Comocuore Informa - Dicembre 2022

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L’editoriale

Una estate indimenticabile quella del 2022 per molti motivi, il caldo così intenso e prolungato (un tempo si limitava ai fatidici 15 giorni di luglio), con un livello di siccità in grado di mettere in ginocchio l’agricoltura, una guerra alle porte in Europa, una situazione politica sconfortante con campagna elettorale estiva (mai successo!) che, peraltro, ha consentito la nascita di una compagine governativa in tempi rapidi. Una estate indimenticabile anche per il sottoscritto, in particolare, una stagione segnata da una grave perdita affettiva. Come Associazione non siamo certamente i soli ad aver subito danni dalla pandemia che ci ha lasciati in una condizione economico-finanziaria assai critica in seguito alla forzata sospensione delle attività, ma la ripresa non si annuncia facile considerando anche il difficile momento che l’economia sta attraversando. Per la verità non si spiegano le spiagge invase dai bagnanti, gli alberghi in overbooking e i ristoranti sempre pieni, evidentemente gli italiani stanno dando fondo agli ultimi risparmi, come naturale reazione al venir meno dei divieti subiti in questi anni, in attesa della dura ripresa autunnale segnata dai forti rincari dell’energia. Noi abbiamo ripreso la nuova stagione con alcune manifestazioni di cui parleremo per esteso all’interno. In occasione della giornata mondiale del cuore e della rianimazione cardiopolmonare svoltasi in piazza S. Fedele si è tenuta la visita alla chiesa guidata dal prof. Alberto Rovi preceduta dalla arrampicata sul campanile con valutazione della performance individuale, mentre, contemporaneamente, il pubblico si esercitava in piazza alle manovre di rianimazione. A tale proposito voglio ricordare la felice conclusione di un intervento di rianimazione di un passante colpito da arresto cardiaco in via Rovelli grazie alle manovre eseguite da un testimone esperto e all’utilizzo del defibrillatore da noi posizionato in piazza S. Fedele sotto i portici e donato alla città. Sono ripresi anche i consueti incontri rivolti a soci e non soci per la valutazione

del profilo di rischio cardiovascolare attraverso l’esecuzione di alcuni esami presso la nostra sede. Le malattie cardiovascolari sono sempre al primo posto e una corretta prevenzione (stile di vita, colesterolo ecc.) rimane l’intervento più efficace. Nel recente congresso “Conoscere e curare il cuore” tenutosi a Firenze, si è molto parlato di nuovi studi e nuovi farmaci per abbassare i livelli di colesterolo LDL, ritenuto il principale responsabile dell’aterosclerosi, livelli ulteriormente ridotti rispetto alle precedenti Linee Guida di terapia, con risultati significativi nella riduzione di infarti e ictus non solo in prevenzione secondaria (cioè nei soggetti già colpiti da episodi precedenti) ma anche in prevenzione primaria nei soggetti con rischio cardiovascolare elevato, rischio che tutti dovrebbero conoscere. A tale scopo stiamo valutando di organizzare, presso la nostra sede, un momento di incontro personale con il cardiologo sul tema della corretta prevenzione, una sorta di sportello di informazione aperto al pubblico previa prenotazione, allo scopo di favorire una presa di coscienza del proprio profilo di rischio e sui modi di attenuarne le possibili conseguenze. E il Covid? Che fine ha fatto? Nonostante il “liberi tutti” circola con larga diffusione in virtù anche delle nuove varianti, fortunatamente in forme prevalentemente lievi, grazie anche alle vaccinazioni, ma non si creda che il problema sia del tutto indolore. Uno studio epidemiologico recente (dati precisi all’interno) dimostra che i pazienti che hanno contratto il Covid 19 presentano un aumentato rischio di infarto ictus e scompenso cardiaco anche a distanza di un anno e anche per le forme lievi. Considerata la numerosità dei colpiti dal virus (centinaia di milioni) si pensi alla problematica relativa all’incremento delle complicanze cardiovascolari. Quindi non caliamo la guardia e soprattutto vacciniamoci, una quarta e una quinta volta se sarà necessario. Un pensiero a chi non c’è più e Buon Natale a tutti.

www.comocuore.org ANNO XXX N. 3 - DICEMBRE 2022 Poste Italiane SPASped. in abb. postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art. 1 comma 1 DCB Como.

