Report 2020 - CollegioMazza Verona

VERONA Residenza “Clara e Giannino Ferrari dalle Spade” Residenza “Regina Gentilin”

Il report delle attività per l’A.A. 2019/2020 è stato realizzato grazie agli articoli redatti dalla Commissione Giornalismo del Collegio Mazza di Verona.

Si ringraziano i componenti: - Baldarelli Alex - Bugnoli Federico - Broglio Simone - De Liguori Manuela - Ortis Martina - Palii Alexandru - Pettinari Andrea - Racca Benedetta - Sartori Flavia

LE RESIDENZE

Residenza “Clara e Giannino Ferrari dalle Spade”

La residenza maschile di via san Carlo ha già passato i 50 anni di attività, risalendo al 1965, anno dell’avvio dell’Università di Verona, nonché anno del centenario della morte del Fondatore don Nicola Mazza.

L’edificio, che risale al 1970, è stato radicalmente ristrutturato secondo i parametri della legge 2000/338 e diventa fruibile nell’anno 2017/2018 dopo due anni di sistemazione alternativa.

La residenza, ai piedi del colle di Castel San Pietro e a pochi passi da Ponte Pietra, sorge accanto alla chiesa di San Carlo, che nella cripta custodisce le spoglie del Fondatore don Nicola Mazza, e alle altre attività mazziane quali le scuole medie e superiori, la casa editrice e la rivista Note Mazziane, la casa madre della Pia Società e la sede del Superiore Generale, l’archivio e la biblioteca storica.

Residenza “Regina Gentilin” La residenza “Regina Gentilin”, gestita e diretta dal 1965 dalle Suore di don Nicola Mazza, si caraterizza per l’immediata vicinanza alla sede centrale dell’Università di Verona.

Oltre alle proposte culturali ed educative interne, si propone, in collaborazione con l’Università e aperto alla città, un ciclo annuale di conferenze. Nell’A.A. 2019 / 2020 il tema affrontato è stato: “Presente e Futuro del pianeta. Ecologia, sostenibilità, politiche”.

1

Residenza “Clara e Giannino Ferrari dalle Spade”

Residenza “Regina Gentilin”

2

#TeamBuilding Welcome Day Il giorno 26 ottobre, con lo scopo di creare un affiatamento sempre più consolidato tra i residenti e dare il benvenuto ai nuovi arrivati, il Collegio Universitario Don Nicola Mazza di Verona ha organizzato un evento ricreativo e interattivo.

L’evento è stato diviso in tre macro-livelli: una fase di riscaldamento, una caccia al tesoro e un’attività di sviluppo delle abilità comunicative.

Per rompere il ghiaccio, la psicologa Cecilia Venezia ha organizzato un “Bingo umano”, un gioco nel quale le persone dovevano completare le caselle con delle informazioni personali dei loro compagni e compagne.

La caccia al tesoro è stata il gioco clou del “Welcome Day”. Essa ha offerto un’enorme possibilità per i ragazzi e le ragazze di interagire tra di loro e scoprire la città in cui trascorreranno gli anni dell’Università. L’obiettivo dell’attività era trovare i monumenti architetturali scaligeri risolvendo un indovinello trasmesso via WhatsApp dalla direzione del Collegio. Una volta capito l’indizio, i gruppi dovevano arrivare sul luogo in questione e fare una foto con tutti i membri. Vinceva il gruppo arrivato primo alla destinazione finale: il collegio femminile.

L’ultima attività, ovvero la formazione delle abilità comunicative, si è svolta nel pomeriggio dalle 14:00 alle 17:00. Caratterizzata da attività interattive per lo sviluppo delle abilità interpersonali, la psicologa ha cercato di far capire i meccanismi più rilevanti della comunicazione umana, guidata spesso dall’istinto individuale. L’obiettivo ultimo era, quindi, quello di fomentare lo spirito di gruppo alla ricerca di un obiettivo comune.

Il Welcome Day, organizzato dal Collegio Universitario “Don Nicola Mazza” è stata una giornata piena, che ha stimolato la scoperta di sé stessi e permesso di conoscere meglio gli altri, e, allo stesso tempo, è stata una giornata di divertimento e di svago che ha condotto studenti e studentesse a conoscere le meraviglie della città di Verona.

3

4

#CollegioDiMerito San Carlo Borromeo

Il Collegio Mazza è innovazione, ma anche tradizione. Ogni anno, infatti, il Collegio celebra San Carlo Borromeo nel mese di novembre. È proprio la Residenza maschile “Clara e Giannino Ferrari Dalla Spade”, sita nella via dedicata al Santo di Arona, ad ospitare i festeggiamenti della ricorrenza all’insegna della cultura e dell’aggregazione.

