Giornalino dicembre 2013

Page 1

5 anni insieme ... l’impegno continua P

resso il centro sociale ubicato nella frazione Ferrari, il giorno 10 dicembre 2008, si sono riuniti 21 coraggiosi, dopo una serie di incontri durati mesi, che hanno dato vita ad un sogno: hanno fatto nascere il Comitato Pro Serino, sottoscrivendo l’atto costitutivo e lo statuto. Uno degli articoli dello statuto a cui abbiamo sempre cercato di tenere fede è il secondo: “Il Comitato, ispirandosi a principi di solidarietà umana, si pone come obiettivi: la tutela dei cittadini di Serino e del territorio serinese, il miglioramento dell’ambiente e della qualità di vita del cittadino e la difesa dalle alterazioni ind i s c r i m i n a t e dell’ambiente naturale”. Nel nostro piccolo abbiamo tentato di dare il massimo. Ma più di tutti, abbiamo rispettato un articolo non scritto: non venderci al potente di turno, tenere alta la nostra dignità e lottare a denti stretti per Serino, nonostante si subiscono minacce o pseudo-umiliazioni. Non ci siamo arresi. Il Comitato Pro Serino è vivo e vegeto e ora ha il diritto-dovere di continuare ad essere fonte di ispirazione per altri, focolaio di trasparenza nonché portatore di interessi diffusi. Ci hanno chiamato ragazzi, invece siamo padri di famiglia ed abbiamo a cuore i figli di Serino,

hanno detto che eravamo inesperti e abbiamo dimostrato di poter governare il paese oltre che a mettere in luce l’inerzia e l’incapacità dei nostri avversari politici. Avevano detto che non riuscivamo a stare più di un mese insieme e siamo qui a parlare con voi attraverso il nostro giornale dopo più di 5 anni di attività. Poi ci hanno snob-

bato, pensando che non eravamo capaci di formare una lista elettorale per le amministrative del 2011, ma ci siamo presentati con onore e in modo diligente. Dopo la campagna elettorale hanno scommesso sul fatto che il candidato a Sindaco Abele De Luca avrebbe utilizzato il Comitato per scopi egoistici e che l’associazione si sarebbe sciolta presto. Abele De Luca, da candidato a Sindaco, invece, si è dimesso come da lui stesso proposto e promesso ai suoi amici per dare la possibilità ad altri di fare esperienza da amministratore, come ha fatto poi anche Nicola De Luca e come faranno

anche gli altri, secondo una turnazione che viene decisa dal Direttivo, sia nei tempi che nei modi. Ad oggi, di quanto detto, resta in piedi solo una verità: chi ci ha intralciato, ignorato o definito fantomatici, sbagliava su tutto. Dopo cinque anni di riunioni, di cene, di delusioni e di soddisfazioni, di divergenze e convergenze di idee, di progetti realizzati e altri scippati, possiamo dire di essere ancora e soprattutto “amici” e rimarremo tali perché abbiamo anteposto il rispetto delle persone al potere politico. È finito il mito del super-uomo. Ora serve un gruppo di persone capaci in grado di apportare il loro contributo alla crescita del paese, giorno per giorno, spinti da una passione sempre rinnovata. Occorre solo che i serinesi diano fiducia, per la prossima tornata elettorale, a giovani competenti in vari settori della vita sociale per governare questo paese con diligenza e dignità. Se ciò non dovesse verificarsi, pazienza. Saremo lo stesso felici di stare ancora insieme. Noi faremo maggioranza se ci delegheranno a farla ma faremo, con lo stesso identico spirito, minoranza se i serinesi avranno più fiducia nei soliti noti. Siamo aperti ad ogni iniziativa e ad ogni proposta, ma noi inciuci non ne faremo.


pag. 2

Emozioni BIANCO-VERDI A

rrivo a Torino e vedo camminare, parlare e andare allo stadio tutti insieme, Avellinesi e Juventini. Entro nello stadio e la curva della Juve, appena entrati, inizia a cantare "Tornerete in serie A ..." (primo brivido). Quando i nostri fanno la “sciarpata”, lo stadio si alza in piedi ed applaude (secondo brivido). I tifosi della Juve cominciano ad intonare un "Avellino olè" (terzo brivido). Nessun "merda" ai rinvii del nostro portiere (unica squadra in Italia ed in Europa a non averlo subito). Siamo l'unica squadra in Italia a cui gli Juventini hanno fatto un coro a favore! Angelo Alessio il secondo di Conte nonché ex bianco-verde viene a fine partita a salutarci quasi commosso sotto il nostro settore (quarto brivido). Finisce la partita e tantissime persone vanno ad assieparsi sotto il nostro settore per avere le nostre sciarpe e scambiarle. Si esce dallo stadio e vedo tantissimi juventini cercare gli avellinesi e chiedergli la sciarpa, si avete capito bene ... loro, i campioni d'Italia, ci imploravano per scambiare la loro sciarpa con la nostra (quinto brivido). Cammino passando vicino alle bancarelle dove si vende materiale bianco-nero e i commercianti ci gridano "vi auguriamo di cuore di tornare presto in A (sesto brivido). Ci fermiamo all'autogrill e incontriamo ancora juventini che ci riempiono di elogi (settimo brivido). Torno a casa e leggo di complimenti alla nostra tifoseria che vengono da tutte le parti, dalla Rai alle altre tifoserie, finanche da Salerno e Bari, pensate un pò (ottavo brivido). Rivedo nei video la nostra “sciarpata” (nono brivido) e chiudo con una frase di un tifoso bianco-nero: "ad un certo punto, da juventino, vedendo quello spettacolo non mi interessava nemmeno più del risultato". La vita è un brivido che vola via ... è tutto un equilibrio sopra la follia. Francesco Calabrese (postato su fb)

Prevenzioni Tumori in Parrocchia G

razie al contributo e al sostegno dell’Associazione AMDOS (Associazione Meridionale Donne Operate al Seno), è iniziata con un Ambulatorio di Senologia, Domenica 3 Novembre 2013 presso l’oratorio di Ribottoli, una serie di appuntamenti promossi dalla Parrocchia S. Antonio di Padova, per la prevenzione e il controllo della salute. L’idea è nata dalla preoccupante situazione che vede la nostra Regione ai primi posti delle graduatorie nazionali per tassi di tumore (Rossi S. - Capocaccia R. - De Angelis R. - Gatta G. (Eds), Cancerburden in Italianregions. in Tumori 99 (3), 2013). Attenta e sensibile alla salute, non solo spirituale ma integrale di ogni uomo, la Chiesa deve farsi portavoce e promotrice di iniziative volte al bene e alla salvezza di ogni uomo. La risposta della popolazione a questo primo appuntamento è stato quanto mai sorprendente. Il dr. Carlo Iannace, affiancato nei controlli dal dr. Domenico Volino per mirate ecografie al seno, ha incontrato oltre 200 donne. Le offerte versate dalle donne presenti alla giornata di prevenzione sono state devolute quale contributo alla fondazione per una borsa di studio per l’inserimento di un giovane medico nella Bre-

ast Unit dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino. L’associazione AMDOS è in prima linea nella guerra al cancro al seno, con il progetto “Controlla la salute del tuo seno” che si concretizza con ambulatori, in tutto il territorio campano, per visite senologiche gratuite, grazie alla disponibilità del Dr. Carlo Iannace. L’obiettivo è di effettuare controlli senologici di massa coinvolgendo anche quella popolazione che, per età, è generalmente esclusa dalle campagne di screening mammografico.Il tumore al seno, “patologia silente di non facile individuazione”, rappresenta in Italia la prima causa di morte nella fascia di età tra i 35 ed i 50 anni. Secondo stime ufficiali, ogni anno tale patologia viene diagnosticata a 40.000 donne, con un aumento del 13,8% negli ultimi sei anni. Le cifre sono “sorprendentemente maggiori” secondo lo studio del Centro di Ricerche Oncologiche di Mercogliano (Crom), effettuato in collaborazione con l’Istituto tumori “Fondazione Pascale” di Napoli e della Seconda Università di Napoli. Dal prof. Veronesi apprendiamo che “Due sono le

