Commercio Elettrico Gennaio Febbraio 2012

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Palazzo Castiglioni, sede del tradizionale incontro con i fornitori

ghi e vedere cosa si può fare insieme. Le politiche che stanno applicando le banche in questo momento non aiutano il nostro mercato. Vogliamo produttori e distributori sostituirci alle banche? Ma abbiamo le forze per farlo? I costruttori non hanno le risorse per finanziare i clienti, e anche voi non ne avete. Una proposta è quella di fare educazione agli installatori per quanto riguarda tutto l’aspetto finanziario. Dobbiamo, inoltre, trovare nuovi mercati. Tutti i costruttori investono in nuovi prodotti e nuovi servizi. Occorre stimolare il mercato finale su nuove opportunità che possano contribuire ad aumentare il fatturato». Sulla stessa linea Franco Villani, di BTicino: «Il richiamo alla coerenza e alla correttezza lo condividiamo e francamente è quello che cerchiamo di fare nei confronti della distribuzione. Come BTicino abbiamo incominciato a confrontarci sulle politiche commerciali. Conosciamo molto bene quali sono i punti critici e quali sono quelli dove ci sono possibilità di miglioramento e ne discutiamo con la distribuzione da tempo, cercando sempre ovviamente poi di andare nella direzione che la distribuzione ci chiede, ma è chiaro che la politica commerciale la definiamo alla fine noi». Accolto l’appello a non lasciare i di-

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stributori da soli anche da Gabriele Morosini, di Gewiss: «ma non ci deve essere un appiattimento sulle soluzioni più facili, come la dilazione continua dei pagamenti. A fronte di una competizione schietta e diretta, sicuramente la collaborazione lungo la filiera è un tema che può stimolare tutti». Infine, Aldo Colombi, di Schneider Electric: «Siamo in una situazione stratificata da anni di comportamenti poco virtuosi. Credo nell’efficacia commerciale di filiera e nella tattica dei piccoli passi con tanta fiducia reciproca». Problemi da risolvere oggi, senza rimandare al futuro «Se siamo aziende presenti sul mercato e se vogliamo insieme affrontare il mercato», ha concluso Ferrari, «dobbiamo sicuramente cercare di trovare una soluzione oggi e non rimandare al futuro. Noi oggi abbiamo premura di risolvere problemi di una certa gravità e se non lo comprendete credo che ricadrà anche sulle vostre aziende. Il mondo è cambiato, dobbiamo cambiare anche noi. I tempi non sono brevissimi per questo cambiamento, che in alcuni casi è anche culturale e di metodologia di lavoro».

“ ...Occorre stimolare il mercato finale con nuove opportunità che possano contribuire ad aumentare il fatturato...

Roberto Corti

www.commercioelettrico.com


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