In questa occasione, sabato 9 novembre gli studenti e le studentesse hanno arricchito la giornata con un’uscita di gruppo presso la Fondazione Cariverona situata nello storico Palazzo Pellegrini di Verona. Qui i partecipanti hanno potuto ammirare due mostre di grande valore artistico.

La prima visitata è stata quella di Mirko Basaldella, che ha proposto una selezione di tredici sculture degli anni Cinquanta e Sessanta. La seconda è un incontro con l’art brut, un’espressione artistica realizzata da non professionisti spesso ai margini della società. Attraverso trenta opere, realizzate tra il 1958 e il 1970, i visitatori della mostra hanno potuto conoscere tutta la fantasia onirica unita ai ricordi del passato che prendono forma nella pittura di un artista che fa del colore e del segno grafico i suoi mezzi espressivi.

Il pomeriggio si è svolto, invece, al Teatro Don Mazza ed è stato dedicato inizialmente alla consegna delle borse di studio per gli studenti più meritevoli del Collegio maschile, non solo per risultati accademici, ma anche per la partecipazione attiva alla vita collegiale nelle sue diverse attività e sfaccettature.

Nell’ultima parte del pomeriggio, invece, gli studenti e le studentesse hanno avuto la possibilità di partecipare alla conferenza dal titolo “L’impegno dei cattolici per ricostruire la politica”. Protagonisti dell’incontro sono stati Marzio Breda, quirinalista del “Corriere della Sera” che ha intervistato il gesuita Francesco Occhetta, scrittore de “La Civiltà Cattolica”.

Al termine della conferenza, i collegiali hanno partecipato alla concelebrazione eucaristica presieduta da don Alberto Moreira (superiore generale della Pia Società di Don Nicola Mazza).

Una giornata intera che ha profuso lo spirito di unione e di famiglia che caratterizza da sempre il Collegio.

5

6

#Cronostoria 30° Anniversario della Caduta del Muro di Berlino

Incontro ravvicinato con la storia. Si può riassumere così la conferenza che si è tenuta lo scorso 19 novembre presso la Residenza femminile “Regina Gentilin” di Verona. Una conferenza che ha accolto un caloroso interesse da parte degli studenti e delle studentesse del Collegio Don Nicola Mazza per celebrare il trentesimo anniversario della caduta del muro.

Per onorare questa ricorrenza, il Collegio ha potuto ospitare Roberto Giardina, autore del libro “Il muro di Berlino”.

Nell’ottica di un dialogo-intervista, Giardina, corrispondente dalla capitale tedesca per il Quotidiano Nazionale, ha ripercorso la storia della Germania dal 1961 al 1989, con collegamenti con la situazione europea e mondiale di quasi trent’anni di storia, partendo dalla fine della seconda guerra.

Numerosi sono gli aneddoti che vengono raccontati da un testimone oculare che ha vissuto da protagonista quegli eventi, dal militare tedesco Conrad Schumann alla costruzione del muro, dalla presunta liason tra John Fitzgerald Kennedy e una spia russa, alla situazione italiana tra eurocomunismo e rapimento Moro, fino all’ascesa di Gorbaciov e la caduta del muro. Due ore di documentario live che hanno acceso la curiosità dei partecipanti, immersi e ammaliati dal vissuto del giornalista in prima linea. La conferenza si è chiusa sulle domande del pubblico, che ha cercato di comprendere quali ripercussioni sull’attualità ha avuto quel frangente storico e quali riflessioni si possono fare su temi quali sessismo, discriminazione sessuale e immigrazione in merito a quell’epoca legata alla situazione odierna.

Il Collegio si conferma quindi luogo di cultura, in cui gli studenti e le studentesse possono formarsi a 360 gradi completando e arricchendo le conoscenze che vengono già acquisite lungo il percorso universitario, per crescere e diventare consapevoli della storia e delle sfumature culturali, politiche, sociali ed artistiche che ci circondano. Per guardarsi indietro con attenzione e avanti con passione e lungimiranza.

7

30° ANNIVERSARIO della

CADUTA DEL MURO DI BERLINO dott. Roberto Giardina Giornalista per “Il Resto del Carlino”, “La Nazione, ”Il Giorno”

CRONOSTORIA: il cambiamento della città con la caduta del muro Lunedì 18 novembre 2019 ore: 20:45 Collegio Universitario Don Nicola Mazza - Residenza “Regina Gentilin”

8

#Metafisica Giorgio De Chirico

Il 19 novembre 2019 i ragazzi e le ragazze delle due Residenze del Collegio Universitario Don Nicola Mazza di Verona si sono riuniti per assistere all’incontro di preparazione alla mostra su Giorgio de Chirico (1888-1978). La dott.ssa Sara Danese ha presentato l’artista e spiegato il significato dei dipinti di colui che è considerato il principale esponente della corrente artistica chiamata “pittura metafisica”.