condizioni per vincere il C.A. della mammella ed ottenere un notevole risparmio economico. La prima, è che le donne partecipino in massa al grande progetto di diagnosi precoce. La seconda, è che le associazioni di pazienti inducano i legislatori a creare le condizioni perché le strategie di lotta alla malattia diventino efficaci”. Incentivati dalla risposta della popolazione, l’AMDOS – Valle del Sabato organizza una nuova giornata di prevenzione domenica 29 dicembre p.v. a Santo Stefano del Sole, presso l’Oratorio della Chiesa di San Giuseppe (Sozze Alte). Nel mese di Gennaio, la Parrocchia sta già organizzando una giornata di controllo e prevenzione urologica, che a breve verrà pubblicizzata. Don Marcello Cannavale Patrizia Luciano (AMDOS)


pag. 3

S

postando lo sguardo più in là, oltre il nostro Natale, ci viene in mente un pensiero sul mondo che ci circonda: quante brutture, quante cattiverie, quanto buio. Eppure di luci ce ne sono, e luminose, e splendenti, che brillano anche di più nella notte più profonda. Fonte di luce è stato, e sarà per sempre, Nelson Mandela. La sua immagine si rincorre, da alcuni giorni, su tv e giornali. Le radio trasmettono le sue parole, i quotidiani dedicano colonne e colonne a raccontare la sua vita, il cui valore è senza pari. Madiba si è spento, ma i raggi del suo sole ancora illuminano e riscaldano. Il suo messaggio di eguaglianza, i suoi ideali, in nome dei quali ha, per ventisette anni, perso la sua libertà, la sua lotta all’apartheid e al razzismo: tutto ciò è un esempio, per tutti. In una nota dal carcere, si legge: “Unitevi! Mobilitatevi! Lottate! Tra l’incudine delle azioni di massa ed il martello della lotta armata dobbiamo annientare l’apartheid”, la segregazione razziale che è una delle peggiori forme di negazione dei diritti umani. Questo insegnamento è tanto importante da essere conservato nello scrigno di quanto è più prezioso: per noi, se vogliamo dare un senso più autentico alle nostre giornate, e per il mondo, se

Una luce nel buio vuole riscattare tutto il male che contiene, e preservarne la bellezza. Perché solo la bellezza, ha scritto qualcuno, salverà il mondo: bellezza,

che è bontà, altruismo, purezza del cuore, onestà, amore di se stessi e per l’altro. Intanto la bara di Madiba viene trasferita da Mthatha a Qunu, verso la tenuta agricola di famiglia, nel piccolo villaggio nella provincia dell’Eastern Cape dove trascorse l'infanzia e dove ebbe inizio quella che si sarebbe rivelata una vita difficile e straordinaria. Nelson Mandela torna a casa, lì dove ha avuto inizio la sua storia. E lì, a Qunu, Mandela sarà sepolto, come de-

U.S. Serino: riapre il Mariconda I

n data 16/10/2012 l’Amministrazione comunale riceve la comunicazione ufficiale della Prefettura in cui si trasmetteva il verbale della Commissione Provinciale di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo in merito a problematiche relative alle norme di sicurezza per lo Stadio comunale. Solo in data 07/02/2013 si pone in essere la relativa procedura individuando: 1) la ditta Elettro S.I. per la realizzazione di un impianto di illuminazione di emergenza e segnaletica di sicurezza - 1.152 €; 2) la Soc. Cooperativa R. Rocco per fornitura e messa in opera di materiale per la numerazione dei posti a sedere della tribuna – 550 €; 3) la ditta S.A.I. per fornitura di estintori – 297 €. Inoltre è stato affidato all’ing. Iunior Antonio Fedele, con studio in Aiello del Sabato, l’incarico di aggiornamento del progetto degli impianti elettrici per l’importo complessivo di 3.523 €. Oltre questi impegni di spesa, sono stati assegnati dalla Giunta altre 2.500 € per l’affidamento di incarico tecnico arch. Antonio Falardo – per ottenere il certificato di prevenzione incendi e il parere per l’agibilità del campo sportivo. Finalmente sono finite le partite a porte chiuse, ma c’è da evidenziare che i lavori potevano essere svolti durante i periodi di non attività sportiva. A causa della chiusura del campo la società sportiva U.S. Serino Calcio 1928 ha subìto perdite per oltre 4.000 € per mancati incassi e le attività agonistiche si sono svolte in assenza dei tifosi e dei sostenitori della squadra. Ci auguriamo per il futuro che chi di competenza si attivi in modo più appropriato e celere.

siderava. Il sudafricano Mail & Guardian ha ricordato come Madiba abbia lasciato, già 20 anni fa, istruzioni precise: una cerimonia sobria, solo una pietra a segnalare la sua tomba. La sua storia finisce, ora comincia il nostro viaggio, se davvero vogliamo camminare sulle sue orme. Ed è un viaggio che non ha fine: “Ho percorso questo lungo cammino verso la libertà sforzandomi di non esitare, e ho fatto alcuni passi falsi lungo la via. Ma ho scoperto che dopo aver scalato una montagna ce ne sono sempre altre da scalare”, scriveva Madiba. Le sue idee, nate nel Sud Africa dell’apartheid, contengono motivi che appartengono anche a noi: l’importanza della cultura, ad esempio. “L'istruzione è il grande motore dello sviluppo personale. È attraverso l’istruzione che la figlia di un contadino può diventare medico, che il figlio di un minatore può diventare dirigente della miniera, che il figlio di un bracciante può diventare presidente di una grande nazione”. Un sogno? Forse. Ma sognare non costa niente. In fondo, “un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso”. Margherita Vistocco

Un dolce addio C

on nostro immenso dolore, è scomparso Don Carmine Cirino, parroco di S.Biagio e S.Sossio. Noi tutti lo ricordiamo come una persona semplice, sempre disponibile, un prete della gente e un compagno di avventura. Lo salutiamo affettuosamente sapendo che ora vive in un mondo migliore, da cui ci proteggerà ancora. Arrivederci Don Carmine.


pag. 4

Alcune tra le attività in Consiglio comunale INTERROGAZIONI

SCUOLA RIBOTTOLI remesso che la Dirigente Scolastica dell’I.C. di Serino non sta autorizzando i discenti ad accedere all’interno dell’area scolastica antistante la scuola elementare di Ribottoli a partire da un orario consono (per esempio 8.10 – 8.15) mentre l’orario di entrata ufficiale è alle 8.30 si chiede se la S.V. e la Giunta Municipale possano provvedere alla stipula di un’assicurazione a favore dei bambini (coordinando le operazioni con la D.S.) onde permettere agli alunni di poter sostare internamente alla pro-

P

prietà comunale senza gravare di ulteriori responsabilità la Dirigente scolastica stessa. Ciò eviterebbe agli studenti di stare fuori anche nei giorni di freddo e di pioggia consentendogli di avere un valido riparo sul pianerottolo della scuola. In caso di risposta negativa si chiede se è intenzione di attivarsi per favorire l’entrata dei bambini, come sopra specificato, in altro modo e comunque anche per altri plessi scolastici ove si dovesse verificare la medesima problematica.

