Il Contadino - maggio 2018

CRONACHE

Anno V - n. 9/2018 - Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 c. 1, - copia: 0,10

periodico mensile della coldiretti trentino alto adige

all’interno

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Assemblea Pensionati: rinnovatate le cariche sociali

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Clubs 3P, bilancio positivo del presidente Ribolli

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Donne Impresa: 45° anniversario

5 maggio 2018

agricoltura orticoltura giardinaggio

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Sommario

Le nostre sedi in Trentino Alto-Adige Trento (sede provinciale) via Kufstein, 2 Loc. Spini di Gardolo Tel. 0461 915575 Arco Via S. Caterina, 60/A Tel. 0464 532242 Borgo Valsugana Via Città di Prato Tel. 0461 753212 Cles Piazza Granda, 18 Tel.0463 421317 Levico Terme Via Clauda Augusta, 13 Tel. 0461 706592 Malè Via Damiano Chiesa, 6 Tel. 0463 902111 Mezzolombardo Via Rotaliana, 23 Tel. 0461 601404 Rovereto Via Monte Cauriol 7/B Tel. 0464 432009 Tesero Via Roma, 22/B Tel. 0462 814474 Tione di Trento Via Circonvallazione, 63 Tel. 0465 321163 Bolzano (sede provinciale) Via Bruno Buozzi, 16 Tel. 0471 921949 Salorno Via Nazionale, 11 Tel. 0471 885098 Orari uffici: dal lunedì al giovedì 8.00-12.30 / 14.00-17.30 venerdì 8.00-12.00

ASSEMBLEA PENSIONATI

5 Rinnovate cariche sociali

attualità

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Clubs 3P, bilancio positivo del presidente uscente Ribolli Superato il migliaio di aderenti Tagli inaccettabili alla Pac, a rischio 35 miliardi di risorse News Maggio Con lo stop sul grano al glifosato, 20mila posti di lavoro in più In 600 mila all’assalto del Villaggio Coldiretti a Bari

l’angolo giuridico

16 La prelazione agraria

DONNE IMPRESA

17 45°Anniversario Donne Impresa

NOTIZIE FISCALI

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Percentuali di compensazione per bovini e suini per l’anno 2018 Nuove regole per l’acquisto di carburanti per l’autotrazione di veicoli a motore Operazioni intracomunitarie: obbligo preventivo di iscrizione al registro dell’Agenzia delle Entrate 23 Novità sulla fatturazione elettronica per l’acquisto di carburanti dall’1.07.2018

formAZIONE

24 Corso di formazione “Sicurezza base per dipendenti agricoli”

epaca

25 Comunicazione periodica della previdenza complementare 26 Invalidità civile: importi e limiti di reddito 2018 27 Malattie professionali agricole: un servizio qualificato del Patronato EPACA

fondazione mach

28 Vinitaly, premiazione del 2° concorso sui vini del territorio Tecnico superiore del verde, al via la 6° edizione 29 FEM e Rotholz, 35 anni di gemellaggio inserzioni

30 Compro e vendo maggio Direttore editoriale: Mauro Fiamozzi Direttore di Redazione: Stefano Mura Comitato di Redazione: Barbara Battistello Christian Beber Luca Deavi Michele Eccher

Giacomo Fascella Mauro Sonn Marco Zanoni Direzione Redazione Amministrazione: 38121 Trento Loc. Spini di Gardolo Via Kufstein, 2 Tel. 0461 915575 Fax 0461 913093

CRONACHE Periodico - Aut. Trib. n° 6 del 20/11/14 Dir. resp.: Barbara L. Grafica e stampa: a cura di Scripta sc - Trento Stampato su carta ecologica

Le tesi espresse nelle rubriche e negli articoli firmati impegnano soltanto l’autore e non rispecchiano quindi necesseriamente le opinioni della rivista

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ASSEMBLEA PENSIONATI

MAGGIO - N. 5/2018

Assemblea Pensionati: rinnovate le cariche sociali Oltre ottanta i pensionati provenienti da tutto il Trentino riuniti presso la sala congressi della Coldiretti di Trento per eleggere le nuove cariche sociali che rimarranno in carica fino al 2022

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a giornata dopo i saluti di rito del Presidente e del Direttore di Coldiretti, ha avuto il suo momento centrale con il sentito, seguito e toccante intervento del Delegato Diocesano per la Pastorale dei Pensionati don Piero Rattin sul tema “Invecchiare bene è un arte”. Ha preso alcuni spunti e richiami da una sua pubblicazione, con lo stesso titolo e purtroppo da ristampare, per richiamare ai delegati l’importanza di vivere la vecchiaia con pienezza, in modo arricchente e sereno riprendendo anche considerazioni e indicazioni di esperti “anziani” di varie scienze umane, mediche e spirituali.

Dopo una partecipata discussione è seguito l’intervento del Segretario Nazionale di Federpensionati Coldiretti: Danilo Elia, sempre presente alle nostre assemblee ed iniziative che negli anni ha consolidato rapporti di vera amicizia.

Alla conclusione della mattinata si è provveduto al rinnovo delle cariche sociali come stabilito dal nuovo statuto dell’Associazione. All’assemblea compete l’elezione diretta del Presidente, dei Vicepresidenti, dei consiglieri e del collegio dei Revisori dei Conti (nuovo istituto). Dopo 8 anni di intenso lavoro il presidente Giorgio Coletti ha lasciato la presidenza che è stata raccolta da Gabriele Paris che, nell’ultimo tratto di lavoro in Coldiretti è stato responsabile del Patronato EPACA (vedi box).

Non poteva mancare un importante e sentito momento per ringraziare il Presidente Giorgio Coletti, che continua come vicepresidente il suo impegno nell’Associazione, per l’impegno, la dedizione, la sensibilità negli otto anni di mandato.

Il Segretario di Federpensionati, Danilo Elia, ha letto la pergamena firmata dal Presidente nazionale di Coldiretti, Moncalvo Roberto e dal Presidente nazionale della Federpensionati, Grenzi Giorgio che accompagna la medaglia d’oro con-

Nuove cariche sociali Assemblea Pensionati Presidente: Paris Gabriele Vicepresidente: Coletti Giorgio (Mori) Vicepresidente: Zadra Amerigo (Revò) Vicepresidente: Zendri Roberto (Ledro) Consigliere: Alberti Giuseppe (Comano Terme) Consigliere: Armani Vito (Ala) Consigliere: Bertolas Marco (Campodenno) Consigliere: Brena Giovanni (Bleggio Superiore) Consigliere: Canal Dario (Cavalese) Consigliere: Pellegrini Carlo (Giovo) Consigliere: Scarabello Alberto (Brez)

Consigliere: Viola Donato (Nave San Rocco) Consigliere: Zamboni Mario (Altopiano della Vigolana) Consigliere: Zanoni Marta (Terzolas) Revisore dei Conti: Cattoni Giovanni (Cavedine) Revisore dei Conti: Emer Alessandro (Predaia) Revisore dei Conti: Monegatti Ambrogio (Peio) Ulteriori tre consiglieri, come da Statuto, saranno nominati direttamente dalla Giunta di Coldiretti del Trentino.

feritagli. Dai suoi consiglieri il “grazie” con una preziosa statua in legno lavorata da un artigiano della Val Gardena che riproduce San Giorgio.

Prima di concludere attorno ad un signorile rinfresco, che è stata occasione per ringraziare i consiglieri che hanno lasciato il Consiglio ed augurare proficuo lavoro ai nuovi, un lungo applauso ha accompagnato la consegna di un mazzo di fiori alle mogli di Marco Bortolameotti, Mario Bailoni e Silvino Moser, nostri indimenticabili dirigenti.

Riteniamo opportuno portare a conoscenza di tutti gli associati l’intervento del Presidente Giorgio Coletti: “Buon giorno a tutti e benvenuti a questo importante appuntamento dell’Assemblea Annuale della nostra associazione che quest’anno è anche elettiva.

Carissimi associati, carissimi pensionati, l’Assemblea per un’ Associazione è sempre un momento importante, nella quale oltre ad elencare quanto è stato fatto o promosso nello scorso

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MAGGIO - N. 5/2018

anno e valutarne i benefici, è momento per promuovere l’attività futura.

Prima di dar inizio ai lavori credo sia mio e nostro dovere ricordare, gli associati che in quest’anno trascorso dall’ultima nostra Assemblea ci hanno lasciato, ed in particolar modo il nostro carissimo amato ex Presidente Marco Bortolameotti che nel mese di novembre ha raggiunto in Paradiso gli indimenticabili nostri consiglieri Silvino Moser e Mario Bailoni che l’hanno preceduto.

Cordialmente saluto e ringrazio le signore Giannina, Maria Luigia e Raffaella che con la loro presenza ci fanno ancora sentire più vicini ai nostri cari amici scomparsi.

Saluto cordialmente a nome di tutti i nostri associati le autorità presenti ed in particolare il nostro Segretario Generale della Federpensionati

Importanti obiettivi scaturiti dall’Assemblea nazionale del 21-23 gennaio 2014 - Favorire il ruolo attivo degli anziani valorizzando le loro esperienze; - Confronto intergenerazionale; - Partecipazione alle iniziative della Coldiretti per favorire le condizioni economiche nelle aree rurali e urbane; - Promuovere iniziative di ricerca e studio per il pieno riconoscimento dei diritti delle categorie dei pensionati; - Di intervenire, d’intesa con la

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Coldiretti presso le istituzioni ed enti che operano a tutti i livelli, per tutelare gli interessi della categoria, migliorandone le condizioni di vita.

- Promuovere tutte le iniziative che possano coinvolgere le attività d’impegno e scambi culturali, quali convegni, seminari ed incontri tematici sulle problematiche sociali e previdenziali, gite sociali, soggiorni.

ASSEMBLEA PENSIONATI

Coltivatori diretti che è venuto appositamente da Roma per partecipare a questa Assemblea; il presidente Gabriele Calliari, il nostro direttore Mauro Fiamozzi, che sempre hanno avuto un occhio di riguardo per la nostra Associazione.

Saluto e ringrazio per la loro partecipazione i rappresentanti delle Donne impresa, dei Giovani Coldiretti e di Coldiretti Service.