De Chirico è nato il 10 luglio 1888 a Volo, una cittadina in Tessaglia, in Grecia, da genitori appartenenti alla nobiltà. Nel 1900 ha iniziato a studiare pittura presso il Politecnico di Atene, spostandosi anche in Italia, a Firenze, dove si iscrive all’Accademia delle Belle Arti. La sua vera formazione avviene a Monaco di Baviera presso la stessa Accademia. Dopo il trasferimento a Milano si sposta a Parigi dove trae ispirazione per dipingere le cosiddette “piazze metafisiche”. La sua pittura è stata influenzata anche dalla sua infanzia difficile e dalla morte del padre che ha segnato la sua vita.

I sentimenti vengono rielaborati sulla tela secondo la concezione della metafisica. Si tratta di un’espressione artistica che si fonda sulla memoria, considerando il mondo come un significato da interpretare. Fondamentale per l’artista è dipingere spazi completamente privi di tempo, attimi eterni. Il linguaggio è ricco di simboli e di metafore e lo si può vedere chiaramente all’interno dei suoi quadri. Il concetto dell’enigma ritorna spesso nella sua pittura, sottolineando il fatto che l’uomo non conosce il suo destino. A Firenze compaiono i primi enigmi che rappresentano quadri ricchi di mistero. Lo si può notare, per esempio, dal dipinto intitolato “Enigma di un pomeriggio d’autunno” del 1910. Piazza Santa Croce appare illuminata qui da una luce pomeridiana che rende l’atmosfera fantastica. Realtà diverse tra loro vengono associate in modo assurdo in un’atmosfera quasi onirica. A Ferrara importante è l’incontro con il pittore Carlo Carrà, con il quale è arrivato a perfezionare i canoni della pittura metafisica. De Chirico dipingeva anche manichini come figure svuotate della loro umanità, impotenti di fronte al loro destino e che assumono le forme che l’artista dà mediante l’utilizzo di titoli e composizioni. Il tema del manichino è molto importante ed è bene ricordare per questo opere come “Ettore e Andromaca”, “Il trovatore”, “Le muse inquietanti” o “Il figliol prodigo”.

Per quanto riguarda il periodo classico, si parla del bisogno di ritornare all’ordine e alla classicità. Questo porta il pittore a trovare modi diversi per esprimere i concetti.

Dopo quest’incontro di preparazione, gli studenti e le studentesse del Collegio sono andati a Milano per visitare la mostra dell’artista. Una grande opportunità che ha permesso di vedere da vicino la genialità di De Chirico, che lo ha portato a essere uno dei più celebri artisti del ventesimo secolo.

9

10

#UscitaDidattica Milano Sabato 23 novembre è stata una giornata intensa per i ragazzi della residenza Don Mazza di Verona: il gruppo di universitari si è diretto verso il capoluogo lombardo, Milano. La prima tappa della trasferta milanese è stata Palazzo Reale, sede di mostre ed esposizioni.

In questo Palazzo è stata allestita la mostra sull’artista Giorgio de Chirico, pittore e scultore vissuto nello scorso secolo. All’interno della mostra si possono trovare sia i suoi dipinti che le sue sculture che abbracciano tutti i periodi della sua vita artistica: le influenze derivate dall’infanzia trascorsa in Grecia, gli anni passati a Ferrara dove De Chirico dipinse forme geometriche e biscotti, la scoperta della metafisica.

Finito di assaporare le opere dell’artista De Chirico, il gruppo si è spostato verso il museo del Novecento, dove sono raccolte le opere d’arte del XX secolo. Poco prima di entrare nel percorso artistico, si trova il quadro Il quarto stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo. All’interno del museo si possono trovare tante opere degli artisti contemporanei italiani e stranieri tra cui Lucio Fontana (noto per le tele squarciate), Umberto Boccioni (scultore di Forme uniche di continuità nello spazio), Picasso e Amedeo Modigliani. Nel museo non sono presenti solo quadri e sculture ma anche sale speciali dove sono creati giochi di luce e altre opere di arte contemporanea.

Ultima tappa del viaggio milanese del gruppo veronese è il Duomo, simbolo del capoluogo lombardo. All’interno della chiesa si trovano le cinque navate in cui è divisa la struttura; si possono trovare le statue di santi e di profeti oppure decorazioni vegetali nei capitelli dei pilastri. Le vetrate sono decorate con le scene del Vecchio Testamento fatte da maestri lombardi e fiamminghi.

Nel Duomo è presente, inoltre, la cappella di San Giovanni Buono formata dalle statue del santo, di San Michele Arcangelo e dell’Angelo Custode. Diverse sculture e quadri a tema religioso arricchiscono il patrimonio della chiesa più importante della città lombarda. Oltre a questo, sono presenti anche degli scavi, i resti del Battistero di San Giovanni alle Fonti, dentro il quale sant’Ambrogio battezzò il futuro Sant’Agostino.

