Microtossine nei cereali

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UNIONE EUROPEA REGIONE MARCHE PSR MARCHE 2007-2013

MICOTOSSINE NEI CEREALI A CICLO AUTUNNO-VERNINO Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di micotossine, che sono sostanze pericolose per la salute dell’uomo e degli animali, prodotte da funghi diffusi in tutti gli ambienti naturali, capaci di vivere in numerosissime piante coltivate e spontanee e anche sui cereali a paglia come orzo, frumento tenero, duro, avena ecc.. La presenza di micotossine, negli alimenti per l’uomo ha indotto il legislatore comunitario ad intervenire attraverso l’emanazione di Regolamenti dove sono stati indicati limiti della loro presenza nelle granelle. L’indicazione dei limiti della presenza di micotossine è stata dettata dalla necessità di: a. uniformare la legislazione dei singoli stati membri; b. dare risposte all’aumento dell’attenzione alle problematiche sulla sicurezza alimentare; c. scongiurare il rischio di distorsioni commerciali tra i paesi europei, giocando sulla definizione di limiti diversi. In Italia la contaminazione da micotossine nelle produzioni cerealicole non è più un problema emergente ma è un problema conosciuto, evidenziato dalla presenza di queste sostanze nelle produzioni nazionali, anche se non sempre in quantità tali da superare i limiti imposti dalla legge. Essendo le micotossine sostanze stabili nel tempo e per le quali ad oggi non sono disponibili tecniche capaci di risanare una partita di cereale contaminata, senza comprometterne la qualità e la commerciabilità, l’intera filiera produttiva è impegnata a ridurre al minimo il rischio di avere partire di cereali non commercializzabili. L’attenzione va posta a partire dalla produzione in campo per proseguire durante lo stoccaggio e nelle diverse fasi di trasformazione da parte delle industrie agroalimentari.

PRINCIPALI MICOTOSSINE NEI CEREALI AUTUNNO-VERNINI Durante la fase di produzione le piante di frumento tenero, duro, orzo ecc. possono essere contaminate da funghi che possono produrre diverse micotossine, quali:  Deossinivalenolo (DON);  Zearalenone (ZEA);  Nivalenolo (NIV);  T-2 – HT-2 - Diacetossiscirpenolo (DAS). Tra questi il composto più presente e in maggiore concentrazione è il Deossinivalenelo (DON), sulla cui presenza e concentrazione ad oggi ci si basa per stabilire il grado di rischio di una partita di cereali. Le autorità sanitarie mondiali da tempo hanno posto l’attenzione sulle sunnominate micotossine perché ritenute responsabili di effetti negativi sull’uomo e sugli animali anche gravi, come: Micotossine Effetto Deossinivalenolo Animali: Emesi (vomito vomitossina), rifiuto alimentare, (DON) immunosoppressiva. Uomo: Nausea, vomito, diarrea, disturbi gastro-intestinali, vertigini, febbre. In alcuni casi alcuni tumori sono stati correlati alla presenza di Deossinivalenolo. Tossina T-2 e Animali: Attività dermotossica, emorragica e immunosoppressiva. HT-2 Uomo: Leucopenia tossico alimentare (ATA): lesioni necrotiche a livello di cavo orale, esofago, stomaco; emorragie, pronunciata leucopenia dovuta a ipoplasia e aplasia del midollo osseo. Nivalenolo Inadeguata evidenza di cancerogenicità negli animali Zearalenoni Animali: Iperestrismo (sindrome estrogenica) soprattutto nei suini e bovini, atrofia testicolare ed ovarica, aborto. Uomo: associato ad alcuni casi di Iperestrismo (adolescenti a Porto Rico). Uno dei più potenti estrogeni di origine naturale conosciuti.

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