Quote rosa

U

n altro Consiglio comunale è stato convocato dal Comitato Pro Serino per discutere del riequilibrio delle rappresentanze di genere nei Consigli e nelle Giunte degli Enti Locali. La questione riguarda l’applicazione della legge n. 215 del 23/11/2012 in merito al fatto che, entro sei mesi dalla sua entrata in vigore, i Comuni dovevano provvedere ad adeguare i propri Statuti Comunali affinché si garantissero le pari opportunità. Per Serino voleva dire la presenza di almeno una donna all’interno sia del Consiglio Comunale che della Giunta Municipale di Serino. Per ciò che concerne il Consiglio comunale è ovvio che la legge andrà applicata alla prossima competizione elettorale amministrativa. Per la presenza di donne in Giunta la questione assume carattere rilevante invece. Infatti il Comitato Pro Serino proponeva la modifica dello Statuto comunale, affinché prevedesse l’istituzione di un assessore esterno donna. La maggioranza ha bocciato senza appello le nostre proposte adducendo ad un chiarimento ministeriale mai pervenuto. Solo scuse per prendere tempo: non è necessario alcun chiarimento se c’è la volontà di assecondare una legge nazionale! Inoltre è anche chiaro che la nomina veniva fatta dal Sindaco e la donna che doveva ricoprire la carica di assessore doveva essere di fiducia dell’Amministrazione. Dunque quale

scandalo, se non l’amaro per qualcuno di dover sganciare il sedere dalla sua poltrona. Ma addirittura l’assessore Vito Pelosi si è dichiarato disponibile a lasciare il suo posto in Giunta per favorire una donna, anche se poi ha votato NO alla mozione proposta dal Comitato Pro Serino. La coerenza è sempre una bella cosa da osservare, soprattutto nei giovani! Alla luce di quanto è accaduto, andremo fino in fondo e investiremo le alte cariche istituzionali affinché facciano chiarezza sulla questione: è possibile che un Consiglio comunale si renda inadempiente di fronte alla legge? Per maggior chiarezza riportiamo l’art. 1 della L. 215 del 23/11/2012: Modifica all'articolo 6 del Decreto legislativo n. 267/2000: 1. Al comma 3 dell'articolo 6 del D.L.vo 18 agosto 2000, n. 267, la parola: «PROMUOVERE» è sostituita dalla seguente: «GARANTIRE» e dopo le parole: «organi collegiali» sono inserite le seguenti: «non elettivi». 2. ENTRO SEI MESI dalla data di entrata in vigore della presente legge GLI ENTI LOCALI ADEGUANO I PROPRI STATUTI E REGOLAMENTI alle disposizioni del comma 3 dell'articolo 6 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come modificato dal comma 1 del presente articolo.

IRRORAZIONE CASTAGNETI CON FITOSANITARI E/O VELENI i chiede al sig. Sindaco se è a conoscenza del fatto che esponenti politici dell’asse UDC-PD e/o loro stretti collaboratori/familiari abbiano irrorato castagneti di proprietà o affittati da terze persone con agenti dannosi alla salute umana (a prescindere se siano o no rientranti in tabelle ministeriali). Vogliamo ricordare al Sindaco che tanto crede nelle “castagne biologiche di Serino” e tante volte è apparso sui giornali con annunci sul divieto di irrorazioni di castagneti con sostanze chimiche che poi si ritrova a dover fare i conti proprio con esponenti vicini alla sua area di maggioranza che governa Serino con irrorazioni selvagge. Quale è l’intenzione della S.V., accertarsi dei fatti o lasciare perdere e continuare a governare a prescindere da queste condizioni?

S

TETTOIA PER GLI STUDENTI IN LOC. STAZIONE i porta a conoscenza del sig. Sindaco che presso l’uscita dell’autostrada non è presente una tettoia per il riparo da vento e pioggia per chi attende il bus proveniente da Avellino per Fisciano, Lancusi e Salerno. Molti studenti che frequentano l’Università degli studi di Salerno non sono pertanto protetti e alla luce del fatto che l’inverno sta entrando nel vivo delle sue forze, si chiede se è intenzione del Sindaco e della Giunta municipale impegnarsi per la realizzazione di detta tettoia onde creare un riparo adeguato ai nostri universitari (e ovviamente ad altri concittadini che ne faranno uso) durante l’attesa del proprio bus.

S

UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO COME UNA CENTRALE NUCLEARE ’interrogazione in merito alla realizzazione di un impianto fotovoltaico in loc. Pescarole merita una discussione particolare. Abbiamo chiesto al Sindaco e alla Giunta se si sono resi conto che hanno approvato

L


pag. 5 la delibera di Giunta n. 188 del 10/10/2013 per un progetto di un impianto fotovoltaico nell’area parcheggio nel Pip in loc. Pescarole di 314.900 Kw. Un impianto del genere equivale all’incirca ad una potenza di 300 Mw. Supera addirittura la potenza erogata dalla centrale nucleare “E. Fermi” in Italia pari a 260 Mw quando era in funzione! Per realizzare un impianto del genere occorre un’area vasta pari a più di 3 Km2 ovvero quasi tutta la parte di Serino urbanizzata (da S. Lucia a Ribottoli)! Insomma, come oramai è consuetudine, questi non leggono neanche ciò che approvano! Come il Comune di Serino vuole presentare progetti seri per il suo sviluppo se i nostri assessori esperti non sanno neanche cosa stanno deliberando? DEMOLIZIONE FABBRICATO NEL P.d.Z. DI FONTANELLE pett. Sindaco, dalla lettura della delibera di Giunta Municipale n. 178 del 12/09/2013 si evince che questa la giunta ha assegnato risorse pari a 2160,84 €, per la demolizione di un fabbricato ubicato su terreno oggetto

S

di procedimento espropriativo nel P.d.Z. Fontanelle Nord, al responsabile del settore tecnico. Si chiede alla S.V.: 1) il fabbricato in questione è stato realizzato con permesso a costruire dal proprietario del suolo prima dell’acquisizione da parte del Comune di Serino o è abusivo? 2) Era già esistente al momento dell’acquisizione da parte del Comune di Serino o è stato realizzato successivamente? 3) Il lotto su cui insiste il fabbricato in questione è lo stesso su cui deve insi-

stere la costruzione di altro fabbricato della ditta Montevergine Costruzione? 4) Perché il Comune di Serino si deve accollare le spese per la demolizione e il trasporto a smaltimento del materiale derivante da demolizione di detto fabbricato? 5) In ogni caso, prima che si spendano soldi pubblici, è intenzione della S.V. e di tutta la Giunta verificare se sia legittimo demolire il citato fabbricato con fondi comunali ed arrecare probabile danno erariale al Comune di Serino?

A

ltre interrogazioni, che non riportiamo per questione di spazio, hanno riguardato: la So.g.e.t. spa; il Comandante dei vigili urbani andato via dopo un anno di lavoro e dopo che il Comune ha speso fondi del bilancio per un concorso pubblico; i debiti fuori bilancio e la causa D’Angerio contro il Comune di Serino; i Pip e i rifiuti ritrovati nella stessa area ed altri ancora.

