Visite guidate a Villa La Quiete

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SIGNORE PADRONE

Tra vita contemplativa e vita attiva

VISITA GUIDATA DI VILLA LA QUIETE


L’ingresso e la visita guidata sono gratuiti, la prenotazione è obbligatoria prenotazioni

055 2756444

lunedì | venerdì ore 9.00 - 17.00, sabato ore 9.00 - 13.00

Calendario delle visite SETTEMBRE L

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Orari delle visite la durata della visita è di circa 1.30 h

SABATO 4 turni, partenze ore 14.30 | 15.00 | 16.30 | 17.00

DOMENICA 2 turni meridiani, partenze ore 10.00 | 10.30 4 turni pomeridiani, partenze ore 14.30 | 15.00 | 16.30 | 17.00

Villa La Quiete è attualmente di proprietà della Regione Toscana e data in concessione al Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino (proprietario dei beni storici ivi rimasti) per la realizzazione del percorso museale nell’ambito di un più vasto progetto di valorizzazione del complesso.


La visita All’interno della chiesa sarà presentata ai visitatori la storia della Villa partendo dalle sue origini quattrocentesche e soffermandosi sulle vicende seicentesche, con particolare riferimento alle figure della “Signora” Eleonora Ramirez de Montalvo (1602-1659) – che acquistò la villa nel 1650 dove si trasferì con le sue Ancille della SS. Trinità, la seconda delle congregazioni laiche da lei fondata nel corso della sua vita – e della “Padrona” Vittoria della Rovere Medici (1622-1694), che commissionò l’edificazione della chiesa nel 1686. La chiesa custodisce il sepolcro della Venerabile Eleonora Ramirez de Montalvo, il cenotafio della granduchessa Vittoria realizzato da Giovan Battista Foggini, il crocifisso duecentesco attribuito a Coppo di Marcovaldo, il ciborio in argento di Adriaen Haffner, la grande tela nel soffitto di Giuseppe Nicola Nasini e l’affresco di Giuseppe Tonelli e il dipinto di Francesco Curradi dietro l’altare maggiore. Passando attraverso il corridoio d’ingresso principale si potranno ammirare i vasi a cratere in maiolica realizzati dalla manifattura Ginori alla fine dell’Ottocento. Il cortile coperto della lanterna rappresenta il cuore di Villa La Quiete, la parte più antica dell’edificio, seppur modificata nell’Ottocento, al di sotto del quale si trovavano le cucine delle Signore Montalve. La farmacia seicentesca e il giardino degli aranci testimoniano ancora oggi quel nesso tra vita contemplativa e vita attiva che ha caratterizzato la condotta delle Signore Montalve, dedite non solo alla preghiera, ma anche alla coltivazione di erbe medicinali e alla conservazione delle essenze aromatiche che ancora oggi sprigionano fragranze straordinarie. Nel teatro si approfondirà la storia della Villa e le vicende che hanno portato le Montalve

a conservare nel tempo un patrimonio storico-artistico straordinario: alla fine dell’Ottocento, le Montalve di città - ossia le Ancille della Santissima Vergine, poi dette della Divina Incarnazione, fondate dalla Venerabile Montalvo nel 1645 poco prima della fondazione delle Ancille della SS. Trinità – furono obbligate ad abbandonare la loro sede, il Monastero di Ripoli in Via della Scala (destinato ad usi militari ed oggi occupato dalla casa del soldato). Insieme alle consorelle di Città, arrivarono a Villa La Quiete anche le opere recentemente mostrate al pubblico con Capolavori a Villa La Quiete. Botticelli e Ridolfo del Ghirlandaio in mostra. Attraverso monitor interattivi, i capolavori già in mostra saranno visibili in alta definizione. Dal teatro si accede al salone delle robbiane dove si possono ammirare due lunette di Giovanni e Marco della Robbia e un fregio in ceramica invetriata provenienti anch’essi, dal Convento di San Jacopo di Ripoli in via della Scala, sede dove le Montalve di città hanno vissuto per quasi un secolo, dal 1794 al 1886. In questo salone, un tempo chiamato “sala da musica” si conservavano L’Incoronazione della Vergine e Santi di Sandro Botticelli e bottega e Lo Sposalizio Mistico di Santa Caterina di Michele Tosini. Le sale affrescate nel 1726 da Benedetto Fortini e il giardino infine sono testimonianze ancora vive della presenza di un’altra “Padrona” Medici, l’ultima della famiglia: Anna Maria Luisa (1667-1743), Elettrice Palatina. Tornata a Firenze scelse Villa La Quiete come luogo di ritiro - a partire dal 1724, nei mesi di maggio e ottobre - dove fece realizzare un giardino d’impronta sacra, che custodisce tutt’oggi una rara ragnaia, e fece affrescare le due sale del piano terra, utilizzate poi come “parlatori”.


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SIGNORE PADRONE

Tra vita contemplativa e vita attiva

VISITA GUIDATA DI VILLA LA QUIETE La visita inizierà dalla chiesa della SS. Trinità (1). I visitatori si raduneranno, all’ora stabilita, davanti al portico della chiesa dove saranno accolti dalle guide. Dopo la permanenza nel luogo sacro, la visita proseguirà all’interno della Villa alla quale si accede attraverso il portone principale. Percorrendo il corridoio d’ingresso (2) raggiungeranno il cortile della lanterna (3) per poi ammirare la farmacia seicentesca (4) e visitare il giardino degli aranci (5). Dal giardino si accede al teatro (6) in cui sarà possibile rivedere sui monitor interattivi la mostra dei Capolavori a Villa La Quiete che riaprirà nei prossimi mesi. Dal teatro si passerà al salone delle robbiane (7) e, da qui, direttamente alle sale affrescate (8). In ultimo dalla terrazza ci si affaccerà sul giardino (9).

CHIESA

CORRIDOIO


CORTILE DELLA LANTERNA FARMACIA

GIARDINO DEGLI ARANCI

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TEATRO

SALONE DELLE ROBBIANE

SALE AFFRESCATE

GIARDINO


come raggiungere la villa

Villa la Quiete Via di Boldrone, 2 50100 FIRENZE

#villalaquiete #lecuriositĂ divillalaquiete #lavitadelleeducande #nonsolosignore www.villalaquiete.unifi.it +39 055 275 6444 | edu@msn.unifi.it

progetto grafico

Laboratorio Comunicazione Dipartimento di Architettura UniversitĂ degli Studi di Firenze


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