IL

DI BENNET FA BENE AL

BUONE
NATALE
CUORE. Anche nel 2022 Bennet ha sostenuto Comocuore: un legame sempre più forte, volto a tutelare la salute dei cittadini della provincia di Como.
FESTE

missione cuore

Si chiama “Missione Cuore” ed è uno dei nostri progetti più longevi e più capaci di grandi soddisfazioni: si tratta dell’annuale raccolta fondi a supporto delle attività di prevenzione delle malattie cardiovascolari e di soccorso cardiologico che la nostra Associazione persegue dal 1985. Quindi fin dalla fondazione di Comocuore, a conferma che quella strada iniziata quasi 40 anni fa non è cambiata e si sta rivelando ancora, a così notevole distanza di tempo, vincente. Il periodo pandemico che, pur con qualche spiraglio di luce, scandisce ancora le nostre vite ha inciso pesantemente anche sulle iniziative di Comocuore. L’anno scorso è stata finalmente approvata la Legge 116/2021 su “Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici” che regolamenta e incentiva la diffusione di queste apparecchiature promuovendo altresì la formazione alle manovre di primissimo soccorso alle persone colpite da arresto cardiocircolatorio destinata al personale non sanitario (cosiddetto “laico”).

Questo è un ottimo risultato al quale hanno concorso tutti coloro che, contribuendo con le precedenti edizioni di “Missione Cuore”, ci hanno consentito di insistere nella diffusione dei DAE nelle scuole, nelle società sportive, e in molti altri luoghi di aggregazione. A titolo di esempio abbiamo potuto distribuire sul territorio lombardo oltre 800 DAE, 1 massaggiatore cardiaco automatico e 2 mini-ecografi. Ora occorre procedere con la formazione dei “laici” e la nostra associazione, da tempo accreditata da AREU Lombardia, è in grado di offrire i corsi di BLSD (corsi base di rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce). Allo stesso tempo permane fondamentale la prevenzione delle malattie cardiovascolari: imparare fin dall’infanzia ad assumere corretti stili di vita (sana alimentazione, attività fisica costante, ecc.) abbassa il rischio di malattia cardio (e cerebro) vascolare nell’età adulta. L’aiuto è pertanto prezioso perché ci permette di mantenere e potenziare l’apparato organizzativo delle nostre campagne di prevenzione e formazione. Ecco perché Comocuore anche quest’anno chiede alle aziende del territorio e non solo di sostenerci nel progetto “Missione Cuore”: come tradizione, in cambio di una donazione verranno consegnate le “Noci del Cuore” (confezione non frazionabile di 20 sacchetti di noci da 500 gr/cad. per una donazione non inferiore a 200,00 euro) da distribuire ai collaboratori, clienti e fornitori come

regalo “salutare”. Ma non si tratta di un regalo fine a se stesso: come è noto, infatti, le noci favoriscono un controllo ottimale del colesterolo nel sangue. È ormai “sapienza” diffusa che 3-4 noci al giorno incidono positivamente sulla salute sotto diversi profili. Una funzione è di abbassare significativamente i fattori di rischio cardiovascolare e l’incidenza di infarti nelle persone sane e inoltre le noci portano benefici anche nell’abbassare il colesterolo e regolare la pressione sanguigna e sono consigliate a chi soffre di diabete per tenere sotto controllo effetti e rischi secondari della malattia. Questo seme-frutto è ricco di proteine e carboidrati ma soprattutto di grassi, dei quali soltanto il 10% sono saturi, cioè grassi “cattivi”. Il resto sono grassi “buoni”, essendo insaturi, e i loro effetti benefici sono ormai ben conosciuti tra il largo pubblico. Soprattutto sono note le potenzialità preventive e curative degli acidi grassi omega 3, che si trovano anche nel pesce, nei semi, oltreché nella frutta secca, tutti cibi che scarseggiano nelle nostre abitudini alimentari. Aiutarci, dunque, fa bene a tutti e per farlo vi sono diverse strade che indichiamo.