Casa in comodato: niente IMU I

l Comitato Pro Serino pur non essendo nelle condizioni di incidere direttamente nell’azione amministrativa, visto il suo ruolo di minoranza, cerca però di proporre sempre azioni rivolte nell’interesse della collettività. Nell’ultimo Consiglio comunale abbiamo presentato una mozione per l’applicazione dell’IMU anche alle case concesse in comodato a parenti fino al primo grado. In sostanza con l’entrata in vigore della legge di conversione n. 124/2013, con modificazioni del D.L. 102/2013, i Comuni hanno avuto la facoltà di operare una completa assimilazione degli alloggi all’abitazione principale, limitatamente a una sola unità immobiliare, dati in comodato ai parenti entro il primo grado in linea retta (genitori-figli). Questo significa, vista l’abolizione della seconda rata dell’IMU per la “prima casa”, che chi era nelle condizioni di poterne usufruire non doveva far altro che rivolgersi all’ufficio tributi. Noi del Comitato Pro Serino avevamo chiesto di far rientrare i cittadini con 20.000 € di ISEE, ma in commissione regolamenti il testo approvato ha fissato il tetto a 15.000 €. Stavolta (una delle rare volte) la maggioranza ci ha assecondati e ha votato a favore.

Metano per le case popolari D

a quanto sono state assegnate le case popolari agli aventi diritto, in via R. Rocco, molti degli inquilini, se non tutti, si attendevano che fossero dotate di impianti di riscaldamento adeguate. Purtroppo si sono dovuti “arrangiare” autonomamente. Sarebbe stato meglio prevedere l’allacciamento del metano in modo centralizzato. Noi del Comitato Pro Serino, vivamente, chiediamo al Sindaco e alla Giunta di provvedere in tal senso. Speriamo che questo appello tocchi il cuore di ognuno dei componenti della maggioranza, tenendo anche conto del fatto che tra gli inquilini delle case popolari figurano persone con gravi problemi di salute.


pag. 6

Un milione di euro fuori bilancio: il Comitato Pro Serino si rivolge alla Corte dei Conti I

l Comune di Serino, negli anni ’80, ha avviato una procedura per realizzare 14 alloggi per case popolari in via R. Rocco e, per questo, il Sindaco p.t. occupò 4.700 mq di terreno agricolo di proprietà del sig. D’Angerio Renato. Ma questi citò il Comune di Serino in giudizio e dopo anni di contenzioso fu emessa la sentenza, notificata al Sindaco di Serino in data 21/02/2012, a sfavore dell’Ente. L’Amministrazione De Feo ha dovuto riconoscere 940.281,27 € agli eredi D’Angerio sotto forma di debiti fuori bilancio per indennità espropriativa e risarcimento danni. La Cassa Depositi e Prestiti concede al Comune di Serino il 62% della somma richiesta pari a 587.684,98 € da restituire entro il 31/5/2042 con interessi. La restante somma, pari a 352.596,29 €, è da liquidare direttamente dal Comune di Serino. Per gli Enti, così come per i privati, può accadere che si perdano contenziosi. I fatti gravi di questa vicenda sono ben altri, però. Ai D’Angerio non fu mai data l’indennità di occupazione temporanea e non fu mai emesso il decreto di esproprio. Al contrario, se tali atti fossero stati prodotti con diligenza, avremmo potuto escludere, tutto o in parte, dal contenzioso: l’occupazione illegittima, la rivalutazione monetaria, gli interessi, il risar-

cimento dei danni con notevole sgravio finanziario per il nostro Comune. Lo stesso Sindaco Gaetano De Feo era a conoscenza della vicenda dal lontano 23/07/1986 in quanto incaricato come geometra dipendente comunale a fornire collaborazione tecnica per prendere possesso del suolo oggetto di occupazione temporanea. AVVOCATI DI PARTE DEL COMUNE HANNO DICHIARATO (1) “… indipendentemente dall’esito del giudizio di appello, appare quantomeno strano il fatto che non sia stata prevista dall’Amministrazione che ha predisposto il quadro economico dell’opera pubblica l’indennità aggiuntiva spettante al fittavolo.” (14/12/2005) - (2) “Mi permetto di sollecitare l’interessamento presso l’IACP e/o la Regione al fine di trovare una soluzione della questione che si prospetta sfavorevole per il Comune” (30/11/2007) - (3) “Ho ricevuto sollecitazioni, sia dal giudice, sia dai difensori di controparte per tentare la risoluzione bonaria e transattiva della controversia. Al Comune è ben nota la mia opinione circa l’esito negativo del giudizio” (15/04/2008) (4) “L’orientamento del giudice non lascia prevedere alcunché di buono per il Comune” (28/02/2011) - (5) “Il Comune può avvalersi in tale sede del diritto al pagamento da parte del-

Il gran consiglio dei vampiri I

consigli vengono convocati prima che i raggi solari illuminino la Terra. I vampiri decidono a luci spente e serrande abbassate: la luce potrebbe ferirli o ucciderli. Peggio ancora in presenza dei cittadini del villaggio che, secondo loro sarebbero tutti animali da macello. Potrebbero scoprire che con l’aglio e la croce si possono sconfiggere. Addirittura si approvano cose importanti come la spartizione dei terreni, la ripartizione del sangue della povera gente, come utilizzare il consiglio per costruire case private su suoli pubblici, come scaricare acque sporche nei torrenti e nei fiumi, come aprire erboristerie sotto i propri castelli costruiti utilizzando i soldi dei loro stessi sudditi depositati nei banchi di pegni, ecc. Spesso capita che i custodi e i segretari dei vampiri facciano per loro il lavoro sporco, occultano pergamene importanti e, con tocchi di magia proibita, cancellano registrazioni su nastri di seta fine. Gli schiavi da anni sono sotto l’influenza malefica dei “non morti” e non riescono

l’IACP del corrispettivo fissato per il costo di acquisizione e di occupazione delle aree che però non raggiungerà mai l’entità della somma liquidata dalla Corte di Appello anche per il carico degli interessi e della rivalutazione”; inoltre: “Il fatto che l’IACP ha pagato ai D’Angerio non allevia dunque la situazione del Comune sempre esposto all’azione esecutiva dei proprietari espropriati” (07/03/2013). Per questi ed altri motivi ancora il Comitato Pro Serino ha prodotto una relazione dettagliata in merito e l’ha depositata presso la CORTE DEI CONTI per ricercare responsabilità oggettive, a vari livelli, nei confronti di coloro che sono stati coinvolti nel citato procedimento amministrativo per la realizzazione delle case popolari sui terreni di proprietà dei D’Angerio. Attendiamo fiduciosi che la spettabile Corte dei Conti faccia chiarezza sulla vicenda. Ci teniamo a dire che questa iniziativa dà voce a tutti i cittadini onesti che hanno subìto, per incompetenze amministrative da parte dei soliti noti, un danno di circa un milione di euro che dovremo pagare tutti noi sia attraverso l’indebitamento del Comune fino al 2042, che con soldi del bilancio comunale di previsione provenienti dalle nostre imposte. Abele De Luca

a liberarsi da questo incantesimo; quando hanno bisogno di loro escono, sempre di notte, per azzannarli e abbeverarsi. Intanto loro costruiscono fortezze e palafitte, mandano i figli all’università della Transilvania per farli diventare più potenti. Alcuni giovani del villaggio hanno chiesto aiuto alle forze del bene per aprire le porte del castello comune, alla gente del villaggio, ma non solo si sono opposti i vampiri, ma anche alcuni lupi mannari e bestie rare che di tanto in tanto escono allo scoperto. L’appello che facciamo è di armarsi tutti con acqua santa e liberare il castello feudale da infestazioni demoniache. Prendete tutti carta, penna e calamaio per scrivere sulle schede i nuovi reggenti del regno di mezzo. Siamo certi che faranno il bene del villaggio, sbagliando sicuramente di meno. Ma il fatto più importante, è che non saranno vampiri!