Saluto il nostro invitato relatore don Piero Rattin, delegato diocesano per la Pastorale dei Pensionati, che interverrà sull’importante tema “Invecchiare bene è un’arte”, oggetto anche di una Sua recente pubblicazione. Anticipatamente lo ringrazio e per la Sua disponibilità.

Ringrazio e saluto per il lavoro svolto in questo passato 2017, i miei Consiglieri per il loro contributo e partecipazione; Christian Beber nostro Segretario Provinciale sempre attento alle nostre esigenze, che coadiuvato da Marisa Bortolotti ci ha seguito nell’attività istituzionale, non ultima lo svolgimento delle Assemblee territoriali e sezionali preparatorie a questa Assemblea Elettiva.

Il 26 maggio 2017 si svolgeva per la prima volta in questa Sede, la nostra Assemblea annuale, alla quale erano presenti il segretario generale della Federpensionati dott. Elia Danilo ed il Presidente Giorgio Grenzi che oltre a presentare la Tessera Vantaggi, auspicava per l’Associazione un maggior coinvolgimento delle altre forze sociali per poter raggiungere quegli importanti obiettivi scaturiti dall’Assemblea nazionale del 21-23 gennaio 2014 (vedi box).

Seguendo queste direttive, sia a livello nazionale che provinciale siamo intervenuti a tutti gli interventi promossi dalla Coldiretti partecipando

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alla Giunta, ai Consigli provinciali, che a quelli Romani della nostra Coldiretti Federpensionati.

Abbiamo seguito anche l’organizzazione Coldiretti nelle importanti manifestazioni nazionali: - a Roma contro l’adesione dell’Europa al CETA ed a Milano nell’ambito della tre giorni del ”villaggio Coldiretti” incentrata soprattutto sul cibo e la sua provenienza che l’etichettatura sull’origine dei prodotti deve garantire. Ciò sempre nell’ottica di contribuire col portare le nostre esperienze ed apprendere quelle degli altri, sempre col fine principale di poter migliorare il nostro vivere nelle campagne, quello dei nostri familiari, e non ultimo quello dei giovani, nostro futuro.

Per la parte associativa, come per gli altri anni abbiamo promosso con successo la gita sociale in Istria, gita, che da alcuni anni viene effettuata unitamente alle Donne Impresa. A seguire il collaudato ultraventennale soggiorno marino: momento di aggregazione profonda che ci vede impegnati annualmente con un centinaio di pensionati. Quindici giorni di amicizia e sana allegria durante i quali non sono mancate delle gradite sorprese, quali la visita del Presidente e Segretario della Federpensionati di Cesena, quella del nostro direttore Mauro Fiamozzi e del segretario Christian Beber, ciò oltre le gradite gite sul mare e nell’entroterra Romagnolo offerte dai signori Pollarini dell’Hotel Silver.

Per il 2018 questi due eventi sono ormai prossimi, e come sempre le iscrizioni non mancano e ci stiamo avviando verso “il tutto esaurito”.

Non solo questo, ma anche le rivendicazioni sociali, delle quali abbiamo parlato e sviscerato durante gli incontri territoriali di questo mese scorso alla quali eravate presenti, per cui non ritengo opportuno riparlarne, a meno che qualcuno di Voi non lo richieda.

Venendo all’Assemblea odierna, che come detto in apertura è anche elettiva, vede applicato per la prima volta dalla sua approvazione il nuovo Statuto: spetta infatti all’Assembla eleggere il Presidente, i Vicepresidenti il Collegio dei Revisori dei Conti, e gli altri Consiglieri, che affiancati da tre membri nominati dalla Giunta Coldiretti formeranno il prossimo direttivo provinciale.

Riguardo alla nomina per la presidenza, non appare il mio nome, ma quello di Gabriele Paris, ciò in quanto io, visto i due mandati quadriennali sostenuti dal 2010 ad oggi, ho ritenuto osservare il limite dei due mandati previsti dal

nuovo statuto per la carica di Presidente Provinciale.

Considerando poi che col passare degli anni questi pesano sempre di più, ho ritenuto utile passare la mano ad una persona molto più giovane di me, attenta e dotata dei requisiti migliori per tutelare la categoria di noi pensionati, essendo stato Gabriele come Voi tutti ben sapete, direttore dell’EPACA per lunghi anni.

La mia decisione di lasciare la Presidenza, ma non il Consiglio, è stata avallata anche dal Consiglio Uscente, dal quale ho avuto sempre un ampio sostegno e leale collaborazione e che non mi stancherò mai di ringraziare.

Certo quando si lascia, ci si domanda sempre se quello che si è fatto è stato fatto bene, se si poteva fare di più, se si è sbagliato qualcosa o se addirittura non si è fatto il proprio dovere. A voi ora dare questo giudizio… Spero sia positivo…

Vi ringrazio pertanto per l’ opportunità datami di crescere anche come persona, e non solo, ma anche di avermi dato la possibilità in questi otto anni di presidenza di conoscere tante persone, luoghi e cose, che solo rivestendo taluni incarichi si possono ottenere e soprattutto per avere trovato tanti amici.

Grazie ancora a tutti, e buon lavoro per il prossimo quinquennio.

“È il momento di promuovere l’attività futura”

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0 gennaio Mercoledìì 17 febbraio Mercoled ì 7 marzo Festa di Mercoled4 aprile Primavera!

1 o t a b Sa 5 aprile Domenicaì 19 maggio Mercoled 6 giugno Mercoledì

ATTUALITÀ BZ e TN

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Clubs 3P, bilancio positivo del presidente uscente Ribolli La cantina sociale di Lavis ha ospitato l’assemblea provinciale dei Clubs 3P che, dopo un anno particolarmente impegnativo, ha raccolto comunque dei buoni risultati. Questa è stata l’ultima assemblea per Roberto Ribolli in qualità di presidente e consigliere della Federazione Provinciale Clubs 3P “La necessità per i giovani imprenditori agricoli di mantenere salda la passione e l’impegno”

Un momento dell’assemblea

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l presidente uscente Ribolli e il segretario della Federazione Luca Deavi hanno sottolineato la necessità per i giovani imprenditori agricoli di mantenere salda la passione e l’impegno nel desiderio di andare avanti, sapendo interpretare quali siano i giusti strumenti per le sfide del futuro. Rimangono fondamentali la formazione e l’aggiornamento continuo, questo anche a garanzia del prodotto e del rispetto per l’ambiente.

Su questo fronte Coldiretti si è mossa bene ottenendo l’accredito di “Ente Formatore”.

Nel suo saluto Ribolli ha ricordato che quanto realizzato è stato possibile grazie a tutti i componenti del Direttivo provinciale, da cui ha avuto sempre massimo appoggio. Colleghi che poi sono diventati amici e che hanno rappresentato i Clubs, oggi sparsi nella nostra provincia, con diciassette realtà e poco meno di mezzo migliaio di aderenti.

Una rappresentanza variegata, confinante con le province di Verona a Sud e di Bolzano a Nord, sensibile nel tentare di cogliere le difficoltà, talvolta anche le paure, ma soprattutto la gran passione e la voglia di andare avanti, tipica di un mondo come quello contadino, sempre attento e pronto ad intraprendere e tentare d’individuare giusti strumenti risolutivi che possano fronteggiare le grandi sfide che il contesto socio economico richiede.

Diverse le azioni sinergiche: 1) al tavolo di confronto con il nostro Assessorato di riferimento. Rispetto alle 3P è stato chiesto e si chiede a gran voce alle nostre Istituzioni (come già chiesto in altre passate Assemblee) una 4a P, ossia quella della PROGRAMMAZIONE, perché alle imprese servono regole certe, chiare e durature e non il pressapochismo di questi ultimi anni; 2) collaborazioni nell’ambito delle iniziative

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ATTUALITÀ BZ e TN

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prodotte come Tavolo provinciale Piano d’Ambito Economico delle principali associazioni giovanili di categoria; progetti che a mano a mano si sono intrapresi con i giovani albergatori di Asat, piuttosto che con i giovani artigiani o in alcuni viaggi di studio come quello vissuto presso le Istituzioni Comunitarie di Bruxelles che è stato sicuramente il più significativo); 3) l’impegno a livello di singoli Clubs sul territorio, spesso orientati ad un coinvolgimento con il mondo dei consumatori e della stessa società civile in generale, come accaduto con le bellissime esperienze vissute in quel di “Pomaria”, la festa per eccellenza della mela che si tiene tutti gli anni nel secondo fine settimana di ottobre in Valle di Non. Sempre in Val di Non e specificatamente a Cles non è mancata la partecipazione alle ultime edizioni della fiera del Primo Maggio, nella quale si è cercato di far rivivere la storica e tipica “Gimkana” 3P dei trattori.

Importanti anche i contributi prestati durante le diverse Feste del Ringraziamento o a singoli eventi territoriali come ad esempio in Val di Cembra per la mostra del Muller Thurgau o, ancora, alcuni incontri tecnici, come quello che ci ha visti ospiti ad Avio alla Tenuta San Leonardo di proprietà dei Marchesi Guerrieri Gonzaga.

4) L’ essere funzionali alle dinamiche intraprese dalla nostra Organizzazione Coldiretti, sia localmente sia al livello nazionale, come le mobilitazioni e presidi per la tutela del

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made in Italy agroalimentare al Valico del Brennero, la presenza con dei nostri volontari all’Expo di Milano, il 6/7 luglio 2016 al tour delle Ragioni del cuore o a incontri congiunti per eventi promossi da Giovani Impresa, dentro e fuori i nostri confini provinciali.

Infine Roberto Ribolli ha augurato al nuovo Consiglio e a colui che sarà il suo successore, di individuare nuove traiettorie sul ruolo, sulle finalità e sugli obiettivi che i 3P dovranno perseguire per avere una giusta connotazione e dignità nello scenario agricolo provinciale e più specificatamente all’interno della grande Famiglia di Coldiretti Trento. Traiettorie che portino ad un Agricoltura in cui finalmente si compia una “sburocratizzazione” decisa che agevoli le imprese Agricole, mettendole finalmente al centro della programmazione Agricola Europea, Nazionale e Provinciale; i nostri burocrati dovrebbero impegnarsi più di quanto stiano facendo, affinché i fondi destinati al comparto vadano effettivamente a chi si occupa di agricoltura, a chi ha realmente le “mani e scarponi sporchi”. In una terra come la nostra serve una Cooperazione che acconsenta al Socio di essere più risorsa, parte integrante e protagonista del tessuto socio economico locale.