• Bonifico bancario intestato a: Associazione Gianmario Beretta per la lotta contro l’infarto-Comocuore Onlus

Banca Intesa SanPaolo via Rubini , 6 - Como - IBAN IT92

L030 6909 6061 0000 0128293

Causale: Missione Cuore 2022.

• Inviare una mail a info@comocuore.org il “Modulo di spedizione” debitamente compilato unitamente alla contabile di avvenuto bonifico.

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5 (come è noto l’infiammazione è una delle cause della formazione della placca aterosclerotica). Generalmente poi si osserva un miglioramento della sensibilità alla insulina con un ridotto rischio di sviluppare un diabete, condizione che favorisce lo sviluppo della aterosclerosi coronarica. Ma esiste un possibile differente effetto del vino rispetto alle altre bevande alcoliche? In realtà la maggioranza degli autori concorda sul fatto che a prevalere sia il contenuto alcolico, mentre altre sostanze antiossidanti e antinfiammatorie sarebbero contenute in misura variabile anche nel vino rosso i cui effetti positivi sono anche la conseguenza di una regolarità di consumo nell’ambito di una dieta mediterranea, con ritmi regolari, ai pasti durante la giornata e durante la settimana.

Come dicevamo l’assunzione moderata di alcol ha un effetto positivo anche sulla mortalità per tutte le cause, non solo per quella cardiovascolare, mortalità che risulta inferiore sia a quella degli astemi che a quella dei consumatori di quantità più elevate.

Rimanendo quindi nell’ambito di un consumo moderato è certamente prevalente la riduzione del rischio cardiovascolare rispetto al rischio di tumori legato a un consumo più elevato di alcol.

La risposta alla domanda posta nel titolo è, quindi, senz’altro affermativa.

Le ultime novità per la terapia della dislipidemia

La dislipidemia è il principale fattore di rischio per lo sviluppo dell’aterosclerosi e di conseguenza di molte malattie cardiovascolari. Lo scopo di questo articolo è rivedere le più recenti evidenze in merito alla terapia delle dislipidemia. Proseguono ancora numerosi studi farmacologici relative a molecole in grado di aumentare il HDL-colesterolo , abbassare il colesterolo LDL e quindi di diminuire il potenziale aterogeno delle lipoproteine circolanti. Una vasta mole di letteratura medica è concorde nell’associare la concentrazione ematica del colesterolo LDL (LDL-C), detto anche colesterolo “cattivo”, al rischio di malattia cardiovascolare È dimostrato che una sua riduzione si associa a una consensuale minor incidenza di eventi cardiovascolari. In molti studi la riduzione target per il LDL-C era un valore compreso fra 55mg/dL e 70mg/dL, ma si è capito che il target vero di LDL-C deve essere correlato anche alla classe di rischio cui appartiene il paziente. Nelle linee guida della società europea di cardiologia è stato proposto un valore di LDL-C inferiore a 50mg/dL nei pazienti che abbiano già manifestato un evento cardiovascolare (prevenzione secondaria). Oltre il colesterolo LDL, si rivela di particolare interesse anche il controllo farmacologico dei trigliceridi e della lipoproteina (a).

I trigliceridi considerati “attori secondari” nello sviluppo della malattia ateromasica sono tornati al centro della attenzione: vi è un rischio fino al 52% maggiore di angina instabile, infarto miocardico, necessità di angioplastica o by pass nei pazienti con valori di trigliceridi superiori 354 mg/dL.

Nello studio “Prove It-Timi” in pazienti in terapia con statine in prevenzione secondaria per precedente evento cardiovascolare, una abbassamento dei trigliceridi sotto ai 150 mg/dL si associa a una riduzione del rischio di malattia ischemica coro-

narica in maniera indipendente rispetto al livello di LDL -C. L’aumento di una proteina plasmatica a lipoproteina (a), sintetizzata dal fegato, sotto controllo genetico, si correla a un progressivo aumento del rischio cardiovascolare per le sue proprietà aterogene, pro-infiammatorie, e pro-trombotiche, indipendentemente dalla concentrazione di LDL-C.

Quando iniziare la terapia ipolipemizzante?