pag. 7

Un presidente non facente funzioni P

ensavamo che Luigi De Filippis non svolgesse nel migliore dei modi il suo ruolo di Presidente del Consiglio, ma una volta visto all’opera il suo sostituto abbiamo dovuto ricrederci. Al peggio non c’è mai fine! Il fondo può essere scavato per scendere ancor più giù. Il Presidente pro-tempore Federico Rocco ha più volte dimostrato di non essere idoneo a ricoprire quel ruolo. L’ultima incompetenza amministrativa l’ha dimostrata in occasione della convocazione del Consiglio Comunale per l’approvazione del Bilancio di previsione. Egli lo convocò in seduta straordinaria mentre TUTTI sanno che i bilanci vengono approvati, per legge, così come recita anche il nostro statuto comunale, in seduta ordinaria. Dopo averlo fatto notare formalmente in Consiglio, arrogantemente pose lo stesso a votazione mentre i Consiglieri del Comitato Pro Serino abbandonavano l’aula perché la votazione era illegittima. Dopo rinvenuto dal suo delirio di onnipotenza e capito l’errore commesso, lui stesso FU COSTRETTO a riconvocare il Consiglio per una seconda votazione. Nel Regolamento del funzionamento del Consiglio Comunale è riportato chiaramente che “Nell’esercizio delle sue funzioni, il presidente si ispira a criteri di imparzialità, intervenendo a difesa delle prerogative del Consiglio e dei consiglieri”. Ebbene, abbiamo assistito, nelle ultime sedute, ad interventi tutt’altro che IMPARZIALI. Il facente funzioni ha più volte monopolizzato la discussione discorrendo su questioni atte ad influenzare i membri del Consiglio, non curante del suo ruolo super-partes. Forse non ha fiducia negli assessori della sua stessa maggioranza? I suoi interventi il più delle volte sono orientati a difendere l’operato di alcuni Consiglieri di maggioranza a discapito della minoranza, cioè a discapito del Comitato Pro Serino. Richiamato al suo ruolo istituzionale ha più volte espresso pareri non proprio edificanti verso chi glielo faceva notare. Pur nella separazione dei ruoli (maggioranza/minoranza), ci aspettavamo più correttezza e un comportamento più in linea con quanto dettato nel regolamento, alla luce anche della sua trentennale presenza tra i banchi del Consiglio comunale. In realtà è stata una vera delusione. Probabilmente nemmeno lui ha bene in mente quale ruolo riveste. Se qualcuno pensa che ciò che diciamo non sia corrispondente a verità, siamo disposti a far ascoltare le registrazioni dei vari Consigli. Ma la più grande delle vergogne consiste nel fatto che, dopo che il titolare ha dovuto abbandonare il Consiglio comunale per ragioni giudiziarie. Ancora oggi il nostro civico consesso è mutilato dall’assenza di una carica istituzionale e nessuno prende provvedimento affinché si possa eleggere un nuovo Presidente del Consiglio democraticamente.

I

n un Consiglio comunale passato, il Consigliere del Comitato Pro Serino Federico De Luca, attraverso una interrogazione, chiese se il Sindaco era a conoscenza del fatto che cittadini avessero irrorato castagneti, di proprietà o affittati, con agenti dannosi alla salute umana, se si voleva accertare dei fatti e quali sarebbero state le sue decisioni. Orbene, in aula si alzò l’assessore Ianniello Vincenzo del PD e, con le mani tra i testicoli, facendo roteare platealmente il suo apparato genitale di fronte sia ai Consiglieri che ai cittadini presenti in aula, chiese, inveendo contro Federico De Luca: “fa nomm e cugnomm si tieni e palline”. A questo punto, in modo educato, ma deciso, De Luca chiese di mettere a verbale il fatto che si sentiva minacciato. Il facente funzione non riprese il suo “compagno” da un atteggiamento scimmiesco, inidoneo perfino ad una delle peggiori bettole (figuriamoci per un Consiglio comunale), ma preferì sospendere la seduta. Forse ora si spiega perché non sono gradite telecamere e donne in Con-

Le palline di micciariello

diamo pubblicamente perché non ci sono offese di alcun genere. Apriti cielo! Il facente funzioni si irritò alle parole di Federico De Luca tanto da dichiarare che si trattava di una seduta consiliare e che non si dovevano usare certi termini. Ditemi voi ora, ha proceduto democraticamente e con correttezza il facente funzione? E’ stato superpartes? Come spesso capita la democrazia viene interpretata e applicata a secondo delle esigenze di chi vince non perché è una virtù da rispettare. I nostri figli devono imparare la correttezza, non i sotterfugi e le menzogne. Una domanda, oltre il contesto istituzionale, però ce la siamo posti: perché Ianniello Vincenzo si incavolò così tanto, a seguito dell’interrogazione di Federico De Luca in merito a fitofarmaci e veleni, tanto da far roteare le sue palline? Ha per caso la coda di pasiglio! Nell’ultimo Consiglio comunale, in- glia? vece, lo stesso Federico De Luca, in una nota messa agli atti, si permise di leggere che la Pubblicazione periodica Anno 5 – Dicembre 2013 maggioranza, con la votazione in merito alla Reg. Trib. AV3/09R Direttore Responsabile: So.g.e.t., “stava prendendo per i fondelli i citRoberto Vetrone Stampa: Printer Solofra (AV) tadini”. Cosa che riteniamo vera e qui riba-


pag. 8

Dono profetico del moderno Savonarola I

n una delle ultime sedute consiliari abbiamo finalmente ascoltato le prime parole del Consigliere Antonio Pellecchia, anche se abbiamo avuto forti dubbi di interpretazione logica. Ha esordito evidenziando che lui rappresenta la MINORANZA NELLA MAGGIORANZA. Cosa vuol dire? Che a volte vota contrario alla sua maggioranza? No! Mai fatto. Che vuole aprire un momento di confronto costruttivo, critico, propositivo? No! Mai fatto. Vuole allontanarsi dalla sua maggioranza per creare una forma politica alternativa? No! Il sig. Ciriaco non glielo permetterebbe. Vuole alzare il tiro per diventare vice-sindaco? Può essere. Forse vuole lasciare uno spiraglio a noi del Comitato Pro Serino? Grande presunzione interpretativa della vita sociale! Cosa vuole dire allora fare minoranza all’interno di un gruppo di persone con cui si è candidato e ha vinto portando religioso rispetto al suo Sindaco fino ad ora? La cosa che suscita interesse e allo stesso tempo stupore, è che in più di un’occasione, ad iscritti del Comitato Pro Serino, indirizza appelli ad aprirsi per evitare di andare di nuovo in minoranza alle prossime elezioni amministrative. L’interesse è legittimo, anche se la nostra prospettiva è quella di uno psicologo rispetto ad un suo paziente che ha allucinazioni da maggioranza! Cerchiamo di analizzare, anche se costretti in poche righe, la vita politica di Antonio Pellecchia. Candidato col dr. Di Donato nel 1993 passò presto in minoranza al fianco dei componenti dell’Aquila. Si candida poi con Armando Ingino, vince, ma dopo poco tempo se ne va in minoranza. Al termine della legislatura Ingino, si candida a Sindaco e perde le elezioni contro Armando, fino al giorno prima acerrimo avversario politico, e fa di nuovo minoranza. Si candida contro Gaetano De Feo e perde per la seconda volta facendo ancora minoranza. Si candida poi nel 2011 con lo stesso De Feo, fino al giorno prima acerrimo avversario politico e finalmente vince. Allora ci aspettiamo, da un politico navigato, che pretenda una delega importante per risolvere problemi cronici che attanagliano Serino. Invece, come sempre, sta a guardare sul cirasiello dichiarando che è MINORANZA NELLA MAGGIORANZA. Allora ci chiediamo: come Pellecchia, che ha passato la sua quasi totalità della vita politica in minoranza, a parte i famosi salti della quaglia e senza mai lavorare per il territorio, può dare consigli su come fare politica? Sono finiti i tempi in cui i soldi piovevano dalle nuvole e tutti erano bravi a distribuirli. Ora bisogna lavorare per ottenere risultati! Ma se domani i serinesi ti daranno ragione, noi certo non ci bagneremo di lacrime. Vorrà dire che sarà un’altra generazione, non la nostra, forse tra 100 anni, a risollevare le sorti di Serino.