Tutto ciò nell’ottica di PROGREDIRE, che di fatto è la terza P del motto dei 3P (la prima e la seconda P come è noto sono PREPARARE e PARTECIPARE).

“Alle imprese servono regole certe, chiare e durature”

Da sinistra Roberto Ribolli, Marco Gerola e Luca Deavi

ATTUALITÀ BZ e TN

MAGGIO - N. 5/2018

Superato il migliaio di aderenti L’assise ha permesso di esprimere ai numerosi partecipanti il punto della situazione programmatico-organizzativa di un’ennesima attività d’esercizio, chiusa con risultati più che soddisfacenti Prosegue con soddisfazione il cammino di crescita di Coldiretti Service Trento, radunatasi in Assemblea lo scorso 10 aprile

Un momento dell’assemblea

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n’ attività d’esercizio, quella in esame nel corso dell’assemblea che, tra le varie, dalla lettura del bilancio consuntivo 2017 curata dal revisore contabile rag. Marco Gerola, ha espresso una piacevole e confortante nuova impennata del numero degli aderenti al circuito, che in questi ultimi mesi hanno abbondantemente superato il migliaio di unità.

Nel suo intervento il Presidente Enzo Franzoi ha espresso parole di apprezzamento agli operatori agricoli che in questi anni si sono associati al circuito, per aver a sua detta recepito il concetto che appartenere a Service Trento da’ l’opportunità di regolarizzare gli eventuali scambi di manodopera tra partite iva agricole, in particolare da un punto di vista finanziario e di tracciabilità dei pagamenti, ma anche da un punto di vista previdenziale, assicurativo e di prevenzione da ipotetici infortuni sul lavoro.

Il monitoraggio degli interscambi tra prestatori e richiedenti (sia manuali sia con l’ausilio dei macchinari) ha espresso risultati lusinghieri, in particolare per le prestazioni condotte in larga parte dai più giovani che, in questa maniera, hanno avuto l’opportunità di integrare il reddito aziendale, di ammortizzare le spese oltre che di accrescere la propensione all’ammoder-

namento ed agli investimenti aziendali.

Un’ appartenenza, quella al Circuito che, oltre che “sanare” eventuali rapporti di lavoro già in essere, ha permesso nel tempo di accedere a diversi servizi, tra cui quello relativo alla contrattazione collettiva bimensile del carburante agricolo (sia agevolato che da autotrazione) che, per volumi di prodotto contrattato (dato 2017), ha movimentato quasi 800.000 litri (rispetto ai 580.000 del 2016).

Il susseguirsi dei lavori assembleari ha infine contemplato il rinnovo di un terzo dei rappresentanti in Consiglio Direttivo, che ora (per ordine alfabetico) risulta composto da Francesco Calliari, Alessio Carlin, Vittorio Facchini, Enzo Franzoi, Michele Giovannini, Claudio Moratelli, Ermanno Paolazzi, Daniele Rizzi e Stefano Ticò. Alla conduzione della Segreteria provinciale è stato riconfermato Luca Deavi.

Per i mesi a venire, la presidenza e gli attuali amministratori stanno cantierizzando ulteriori novità che sicuramente daranno ulteriore slancio a Service Trento.

Per farlo avremo bisogno di tutti, di una più spiccata comunicazione, del passaparola, di una più radicata presenza tra le imprese agricole di tutto il nostro Trentino.

Di nostro ci impegneremo ed essere sul territorio, a divulgare l’opportunità, a confrontarci con la base, anche e perché no, per valutare tutti assieme di mettere in campo nuovi servizi, sempre nell’ottica delle idee di crescere e progredire mano nella mano.

Chi avesse il piacere di approfondire le molteplici opportunità derivanti dall’appartenenza a Service Trento (prevedendo anche incontri informativi dedicati sul territorio) potrà contattare direttamente Luca Deavi: mail: luca.deavi@coldiretti.it Tel. 0461/915575 - Fax 0461/913093 Cell. 335/310733

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ATTUALITÀ BZ e TN

Tagli inaccettabili alla Pac, a rischio 35 miliardi di risorse La spesa per la Politica agricola comune (primo e secondo pilastro) rischia di subire un taglio pesante

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l bilancio 2021-2027 presentato dalla Commissione europea il 2 maggio scorso prevede uno stanziamento totale di 1.279,408 miliardi di euro con un aumento di 192 miliardi e un contributo nazionale dell’1,1% del reddito nazionale lordo Ue 27 (1% nella precedente programmazione). Per quanto riguarda l’agricoltura, alla voce 3 del nuovo documento finanziario “Risorse naturali e ambientali” è assegnato un budget di 378,920 miliardi di cui 286 miliardi per spese di mercato e pagamenti diretti e 79 miliardi per lo sviluppo rurale, in calo rispetto all’attuale dote della Pac pari a 400 miliardi. Il taglio è dunque di 35 miliardi con una flessione rispetto all’attuale documento finanziario del 9,5% se si considera lo stanziamento totale e del 7% per i soli aiuti Pac e misure di mercato.

Le risorse complessive per 1° e 2° pilastro vengono così spalmate: 53,403 miliardi nel 2021, 53,667 nel 2022, 53,974 nel 2023, 54,165 nel 2024, 54,363 nel 202, 54,570 nel 2026 e 54,778 nel 2027. Aiuti diretti e di mercato e sviluppo rurale restano i principali strumenti, ma sono previste alcune novità. Intanto ci sarà una re-

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visione del greening con una maggiore finalizzazione ai temi ambientali attraverso il rafforzamento della condizionalità per i pagamenti diretti. Verrà costituita una nuova riserva di crisi, nell’ambito del Fondo europeo agricolo di garanzia e l’accesso sarà possibile se a livello nazionale sarà messa a punto una strategia che preveda strumenti come quelli assicurativi.

“A pagare il conto della Brexit non può essere l’agricoltura che è un settore chiave per vincere le nuove sfide che l’Unione deve affrontare, dai cambiamenti climatici, all’immigrazione, alla sicurezza” ha denunciato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Indebolire l’agricoltura, che è l’unico settore realmente integrato dell’Unione, significa minare le fondamenta della stessa Ue in un momento particolarmente critico per il suo futuro”. I prossimi step saranno la presentazione da parte della Commissione delle proposte dettagliate quindi, dopo il via libera dal Parlamento europeo, l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio. L’ obiettivo è di chiudere il negoziato prima delle prossime elezioni dell’Europarlamento.

L’ obiettivo è di chiudere il negoziato prima delle prossime elezioni dell’Europarlamento

ATTUALITÀ BZ e TN

MAGGIO - N. 5/2018

News maggio Per approfondire www.ilpuntocoldiretti.it VENDEMMIA VERDE, AL CAA PER LE DOMANDE DI AIUTI 2017-2018 Va presentata secondo il calendario delle diverse regioni, ma non oltre il 31 maggio, la domanda per l’accesso agli aiuti comunitari Ocm per la vendemmia verde 2017-2018. Sono state pubblicate le istruzioni Agea e dunque occorre rivolgersi al più presto al Caa Coldiretti per gli adempimenti.

I viticoltori ammessi alla richiesta devono effettuare le operazioni di vendemmia verde entro il 15 giugno. Si ricorda che sono beneficiari dell’aiuto i produttori che hanno impiantato uve classificate dalle regioni in conformità dell’accordo firmato

con il Mipaaf, per superfici vitate in buone condizioni vegetative impiantate da almeno 4 anni. I produttori devono aver presentato dichiarazione di raccolta e vendemmia anche nella precedente campagna. Sono esclusi coloro che hanno beneficiato degli aiuti vendemmia verde nella campagna 2016-2017.

Per i viticoltori che hanno presentato anche richiesta di aiuti nell’ambito della misura 214 dello Sviluppo rurale è possibile una riduzione o il non riconoscimento del contributo Psr.

NOMINE E INCARICHI DAL 27 APRILE AL 3 MAGGIO 2018 Fabrizio Galliati ha assunto la presidenza della Coldiretti Piemonte. È Armando Marconi, 31enne vivaista di Grottammare, il nuovo presidente di Coldiretti Ascoli Fermo. Conduce l’azienda di famiglia, specializzata in produzioni vivaistiche di eccellenza del litorale piceno.

Fortunato Trezzi è stato confermato alla presidenza di Coldiretti Como-Lecco Secondo mandato alla guida di Coldiretti Vicenza per Martino Cerantola, riconfermato presidente

Silvia Marchesini è stata eletta presidente della Coldiretti Sondrio.

Mauro Bianco guiderà per i prossimi cinque anni la Coldiretti di Alessandria. Quarant’anni, è titolare d’azienda ad indirizzo biologico ad Odalengo Grande prevalentemente caratterizzata a cereali, foraggio, corilicoltura e api di oltre 40 ettari.

Carlo Salvan è stato eletto presidente provinciale di Coldiretti Rovigo. Salvan conduce un’impresa di 25 ettari dedita alla produzione biologica di aglio, cereali, kiwi giallo e canapa

a Frassinelle Polesine.

Marco Reggio, 53 anni, imprenditore agricolo di Castelnuovo Calcea, è stato nominato presidente di Coldiretti Asti. Il neo presidente gestisce un’azienda a indirizzo prevalentemente vitivinicolo e corilicolo, è stato fra i principali fautori del progetto “Barbera Amica”.

Chiara Recchia, 38 anni, è la nuova responsabile di Coldiretti Donne Impresa Verona. Produttrice di vino, appartiene alla quarta generazione dell’Azienda Agricola Fratelli Recchia di Jago di Negrar.

