89 - Anno XXV - N. 3, Dicembre 2015 Notiziario quadrimestrale a cura dell’Amministrazione Comunale
Direttore responsabile Nicoletta Palazzi Reg. Trib. di Bergamo n. 34 del 21/8/1996 Stampa Maggioni Printing - Ranica (Bg)
COMUNE DI VILLA DI SERIO
Accoglienza: perché no? L’avvicinarsi del Natale, una delle feste più sentite, non può non indurci a fare una serie di riflessioni sul tema dell’accoglienza. I cristiani a Natale celebrano la nascita di Gesù, la venuta di un Dio che si fa uomo, rivelandosi agli “ultimi”. Invece, per chi non crede o ritiene che Gesù Cristo sia stato solo un profeta, Natale è la festa della famiglia, della gioia, dell’armonia, della pace… Gli spot pubblicitari di cui siamo spettatori in questo periodo trasmettono immagini che sono in forte contrasto con altre che ci sono state trasmesse nel corso dell’intero anno: abbiamo assistito a sbarchi continui di migranti, di persone disperate spesso vittime di scelte politico-economiche incuranti dei bisogni e dei diritti della persona umana. Sono profughi in fuga dalla guerra, dalle persecuzioni, dalla miseria, dalla morte, dalla fame, da condizioni disperate e in cerca di nuove opportunità di vita. Ci siamo commossi davanti ad alcune scene raccapriccianti, ma poi abbiamo continuato con apparente indifferenza le nostre attività, senza porci tanti “perché” che, sicuramente, ci avrebbero messo in crisi oppure, ci siamo lasciati condizionare da chi preme sul pedale della paura, più che su quello del senso di responsabilità e di solidarietà. Tutto ciò che è nuovo e diverso ci può spaventare: la cultura, le abitudini, gli usi e costumi, tuttavia non possiamo continuare a restare nell’indifferenza e sperare che questo problema non ci riguardi, che a noi “non tocchi”. Rendiamoci conto che il fenomeno dell’emigrazione sta ormai assumendo proporzioni enormi e non si esaurirà in tempi brevi; per questo motivo, non riteniamo corretto ed etico che alcuni comuni debbano accogliere un alto numero di migranti (creando una serie di problemi di tipo logistico e non solo) mentre altri continuino indisturbati a vivere la loro quotidianità. Se il problema sarà condiviso da tutti, se ci orienteremo verso “un’accoglienza diffusa”, probabilmente riusciremo a gestire questa emergenza in modo civile, nel rispetto della dignità umana. Starà a noi dimostrarci ospitali e capaci di stabilire delle regole improntate al rispetto reciproco, senza per questo rinunciare alla nostra cultura.
L’amministrazione comunale augura a tutti i cittadini un Natale di pace ed un sereno anno nuovo