Serino 2.0 A

l giorno d'oggi la situazione politica serinese è alquanto delineata. C'è una lobby di potere che oramai ci governa da anni e che non ha prodotto nulla. Io mi chiedo, a volte, se tutto questo sia giusto, cioè che un’Amministrazione fallimentare continui il suo percorso noncurante di ciò di cui la popolazione ha bisogno. Non solo. Magari si ripresenta alle elezioni senza vergogna. Questi soggetti li conosciamo bene e sappiamo come trattarli e non ci fermeremo davanti a nessuno pur di cercare di lasciare un segno positivo in questa comunità, che è la comunità che amiamo e dove viviamo e che va tutelata da noi in prima persona e poi dagli amministratori. Purtroppo ci siamo resi conto che questa gente è incapace di governare; la vera paura non sono loro che oramai sono sulla via del tramonto, ma chi li sostituirà al palazzo comunale. Ci preoccupano chi verrà dopo di loro: se per trenta anni si è votato per i soliti noti, speriamo che non si voterà per i loro successori altri trent’anni con il rischio di far cadere Serino in un trentennio ancora più cupo. La logica e la morale vorrebbe però che questo non accadesse. Infatti, quando il potere assoluto vede il proprio ricambio generazionale passare da padre in figlio possiamo affermare, con lucidità mentale, che viviamo ancora sotto l’egemonia di un potere massonico, denotando un nepotismo spudorato ed un basso senso di etica sociale. E’ arrivata l'ora di dire BASTA, si proprio BASTA a questo sistema corrotto. Noi lo vogliamo cambiare insieme a tutti voi e una volta che ci saremo riusciti potremmo dire che siamo entrati in una nuova fase, quella di una Serino 2.0. Per fare questo dobbiamo però essere uniti e non aver paura di cambiare. Gianluigi Salomone

Presepe Vivente a Serino Il 22 e 23 dicembre si è svolta la IV edizione del “Presepe Vivente” presso il Convento di Serino. Questa manifestazione è in continua crescita e ogni anno ci offre novità. La cornice della frazione San Giacomo è molto suggestiva, abbellita appositamente con paglia e altri accessori che richiamano i giorni oramai andati della natività. Un plauso va ai ragazzi della Gifra che ogni anno si prodigano affinché la manifestazione sia ricca e meravigliosa come ogni anno lo è. Questi ragazzi sono stati capaci di far nascere dal nulla una manifestazione e di portarla ad un livello alto, sempre in crescita. Un complimento particolare va anche ai frati minori che con passione e gioia si adoperano per vivacizzare il Natale.


pag. 9

L’uomo dei miracoli M

olte volte si sente dire che ci vorrebbe qualcuno che prendesse in mano la situazione, una persona stimata, con le biglie d’acciaio, dotata di grandi capacità, che sappia parlare alla gente e che paghi anche il caffè all’occorrenza. Tutte qualità, a parte il caffè, che certamente ognuno di noi vorrebbe trovare in un leader. A Serino purtroppo il super uomo non esiste. Molti hanno creduto che l’uomo dei miracoli potesse essere Gaetano De Feo. Il ragionamento era molto semplice. “Ha fatto tanto per lui, farà qualcosa anche per noi”. L’equazione però non è stata soddisfatta: per lui ha continuato a fare tanto, per noi non ha fatto poco o niente! Qualcuno dirà “vabbè, ma c’è la crisi, i Comuni sono in difficoltà, la colpa non è sua!” Noi siamo in netto disaccordo, non per dare la colpa al Sindaco ma per distribuirla tra lui, la crisi e chi ha creduto e crede ancora nell’uomo dei miracoli. La gestione di un paese ha una sua complessità, che Gaetano De Feo non ha saputo cogliere, forse per la sua stretta affinità nel fare solo ed esclusivamente profitto. Un amministratore bravo deve portare a pareggio il bilancio, deve essere disponibile dal punto di vista sociale, deve avere AMORE per il proprio paese e ha regole da rispettare e procedure da seguire. Abilità, caratteristiche e virtù che non tutti hanno. Ecco perché è di fondamentale importanza una squadra coesa e compatta. E’ oltremodo inutile essere il migliore, se si hanno dei collaboratori pessimi, soprattutto quando rinunciano alle loro responsabilità, come la remissione di deleghe anche di una certa importanza in un momento di forte crisi. Abbiamo quindi Assessori e Consiglieri di maggioranza che non apportano nessun contributo concreto alla vita del paese, ma vogliono comandare e distorcere le scelte per il territorio a loro esclusivo interesse di parte. Bravi sono invece a coltivare il proprio orticello per qualche voto in più. In stagnazione generale, molti incompetenti continuano a mantenere le loro posizioni senza fare nessun passo in avanti né tantomeno uno indietro. L’unico modo per dare una vera svolta a questo bel paese, abbandonato a se stesso, é scegliere una squadra che abbia passione, competenze, determinazione e che condivida un progetto futuro senza troppi legami col passato.

Presepe Scolastico S. Lucia di Serino T

ra tutti i Presepi che in questo periodo si allestiscono, vogliamo citarne uno in particolare, quello preparato dagli alunni della scuola primaria di S. Lucia di Serino. Con l’aiuto delle maestre, la scenografia sacra è stata rappresentata dalle foto degli stessi allievi, vestiti con indumenti dell’epoca in cui è vissuto Gesù. L’impegno delle maestre è stato ripagato dall’apprezzamento dei genitori oltre che dell’intera scolaresca.

Unione dei comuni: “Montoro insegna” S

erino ha bisogno di affrontare dei passaggi politici importanti, in cui si dovranno prendere delle decisioni forti e decise. La questione dell'Unione dei Comuni è una di queste. Rispondere ai cambiamenti è compito di chi fa politica, carpire tutto ciò che può essere utile deve essere la priorità. La comunità montorese ha dimostrato in questa fase storica per il nostro paese Italia che è possibile fare delle scelte che guardano in prospettiva. Le due Montoro hanno aperto un varco politico serio e condiviso. Giunge l'ora in cui bisogna agire non a favore di una lista o di un'altra, ma per una comunità che non può e non deve rimanere ai margini. Si invita per l'ennesima volta la comunità politica, sociale e civile del nostro territorio ad aprirsi alla possibilità dell'Unione dei

Comuni della Valle Serinese. La prossima campagna elettorale dovrebbe essere incentrata su tematiche ampie perché se il paese rimarrà

isolato non unendosi con gli altri comuni, non sarà in grado di affrontare le nuove sfide. La cosa appare abbastanza chiara e quindi una presa di coscienza ampia sarebbe auspicabile. Chi vincerà le prossime

elezioni avrà il dovere morale e civile di tentare almeno di aprire la strada, di confrontarsi con San Michele di Serino e Santa Lucia di Serino, è un qualcosa di grande, di positivo che potrebbe realmente cambiare la prospettiva di sviluppo nei prossimi anni. Saranno anni importanti e decisivi. Se rimarremo da soli non serviranno nemmeno le campagne elettorali, tutti sanno, e ci si ripete, che i grandi progetti saranno intercomunali. Montoro ha insegnato come si fa politica. Attraverso un ampio processo di condivisione, con dibattiti e confronti, ha raggiunto l'obiettivo. Da noi ci sarebbe molto da fare, speriamo che per il futuro ci possa essere una presa di posizione netta a riguardo. Dimostriamo di poter affrontare questa sfida.


