1.4 Microphytobenthos Il microphytobenthos (MPB) è costituito da microalghe eucariotiche e cianobatteri che crescono sullo strato superficiale dei fondali e in molti ecosistemi poco profondi, come la laguna di Venezia, questa biomassa di microalghe bentoniche supera quella di fitoplancton nelle acque sovrastanti. Il microphytobenthos, attraverso il meccanismo di fotosintesi, concorre all’assunzione di carbonio e alla produzione di ossigeno e, con il suo proliferare, crea un biofilm sulla superficie del sedimento che fornisce un effetto stabilizzante e quindi aumenta la soglia critica per l’erosione del fondo riducendo la risospensione del sedimento stesso. Più fattori possono influenzare la frequenza con cui avviene la fotosintesi, e quindi la variazione stagionale della proliferazione di MPB, come ad esempio: i forti gradienti fisico-chimici sugli strati superficiali dei sedimenti, la perturbazione del sedimento causata dal moto dell’acqua, le attività antropiche, la salinità, la temperatura dell’acqua, la disponibilità di luce e le dimensioni dei grani del sedimento. In particolare, il microphytobenthos è influenzato dalle caratteristiche del sito di campionamento come, da alcuni studi (Facca et al.; 2002), è emerso che l’abbondanza cellulare è maggiore nei substrati di limo e argilla poiché sono più adatti alla crescita di diatomee rispetto alla sabbia. Infatti, le particelle di fango sono solitamente una fonte importante di composti organici e sostanze nutritive. Quindi le comunità di diatomee bentoniche, che sono fortemente legate ad alcune variabili che caratterizzano gli ambienti poco profondi come la laguna di Venezia, potrebbero essere convenzionalmente usate come biomarcatori per monitorare lo stato ambientale dell’ecosistema lagunare.
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