CORTE DEI CONTI UE: SEMPLIFICARE DI PIÙ I RIMBORSI DEI COSTI DEI PROGETTI DI SVILUPPO RURALE L’applicazione delle opzioni semplificate per i costi dei progetti dello Sviluppo rurale riduce l’onere amministrativo per beneficiari e amministrazioni e i rischi di errori dell’erogazione del sostegno tramite il rimborso dei costi sostenuti. La Corte dei Conti Ue, nella relazione speciale pubblicata il 26 aprile su “Le nuove opzioni per il finanziamento dei progetti di sviluppo rurale”, ha riscontrato che gli errori che inficiano la spesa Ue riguardano prevalentemente questo tipo di sostegno. Da qui la ricerca di metodi più semplici per

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calcolare il contributo finanziario europeo ai progetti. La Corte evidenzia un netto miglioramento con l’applicazione del nuovi sistemi anche se sostiene che debbano essere applicati di più. Le tre formule semplificate sono: tabelle standard di costi unitari, somme forfetarie e finanziamenti a tasso forfettario. Nella relazione si osserva che le nuove opzioni semplificate in materia di costi rimangono una parte marginale della spesa per lo sviluppo rurale. Ciò è dovuto principalmente alla diversa natura dei Psr e agli investimenti necessari

per definire le metodologie.

Per questo la Corte invita la Commissione Ue ad aggiornare la guida alle opzioni semplificate in materia di costi, in modo da includere i princìpi fondamentali per la definizione delle metodologie, a chiarire a chi spetti verificare la metodologia e i calcoli e ad esplorare le possibilità di elaborare ulteriori opzioni semplificate standardizzate. L’auspicio infine è che la Commissione, sulla base dell’esperienza maturata, abbandoni le modalità di rimborso basata sui costi per un sistema che si fondi sui risultati.

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APICOLTURA, STOP UE A TRE NEONICOTINOIDI VA ESTESO A PRODOTTI IMPORTATI Per salvare le api è ora necessario che il divieto riguardi coerentemente anche l’ingresso in Italia e in Europa di prodotti stranieri trattati con i principi attivi sotto accusa. È quanto afferma la Coldiretti, in riferimento all’approvazione da parte dei Paesi membri dell’Ue della proposta della Commissione europea che introduce il divieto di utilizzo all’aperto di tre principi attivi (imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam), noti come neonicotinoidi, fuori dalle serre. “Non è accettabile che alle importazioni sia consentito di aggirare le norme previste in Italia ed in Europa, anche grazie agli accordi di libero scambio, ed è necessario, invece, che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavo-

ro”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Le api sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori tanto che Albert Einstein sosteneva che: “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”. In Italia esistono più di 50 varietà di miele a seconda del tipo di “pascolo” delle api: dal miele di acacia al millefiori (che è tra i più diffusi), da quello di arancia a quello di castagno (più scuro e amarognolo), dal miele di tiglio a quello di melata, fino ai mieli da piante aromatiche come la lavanda, il timo e il rosmarino. Nelle campagne italiane ci sono 1,2 milioni gli alveari curati da 45.000 apicoltori tra hobbisti e professionali con un valore stimato in

più di 2 miliardi di euro per l’attività di impollinazione alle coltivazioni.

INTESA COLDIRETTI-ITALMERCATI CONTRO I CRIMINI AGROALIMENTARI Nell’ambito del Villaggio Coldiretti, in Lungomare Imperatore, a Bari, Italmercati e Coldiretti hanno siglato un protocollo d’intesa per favorire la collaborazione per la valorizzazione del mercato della produzione agricola. A firmare, erano presenti Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati, la Rete di Imprese che

unisce i dieci maggiori Centri Agroalimentari ed Agromercati all’ingrosso in Italia, e Roberto Moncalvo, presidente della Confederazione Nazionale Coldiretti. Questo protocollo nasce dall’obiettivo comune delle due realtà, cioè far sì che i Mercati divengano il veicolo per valorizzare e tutelare al meglio la specificità

della produzione agricola nazionale, promuovendo la trasparenza delle relazioni di filiera al fine di creare valore attorno ai caratteri distintivi del made in Italy agroalimentare a beneficio di tutti gli attori del Sistema Agroalimentare. Inoltre, Coldiretti e Italmercati sono impegnate, attraverso la valorizzazione degli attributi

materiali e immateriali dei prodotti agro-alimentari di origine italiana, compresa la freschezza e la stagionalità, nel contrasto al drammatico fenomeno dei crimini agroalimentari e delle agro-piraterie, che rappresentano una serie minaccia per i consumatori e un pregiudizio alla crescita della nostra agricoltura.

CONSUMI: + 36% ORTI PUBBLICI IN CINQUE ANNI ECCO IL DECALOGO PER AVERE UN ORTO PERFETTO Dall’orto portatile da tenere con sé anche in ufficio a quello verticale per risparmiare spazio nelle case, dall’orto “ecologico” per riciclare materiali e non inquinare a quello rialzato per chi ha maggiori difficoltà a piegarsi, sono diverse le opportunità offerte anche a quanti non hanno spazi disponibili per piantare ortaggi e frutta. È quanto emerge dalla studio della Coldiretti/Ixe’ su “Italiani popolo di hobby farmers” presentato a #stocoicontadini in Puglia a Bari, nella culla del cibo italiano, dove vivere un giorno negli orti, sui trattori, nelle fattorie didattiche, nelle cucine o nella stalla con gli animali nel lungomare Imperatore Augusto per tutto il weekend.

IL DECALOGO PER UN ORTO (QUASI) PERFETTO 1) Spazio giusto: è necessario individuarlo. L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati.

2) Stagionalità: occorre conoscerla. A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine con indicate le fasi lunari.

3) Giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle.

4) Buona terra: è garanzia di risultati. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale.

5) Semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota).

6) Trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. È possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza.

7) Acqua: per un’adeguata crescita alle colture

il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante.

8) Temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti; 9) Parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, oltre a usare prodotti specifici, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive.

10) Costi: realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 250 euro per uno spazio di 20 metri quadrati “chiavi in mano”.

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L’ANGOLO GIURIDICO

La prelazione agraria I Il diritto di prelazione dei coeredi è strettamente personale e non può essere trasmissibile.

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n caso di vendita di fondi rustici deve essere preferito a parità di condizioni l’affittuario, il mezzadro, il colono dei fondi anche se ora la mezzadria è venuta a cessare; nel caso non sussistano affittuari aventi caratteristiche di stabilità devono essere preferiti i proprietari confinanti coltivatori diretti che da oltre 2 anni coltivano il terreno vicino. Vi sono poi altre importanti forme di prelazione che precedono all’insegna di rapporto familiare e di comunione che deve essere tutelato. In effetti allorché venga venduto fondo rustico coltivato da una famiglia diretto coltivatrice (sia in comunione ereditaria che in ogni caso di comunione familiare) gli altri componenti hanno diritto di acquistarlo sempre che siano coltivatori manuali o continuino l’esercizio dell’impresa in comune.

Lo scopo è evidente volendo mantenere integro il rapporto economico-aziendale che merita continuità. Vi è poi l’altra prelazione del coerede altrettanto importante al fine di salvaguardare il patrimonio familiare rispetto ad estranei. In effetti quando vi è successione ereditaria, legittima o testamentaria, e si crea così una comunione fra coeredi, sempre che i terreni siano ancora indivisi, quello fra gli eredi che intende alienare la propria quota deve a pari prezzo preferire gli altri coeredi obbligandosi a notificare la proposta ed indicare il prezzo di vendita la cui accettazione deve avvenire entro 2 mesi. Chiaramente detta prelazione supera

quella dell’eventuale conduttore del fondo.

Sorge un problema interpretativo e se cioè la vendita di un singolo bene indiviso debba o meno intendersi come quota dell’intero asse ereditario od invece si tratti di un singolo bene.

Se in ipotesi si trattasse di fondo o di una quota di esso considerato nella sua individualità (e non come quota dell’intero asse) ebbene anche in questo caso il coerede, purché coltivatore diretto, a preferenza di altri coeredi non coltivatori diretti, può esercitare la prelazione con precedenza rispetto al coltivatore insediato sul fondo. Tutto questo nell’ottica di conservare il patrimonio nell’ambito dell’originaria famiglia escludendo estranei e sempre che permanga lo stato di comunione.

Ora il diritto di prelazione dei coeredi è strettamente personale e non può essere trasmissibile. È noto poi che in violazione del diritto spetta all’avente titolo azione giudiziale di riscatto per l’esercizio di prelazione proponibile entro un anno dalla trascrizione del documento o, comunque, finché permanga lo stato di comunione nel caso di prelazione del coerede.

Ed infine riferendoci all’impresa familiare, (art.

231 bis c.c.) in caso di divisione ereditaria o trasferimento dell’azienda i partecipi e cioè i familiari che prestano in modo continuativo attività di lavoro nella famiglia o nell’impresa hanno diritto di prelazione sull’azienda stessa.

DONNE IMPRESA

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45°Anniversario Donne Impresa A cura di Anna Maria Pedrotti, Responsabile Donne Impresa Salorno

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omenica 15 aprile il gruppo Donne Impresa Donne Rurali di Salorno ha festeggiato il 45° Anniversario della propria fondazione incontrandosi per un festoso pranzo presso il “Ristorante La Cacciatora”.

In occasione di questa iniziativa hanno partecipato il Presidente Provinciale della Coldiretti Sig. Luca Rossi, la Presidente Provinciale di Donne Impresa Sig.ra Helga Decarli e l’ex Direttore Coldiretti Sig. Elio Preghenella.

Un ringraziamento particolare va alla Cassa Rurale di Salorno per il sostegno.

Questo Anniversario è molto significativo perché all’inizio tutto era abbastanza complicato ma l’impegno e la disponibilità hanno reso tutto questo possibile. Non possiamo non ricordare le persone che nel lontano 1972 hanno creduto in questo progetto, la Sig.ra Lina Eccli come Presidente e la Sig.ra Ines Faustin come Vice Presidente.

Sapendo dell’esistenza di quest’Associazione già in altre zone dell’Alto Adige si sono date da fare per creare un gruppo di Donne Rurali anche a Salorno. All’inizio non fu certo semplice, erano contestate e criticate ma questo non scoraggiò il gruppo che invece diventò più forte e numeroso. Per autofinanziarsi tre anni dopo organizzarono la loro prima Festa Campestre con il Gruppo 3P ora Agrialp per poi staccarsi e proseguire in autonomia nel 2006.

Nel 1983 aderirono alla Festa dei portoni col “Mitico Menu’ del Pesce” e nel 2005 introdussero i “Tortei di Patate”.

Fu un vero e proprio successo di piazza e motivo di orgoglio per queste Donne infaticabili che partirono in sordina diventando col tempo sempre più apprezzate e benvolute.

