Essere Impresa - aprile 2013

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categorie e mercato a cura di Fabiola Foschi Innovazione Responsabile

Due giorni di eventi animeranno Forlì Dopo la prima edizione dell’Arte di Innovare, il 17 e il 18 maggio prossimi sarà realizzato l’evento “L’Innovazione Responsabile: s-legàmi.” I temi dell’innovazione responsabile, della creatività e della sostenibilità sono di grande attualità eppure, per quanto fondamentali, sono ancor poco noti e i comportamenti degli attori sociali, politici ed economici non sono sufficientemente orientati in questa direzione. La manifestazione prevede la realizzazione di microeventi alternati a sessioni plenarie, spazi espositivi, convegni e spettacoli, per costruire un confronto sull’importanza della sostenibilità di lungo periodo all’interno del dominio dell’innovazione responsabile, evidenziando la complessità del legame reciproco tra uomo e ambiente. L’iniziativa rappresenta un’opportunità per le imprese di presentarsi al territorio per condividere con la comunità i valori positivi, interagendo al contempo con gli stakeholders, consolidando la rete di relazioni e creando nuove opportunità di mercato. Obiettivo del Cise, l’azienda speciale

della Camera di Commercio, ente organizzatore dell’evento, è di realizzare un’area per esporre e far conoscere ai visitatori esempi concreti di innovazione di processo, di prodotto, di servizio. La green economy sarà protagonista, unitamente alla tematica della città intelligente, andando a rappresentare come cambiano i materiali, le tecnologie, il lavoro e il fare impresa. Per informazioni e per prendere parte alla manifestazione è possibile contattare Fabiola Foschi al numero 0543 452844, che coordinerà la partecipazione delle imprese associate a Confartigianato Forlì.

Vittoria di Confartigianato

Restauratore di beni culturali, nuova legge per la qualifica Novità per la categorie dei restauratori di beni d’interesse artistico culturale: è finalmente entrata in vigore la legge 14 gennaio 2013 n. 7. Gli imprenditori del settore da tempo attendevano la modifica dell’articolo 182 del decreto legislativo 42/2004, che nella sua stesura risultava fortemente e ingiustamente penalizzante per molti degli operatori, perché limitava la possibilità per i restauratori di far valere le esperienze professionali e lavorative da loro prestate dopo il termine in esso previsto. La norma di modifica ora approvata va nella direzione da sempre indicata da Confartigianato Restauro di riconoscere il lavoro prestato in questi anni dai restauratori, che, a causa di una tardiva e farraginosa attuazione della norma, rischiava di essere vanificato. La modifica della norma prevede per il riconoscimento della qualifica, a seconda dei casi, il conseguimento di diplomi specifici (di laurea universitaria, di scuole di restauro e di accademie di belle arti) o lo svolgimento di periodi di attività di restauro con regola30 • aprile 2013 • • • essere impresa

re esecuzione certificata, riconoscendo il lavoro di tutti quei professionisti che, in questi anni, hanno operato con competenza per la conservazione del patrimonio artistico culturale nazionale ed estero. Appare evidente che, con la nuova legge, la qualifica di restauratore possa essere acquisita da chi è in grado di dimostrare un’adeguata attività professionale nell’ambito del restauro dei beni culturali mobili e delle superfici decorate dei beni architettonici. Quindi, coloro che abbiano svolto effettivamente l’attività, per almeno otto anni, sia in proprio, sia come dipendente, sia con collaborazione coordinata e continuativa, sia a progetto e in possesso di certificazione certa, potranno far valere tale attività per il riconoscimento della qualifica professionale di restauratore di beni culturali. Al completamento degli otto anni di attività svolta potranno contribuire anche attività lavorative in essere alla data del 14 febbraio 2013 e che si concluderanno entro la data del 31 dicembre 2014.


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