Coltivatore n.05 Anno 2018

Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in Abb. Postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) Art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione.

N. 05 Maggio 2018 - Anno 72

IN PRIMO PIANO

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ATTUALITÀ

THE GREEN EXPERIENCE: LA SOSTENIBILITÀ INTELLIGENTE AL VINITALY

QUANDO SI FA SUL SERIO I RISULTATI ARRIVANO NONOSTANTE TUTTO

L’UE PERDE L’OCCASIONE PER COMBATTERE IL CIBO FALSO A TAVOLA

Coldiretti Cuneo alla kermesse internazionale di Verona

A breve nuovi progetti con importanti soggetti economici

Cuneo: 10000 firme raccolte per l’origine in etichetta

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IN PRIMO PIANO

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Alla kermesse internazionale di Verona

VINITALY: MONCALVO, GREEN EXPERIENCE, UN ESEMPIO DI SOSTENIBILITÀ INTELLIGENTE

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lla 52a edizione di Vinitaly, con convegni, incontri ed ospiti di rilevanza internazionale, analisi sui numeri del vino Made in Italy ed un focus sulla prima “borsa” dei vini italiani, Coldiretti - vero ambasciatore del Made in Italy nei calici e a tavola - ha portato l’attenzione dei visitatori - 128mila provenienti da 143 nazioni - sull’eccellenza del patrimonio vitivinicolo nazionale.

Coldiretti Cuneo è stata tra le protagoniste della kermesse con la viticoltura green sviluppata dallo staff dei tecnici dell’Agenzia 4A “The Green Experience” presentata nell’area istituzionale della regione Piemonte.

Il progetto nato con l’obiettivo di costruire una certificazione su misura per i vini e il territorio piemontesi, valorizza le peculiarità che li rendono unici al mondo e risponde al consumatore che è sempre più attento a scegliere in ciò che acquista la sostenibilità e l’attenzione per l’ambiente.

“The Green Experience - commenta il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo, intervenuto alla presentazione – sta dimostrando che si può declinare il successo di Langhe, Roero e Monferrato, amplificato dal riconoscimento dell’Unesco, in un nuovo punto di partenza per consolidare il futuro dell’imprenditoria locale e garantirle altri anni di crescita corale e sostenibile, raccogliendo le nuove tendenze di mercato”.

“Partiamo dalla sostenibilità per prenderci cura del terreno, dell’ambiente e del paesaggio - continua il presidente Moncalvo -. Sono i progetti virtuosi come questo, che vanno presi ad esempio su scala nazionale, esportati ed amplificati in tutti gli altri settori dell’agricoltura, quella vera, in cui investe Coldiretti, perché dietro le nostre produzioni ci sono valori che vanno ben oltre le

In alto partendo da sinistra, il Presidente Roberto Moncalvo con il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni in visita allo stand Coldiretti, l’On. Maurizio Martina, l’On. Matteo Salvini e l’On. Giorgia Meloni sottoscrivono la petizione presentata al Parlamento Europeo per dire “Stop al cibo falso”.

logiche dell’economia, per costruire un futuro migliore per le generazioni che verranno”.

A progettualità eccellenti come questa, fanno da contraltare altre politiche che non fanno l’interesse dei produttori agricoli e che purtroppo trovano terreno fertile negli accordi internazionali.

“In questo contesto, a preoccupare i viticoltori – rileva il presidente Roberto Moncalvo – sono i trattati firmati dalla Ue, dal Ceta con il Canada a quello con il Giappone, fino al negoziato sul Mercosur con il Sudamerica, che rischiano di legalizzare le imitazioni di centinaia di vini Made in Italy”. Senza contare i rischi per la salute, smascherati a Vinitaly dalla mostra su “I trucchi del vino”, in cui sono stati esibiti il vino zucche-

rato e quello annacquato, il vino in polvere e quello alla frutta, fino al finto rosato e alle imitazioni delle denominazioni più note che, senza adeguate contromisure, finiscono nei calici di ignari consumatori”. “Si tratta di realtà sempre più radicate – commenta il presidente Moncalvo - con l’estensione della produzione a territori non sempre vocati e senza una radicata cultura enologica che, con la globalizzazione degli scambi, colpisce direttamente anche i consumatori di Paesi con una storia del vino millenaria come l’Italia. Per questo è fondamentale l’impegno di Coldiretti, che è instancabile e quotidiano nel valorizzare le produzioni eccellenti dei nostri territori”.

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IN PRIMO PIANO

Vinitaly: Moncalvo, Green Experience, un esempio di sostenibilità intelligente

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FONDO

Direttore Amministrativo: Tino Arosio

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Direttore Responsabile: Tino Arosio

• Gravissimo il via libera al dolcetto made in Messico!

Coordinamento di redazione: Chiara Serra Grafica e impaginazione: Mara Chiardola

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Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Fabrizio Bonardo, Laura Calcagno, Mara Chiardola, Simona Daniele, Damiano Dutto, Cesare Gallesio, Rosanna Giraudo, Elena Gola, Hada Kamela, Attilio Ianniello, Romina Imberti, Giulia Marinari, Lorenzo Martinengo, Laura Occelli, Franco Parola, Nadia Olivero, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Simonetta Re, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Luca Nari, Davide Roà, Francesca Vinai Progetto grafico: Edzioni il Coltivatore Srl - TEC arti grafiche Redazione: Piazza Foro Boario, 18 - 12100 (CN) Tel. 0171 447211 - Fax: 0171 447300 e-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito: www.cuneo.coldiretti.it Stampa e Concessionaria esclusiva della pubblicità: TEC arti grafiche, via dei Fontanili, 12 - 12045 Fossano (CN) Tel. 0172 695770 - Fax 0172 695898 e-mail: adv@tec-artigrafiche.it “Il Coltivatore Cuneese” Registrazione del tribunale di Cuneo n. 100 del 7/12/1955 Reg. Cronol. n. 3296 - 1 copia € 3.00 Abbonamento annuo € 30,00 Abbonamento annuo soci Coldiretti Cuneo € 5.00 Abbonamento annuo soci Coldiretti altre province € 20.00 - Altri abbonamenti ridotti € 6.00

• Quando si fa sul serio i risultati, arrivano, nonostante tutto

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ATTUALITÀ

• Bari, capitale dell’agricoltura italiana con il grande “Villaggio” Coldiretti • The Green Experience a Vinitay la viticoltura sostenibile made in Cuneo • L’UE ha perso l’occasione per combattere il falso a tavola • Prezzo del latte: basta con le manovre scorrette • Fauna selvatica, danni insostenibili: occorre intervenire urgentemente • Corsi d’acqua: necessario intervenire per evitare i rischi di esondazione • Nocciolo: aspetti fondamentali della coltivazione • Sblocco del moscato: braccio di ferro Coldiretti Consorzio Asti DOCG • Rilevazione prezzi uve: irricevibili le proposte di Confindustria • Ascheri al Consorzio Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani • Cap Nord Ovest: approvati bilancio e fusione Petrolcap • Mauro Musso, eletto presidente di Terramica • Agroindustria: aperto il bando 2018 Misura 4.2 • PSR 2014-2020: aperto il bando per l’imboschimento • Bando per la “Difesa del bestiame dalla predazione da canidi” • Prestiti di conduzione 2018: aperti i termini • Prestiti di conduzione anche per le Cooperative agricole • Interventi finanziari a sostegno delle imprese • Aperto il bando per le idoneità Alta Langa - 2018 • 266 mila euro alle aziende cuneesi colpite dalle calamità • Calcolo produzione standard: aggiornata la base dati

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ECONOMICO

• Vino: spunta il documento elettronico, per ora sarà volontario • Ristrutturazione vigneti: a breve il bando

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BIOGAS

Premi aggiuntivi per gli impianti di Biogas

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ENERGIA

Osservazioni di Coldiretti al Piano Energetico Regionale

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BIOLOGICO

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INIPA

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Approvato il nuovo regolamento del biologico: così non va!

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MOVIMENTI

• Euroflora 2018, grande partecipazione di donne impresa • Pensionati Coldiretti in visita a Bonifiche Ferraresi

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CAMPAGNA AMICA

• A Savigliano è tempo di Quintessenza • Le produzioni agricole d’eccellenza a “Cuneo in fiore” • Il mercato di Campagna Amica a Degustibus

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EVENTI E MANIFESTAZIONI • Mostra della frisona a Saluzzo • La fiera di maggio a Busca • A Murazzano anduma e tast-tuma • “Alla riscoperta dei grani antichi” • A Ceva, gli orti didattici : che passione!

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CONSULENZA FISCALE

• Diritto di superficie: si torna al passato

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CONSULENZA LEGALE Antiriciclaggio: conoscere le norme per evitare le sanzioni

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SPORTELLO SALUTE

La peridurolisi contro il mal di schiena

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EPACA

• “NASPI”, nuova assicurazione sociale per l’impiego • Esenzione ticket per reddito: proroga fino al 31 marzo 2019 • Al via la grande festa “FAMIGLIA6GRANDA” • Bonus asilo nido confermato per il 2018 • Progetto “visite mediche con il camper” • Prevenzioni tumori della pelle

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ACSTE

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SCADENZE

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Appuntamenti con ACSTE periodo Giugno-ottobre

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6 Tino Arosio

Direttore Coldiretti Cuneo

QUANDO SI FA SUL SERIO I RISULTATI ARRIVANO, NONOSTANTE TUTTO Siamo reduci da una bella esperienza vissuta al Vinitaly di Verona con tante nostre aziende che hanno saputo dimostrare come la nostra vitivinicoltura sia apprezzata nel nostro Paese e nel mondo.

La loro dinamicità, la capacità di produrre eccellenze, di farsi apprezzare e di penetrare nuovi mercati è un bene per tutti. Anche noi con The Green Esperience abbiamo voluto essere presenti con una esperienza che vuole rispondere alla domanda di consumatori che, insieme alla qualità, chiedono sempre più fortemente la sostenibilità ambientale nel nostro modo di essere imprenditori. Con noi c’era anche il Delegato Confederale della nostra Federazione, Roberto Moncalvo, con un intervento che richiamiamo in altra parte del Coltivatore.

Una bella esperienza che fa a pugni con altre vicende locali che lasciano di stucco. Mi riferisco all’inaudita vicenda della mancata autorizzazione allo sblocco del moscato che il Consorzio di tutela aveva garantito di concedere alle imprese agricole e che ora invece non intende riconoscere. Si tratta di una questione di buon senso che però sembra il grande assente. Ci sono aziende agricole che hanno in cantina quantitativi di moscato direttamente prodotto, pronto per essere venduto senza produrre eccedenze, ma che il Consorzio non concede di commercializzare con il marchio Docg.

L’alternativa è mettere sul mercato questo prodotto in forma anonima con gravi danni economici alle imprese e allo stesso territorio di produzione. Non staremo con le mani in mano dopo tutti i tentativi di persuasione sin qui messi in

campo!

C’è di più. Dopo aver adottato lo scorso anno un sistema di rilevazione dei prezzi delle uve che ci ha visti contrari, a pochi mesi di distanza la parte industriale chiede di modificare le regole del gioco. E la Camera di Commercio asseconda l’idea. Le nuove proposte vanno nella direzione di ridurre il numero dei contratti rilevati, ma soprattutto introduce la possibilità di rilevare contratti che indicano non meglio precisati “prezzi medi”. Insomma un sistema che puzza lontano un miglio e che lascia palesemente intendere l’obiettivo di voler “drogare” il mercato con lo scopo di penalizzare il prezzo di vendita delle uve! Abbiamo già ribadito che non ci staremo a questi giochetti e con noi i nostri soci.

Eppure il buon senso riprende cittadinanza altrove. Ne è un esempio la recente presa di posizione di Barilla che non ha firmato alcun contratto per l’importazione del grano dal Canada dove viene trattato con l’erbicida glifosato in preraccolta, secondo modalità vietate in Italia e certifica come giusta sia la battaglia di Coldiretti.

Senza dimenticare che con l’obbligo di indicare sulla confezione di pasta dove è stato prodotto quel grano, si è ridotta drasticamente l’importazione di grano duro a favore di quello italiano aprendo ad importanti accordi con industriali convertiti all’italianità. Un esempio che più di altri spiega cosa significa essere sindacato di impresa.

Questo è il nostro compito. Un altro esempio. Agli industriali che senza alcuna ragione hanno unilateralmente ridotto i prezzi del latte agli allevatori, abbiamo immediatamente risposto. A questi com-

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Accordo Ue – Messico

GRAVISSIMO IL VIA LIBERA AL DOLCETTO MADE IN MESSICO!

portamenti si risponde anche in altro modo con il nostro impegno a costruire rapporti di filiera con chi ci sta a valorizzare il prodotto locale piuttosto che pensare a business immediati a danno degli agricoltori. L’esperienza di Compralatte sta a dimostrare che questa è la strada vincente, ma a chi ancora non beneficia dei risultati di questi percorsi diciamo che a breve vedranno la luce importanti progetti che offriranno a chi ci sta le sperate alternative e le giuste soddisfazioni economiche. Del resto se anche importanti soggetti economici cinesi stanno lanciando più di qualche messaggio di interesse al nostro latte, qualcosa significherà!

Saranno tutti temi che approfondiremo nel nostro Tour di Torino previsto a metà giugno e al quale siete tutti invitati!

Da Bruxelles arriva l’ennesimo duro colpo sui prodotti italiani: cadono quasi tutti i dazi tra Ue e Messico.

Viene concesso, infatti, il via libera al Parmesano, ai salamini italiani e al vino Dolcetto Made in Messico dove potranno essere prodotti e venduti senza limiti oltre il 90% degli 817 prodotti a denominazione di origine nazionali riconosciuti in Italia e nell’Unione Europea (293 prodotti alimentari e 523 vini). E’ quanto emerge da una prima analisi di Coldiretti sull’ultima proposta negoziale, in occasione dell’intesa politica sul nuovo accordo tra Ue e Messico. L’Italia nel 2017 ha importato prodotti agroalimentari dal Messico per 86 milioni di euro, mentre le esportazioni sono state di 103 milioni, quasi 173 delle quali rappresentate dal vino (33 milioni di euro) che gode già del dazio zero, per effetto del precedente accordo del 2000.

A preoccupare, oltre al Dolcetto Made in Messico, è anche l’import dalla Spagna che per il Piemonte riguarda, in particolare, oltre il 30% dell’ortofrutta.

“La tutela delle denominazioni avrebbe dovuto rappresentare un obiettivo primario - sottolinea

Bruno Rivarossa vice Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – . Non possiamo pensare che i nostri prodotti più tipici vengano preparati all’estero come se nulla fosse, quando sono simbolo di un territorio ben preciso che è quello piemontese. Con questi accordi vengono legalizzate le falsificazioni del Made in Piemonte, dal vino ai prodotti lattiero-caseari fino alla carne bovina e suina”.

Dall’Intesa con il Canada (Ceta) a quella siglata con il Giappone e Singapore, da quella con il Messico fino alla trattativa in corso con i Paesi del Sudamerica (Mercosur), si assiste al moltiplicarsi di accordi di libero scambio da parte dell’Unione Europea che legittimano a livello internazionale la pirateria alimentare a danno delle nostre produzioni.

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ATTUALITÀ

Seicentomila visitatori all’Open day dell’Agricoltura

BARI, CAPITALE DELL’AGRICOLTURA ITALIANA CON IL GRANDE ‘VILLAGGIO’ COLDIRETTI Conoscere la vera agricoltura e condividerne con i protagonisti il gusto e i sapori: il Villaggio Coldiretti che dal 15 al 17 giugno sarà in Piemonte, nel cuore di Torino per la quinta tappa nelle regioni italiane, dal 27 al 29 aprile ha portato a Bari sul lungomare Imperatore Augusto un chilometro e mezzo di mercati, cibo di strada contadino ed esposizioni ad hoc dove è stato possibile acquistare direttamente dagli agricoltori, le eccellenze del made in Italy ma anche gustare piatti di altissima qualità con i menu preparati dagli agrichef di Campagna Amica a prezzi popolari, per dare a tutti la possibilità di vivere un giorno da gourmet.

Vi erano quasi 200 stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, stalle, agriasili, fattorie didattiche, orti, antichi mestieri, pet therapy, laboratori, trattori e nuove tecnologie e workshop, insieme a oltre ventimila agricoltori dalla Puglia, Calabria, Basilicata e dalle altre regioni del Mezzogiorno ma anche dalle aree terremotate.

Ma non solo: per aiutare i giovani a scegliere il lavoro della vita arriva il primo “Open Day nazionale dell’agricoltura italiana”. Nella culla del cibo italiano, un’occasione unica

con i giovani tutor della Coldiretti per offrire ai loro coetanei consigli e suggerimenti su idee, settori, risorse, sbocchi commerciali e mercati.

Dai droni alla stalla: il primo “focus” sul lavoro che concilia tradizione e innovazione e che piace sempre più alle nuove generazioni come dimostra lo studio di Coldiretti sulla svolta epocale del “Ritorno alla terra” presentato nell’occasione insieme al primo “Open space della creatività contadina” con dimostrazioni pratiche per toccare con mano i prodotti e le straordinarie storie di creatività di cui sono protagonisti i giovani nei campi. Presente anche un’area dedicata all’agricoltura sociale con esempi dal vivo di solidarietà e agri welfare per stare al fianco dei più

svantaggiati. A #STOCOICONTADINI, decine di migliaia di bambini hanno invaso l’area riservata ai piccoli che nell’agriasilo e nella fattoria didattica hanno imparato a impastare il pane, a zappettare l’orto e a riconoscere le diverse varietà di piante con l’assistenza dei tutor e delle agritate della Coldiretti e di Campagna Amica.