pag. 10

DOSSIER RIFIUTI Munnezza mia quanti mi costi. La fine dell’anno per molti serinesi è stata caratterizzata dall’arrivo inaspettato di pesanti richieste di pagamento da parte dell’Ufficio Tributi in seguito agli accertamenti eseguiti dalla SO.G.E.T. spa, la società a cui il Comune ha affidato il servizio di accertamento e riscossione dei tributi comunali. Prima di addentrarci nella questione vorremmo però proporvi dei numeri per meglio comprendere quale servizio i cittadini vanno a finanziare con la tassa sui rifiuti. La produzione di rifiuti. Nel comune di Serino la produzione di rifiuti è di circa 2.500 tonnellate/anno; per la precisione nel 2011 la produzione è stata di 2.517,16 tonnellate per una quantità di rifiuti pro capite pari a 350,15 kg. Di questi circa mille tonnellate sono rifiuti indifferenziati e il resto rifiuto differenziato e umido. Nell’immagine a lato sono evidenziati i dettagli. La raccolta differenziata. Il sistema di raccolta differenziata è diventato operativo dal 2005 con l’allora Assessore all’ambiente Abele De Luca. Grazie alla volontà dei cittadini negli anni è velocemente migliorato. Il dato sulla percentuale di raccolta differenziata è aumentato fino a toccare il suo massimo nel 2010 quando si è sfiorato il 70%. Dal 2011 in poi il dato è sceso ed ora è stabile intorno al 58%. I costi del servizio. La tassa sui rifiuti solidi urbani (TARSU) introdotta nel 1993 è sta sostituita dalla TARES dal D.L. 201/2011 con copertura del 100% dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento. Ma con l’approvazione in Senato maxiemendamento il 26 novembre 2013 al ddl stabilità è stata introdotta la IUC (Imposta Unica Comunale) che ingloba IMU, TARI (Tassa Rifiuti) e TASI (Tassa Servizi Indivisibili). Nel grafico è stato riportato l’ammontare iscritto a bilancio da riscuotere dal 2008 al 2013 per il comune di Serino. In base al disposto dell’art. 14 del D.L. 201/2011 il Comune di Serino deve raggiungere l’integrale copertura dei costi del servizio che sono previsti per l’anno 2013 pari a un totale di 1.249.509,38. La suddivisione dei costi. Come si vede dal grafico la maggior parte dei costi sono da attribuirsi al servizio raccolta e trasporto che negli ultimi anni ha registrato gli incrementi maggiori. Circa 3/4 dei costi totali del servizio servono a coprire questa voce. Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti notiamo invece come le voci che incidono maggiormente sono quelle relative al rifiuto indifferenziato e stranamente all’umido. Mentre risulta economicamente vantaggioso separare carta, plastica, vetro e simili dal rifiuto indifferenziato, non si può dire lo stesso dell’Umido. In realtà il problema è comune a molti territori della Campania a causa dell’insufficienza di impianti per il trattamento dell’umido che viene conferito fuori regione con il conseguente aumento dei costi. Le cose da fare. Il sistema di raccolta differenziata presenta enormi vantaggi sia in termini ambientali che sanitari, eliminando di fatto i cassonetti e riducendo i rifiuti conferiti nelle discariche e negli inceneritori, favorendo di conseguenza il recupero della materia. Di traverso se non gestita nel modo corretto porta inevitabilmente all’aumento dei costi. Migliorare la raccolta differenziata sia in termini quantitativi che qualitativi porta ad un risparmio, sempre che vengano realizzati gli opportuni impianti, ma certamente non è sufficiente a garantire una sensibile riduzione dei costi del servizio. Come abbiamo visto infatti i costi che pesano maggiormente sul bilancio del servizio sono quelli relativi alla raccolta, smaltimento e spazzamento che risultano circa il 75% del costo totale. Quindi se vogliamo essere incisivi nel ridurre i costi finali del servizio e quindi la tassazione è indispensabile agire su questi. Pagare meno. “Pagare tutti per pagare meno”. E’ stato questo il light-motive dell’amministrazione De Feo, dopo che migliaia di famiglie e imprese hanno ricevuto avvisi di pagamento di centinaia e migliaia di euro. Concetto giusto, ma che ha bisogno di una precisazione. Infatti è una considerazione molto approssimativa, che potrebbe essere ritenuta valida anche se per assurdo il costo del servizio costasse il doppio o il triplo. Quindi anche nel caso in cui il comune avesse bisogno di 3 milioni di euro per mantenere il servizio, quel concetto sarebbe ancora valido, ma con la conseguenza che anche se pagassimo tutti, pagheremmo lo stesso di più. Allora va bene combattere l’evasione e scovare i furbi, ma oltre a questo c’è bisogno di mettere in campo tutte le soluzioni che possano ridurre i costi a monte. Non dimentichiamoci che a causa della crisi le famiglie e soprattutto le imprese sono in grossa sofferenza. Vorremmo quindi ribadire un altro concetto da aggiungere a quello di “pagare tutti per pagare meno”, ovvero “ridurre i costi per pagare meno”.


pag. 11 Le strategie per ridurre i costi. Al momento la tassa sui rifiuti rappresenta più una tassa sul patrimonio che sul servizio. Infatti le tariffe sono calcolate sulle superfici suscettibili di produrre rifiuti e non sulle effettive quantità prodotte. Il principio comunitario, invece, del “chi inquina paga”, su cui dovrebbe basarsi la nuova tassa sui rifiuti, dovrebbe incentivare la riduzione dei rifiuti e la sua differenziazione, al fine di avere un aumento della materia avviata al recupero e una diminuzione dei rifiuti diretti in discarica o negli inceneritori, favorendo chi produce meno rifiuti e non chi ha meno superficie. La legge attualmente in vigore e quindi la relativa tassa pone dei limiti all’applicazione di questo principio. Molti comuni, nonostante questo, hanno messo in essere strategie incentivanti in grado sia di ridurre e differenziare meglio i rifiuti che abbattere i costi per quei cittadini che partecipano attivamente al progetto. In alcuni comuni ad esempio per ridurre i costi di trasporto e smaltimento dell’umido viene incentivato il compost domestico, evitando quindi il conferimento. Altri cercano di ridurre la quantità conferita di frazione umida mediante l’utilizzo, per la raccolta domestica, del secchio forato e di buste biodegradabili traspiranti per abbattere del 20-25% la quantità di acqua presente. Inoltre per ridurre i costi di raccolta, molti comuni hanno ottimizzato il calendario al fine di ridurre al minimo il numero di giorni il conferimento di un particolare tipo di rifiuto. Ad Esempio molti comuni ritirano il secco solo un giorno a settimana. Questo oltre a richiedere per un giorno in meno alla settimana il passaggio dei mezzi, incentiva gli utenti ad effettuare una selezione più accurata. Infine grande importanza è stata data ai centri di riciclo e alle isole ecologiche. Nel comune di Mercato San Severino ad esempio i cittadini possono conferire vetro, plastica, legno, cartone direttamente al centro di raccolta ricevendo in cambio per ogni Kg di peso uno sconto in bolletta. Quindi un modo per applicare il principio comunitario di cui abbiamo parlato nonostante i limiti imposti dalla tassazione. L’Italia è piena di esempi virtuosi, che i nostri amministratori potrebbe benissimo emulare. A Serino invece si perdono occasioni. Nel mese di ottobre di quest’anno la regione ha emanato un Avviso Pubblico diretto ai comuni per l’assegnazione di contributi finanziari per la realizzazione di centri di raccolta singoli o associati. Il Comitato Pro Serino ha invitato i Comuni di Serino, San Michele e Santa Lucia a rispondere all’avviso richiedendo i finanziamenti per un centro di raccolta intercomunale per un importo finanziabile di 175.000 Euro. Nonostante la disponibilità dei comuni limitrofi, il Comune di Serino non ha posto in essere nessun atto, perdendo di fatto fondi regionali già disponibili. Un vero peccato, un centro di raccolta come già detto poteva essere lo strumento sia per migliorare la raccolta differenziata che per mettere in essere meccanismi incentivanti che avrebbero favorito sicuramente molti cittadini.