Molte Associazioni ed Enti Pubblici infatti hanno chiesto il loro aiuto per l’organizzazione di vari eventi. Per citarne solo alcune: il Centenario dei Pompieri, l’Inaugurazione della Casa di Riposo e dell’Unione Sportiva.

Le Donne Rurali hanno svolto anche serate informative, molteplici corsi sempre interessanti

avvalendosi dell’esperienza di esperti nel settore. Si sono impegnate anche nella preparazione di buffet, addobbi natalizi in paese, nell’organizzazione di commedie teatrali, nella vendita di rose per l’Assistenza Tumori della Bassa Atesina e in tante altre iniziative. Non sono mancati molteplici viaggi che ci hanno permesso di conoscere altre realtà e condividere piacevoli giornate.

Dal 1972 ad oggi si sono susseguite varie presidenti e tutte hanno messo impegno, capacità e tempo alla direzione del gruppo.

Un immenso grazie a tutte le Donne che in questi lunghi anni hanno dedicato il loro tempo libero e dato la loro disponibilità dividendosi tra famiglia e lavoro. Vogliamo anche ricordare con affetto il ns. ex Direttore Sig. Elio Preghenella che nel lontano 1973 è stato eletto Direttore della Coldiretti.

I suoi preziosi consigli ed il suo sostegno hanno permesso la crescita dei vari gruppi nei paesi della Bassa Atesina. Questo è solo un piccolissimo sunto di una “Storia Speciale” partita nel lontano 1972.

Una Storia fatta da Donne tenaci, disponibili, che con grinta e passione hanno fatto sì che questa importante Associazione potesse nascere e nel tempo evolversi.

Il gruppo Donne Impresa Donne Rurali

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NOTIZIE FISCALI

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Percentuali di compensazione per bovini e suini per l’anno 2018 Pubblicato in data 17.03.2018 il D.M. che definisce le percentuali di compensazione

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a Legge Finanziaria per il 2018 ha previsto la possibilità di innalzare, per gli anni 2018, 2019 e 2020, le percentuali di compensazione IVA applicabili alle cessioni di animali vivi della specie bovina e suina, stabilendo che le stesse possono essere aumentate, rispettivamente, fino alla misura del 7,7% e dell’8%. Per l’anno 2018, il Ministero dell’Economia e delle finanze, di concerto con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ha emanato il DM 2.2.2018, pubblicato sulla G.U. 17.3.2018 n. 64. Tale decreto ha sostanzialmente prorogato, per l’anno 2018, l’aumento delle percentuali di compensazione IVA stabilito già stabilito per il 2016 e poi prorogato per il 2017.Pertanto, anche per l’anno 2018,

le percentuali di compensazione IVA per le cessioni di animali vivi della specie bovina e suina sono fissate, rispettivamente, al 7,65% e al 7,95%.

Va ricordato che la misura ha lo scopo di agevolare i soggetti che applicano il regime speciale IVA dei produttori agricoli di cui all’art. 34 co. 1 del DPR 633/72, aumentando l’ammontare della detrazione IVA forfetaria prevista per talune cessioni dagli stessi effettuate.

Si precisa che per le cessioni di animali vivi della specie ovina e caprina di cui al n. 2 della Tabella A, Parte I, allegata al DPR 633/72, la percentuale di compensazione rimane fissata al 7,3%.

Ai sensi dell’art. 2 del Decreto Ministeriale in commento, la proroga dell’aumento delle percentuali di compen-

sazione IVA per le cessioni di bovini e suini vivi ha efficacia dall’1.1.2018.

Pertanto, le stesse percentuali sono applicabili alle cessioni di bovini e suini effettuate a partire da tale data e fino al 31.12.2018. A tal fine, occorre fare riferimento al momento di effettuazione delle operazioni, individuato sulla base delle regole di cui all’art. 6 del DPR 633/72. Si ricorda, tuttavia, che per i conferimenti di prodotti agricoli dai soci alle cooperative e agli altri organismi associativi di cui all’art. 34 co. 2 lett. c) del DPR 633/72, il momento di effettuazione coincide con quello del pagamento del prezzo al produttore agricolo associato, ai sensi dell’art. 34 co. 7 del medesimo decreto, fatte salve le ipotesi di fatturazione anticipata.

Nuove regole per l’acquisto di carburanti per l’autotrazione di veicoli a motore Pagamenti con nuove regole dal 1° luglio 2018, esclusi trattori agricoli o forestali

L’

Agenzia delle Entrate, con provvedimento n. 73203 del 4.04.2018, in attuazione dell’art. 1, comma 923, della Legge di Bilancio 2018, ha definito i mezzi di pagamento per l’acquisto di carburanti e lubrificanti per

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autotrazione (destinati ad aeromobili, natanti da diporto e veicoli a motore statale) che, oltre alle carte di credito/debito e prepagate, consentono la detraibilità dell’IVA e la deducibilità della spesa da parte degli operatori

economici a partire dal 1° luglio 2018. È bene precisare che la norma non interessa i trattori agricoli o forestali che non rientrano tra i veicoli stradali a motore. Va ricordato che la legge di Bilancio 2018 ha previsto che, dal 1°

NOTIZIE FISCALI luglio 2018, al fine di contrastare con maggiore efficacia l’evasione e le frodi nel settore della commercializzazione e distribuzione di carburanti, i soggetti passivi IVA non dovranno più tenere la scheda carburante, in quanto gli acquisti di carburante per autotrazione effettuati, nell’esercizio d’impresa, arte o professione, presso gli impianti stradali di distribuzione saranno documentati obbligatoriamente mediante fattura elettronica. E sempre dal 1° luglio 2018, è stato stabilito che la deducibilità del costo di acquisto di carburante per autotrazione presso gli impianti stradali di distribuzione e la detraibilità della relativa IVA dipenderanno dalla modalità di pagamento in concreto adottata. Con il Provvedimento citato l’Agenzia delle Entrate ha quindi disposto che, ai fini della detrazione dell’IVA

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e della deducibilità delle spese per l’acquisto di carburanti e lubrificanti per autotrazione, si considerano idonei a provare l’avvenuta effettuazione delle operazioni tutti i mezzi di pagamento esistenti diversi dal denaro contante.

Si tratta di: - assegni, bancari e postali, circolari e non, - vaglia cambiari e postali, - mezzi di pagamento elettronici, come l’addebito diretto, il bonifico bancario o postale e il bollettino postale, - carte di debito, carte di credito, prepagate ovvero di altri strumenti di pagamento elettronico disponibili, che consentano anche l’addebito in conto corrente.

Tali modalità di pagamento “qualificato” troveranno applicazione anche nelle ipotesi in cui, sulla scorta di spe-

cifici accordi, il pagamento avvenga in un momento diverso rispetto alla cessione, come accade, ad esempio, per le carte utilizzate nei contratti cd. di “netting”, laddove il gestore dell’impianto di distribuzione si obbliga verso la società petrolifera ad effettuare cessioni periodiche o continuative a favore dell’utente, il quale utilizza, per il prelievo, un sistema di tessere magnetiche rilasciate direttamente dalla società petrolifera.

Rimangono inoltre valide e valide le carte (ricaricabili o meno) e i buoni, che permettono alle imprese di acquistare esclusivamente i carburanti e lubrificanti (con medesima aliquota Iva).

L’uso di questi strumenti è possibile solo se i pagamenti vengono effettuati in una delle predette modalità previste dal provvedimento.

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ATTUALITÀ BZ e TN

Con lo stop sul grano al glifosato, 20mila posti di lavoro in più Oltre 20mila posti di lavoro potrebbero arrivare nelle nostre campagne se anche le altre industrie italiane della pasta non firmassero alcun contratto per l’importazione del grano dal Canada dove viene trattato secondo modalità vietate in Italia

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uesta l’analisi della Coldiretti sugli effetti di una eventuale sostituzione delle importazioni dal Canada con raccolti di grano Made in Italy in occasione dei tre giorni di #stocoicontadini in Puglia a Bari nel Villaggio sul lungomare Imperatore Augusto dove è stato illustrato l’accordo fra Coldiretti, Fai (Filiera agricola italiana), Consorzi Agrari d’Italia e il Gruppo Casillo per la produzione di grano biologico per garantire la qualità e sostenere l’economia e l’occupazione.

Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo afferma: “Gli agricoltori per una giusta remunerazione del proprio lavoro sono pronti ad aumentare la produzione di grano duro in Italia dove è vietato l’uso del glifosato in preraccolta, a differenza di quanto avviene in Canada ed in altri Paesi anche europei” Ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che l’Italia ha le potenzialità per rispondere alla nuova domanda del mercato in termini qualitativi e quantitativi. Una capacità produttiva e qualitativa confermata dall’accordo di filiera tra Coldiretti/Fai/Consorzi agrari/ Casillo che prevede la fornitura al gruppo Casillo di grano biologico 3 milioni di quintali di grano duro