Quest’uscita è servita ai ragazzi per approfondire la loro conoscenza riguardo una grande città e i tesori che essa nasconde.

11

12

#TecnicaFotografica Smart Photography

Da giovedì 7 novembre a giovedì 12 dicembre 2019, per 6 settimane, i ragazzi e le ragazze del Collegio Universitario Don Mazza di Verona hanno avuto la possibilità di approfondire e di conoscere meglio le tecniche e i concetti della fotografia grazie al relatore, nonché fotografo professionista, Andrea Buonadonna.

I sei incontri, tenutisi presso l’Aula Crestani della “Residenza Clara e Giannino Ferrari Dalle Spade”, sono stati utili ai collegiali per seguire un Corso di Fotografia Smart. A differenza di quello svoltosi nel secondo semestre dell’anno accademico 2018-2019, nel quale sono state apprese le tecniche di base della fotografia con lo strumento della macchina fotografica, in questo caso lo strumento utilizzato per compiere il corso è stato lo smartphone.

Il corso, sicuramente utile per apprendere e per conoscere le potenzialità della fotocamera di questo strumento che è posseduto, ormai, da un gran numero di persone nel mondo, ha permesso ai ragazzi e alle ragazze del collegio di approfondire i concetti teorici alla base della fotografia. Tra questi il rapporto tra luce e tempo e l’apertura del diaframma, dando loro la possibilità, inoltre, di scattare fotografie in prima persona.

Le tipologie e i generi fotografici sperimentati durante il corso sono stati differenti, partendo dal soggetto in primo piano, analizzando il discorso del bianco e nero, fino al ritratto fotografico. Il relatore ha, inoltre, consentito agli studenti di condividere le proprie fotografie in un portale di Google Drive, così da poter far cogliere i miglioramenti possibili, dando loro suggerimenti e condividendo idee utili per raggiungere risultati più elevati, così da realizzare, quindi, in futuro, scatti che li potessero soddisfare maggiormente.

Nell’ultima lezione del corso il relatore ha, infine, presentato un’applicazione per smartphone, Snapseed, assistendo i ragazzi nel processo di modifica delle proprie fotografie e ha inoltre annunciato la nascita di un progetto fotografico basato sugli scatti da loro realizzati, i quali saranno poi utilizzati per arredare e decorare le pareti delle due strutture collegiali.

13

14

#Estero Studenti di Oggi, Ambasciatori di Domani

Chi avrebbe mai immaginato di poter partecipare a una seduta dei lavori delle Nazioni Unite nel Palazzo di Vetro a New York?

Ma si sa, il Collegio Don Mazza di Verona è qui per realizzare i sogni dei suoi giovani ospiti. È per questo motivo che in data 11 novembre alle ore 20.30 nella Sala Gentilin di Via Campofiore 15 gli studenti e le studentesse del Collegio hanno partecipato alla conferenza in cui la Dott.ssa Tania Albertini, Responsabile dei Programmi Internazionali e delle Relazioni Istituzionali di Italian Diplomatic Academy, ha presentato i programmi dell’Associazione e ha dato loro la risposta a questa domanda.

Italian Diplomatic Academy è un ente di alta formazione per gli studi internazionali formalmente associato al Dipartimento di Pubblica Informazione delle Nazioni Unite e ha sede a Palazzo Pindemonti Bentegodi in Via Leoncino 5 a Verona. Esso svolge una funzione di promozione e sensibilizzazione sulle attività e programmi ONU rivolti principalmente al mondo accademico, con lo scopo di offrire ricerca e analisi nel campo delle relazioni internazionali.

La Dott.ssa Albertini durante la conferenza ha, quindi, presentato agli studenti e alle studentesse riuniti i corsi di formazione di cui l’Accademia fa vanto, soffermandosi in particolare sul programma di simulazione “Studenti Ambasciatori alle Nazioni Unite”, che offre ai partecipanti la possibilità di vestire i panni di delegati degli Stati Membri e partecipare a una simulazione dei meccanismi di funzionamento delle Nazioni Unite a New York. È importante far notare il consenso che ha suscitato la presentazione, portando studenti e studentesse a porre alla Dott.ssa Albertini diverse domande, a testimonianza del fatto che il Collegio Don Mazza ospita dei veri e propri cittadini del mondo, desiderosi di avvicinarsi alla realtà internazionale nel complesso delle sue sfaccettature, a cui il direttivo del Collegio è lieto di offrire borse di studio a sostegno della mobilità internazionale.

Al termine della conferenza gli studenti e le studentesse, dopo aver ringraziato la Dottoressa Tania Albertini per il gentile intervento, sono rientrati nei loro alloggi, pronti a sognare di indossare i panni dei nuovi ambasciatori di domani.