Per iniziare un trattamento non è sufficiente considerare unicamente la concentrazione di colesterolo totale e LDL-C ma va tenuto presente da quanto tempo il paziente è esposto a determinati livelli di colesterolo. Nell’ipercolesterolemia familiare, in assenza di trattamento adeguato, in alcuni soggetti (omozigoti) sono stati riscontrati segni di malattia coronarica a partire dai 12.5 anni, in altri (eterozigoti) a partire dai 35 anni. Secondo alcuni autori, tutti i soggetti, in età adulta, con LDL-C maggiore di 160 mg/dLi meritano un trattamento terapeutico aggressivo per ridurre il loro rischio cardiovascolare. È possibile calcolare tale rischio mediante un punteggio di rischio (score), come da Linee Guida ESC, considerando anche la presenza di diabete, un valore dei trigliceridi maggiore di 310 mg/dL, colesterolo LDL maggiore di 190, ipercolesterolemia familiare, presenza di ipertensione arteriosa maggiore di 180/110, insufficienza renale moderata o severa, e già dimostrati segni di malattia aterosclerotica.

LIVELLI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE

• rischio basso (target di LDL-C meno di 116 mg/dL)

• rischio moderato (target di LDL-C meno di 100)

• rischio elevato (target LDL-C meno di 70)

• rischio molto elevato (target LDL-C meno di 40)

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E
LDL
TARGET DI COLESTEROLO
Combinando LDL-C e gli altri fattori di rischio possiamo inquadrare i soggetti in diverse categorie di rischio cardiovascolare e definire l’obiettivo (target) per ciascuno di essi:

Quali farmaci sono oggi disponibili per la terapia della ipercolesterolemia?

intimo-mediali responsabili di quadri anatomo-clinici, che costituiscono nei paesi industrializzati la più frequente causa di morte. Nonostante l’aterosclerosi si manifesti clinicamente in età adulta, numerosi studi hanno dimostrato come essa abbia una lunga fase asintomatica di sviluppo e possa cominciare il suo lento ma inesorabile danno della parete arteriosa anche prima della nascita. Strie lipidiche, infatti, contenenti caratteristici accumuli di lipidi e monociti/macrofagi, sono osservabili nell’aorta di feti umani prematuri. Un ispessimento intimale è stato osservato, inoltre, nelle arterie coronariche fetali. Il periodo intrauterino è una fase critica che può influenzare il rischio di patologie cronico- degenerative che si svilupperanno nelle età successive. Eventi patogenetici della vita fetale possono essere responsa-

bili di una aumentata suscettibilità all’aterosclerosi sia nell’infanzia che durante l’adolescenza (1).

Statine - Le più recenti statine ad alta potenza, atorvastatina e rosuvastatina, alla massima dose tollerata, sono ampiamente entrate nell’uso comune come primo gradino della terapia anticolesterolo; il secondo gradino di terapia, consigliato dalle linee guida, è l’associazione di una statina con Ezetimibe, molecola il cui meccanismo d’azione è la riduzione dell’assorbimento del colesterolo a livello intestinale, per cui meno colesterolo arriverà al fegato con conseguente riduzione del LDL-C del 23-24%. L’associazione statina-ezetimibe è particolarmente indicata nei pazienti diabetici. Icosapent etile estere etilico stabile dell’Acido EicosaPentanoico (EPA, acido grasso omega 3) Lo studio “Reduce-It” ha evidenziato un significativa riduzione del 25% del rischio relativo per morte, infarto, stroke cardiovascolare nei soggetti con ipertrigliceridemia (valori compresi fra 135 e 499 mgdL), malattia cardiovascolare nota o con diabete mellito, che assumevano 4 grammi al giorno di icosapent etile. Alcune osservazioni sui risultati favorevoli ottenuti già a un anno dall’inizio del trattamento suggeriscono che è ragionevole iniziare precocemente una terapia con gli omega 3.

za FH ma a rischio molto elevato, che non riescono a raggiungere i target di LDL-C , nonostante dosi massimali di statina ed ezetimibe.

Oltre al paziente ateromasico con cardiopatia ischemica, potrebbero beneficiare dell’aggiunta alla terapia dei PCSK9 inibitori i pazienti affetti da arteriopatia periferica (studio Fourier).