Visitatori in Puglia da ogni parte d’Italia, ma anche dalla Francia, dalla Gran Bretagna, dalla Germania e dalla Spagna. “Il successo del Villaggio contadino a Bari in Puglia è la testimonianza dell’enorme crescita della sensibilità dei consumatori verso stili di vita sani e in equilibrio con la natura”, ha dichiarato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

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“THE GREEN EXPERIENCE” A VINITALY LA VITICOLTURA SOSTENIBILE MADE IN CUNEO Grande successo per il progetto che Coldiretti ha presentato nell’area istituzionale della regione Piemonte Alla 52a edizione di Vinitaly, Coldiretti Cuneo ha presentato “The Green Experience”: il progetto della viticoltura sostenibile coinvolge già un centinaio di produttori di Alba, Langhe e Roero, 850 ettari, 15 denominazioni tra DOCG e DOC e 28 comuni e certifica uve e vini del Piemonte con la garanzia di un Ente di controllo ufficiale. Un folto pubblico di giornalisti e addetti ai lavori ha partecipato all’appuntamento, in cui sono intervenuti il presidente della Confederazione Nazionale Coldiretti Roberto Moncalvo, l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero.

“The Green Experience” – ha commentato il presidente Nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo - è l’evoluzione della viticoltura green ripensata e sostenibile, che risponde alle attese del consumatore, sempre più orientato a scegliere produzioni che difendono l’ambiente”.

“Cosa vuol dire sostenibilità in

concreto per noi di Coldiretti? – hanno ribadito Bruno Rivarossa e Tino Arosio di Coldiretti Cuneo - è un concetto si può declinare in vari significati: partiamo da quello legato alla nostra terra, un bene prezioso, che abbiamo ricevuto in dono dai nostri padri e abbiamo il dovere non solo di mantenere intatto ma di valorizzare, per offrirlo come patrimonio alle future

generazioni: la sostenibilità è una “dote” che con orgoglio portiamo in questo progetto”.

“Ma andiamo oltre - continuano Rivarossa e Arosio - perché la sostenibilità è quel valore che trascende il contenuto economico e induce il consumatore a scegliere le nostre produzioni agricole che a buon diritto si possono definire sostenibili, perché è sicuro di trovare

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da vedere” e come il territorio di Langa, patrimonio dell’Unesco, sia ulteriormente valorizzato anche sotto il profilo estetico dalle pratiche agronomiche previste dal protocollo, tra cui l’inerbimento dei vigneti. Sono intervenuti Angelo Negro per l’azienda agricola Negro Angelo E Figli Di Giovanni Negro di Monteu Roero e Mauro Manzone per l’azienda Manzone Giovanni, di Monforte d’Alba, che da subito hanno creduto nel progetto e vi hanno investito dando nuovo valore alle loro produzioni d’eccellenza. genuinità, gusto e quella dedizione che parte dal rispetto per il territorio per costruire un ambiente migliore”.

“The Green Experience” è stato illustrato da Giuseppe Vivalda tecnico dell’Agenzia 4 A di Coldiretti Cuneo, coordinatore del progetto.

Per entrare nel vivo di cosa significhi la viticoltura green made in Cuneo, al pubblico è stato presentato un filmato che - in un volo tra il fantastico e il reale – ha mostrato quanto questa viticoltura, oltreché eccellente da gustare, sia “bella

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ATTUALITÀ

Cibo, origine in etichetta: dopo le grandi conquiste ottenute a livello nazionale, prosegue la mobilitazione: 10.000 firme raccolte a Cuneo

L’UE HA PERSO L’OCCASIONE PER COMBATTERE IL FALSO A TAVOLA Sicurezza alimentare, tracciabilità e difesa del Made in Italy: grazie all’impegno profuso da Coldiretti per ottenere un’etichetta trasparente sull’origine degli ingredienti impiegati, il nostro Paese si è dotato di una legislazione nazionale di avanguardia, che è stata ancora rafforzata - dallo scorso 9 maggio - dal nuovo decreto legislativo sulle sanzioni che prevede multe da 2 mila a 16 mila euro, per chi non ottempera all’obbligo dell’ indicazione dell’origine, ma la battaglia va portata avanti anche in Europa, perché le tante conquiste fatte fino ad oggi a livello nazionale non perdano il grande valore che hanno, appena girato l’angolo, superati i confini nazionali.

Bruxelles ha infatti perso un’importante occasione per combattere il “fake” a tavola, poiché si è pronunciata a favore dell’etichettatura volontaria, rimessa all’arbitraria decisione degli operatori alimentari.

Si tratta di un compromesso al ribasso che favorisce gli inganni, impedisce scelte di acquisto con-

sapevoli e amplia i margini di incertezza interpretativa, costituendo l’occasione per promuovere contenziosi e ridurre le legittime aspettative di trasparenza dei consumatori.

Una scelta che appare ancora più autolesionista alla luce della recente ricerca della Fao che si schiera a favore dell’indicazione di origine sugli alimenti e riconosce come l’etichetta di origine promuova le economie locali in ogni parte del mondo.

Grazie all’azione portata avanti dall’Organizzazione, sono importanti i risultati raggiunti. Le norme italiane prevedono l’obbligo di indicare l’origine in etichetta dei derivati del latte, del grano nella pasta, nel riso e nei derivati pomodoro e si aggiungono a quelle europee, dove il percorso di trasparenza è iniziato dalla carne bovina, dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è obbligatorio indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca. Dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto.

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Lo studio riconosce a livello internazionale il valore economico, sociale e reputazionale dei prodotti alimentari registrati con un’etichetta d’indicazione geografica attraverso la quale i consumatori identificano caratteristiche uniche, come gusto, colore, consistenza e qualità. Non giocano a favore delle eccellenti produzioni agroalimentari italiane i vari trattati che l’Europa sta siglando con il resto del mondo.

Dall’intesa con il Canada (Ceta) a quella siglata con il Giappone e Singapore, da quella con il Messico fino alla trattativa in corso con i Paesi del Sudamerica

(Mercosur), gli accordi di libero scambio da parte dell’Unione Europea legittimano a livello internazionale la pirateria alimentare a danno dei prodotti Made in Italy più prestigiosi.

Un nuovo e gravissimo furto di identità delle nostre produzioni piu’ tipiche, arriva dall’intesa politica sul nuovo accordo tra Ue e Messico con un costo troppo elevato per il nostro Paese, secondo l’analisi di Coldiretti (a pagina 7) che non è certo compensato dalla riduzione delle barriere tariffarie per il formaggio e per la pasta.

“Il provvedimento europeo

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a favore dell’etichettatura volontaria – commenta Bruno Rivarossa vice Delegato Confederale della Federazione di Cuneo - entrerà in vigore nell’aprile 2020, ma Coldiretti non ci sta e da qui ai prossimi due anni ha già avviato insieme a Fondazione Campagna Amica una vera e propria mobilitazione popolare nei confronti dell’Unione Europea”.

“Nella sola provincia di Cuneo – prosegue Rivarossa – in un mese e mezzo abbiamo già raccolto oltre 10000 firme per fermare il cibo falso e bloccare le speculazioni a danno dell’agricoltura italiana. I consumatori sono i primi ad essere al nostro fianco e il nostro obiettivo è proseguire la battaglia, coinvolgendo l’opinione pubblica, sia nei mercati di Campagna Amica, sia invitando tutti i cittadini ad aderire alla mobilitazione on line, sui siti www.coldiretti.it e www.campagnamica.it”.

“Grazie al nostro esempio – conclude Tino Arosio direttore di Coldiretti Cuneo - si è innescato un meccanismo virtuoso e anche Francia, Portogallo, Grecia, Finlandia, Lituania, Romania e Spagna hanno adottato norme nazionali per garantire la trasparenza dell’informazione in etichetta. Il percorso è tracciato: non possiamo fermarci adesso”.

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ATTUALITÀ

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Lettera aperta di Coldiretti alle industrie che non rispettano gli accordi

PREZZO DEL LATTE: BASTA CON LE MANOVRE SCORRETTE

Continuano le pratiche scorrette di numerose ed importanti industrie del latte a danno degli agricoltori con modifiche unilaterali e retroattive degli accordi, per ridurre il prezzo del latte alla stalla addirittura fino a 3 centesimi al litro. Coldiretti Piemonte, a nome di numerosi imprenditori associati, ha scritto a Italatte e ai caseifici che a partire dal mese di marzo hanno modificato unilateralmente il prezzo del latte, esprimendo la totale contrarietà di fronte ad una decisione assolutamente arbitraria che non tiene conto degli accordi presi.

“La nostra Federazione - si legge nella lettera - condivide e sostiene l’applicazione di meccanismi di indicizzazione, purché concordati tra le parti, quali strumenti che possano riconoscere all’allevatore una remunerazione equa, con un prezzo del latte strettamente correlato ad un oggettivo andamento del mercato”. Per questo motivo – prosegue la lettera - nel 2011, la nostra Organizzazione si era resa promotrice dell’Accordo regionale che aveva introdotto il prezzo indicizzato come sistema di pagamento del latte, ma ora quegli stessi caseifici che avevano aderito e sottoscritto l’accordo, stanno cercando per meri criteri di opportunità e senza motivi logici di cambiare le regole del gioco.

“La modifica - puntualizza Coldiret-

ULTIM’ORA ITALATTE RISPONDE! Mentre andiamo in stampa apprendiamo con soddisfazione che il gruppo francese Italatte, a seguito delle iniziative messe in atto dalla nostra Organizzazione, ha reso noto che i prezzi indicati in fattura per le forniture di latte dei mesi di marzo e aprile sono da considerarsi acconti, in vista delle decisioni che verranno prese durante gli incontri programmati tra le parti nei prossimi giorni. Si tratta di una buona notizia che conferma quanto fosse giusta e legittima la nostra iniziativa. Ora ci auguriamo che la medesima decisione venga assunta da tutte le industrie che hanno unilateralmente ridotto i prezzi del latte senza alcuna giustificazione. ti - interviene non solo a campagna oramai in corso, bensì con effetto retroattivo già dal mese di marzo”.

Un atto grave perché si sta imputando il ribasso ad un andamento di mercato negativo quando, invece, nei fatti non è così. “Non solo non vi sono segnali di flessione, Bruno Rivarossa, vice Delegato Confederale: “ma vi è pure un crescente interesse verso le nostre produzioni, come la polvere di latte di elevata qualità prodotta nella nostra regione, da parte di colossi economici come la Cina.

Siamo disponibili a un eventuale incontro e a riaprire una negoziazione collettiva, ma non possiamo accettare condizioni inique, che hanno il solo scopo di abbassare il prezzo del latte.

“Mentre desta apprensione questa

situazione – conclude il direttore di Coldiretti Cuneo, Tino Arosio - è arrivato con un tempismo eccellente lo stop di Bruxelles al “bullismo” di parte della filiera industriale sugli agricoltori. Contro le prepotenze contrattuali, le nuove disposizioni dell’Unione Europea sono volte ad assicurare l’effettivo rispetto delle norme e si danno strumenti concreti per porre fine alle pratiche sleali messe in atto dalle industrie contro gli agricoltori. Ben venga l’invito di Bruxelles alle autorità nazionali ad imporre sanzioni in caso di violazioni spesso non denunciate per la paura di compromettere un rapporto commerciale esistente con la parte più forte. E’ indispensabile agire in questa direzione per salvaguardare le nostre produzioni eccellenti”.

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ATTUALITÀ

E’ una questione prioritaria che va affrontata per salvaguardare il lavoro degli agricoltori e garantire maggiore sicurezza sulle strade

FAUNA SELVATICA, DANNI INSOSTENIBILI: OCCORRE INTERVENIRE URGENTEMENTE Non si può accettare che le imprese agricole della nostra Provincia chiudano per lasciare campo libero all’incontrollato proliferare di selvatici.

Coldiretti Cuneo ribadisce l’urgenza di adottare tutti gli strumenti disponibili per riportare sotto controllo la fauna selvatica ed esorta gli ambiti di caccia provinciali a predisporre gli indispensabili piani di prelievo selettivo.

Nei giorni scorsi, infatti, con l’apertura della caccia di selezione al cinghiale, la Giunta Regionale ha approvato i piani presentati da alcuni ambiti di caccia e aziende faunistico – venatorie e ha con-

Coldiretti esorta gli Ambiti Territoriali di Caccia e i Comprensori Alpini ad intervenire e adottare i piani necessari di prelievo

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cesso un’ulteriore dilazione del termine previsto, sollecitando in tal senso i Commissari degli ATC e dei CA della provincia di Cuneo che al momento non ne hanno presentati.

“Sono incalcolabili i danni che gli attacchi degli ungulati arrecano puntualmente alle coltivazioni e ai terreni, scavando buche e solchi come aratri, devastando tutto ciò che incontrano al loro passaggio,

ma non è da meno il problema della sicurezza sulle strade Commenta Coldiretti Cuneo: “Esortiamo gli ATC e i CA a sfruttare la possibilità di anticipare la caccia al cinghiale e al capriolo attraverso l’attivazione di piani di prelievo selettivo”.

In questa direzione, si sono mossi gli ATC delle province di Alessandria, Biella, Vercelli, Novara e Torino che hanno visto approvati, da parte della Giunta regionale del Piemonte, i loro piani.

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“E’ una questione prioritaria, oltreché per salvaguardare il lavoro degli agricoltori, anche per garantire maggiore sicurezza sulle strade e limitare gli ormai frequentissimi incidenti causati da questi animali – concludono i vertici della Federazione Provinciale - Coldiretti si farà portavoce in Regione della necessità di urgente approvazione dei piani che auspichiamo vengano prontamente presentati da parte degli ATC”.

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ATTUALITÀ

E’ indispensabile eseguire la manutenzione, delle sponde e dell’alveo del fiume

CORSI D’ACQUA: NECESSARIO INTERVENIRE PER EVITARE I RISCHI DI ESONDAZIONI attribuibile ad errori pianificatori del passato, va ricercata anche nella relativamente scarsa disponibilità di terra che ha spesso indotto le comunità, in passato, a sviluppare le proprie attività in luoghi non sempre caratterizzati da adeguati livelli di sicurezza idraulica.

Se da un lato occorre dunque evitare ulteriori azioni che determinano perdita di naturalità dei corsi d’acqua, di occupazione delle aree di pertinenza fluviale e tutti quegli interventi che determinano accelerazione del flusso, d’altro canto occorre riconoscere che la situazione esistente impone di fatto l’esecuzione di tutti quegli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio, utili e mitigare gli effetti delle piene, la cui frequenza ed intensità sono purtroppo destinate ad aumentare.

Nella maggior parte dei casi risulta necessario attuare una gestione attiva delle aree vegetate presenti sulle sponde, provvedere all’asportazione del materiale legnoso accumulato negli alvei ed in prossimità di essi nonché ad eliminare gli individui compromessi e non più in grado di offrire garanzie di adeguata stabilità e,

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“Il pericolo di esondazioni è reale. Non possiamo sottovalutare le problematiche legate alle erosioni delle sponde, che comportano perdita di terreno agricolo, danneggiamento delle rete irrigua e, talvolta, anche la compromissione di strade interpoderali”.

Coldiretti lancia l’allarme, fornendo un quadro dei fiumi e dei torrenti che risultano più a rischio. Il fiume Po, i torrenti Varaita, Bronda, per il Saluzzese, lo Stura, i torrenti Grana e Mellea per l’area che riguarda il Fossanese, il Tanaro per il Monregalese necessitano in alcuni tratti di interventi straordinari, cui va data la massima priorità, poiché non è stata sempre garantita un’adeguata manutenzione.

E’ ferma la richiesta di Coldiretti: “Le autorità preposte debbono preservare la sicurezza di quei territori.

E’ indispensabile procedere con le operazioni di manutenzione e tenere alta l’attenzione”.

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Il nostro Paese, con esso la nostra regione e la nostra provincia, costituiscono un territorio geologicamente giovane, caratterizzato da una morfologia che determina, su ampie aree, situazioni di particolare vulnerabilità sotto un profilo idrogeologico.

A questo, si sommano gli effetti derivanti dal fatto che, in molti luoghi, i terreni sono spesso rappresentati da marne, argille o comunque da materiali soggetti a facili smottamenti ed a erosione che determina, a sua volta, durante gli eventi di piena, un rilevante trasporto solido nei corsi d’acqua.

Il riscaldamento globale ed i conseguenti mutamenti climatici che da esso discendono, rappresentano inoltre una realtà che rende non più procrastinabile, l’adozione di iniziative volte a prevenire e mitigare gli effetti sempre più frequenti di eventi estremi ed opposti (ad esempio periodi siccitosi, ai quali seguono rovesci particolarmente intensi).

Un’ulteriore peculiarità del nostro territorio, causa di esposizione al rischio idrogeologico, è la presenza di attività umane e di aree residenziali in zone prospicienti i corsi d’acqua o comunque a rischio.

Tale situazione, solo in parte

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soprattutto, intervenire sulle barre fluviali, laddove un eccessivo accumulo di materiale e lo sviluppo di vegetazione rappresentano una evidente compromissione dell’efficienza idraulica.

Si tratta infatti in molti casi di formazioni che, se non correttamente gestite, rappresentano un fattore di rischio, non soltanto perché ostacolano il normale deflusso delle acque ma anche perché la loro mobilizzazione e fluitazione in occasione delle piene, può causare l’ostruzione delle opere trasversali presenti sugli alvei (ponti, traverse…), determinandone il crollo.

Non si tratta di attuare interventi di “taglio raso” indiscriminati ed episodici, né tanto meno di eseguire azioni che comportano una ulteriore perdita di “naturalità” delle aree golenali, quanto piuttosto di prestare attenzione sia alla stabilizzazione dell’alveo e delle sponde, sia al mantenimento della sicurezza idraulica attraverso il taglio selettivo della vegetazione.

Un ulteriore elemento di rischio, per quanto oggetto di frequente

discussione con approcci sensibilmente differenti, è rappresentato dall’accumulo in molti tratti di corsi d’acqua, soprattutto di testata, di ingenti quantità di materiale lapideo che ne sopraeleva l’alveo, talvolta fin quasi a sovrastare le opere di arginatura. Occorre, a questo proposito, fare una distinzione tra situazioni caratterizzate da evidenti differenze morfologiche, distinguendo tra tratti fluviali contraddistinti dalla presenza delle già citate barre con alvei a canali intrecciati, da quelli collocati più a valle, caratterizzati dalla presenza di mean-

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dri e di depositi di tipo sabbioso, oggetto spesso di eccessivi prelievi nelle numerose cave presenti.

Quasi sempre non si tratta di effettuare un asporto di materiale, se non in quantitativi ridotti, quanto piuttosto di provvedere ad una “risagomatura” dell’alveo allo scopo di ripristinare la normale sezione di deflusso.

