Ccn15 2013

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

n.

Dal Forum Internazionale dell’Agricoltura, il rilancio dell’economia italiana Nei McDonald’s italiani gli hamburger di Piemontese.

Continua Lolacoop Piccola Proprietà Contadina: il disegno di Legge Stabilità accoglie le richieste di Coldiretti

15 - ANNO 67 – 16-31 OTTOBRE 2013

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni contrattuali ed economiche sono indicate nei fogli informativi a disposizione presso le filiali BANCA CRS e sul sito www.bancacrs.it.

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

N.

15 - ANNO 67 – 16-31 OTTOBRE 2013

Dal Forum Internazionale dell’Agricoltura, il rilancio dell’economia italiana Nei McDonald’s italiani gli hamburger di Piemontese.

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Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese

“Il Coltivatore Cuneese” Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa

Festa Provinciale del Ringraziamento 2013 ■ Domenica 1° dicembre, si terrà a Fossano, in Frazione Cussanio, presso il Santuario della Divina Provvidenza, la Festa Provinciale del Ringraziamento 2013. La Santa Messa sarà celebrata alle ore 11,00. In occasione di questo importante momento che riunisce la Comunità, il Messaggio, formulato dalla C.E.I., Commissione Giustizia e Pace, per la 63ª Giornata Nazionale del Ringraziamento, è dedicato ai giovani, sempre più protagonisti nell’agricoltura.

Un collegamento alle costanti esortazioni di Papa Francesco: “Prima di tutto, vorrei dire una cosa, a tutti voi giovani: non lasciatevi rubare la speranza! Per favore, non lasciatevela rubare! E chi ti ruba la speranza? Lo spirito del mondo, le ricchezze, lo spirito della vanità, la superbia, lo spirito del benessere, che alla fine ti porta a diventare un niente nella vita” (Discorso agli studenti delle scuole gestite dai gesuiti in Italia e in Albania, 7 giugno 2013). Questo appello è stato rilanciato ai giovani di tutto il mondo, in occasione della veglia di preghiera a Copacabana: “Cari amici, non dimenticate: siete il campo della fede! Siete gli atleti di Cristo! Siete i costruttori di una Chiesa più bella e di un mondo migliore!” (Veglia di preghiera con i giovani, Rio de Janeiro, 27 luglio 2013)”.

Infine, il pensiero della C.E.I: “Agli agricoltori desideriamo esprimere la nostra gratitudine per la loro fatica. Il nostro grazie si unisce al Magnificat di Maria di Nazareth, giovane come voi, carissimi! Pronta allo stupore e sollecita verso la cugina Elisabetta, Maria ci rassicura con il suo canto di lode, perché anche i piccoli e i poveri possono vincere nella battaglia della vita. Vi indichiamo anche la figura di San Giuseppe, definito dal Papa “custode, perché sa ascoltare Dio, si lascia guidare dalla sua volontà, e proprio per questo è ancora più sensibile alle persone che gli sono affidate, sa leggere con realismo gli avvenimenti, è attento a ciò che lo circonda e sa prendere le decisioni più sagge”.

Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino

Sommario

Coordinamento di redazione Chiara Serra Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Marco Bergero, Roberto Bianco, Silvia Bosco, Gianluca Bruno, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Erika Cecchini, Mara Chiardola, Simona Daniele, Nicola Fontana, Tiziana Franchino, Cesare Gallesio, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Roberto Lingua, Vittorio Marabotto, Claudia Marenco, Giulia Marinari, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Marcello Pellegrino, Marco Porporato, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Davide Roà, Giampiero Sabena Redazione ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it

Festa Provinciale del Ringraziamento 2013

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A Piermaria Toselli il “Fujot” di Faule

Nei McDonald’s italiani gli hamburger di Piemontese. Continua Lolacoop

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Le norme di commercializzazione e iscrizione alla BDNOO

Coldiretti salva la Proprietà Contadina

6

Riforma PAC: ora Coldiretti tallona il Governo I numeri del biologico piemontese

7-9 10

Il Coltivatore Cuneese: 40 mila copie per l’informazione in Granda ed in Piemonte

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Il Corsivo del Coltivatore: Piacere... Iva

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40.000 Copie

Meno patate in Europa e in Italia

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Viaggio nelle Marche dei Pensionati Coldiretti

14

Concessionaria esclusiva della pubblicità: TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it

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4

Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55

Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo, 8 Madonna dell’Olmo – 12100 Cuneo Tel. 0171.411470 • Fax 0171.411714 E-mail: direzione@agam.it

19

Dal Forum Internazionale dell’Agricoltura, il rilancio dell’economia italiana

Storie di Vita: Giuseppe Pecollo e gli umili testimoni del mondo contadino di una volta

Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo

“Al centro del dibattito politico, è necessario che ci siano anche i pensionati”

Bando provinciale per promuovere la Castagna Cuneo Igp Incentivi all’assunzione degli over 50 e dei giovani

15 16-17

Giovani Impresa Coldiretti: Viaggio-studio in Emilia Romagna

18

Un nuovo nemico per l’apicoltura: è arrivata in Piemonte la Vespa velutina

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20-25

Colpo di fuoco batterico (Erwinia amylovora)

26-29

Un aiuto concreto agli anziani del Cebano

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Al Miac di Cuneo i campioni della razza bovina Piemontese

31

Coloratissimo Autunno 2013

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Proseguono le Serate a tema 2013 negli agriturismi della Granda

32

Gli eroi silenziosi della “Provincia Granda”

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La fiera dei cavalli a Verona... con l’A.C.S.T.E.

