accesso alla pensione anticipata di invalidità. Per l’accesso alla pensione di invalidità anticipata è prevista una finestra mobile di 12 mesi, il primo assegno previdenziale verrà quindi corrisposto trascorso questo periodo di tempo dalla maturazione dei requisiti. L’ammontare dell’assegno viene calcolato con i metodi normalmente utilizzati (retributivo, contributivo o misto) per la pensione di vecchiaia riconosciuta dall’INPS, senza penalizzazioni.

7 Confartigianato Imprese Rieti INSIEME L’IMPRESA - newsletter n. 15 - 26 aprile 2024

OG1 Edifici civili e industriali

OG2 Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela

OG3 Strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, metropolitane

OG4 Opere d’arte nel sottosuolo

OG5 Dighe

OG6 Acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione e di evacuazione

OG7 Opere marittime e lavori di dragaggio

OG8 Opere fluviali, di difesa, di sistemazione idraulica e di bonifica

OG9 Impianti per la produzione di energia elettrica

OG10 Impianti per la trasformazione A/M tensione e e per la distribuzione di energia elettrica in corrente alternata e continua ed impianti di pubblica illuminazione

OG11 Impianti tecnologici

OG12 Opere ed impianti di bonifica e protezione ambiente

OG13 Opere di ingegneria naturalistica

CATEGORIE SPECIALI

OS1 Lavori in terra

OS2­A Superfici decorate di beni immobili del patrimonio culturale e beni culturali mobili di interesse storico, artistico, archeologico ed etnoantropologico

OS2­B Beni culturali mobili di interesse archivistico e librario

OS3 Impianti idrico­sanitario, cucine, lavanderie

OS4 Impianti elettromeccanici trasportatori

OS5 Impianti pneumatici e antintrusione

OS6 Finiture di opere generali in materiali lignei, plastici, metallici e vetrosi

OS7 Finiture di opere generali di natura edile

OS8 Opere di impermeabilizzazione

OS9 Impianti per la segnaletica luminosa e la sicurezza del traffico

OS10 Segnaletica stradale non luminosa

OS11 Apparecchiature strutturali speciali

OS12­A Barriere stradali di sicurezza

OS12­B Barriere paramassi, fermaneve e simili

OS13 Strutture prefabbricate in cemento armato

OS14 Impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti

OS15 Pulizie di acque marine, lacustri, fluviali

OS16 Impianti per centrali di produzione energia elettrica

OS17 Linee telefoniche ed impianti di telefonia

OS18­A Componenti strutturali in acciaio

OS18­B Componenti per facciate continue

OS19 Impianti di reti di telecomunicazione e di trasmissione dati

OS20­A Rilevamenti topografici

OS20­B Indagini geognostiche

OS21 Opere strutturali speciali

OS22 Impianti di potabilizzazione e depurazione

OS23 Demolizione di opere

OS24 Verde e arredo urbano

OS25 Scavi archeologici

OS26 Pavimentazioni e sovrastrutture speciali

OS27 Impianti per la trazione elettrica

OS28 Impianti termici e di condizionamento

OS29 Armamento ferroviario

OS30 Impianti interni elettrici, telefonici, radiotelefonici e televisivi

OS31 Impianti per la mobilità sospesa

OS32 Strutture in legno

OS33 Coperture speciali

OS34 Sistemi antirumore per infrastrutture di mobilità

OS35 Interventi a basso impatto ambientale

SOA Obbligatoria per i bonus edilizi

Confartigianato Imprese Rieti informa che la legge 51 del 20/05/2022 all’art. 10 impone che le imprese di costruzione e impiantistica, per l’accesso ai benefici fiscali, debbano essere Qualificate ai sensi dell’art. 84 D.Lgs. 50/2016 (Codice degli appalti), conseguendo la cosiddetta “Attestazione SOA”.

Il requisito si applica agli appalti e subappalti di importo superiore ai 516.000 euro, indistintamente per tutti i Bonus Edilizi, ovvero:

- Superbonus 110%

- Ecobonus ordinario

- Bonus Casa e Sisma Bonus ordinario

- Bonus facciate

- Bonus fotovoltaico ordinario

- Bonus colonnine di ricarica ordinario

- Bonus Barriere architettoniche 75%

Dallo scorso luglio 2023 il possesso dell’Attestato per accedere alle detrazioni fiscali, è obbligatorio.

La durata dell’attestazione è pari a 5 anni, ma entro il terzo occorre procedere alla verifica di mantenimento dei requisiti.

La qualificazione viene rilasciata per tipologie di lavori, cui corrispondono diverse categorie di Opere Generali e Speciali e relative classifiche di importo.

CLASSIFICHE

I 258.000,00

II 516.000,00

III 1.033.000,00

III­BIS 1.500.000,00

IV 2.582.000,00

IV­BIS 3.500.000,00

V 5.165.000,00

VI 10.329.000,00

VII Fino a 15.494.000,00

VIII Oltre 15.494.000,00

PER INFORMAZIONI E ASSISTENZA NEL CONSEGUIMENTO DELL’ATTESTAZIONE SOA: UFFICIO CERTIFICAZIONE E QUALITÀ, LORETTA IMPERATORI, TEL. 0746 218131 (TASTO 1) CATEGORIE GENERALI
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