Sarebbe inoltre necessario contribuire ad un consolidamento delle sponde, evitando quindi di incorrere nel rischio, sempre presente nel caso di ingente asporto di materiale, di erosione spondale conseguente ad un abbassamento del livello di fondo.

Quest’anno inoltre, ad alzare il livello di guardia, concorre il fatto che, fino a quote relativamente basse, è presente un’abbondante copertura nevose e, qualora un periodo di piogge intense dovesse registrarsi in concomitanza ad un periodo caldo e tale da determinare lo scioglimento della neve, potremmo trovarci di fronte al rischio concreto di significativi eventi di piena.

ATTUALITÀ Pubblico numeroso al convegno organizzato da Coldiretti e Cap Nord Ovest il 20 aprile 2018

NOCCIOLO: ASPETTI FONDAMENTALI DELLA COLTIVAZIONE Grande successo di pubblico all’incontro promosso da Coldiretti Cuneo, Agenzia 4A e Consorzio Agrario delle Province del Nord Ovest, a Cherasco sugli aspetti fondamentali della coltivazione del nocciolo. L’ Italia è il secondo produttore mondiale secondo solo alla Turchia, basti pensare infatti che allo stato attuale gli ettari coltivati a nocciolo in tutto il Piemonte sono circa 20.000, con un trend di crescita costante anche in altre regioni italiane. Il Piemonte inoltre è il territorio che offre la migliore nocciola in commercio, soprattutto a livello qualitativo e commerciale per le esigenze delle aziende dolciarie e di trasformazione, molto presenti sul nostro territorio. Il nocciolo sta realmente diventando parte integrante dell’ economia delle imprese agricole. La forte espansione territoriale, la presenza di nuovi imprenditori arrivati principalmente da altri settori produttivi e quindi neofiti del settore primario, l’ incidenza di nuove patologie tra le quali in primis la cimice asiatica e la batteriosi, i cambiamenti climatici e lo spostamento dell’ areale di coltivazione dalla collina (sede storica del nocciolo) alle fertili

Lorenzo Martinengo coordinatore provinciale tecnici Agenzia 4 A

pianure piemontesi (storiche realtà frutticole e cerealicole) sono solo alcuni aspetti che Coldiretti continua a monitorare attentamente assieme ai tecnici corilicoli dell’ Agenzia 4 A per dare risposte concrete alle imprese del territorio. Occorre sempre più considerare il noccioleto come un vero e proprio frutteto, in cui ogni singola fase del ciclo produttivo e decisioni non possono essere lasciate al caso, dalla scelta delle piantine per la messa a dimora, alla gestione delle patologie, alla raccolta ed alla gestione del prodotto finito.

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contro tecnico, per analizzare lo stato dell’arte dei monitoraggi e delle indagini sperimentali che Coldiretti sta portando avanti in campo corilicolo, spaziando dalle principali problematiche fitosanitarie alle esigenze per una corilicoltura sempre più aggiornata e moderna. All’incontro hanno partecipato personalità di spicco che insieme a Coldiretti Cuneo e Cap Nord Ovest hanno delineato gli aspetti fondamentali della coltivazione. Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali del sindaco di Cherasco Claudio Bogetti e del direttore di Coldiretti Cuneo, Tino Arosio.

Lorenzo Martinengo, coordinatore provinciale tecnici Agenzia 4 A, ha illustrato le attività relative al monitoraggio della cimice asiatica in Piemonte e il grande impegno di Coldiretti per supportare le aziende nel contrasto di questa avversità.

Davanti ad una folta platea, sono stati presentati i primi risultati dell’indagine sperimentale condotta dai tecnici corilicoli Coldiretti con la supervisione del prof. Alessandro Roversi, già Docente di Coltivazioni arboree all’Università Cattolica di

Piacenza, finalizzati a caratterizzare gli areali corilicoli di tutta la provincia al fine di impostare una strategia nutrizionale il più aderente possibile alle singole realtà. A presentare l’ingente lavoro di campo svolto dai tecnici dell’Agenzia 4A ha preso la parola Elisa Oberto, tecnico corilicolo Coldiretti. A seguire, Gianluca Lubraco, responsabile Fabbrica concimi del Cap Nord Ovest, che ha illustrato la filiera produttiva che porta alla realizzazione della gamma di concimi prodotta dal Consorzio Agrario. Renato Padulazzi, agronomo specializzato in irrigazione, ha tracciato le linee

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guida per una gestione razionale dell’ irrigazione del noccioleto. Ha concluso i lavori il prof. Roversi, richiamando la necessità di una corretta potatura, altro aspetto fondamentale al fine di ottimizzare le rese produttive degli impianti. Il direttore di Coldiretti Cuneo, Tino Arosio, ha rimarcato l’importante attività della consulenza tecnica dell’Agenzia 4A, “attività che Coldiretti intende proseguire sia perché è un valore per le imprese e nello stesso tempo è un’assistenza tecnica libera, che non risponde ad altri interessi se non a quelli degli agricoltori”.

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ATTUALITÀ

“Il rifiuto a sbloccare non deve essere una scelta di comodo”

SBLOCCO DEL MOSCATO: BRACCIO DI FERRO COLDIRETTI CONSORZIO ASTI DOCG Quando ci sono ragioni come queste non si molla. Dopo due lettere inviate al Consorzio di tutela dell’Asti Docg e alla Regione Piemonte e alcuni incontri per ribadire la necessità di svincolare le partite assoggettate a riserva vendemmiale delle aziende agricole vitivinicole, che non solo non hanno nulla a che vedere con il “sistema” delle eccedenze, ma anzi aiutano a trovare sbocchi di mercato, Coldiretti continua la vertenza.

Porteremo ulteriormente in Consorzio le ragioni, ma anche le proteste delle aziende interessate. Il rifiuto a sbloccare non può essere una scelta di comodo, ma devono emergere le responsabilità del

caso. Il diniego, oltre ad essere un tradimento dei patti in sede di accordi, produce un danno diretto

alle imprese agricole che hanno procacciato acquirenti sui mercati internazionali, investendo tempo e risorse. Oggi queste aziende, non ottenendo lo sblocco delle partite di Moscato d’Asti DOCG 2017, saranno costrette o a perdere le commesse ( le aziende agricole tra l’altro fiscalmente non possono acquistare esternamente), oppure a declassare a vino anonimo un prodotto di eccezionale qualità.

Ma il danno è anche indiretto per tutti, visto che le bottiglie anonime non saranno (sempre che gli acquirenti le accettino) portatrici di quel messaggio architrave per la nostra vitienologia, che è il nome del territorio.

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Coldiretti ha ribadito le proprie ragioni al tavolo tecnico che si è riunito il 2 maggio

RILEVAZIONE PREZZI UVE: IRRICEVIBILI LE PROPOSTE DI CONFINDUSTRIA Dopo il flop della rilevazione dei prezzi delle uve dello scorso anno, la Camera di Commercio nei giorni scorsi ha convocato le parti al Tavolo tecnico per discutere la proposta di modifica presentata da Confindustria al protocollo di rilevazione 2017 che già Coldiretti aveva seccamente respinto con un voto contrario in Giunta Camerale.

Lo scorso anno, Coldiretti Cuneo aveva presentato una proposta alternativa con l’obiettivo di consentire alla CCIAA di assolvere ai propri dichiarati obblighi istituzionali nei confronti dell’ISTAT e alle parti economiche di poter vendere e acquistare le uve al riparo da possibili interferenze che avrebbero potuto condizionare il mercato.

“Abbiamo ragionato a lungo sulla necessità di partecipare a questo Tavolo – commenta il direttore di Coldiretti Cuneo, Tino Arosio - e alla fine abbiamo deciso di esserci. Per due motivi: per il rispetto istituzionale che dobbiamo ad enti come la Camera di Commer-

cio, ma soprattutto perché abbiamo le idee chiarissime su questo tema ed era opportuno continuare formalmente ad esprimerle a chi vuole andare in una direzione che non condividiamo. A chi lo scorso anno ha imposto una rilevazione di cui non si sentiva la necessità e che proprio per questo oggi chiede di cambiare le regole del gioco - riduzione dei contratti da rilevare, indicazione di prezzi medi, ecc.. - con un obiettivo che non è difficile immaginare”.

“Al tavolo tecnico – prosegue il direttore di Coldiretti Cuneo - abbiamo ribadito che se la proposta del 2017 era irricevibile, quella del 2018 è doppiamente irricevibile.

Non si può neppure discutere una proposta che ulteriormente abbassa il numero minimo dei contratti da rilevare per considerare sufficiente la rappresentatività del campione. Abbiamo rigettato l’ipotesi di dimezzare il numero di contratti minimi e quella ancor più grave di considerare contratti senza un prezzo definito, rimandando

a ad una non meglio identificata media dei valori, esattamente l’opposto degli intendimenti più volte espressi da noi”.

Secondo i vertici di Coldiretti Cuneo non ci sono pertanto altre strade che tornare a discutere la proposta di parte agricola dello scorso anno che avrebbe il merito di evitare condizionamenti al mercato, favorendo la raccolta di dati statistici veramente rappresentativi, obiettivi e certi, basandosi su principi di individuazione del campione numerico e per tipologia, turnazione dei soggetti coinvolti e tempi e modi di divulgazione che non interferiscano con le contrattazioni.

Diversamente Coldiretti, ancora una volta, prenderà le distanze da questa operazione.

ASCHERI AL CONSORZIO TUTELA BAROLO BARBARESCO ALBA LANGHE E DOGLIANI Matteo Ascheri, 56 anni, è stato eletto presidente del Consorzio Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. A capo della “Cantine Ascheri Giacomo” di Bra, con due aziende vitivinicole nella zona del Barolo e una nel Roero succede al dimissionario Orlando Pecchenino.

Coldiretti Cuneo augura buon lavoro al neo Presidente.

Le Sue esperienze e capacità professionali porteranno beneficio al Consorzio, ma anche all’economia vitivinicola del nostro territorio.

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ATTUALITÀ

L’assemblea ha eletto i nuovi membri del Consiglio di Amministrazione

CAP NORD OVEST: APPROVATI BILANCIO E FUSIONE PETROLCAP

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La parte ordinaria ha riguardato l’approvazione del bilancio 2017, chiuso con un fatturato di 125,2 milioni di euro.

L’assemblea ha provveduto quindi a eleggere il Consiglio d’Amministrazione e il Collegio sindacale per il periodo 2018-2020. I delegati hanno votato all’unanimità la lista proposta.

Gli eletti nel Consiglio di Amministrazione sono: Sergio Barone, Mauro Bianco; Alberto Brugiafreddo; Roberto Cabiale; Gerolamo Calleri; Pier-

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Si sono svolte a Mondovì a fine aprile l’assemblea generale ordinaria e quella straordinaria del Cap Nord Ovest. La parte straordinaria ha riguardato alcune modifiche statutarie, ma soprattutto l’approvazione del progetto di fusione per incorporazione della controllata Petrolcap, operazione che consentirà di

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L’associazione opera sul territorio regionale ed è strutturata in sezioni provinciali

MAURO MUSSO, ELETTO PRESIDENTE DI TERRAMICA Durante l’Assemblea e il Consiglio Direttivo svolto a Fossano il 2 maggio, l’Associazione Produttori Biologici Terramica ha rinnovato le cariche sociali. La presidenza è andata a Mauro Musso, (nella foto) imprenditore di Magliano Alpi (CN), classe 1983, che con la famiglia conduce un’azienda ad indirizzo produttivo misto ortofrutticolo e zootecnico.

Due i vicepresidenti: Sergio Bellora di Montegrosso d’Asti, in rappresentanza dei produttori biologici dell’area astigiana aderenti a Terramica, e Giuseppe Piovano di Trofarello per la provincia di Torino.

“L’Associazione - evidenzia Musso Mauro presidente neoeletto nasce nel 1991 con lo scopo di sviluppare le produzioni ottenute con il metodo dell’agricoltura biologica,

tutti i relativi prodotti trasformati.

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contribuendo alla tutela dell’ambiente del paesaggio agrario, del benessere dagli animali allevati e della salute dei consumatori”.

L’intera offerta dei produttori biologici piemontesi è ben rappresentata dalle oltre 350 aziende associate e spazia dalle produzioni ortofrutticole alla viticoltura, dalla cerealicoltura alla produzione di foraggi, dall’allevamento all’apicoltura e da

Presidente: Mauro Musso di Magliano Alpi Vicepresidente: Sergio Bellora di Montegrosso d’Asti Vicepresidente: Giuseppe Piovano di Trofarello Consigliere: Enrico Nada di Treiso Consigliere: Giuliana Ceaglio di Bernezzo Consigliere: Renato Suria di Sale San Giovanni Consigliere: Enrico Brero di Savigliano COLLEGIO DEI SINDACI Presidente: Claudio Ferrara Sindaco: Andrea Oberto Sindaco: Giuliano Mara SUPPLENTI Franco Parola Franco Ramello

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AGROINDUSTRIA: APERTO IL BANDO 2018 MISURA 4.2

investimenti per l’approvvigionamento e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari nelle industrie di trasformazione dei prodotti agricoli food e no food a fini di autoconsumo. Tra le spese ammissibili, vi è l’acquisto di immobili, realizzazione di opere edili, acquisto

macchinari, impianti e attrezzature.

Agevolazioni previste: l’aiuto è concesso sotto forma di contributo in conto capitale. La percentuale di aiuto è pari al 40% della spesa ammissibile. La percentuale di aiuto concessa alle PMI per investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli (fuori allegato I del TFUE) è pari al 10%. Limiti degli investimenti: Spesa massima ammissibile € 2.000.000,00; Spesa minima ammissibile € 300.000,00. Le risorse del bando sono 26.051.478 di euro, ripartiti per i 6 settori produttivi (identici al bando precedente ovvero altri prodotti, cereali, latte, carni, ortofrutta, vino). Viene inoltre creata una riserva di 2,4 milioni per integrare, nel caso ci sia una domanda idonea ma finanziabile parzialmente (almeno per il 50%) con le risorse disponibili assegnate al settore produttivo, le risorse del medesimo settore produttivo con risorse sufficienti a completare il sostegno. La scadenza è il 12 luglio 2018. Per ulteriori informazioni, contattare gli Uffici Zona Coldiretti.

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La Regione Piemonte ha aperto il bando della Misura 4.2 (agroindustria) del PSR: “Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli”. Possono accedere al bando le imprese agroindustriali attive nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti di cui all’allegato 1 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, esclusi i prodotti della pesca.

Per accedere agli aiuti almeno il 66% della materia prima trasformata e commercializzata dall’impresa deve essere di provenienza extra aziendale. A titolo esemplificativo, indichiamo che tra gli interventi ammissibili al sostegno, vi sono: investimenti rivolti all’introduzione di nuovi prodotti, di nuovi processi, di tecnologie innovative, a rispondere a nuove opportunità di mercato, alla sicurezza alimentare, alla tracciabilità dei prodotti, alla tutela ambientale, all’aumento di sicurezza negli ambienti di lavoro; investimenti per il risparmio idrico e per il trattamento delle acque reflue; investimenti per rendere più efficiente l’uso dell’energia (investimenti per il risparmio energetico);

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PSR 2014 -2020: APERTO IL BANDO PER L’IMBOSCHIMENTO

Sono state approvate le norme di attuazione relative al nuovo bando dell’Operazione 8.1.1 del PSR 2014 -2020 -Imboschimento dei terreni agricoli e non agricoli. La dotazione finanziaria del bando è di 2,5 milioni di euro. Le domande potranno essere presentate fino al 29 giugno 2018.

L’operazione è finalizzata a sostenere la realizzazione di piantagioni arboree forestali ambito delle seguenti tipologie: 1) Impianti di arboricoltura da legno a ciclo breve

con cloni di pioppo (escludendo la pioppicoltura monoclonale); 2) Impianti di arboricoltura con latifoglie a ciclo medio-lungo, con funzioni sia ambientali, che produttive come arboricoltura da legno per la produzione di legname di pregio oppure arboricoltura con specie tartufigene; 3) Impianti di bosco permanente, con l’obiettivo di realizzare popolamenti forestali naturaliformi, polifunzionali e non reversibili.

I pioppeti, l’arboricoltura da legno e il bosco permanente possono essere realizzati solo nelle aree di pianura così come individuate dalla Regione Piemonte, la superficie minima deve essere almeno 2 ettari per domanda, in corpi di almeno 1 ettaro.

Gli impianti con specie tartufigene devono realizzati nelle aree vocate, in particolare collinari individuate

dalla Carta delle attitudini tartufigene del territorio piemontese, la superficie minima deve essere di almeno 1 ettaro per domanda in corpi da almeno 1 ettaro.

Possono presentare domanda soggetti privati persone fisiche o giuridiche di diritto privato, che siano proprietari o gestori di terreni agricoli. Il sostegno previsto si articola in un contributo in conto capitale destinato a coprire, in tutto o in parte, le spese di realizzazione dell’impianto (importo massimo: € 200.000 mila /minimo: € 2.500,00) cui si aggiunge un premio annuale per ettaro (per un periodo che può variare dai 5 ai 10 anni) a copertura dei costi di mancato reddito agricolo e un premio annuale per ettaro (per un periodo che può variare dai 5 ai 10 anni) a copertura delle spese di manutenzione.

BANDO PER LA “DIFESA DEL BESTIAME DALLA PREDAZIONE DA CANIDI” Il bando ha l’obiettivo di sostenere investimenti non produttivi finalizzati a contenere la predazione degli animali allevati da parte di canidi.

Possono presentare domanda gli allevatori singoli o associati che abbiano già presentato domanda di pagamento nel 2018 in riferimento all’Operazione 10.1.6 (Difesa del bestiame dalla predazione da canidi sui pascoli collinari e montani) del PSR, nel 2016 o 2017 ed intendano effettuare ulteriori investimenti rispetto a quanto già in dotazione e gli allevatori singoli o associati che aderiscono per la prima volta nel 2018 all’Operazione 10.1.6, e la cui domanda di sostegno risulti poi ammissibile e finanziabile. La dotazione finanziaria del bando è di 700.000 €.

Le domande di sostegno, aperte da ieri giovedì 3 maggio, possono essere presentate fino al 30/11/2018.

