PUM - Volume 3, 3^ parte - Proposte breve-medio periodo

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Le proposte di breve-medio periodo (capogruppo)

5 MOBILITA’ DOLCE: LE PISTE CICLABILI Nella logica di riequilibrare l’attuale riparto modale, fortemente sbilanciato sull’auto, il P.U.M. accanto a interventi nella infrastrutturazione viaria propone sistemi di mobilità dolce, prevalentemente ciclabili o ciclo-pedonali26, in grado di coprire coppie originedestinazione oggi impropriamente intercettate dalla modalità auto. In virtù delle esperienze già vissute in città italiane (come Ferrara, Bolzano e Reggio nell’Emilia), simili ad Udine per orografia e demografia, a seguito degli interventi di potenziamento della rete ciclabile, è stimabile che almeno il 20-30% degli spostamenti locali, oggi effettuati con mezzo privato, possa avvenire in bicicletta Per il potenziamento dell’intero comparto della mobilità dolce si rende necessaria la messa a sistema delle attuali piste ciclabili con nuovi corridoi di attraversamento del centro storico (area interna al ring) e nuovi collegamenti tra le principali polarità della conurbazione udinese (stazione ferroviaria, università, città fiera etc.) al fine di promuovere l’uso sicuro della bicicletta, un’alternativa concreta e credibile per alleggerire il traffico veicolare con conseguente diminuzione delle emissioni inquinanti e del rumore. Il progetto di mobilità dolce per la città di Udine ha l’obiettivo di creare una rete ciclabile completa e diffusa, non solo all’interno dell’area urbana udinese, ma nell’intero territorio dell’Aster, con la realizzazione di tratti di ricucitura tra le piste ciclabili dei diversi comuni. 5.1 Considerazioni sulla diversione modale auto-bici Gli obiettivi e le strategie di interventi di un piano della mobilità urbana devono avere, come priorità, le politiche di incentivo degli spostamenti ciclabili e pedonali, in sostituzione del mezzo privato, intraprendendo azioni che sottolineino l’importanza delle mobilità alternative. Infatti, la diversione modale dal mezzo privato alla mobilità alternativa risulta uno strumento efficace per: - miglioramento della qualità dell’aria, riducendo le emissioni in atmosfera degli inquinanti legati agli spostamenti con mezzo privato; - aumentare la vivibilità e la qualità della vita, gli spostamenti ciclopedonali favoriscono i rapporti umani e interpersonali, favorendo la possibilità di comunicazione durante gli spostamenti e negli spazi pubblici, ed eliminando le ansie tipiche dell’automobilista (congestioni, difficoltà nel parcheggiare); - migliorare la salute, pedalare e camminare garantiscono l’espletamento della minima attività fisica quotidiana. Secondo alcune stime, ogni chilometro percorso in ambito urbano denso in bicicletta anziché in auto produce un beneficio sociale dell’ordine di 1 €/km27.

26 La mobilità ciclabile, accoppiata alla modalità pedonale, al 2010, ha un peso per l’area ASTER pari a circa il 13,5%, contro il 13,7% del TPL e il 72,8% dell’auto. 27 Fonte P.U.M. di Reggio nell’Emilia. Lo studio FS-Amici della Terra quantifica in 4 componenti il risparmio legato alla diversione modale auto-bici/piedi: la prima corrisponde alla riduzione dell’inquinamento atmosferico (0,0072 €/pass*Km), la seconda alla riduzione dell’inquinamento acustico (0,0023 €/pass*Km), la terza alla riduzione dell’incidentalità (0,0039 €/pass*km) e la 100 Piano Urbano della Mobilità per l’area udinese


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