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e 3 milioni di quintali di grano tenero all’anno, per una durata di tre anni e la possibilità di una proroga per altri due. L’intesa rappresenta attualmente il più grande accordo biologico sul grano del mondo per le superfici coinvolte visto che riguarda oltre 200.000 ettari all’anno e darà un grande impulso anche al recupero della rete dei Consorzi Agrari e degli stoccaggi al centro sud principale area di produzione del grano duro. Con questa intesa il Mezzogiorno diventa oggi la principale leva della pasta biologica mondiale. Un altro importante segnale positivo viene anche da Barilla, la più grande industria pastaia italiana che ha annunciato di aver investito 240 milioni in progetti che coinvolgono 5000 imprese agricole italiane che coltivano una superficie di circa 65 mila ettari, con un incremento del 40% dei volumi di grano duro italiano nei prossimi tre anni. Si tratta di un generale riposizionamento delle posizioni dell’industria pastaia e delle sue forniture di grano in una situazione in cui il Canada è stato fino ad ora il principale fornitore di grano duro dell’Italia per un quantitativo che nel 2017 è stato pari a 720milioni di chili a fronte di 4,3 miliardi di chili prodotti in Italia. In altre parole un pacco di pasta su sei prodotto in Italia era ottenuto con grano canadese. Attualmente l’Italia può contare su un milione e 350mila ettari di coltivazioni di grano duro che con un aumento

di altri 220mila ettari sarà in grado di garantire una raccolto in grado di sostituire le importazioni dal Canada con una produzione aggiuntiva di mezzo miliardo di chili di pasta con grano 100% italiano. Una opportunità importante per sostenere non solo il prepotente ritorno dei grani nazionali antichi come il Senatore Cappelli con pasta Zara o Stagioni d’Italia di Bonifiche Ferraresi ma anche tutta la ricerca varietale italiana che in questi anni grazie alla qualità prodotta ha permesso la rapida proliferazione di marchi e linee che garantiscono l’origine nazionale al 100% del grano impiegato, da Ghigi a De Sortis, da Jolly Sgambaro a Granoro, da Armando a Felicetti, da Alce Nero a Rummo, da FdAI - Firmato dagli agricoltori italiani fino a “Voiello”, che fa capo proprio al Gruppo Barilla, senza dimenticare molte linee della grande distribuzione.Inoltre la stessa Divella in questi anni ha avviato un percorso di filiera in Puglia con grano 100% italiano frutto della ricerca SIS, società leader nella ricerca dei cereali a Paglia nonché la più importate società sementiera a capitale 100% italiano. Nel mondo l’Italia detiene il primato sulla produzione di pasta con 3,2 milioni di tonnellate all’anno davanti a Usa, Turchia, Brasile e Russia. Ma è proprio sui mercati mondiali che si avvertono i primi campanelli di allarme visto che, in controtendenza rispetto all’andamento del Made in Italy all’e-

ATTUALITÀ BZ e TN stero che ha superato la storica cifra di 41 miliardi di euro, si riducono invece le esportazioni italiane di pasta che nel 2017 hanno fatto segnare un preoccupante calo in valore secondo le analisi Coldiretti su dati Istat. Si

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tratta degli effetti della rapida moltiplicazione di impianti di produzione all’estero, dagli Stati Uniti al Messico, dalla Francia alla Russia, dalla Grecia alla Turchia, dalla Germania alla Svezia. Ora ci sono le condizioni per

frenare i pesanti effetti della delocalizzazione che dopo aver colpito la coltivazione del grano sta interessando la trasformazione industriale con pesanti conseguenze economiche e occupazionali.

In seicentomila all’assalto del Villaggio Coldiretti a Bari Un km e mezzo di mercati, cibo di strada contadino ed esposizioni ad hoc per la rassegna #stocoicontadini

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uesto il bilancio stilato dalla Coldiretti e confermato dalla Questura sulla rassegna #stocoicontadini che ha ospitato nel weekend, che precede la festa del primo maggio, quasi 200 stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, stalle, agriasili, fattorie didattiche, orti, antichi mestieri, pet therapy, laboratori, trattori e nuove tecnologie e workshop, assieme a oltre ventimila agricoltori dalla Puglia, Calabria, Basilicata e dalle altre regioni del Mezzogiorno ma anche dalle aree terremotate. Nella tre giorni sono state raccolte anche le firme per la campagna #stopcibofalso per chiedere alla Ue l’etichettatura d’origine su tutti i prodotti alimentari. Curiosità e folla di visitatori anche per il primo “Open day dell’agricoltura” con le storie, i volti e le idee dei giovani che hanno trovato nei campi un lavoro e un progetto di vita. Visitatori in Puglia da ogni parte d’Italia, ma anche dalla Francia, dalla Gran Bretagna, dalla Germania e dalla Spagna hanno affollato le due ali di stand con centinaia di prodotti tipici, assaggiando succhi di bergamotto, salumi, formaggi, dolci, biscotti, facendo acquisti e mangiando specialità del Made in Italy al 100%. La palma di piatto più apprezzato se la sono spartita ex aequo la patata fritta di Galatina, il tipico panino con il polpo ai ferri, il pesce fritto e crudo e le orecchiette con le cime di rapa

e poi le fragole del Metaponto. Subito a ruota i gustosi secondi della braceria, tra hamburger italiani di carne di manzo e di maiale, bistecchine e galletti, tutto certificato Made in Italy. Curiosità ha destato l’abbinamento sperimentale del riso al primitivo di Manduria, apprezzati la focaccia e i panzerotti e grande entusiasmo anche per la pasta 100% di grano duro italiano al pomodoro, con funghi cardoncelli e all’amatriciana, per la popizza con un impasto fritto dolce di farina e acqua e per la pitta ‘mpigliata, tradizionale dolce calabrese con noci, fichi, miele, chiodi di garofano, scorza d’arancia e uvetta. Pieno successo si è registrato anche per gli acquisti dei prodotti esposti nei vari stands con formaggi tipici come caciocavallo di grotta, mozzarelle, erborinati e ricotte, salumi, prodotti ortofrutticoli e conserve andate a ruba che hanno costretto i produttori di Campagna Amica a doversi rifornire anche più volte al giorno. Tra le varie aree una delle più “gettonate” è stata sicuramente la fattoria degli animali dove gli splendidi esemplari di mucche, cavalli, asini, maiali, polli, tacchini e conigli hanno attirato l’attenzione di grandi e bambini, con una notazione particolare alla rarissima pecora gentile di Puglia, la pecora moscia altamurana e l’asino di Martina Franca che ha entusiasmato soprattutto i più piccoli. Decine di migliaia di bambi-

ni hanno invaso l’area riservata ai piccoli chenell’agriasilo e nella fattoria didattica hanno imparato a impastare il pane, a zappettare l’orto e a riconoscere le diverse varietà di piante il tutto con l’assistenza dei tutor e delle agritate della Coldiretti e di Campagna Amica. Per i giovani l’appuntamento clou è stato, invece, al Villaggio delle idee sul futuro del lavoro con i tutor che hanno spiegato come avviare un’impresa agricola, quali sono le difficoltà da superare ma anche quali sono le opportunità per chi vuole trovare un futuro con un lavoro legato alla terra. A Bari la manifestazione si è svolta in modo assolutamente regolare, con i massimi livelli di sicurezza nonostante la straordinaria partecipazione di pubblico, grazie anche alle forze dell’ordine che hanno garantito un sereno svolgimento dei tre giorni e a sistemi di controllo all’avanguardia con droni e torre centrale telescopica che sale fino a 14 metri d’altezza. “Il successo del Villaggio contadino a Bari in Puglia è la testimonianza dell’enorme crescita della sensibilità degli italiani vero stili di vita sani e in equilibrio con la natura per i quali l’agricoltura nazionale può offrire i primati conquistati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza alimentare a livello europeo e mondiale” ha dichiarato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

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Operazioni intracomunitarie: obbligo preventivo di iscrizione al registro dell’Agenzia delle Entrate I Gli Uffici Coldiretti sono a disposizione per chiarimenti e informazioni.

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soggetti titolari di P.IVA che intendono effettuare operazioni intracomunitarie (attive o passive) devono essere necessariamente iscritti in un apposito elenco tenuto dall’Agenzia delle Entrate denominato VIES (VAT information exchange system).

L’opzione per effettuare queste operazioni può essere espressa direttamente nella dichiarazione di inizio attività oppure, successivamente, telematicamente, attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (direttamente in proprio oppure avvalendosi del servizio prestato dai nostri Uffici).

L’opzione, che riguarda tutti i soggetti che esercitano attività impresa, arte o professione, quindi anche gli imprenditori agricoli, deve essere preventiva all’effettuazione dell’operazione. È dunque importante che tutti i soggetti che intendono operare con controparti comunita-

rie (ovvero soggetti residenti o stabiliti in altri paesi membri dell’Unione Europea) verifichino, prima del compimento dell’operazione, la regolare inclusione del proprio numero di IVA nell’elenco in questione. La verifica deve essere effettuata accedendo al seguente link: https:// www1.agenziaentrate.gov.it/servizi/vies/vies. htm (“Servizio controllo P.IVA comunitarie”).

Va evidenziato che la posizione di coloro che richiedono e sono iscritti nel VIES è monitorata nel tempo da parte dell’Agenzia delle Entrate. In particolare, nei confronti di detti soggetti sono effettuati controlli formali sulla regolare presentazione degli elenchi riepilogativi relativi alle operazioni intracomunitarie effettuate. A seguito di tali controlli, l’Agenzia delle Entrate potrebbe procedere all’esclusione dal VIES dei soggetti che risultano non aver presentato alcun elenco riepilogativo per quattro trimestri consecutivi. L’esclusione è effettuata, sempre dall’Agenzia delle Entrate, previo invio di apposita comunicazione al contribuente e ha effetto dal sessantesimo giorno successivo alla data della comunicazione. È quindi importante per usufruire del particolare regime fiscale connesse alle operazioni INTRA: - esercitare l’opzione per l’iscrizione al VIES prima di avviare l’operatività con soggetti operanti in ambito UE; - verificare periodicamente il mantenimento dell’iscrizione al suddetto elenco attraverso la specifica funzione.

Va infine verificato, sempre nell’ambito delle operazioni con controparti residenti o stabilite in paesi membri della UE e prima del compimento dell’operazione, la validità della P.IVA del soggetto comunitario sempre attraverso la funzione https://www1.agenziaentrate.gov.it/ servizi/vies/vies.htm (Servizio controllo P.IVA comunitarie).

NOTIZIE FISCALI

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Novità sulla fatturazione elettronica per l’acquisto di carburanti dall’1.07.2018 C

on la Circolare n. 8/E del 30 aprile 2018 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, a partire dal 01° luglio 2018, la cessione di benzina o gasolio destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori dovrà necessariamente essere documentata con l’emissione di fattura elettronica. In altre parole, l’obbligo (dal 01.07.2018) della fatturazione elettronica nell’ambito dei rapporti tra soggetti titolari di P.Iva deve riferirsi alla benzina e gasolio destinati a essere utilizzati come carburanti per motori per autotrazione mentre non riguarda le cessioni di benzina per motori che fanno parti di impianti di riscaldamento, attrezzi vari, utensili da giardinaggio, gruppi elettrogeni e così via.

Con la stessa circolare, inoltre, l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti in merito al provvedimento Direttoriale del 04 aprile 2018, in particolare confermando che l’impiego di specifici mezzi di pagamento (carte di credito, carte di debito o carte prepagate, assegni, bancari e postali, circolari e non, vaglia cambiari e postali, mezzi di pagamento elettronici, come l’addebito diretto, il bonifico bancario o postale e il bollettino postale) risulta necessario per la deduzione dei costi relativi all’acquisto di carburante per tutti i mezzi di trasporto e non solo per quelli di cui all’art. 164 del TUIR (includendo, quindi, autovetture, autocarri, trattori stradali, motoveicoli).