Il bando finanzia le seguenti tipologie di interventi:

a. Acquisto di recinzioni plurifilo elettrificate a bassa intensità, per il ricovero notturno degli animali (dimensionate in base al numero dei capi); b. Acquisto di cani da guardiania appartenenti alle seguenti razze da difesa del bestiame: Pastore maremmano abruzzese, Cane da montagna dei Pirenei.

In caso di prima adesione nel 2018 all’Operazione 10.1.6, il numero massimo di cani acquistabili è pari a 4 (nel rispetto del rapporto di 1 cane ogni 100 capi, con un minimo di 2 cani per allevamento); i cani devono essere in possesso di pedigree; nel caso di adesione all’Operazione 10.1.6 nel 2016 o 2017, è ammessa esclusivamente la sostituzione di cani già dichiarati e ritenuti ammissibili entro il numero massimo di 3 cani, ovvero in misura non superiore al 50% dei cani dichiarati nella domanda di sostegno dell’Operazione

10.1.6.

Il sostegno è costituito da un contributo in conto capitale, in misura pari al 100% delle spese ammissibili ed effettivamente sostenute dal beneficiario.

La spesa massima ammissibile, per domanda è di 30.000 €, la spesa minima 1.000 €, per l’acquisto di cani, il contributo massimo riconoscibile è pari a € 800,00 per animale.

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ATTUALITÀ

PRESTITI DI CONDUZIONE 2018: APERTI I TERMINI È stata attivata anche per il 2018 l’agevolazione di cui all’art. 50 della L.r. n. 63/78 a favore delle aziende agricole aventi la natura giuridica di impresa individuale o società composta da meno di 5 imprenditori agricoli; l’intervento prevede, un’agevolazione in conto interessi sui prestiti di conduzione della durata di 12 mesi, accesi dalle aziende agricole per far fronte alle spese di gestione annuali.

Il contributo in conto interessi viene concesso nella misura massima del 1% per le imprese agricole ubicate in zona di pianura o collina e del 1,5% per le imprese agricole situate in zona montana; il contributo è incremento di 0,3 punti percentuali qualora il finanziamento sia assistito da una garanzia

rilasciata da un confidi, in misura non inferiore al 50%.

E’ prevista una priorità per gli interventi di rinnovo dei prestiti stipulati nell’anno precedente, gli importi agevolabili (importo nominale finanziamento) sono compresi tra € 5.000 ed € 80.000.

L’agevolazione rientra nell’ambito

del regime del de minimis agricoltura (Reg. Ue n. 1408/2013) che prevede al massimo un contributo di 15.000 € nell’arco di tre esercizi finanziari. Al bando 2018 sono state assegnate risorse pari a 300.000 €, le domande possono essere presentate a partire dal 12 aprile fino al 31 maggio 2018.

PRESTITI DI CONDUZIONE ANCHE PER LE COOPERATIVE AGRICOLE L’intervento è finalizzato alla concessione di contributi negli interessi su prestiti di conduzione contratti da cooperative agricole o altre forme associate composte da almeno cinque imprenditori agricoli.

Il bando 2018 non ha subito significative modifiche rispetto al bando 2017; i beneficiari sono le : cooperative agricole o altre forme associate composte da almeno cinque imprenditori agricoli, aventi sede operative in Piemonte e non rientranti nella categoria delle imprese in difficoltà.

La finalità del bando riguarda la concessione di un contributo in cono interessi a valere su finanziamenti a breve termine, ovvero della durata massima di 12 mesi aventi lo scopo di anticipare le risorse necessarie per la gestione aziendale (capitale circolante); l’Intensità

dell’aiuto è pari a: • 1 punto percentuale qualora l’impresa sia ubicata in zona pianura o collina; • 1,5 punti percentuale nel caso in cui l’impresa operi in zona montana.

Nel caso in cui il prestito di conduzione sia assistito da una garanzia concessa da un confidi nella misura non inferiore al 50%, il contributo è incrementato di 0,3 punti percentuale.

L’importo agevolabile è determinato considerando sia i costi di gestione sostenuti per l’attività svolta, sia il tempo medio di esposizione del capitale anticipato stabilito in relazione alla durata del ciclo produttivo e di commercializzazione dei prodotti.

Per operazioni di rinnovo, la spesa massima ammissibile è pari alla media aritmetica delle operazio-

ni di prestito relative al triennio 2015-2017 o, se maggiore, dell’importo ammesso a finanziamento nell’anno precedente; in caso di richieste superiori alla disponibilità finanziarie scatterà il criterio di priorità basato sull’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Il beneficiario se ha già in essere un prestito di conduzione potrà presentare domanda non prima di 120 giorni dalla data di scadenza naturale del precedente prestito di conduzione agevolato in essere, l’erogazione della nuova operazione, inoltre, non potrà avvenire prima della scadenza del prestito agevolato in essere.

La dotazione finanziaria del bando 2018 è pari a 800.000 €, la scadenza del termine per la presentazione delle domande di sostegno è fissata al 31/12/2018.

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Per le imprese agricole colpite da calamità

INTERVENTI FINANZIARI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE È stato approvato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo 26 marzo 2018 , n.

32 con il quale vengono apportate significative modifiche al D. Lgs. n. 102/2004 riguardante gli interventi finanziari (sostenuti dal Fondo di solidarietà nazionale) a sostegno delle imprese agricole per far fronte ai danni alle produzioni agricole e zootecniche, alle strutture aziendali agricole, agli impianti produttivi ed alle infrastrutture agricole, nelle zone colpite da calamità naturali o eventi eccezionali.

Si tratta di un intervento di revisione dell’attuale normativa riguardante la gestione dei rischi in agricoltura, avente l’obiettivo di favorire lo sviluppo di strumenti assicurativi a copertura dei danni alle produzioni, alle strutture ed ai beni strumentali

delle aziende agricole.

Il provvedimento si pone l’obiettivo di rilanciare gli strumenti di gestione del rischio prevedendo la possibilità, da parte del Fondo di solidarietà nazionale, di incentivare oltre ai contratti assicurativi, anche nuove forme di copertura quali le polizze sperimentali, in tal senso è stato introdotto, uno specifico articolo inerente le polizze ricavo e le polizze parametriche.

Viene prevista, inoltre, la possibilità da parte dello Stato di concedere contributi anche sulle quote di partecipazione e adesione a fondi di mutualizzazione oltre che sui premi assicurativi.

Sono state apportate importanti variazioni riguardanti l’esclusione dalle agevolazioni dei danni alle produzioni ed alle strutture ammissibili all’assicurazione agevola-

ta o per i quali è possibile aderire a fondi di mutualizzazione, e sono state introdotte le tempistiche entro le quali il regime di aiuto deve essere attivato ed entro le quali gli aiuti devono essere versati ai beneficiari. Ulteriori modifiche riguardano le casistiche in cui gli interventi compensativi previsti dal decreto legislativo sono cumulabili (o meno) con altre tipologie di aiuto e sono state apportate modifiche alle disposizioni riguardanti i consorzi di difesa ora definiti Organismi collettivi di difesa.

In base al nuovo Decreto legislativo, la gestione del Fondo di solidarietà nazionale, viene assegnata in esclusiva al Ministero delle politiche agricole e forestali.

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ATTUALITÀ

Sarà possibile presentare le domande fino al prossimo 4 giugno

APERTO IL BANDO PER LE IDONEITÀ ALTA LANGA 2018 E’ stato emanato dalla Regione il bando per le idoneità Alta Langa 2018. Tutti gli interessati a realizzare vigneti oppure ad iscrivere quelli esistenti per la produzione dello spumante “Alta Langa DOCG” potranno richiedere l’idoneità per le superfici, presentando apposita domanda fino al 4 giugno 2018. I beneficiari sono i conduttori di vigneti e coloro che dispongono di autorizzazioni all’impianto (da precedente estirpazione o da nuove assegnazioni da bando nazionale).

Il bando emanato in questi giorni dalla Regione secondo le linee del Consorzio di Tutela incaricato, può essere letto integralmente, collegandosi alla pagina Viticoltura ed Enologia all’indirizzo: http:// www.regione.piemonte.it/agri/

dell’uva. La domanda è aperta a chi già produce spumanti metodo classico da almeno 2 anni (anche se non ancora DOCG Alta Langa) e si impegna a destinare ad Alta Langa l’intera produzione ottenibile, che deve essere integralmente trasformata, imbottigliata e spumantizzata. Chi produce solo uva e la cede (senza trasformazione) dovrà ottenere un contratto datato 2018 con la cantina privata o cooperativa, che costituisca impegno di ritiro di durata almeno politiche_agricole/viticoltura/ decennale. I soggetti acquirenti o schedario.htm. In breve, l’assele cantine sociali che firmano tale gnazione delle idoneità (sia per impegno dichiarano (nello stesso impianti di vigneto o di cambio documento) che nel complesso di denominazione per superfici non vengano superati i 6 ettari, liesistenti) avviene sulla base di mite massimo previsto dal bando. due criteri: la produzione di spuPer ulteriori informazioni, contattare gli Uffici Coldiretti. mante metodo classico e quella Rimozione amianto in totale sicurezza Ricopertura con materiali idonei alle vostre esigenze

Le domande possono essere presentate fino al 4 giugno 2018. Tra le novità, la riduzione della superficie massima richiedibile da 15 ettari dell’anno scorso ai 6 ha quest’anno. E’ stato depennato il vincolo di esclusione per chi ha già avuto assegnazioni, ma si riconosce 1 punto per le domande non andate a buon fine l’anno precedente

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ATTUALITÀ

266 MILA EURO ALLE AZIENDE CUNEESI COLPITE DALLE CALAMITÀ La Regione con delibera di Giunta del 27 aprile scorso ha approvato uno stanziamento di 2,7 milioni di euro per il ripristino delle strutture aziendali agricole danneggiate da

calamità naturali verificatesi nel 2014 e nel primo trimestre del 2015.

Le risorse, provengono dal Fondo nazionale di solidarietà in agricoltura, 2,22 milioni di euro andranno ad

aziende ubicate nell’Alessandrino, 266 mila euro a quelle cuneesi, 34 mila euro alle biellesi, 98 mila euro alle vercellesi, 80 mila euro a quelle astigiane

CALCOLO PRODUZIONE STANDARD: AGGIORNATA LA BASE DATI Il Ministero delle Politiche Agricole ha aggiornato la base dati utilizzata per il calcolo della Produzione Standard, elemento di primaria rilevanza in ambito PSR. Nel mese di settembre 2017 la Dg Agri ed Eurostat hanno approvato le nuove Tabelle Standard per l’Italia. Si è ora in attesa della pubblicazione delle stesse sul sito

Eurostat per l’effettiva adozione da parte degli Stati Membri e di conseguenza delle regioni.

Attualmente sono in vigore le Tabelle 2010 sulle quali Coldiretti ha manifestato le criticità sollevate dal territorio come i valori non adeguati in diverse circostanze.

Inoltre, è stata sollecitata l’elaborazione di nuove rubriche attualmen-

te non presenti nell’elenco previsto con l’integrazione di alcune colture/allevamenti tra cui: Allevamento cani, Elicicoltura, Allevamento insetti, Canapa, Boschi ecc...

Il Mipaaf ha confermato la sua disponibilità per un lavoro a livello nazionale concernente il calcolo di questi valori, al fine di consentirne l’adozione da parte delle Regioni.

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ECONOMICO

Secondo il decreto l’impiego del documento vitivinicolo MVV telematico

VINO: SPUNTA IL DOCUMENTO ELETTRONICO, PER ORA SARÀ VOLONTARIO

L

a dematerializzazione degli adempimenti vitivinicoli segna un altro passo in avanti: ora il documento vitivinicolo MVV potrà anche essere emesso con modalità elettronica (si parla quindi di “MVV-E”) Le aziende potranno in ogni caso valutare se continuare ancora con la forma cartacea oppure decidere se passare al sistema innovativo, a seconda delle singole convenienze. E’ questo l’approccio corretto; ogni innovazione di simile impatto deve essere calata sulle imprese, puntando ad agevolarle, ma evitando contraccolpi ed effetti opposti agli obiettivi di semplificazione, dovuti alla fretta di cambiare. Il riferimento è chiaramente al registro telematico, la cui attivazione generalizzata e repentina ha richiesto poi i correttivi ed un lungo periodo di accompagnamento.

Le aziende potranno convertire in modo graduale l’emissione del documento MVV senza bruschi cambiamenti, evitando così disagi o ritardi nella fase di spedizione, specie nel primo periodo dove ancora non si ha dimestichezza con il sistema e dove l’applicativo stesso e le indicazioni operative non sono perfettamente ancora completi.

L’abbandono del cartaceo in prospettiva dovrebbe agevolare

le operazioni poiché è previsto un diretto collegamento con il registro di cantina telematico. Consigliamo ai produttori di iniziare a testare il sistema per impratichirsi e per verificare possibili problemi informatici o operativi pratici e di segnalarli a Coldiretti.

IL DECRETO

A introdurre la novità ci ha pensato il DM n. 338 del 13-4-2018 . Tra i “considerando che”, vale a dire le premesse che anticipano e giustificano i contenuti delle norme, che abbiamo voluto leggere prima ancora di passare agli articoli del decreto, questi sono degni di attenzione: • “è opportuno prevedere una fase iniziale in cui il documento vitivinicolo MVV sia emesso facoltativamente in formato elettronico, al fine di consentire agli operatori un passaggio graduale al nuovo sistema di emissione dei documenti”.

• “che, pertanto, è necessario rinviare ad un successivo provvedimento la fissazione della data di entrata in applicazione obbligatoria delle disposizioni” • ” che gli articoli … del Regolamento (UE) 2018/273 prevedono che i documenti di accompagnamento, qualora rechino

le pertinenti informazioni previste, possono essere utilizzati sia per certificare alcune caratteristiche dei prodotti vitivinicoli, l’annata, le varietà di uve da vino e le DOP o IGP sia per la certificazione dei prodotti vitivinicoli esportati” .

ISTRUZIONI PER L’EMISSIONE E L’IMPIEGO

Il Decreto prevede l’impiego dell “MVV-E”, cioè il documento MVV in formato elettronico, debitamente validato, dallo speditore utilizzando l’apposita funzionalità presente nel SIAN, secondo le istruzioni previste. Il “Codice” ( numero progressivo univoco che sostituisce quello prestampato nella versione cartacea ) di riferimento identificativo di ciascun MVV-E, viene attribuito automaticamente dal SIAN mediante apposita funzionalità telematica ed è costituito dal codice ICQRF, insieme ad un numero progressivo annuo.

Dopo la validazione l’MVV-E non può più essere modificato. Qualsiasi variazione relativa al trasporto che si verifichi dopo la validazione, compresa l’ora di inizio trasporto se differisce per più di 60 minuti,

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(e fatta eccezione per la variazione successiva del conducente o mezzo di trasporto) , comporta l’annullamento e l’emissione di un nuovo formulario.

Il documento elettronico costituisce anche certificazione dell’origine o della provenienza, della qualità e delle caratteristiche del prodotto vitivinicolo, dell’annata o delle varietà di uve da cui è ottenuto e, se del caso, della DOP o dell’IGP.

SUPPORTO CARTACEO O DEMATERIALIZZATO

Dopo l’emissione dell’MVV-E, il trasporto avviene: a. ( SUPPORTO MATERIALE) con la scorta di un supporto cartaceo costituito da: • una stampa dell’MVV-E, ( emesso con il sistema) oppure, • un qualsiasi altro documento commerciale che rechi in modo chiaramente identificabile il codice MVV ( per esempio una fattura con l’indica-

zione suddetta), ma in questo caso limitatamente ai trasporti circolanti esclusivamente sul territorio nazionale, compresi quelli destinati ad un Paese terzo con uscita da un Ufficio doganale dello Stato; b. (SUPPORTO DEMATERIALIZZATO) con la scorta di un supporto elettronico mobile nel quale sia visualizzato l’MVV-E, in tal caso valido solo ai fini della normativa vitivinicola e nel caso di trasporti circolanti esclusivamente sul territorio nazionale, compresi quelli destinati ad un Paese terzo con uscita da un Ufficio doganale dello Stato.

USCITA DA DOGANA NON ITALIANA - Per i prodotti il cui traspor-

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to è effettuato anche sul territorio di altri Stati membri dell’Unione europea, il sistema invia automaticamente un messaggio di notifica mediante posta elettronica all’Ufficio territoriale, che provvederà ad inoltrare l’MVV-E, con i mezzi più rapidi all’Autorità dello Stato membro competente per il luogo di scarico.

ISTRUZIONI TECNICHE Ai fini dell’emissione del documento MVV-E, sul portale mipaaf.sian. it nell’area “Agricoltura”, nella sezione “Registri Dematerializzati di carico e scarico” –“Documentazione tecnica”,sono riportatel a Guida rapidaper la compilazione, l’emissione e la gestione del documento MVV-Eele Regole tecniche per la sua trasmissione via web-service.

La Guida rapida e le Regole tecniche sono identificate sul portale dai seguenti elementi: Disposizioni finali e transitorie Con successivo decreto verrà stabilita la data dalla quale il documento vitivinicolo sarà emesso esclusivamente in modalità telematica.

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ECONOMICO

La Regione pubblicherà le disposizioni applicative e le date di presentazione

RISTRUTTURAZIONE VIGNETI: A BREVE IL BANDO

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Già l’anno scorso Coldiretti invitava i viticoltori in possesso di ex diritti di reimpianto a presentare domanda di ristrutturazione sul bando 2017/18, sapendo che la Commissione Ue sosteneva (e sostiene tutt’ora) che l’utilizzo delle autorizzazioni provenienti da conversione dei diritti, finalizzato ad ottenere i contributi della misura OCM “ristrutturazione e riconversione vigneti” era ed è da considerarsi possibile e finanziabile solo fino al 15 ottobre 2018. Si raccomanda a coloro che ancora sono in possesso di ex diritti di reimpianto o allineamento di provvedere alla conversione in autorizzazione, operazione necessaria per presentare la domanda di contributo. Sempre con riferimento alla presentazione della domanda

è necessario che il richiedente sia in possesso di una casella PEC attiva, come stabilisce la circolare AGEA. Nel caso il contributo erogato sarà superiore a 25 mila euro, verrà richiesta la certificazione antimafia.