15

16

#BeSafe Corso di Autodifesa

Spesso ci si domanda come ci si dovrebbe comportare in situazioni di pericolo, per aiutare i ragazzi a capire queste dinamiche, dal 25 novembre 2019, la ‘A.S.D. Taki No Kan’ ha diretto un corso di difesa personale presso la ‘Residenza Ferrari Dalle Spade’ di Verona.

Impostato sulle basi tecniche del ‘Jujutsu’ tradizionale giapponese, il corso non ha avuto la velleità di garantire l’invulnerabilità dei e delle collegiali partecipanti: gli elementi tecnici e teorici presentati per affrontare favorevolmente e con una migliore preparazione psico-fisica eventuali situazioni di aggressione, sono stati concepiti come propedeutica preparazione di base a una competenza, quella dell’autodifesa, che richiede anni per essere acquisita.

Il sistema didattico si è ispirato a quello attuato presso la scuola centrale di Shizuoka (Giappone) e il centro di riferimento a Neuchâtel (Svizzera) dell’associazione internazionale per lo studio e la preservazione delle arti marziali tradizionali giapponesi ‘Koryu Budo Seifukai’, a cui la ‘A.S.D. Taki No Kan’ è affiliata.

Modulato su incontri settimanali, il corso si è focalizzato sulle dinamiche (visualizzazione e strategia del movimento) e sulla psicologia dell’aggressione componente emotiva e atteggiamento mentale), presentando un compendio di elusioni, schivate e liberazione dalle prese, funzionali non solo a evitare di essere colpiti, ma anche a controllare l’azione dell’aggressore per impostare tecniche di leva o proiezione.

I partecipanti hanno avuto l’opportunità di constatare quanto gli istinti di una persona non preparata siano inadatti in un contesto di aggressione, comprendendo l’importanza di fattori come gestione della distanza e messa in condizione, sui quali hanno potuto lavorare mentre si esercitavano nelle tecniche a mani nude che gli venivano illustrate.

Attraverso una specifica preparazione fisica e attitudinale, gli allievi e le allieve hanno inoltre potuto comprendere quanto, anche in un contesto di studio come questo, sia importante adottare un atteggiamento tipicamente marziale, affinché il lavoro effettuato non sia solo chiaro all’intelletto, ma sia soprattutto il corpo a poterselo far proprio.

17

18

#DontStop Il collegio non si ferma!!!

Nessuno degli studenti si sarebbe aspettato di vivere l’esperienza di una pandemia, ma nella vita non si può mai dare nulla per scontato. Il COVID19 ha sconvolto la vita della popolazione mondiale, comprese le attività svolte all’interno della residenza universitaria Don Mazza.

Il mese di marzo è stato lo spartiacque tra la vita pre-virus e quella post-virus: all’improvviso le visite delle persone esterne non sono state più permesse e le attività formative proposte dalla residenza si sono dovute adattare utilizzando dei modi completamente nuovi affinché potessero essere fruibili dagli studenti e dalle studentesse.

La tecnologia è stata fondamentale per continuare a conservare un’illusione di normalità: le conferenze tenute da professori ed esperti esterni alla residenza e gli incontri di commissione gestiti dagli studenti si sono potuti svolgere in altra maniera. Le possibilità tecnologiche che sono state scelte hanno trovato aiuto nei personal computer che ogni studente possiede e nella connessione alla rete internet: l’opzione più avvicinabile a un incontro reale sono le videochiamate tramite programmi come Skype o Zoom. Dove questo non fosse stato fondamentale per un incontro (per esempio le conferenze dedicate ad un argomento di tipo artistico) sono state messe a disposizione degli studenti delle dispense con tutto il necessario per un approfondimento o studio approfondito, correlato di una verifica finale da attuare rispondendo a delle domande su un modulo online.

Queste soluzioni si sono rivelate adeguate per non lasciare che la cultura e la formazione si fermassero assieme agli altri settori bloccati nel periodo di quarantena.

19

20

#Economia Dal primo dopoguerra ad oggi

Martedì 21 aprile e martedì 5 maggio 2020 gli studenti e le studentesse delle Residenze di Padova e di Verona del Collegio Don Nicola Mazza hanno potuto partecipare telematicamente a due conferenze tra loro collegate, entrambe riguardanti il macro-tema dell’Economia, e organizzate dalla Commissione Cultura del Collegio di Verona.

La prima delle due conferenze, intitolata “Il Mondo Economico Odierno”, verteva sulle linee generali del funzionamento della Borsa, sui titoli di Stato, ossia Spread, BTP e BUND, e faceva riferimento alla definizione e al meccanismo di Bit-Coin e Cripto-Valute. Questo primo incontro telematico è stato tenuto dal dottor Michele Zilocchi, ingegnere chimico e responsabile del dipartimento di Cripto-Valute per un fondo di investimento inglese, nonché ex-studente del Collegio di Padova. Inoltre, visto il periodo storico in cui stiamo vivendo, il dottor Zilocchi ha ritenuto necessario fare riferimento, seppur in parte, anche all’attuale situazione economica mondiale, fortemente influenzata dalla pandemia che ormai pervade l’intero globo terrestre.

