Giornalino febbraio 2016

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CINGHIALI: PETIZIONE ADACI

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’ oramai da tempo che i nostri terreni agricoli, i noccioleti, i castagneti, i vigneti, ecc. sono invasi da orde di cinghiali che provengono dai monti. Per conferma di esperti del settore e di cacciatori storici della valle del serinese, tali cinghiali in questi anni hanno avuto un forte incremento demografico per ragioni imputabili fondamentalmente alla razza di appartenenza. Gli stessi, aumentando vertiginosamente di numero e riducendo di conseguenza lo spazio vitale, si riversano abitualmente nelle zone basse del serinese e, più in generale, dei paesi ricadenti nel perimetro del Parco dei Monti Picentini. Addirittura, spesso, sono stati avvistati cinghiali anche di media-grossa stazza ai limiti del centro urbano, nelle vicinanze di abitazioni e lungo strade comunali e provinciali alla ricerca di cibo. Dal punto di vista dei danni, quelli maggiori sono dovuti alla distruzione di piante di nocciole, razzia di frutti (castagne, nocciole, frutti del sottobosco, ecc.), distruzione di impianti e coltivazioni, senza contare il fatto che stanno rovinando anche la morfologia dei luoghi e i lavori eseguiti con impegni sia in termini di lavoro umano che economici (terrazzameni, lunette, solchi, recinzioni, ecc.). Tali azioni stanno compromettendo realmente l’economia locale già debilitata dalla presenza di numerosi parassiti (vedi cidia, fersa, balanino, cimice delle nocciole e per ultimo il cinipide del castagno) che hanno posto in ginocchio le produzioni. Si tenga presente che già molti agricoltori hanno provveduto a istruire pratiche per ottenere risarcimenti di danni indirizzate agli uffici provinciali sia di Avellino che di Salerno. In particolare si evidenzia che dal 2011, presso l’Area “Ecosostenibilità” servizio “Attività agricole e ittico-venatorie” della Provincia di Avellino, sono state presentate circa 800 pratiche per risarcimento danni provocati dai cinghiali, senza contare le “mancate denunce” che supererebbero abbondantemente le precedenti. Le pratiche citate sarebbero state istruite attraverso relazioni anche con rilievi fotografici dei danni subiti. Inoltre la presenza di cinghiali su strade comunali e provinciali sta provocando anche una serie di incidenti che potrebbero sfociare in legittime richieste di risarcimento danni agli Enti preposti. L’Adaci e tutti coloro che hanno sottoscritto la petizione hanno proposto alle autorità competenti di intervenire in modo urgente e sistematico, affinché le problematiche fin qui esposte possano trovare soluzione. Un suggerimento è quello di catturare moltissimi esemplari e destinarli alla ripopolazione di altre zone bisognose o, nel caso in cui ciò risultasse non praticabile o impossibile, ad una iniziativa venatoria selettiva, sotto il diretto controllo da parte degli organi preposti e previa attuazione di corsi formativi per i cacciatori interessati. Ad ogni modo è necessario intervenire per: la pubblica e privata incolumità dei cittadini, l’economia locale ed evitare risarcimenti danni da parte di cittadini che si potrebbero mobilitare singolarmente o attraverso una class action con legali di parte e con potenziale danno ai bilanci degli Enti pubblici. Si tenga presente che alcuni professionisti stanno già ope-

rando nella stessa direzione proposta dall’ADACI. Infatti i dottori Felice Argenio (Ingegnere – Faunista), Paola Pedalino (Biologa), Lucio De Maria (Veterinario) hanno presentato una relazione dettagliata che descrive tutti gli aspetti delle vicende inerenti la presenza del cinghiale all’interno dei Parchi regionali del Partenio e dei Picentini con professionalità evidenziando particolarità e criticità, anche con dati statistici e rilevazioni in merito alla popolazione dei citati ungulati, dal titolo “Programma di gestione del cinghiale all’interno del territorio dei Parchi Regionali dei Monti Picentini e del Partenio”. Si ringrazia anche la BCC di Serino per essere stata promotrice di un incontro pubblico, alla presenza anche di autorità politico-amministrative, per sollecitare chi di competenza ad attivarsi per fattive iniziative.

CORPO FORESTALE DI SERINO:

COMANDO PROVINCIALE DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO:

La Petizione è stata inviata anche via Pec alla Presidente e all'Assessore all’Agricoltura della Regione Campania.

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Curiosità: Bellissima struttura presente in un castagneto di Serino


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