ULTIMA ANNUALITA’ - Occorre ribadire che questa annualità 2018/19 sarà ancora l’ultima utile per utilizzare i diritti di reimpianto purché le Regioni riescano ad approvare le domande entro la succitata data 15-10, infatti la Commissione riporta espressamente la seguente formulazione in merito: “le operazioni di ristrutturazione basate sui diritti convertiti possono essere finanziate purché le corrispondenti domande di aiuto sono approvate entro il 15 ottobre 2018”.

Coldiretti ha pertanto chiesto alla

Regione di aprire quanto prima il bando onde poi avere tempo per le istruttorie e l’approvazione nei termini suindicati. Nel contempo ha anche richiesto l’aggiornamento del prezzario ormai datato (utile per stabilire le spese “in economia”), specie per quanto riguarda l’operazione di scasso, e di inserire tra i criteri di priorità e punteggio la conduzione secondo protocollo biologico / sostenibile, insieme all’attenzione per i vigneti eroici (ubicati in posti disagevoli alle lavorazioni causa pendenza), poiché sono questi aspetti rilevanti per la qualificazione della misura di intervento. Non appena sarà pubblicato il Bando 2018 sarà nostra cura presentarvi i contenuti, che tuttavia non stravolgeranno l’impianto normativo dell’anno scorso.

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BIOGAS

Finalmente il MIPAF ha definito le procedure da seguire

PREMI AGGIUNTIVI PER GLI IMPIANTI DI BIOGAS Nei giorni scorsi il Mipaaf, con una circolare esplicativa, ha finalmente chiarito le procedure da seguire per vedersi riconosciuti i premi addizionali sulle tariffe incentivanti degli impianti di produzione di biogas previsti dal DM 6 luglio 2012 e DM 23 giugno 2016, per quegli impianti che riducono le emissioni climalteranti tramite tecnologie di abbattimento o di recupero con valorizzazione dell’azoto presente nelle biomasse utilizzate.

Il DM 6 luglio 2012, agli articoli 8 e 26, ha infatti previsto premi aggiuntivi alla tariffa incentivante come di seguito specificato: • Un premio di 30 €/MWh per il recupero del 60% dell’ totale in ingresso impianto nella comunicazione di spandimento, senza limiti di taglia. Impianto

operante in regime di cogenerazione ad alto rendimento, si deve produrre un fertilizzante ed essere iscritti ad apposito registro secondo quanto stabilito dal D.lgs. n.75/2010. Il fertilizzante va prodotto senza

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ammoniacali.

• Un premio di 20 €/MWh per

recupero azoto 30% del totale in ingresso per impianti fino a 600 kW in assetto cogenerativo.

Si deve produrre fertilizzante.

Le vasche di alimentazione e stoccaggio devono essere coperte. Il recupero di azoto non deve comportare emissioni in atmosfera di ammoniaca o altri composti ammoniacali.

• Un premio di 15 €/MWh per rimozione azoto 40% del totale in ingresso per impianti fino a 600 kW. Le vasche di alimentazione e stoccaggio devono essere coperte. La rimozione di azoto non deve comportare emissioni in atmosfera di ammoniaca o altri composti ammoniacali.

Il DM 23 giugno 2016 ha invece stabilito, per gli impianti alimentati a biogas di potenza superiore a 300 kW, un premio aggiuntivo sulle tariffe incentivanti qualora sia rispettata almeno una delle se-

I soggetti interessati sono tutti gli operatori di impianti di biogas incentivati ai sensi del DM 6 luglio 2012 e del DM 23 giugno 2016 che hanno diritto a beneficiare dei relativi “premi azoto” guenti condizioni: a. L’impianto opera in cogenerazione ad alto rendimento; b. L’impianto rispetta i valori di emissione di cui all’allegato 5 al decreto 6 luglio 2012; c. L’impianto effettua il recupero di almeno il 30% dell’azoto totale in ingresso attraverso la produzione di fertilizzanti e rispetta determina condizioni Gli operatori che ricadono nelle condizioni di cui sopra ed interessati all’ottenimento della certificazione sul premio azoto dovranno utilizzare l’apposito programma gestionale BIOGAS_N e, per ciascun

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anno di cui si chiede la certificazione, dovranno inserire i dati richiesti, ricavabili dalle domande PAC e dai Piani di Utilizzo Agronomico. È possibile richiedere anche la certificazione di più anni, inviando una domanda per ogni singolo anno.

La domanda deve essere inviata via PEC all’indirizzo saq2@pec.politicheagricole.gov.it utilizzando il modello di domanda che predispone il software BIOGAS_N una volta inseriti tutti i dati richiesti.

In tale domanda dovranno essere specificati: 1. il tipo di premio e l’anno di riferimento per cui si richiede il bonus; 2. una tabella riassuntiva dei dati immessi nel software per richiedere la certificazione, comprendenti i dati ricavabili dalla domanda PAC e dal PUA; 3. copia in pdf della domanda PAC e del PUA. 4. copia in pdf del Report finale prodotto dal software di cui sopra.

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OSSERVAZIONI DI COLDIRETTI AL PIANO ENERGETICO REGIONALE

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a Regione Piemonte ha adottato recentemente la proposta di un nuovo piano energetico ambientale regionale, destinato a pianificare gli sviluppi in tale settore in una prospettiva di medio e lungo termine, ovvero da qui al 2020 e al 2030. Questa proposta di piano energetico è stata pubblicata in modo da consentire a tutti gli interessati di far pervenire le proprie osservazioni prima di una sua successiva approvazione da parte del Consiglio Regionale.

Coldiretti Piemonte ha pertanto provveduto ad analizzare approfonditamente tutti gli elaborati progettuali e a formalizzare le proprie osservazioni. Tra le proposte che hanno suscitato condivisione, vi è la creazione di una filiera locale per l’approvvigionamento di biomassa legnosa, volta a favorire un processo di qualificazione della risorsa forestale, la realizzazione di un sistema di tracciabilità e di valorizzazione di prodotti di qualità certificata. Al contrario, desta preoccupazione la prospettiva di una riduzione significativa nell’u-

Il Piano, che deve ancora essere approvato in via definitiva, prevede la creazione di una filiera locale per l’approvvigionamento di biomassa legnosa tilizzo di biomasse solide ad uso residenziale, quale strumento per il contenimento dell’inquinamento atmosferico da polveri sottili.

Secondo Coldiretti, l’obiettivo dovrebbe essere quello di favorire un progressivo rinnovamento dei generatori domestici verso generatori più performanti e meno emissivi, senza prevedere limitazioni nell’uso della risorsa legno, differenziando tra impianti alimentati a ciocchi, a pellet o a cippato. Con riferimento al fotovoltaico, Coldiretti ha ribadito fermamente la forte contrarietà ad ipotesi di ulteriore sottrazione di terreno fertile, alfine di tutelare la capacità produttiva della nostra regione e il paesaggio agrario.

Per ciò che riguarda l’idroelettrico, la proposta è di favorire la realizzazione di piccoli impianti ad acqua fluente, ad opera dei Consorzi

Irrigui sulla rete irrigua regionale.

Con riferimento agli invasi, è stata ribadita la necessità in armonia con quello che sarà il futuro piano di tutela delle acque di pianificare la realizzazione di bacini ad uso plurimo, in grado di soddisfare contemporaneamente esigenze energetiche, irrigue e civili.

In ultimo, per ciò che riguarda il biogas ed il biometano, si è ribadita l’importanza, da un lato, di creare condizioni atte a favorire la realizzazione di microimpianti alimentati con soli reflui zootecnici e sottoprodotti di origine vegetale e, parallelamente, di creare le condizioni per gli impianti esistenti per una loro continuità operativa, anche dopo che cesserà il periodo di incentivazione pubblica.

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BIOLOGICO

Tra le nuove norme, introdotti controlli più severi e semplificate le procedure per gli imprenditori agricoli di piccole dimensioni

APPROVATO IL NUOVO REGOLAMENTO DEL BIOLOGICO: COSÌ NON VA! Per Coldiretti il regolamento dà il via libera nel mercato europeo a prodotti certificati come biologici ma contaminati da prodotti chimici fitosanitari

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opo quattro anni il Parlamento europeo ha approvato il nuovo regolamento europeo sull’agricoltura biologica, che dal 2021 sostituirà l’attuale quadro normativo.

I numeri del mercato biologico dell’UE infatti si sono costantemente ampliati, fino a raggiungere oggi un valore di circa € 30.7 miliardi all’anno. I terreni agricoli convertiti o in conversione alla produzione biologica aumentano costantemente ed a oggi rappresentano circa il 7% di tutti i terreni coltivabili in Europa.

Il numero non è ancora così elevato ed il divario tra domanda e offerta è colmato ancora dalle importazioni.

L’Italia invece è fortemente in controtendenza: la percentuale di terreni agricoli destinati alla produzione biologica arriva al 14%, un numero tra i più alti in Europa.

Molto controversa la posizione degli stati europei, differenza che si è manifestata anche nell’ ultima votazione: 466 voti a favore, 124 contrari e 50 astenuti. Tra i contrari l’Italia intera che da subito aveva manifestato pareri contrari ad alcuni punti della proposta di modifica.

La revisione si è resa fondamentale visti i numeri del settore, per garantire un adeguamento alle esigenze dei produttori e per garantire maggiore sicurezza di tutta la filiera.

Proprio questo è stato il punto che ha portato l’Italia e Coldiretti a votare contro la proposta di modifica, giudicata troppo “aperta” verso gli Stati che hanno ancora pochi controlli rispetto al nostro Paese.

Entrando più nel dettaglio, i punti fondamentali del Regolamento sostanzialmente non sono stati

Il logo biologico dell’UE sui prodotti alimentari garantisce il rispetto delle regole dell’UE nella produzione biologica. Il logo è obbligatorio per gli alimenti preconfezionati. Nel caso di prodotti alimentari lavorati, significa che almeno il 95% degli ingredienti che provengono dall’agricoltura è biologico. Le grandi catene di distribuzione e altri venditori al dettaglio possono etichettare come “biologici” i loro prodotti solo se rispettano le regole. modificati: divieto di utilizzo di sostanze di sintesi quali fertilizzanti, diserbanti, pesticidi e altre sostanze chimiche a favore di pratiche più green e nuovi metodi di lotta tra i quali quella biologica tramite l’utilizzo di insetti utili per la gestione della colture; esclusione degli OGM e della clonazione in tutti i processi produttivi. Rimangono inoltre strette le norme in materia di allevamento (settore in

crescita seppur più lentamente) per garantire il massimo benessere degli animali. Per aumentare il controllo della filiera l’Unione europea definisce “produzione biologica” un sistema agricolo sostenibile che rispetti l’ambiente e il benessere degli animali, comprendendo però nella definizione anche tutti gli altri stadi della catena produttiva (fornitura di materie prime, trasformazione, stoccaggio, trasporto, distribuzione e vendita al dettaglio).

Il Nuovo Regolamento per alcuni aspetti permette di fare alcuni passi avanti, mentre sotto altri purtroppo penalizza la crescita dell’agricoltura biologica.

Brevemente le modifiche proposte: 1. Per prima cosa sono previsti controlli più severi, a carico delle autorità nazionali, non annunciati e obbligatori una volta l’anno per tutti gli operatori coinvolti nella catena di produzione (agricoltori, allevatori, responsabili della lavorazione, commercianti, importatori); per gli operatori in regola, i controlli potranno ridursi ad una volta ogni due anni nel caso in cui nessuna infrazione venga riscontrata per tre anni consecutivi; 2. Concorrenza più equa: i produttori dei paesi terzi che vogliono importare i propri prodotti nell’UE devono rispettare le stesse regole che si applicano ai produttori all’interno dell’UE (passaggio dal principio di equivalenza a quello di conformità). Le regole in vigore, secondo le quali i Paesi non appartenen-

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gli agricoltori devono prendere delle misure precauzionali per evitare la contaminazione “accidentale” con pesticidi o fertilizzanti non autorizzati, ad esempio a causa della vicinanza a colture di tipo tradizionale. Un prodotto perde il suo status di biologico qualora la contaminazione sia dovuta a comportamenti fraudolenti o negligenti. Gli stati membri che prevedono delle soglie per la presenza di sostanze non autorizzate negli alimenti biologici (tra i quali l’Italia) possono continuare ad applicarle, ma hanno l’obbligo di far entrare nel proprio mercato altri alimenti biologici provenienti dagli stati membri dell’UE dove queste norme non sono in vigore.

Proprio questo il punto cruciale negativo: aver eliminato completamente le soglie per i residui di fitofarmaci che sostanzialmente annullano la differenza tra agricoltura convenzionale e biologica.

I prodotti che accidentalmente vengono contaminati da pesticidi non autorizzati nel settore biologico potranno continuare così ad avere la certificazione ed essere presenti sul mercato. I Paesi che, come l’Italia, applicano soglie massime per le sostanze non autorizzate nei cibi biologici, come pesticidi, potranno continuare a farlo, ma non impedire la commercializzazione nel proprio mercato di prodotti di altri Paesi europei che si comportano diversamente.

Quattro anni dopo l’entrata in vigore di questo regolamento, la

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ti all’UE devono rispettare degli standard simili ma non uguali (principio di equivalenza), verranno gradualmente eliminate; 3. Il regolamento continua a prevede la possibilità delle “imprese agricole miste”: gli imprenditori agricoli potranno continuare a produrre alimenti sia tradizionali che biologici, a patto che si tratti di specie nettamente e visivamente differenti o differenziabili, tenendo però nettamente separate le attività; 4. Possibilità per i piccoli produttori di ottenere più facilmente le certificazioni necessarie, prevedendo la semplificazione delle procedure per gli imprenditori agricoli di piccole dimensioni e proponendo la certificazione “di gruppo”; 5. Potranno continuare ad essere usate sementi convenzionali (ovviamente non conciate) in deroga, ma sarà creato un database europeo e nazionale per verificare più agevolmente la disponibilità di animali e sementi certificate e facilitare ulteriormente l’incontro tra domanda e offerta delle sementi e delle varietà certificate bio. Le deroghe che permettono l’utilizzo di semi convenzionali nella produzione biologica saranno eliminate entro il 2035.

Un sostanziale impaludamento invece per la norma sulla contaminazione accidentale da pesticidi.

6. La contaminazione con i pesticidi deve essere controllata:

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Commissione valuterà l’efficacia delle norme europee contro la contaminazione e le soglie nazionali e, se necessario, elaborerà un progetto di legge per armonizzarle; questa la speranza di vedere cambiare in meglio tale modifica.

Per Coldiretti il regolamento dà “il via libera nel mercato europeo a prodotti certificati come biologici ma contaminati da prodotti chimici fitosanitari”. “L’Ue - sottolinea la Coldiretti - concede agli Stati la possibilità di mantenere in vigore soglie meno restrittive per i residui di fitofarmaci o di contaminazione da Ogm con un grave danno di immagine per il settore del bio soprattutto nei Paesi, come l’Italia, nei quali gli standard di produzione sono molto elevati”. In questo quadro “è necessario - chiede la Coldiretti - accelerare sul marchio nazionale per le produzioni biologiche italiane” al fine di consentire scelte di acquisto più consapevoli.

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INIPA

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GESTIONE DEI PASCOLI: CORSO DI INIPA PIEMONTE “Ripristino, gestione e miglioramento delle biodiversità del paesaggio” i temi che saranno trattati: il corso, gratuito, è aperto ai titolari, coadiuvanti (ai fini INPS), soci, dipendenti di aziende agricole Si stanno svolgendo a Cuneo, Mondovì e Saluzzo tre corsi di formazione organizzati da INIPA Piemonte, finanziati tramite il Programma di Sviluppo Rurale 201420 Piemonte, Misura 1 Operazione 1.1.1 – Azione 1: Formazione in ambito agricolo, dal titolo “La gestione dei pascoli: ripristino, gestione e miglioramento delle biodiversità del paesaggio”.

Il singolo corso della durata di 9 ore è strutturato in tre moduli attraverso i quali verranno approfonditi elementi legati alla gestione dei pascoli con specifici riferimenti al carico degli animali da adottare, alle tecniche agronomiche, alla difesa delle mandrie e greggi da attacchi di canidi, alla gestione dei punti acqua e sale. Sono altresì

10.1.6 - Difesa del bestiame dalla predazione da canidi su pascoli collinari e montani, Sottomisura 13.1 – Pagamento compensativo per le zone montane.

Dei tre moduli uno è dedicato alla visita di un alpeggio dotato di piano pastorale aziendale: un’occasione per acquisire competenze relative alle migliori tecniche di gestione dei pascoli montani.

Il corso, gratuito, è aperto ai titolari, coadiuvanti (ai fini INPS), soci, dipendenti di aziende agricole. approfondite le opportunità offerte dal PSR della Regione Piemonte per lo sviluppo dell’attività di pascolo nei territori montani e collinari, come ad esempio: Sottomisura 10.1.9 – Gestione eco-sostenibile dei pascoli, Sottomisura

Per ricevere ulteriori informazioni sul calendario dei corsi ed iscriversi, occorre recarsi presso l’Ufficio Zona di riferimento oppure telefonare al n. 0171/447289

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INIPA

Organizzati e incentrati su reflui zootecnici e biodiversità

UN SUCCESSO I CORSI DI FORMAZIONE DI INIPA PIEMONTE Nel mese di aprile hanno avuto luogo due interessanti corsi di formazione organizzati da INIPA Piemonte, finanziati tramite il Programma di Sviluppo Rurale 2014-20 Piemonte, Misura 1 Operazione 1.1.1 – Azione 1: Formazione in ambito agricolo.

Il primo a Fossano, presso l’Ufficio Zona Coldiretti, con il titolo “La riduzione delle emissioni dei gas serra e gestione dei reflui zootecnici” . Il corso, della durata di 12 ore, è stato strutturato in 3 moduli formativi attraverso i quali gli allievi hanno potuto conoscere le corrette tecniche di stabulazione e gestione dei reflui, il loro utilizzo agronomico e gli aspetti relativi all’alimentazione del bestiame. Dei tre moduli uno è stato dedicato ad un approfondimento presso l’azienda agricola del Sig. Mana Stefano a

Genola, la quale ha collaborato con l’Università di Torino per l’attività di ricerca nel settore Zootecnico.