SOGET: Una scelta vergognosa

I

l modo con cui l’Amministrazione ha gestito la lotta all’evasione rispecchia in toto il suo modus operandi. Prima di tutto un totale disinteresse delle dinamiche che coinvolgono la vita dei cittadini e del periodo di crisi che stiamo attraversando. Sembrerebbe che il solo e unico scopo sia quello di continuare a far cassa per coprire gli enormi buchi provocati da una gestione della cosa pubblica a dir poco fallimentare. La cosa peggiore è che si continuano a ingannare i cittadini calendarizzando le azioni in modo da rendere ignari gli stessi delle conseguenze. Prima di tutto non si capisce perché ci sia stato bisogno di affidare il servizio di riscossione dei tributi comunali ad una società privata mentre abbiamo a disposizione strumenti e risorse interne per cui ogni anno si spendono premi e incentivi. Se tali risorse non fossero sufficienti, come ha ribadito il Sindaco, sarebbe almeno opportuno smettete di dargli gli incentivi! Altrimenti si potrebbe dire: ”oltre al danno anche la beffa”. In secondo luogo è interessante scoprire che tutto ciò è stato ideato e formalizzato immediatamente prima della campagna elettorale. Dunque da una parte si promettevano Puc, piazze e una “Città futura”, dall’altra si era già scelto di far cassa con i soldi dei serinesi per coprire spese, allegre e poco oculate, fatte in questi anni. Il contratto con la SO.G.E.T. S.p.A, infatti, è stato sottoscritto a febbraio del 2011, pochi mesi prima delle amministrative, con effetti devastanti dopo poco tempo. Dai palchi, ci si vantava di essere stati bravi a non sforare il patto di stabilità e di non aver aumentato la pressione fiscale dimenticando però che nel 2007 l’amministrazione ha adottato l’aliquota IRPEF massima, pari a 0,8 %. La futura amministrazione, continuazione naturale della prima, tra salti della quaglia e inciuci, aveva già in mente nel 2011 di preparare il ben servito ai cittadini esternalizzando la riscossione dei tributi con costi a carico dei contribuenti e aumentando le tariffe TARSU, ma i cui effetti si sarebbero manifestati a poltrona già assicurata. Ma la cosa che a nostro modo di vedere dovrebbe far vergognare, è che durante tutto questo tempo non c’è stato il dovuto controllo sull’operato della società affidataria del servizio. Infatti è solo dopo che centinaia di cittadini, dopo la mazzata ricevuta, recatisi presso la casa comunale, i nostri “vigili” amministratori si sono svegliati dal torpore. Forse la poltrona è stata fino a quel momento troppo comoda! La situazione evolve in Consiglio Viste le evidenti difformità rispetto al Capitolato D’onere e al Progetto Tecnico Gestionale, nella precedente seduta del Consiglio, il Comitato Pro Serino aveva chiesto un impegno della Giunta Municipale a NON RINNOVARE il contratto e valutare nei dettagli l’operato della SO.G.E.T. per riscontrarne le omissioni rispetto alla convenzione sottoscritta. La


pag. 12 maggioranza ha VOTATO CONTRO. Nello stesso punto all’o.d.g. viene proposta l’istituzione di una “Commissione consiliare sulla vicenda degli accertamenti dei tributi effettuati dalla società SO.G.E.T.”. Noi abbiamo aderito consapevoli di voler aiutare i cittadini, ma né Sindaco né altri della maggioranza l’hanno mai convocata! … e finisce in commedia - La maggioranza poi convoca un Consiglio comunale con all’o.d.g. “Atto di indirizzo in ordine alla verifica dei presupposti per l’esercizio del potere di autotutela nell’ambito della riscossione dei tributi comunali; ”L’ennesima presa per i fondelli essendo praticamente inutile questa delibera in quanto non produce nessun effetto. Infatti, l’art. 1 del D.M. n. 37/1997 e il regolamento comunale di contabilità, già definiscono chi deve operare in autotutela per legge: il responsabile ai tributi del Comune. Dunque, l’autotutela, la revoca, l’annullamento di un atto prodotto dal responsabile di un ufficio va fatta dallo stesso responsabile. Non c’era bisogno di deliberare un bel niente. Per noi è stata solo “fuffa” per riprendere in giro i cittadini. Inoltre, se tutte le scelte sono state fatte in passato in Giunta, perché portarle in Consiglio? Le pezze ai pantaloni non servono più, ci vogliono i pantaloni nuovi! Un fatto Curioso: Pellecchia scende dalle nuvole! - Antonio Pellecchia in Consiglio Comunale ha chiesto al Sindaco e agli assessori, pacatamente e senza scomporsi più di tanto, per ben due volte: chi aveva proposto la presenza della Soget, come mai la politica è stata sostituita con iniziative proveniente da settori della dirigenza comunale, chiamando in causa il segretario comunale e la ragioniera del Comune e come mai nessuno si è reso conto delle vicende che si stanno consumando a causa della Soget. Per ben due volte, nessuno dei suoi colleghi di maggioranza proferì parola! Sindaco e assessori sono stati muti come pesci! Ma ora nasce spontanea una nostra domanda a Pellecchia: “Tonì, ma che ci fai in maggioranza se non sai manco cosa deliberano i tuoi collaboratori a partire dal tuo caro amico Sindaco, nonché compagno di partito?” Epilogo 2013 - Dopo tutte queste “attività” il Responsabile dell’ufficio Tributi del Comune fa affiggere un avviso pubblico che prevede la sospensione del pagamento Tarsu di 90 giorni, per i cittadini proprietari di utenze non domestiche, qualora si riscontrassero discordanze con gli accertamenti eseguiti. Ma coloro che hanno utenze domestiche, non fanno parte di questo Comune? Sembra strano che al Municipio si facciano incontri con una o alcune categorie di contribuenti mentre gli altri cittadini sono costretti o a pagare o a fare ricorso alla commissione tributaria, spendendo altri soldi! Il Comitato Pro Serino chiede a gran voce di salvaguardare TUTTI. Sperequazione e favoreggiamenti di questo tipo non si fanno! Noi siamo per la correttezza istituzionale non per gli inciuci di palazzo. QUANTO PRENDE LA SO.G.E.T.? - La Giunta Municipale rimodula l’aggio da dare alla So.g.e.t. al 20% OLTRE IVA (per evasione totale o parziale) con delibere di Giunta n. 35/2013 e 58/12013. Dunque se il Comune incassa 1.000.000 €, la So.g.e.t. si porta a casa 200.000 €. Soldi serinesi che vanno a Pescara (dove è ubicata la loro sede). Non potevano essere invece utilizzati per dare lavoro a giovani serinesi diplomati competenti in materia urbanistica (geometri, periti agrari, architetti, ingegnieri, ecc.)? Si poteva far costituire una cooperativa e favorire nel capitolato giovani disoccupati e residenti a Serino da almeno 5 anni. È probabile che 200.000 euro sarebbero rimaste a Serino. Che miopia politicoamministrativa!


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.