La seconda conferenza, dal titolo “Dalla crisi del primo Dopoguerra alla crisi di Wall Street: 1919-1929”, presentava come argomento centrale il punto di vista storico degli anni Venti del Novecento, per introdurre le cause di carattere socio-politico che diedero origine a una delle più grandi crisi economiche della storia dell’umanità: la Crisi di Wall Street. L’incontro, svoltosi sempre in via telematica, ha avuto come relatore il Professor Renato Camurri, docente di Storia Contemporanea del Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona, il quale ha condotto i partecipanti all’interno di questo percorso, partendo dalle conseguenze determinate dalla Prima Guerra Mondiale e analizzando la nascita dei totalitarismi in Italia ed in Germania, per poi giungere, appunto, ad una contestualizzazione storica della crisi americana e mondiale.

Nonostante le particolari modalità di svolgimento, i partecipanti hanno mostrato interesse nei confronti delle tematiche affrontate nelle due conferenze, tanto da esprimere alcune riflessioni individuali e da sottoporre interrogativi ai relatori al termine dei rispettivi incontri.

21

22

#Healthy Corso HACCP Il 27 novembre 2019, presso l’Aula Crestani della “Residenza Clara e Giannino Ferrari Dalle Spade”, gli studenti e le studentesse del Collegio Universitario Don Nicola Mazza di Verona hanno potuto conoscere i principi del sistema HACCP, ossia un insieme di procedure da seguire per mantenere la salubrità degli alimenti, valutando i rischi di contaminazione ai quali sono sottoposti.

Il relatore Piero Cappelletti ha spiegato che l’elaborazione di un piano di autocontrollo HACCP si basa sull’applicazione di differenti regole: l’individuazione dei pericoli, l’analisi dei rischi, l’individuazione dei punti di controllo critici (CCP), la definizione dei limiti critici, ma anche delle attività di monitoraggio, delle azioni correttive e delle attività di verifica, oltre alla gestione della documentazione.

In primo luogo, è stato presentato il Regolamento CE 852/04 del Parlamento Europeo sull’igiene dei prodotti alimentari, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare e impone le procedure nel campo della sicurezza alimentare; i collegiali hanno potuto apprendere quali sono questi principi, queste misure di prevenzione e, soprattutto, quali sono i maggiori fattori di rischio che possono causare la contaminazione degli alimenti.

Oltre alle imposizioni a livello legislativo, è stato, quindi, introdotto il discorso riguardante l’igiene, per quanto riguarda gli spazi nei quali vengono riposti o lavorati gli alimenti – come dispense, celle frigorifere e cucine – ma anche l’igiene degli operatori che entrano in contatto con essi.

Altro tema affrontato è stato quello della data di scadenza, tema nel quale è stata presentata la distinzione tra cibi che devono essere consumati preferibilmente entro una data e i cibi che, invece, devono essere obbligatoriamente consumati entro la data di scadenza prevista e posta nell’etichetta dell’imballaggio dell’alimento.

Nell’ultima parte del corso, dopo aver risposto alle domande degli studenti e delle studentesse, dando loro la possibilità di comprendere meglio i vari principi del Regolamento CE 852/04 per mezzo di esempi, il relatore ha sottoposto i collegiali a un breve questionario, utile a testare le conoscenze dei concetti e dei principi appena introdotti e presentati.

23

24

#BookLab Incontro con l’autore

Il Collegio Mazza è un libro con mille pagine bianche, pronte per essere riempite con le storie dei ragazzi e delle ragazze che lo vivono in prima persona. Per una volta, però, il Collegio ha preso in prestito delle pagine di tutt’altro colore, che hanno permesso di raccontare l’esperienza di chi un libro l’ha scritto per davvero, con tutto l’entusiasmo, la fantasia e la profondità d’animo di chi trascorre le giornate con la penna tra le dita, alla ricerca di un’ispirazione.

Da un’iniziativa della Commissione Cultura, il Collegio ha promosso un doppio incontro in via telematica, prima con una giovane scrittrice e poi con un affermato autore, per una doppia conferenza dal titolo “Booklab”.

Mercoledì 15 aprile è stata la volta di Elena Messina, studentessa di “Editoria e giornalismo” all’Università di Verona e autrice del romanzo “La ricetta del dolce perfetto”. Messina ha condotto e guidato i partecipanti in un viaggio nell’eros e nell’amore dai contorni filosofici e sociologici. Un dialogo-intervista che ha permesso di immergersi nel mondo delle sensazioni di pancia, dei brividi che bloccano il tempo.