Durante la visita, guidata dal Prof.

Dinuccio Elio e dal Prof. Davide Biagini dell’ Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari

sono state illustrate le strategie innovative per la riduzione delle emissioni gassose e l’incremento delle performance produttive negli allevamenti. Il Dottor Massimiliano Marabotto, funzionario della Provincia di Cuneo, ha illustrato invece in una lezione frontale, tutti gli aspetti

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normativi. Visto il grande interesse riscontrato, sarà possibile replicare una seconda corsualità nel periodo autunnale.

Il secondo si è svolto presso la ditta FALCI SRL di Dronero, Leader mondiale nella produzioni di falci e falciole, dal titolo “Miglioramento della biodiversità del cotico erboso”. Il percorso formativo, della durata di 8 ore, ha permesso ai partecipanti di conoscere gli aspetti e il panorama botanico dei principali ecosistemi agronomici e le tecniche di miglioramento della biodiversità con l’uso dell’inerbimento e del sovescio. Le lezioni hanno suscitato un notevole interesse nei partecipanti

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grazie alla professionalità dei docenti coinvolti: il Dott. Davide Mondino per gli aspetti botanici e agronomici e il Dott. Paolo Varese sulla lavorazione del terreno e l’importanza dell’inerbimento.

Molto suggestiva è stata la visita aziendale durante la quale è stata presentata l’arte della forgiatura manuale dell’ultima manifattura italiana di falci, attrezzi utili al mantenimento della biodiversità. Questo avvenimento si può definire “storico”, in quanto nella centenaria storia dell’azienda, non era mai avvenuto che questo strumento fosse considerato oggetto di una corsualità finanziata a livello Regionale.

Coldiretti sarà inoltre partner insieme ad altri enti pubblici e privati di un’importante progetto denominato “Prometheus”, che si pone l’obiettivo di reinsegnare e reintrodurre l’uso dello sfalcio manuale nella pratica agricola.

Quattro le aree sperimentali tra cui il Parco Regionale dell’Adamello e Il Parco Nazionale del Gran Paradiso.

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MOVIMENTI

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EUROFLORA 2018, GRANDE PARTECIPAZIONE DI DONNE IMPRESA Il 6 maggio a Genova si è chiuso il sipario sull’edizione 2018 di Euroflora, l’undicesima esposizione internazionale del fiore e della pianta ornamentale.

Un’edizione completamente rinnovata, che forse non ha convinto tutti gli amanti della rassegna florovivaistica “di un tempo”, ma che ha colpito per l’ottima organizzazione e il fascino dei nuovi spazi scelti. A far da scenografia ad Euroflora, infatti, sono stati i parchi di Nervi, curati a puntino per offrire ai visitatori 86.000 mq di giardini, ville storiche e percorsi affacciati sul mare.

In totale, cinque i chilometri di sentieri tra fioriture, sculture vegetali e giochi di forme e colori dedicati ai quattro elementi naturali: acqua, aria, terra e fuoco.

Il movimento Donne Impresa di Coldiretti Cuneo, in collaborazione con l’agenzia In Terre di Granda, ha organizzato tre giornate alla scoperta di Euroflora - il 26 e il 27 aprile e il 3 maggio - che hanno registrato una grandissima adesione: oltre 400 i partecipanti nelle date proposte. Un grazie particolare va alle Responsabili Donne Impresa che si sono attivate e impegnate a promuovere l’iniziativa sul territorio. I gruppi più numerosi sono quelli partiti da Pocapaglia con Maria Teresa Rosso, da Savigliano con Maddalena Sacchetto, da Busca con Paola Albis e i gruppi raccolti da Lucia Marelli di Montanera, Alda Mulatero di Sanfront, Luciana Aimo di Mondovì, Anna Maria Campana di Peveragno, Marita Sibona di Lequio Berria ed Emma Crepaldi di Novello.

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MOVIMENTI

Alla scoperta delle meraviglie naturalistiche e culturali dell’Emilia

PENSIONATI COLDIRETTI IN VISITA A BONIFICHE FERRARESI Dal 13 al 15 aprile una delegazione di Pensionati Coldiretti della nostra provincia ha partecipato al viaggio organizzato dall’Associazione regionale Pensionati a Ferrara e dintorni.

I cinquanta del gruppo hanno visitato Bonifiche Ferraresi, la più grande azienda agricola italiana attiva nella coltivazione e commercializzazione dei prodotti, che oggi conta un patrimonio di circa 5.500 ettari coltivati a riso, mais, grano duro e tenero, orzo, barbabietole da zucchero, erba medica, girasole, soia, piante officinali e ortofrutta.

I nostri pensionati hanno poi conosciuto le meraviglie naturalistiche e culturali di una regione sorprendente.

Hanno navigato lungo il Delta del

Po, una delle aree salmastre più estese d’Italia, hanno percorso le vie di Comacchio, caratteristica cittadina lagunare, e visitato Ferrara, elegante città medievale e rinascimentale.

Molto apprezzato da tutti, il

viaggio è stato un importante momento aggregativo che ha saputo coniugare convivialità e formazione alla scoperta del territorio ferrarese, dei suoi esempi innovativi in agricoltura e delle sue eccellenze gastronomiche.

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CAMPAGNA AMICA

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Domenica 20 maggio, a partire dalle ore 9, nel Chiostro di San Pietro

A SAVIGLIANO È TEMPO DI QUINTESSENZA Domenica 20 maggio andrà in scena la 21esima edizione di Quintessenza, l’evento che porta nelle vie e nelle piazze di Savigliano i profumi e i colori di spezie, piante ed erbe aromatiche.

Tra i protagonisti, i prodotti delle aziende agricole aderenti alla rete Campagna Amica e all’Associazione produttori biologici Terramica, cui sarà riservata la suggestiva cornice del Chiostro di San Pietro.

Qui i visitatori potranno degustare e acquistare i prodotti delle nostre aziende: ortofrutta fresca e trasformata, erbe aromatiche, cereali, miele, pane e dolci, formaggi freschi e stagionati, vini, salumi. Non mancheranno, poi, altre gustose prelibatezze delle aziende ospiti, come l’olio, le olive e le acciughe dalla Liguria. Una varietà di pro-

dotti capace di soddisfare i consumatori più esigenti nel segno della qualità, della stagionalità e della genuinità.

“Nel calendario primaverile delle manifestazioni provinciali, Quintessenza si conferma evento di spicco a cui Coldiretti, con il mercato delle eccellenze agroa-

limentari di Campagna Amica e Terramica, collabora attivamente per dare valore ai produttori locali e offrire ai consumatori l’opportunità di fare acquisti consapevoli e di alta qualità” commentano il Delegato Confederale e il Direttore di Coldiretti Cuneo, Bruno Rivarossa e Tino Arosio.

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CAMPAGNA AMICA

Protagonisti i fiori, i vivaisti e le aziende agricole del circuito Coldiretti

LE PRODUZIONI AGRICOLE D’ECCELLENZA A “CUNEO IN FIORE” Domenica 15 aprile si è svolta con successo la manifestazione “Cuneo in Fiore e biofotovoltaico“ che ha dato vita ad un percorso itinerante composto da bancarelle multicolori tra Via Roma, Piazza Galimberti e Corso Nizza.

Oltre ai principali produttori locali di fiori e vivaisti, vi hanno partecipato espositori di attrezzature ed impiantistica di produzione di energie alternative ed ecologiche.

Mentre in Via Roma erano posizionate le bancarelle dei produttori di fiori, bulbi, sementi e piantini, con vicino quelle degli artigiani e hobbisti, in Piazza Galimberti erano presenti una quindicina di aziende agricole appartenenti al circuito di Campagna Amica, con i loro prodotti a KM 0, dove hanno avuto modo di esporre e proporre

le loro tipicità enogastronomiche che una buona affluenza di visitatori ha avuto la possibilità di acquistare e degustare: dal miele ai salumi tipici, alla pasta, ai vini,

biscotti, torte e quant’altro il palato potesse desiderare.

Hanno partecipato anche aziende liguri con fiori, olive, ed olio extravergine.

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Da venerdì 25 a domenica 27 maggio nel centro di Cuneo

IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA A “DEGUSTIBUS”

La nona edizione di Degustibus, la manifestazione organizzata dall’Associazione ALL 4U e patrocinata dal Comune di Cuneo in collaborazione con Coldiretti e Confartigianato, sarà ospitata a Cuneo venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 maggio prossimi.

L’evento ha una reputazione che lo pone tra le più importanti vetrine per quanto riguarda i prodotti locali, è riconosciuto come uno dei principali appuntamenti enogastronomici del Piemonte, ed ogni anno cresce in affluenza proprio grazie alle eccellenze culinarie proposte che hanno lo scopo di rafforzare l’identità del territorio cuneese e piemontese riscoprendone cultura e tradizioni locali.

Nel contesto sarà allestito un Mercato di Campagna Amica,

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che quest’anno verrà collocato nella splendida cornice del centro storico di Via Roma, dove i visitatori avranno modo di acquistare e degustare la grande varietà di prodotti tipici dell’enogastronomia locale, composta da formaggi, salumi, pasta, vini, biscotti, torte, miele, frutta e ortaggi.

Vi parteciperanno pure diverse aziende liguri che impreziosiranno l’evento con i loro prodotti tipici.

L’orario di apertura sarà il seguente: venerdì 25 maggio dalle ore 12.00 alle 24.00; sabato 26 dalle 10.00 alle 24.00; domenica 27 dalle 10.00 alle 22.00.

Vi aspettiamo numerosi.

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MOSTRA DELLA FRISONA A SALUZZO Alla rassegna promossa dall’Arap in collaborazione con il Comune di Saluzzo, hanno sfilato una cinquantina di capi di alto valore genomico, espressione del mondo allevatoriale locale. Nonostante il posticipo dovuto a una diversa programmazione che ha visto andare in scena, prima di Pasqua, la razza Piemontese al suo debutto nel Marchesato, la passerella delle Frisone cuneesi ha confermato l’ottimo livello della maggior razza da latte nella Granda. “Siamo soddisfatti per la qualità della Mostra e la presenza di un buon pubblico di operatori - sottolinea Roberto Chialva, presidente Arap - nonostante il periodo di lavoro intenso in campagna”. L’appuntamento con la regine da latte, al Foro boario saluzzese, è aggiornato alla Fiera di San Chiaffredo, agli inizi di settembre, quando si terrà la Mostra regionale.

Per Livio Diale (nella foto), presidente della sezione Frisona delll’Arap, “Saluzzo rappresenta un polo zootecnico di sicuro affidamento e gradito a tutti. Per il futuro penso che sarebbe interessante vedere insieme qui, in un’unica esposizione, sia la Frisona che la Piemontese, le nostre razze di eccellenza”.

EVENTI E MANIFESTAZIONI

LA “FIERA DI MAGGIO” A BUSCA

Domenica 27 maggio nelle vie del centro storico di Busca si terrà l’ottava edizione della Fiera di Maggio, organizzata da Assoimprese Busca con il patrocinio del Comune. L’Evento vedrà la partecipazione di Coldiretti che sarà presente con il Mercato di Campagna Amica, a cui parteciperanno diverse aziende aderenti al circuito, con possibilità di degustare e acquistare i loro prodotti, dai formaggi ai salumi, frutta, ortaggi e ancora torte, biscotti e dolci... Dato il successo dei punti ristoro delle passate edizioni, anche quest’anno ci sarà un vero e proprio percorso gastronomico che offrirà ai visitatori varie possibilità di scelta tra le specialità locali preparate dai ristoratori e proloco frazionali lungo l’arco della giornata.

A corollario vi saranno concerti di gruppi musicali, animazione per bambini, visite guidate ai siti storici e mostre pittoriche.

A MURAZZANO “ALLA RISCOPERTA DEI ANDUMA E “TAST-TUMA” GRANI ANTICHI”

Si è svolta, domenica 29 aprile a Murazzano, ‘Anduma e Tast-tuma’ la fiera mercato dei prodotti tipici del Piemonte, organizzata dall’associazione Allevatori Ovini Selezionati Razza delle Langhe. Ad accompagnare la fiera, la terza rassegna dei prodotti tipici del territorio con la degustazione gratuita della famosa ‘tuma di Murazzano’ e il Mercato di Campagna Amica con le eccellenze a km zero. Un appuntamento che è piaciuto molto ai più piccoli e alle famiglie è stato il laboratorio ‘formativo e informativo’, dove, a partire dalla mungitura fino alla cagliata lattea, ha preso vita la famosa Tuma di Murazzano, altra peculiarità della fiera, molto apprezzata dai bambini, la presenza degli animali della fattoria e non solo: pecore, vacche, vitelli, maialini, cavalli e i lama.

Sono state molte le adesioni al corso organizzato dal Consorzio di valorizzazione e tutela dei cereali e legumi dell’Alta Langa e Coldiretti Zona Ceva riservato alle aziende agricole, dal titolo: “La riscoperta delle vecchie varietà e colture cerealicole”. Il corso è stato realizzato in collaborazione con Inipa Piemonte, agenzia di formazione di Coldiretti, nell’ambito del PSR Piemonte 2014/2020, misura 1 operazione 1.1.1. Due gli appuntamenti: nel primo che si è svolto a fine aprile presso la sede di Coldirteti Ceva, sono stati approfonditi con Paola Migliorini, ricercatrice in Agronomia e Coltivazioni Erbacee presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, le conoscenze sulle varietà che venivano coltivate prima che si iniziasse a selezionare i cereali per fini industriali, per rispondere ad esigenze odierne dell’industria alimentare che lavora velocemente ed ad alte temperature, per accorciare i tempi di produzione.

Nella seconda giornata, ad inizio maggio, presso il Mulino Sobrino di La Morra, i partecipanti hanno seguito il procedimento di macinatura, imparando a distinguere le peculiarità delle farine.

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A CEVA, GLI ORTI DIDATTICI: CHE PASSIONE! L’inaugurazione degli orti è stata giovedì 26 Aprile alle Scuole Medie e il 9 maggio alle Elementari. Il 27 maggio, gli Istituti e le classi che hanno aderito agli “Orti didattici” verranno premiati con un attestato e con materiale scolastico.

Coldiretti in collaborazione con il Comune di Ceva e l’Assessore alle Manifestazioni Lorenzo Alliani ha proposto alle Scuole Elementari e Medie della città il progetto degli orti didattici “perché la scuola diventi veicolo di trasmissione di valori e di saperi importanti – commenta Gianni Gentile, segretario Zona. L’orto diventa un fattore educativo perché verrà insegnata l’idea del ciclo delle stagioni, l’attesa, il prendersi cura delle piante”.

E’ nata una stupenda collaborazione grazie agli insegnanti della Scuola Media ed Elementare che, con entusiasmo, hanno aderito alla proposta. Gli alunni imparano

a “mettere le mani nella terra” per seminare ortaggi, erbe aromatiche e piante, nonché annaffiare e pulire.

Imparano da dove proviene il cibo che mangiano, la fatica e il tempo che occorre per ottenerne i frutti.

E, perché no, assaporare il gusto.

Inoltre le aziende Guffanti, La Nuova agricola, il Consorzio Agrario, Accomo, Stenca, il Consorzio della Patata di Mombarcaro, il Consorzio dei Cereali e Legumi dell’Alta Langa hanno affiancato l’attività donando gran parte del materiale e dimostrando una grande sensibilità verso l’insegnamento. L’idea è quella di continuare nell’anno, quindi il seme che i bambini piantano

ad aprile lo ritroveranno pianta a settembre. Nell’atrio della Scuola Media, sono state collocate 6 fioriere che le docenti, con la preziosa consulenza dei tecnici Coldiretti e del Prof. Rolfo, hanno tarsformato in laboratorio di studio. E’ stato possibile piantare in piena terra le patate e le piante da frutto, oltreché le erbe officinali e gli ortaggi in due fioriere. Le maestre hanno costruito con gli alunni la “Piramide alimentare” per una sana e buona educazione alimentare. In particolare i tecnici Coldiretti hanno supportato le insegnanti nella scelta del materiale e della messa a dimora delle piantine.

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CONSULENZA FISCALE

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Il trattamento fiscale dei diritti reali di godimento è stato modificato più volte

DIRITTO DI SUPERFICIE: SI TORNA AL PASSATO L’art. 952 del codice civile disciplina il diritto di superficie, che rientra tra i diritti reali di godimento. Con tale diritto, il proprietario del suolo trasferisce ad altri il diritto di fare e mantenere sopra al suolo (o sotto di esso) una costruzione.

In tal modo, si interrompe il principio di accessione per il quale il proprietario del suolo è anche proprietario di ciò che vi sta sopra e sotto e si vengono a individuare due figure distinte, titolari entrambe di specifici diritti: il proprietario dell’area che mantiene la proprietà del suolo e il proprietario superficiario cui appartiene quanto sta sopra il suolo. Come tale, quest’ultimo diviene soggetto passivo in relazione alle imposte relative alla costruzione.

L’Agenzia delle Entrate ha affrontato nel corso del tempo il trattamento fiscale dei diritti reali di godimento, con posizioni altalenanti. In particolare, è ritornata sui suoi passi con la Circolare 6/E del 20 aprile 2018 che supera esplicitamente la tesi sostenuta nella circolare 36/E del 2013 in tema di impianti fotovoltaici, uniformandosi in tal modo al contrario orientamento giurisprudenziale della Cassazione (tra le altre Sentenza 15333 del 4 luglio 2014).

La circolare riparte così dal fatto che le cessioni di diritti reali di

Con l’ultima circolare nel mese di aprile, l’Agenzia delle Entrate si uniforma all’orientamento della Cassazione, stabilendo che le cessioni di diritti reali di godimento, tra cui il diritto di superficie, devono essere equiparate da un punto di vista fiscale alle cessioni a titolo oneroso godimento, tra cui il diritto di superficie, devono essere equiparate da un punto di vista fiscale alle cessioni a titolo oneroso.