Sempre in data 30 aprile 2018, è stato pubblicato il provvedimento che, in vista dell’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica, definisce le nuove regole di generazione, trasmissione e conservazione delle fatture e delle note di variazione, nonché il ruolo che gli intermediari possono assumere nel processo di fatturazione.

In particolare per quanto concerne la trasmissione, il Provvedimento conferma che essa potrà avvenire sia ad opera del soggetto obbligato all’emissione, sia per il tra-

mite di un intermediario il quale può essere anche un soggetto diverso dagli intermediari abilitati ex art. 3 del DPR 322/98.

Tali soggetti dovranno utilizzare uno dei seguenti canali di trasmissione: - una PEC; - i servizi informatici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (fra cui la procedura web e la nuova “app”); - gli ulteriori canali di colloquio con il SdI che però richiedono il preventivo accreditamento (modello web service o sistema basato su protocollo FTP).

Anche le modalità di recapito della fattura presentano importanti novità. I soggetti passivi Iva (eventualmente tramite intermediari abilitati) potranno comunicare all’Agenzia, mediante apposito servizio di registrazione, l’indirizzo telematico presso il quale intendono ricevere i documenti elettronici. Esso è costituito da una PEC o da un “codice destinatario”. In assenza dell’indicazione di tale indirizzo, l’emittente potrà indicare, a seconda dei casi, il codice destinatario o l’indirizzo PEC comunicati direttamente dal cessionario o committente.

Va evidenziato che all’emanazione dei citati documenti da parte dell’Agenzia delle Entrate si contrappone la richiesta da più parti di una proroga sull’entrata in vigore delle norme che impongono già dal 01° luglio 2018 la fatturazione elettronica per la compravendita di carburanti destinati a motori per autotrazione. Richieste che, per il momento, non hanno portato a rinvii ufficiali e, ad oggi, le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate non entrano nel merito delle difficoltà operative per chi opera nel settore.

I nostri uffici rimarranno quindi a disposizione per aggiornamenti e informazioni sui nuovi obblighi e sugli specifici servizi che eventualmente verranno messi a disposizione degli utenti.

Dal 1° Luglio sarà obbligatoria la fatturazione elettronica nel rapporto tra soggetti titolari di P.IVA

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FORMAZIONE MAGGIO - N. 5/2018

CORSO* DI FORMAZIONE “ SICUREZZA BASE PER DIPENDENTI AGRICOLI ” * corso obbligatorio per dipendenti assunti per più di 50 giorni/anno o che svolgono attività con rischi (es. uso mezzi agricoli /attrezzature, trattamenti con fitosanitari, contatto con animali).

FORMAZIONE PER LAVORATORI DIPENDENTI SECONDO L’ART. 37 DEL D.LGS. 81/08 E L’ACCORDO STATO REGIONI DEL 21 DICEMBRE 2011.

Organizzato da: Impresa Verde Trentino Alto Adige srl Formatori sulla sicurezza sul lavoro e conoscitori del settore agricolo La cultura della sicurezza in agricoltura.

La percezione dei rischi da parte dei lavoratori dipendenti 12 ore: formazione generale (4 ore) e formazione specifica (8 ore)

Martedì 29 Maggio (14.00 - 20:00) Concetti di rischio, pericolo, danno, prevenzione e protezione, infortunio e malattia professionale; Figure della Sicurezza e organizzazione della prevenzione aziendale; La valutazione dei rischi e il Documento di Valutazione Rischi; Diritti, doveri e sanzioni per datore di lavoro, dirigente, preposto e lavoratori; Medico competente e sorveglianza sanitaria; Organo di vigilanza: controllo e assistenza; Gestione delle emergenze; Segnaletica di sicurezza; Infortunio in itinere; Collaboratori familiari / lavoratori stagionali.

Mercoledì 30 Maggio (14.00 - 20:00) DPI e organizzazione del lavoro; Rischio Stress lavoro-correlato; Rischi meccanici/elettrici generali; Rischi connessi all’uso di attrezzature e macchine agricole; Abilitazione per gli operatori che utilizzano attrezzature di lavoro; Verifiche periodiche per apparecchi di sollevamento; Micro/macro clima e illuminazione; Rischio da colpo di calore; Rischio da movimentazioni ripetute o di carichi; Rischio chimico; Rischio biologico; Rischio fisico (rumore e vibrazioni).

Sede Coldiretti Trentino Alto Adige – via Kufstein, 2 - Spini Di Gardolo (TN)

Compilazione del modulo di adesione da richiedere all’ufficio zona.

NB: il dipendente straniero per partecipare al corso deve fare e superare il test di comprensione lingua italiana (da richiedere all’ufficio zona).

Il modulo di adesione e il test di lingua italiana sono da inviare a federico.cipriani@coldiretti.it

€

Quota: € 70 (IVA inclusa) a persona. Fare bonifico intestato a: Impresa Verde Trentino Alto Adige srl - codice IBAN: IT62E0830401845000045354069.

Causale: corso sicurezza dipendente, C.F. azienda.

Frequentando almeno il 90% delle lezioni sarà rilasciato un ATTESTATO di valido ai fini della normativa.

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EPACA MAGGIO - N. 5/2018

Comunicazione periodica della previdenza complementare Questa nota interessa tutti gli iscritti ad un fondo pensione di previdenza complementare: negli articoli del nostro mensile trovano spazio note, articoli e scadenze relative anche alla previdenza complementare

L

o facciamo perché è un ambito affidato agli enti di patronato con la legge del 2001 che prevede, fra tradizionali e nuovi servizi, anche la consulenza nel campo del risparmio previdenziale. Lo facciamo perché è una opportunità prevista dalla legge di riforma del sistema pensionistico del 1995 che, introducendo il calcolo pensionistico attraverso la contribuzione versata, porterà come conseguenza la riduzione dell’ importo mensile della pensione, ha permesso l’adesione alla previdenza complementare al fine, così recita la legge: “di assicurare più elevati livelli di copertura previdenziale”.

Lo facciamo, in particolare nella nostra Regione, dove l’adesione risulta quasi il doppio rispetto al resto d’Italia, con un lavoratore su due che risulta iscritto ad una forma di previdenza complementare. Lo facciamo offrendo consulenze ai 182.513 iscritti (dati al 31.12.2017).

Lo facciamo perché gli uffici del Trentino di Coldiretti sono, da alcuni anni, sportelli informativi per la previdenza complementare.

Con questa nota vogliamo richiamare l’importanza nel controllare la “Comunicazione periodica”,. ricevuta nel mese di marzo, che riporta tutti i dati della posizione individuale alla data del 31 dicembre 2017.

In particolare sono evidenziati: - Il valore della posizione maturata - I risultati della gestione finanziaria scelta - Informazioni generali e novità del fondo - La possibile evoluzione della posizione individuale personale nel tempo e l’importo della rendita che potrebbe esser erogata al momento del pensionamento (conteggio richiamato come “progetto esemplificativo personalizzato).

La comunicazione periodica è uno strumento utile per verificare l’esattezza dei dati personali che risultano registrati presso il fondo nonché per accertare che le scelte effettuate per la linea di investimento siano ancora adeguate alle esigenze dell’aderente ed al momento economico - finanziario.

Tutti gli uffici di Coldiretti Trento, punti informativi del progetto regionale di previdenza complementare, sono a disposizione, su appuntamento, per una completa e personalizzata verifica previdenziale: dal controllo della posizione contributiva obbligatoria al possibile adeguamento o modifica della contribuzione per la previdenza complementare. Vi aspettiamo perché la previdenza complementare può contribuire, specialmente per i giovani d’oggi, a garantire una vecchiaia più serena.

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EPACA MAGGIO - N. 5/2018

Invalidità civile: importi e limiti di reddito 2018 L’

Agenzia Provinciale per l’Assistenza e la Previdenza Integrativa di Trento ha reso noto gli importi e limiti di reddito (provvisori) per poter beneficiare, nel 2018, delle provvidenze economiche per invalidità civile e riportati nella tabella allegata.

L’assegno mensile per gli invalidi civili è liquidato, qualora si raggiunga la percentuale del 74%, con un limite di reddito personale di € 4,853,29.

Le prestazioni per invalidità totale (100%) vengono concesse agli interessati con l’età compresa fra i 18 ed i 65 anni ed in presenza di un limite di reddito di € 16.664,36.

Le domande per interventi socio-assistenziali, fra queste rientrano a pieno titolo tutte le prestazioni gestite dall’Agenzia, hanno ottenuto un importante riconoscimento ministeriale e rien-

Prestazioni economiche e soggetti beneficiari

Importo anno 2018

Invalidi civili Pensione per invalidi civili assoluti Pensione per invalidi civili parziali Indennità di accompagnamento Indennità di frequenza

€ € € €

282,55 282,55 516,35 282,55

Pensione ciechi civili assoluti Pensione ciechi assoluti parziali Pensione ai ciechi parziali Indennità di accompagnamento Indennità speciale per ciechi parziali

€ € € € €

305,56 282,55 282,55 915,18 209,51

Sordomuti Pensione per sordomuti Indennità di comunicazione

€ 282,55 € 256,21

Assegno integrativo Legge provinciale 11/90 Assegno ciechi decimisti

€ 261,29 € 209,70

CIECHI CIVILI

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trano,nelle tutele e assistenze offerte, gratuitamente, dagli enti di patronato con registrazioni in apposita tabella.

Anche in questo settore l’uso dell’invio telematico delle domande e degli ulteriori adempimenti facilita la gestione delle procedure ed indirizza gli interessati alle consulenze ed ai servizi offerti dal Patronato EPACA. Tutti gli interessati potranno pertanto rivolgersi ai nostri uffici presenti nella nostra regione per richiedere e beneficiare delle provvidenze economiche riportate nell’allegata tabella e valutare la possibilità di inoltrare, contestualmente, eventuale domanda per ottenere l’Assegno Unico e l’Assegno di Cura previsto dalla Provincia di Trento.