Lo stesso studio ha indagato il beneficio della molecola evolocumab anche nella prevenzione dell’ictus ischemico, in virtù della capacità del farmaco di ridurre i livelli di LDL-C.

In bambini e giovani adulti le strie lipidiche possono evolvere e dare origine a lesioni aterosclerotiche più avanzate (2-4) (Figura 1).

Oltre alle classi di farmaci descritti sono corso altri studi clinici su differenti molecole (Pelacarsen, Inclisiran, Acido bempedoico) che consentiranno un approccio terapeutico su misura per ogni categoria di pazienti.

Conclusioni

La progressione della patologia aterosclerotica può essere influenzata dai clas-

Tabella 1 - Fattori di rischio per malattie cardiovascolari.

Dislipidemia Obesità Diabete Ipertensione arteriosa Vita sedentaria (Predominanti nell’età adulta) Fumo Alcool Stress

La miglior comprensione dei meccanismi fisiopatologici alla base delle displipidemie tramite le novità emergenti dalla definizione delle differenze nel corredo genetico di un individuo (studio del Dna), permetterà, a breve, di selezionare il farmaco o la combinazione di farmaci di partenza per ogni categoria di pazienti, in modo da bypassare l’attuale approccio terapeutico “a gradini” che non considera la enorme variabilità individuale presente nei soggetti disipidemici

Familiarità di MCV precoci in parenti di 1° e 2° grado

Inibitori del PCSK9 - Sono anticorpi monoclonali che, bloccando una attività enzimatica ,riducono la quota di LDL-C circolante. Due molecole, Alirocumab e Evolocumab, studiate in ampi studi, si sono rivelate, sul piano clinico, particolarmente efficaci nel ridurre morte cardiovascolare, infarto miocardico e ictus. In prevenzione primaria, essi sono raccomandati come terza linea terapeutica, in aggiunta a statina ed ezetimibe, qualora i pazienti non raggiungano il target ottimale di LDL-C; un altro utilizzo degli inibitori del PCSK9 è previsto in combinazione con ezetimibe nei pazienti intolleranti a statine. Sempre in prevenzione primaria, possono essere prescritti in pazienti con ipercolesterolemia familiare (FH) ad rischio molto elevato e in pazienti sen-

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Figura 1

L’aterosclerosi inizia nell’arteria femorale

Secondo una ricerca di Valentin Fuster, direttore del Mount Sinai Hospital di NY ed uno dei cardiologi mondiali più autorevoli, l’aterosclerosi ha origine in un territorio che non è comunemente valutato.

La malattia inizia, infatti, nell’arteria femorale con un processo infiammatorio, riscontrato agli studi autoptici, che può portare a fibrosi e, negli anni successivi, alla formazione di una placca vulnerabile ricca di lipidi. Sempre secondo Fuster l’aterosclerosi appare inizialmente come un fenomeno silenzioso, la cosiddetta aterosclerosi subclinica, che peggiora in presenza di fattori di rischio capaci di innescare la progressione. È interessante notare come il distretto iliaco femorale sia di gran lunga il più interessato dall’aterosclerosi e come 7 soggetti su 10, nella fascia di età 50-54 anni, abbiamo aterosclerosi in quella sede. Rimane tuttavia la tendenza a ricercare la malattia in distretti che potremmo definire più nobili (cervello e cuore), utilizzando l’ultrasonografia delle carotidi o il calcium score coronarico. Secondo alcuni sarebbe invece preferibile una valutazione molto precoce, a

Arteriopatia periferica

partire dai 20 anni, impiegando semplicemente l’ultrasonografia femorale. In presenza di un’iniziale aterosclerosi si potrà quindi ricorrere ad una alimentazione e uno stile di vita corretti, ed eventualmente all’impiego di una terapia ipolipemizzante.

Una seconda scuola di pensiero privilegia, altresì, un approccio diverso e più pragmatico che preveda uno screening per la ricerca dell’aterosclerosi a partire dalla quarta decade (45-50 anni), anticipando però il timing dei controlli nei soggetti che presentano molteplici fattori di rischio.