Ne consegue che tale cessione, se effettuata da soggetto che agisce al di fuori dell’esercizio di impresa, come nel caso di persone fisiche private, ovvero società semplici ed enti non commerciali possono emergere plusvalenze fiscalmente rilevanti nei seguenti casi: • Se il diritto è ceduto su un terreno edificabile si determina sempre una plusvalenza fiscalmente rilevante; • Se il diritto è ceduto su un terreno agricolo la plusvalenza

si determina solo quando il terreno è stato acquisito da meno di 5 anni; • Se il diritto è ceduto su un fabbricato la plusvalenza si determina solo quando il fabbricato è stato costruito da meno di 5 anni.

Al contrario quindi, se il terreno su cui si costituisce il diritto è agricolo ed è posseduto da più di cinque anni, il corrispettivo percepito non avrà effetti fiscali.

In tema di quantificazione della plusvalenza stessa, l’Agenzia afferma, nuovamente, che questa deve essere determinata come differenza tra il corrispettivo percepito e il costo fiscalmente riconosciuto. Considerato che di norma l’acquisto è avvenuto sulla piena proprietà e quindi non è determinabile uno specifico costo iniziale, questo potrà essere determinato in rapporto tra il corrispettivo percepito e il valore complessivo del titolo di piena proprietà dell’immobile su cui viene costituito, rapporto da applicarsi sul costo di acquisizione aumentato di eventuali oneri accessori.

Gli uffici Zona di riferimento potranno dare tutta la consulenza e gli specifici approfondimenti sull’argomento

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CONSULENZA AGRONOMICA

A cura dei tecnici dell’Agenzia 4A di Coldiretti Cuneo

INTERVENTI AGRONOMICI DEL MESE DI MAGGIO Uno sguardo alle coltivazioni del territorio mese per mese a cura dei tecnici dell’ Agenzia 4 A di Coldiretti Cuneo. Mese caratterizzato da instabilità climatica con temperature in media o poco al di sopra del periodo.

Nel dettaglio:

CEREALI: Su Grano, in

presenza di condizioni climatiche avverse, a spigatura avvenuta posizionare fungicidi specifici per il controllo delle malattie fungine quali fusariosi e septoria. Monitorare gli appezzamenti e verificare eventuali deleterie presenze di insetti quali cimici, afidi e lema ed in caso di presenza sopra soglia verificata dal tecnico, intervenire con insetticidi specifici. Anche su orzo, in presenza di condizioni climatiche avverse (nel rispetto dei giorni di carenza)

In ottemperanza a quanto disposto dal decreto 22 gennaio 2014 (PAN) punto A.7.2 Difesa integrata obbligatoria posizionare fungicidi specifici per il controllo dell’elmintosporiosi e valutare la presenza di afidi e lema come per il frumento. Su soia in presenza di favorevoli condizioni pedo-climatiche procedere con le semine e a seconda delle malerbe potenzialmente infestanti posizionare diserbi di pre emergenza, post-emergenza precoce e post-emergenza. Procedere anche con le semine del mais. Con presenza accertata di insetti terricoli (elateridi, diabrotica), impiegare seme di mais conciato con insetticidi o impiegare

geodisinfestanti da posizionarsi nel solco di semina mediante i microgranulatori. Valutare la presenza di corvidi ed eventualmente impiegare seme di mais conciato con repellenti per uccelli. A seconda delle malerbe potenzialmente infestanti posizionare eventuali diserbi di pre emergenza, post emergenza precoce o di post emergenza. Monitorare con attenzione gli appezzamenti di mais ed in presenza di tripidi o nottue terricole intervenire con insetticidi specifici. Anche per il girasole procedere con le semine e relativi posizionamenti di diserbi di pre emergenza o di post emergenza.

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Maggio | 2018

degli ultimi periodi non richiedono trattamenti antibotritici. Consigliati interventi a base di rame su lampone per la gestione delle malattie funginee sui nuovi tralci degli impianti rifiorenti. Sulle produzioni unifere, sempre di lampone, monitorare la presenza di antonomo sui boccioli fiorali. Prima della fioritura del rovo si consigliano interventi per la gestione dell’eriofide con zolfo, continuando a monitorare la presenza degli afide sui nuovi tralci. Terminati i trapianti della fragola rifiorente, si consigliano trattamenti per la gestione di oidio e antracnosi e si consiglia di monitorare la presenza degli acari.

Su Fragola Unifera monitorare la presenza degli afidi sia sui tralci fiorali che sulle giovani foglie delle piante. Continuare a mantenere la copertura anti oidica già in fase fenologica di bottoni fiorali in distensione e mantenerle viste le condizioni calde e asciutte. Impostare copertura contro la botrite nella fase di fioritura, anche se le temperature alte e la scarsissima umidità presenti attualmente non richiedo particolari attenzioni. Si consigliano interventi con concimi fogliari per aiutare la fioritura soprattutto con boro per l’allegagione e il calcio per la consistenza del frutticino, monitorare la presenza di ragnetto rosso.

FRUTTA: Nonostante il caldo

record registrato in Aprile, le fasi fenologiche sono in ritardo di circa 15 giorni, rispetto alle annate precedenti. Si consiglia di continuare con la difesa preventiva dalle principali malattie fungine intervenendo prima delle piogge e monitorare con attenzione l’eventuale presenza di lepidotteri carpofagi su tutte le specie. Dove necessario, sulle drupacee, è possibile iniziare il dirado dei giovani frutti.

CASTAGNO e NOCCIOLO: Su Castagno

continuare a monitorare la presenza degli scolitidi con le trappole attrattive con alcool. Su Nocciolo, nelle aree dove la migrazione dell’eriofide non è completata, mantenere la copertura con zolfo. Per chi utilizza zolfo bagnabile, è consigliabile aggiungere rame per la prevenzione della batteriosi. Controllare la crescita dei polloni ricordandosi che il loro controllo chimico è più efficace quando si trovano ad una altezza massima di 15/20 cm. Il controllo della vegetazione nell’interfila a mezzo di trinciatura sarebbe ottimale se svolto a file alterne a distanza di una settimana almeno per trattenere a terra cimici ed altri insetti dannosi alla coltura.

Risulta molto importante controllare la presenza di insetti sulle piante e darne comunicazione ai rispettivi tecnici di riferimento.

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ORTICOLE: Incominciano i

primi trapianti di pomodori, peperoni e melanzane sotto tunnel: fare attenzione a non eccedere nelle irrigazioni sulle giovani piantine per evitare marciumi radicali. Effettuare le sarchiature su aglio per favorire l’arieggiamento delle radici e nello stesso tempo per effettuare il diserbo meccanico ed effettuare i primi trattamenti insetticidi contro la mosca.

Su Zucchini in tunnel intervenire contro gli afidi prima di entrare in raccolta (attenzione al tempo di carenza) e per il mal bianco con zolfo. Effettuare le ultime concimazioni e provvedere alla rincalzatura dei piselli. E in caso di clima secco effettuare le irrigazioni, molto importanti in fase di fioritura-ingrossamento baccello. Per le semine delle patate evitare di utilizzare tuberi con evidenti marciumi e/o difetti causati da problemi fitosanitari; Sistemare il terreno in modo da evitare ristagni idrici deleteri per la coltura.

VITE: Iniziano i lavori stagionali

di pulizia del sottofila e di trinciatura del sovescio tra i filari. Nelle zone precoci iniziare a spollonare e “sfemminellare” i tralci. Verranno consigliati i primi trattamenti per il controllo della peronospora e dell’oidio a seconda del meteo del mese.

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NORMATIVE

Dal 25 maggio 2018, entra in vigore la normativa comunitaria con un approccio basato sul rischio e sulle misure di sicurezza

PRIVACY, CAMBIANO LE REGOLE list che, in considerazione della natura, dell’oggetto, del contesto e delle finalità del trattamento, consenta di classificare il rischio quale “elevato/non elevato”, con la conseguenza che solo coloro che hanno un rischio “elevato” dovranno procedere all’elaborazione della valutazione d’impatto sulla protezione dei dati. In concreto, tra gli altri, tutti i datori di lavoro rientrano nel rischio “elevato”.

Responsa bilità A partire dal 25 Maggio 2018 entra in vigore il Regolamento comunitario sulla privacy (Regolamento UE 2016/679). È importante sottolineare fin da subito che il Regolamento, come tutti i Regolamenti comunitari, diviene immediatamente applicabile senza alcun recepimento interno da parte dei Paesi UE. Il Regolamento comporta un cambio rilevante sulla disciplina del trattamento dei dati personali dal momento che introduce il prin-

cipio della “valutazione dei rischi derivante dal trattamento dei dati personali” (secondo una logica analoga a quella prevista dalla disciplina in materia di sicurezza sul lavoro). La normativa comunitaria prevede che, se dalla valutazione dei rischi emerge un rischio “elevato per i diritti e le libertà delle persone fisiche”, debbano essere adottate “misure tecniche e organizzative adeguate”: a tale scopo, si può immaginare una check

Allo stesso modo, viene introdotto il nuovo principio di “Responsabiltà” (Accountability), cioè il titolare del trattamento dei dati personali deve adottare tutte le misure necessaria per garantire la tutela dei dati personali di terzi. Tale principio, di fatto, attribuisce più discrezionalità ma, al tempo stesso, maggiore responsabilità alle aziende su tutto quello che concerne la protezione dati. Come per la sicurezza sul lavoro, ai titolari viene affidato il compito di decidere autonomamente le modalità, le garanzie e i limiti del trattamento dei dati personali.

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Contenuti dell’informativa

L’informativa è adempimento obbligatorio e fondamentale per il trattamento dei dati personali.

Cambiano in parte i contenuti dell’informativa, elencati in modo tassativo nel regolamento e in parte più ampi rispetto al Codice della Privacy. In particolare, il titolare deve sempre specificare la base giuridica del trattamento, qual è il suo interesse legittimo se quest’ultimo costituisce la base giuridica del trattamento, nonché se trasferisce i dati personali in Paesi terzi e, in caso affermativo, attraverso quali strumenti. Il regolamento prevede anche ulteriori informazioni in quanto “necessarie per garantire un trattamento corretto e trasparente”: in particolare, il titolare deve specificare il periodo di conservazione dei dati o i criteri seguiti per stabilire tale periodo di conservazione, e il diritto di presentare un reclamo all’autorità di controllo.

Il regolamento specifica molto più in dettaglio rispetto al Codice le

caratteristiche dell’informativa, che deve avere forma concisa, trasparente, intelligibile per l’interessato e facilmente accessibile; occorre utilizzare un linguaggio chiaro e semplice e, per i minori, occorre prevedere informative idonee. È opportuno quindi verificare la rispondenza delle informative attualmente utilizzate a tutti i criteri indicati nella nuova normativa, con particolare riguardo ai contenuti obbligatori e alle modalità di redazione, in modo da apportare le modifiche o le integrazioni eventualmente necessarie prima del 25 maggio 2018.

In materia di privacy, l’interessato acquisisce anche nuovi diritti, tra cui quello della portabilità dei dati, ovvero egli avrà diritto di richiedere e ricevere ai soggetti che trattano i propri dati una copia in formato che deve essere di uso comune e leggibile, e il diritto all’oblio che fino a oggi era un prodotto dell’elaborazione giurisprudenziale, dalla quale era definito come il diritto dell’individuo a essere “dimenticato” dalle banche dati, dai mezzi di informazione, o dai motori di ricerca.

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A partire dal 25 Maggio 2018 entra in vigore il Regolamento comunitario sulla Privacy (Regolamento UE 2016/679). È importante sottolineare fin da subito che il Regolamento, come tutti i Regolamenti comunitari, diviene immediatamente applicabile senza alcun recepimento interno da parte dei Paesi UE. E’ in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale un decreto legislativo volto ad armonizzare il Regolamento comunitario con la normativa nazionale, con particolare riferimento al trattamento dei dati delle persone giuridiche.

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CONSULENZA LEGALE

Colpiti da “multe” salate i piccoli consumatori

ANTIRICICLAGGIO: CONOSCERE LE NORME PER EVITARE LE SANZIONI Con l’entrata in vigore delle norme antiriciclaggio, sono state sensibilmente modificate le disposizioni in tema di utilizzo di assegni, contante e libretti al portatore.

In particolare, viene stabilito che gli assegni, per un importo pari o superiore ai 1.000 €, devono riportare, sullo stesso assegno, la clausola di non trasferibilità, pena una sanzione che varia dai 3.000 € ai 50.000 €.

Purtroppo in questa violazione stanno incappando i piccoli consumatori anziché i pericolosi riciclatori seriali.

Emblematico il caso di un uomo che ha pagato il funerale del padre con un vecchio assegno da 3.200 € senza la clausola “non trasferibile” ed ora rischia un sanzione amministrativa di 6.000 €. C’è chi ha comprato l’auto nuova, chi ha pagato la retta dell’ospizio, chi ha acquistato i mobili del nuovo appartamento appena riconsegnato dopo l’adeguamento sismico: è bastato un banale errore, utilizzare un vecchio libretto di assegni, per finire nel mirino del ministero OFFICINE

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dell’Economia e delle finanze.

Nelle contestazioni viene prospettata la possibilità di aderire all’oblazione, tutt’altro che conveniente, definendo in via anticipata il procedimento amministrativo con il pagamento nei 60 giorni della somma di € 6.000 (pari ad doppio del minimo della sanzione).

Ma l’oblazione non è l’unica strada percorribile. Difatti, se sussistono le condizioni, è possibile inviare deduzioni difensive entro 30 giorni e chiedere di essere sentiti.

Inoltre, nel caso in cui al termine del procedimento venga irrogata una sanzione, la nuova disciplina prevede la possibilità, per l’interessato, di chiedere la riduzione di un terzo: la sanzione minima concretamente applicabile, dunque, è pari ad € 2.000. Naturalmente non è possibile conoscere in anticipo se convenga pagare l’oblazione o attendere la conclusione del procedimento, poiché la sanzione irrogata potrà essere inferiore (con un minimo di 2.000 €) o anche molto più elevata dell’importo dell’oblazione (fino a 50.000 €). Inoltre è possi-

La riforma risale alla scorsa estate, ma sembra quasi passata in sordina.

Tuttavia, ultimamente sempre più utenti si sono visti recapitare sanzioni elevate per la violazione della normativa bile che, sulla base delle giustificazioni prodotte dall’interessato, non venga emessa alcuna sanzione.

Con le precedenti disposizioni l’oblazione era pari al 2 per cento dell’importo e risultava ‘vantaggiosa’: per tale motivo la maggior parte dei procedimenti venivano definiti con l’applicazione di oblazioni irrisorie, cosa che rendeva il sistema sanzionatorio scarsamente dissuasivo per le attività illecite di riciclaggio.

Dall’indagine condotta dal MEF per analizzare la consistenza del fenomeno è emerso che nessuna

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sanzione è mai stata ancora irrogata ai sensi della nuova normativa e che, a fronte di 1.692 assegni contestati, gli incolpati hanno scelto, in 107 casi, di pagare l’oblazione che consente di concludere anticipatamente il procedimento sanzionatorio.

A fronte di tutto ciò, diventa necessario procedere ad una corretta informazione. Riportiamo, qui di seguito, le regole principali da rispettare per non incorrere in sanzioni, oggetto di un vademecum elaborato dall’Associazione Bancaria Italiana.

CONTANTI

»» È vietato il trasferimento tra

privati di denaro contante e titoli al portatore di importo complessivamente pari o superiore a 3.000 euro se non ci si avvale di soggetti autorizzati (come le banche). Il trasferimento superiore al predetto limite, quale che ne sia la causa o il titolo, è vietato anche quando è effettuato con più pagamenti, inferiori alla soglia, che appaiono artificiosamente frazionati.

ASSEGNI

»» Gli assegni bancari, circolari

o postali di importo pari o superiore a 1.000 euro devono sempre riportare (oltre data e luogo di emissione, impor-

»»

to e firma) l’indicazione del beneficiario e la clausola “non trasferibile”.

Se possiedi ancora un vecchio libretto di assegni, verifica che questi assegni contengano la dicitura “non trasferibile” e, se non è presente, ricorda di apporla per importi pari o superiori a 1.000 euro.

CONTI E LIBRETTI DI RISPARMIO E DEPOSITO

»» Sono vietate l’apertura in

forma anonima e l’intestazione fittizia di conti o libretti di

»»

risparmio (così come il loro utilizzo se aperti in uno Stato estero).

I libretti di deposito (bancari o postali) possono essere solo nominativi. Se ancora possiedi libretti al portatore, hai tempo fino al 31 dicembre 2018 perestinguerli. Trasferirli è vietato.

È auspicabile che il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in linea con le osservazioni contenute in un parere parlamentare, valuti la possibilità di modificare il regime sanzionatorio recuperando la proporzionalità tra l’importo trasferito e la sanzione.

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SPORTELLO SALUTE

La nuova metodica mini-invasiva è stata messa a punto dall’ospedale di Savigliano e si aggiunge alla radiofrequenza.

LA PERIDUROLISI CONTRO IL MAL DI SCHIENA CRONICO

S

i chiama peridurolisi ed è una metodica per il trattamento e la cura della lombalgia cronica, che si aggiunge alla radiofrequenza praticata da tempo presso il servizio di Terapia del Dolore dell’ospedale di Savigliano.

La peridurolisi consente di trattare il dolore cronico che colpisce i pazienti sottoposti una o più volte a interventi chirurgici sul rachide lombare (la parte bassa della schiena) e, soprattutto, rappresenta una reale alternativa terapeutica al re-intervento chirurgico stesso.

Tale tecnica può trovare indicazioni anche in altre situazioni di dolore lombare.

Dario Giaime è responsabile della Terapia del dolore di Savigliano: “La metodica - spiega - consiste nel creare un accesso dalla parte bassa della schiena per introdurre un catetere epidurale dedicato, successivamente fatto risalire a livello lombare per trattare le zone scelte come obiettivo: è indispen-

La tecnica consente di trattare il dolore cronico e dà notevoli benefici al paziente che ha subito interventi chirurgici nella parte bassa della schiena sabile il controllo radioscopico e contrastografico per controllare la progressione del catetere e verificare la presenza di anomalie o ostacoli mediante iniezione selettiva di mezzo di contrasto”.

La peridurolisi farmacologica può essere integrata con l’applicazione della radiofrequenza sulle radici spinali utilizzando una specifica apparecchiatura.

Esistono numerose varianti di esecuzione riguardo ai farmaci, al numero di iniezioni e alla possibilità o meno di una contemporanea iniezione diretta nella radice attraverso un altro accesso alla colonna vertebrale.

