I risultati ottenuti mostrano un buon livello di comfort nel soggiorno e una situazione critica nelle camere sia in estate che d’inverno. Si ricorda che le valutazioni proposte sono state effettuate considerando soltanto gli intervalli temporali in cui le stanze sono occupate da almeno una persona. In questo senso e secondo le ipotesi fatte, le camere sono occupate principalmente di notte mentre il soggiorno durante il giorno. Si nota infatti come di notte, anche nel periodo estivo, la sensazione termica provata dalle persone nelle camere sia di grande freddo. Ciò è dovuto all’abbassamento notturno del metabolismo, che comporta un minor dispendio energetico da parte del corpo umano. Tale problema è comunemente risolto modificando adeguatamente il proprio abbigliamento, ad esempio utilizzando coperte di diversa resistenza termica in base al periodo (inoltre il modello matematico non considera la resistenza termica dei materassi). Il modello implementato in TRNSYS non riesce a tenere conto in modo preciso del comportamento variabile degli utenti, pertanto si ritengono accettabili i risultati precedentemente mostrati che saranno alla base del dimensionamento di tutti gli impianti.
9.1.1. Valutazione del discomfort locale Come descritto in UNI EN ISO 7730 [20], i valori di PMV e PPD esprimono la sensazione di caldo o freddo provata dal corpo umano nel suo complesso, senza tenere in considerazione l’eventuale disagio causato dal riscaldamento o raffreddamento di una specifica parte del corpo. Tale fenomeno è detto discomfort locale e può avere diverse cause. La più nota è la corrente d’aria, ma altre cause possono essere un’elevata differenza verticale di temperatura dell’aria tra il livello della testa e quello delle caviglie, pavimenti troppo caldi o troppo freddi o un’asimmetria della temperatura radiante troppo elevata. Come già visto al paragrafo precedente, le persone più sensibili al discomfort termico sono quelle che svolgono attività leggere o sedentarie. Il fenomeno viene valutato in termini di PD (percentuale di insoddisfatti) con equazioni specifiche per ogni tipologia. In questo paragrafo verranno in particolare analizzati i discomfort localizzati dovuti all’asimmetria radiante e alla differenza verticale di temperatura dell’aria. Tali parametri sono stati valutati per ogni stanza climatizzata in soli due momenti durante l’anno, ossia nel verificarsi dei carichi di picco in riscaldamento e raffrescamento sensibile. La scelta è ricaduta in tali momenti dell’anno per analizzare l’influenza del sistema radiante sulla sensazione di comfort dell’edificio.
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