Da Cuore e Salute

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Comocuore augura a soci, amici, volontari e sponsor Buone Feste

Anche il Covid lieve

può lasciare problemi cardiaci a lungo termine

Un ampio studio ha riscontrato che l’infezione da SARSCoV-2 può causare problemi cardiovascolari fino a un anno dall’esordio della malattia, e non solo durante la fase acuta. Gli autori della Washington University e del Veterans Administration Health Care System di St Louis, Missouri, hanno riferito su Nature Medicine che un anno dopo l’infezione da covid-19 le persone erano a maggior rischio di malattie cardiovascolari, inclusi disturbi cerebrovascolari, aritmie, ischemiche e non ischemiche malattie cardiache, pericardite, miocardite, insufficienza cardiaca e malattie tromboemboliche. Anche chi non era stato ricoverato in ospedale con Covid-19 era a rischio di questi problemi, ma il rischio aumentava con la gravità del contagio, dalle persone non ricoverate in ospedale a quelle ricoverate in terapia intensiva. Coloro che avevano avuto il Covid avevano un rischio aumentato del 72% di incorrere nell’insufficienza cardiaca, un rischio aumentato del 63% per quanto riguarda l’infarto e del 52% di ictus rispetto all’incidenza della stessa patologia nei soggetti che non hanno subito l’infezione da Covid. I ricercatori hanno scritto che l’aumento dei rischi “era evidente indipendentemente da età, razza, sesso e altri fattori di rischio cardiovascolare, tra cui obesità, ipertensione, diabete, malattie renali croniche e iperlipidemia; erano evidenti anche in persone senza alcuna malattia cardiovascolare prima dell’esposizione al Covid, fornendo prove che questi eventi potrebbero manifestarsi anche in persone a basso rischio di malattie cardiovascolari. Tuttavia, i meccanismi con i quali l’infezione da Covid-19 potrebbero causare problemi cardiovascolari rimangono poco chiari, hanno affermato.

Gli autori dello studio hanno utilizzato i database sanitari nazionali del Dipartimento dei veterani degli Stati Uniti per costruire una coorte di 153.760 persone sopravvissute ai primi 30 giorni di infezione da Covid-19 tra marzo 2020 e gennaio 2021. L’autore principale Ziyad Al-Aly, un epidemiologo clinico della Washington University, ha affermato che lui e i suoi colleghi sono rimasti sorpresi nel vedere lo spettro di persone affette da problemi cardiovascolari conseguenti all’infezione da Covid-19. “Ci siamo resi conto che era evidente in tutti i sottogruppi, compresi i giovani adulti, gli anziani, i neri, i bianchi, le persone con obesità e quelle senza. Il rischio era ovunque”, ha detto a NBC News. I ricercatori hanno affermato che il rischio di malattie cardiovascolari nelle persone che hanno avuto il Covid è sostanziale. Sebbene il modo migliore per prevenire i problemi cardiovascolari sia in primo luogo prevenire le infezioni, i governi e i sistemi sanitari devono prepararsi ad affrontare possibili grandi problemi in futuro. Negli Stati Uniti più di 72 milioni di persone sono state infettate da Covid, più di 16 milioni nel Regno Unito e più di 355 milioni a livello globale. I problemi cardiovascolari osservati in alcune persone che hanno avuto il Covid sono cronici e possono avere conseguenze a lungo termine per l’individuo e per i sistemi sanitari, la produttività economica e l’aspettativa di vita, affermano i ricercatori. Sebbene ci siano prove di danni cardiaci e vascolari a lungo termine “cose simili potrebbero accadere nel cervello e in altri organi, causando sintomi caratteristici del lungo Covid, inclusa la nebbia cerebrale”, ha detto Al-Aly a Science.

Da www.medicinadellosport.fi.it

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incuoresalita

Una giornata perfetta sotto tutti i punti di vista: molta gente, la prevenzione, l’insegnamento delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, la parte culturale con la storia della Basilica di San Fedele. Insomma, tutto perfetto ciò che è avvenuto domenica 16 ottobre quando si è svolta l’iniziativa “Cuore in salita”, una delle pietre miliari della nostra associazione.