La procedura si esegue in regime di day hospital in sala operatoria dedicata. Il paziente rimane in osservazione alcune ore, quindi è dimesso a domicilio mentre dal giorno successivo alla procedura può riprendere le sue normali attività.

La procedura ha fornito importanti riscontri in termini di sollievo del dolore nei pazienti trattati nel corso del 2017: alcuni di loro hanno evitato l’intervento chirurgico, altri hanno sospeso la terapia farmacologica, mentre in alcuni casi c’è stata la ripresa della normale attività quotidiana con positive ripercussioni economiche e sociali.

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EPACA

Sostegno al reddito per chi ha perduto involontariamente il lavoro

“NASPI”, NUOVA ASSICURAZIONE SOCIALE PER L’IMPIEGO Il decreto legislativo n.22/2015 aveva introdotto nuove “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”.

La NASpI, come i precedenti istituti, ha la funzione di fornire un sostegno al reddito dei lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione, i beneficiari sono: • Lavoratori dipendenti; • Apprendisti; • Soci di cooperativa purché abbiano instaurato un rapporto subordinato.

• Personale artistico sempre se

a contratto subordinato; non possono beneficiare della NASpI; -- gli operai agricoli a tempo determinato ed indeterminato, per i quali continua a trovare applicazione la disciplina dell’indennità di disoccupazione agricola; -- i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni.

La durata e la misura dei trattamenti sono rapportati alla pregressa storia contributiva del lavoratore e non più alla età anagrafica del lavoratore, come previsto dalla disciplina previgente.

Requisiti La NASpI è riconosciuta ai

lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e che presentino congiuntamente i seguenti requisiti: 1) siano in stato di disoccupazione; 2) possano far valere, nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, almeno tredici settimane di contribuzione; 3) possano far valere trenta giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.

La NASpI viene riconosciuta anche ai lavoratori che hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa e negli altri casi previsti dalla legge.

Maggio | 2018

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Misura

La indennità è calcolata sulla base della retribuzione imponibile ai fini previdenziali del lavoratore negli ultimi quattro anni,

ANNO

RETRIBUZIONE MENSILE

IMPORTO NASPI

2018

retribuzione mensile sia pari o inferiore all’importo di 1208,15 €

è pari al 75% della retribuzione mensile

2018

la retribuzione mensile sia superiore all’importo di 1208,15 €

è pari al 75 % di 1208,15 € incrementato di una somma pari al 25 % della differenza tra la retribuzione mensile e il predetto importo di € 1208,15 €

l’importo massimo NASPI 2018 non può superare i 1.314,30 euro al mese.

Durata

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni contrattuali ed economiche sono indicate nei fogli informativi a disposizione presso le filiali BANCA CRS e sul sito www.bancacrs.it.

La NASpI viene corrisposta mensilmente, per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni. Ai fini del calcolo della durata non sono computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione delle prestazioni di disoccupazione.

Decorrenza della prestazione La domanda di NASpI deve essere presentata all’INPS in via telematica entro sessantotto giorni dalla

cessazione del rapporto di lavoro e l’indennità spetta a decorrere dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro o, qualora la domanda sia presentata successivamente a tale data, dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda.

Decadenza Il lavoratore decade dalla fruizione della NASpI nei seguenti casi: a) perdita dello stato di disoccupazione; b) inizio di un’attività lavorativa su-

bordinata o di un’attività lavorativa in forma autonoma o di impresa individuale senza provvedere alle previste comunicazioni all’INPS; c) raggiungimento dei requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato; d) acquisizione del diritto all’assegno ordinario di invalidità, salvo il diritto del lavoratore di optare per la NASpI. Gli Uffici del Patronato EPACA sono a disposizione per ogni chiarimenti in merito e per l’inoltro delle domande di NASPI.

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EPACA

Dalla Regione Piemonte ulteriore rinvio inerente la spesa farmaceutica

ESENZIONE TICKET PER REDDITO: PROROGA FINO AL 31 MARZO 2019 La Regione Piemonte ha prorogato al 31 marzo 2019 la validità delle esenzioni del ticket sanita-

rio vincolate al reddito.

Nello specifico, le esenzioni che beneficeranno della proroga

CODICI DI ESENZIONE

sono quelle contraddistinte dai codici riportati nella sottostante tabella:

BENEFICIARI

E01

cittadini di età inferiore a 6 anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a euro 36.151,98;

E03

titolari di pensione o assegno sociale e loro familiari a carico;

E04

titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant’anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a euro 8.263,31, incrementato fino a euro 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori euro 516,46 per ogni figlio a carico.

E’ stata anche prorogata al 31 marzo 2019 la validità dei certificati di esenzione per la sola spesa farmaceutica: codice E05 – bambini di età superiore a 6 anni e cittadini inferiori a 65 anni appartenenti a nuclei familiari con reddito complessivo lordo inferiore a 36.151,98 euro.

Resta invece invariata la scadenza del 31.03.2018 per gli attestati relativi alla condizioni di disoccupazione;

codice E02 – soggetti titolari o a carico di altro soggetto titolare della condizione di disoccupazione con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro, incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico; per tale categoria sarà, quindi, necessario rinnovare il certificato di esenzione. Gli uffici EPACA di Coldiretti sono a disposizione per i chiarimenti in merito.

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Maggio | 2018

Una serie di eventi promossi dal Forum delle Associazioni Familiari

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SABATO

05 dal 1° MAGG diversi dedicati alla famiglia momenti di Cuneo

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Beppe Fenoglio Ore 14.00 – Piazza KART A PEDALI – II edizione GRAN PREMIO GO

™

L’ORGANIZZAZIONE

Dal 1° maggio al 23 giugno in 10 diversi centri della provincia di Cuneo, si svolge l’ottava edizione di “Famiglia sei Granda”, la grande festa diffusa della famiglia promossa dal Forum delle Associazioni Familiari della Provincia di Cuneo, cui Coldiretti aderisce, che si celebra in diverse città della provincia di Cuneo, per dare rilevanza, con un unico titolo, a tante iniziative a favore della “famiglia”. Per quasi due mesi le piazze, i parchi, i teatri e i santuari della Granda si riempiranno di una miriade di iniziative dedicate alla famiglia, organizzate in occasione della Giornata Internazionale della Famiglia, indetta il 15 maggio di ogni anno dall’Onu a partire dal 1994, quando fu proclamato il primo “Anno Internazionale della Famiglia”.

Nella giornata del 13 maggio a Cuneo, vi è stato un pomeriggio dedicato ai piccoli, con uno stand dedicato alle “Agritate”, esperienza innovativa proposta da Coldiretti, su cui ci soffermeremo sul prossimo numero de Il Coltivatore.

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EPACA

Presso il Patronato Epaca tutta l’assistenza per l’invio della richiesta

BONUS ASILO NIDO CONFERMATO PER IL 2018 Introdotto con la Legge di Bilancio 2017, si tratta di un contributo economico di importo pari a 1.000 euro che è possibile richiedere per l’iscrizione dei figli al nido o per l’assistenza domiciliare.

Nel dettaglio, si può presentare domanda in relazione a due specifiche situazioni: • pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati; • introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione a favore dei bambini affetti da gravi patologie croniche.

Il bonus nido viene erogato per figli da 0 a 3 anni e l’importo complessivo è calcolato in base alle ore di asilo nido frequentate.

Trattandosi di un contributo pari a 1.000 euro all’anno, in totale si avrà diritto ad un massimo di 3.000 € Per richiedere il Bonus asilo nido 2018 sarà fondamentale presentare domanda Inps tramite il Patronato EPACA: ricordiamo, fin da subito, che non è necessario

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Maggio | 2018

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EBAT FAVLA: iniziativa per le aziende agricole

PROGETTO “VISITE MEDICHE CON IL CAMPER” fondamentale per la sicurezza sul lavoro .

Operativamente, il progetto si basa sulla convenzione di EBAT FAVLA con lo studio medico BIOS che mette a disposizione una “unità mobile attrezzata – camper” che consente di gestire le visite mediche direttamente in azienda.

Inoltre, EBAT FAVLA prevede il rimborso delle spese mediche sostenute per le visite mediche relative agli operai agricoli nella misura massima di 25 € a visita, così coprendo in modo importante le spese aziendali.

E’ un’iniziativa che è stata stimolata in seno al Comitato EBAT FAVLA dai rappresentanti di nomina Coldiretti perchè la sicurezza sul lavoro costituisce un’esigen-

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za imprescindibile e le aziende vanno aiutate a vantaggio sia delle aziende medesime che dei lavoratori.

Gli Uffici di zona Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti e la necessaria assistenza

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Anche per quest’anno, continua la sperimentazione dell’EBAT FAVLA per agevolare le visite mediche da parte delle aziende agricole a favore dei lavoratori stagionali. La sorveglianza sanitaria e la conseguente nomina del medico competente costituiscono un pilastro

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PREVENZIONE TUMORI DELLA PELLE Con l’improvviso arrivo dell’estate aumentano notevolmente le ore trascorse sotto il sole, senza che la pelle abbia avuto il tempo di abituarsi gradualmente.

Poiché i raggi solari rappresentano i principali fattori di rischio che favoriscono l’insorgere del melanoma e di altri tumori della cute, è importante cautelarsi e soprattutto capire se la comparsa di nuovi nei o i loro cambiamenti morfologici rappresentano un potenziale pericolo. Ispezionare i nei prima e dopo l’estate, controllando poi se sono intervenuti cambiamenti sospetti, può essere un’ottima prevenzione.

Presso la Sede C.D.C. di Via Fabro 12 a Torino inoltre, si può effettuare la Visita Dermatologica e l’Esame di Epiluminescanza per verificare se esponendosi ai raggi solari si corre questo rischio.

L’Epiluminescenza, anche chiamata Dermatoscopia, è una tecnica diagnostica non invasiva utile per la verifica di lesioni melanocitarie sospette o per il monitoraggio di nevi in soggetti con fattori di rischio nei confronti del melanoma (tumore maligno a insorgenza cutanea).

L’apparecchiatura utilizzata è il

Fotofinder Dermoscope, sistema leader mondiale per la microscopia in epiluminescenza digitale e la mappatura dei nevi, che fornisce immagini che consentono di individuare caratteristiche del nevo non visibili a occhio nudo durante la visita clinica e che possono essere archiviate e confrontate nel tempo con quelle dei controlli successivi.

L’esame si esegue appoggiando il dermatoscopio digitale sulla cute e visualizzando la lesione sospetta sullo schermo del computer che, essendo munito di un particolare software di gestione dei dati, consente di creare una cartella personalizzata nella quale si raccolgono i dati anamnestici e una mappa delle lesioni neviche atipiche.

Di ogni nevo viene memorizzata l’immagine clinica e dermatoscopica, che sarà facilmente confrontabile con altre immagini della stessa lesione raccolte nei controlli successivi, così da valutare ogni minima modificazione. L’Epiluminescenza è un esame semplice, rapido e indolore di fondamentale importanza sia per prevenire i tumori cutanei che per evitare un intervento chirurgico.

Da oltre dieci anni, l’accordo tra Coldiretti-Epaca e C.D.C. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella cultura dell’impresa agricola ed unire la tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile.

C.D.C. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del Piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regionale: a Torino, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli e Verbania. Grazie a tale collaborazione, i soci Coldiretti-Epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la Tessera Associativa Coldiretti/Epaca, oppure tramite il SSN presentando la richiesta del medico curante. Inoltre presso gli uffici provinciali o zonali Coldiretti-Epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri C.D.C. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il PIN ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online.

Periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

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Maggio | 2018

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APPUNTAMENTI CON A.C.S.T.E. PERIODO GIUGNO – OTTOBRE 2018 Si prospetta un anno ricco di impegni per la nostra Associazione! Di seguito gli appuntamenti per il periodo estivo e autunnale. (gli appuntamenti indicati con * sono coperti da assicurazione tessera A.c.s.t.e.)

2 e 3 giugno RADUNO PASSATORE (CN) Info e prenotazioni: (Pro-loco) Luca Lerda Juky 328-0495402 – Andrea Sarvia 339-8071186 9 e 10 giugno RADUNO DEI SERVAJ* a Bombonina (CN) Info e prenotazioni: Silvio Regis 338-2542192 Roby Caula 347-1646310 17 giugno PASSEGGIATA IN VALLE STURA* (CN)

Info e prenotazioni: Lino Cusano 333-9791318 Renato Giordano 339-2800781

24 giugno PASSEGGIATA ALLE MESCHIE

Roby Caula 347-1646310

14 e 15 agosto DESERTETTO e COLLE ARPIONE * (CN) Info e prenotazioni: Renato Giordano 339-2800781 – Fabio Giordano 335-6469268 Ristorazione Pro-loco Desertetto Gianluca Beraudo 335-5475665

25 e 26 agosto RADUNO A VOTTIGNASCO (CN) (Pro-loco) Info e prenotazioni: Matteo Servetti 348-5493775 – Paolo Servetti 333-1250603 Sergio Servetti 329-4226838

PRADEBONI * (CN) Info e prenotazioni: Silvio Regis 338-2542192 Roby Caula 347-1646310

15 e 6 settembre RASSEGNA INTERNAZIONALE MERENS A DRONERO (CN) Info e prenotazioni: Bagnis Fabrizio 346-7705544

7 e 8 luglio RADUNO DI MONTEMALE * (CN)

22 e 23 settembre PASSEGGIATA AL LAGO ROCA MULOT * – Fraz. Tagliata di Fossano con partenza da Bombonina (CN) Info e prenotazioni: Silvio Regis 338-2542192 Roby Caula 347-1646310

Info e prenotazioni: Michele Donadio 389-4349236 Andrea Tardivo 345-2435961

15 luglio MANGIANDO CAVALCANDO * (CN) Info e prenotazioni: Ivo Bianco 335-6874008 - Michele Donadio 389-4349236 – Silvio Regis 338-2542192 – Fabio Giordano 335-6469268 21 e 22 luglio PASSEGGIATA A PONTEBERNARDO * – Pietraporzio (CN) Info e prenotazioni: Valter Roà 339-1866448 Renato Giordano 339-2800781

28 luglio NOTTURNA AL PARCO FLUVIALE * Bombonina (CN) Info e prenotazioni: Silvio Regis 338-2542192

30 settembre PASSEGGIATA A CAPORALE * Roccaforte Mondovì (CN) Info e prenotazioni: Silvio Regis 338-2542192 Roby Caula 347-1646310 7 ottobre CASTAGNATA in VALLE STURA (CN) Info e prenotazioni: Lino Cusano 333-9791318 Renato Giordano 339-2800781 21 ottobre BAROLO & DINTORNI * (CN)

Info e prenotazioni: Gian Luca Calleri 335-6445043

La Direzione A.C.S.T.E. declina ogni responsabilità per eventuali incidenti e/o danni (a persone, cose o animali) che dovessero accadere ai non tesserati durante gli eventi.

CONSIGLIO DIRETTIVO A.C.S.T.E. Presidente A.C.S.T.E. Vice-Presidente Rinnovo Tessere e Assicurazione Messaggi SMS Pubbliche relazioni Revisore dei Conti

BIANCO IVO 335-6874008 DONADIO MICHELE 389-4349236 VIGNA DEBORA 333-5825948 TARDIVO ANDREA 345-2435961 DONADIO MICHELE 389-4349236 GIORDANO FABIO 335-6469268

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16 MAGGIO VERSAMENTO RITENUTE FISCALI Scade il termine per i versamenti diretti, con modello F24, delle ritenute effettuate nel mese di aprile sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO 1 TRIMESTRE Entro tale data i contribuenti che esercitano l’attività agricola, d’impresa o di lavoro autonomo che hanno realizzato nell’anno 2017 un volume d’affari inferiore a euro 400.000,00 se esercitano l’attività di prestazione di servizi, ed arti e professioni e inferiore a euro 700.000,00 se esercitano l’attività agricola o di impresa ed hanno optato ai sensi dell’art.66 L.427/93 per la liquidazione trimestrale devono annotare sul registro delle vendite la liquidazione periodica dell’imposta relativa al trimestre gennaiofebbraio- marzo 2018 ed effettuare il versamento IVA tramite modello F24 telematico.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI APRILE Annotazione di liquidazione per il mese di aprile e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2017 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000,00, se prestazione di servizio o di euro 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affarI inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/93.

25 MAGGIO ACQUISTI E CESSIONI INTRACOMUNITARI MENSILI

Scade il termine per i contribuenti mensili, per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di aprile.

SCADENZE

31 MAGGIO IVA - COMUNICAZIONE DEI DATI DELLE LIQUIDAZIONI 1 TRIMESTRE Entro tale termine per i soggetti passivi Iva devono essere inviati,esclusivamente in via telematica all’Amministrazione Finanziaria, i dati relativi alle operazioni, attive e passive, effettuate nel 1 trimestre.

Sono esonerati i soggetti passivi non obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale Iva o all’effettuazione delle liquidazioni periodiche.

IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse.

Per le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro anteriormente alla liquidazione periodica, ovvero alla dichiarazione annuale, nella quale è esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

15 GIUGNO IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di maggio, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento.

La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè maggio.

Maggio | 2018

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Ho una madre molto bella, due bellissimi occhi azzurri, capelli castani, seria e riservata, rimasta vedova giovane, 48enne.

Ama la vita semplice e tenere la casa in ordine. Ora che sono sposata lei rimane spesso sola e mi piacerebbe di nuovo vederla sorridere insieme a un uomo che le voglia bene e che la meriti. Telefonare ore pasti.

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Dolcissima, stupenda 53enne, profondi occhi blu, capelli biondi, vedova senza figli, lavora in farmacia, ama curare il giardino, è volontaria presso il 118, vive sola e non le piace. Sarebbe disponibile a trasferirsi, qualora incontrasse un uomo semplice, non importa l’età, purchè di buone intenzioni.

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Giovanile, 59enne, bella signora bruna, occhi azzurri, fisico minuto, ama il teatro dialettale piemontese, gioca a bocce, libera da impegni familiari, ogni tanto fa la nonna, incontrerebbe uomo tranquillo, non importa se più maturo, per farsi buona compagnia e non essere più sola.

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