Sempre sulla modalità del dialogo-intervista è stata impostata la conferenza che ha visto protagonista il professore Roberto Marri, che giovedì 30 aprile ha presentato la sua raccolta di poesie “Primavere promesse”. Marri ha proposto un’analisi e un commento approfondito dei versi della sua opera, fornendo una preziosa opportunità di riflettere sui diversi aspetti dell’esistenza umana, spaziando su temi quali l’attesa del sabato del villaggio, la consapevolezza di un’assenza e l’effetto sorpresa che ci coglie spesso di soprassalto.

Due incontri che hanno confermato l’attenzione del Collegio nei confronti della crescita degli studenti e delle studentesse dal punto di vista umanistico. In questo caso è stata offerta un’importante occasione di avvicinarsi al mondo dell’editoria con gli occhi di due professionisti della scrittura, cogliendo i segreti di un mestiere che fa della tradizione il suo fiore all’occhiello.

25

26

#WebMarketing Il Collegio Mazza è il luogo ideale dove integrare al percorso universitario le diverse competenze più richieste nel mondo del lavoro.

La Commissione culturale ha deciso di organizzare un ciclo di conferenze sul tema del web marketing, un ambito sempre più attuale e decisivo per le aziende proiettate al futuro.

Il primo di questi incontri si è svolto mercoledì 6 maggio e ha visto protagonista Mattia Soragni, che ha illustrato in maniera limpida cosa significa portare sul mercato un’idea nel modo più veloce possibile, con pochi soldi. Lo stesso Soragni ha mostrato i diversi modelli di business e le tecniche che permettono alle imprese di vendere il prodotto prima di averlo creato.

Una settimana più tardi è stata la volta di Matteo Turetta, che si è focalizzato sul marketing per eventi. Turetta ha proposto una panoramica sulle normative di riferimento per eventi pubblici e le procedure standard di organizzazione. Sono stati attraversati temi quali la pianificazione, le normative di riferimento per eventi pubblici e le procedure standard di organizzazione, fino all’analisi relativa alla modalità con cui il marketing strategico può diventare l’elemento decisivo nel sostenere economicamente le iniziative mediante la raccolta di sponsorizzazioni o erogazioni liberali.

L’onore di chiudere questo ciclo di conferenze è stato attribuito a Federico Spinelli, che mercoledì 27 maggio ha trattato il tema degli influencer. L’incontro con quest’ultimo è stato molto interattivo, con il relatore che ha cercato di coinvolgere al massimo il pubblico, rivelando non pochi strumenti che consentono di scoprire i diversi meccanismi, anche quelli meno leciti, utilizzati dagli influencer per far crescere il proprio pubblico di seguaci.

Il Collegio Mazza anche con questa iniziativa ha voluto mostrare i principi che lo annoverano come prestigioso collegio di merito. È sempre ardente la volontà di fornire ai propri studenti e alle proprie studentesse la possibilità di interessarsi di diversi aspetti del mondo che ci circonda, con un occhio vigile al mercato del lavoro.

27

28

#Benessere L’Ansia e le Emozioni si possono controllare?

Quante volte è capitato nella vita di trovarsi in situazioni difficili e di dover reagire gestendo al meglio le proprie emozioni. Per alcune persone è più semplice, per altre non lo è affatto, al contrario diventa difficile mantenere l’autocontrollo. L’ansia rappresenta un meccanismo di difesa per riuscire ad affrontare le mille difficoltà che si possono incontrare nella vita di ogni giorno.

Quando questa si trasforma in angoscia o non viene tenuta sotto controllo diventa un problema che ha bisogno di soluzioni per uscirne.

Tra le iniziative offerte dal Collegio Universitario Don Mazza per gli studenti delle residenze è stato proposto anche un corso, erogato in forma telematica, sulla gestione dell’ansia e delle emozioni a cura della dott.ssa Cecilia Venezia psicologa e formatrice. I ragazzi che hanno partecipato hanno avuto la possibilità di riscoprire se stessi attraverso esercizi di riflessione sulle loro modalità di reazione agli eventi, descrivendo la loro personalità e il rapporto con gli altri.

Si è trattato l’argomento dell’ansia in relazione anche allo studio e all’Università.

Ognuno ha raccontato una propria emozione agli altri partecipanti e partendo da ciò sono state spiegate tecniche fondamentali che possono essere adottate come strumento di gestione. Importante è saper distinguere l’ansia “sana” da negativa che porta all’esasperazione. Quando si pensa di non riuscire a superare un ostacolo si può far riferimento ad una tecnica che consiste nel pensare alla cosa più brutta che possa capitare e portarla all’esagerazione fino a ritenerla ridicola. Bisogna avere la consapevolezza che ci sono varie possibilità e se qualcosa non funziona la prima volta non è detto che non si possa rimediare.

Altra distinzione significativa è quella tra ciò che è urgente e ciò che è importante.