Moltissime persone hanno aderito al nostro invito partecipando alla manifestazione che si è svolta, fortunatamente, in una giornata di pieno sole. Dapprima la parte medica culminata con i controlli effettuati dalle Crocerossine e dai volontari di Comocuore nei confronti dei partecipanti: la verifica dei valori cardiaci (pressione, saturazione, frequenza cardiaca) nei banchetti allestiti in piazza, poi la salita della torre campanaria di San Fedele e, al ritorno, lo stesso screening per verificare lo stato di salute del cuore. Molto interessante anche la dotta relazione che il prof. Alberto Rovi ha tenuto per i partecipanti, illustrando nei dettagli le caratteristiche peculiari della Basilica, la sua storia e quella, più tormentata, del suo campanile. Inoltre, accanto ai banchetti allestiti da Comocuore, si è tenuta anche la Giornata mondiale della rianimazione cardiopolmonare promossa dalla World Heart Foundation in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità il cui motto era “Usa il cuore per tutti i cuori”. Chiunque ha potuto esercitarsi con i manichini e provare a effettuare le manovre di rianimazione cardiopolmonare grazie all’aiuto del personale di AAT118 Como, ANPAS Lombardia, Croce Rossa Italiana, Lariosoccorso e Croce Bianca.

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Soci di Comocuore, non fateci mancare il vostro sostegno

Comocuore è qui, sul territorio, da ben 37 anni ed è una delle più attive e appassionate realtà della nostra città. E in 37 anni ha fatto molto in ambito preventivo, ma molto re sta ancora da fare novare l’affetto nei confronti di Comocuore con la conferma della tessera di socio. Una testimonianza che rappresenta per noi la più importante e significativa spinta propulsiva per cercare di mantenere i livelli raggiunti in tutti questi anni di vita. L’appello che facciamo alla nostra base so cietaria è quello di non abbandonarci e, anzi, di aiutarci ad allargare la famiglia di Comocuore vogliano condividere con noi lo spirito, le finalità, i proget ti di cui l’associazione si è fatta interprete in tutto questo tempo. Essere soci di Comocuore rappresenta infatti una scelta intelligente e conveniente: da un lato si contribui sce, attraverso la quota di iscrizione, a dare seguito ai tan tissimi progetti che abbiamo in itinere e a quelli che andre mo a varare nei prossimi mesi; dall’altro ci si assicura - a titolo gratuito - tutta una serie di controlli, esami e check up importanti nella verifica del nostro stato di salute e con particolare riferimento alla valutazione del rischio cardio vascolare. Iscriversi a Comocuore è un po’ come fare un’assicura zione sul proprio cuore: Rovelli il nostro personale è a disposizione di chiunque lo desideri per fornire delucidazioni e dettagli sulle molte plici attività che l’associazione riserva ai propri iscritti. I controlli periodici (sempre gratuiti) cui possono sottoporsi i nostri soci sono una garanzia di professionalità e serietà dal momento che vengono effettuati da medici specialisti operanti presso gli ospedali cittadini. Da noi è possibile effettuare la valutazione dei fattori di rischio cardiovascolare come il controllo della pressione e del valore del colesterolo quali è poi possibile effettuare diagnosi più precise. E non sono stati pochi, in questi anni, i casi di persone controllate e poi avviate a verifiche più approfondite consentendo, in questo modo, di intervenire per tempo e con ampi margini di successo. Da sempre Comocuore si distingue in città e sul territorio per questo screening che rappresenta una pietra miliare dell’attività della nostra associazione; ma accanto ad esso vi sono molti altri progetti rivolti alla nostra base associativa di cui, quindi, i nostri iscritti possono beneficiare a titolo gratuito.

Con 50 euro, insomma, si mette una vera e propria assicurazione sul proprio cuore che parte, elemento fondamentale, dalla prevenzione e arriva sino alla diagnosi precisa. Per iscriversi è sufficiente recarsi nella storica sede di via Rovelli 8 in orario d’ufficio. Ma è anche possibile farlo attraverso il nostro sito www.comocuore.org in cui, fra l’altro, sono esplicitate tutte le iniziative dell’associazione. Non fateci mancare il vostro appoggio: Comocuore ha bisogno di voi!