Limiti di reddito Per prestazione liquidate per la prima volta nel corso del 2018 il reddito di riferimento è quello dichiarato in via presuntiva e relativo all’anno di decorrenza della provvidenza. Il beneficiario della prestazione riconosciuta in sede di prima liquidazione in base ai redditi dichiarati in via presuntiva dovrà presentare entro il 30 giugno 2019 una dichiarazione dei redditi effettivamente conseguiti.

Il reddito, per poter continuare a beneficiare della prestazione, deve rientrare nei limiti previsti.

EPACA MAGGIO - N. 5/2018

Malattie professionali agricole: un servizio qualificato del Patronato EPACA Da alcuni anni il nostro mensile riporta informazioni e modalità operative per il riconoscimento di malattie professionali in agricoltura.

Prestazioni non ancora adeguatamente conosciute che grazie, al lavoro di sensibilizzazione e di informazione fatto da tutta la struttura regionale del Patronato EPACA, ha contribuito al riconoscimento di indennizzi e danni permanenti a molti coltivatori diretti

G

li indennizzi riconosciuti nel corso del 2017 hanno comportato un importo complessivo liquidato di oltre 600.000 €.

Rammentiamo sinteticamente che la malattia professionale, rispetto all’infortunio che è determinato da una causa violenta, è causata da una continua e lenta diminuzione della capacità lavorativa per l’utilizzo di macchine agricole, movimentazione di carichi, utilizzo continuo di forbici, polveri da fieno e pollini. Nella tabella allegata a questa nota riportiamo, nuovamente le principali patologie e le lavorazioni che le possono provocare in agricoltura.

In una recente riunione di verifica delle modalità operative offerte dal patronato EPACA a tutti i possibili richiedenti che ha interessato tutti gli operatori del patronato ed il consulente medico sono state condivise nuove e più complete modalità operative. Il nostro consulente medico è disponibile, oltre all’attenta verifica e valutazione degli esami specialistici e della visione del questionario relativo alle lavorazioni svolte, a compilare, qualora ne ravvisi la natura professionale, il primo certificato medico per il riconoscimento della malattia professionale agricola. Questo comporterà la riduzione dei tempi per la presentazione delle nuove domande, la valutazione di possibili postumi permanenti (danno biologico o rendita), la richiesta di ulteriori e particolari esami medici.

Il servizio del nostro consulente medico è completamente a carico del patronato.

Preme infine precisare che anche nella tutela giudiziaria nel caso di mancato riconoscimento della natura professionale o di non concorde valutazione del danno riscontrato si sta avviando un servizio qualificato di consulenza medico – legale con l’avvio dei ricorsi legali, nel rispetto delle normative legislative previste per questa attività prestata dagli enti di patronato.

Siamo certi che anche grazie a queste nuove, più razionali e attuali modalità operative, il servizio di consulenza, assistenza e patrocinio offerto nel settore delle malattie professionali troverà positivo riscontro in tutti i possibili interessati, vi aspettiamo!

DERMATITI ED ALLERGIE CUTANEE causate da manipolazione continuativa e abituale di sostanze allergizzanti: concimi, antiparassitari, ecc.

BRONCOPNEUMOPATIE ALLERGIE POLMONARI causate da inalazione abituale di polveri varie: granaglie fieno, escrementi di animali, prodotti chimici.

IPOACUSIA DA RUMORE causate da esposizione abituale al rumore dei trattori: motoseghe, motopompe, ecc. ernie discali della colonna lombo sacrale causate da conduzione abituale di trattori agricoli, movimentazione manuale di carichi senza ausili efficaci, posture non naturali. patologie delle spalle sindrome del tunnel carpale attività ripetitive e continuative con impegno funzionale di spalle braccia, mani o polsi: potatura o legatura viti, raccolta, mungitura manuale.

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FONDAZIONE ATTUALITÀ BZ MACH e TN

MAGGIO - N. 5/2018

Vinitaly, premiazione del 2° concorso sui vini del territorio Consegnati gli attestati del 5° master in Wine Export Management

A

Vinitaly, il 52° salone internazionale dei vini e distillati, si è svolta il 16 aprile scorso la cerimonia di premiazione del concorso sui vini del territorio organizzato dalla Fondazione Edmund Mach e dedicato quest’anno a Teroldego, Marzemino, Traminer aromatico e Gewürztraminer, concorso che si è svolto il 5 e 6 aprile scorso a San Michele col patrocinio dei Comuni della Piana Rotaliana e la collaborazione delle sezioni trentine e altoatesine di Assoenologi.

Hanno preso parte all’evento il presidente FEM, Andrea Segrè, il presidente del Consorzio Vini del Trentino, Bruno Lutterotti, il direttore generale, Sergio Menapace, e il dirigente del Centro Istruzione e Formazione, Marco Dal Rì. L’evento si è svolto nello stand dedicato ai vini della cantina FEM. Il presidente Andrea Segrè ha spiegato che “si tratta di un concorso

enologico a tutti gli effetti, ma caratterizzato da una forte valenza didattica, visto il forte coinvolgimento degli studenti che hanno contribuito alla fase organizzativa ma anche di degustazione e valutazione a fianco degli esperti”.

Ed ha sottolineato l’importante ruolo svolto dal Centro Istruzione e Formazione, istituto che verrà premiato come “scuola di eccellenza” nell’ambito di Vinitaly al 4° concorso enologico degli istituti agrari d’Italia. Il concorso vini territorio, che si è svolto il 5 e 6 aprile scorso, è stato organizzatao dalla Fondazione Edmund Mach col patrocinio dei Comuni di San Michele all’Adige, Mezzolombardo e Mezzocorona, e ha contato sul supporto delle sezioni Assoenologi di Trentino ed Alto Adige-Südtirol. Centoundici etichette in gara, 55 cantine della regione Trentino Alto Adige-Südtirol, quattro tipologie di vino ovvero Teroldego, Marzemino,

Traminer aromatico e Gewürztraminer, tre commissioni e una trentina di esperti tra enologi, enotecnici, sommelier e giornalisti del settore. Un concorso enologico vero e proprio, autorizzato dal Ministero delle politiche agricole ed economiche, che valorizza i vitigni del territorio.

Il concorso è stato curato dal Centro Istruzione e Formazione, in particolare da Salvatore Maulee Andrea Panichi, con l’obiettivo di far conoscere le unicità delle produzioni enologiche di territorio: vitigni autoctoni o interpretazioni territoriali di vitigni internazionali. Quest’anno i vini protagonisti sono Teroldego Rotaliano DOC, Trentino DOC Marzemino, Trentino DOC Traminer aromatico e Südtirol – Alto Adige DOC Gewürztraminer. Sono state premiate le prime tre posizioni di ogni categoria e le categorie in gara erano otto.

Tecnico superiore del verde, al via la 6° edizione È

partita la sesta edizione del corso di alta formazione professionale “Tecnico superiore del verde”. L’iniziativa formativa, promossa dalla Provincia Autonoma di Trento e organizzata dalla Fondazione Edmund Mach da oltre dieci anni, ha aperto i battenti con un incontro di approfondimento e discussione per gli studenti.

Il tecnico superiore del verde è una figura specialistica in grado di interve-

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nire nella gestione ordinaria e straordinaria di aree verdi. Il corso dura due anni, con lezioni frontali, ma soprattutto molte ore di esercitazioni e visite tecniche.

Il progetto formativo prevede una durata di due anni per 3.000 ore complessive, durante le quali sono previste attività di gruppo, esperienze di praticantato e autoformazione individuale per ottenere le competenze della figu-

ra professionale. All’evento di apertura hanno partecipato i nuovi iscritti e alcuni studenti che stanno concludendo il percorso biennale, accanto ad esperti di settore, collaboratori e docenti, oltre a rappresentanti di enti, aziende e cooperative che ospitano gli studenti nei periodi di praticantato.

La paesaggista Francesca Neonato ha evidenziato l’importanza e la complessità del verde, in particolare per le fun-

FONDAZIONE MACH zioni nuove e sempre più complesse che quest’ultimo o può svolgere: si tratta dei servizi ecosistemici, spesso non monetizzabili, ma di grande importanza, come il ruolo del verde per il benessere e la salute dei cittadini o per la mitigazione del clima dei centri urbani e di re-

MAGGIO - N. 5/2018

golazione delle acque. La direttrice della rivista Acer, Graziella Zaini ha evidenziato il ruolo dell’editoria specializzata nella formazione e nell’aggiornamento, ruolo che peraltro svolge la biblioteca della Fondazione Mach, ricca anche per la parte relativa al verde ornamentale.

FEM e Rotholz, 35 anni di gemellaggio I

l 9 aprile scorso si è recata alla Fondazione Edmund Mach una delegazione della Scuola agraria di Rotholz per celebrare i 35 anni di gemellaggio tra i due istituti scolastici nati rispettivamente nel 1874 e 1879. Una trasferta, per il gruppo guidato dal preside Josef Nortz ricca di visite e momenti informativi, incluso l’incontro con il direttore generale, Sergio Menapace e il dirigente del Centro Istruzione e Formazione Marco Dal Rì.

L’incontro ha previsto, come tradizione vuole, una visita tecnica ad alcune aziende agricole trentine e la presentazione delle aziende di famiglia da parte di alcuni studenti.

Quest’anno per FEM è toccato allo studente Daniel Fanti, 3A Ali, che ha illustrato l’azienda di famiglia in tedesco. Il patto di gemellaggio

tra le due scuole prevede che le direzioni dei due istituti si incontrino alternativamente San Michele e Rotholz una volta l’anno. Verranno programmate le attività dell’anno passato e programmate quelle che verranno. Le visite degli insegnanti, come pure lo scambio di materiali, hanno finalità esclusivamente didattico-scientifiche. Il gemellaggio mira a tenere vivi I contatti tra le due scuole con scambi di informazioni sui piani di studio, sui programmi annuali innovativi e sui nuovi corsi. Questa volta è stato regalato al Direktor Josef Norz l’ultimo annuario della scuola, alla presenza di don Renato Scoz che ha scritto un articolo sulla botte di Rotholz, preziosamente custodita nella cantina storica a testimonianza del gemellaggio del 1983.

Delegazione Rotholz

Studenti 6 edizione Corso AFP verde

Vinitaly

Premiazione Concorso

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MAGGIO - N. 5/2018

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