Quando riconosco che una determinata cosa deve essere fatta nell’immediatezza mi dedicherò subito a quella e in seguito penserò al resto. Questo corso ha suscitato molto interesse perché ha permesso agli studenti di confrontarsi tra loro, di interagire e di comprendere come l’empatia, il mettersi nei panni degli altri, sia veramente utile per poter gestire al meglio anche i rapporti.

29

#TimeManagment Quali sono le tue priorità?

Nuovi corsi sono stati proposti nei mesi scorsi telematicamente agli studenti e alle studentesse delle Residenze del Collegio Universitario Mazza. Numerosi hanno aderito alle diverse iniziative e i ragazzi si sono dimostrati molto interessati e partecipi.

Un gruppo ha scelto di dedicare le ore formative iscrivendosi al corso “Metodo di studio e Time Management”. Come riuscire a combinare gli impegni che occupano le nostre giornate? Molto importante è imparare a controllare il proprio tempo per vivere al meglio evitando ansia e stress. È necessario gestire noi stessi partendo da un’analisi che ci consente di capire come funzionano il corpo e la mente. Ognuno di noi ha dei propri schemi mentali in base ai quali viene interpretata la realtà. Gli individui si affidano a questi principi organizzativi che possono subire variazioni. In questo caso si vengono a creare situazioni spiacevoli.

Gestire male il tempo comporta disturbi a livello psicologico e per questo motivo è consigliato svuotare la mente dai pensieri per lasciare spazio all’azione. Occorre fissarsi degli obiettivi e imparare a distinguere ciò che è urgente e necessario da ciò che non lo è. Sostituire azioni di primaria importanza con attività più piacevoli e poco rilevanti rappresenta la cosiddetta procrastinazione. Non si tratta di un corretto metodo per gestire il proprio tempo a disposizione. Dedicarsi prima a quelle situazioni che ci sembrano sgradevoli e più complicate consente poi di occuparsi ad altre cose con più leggerezza.

Chi ha partecipato attivamente alle lezioni ha avuto la possibilità di lavorare in gruppo attraverso apposite piattaforme e stanze private di Google Meetings come strumento di confronto. Molti esercizi richiedevano di riflettere sulla seguente domanda: “Quali sono le tue priorità?” e venivano eseguiti anche con post-it.

Del corso se ne è occupata la psicologa e formatrice Cecilia Venezia che ha illustrato attraverso slides e la visione di TED talks come apprendere a gestire sé stessi e il tempo.

30

#Solidarietà Servizio Civile Nazionale Tra i principi fondamentali che muovono il Collegio Mazza ci sono il condividere, il vivere assieme e l’aiutare gli altri. Gli stessi valori che trasmette il Servizio Civile Universale. Una comunione d’intenti che è stata illustrata alla perfezione nella conferenza – organizzata in via telematica dalla Commissione culturale – giovedì 14 maggio.

Con le parole di Roberto Andreani, colonna portante del Servizio Comunicazione del Dipartimento di Politiche Giovanili e Servizio Civile, gli studenti e le studentesse hanno avuto l’occasione di conoscere tutte le dinamiche che caratterizzano quella che costituisce per molti giovani una svolta di vita a tutti gli effetti. Un cambio di rotta che ha dato a molti l’opportunità di operare in campi come l’assistenza, la protezione civivle e la promozione della pace tra i popoli.

Andreani ha coinvolto i partecipanti assiduamente, anche attraverso dei giochi interattivi, aiutandoli a scoprire le loro peculiarità che possono essere messe al servizio degli altri. Una conferenza, in sostanza, nella quale anche, e soprattutto, gli ospiti sono stati protagonisti attivi.

Ad impreziosire la serata, sono intervenute Annalisa Di Mauro e Marta Chionchio, ex volontarie che hanno portato la loro testimonianza importante relativa all’esperienza che hanno svolto con il Servizio Civile Universale. In maniera molto dettagliata, sono state le due ragazze a sottolineare i requisiti necessari per partecipare al progetto: diciotto anni l’età minima, ventotto quella massima. Non è necessario avere un titolo di studio e possono partecipare sia ragazzi e ragazze con cittadinanza italiana, sia, semplicemente, soggiornanti in Italia.

La motivazione e la voglia di mettersi in gioco per gli altri sono, quindi, gli ingredienti indispensabili.

Il Collegio Mazza nel suo panorama di attività formative offerte non manca mai di avvicinare ragazzi e ragazze a opportunità di crescita personale e umana. L’obiettivo è quello di portarli alla consapevolezza che, oltre alle conoscenze e competenze acquisite nel percorso universitario, è necessaria una crescita dal punto di vista umano per diventare effettivamente protagonisti nella scena civile e sociale quotidiana. Un Collegio che si prende cura di tutti, giorno dopo giorno.

31

32

33

34

35

36

www.collegiomazza.it