Profumo di lavanda e sapore di paella con Girovagando

Se il 2022 di Girovagando si è chiuso in bellezza con due proposte di altissimo livello che hanno riscosso l’interesse dei nostri amici (il viaggio in Oman e la trasferta di tre giorni a Trieste), l’anno che sta per aprirsi non mancherà di attrarre ancora l’attenzione di quanti amano viaggiare con noi. Il programma definitivo di Girovagando 2023 è ancora in via di definizione dettagliata, ma vi sono alcuni punti fermi che possiamo approfondire. Cominciamo con una interessante proposta per l’8 marzo quando si celebra la Festa della donna. L’idea è quella di festeggiarla tutti insieme a Treviso, città piena di fascino che attrae il visitatore per la serena atmosfera che vi si respira. Capitale della marca Trevigiana, è una città tra le poche ancora rimaste “a misura d’uomo”, distesa tra rasserenanti oasi di verde, placidi canali e splendide case affrescate. Dal 14 al 17 aprile, invece, trasferta in Francia per ammirare le profonde gole del fiume Verdon creando il canyon più impressionante d’Europa, grazie alle sue pareti a strapiombo sul fiume verde smeraldo alte fino a 1500 metri, immerse in una natura lussureggiante e rigogliosa. Sono anche previste tappe a Cannes, Mentone e alle isole di Lerins. Inizio giugno sarà dedicato alla Croazia con un itinerario da Spalato a Dubrovnik, mentre dall’1 al 4 luglio per la gioia degli amanti della lavanda ci si recherà in Provenza per ammirare la spettacolare fioritura di questa pianta che, in molti punti, ricopre sconfinati campi. Per agosto un’altra proposta imperdibile con un tour delle isole Azzorre, un arcipelago di nove isole situato in mezzo alla vastità azzurra dell’Atlantico, dove madre natura ha creato una terra di straordinaria bellezza che invita alla sua scoperta. Le Azzorre non sono isole tropicali, come molti pensano: sono isole oceaniche vulcaniche dal clima temperato, circondate da imponenti scogliere affacciate sul mare, con rare e magnifiche spiagge di sabbia chiara o nera e piscine naturali create dal lavoro secolare di mare e roccia vulcanica. L’entroterra delle isole, molto diverse tra loro, regala panorami di colline e pianure di campi verdissimi,

fioriture di ortensie blu, foreste di conifere, paesaggi lunari di pietra rossa e nera sulle pendici dei vulcani spenti e attivi, per culminare nella montagna più alta di tutto il Portogallo con il suo cappello di neve quasi perenne, il Vulcano di Pico. Non meno intrigante è la proposta dal 30 settembre all’8 ottobre quando Girovagando ci porterà in Andalusia per visitare, oltre alla capitale Siviglia, anche Malaga, Granada, Cordova e Cadice. Una terra patria del flamenco, che si allunga verso l’Africa e ospita anche l’enclave di Gibilterra.

PER QUALSIASI INFORMAZIONE SUI VIAGGI PROPOSTI DA GIROVAGANDO E PER PRENOTAZIONI RIVOLGERSI A COMOCUORE (tel. 031-278862) OPPURE A ONIA (cell. 3383047375)

Comocuore vive grazie all’aiuto di tanti amici: i soci, in primo luogo, che con la loro iscrizione confermano la vicinanza all’associazione, ma anche molti privati che con le loro donazioni ci sono vicini. Ecco, gli estremi, per chi desiderasse aiutarci.

Comocuore Onlus Presidente: Giovanni Ferrari Presidente onorario: Emiliana Viganò Vice presidente: Santo Zerboni Consiglieri: Sergio Baccaglini, Livia Beretta, Gianluca Botto, Gianstefano Buzzi, Alessandro Colombo, Pierluigi Comerio, Giovanni Corrado, Angela Chianese, Onia D’Antuono, Andrea Di Gregorio, Sergio Peronese, Maurizio Volontè Tesoriere: Fausta Faccetti

Comocuore Informa Direttore Responsabile: Pierluigi Comerio Direttore Scientifico: Giovanni Ferrari

Progetto grafico e impaginazione Alice Fattorini - BonBon Design Stampa: 2MV Grafica srl - Moncalieri (To)

Stampa periodica d’informazione dell’Associazione Gianmario Beretta per la lotta contro l’infarto - Reg. Tribunale Como n. 10/91 del 17/4/91

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