35

EPACA: Cumulo dei periodi assicurativi

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Ernia al disco

36

Esonero contributivo per calamità naturale

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Modelli CUD 2013 per i pensionati

37

Scadenze aziendali

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Il mercatino del Coltivatore

39-42

16-31 OTTOBRE 2013

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ATTUALITÀ

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Dal Forum Internazionale dell’Agricoltura, il rilancio dell’economia italiana

Tutti d’accordo sul ruolo determinante dell’Agroalimentare Made in Italy.

Il rilancio dei consumi passa attraverso la ripresa economica del nostro Paese.

Bene pensare all’esportazione, ma il consumo interno deve avere la priorità.

Intanto, in alcuni continenti, hanno messo tra le strategie economiche dei prossimi dieci anni, l’autosufficienza alimentare

S

i è conclusa la tredicesima edizione del Forum Internazionale dell’Agricoltura di Cernobbio. Una convention che ha voluto fotografare la realtà internazionale dell’agroalimentare e fornire spunti per le strategie economico sindacali di Coldiretti. Da una parte, la grande preoccupazione per la mancata ripresa del sistema economico nazionale che, se va bene ripartirà con una crescita del Pil dello 0,5% nel 2014, mentre in alcuni Paesi europei come la Germania, l’Olanda e altri dell’Est, la crescita attesa è del 3%. Questo a significare che per il sistema economico nazionale continueranno le difficoltà attuali, che le prospettive per i giovani, in termini di occupazione, sono molto contenute.

A livello internazionale, inoltre, sono sempre di più i Paesi che hanno politicamente scelto di giungere all’autosufficienza alimentare nei prossimi dieci anni.

Più che di Paesi, in alcuni casi si può parlare di continenti, come il Brasile, la Cina, America Latina.

In Italia, occorre rilanciare i consumi interni, valorizzare il Made in Italy, creare un clima

positivo di vivibilità meno rissosa nei nostri paesi.

Il ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo ha rivendicato di aver rispettato quattro dei cinque impegni assunti all’assemblea della coldiretti al palalottomatica, tenutasi a pochi giorni dal suo insediamento. in particolare, ha sottolineato i risultati sull’Imu, “una battaglia difficile che il ministro dell’economia ancora mi rinfaccia”, e sugli Ogm. Su questo punto ha detto di aver parlato col ministro francese Stephane Le Foll. “La Francia ha cambiato posizione, quindi speriamo passi la linea di libertà di scelta per gli stati membri”, ha affermato.

Anche sulla Pac, De Girolamo ha sottolineato la vittoria della linea italiana sull’agricoltore attivo, dando poi conto del lavoro in corso per l’attuazione della riforma ed auspicando un atteggiamento collaborativo da parte delle regioni. Adesso – ha aggiunto – “parte la grande sfida della semplificazione, che dobbiamo fare insieme”. Parlando della legge di Stabilità, il ministro ha fatto presente che nel provvedimento sono previste

numerose misure per il settore: “la copertura della quota di cofinanziamento dei fondi sviluppo rurale; il rifinanziamento della legge 499/99 per il padiglione vino all’expo; il fondo indigenti; il mantenimento delle agevolazioni per la piccola proprietà contadina, come espressamente chiesto da Coldiretti”.

“Per l’agricoltura è cambiato tutto, è merito di tutti noi. L’abbiamo fatto in controtendenza, avendo contro tutti, e abbiamo fatto bene”, ha detto Sergio Marini nel suo intervento conclusivo, nel corso del quale e’ tornato sulla sua decisione di lasciare la Coldiretti per costituire la fondazione “Italia spa”.

“Nel nostro paese – ha ribadito – manca una visione, un senso di prospettiva. Noi in agricoltura la visione ce l’abbiamo avuta. Questo è possibile in tutti i settori, purché ogni scelta sia misurata su quanto bene comune produce, sulla qualità della vita. Penso che sia giunto il momento che tutta la gente di buona volontà, tutti quelli che hanno fatto qualcosa, si mettano insieme per ridare una speranza all’Itan lia”.

ATTUALITÀ

5

Nei Mcdonald’s italiani gli hamburger di piemontese.

Continua Lolacoop

A

rriva per la prima volta sul mercato il panino con l’hamburger di carne piemontese con uno storico cambiamento nell’alimentazione, soprattutto dei più giovani. La profonda innovazione che riguarda la distribuzione di circa 40mila panini al giorno è stata presentata al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Cernobbio dal Presidente della Coldiretti Sergio Marini, dall’amministratore delegato di Inalca del Gruppo Cremonini Luigi Scordamaglia e da Roberto Masi Amministratore Delegato di Mac Donald Italia. La catena metterà in distribuzione il panino attraverso un accordo siglato dalla Filiera Agricola Italiana Spa associata alla Coldiretti con Inalca del Gruppo Cremonini.

L’accordo prevede la fornitura di

carne di alta qualità proveniente dagli allevamenti italiani e piemontesi in particolare. I panini con l’ hamburger saranno in vendita in Italia a partire dal 13 novembre per un periodo destinato ad essere replicato in caso di successo. “L’accordo – dicono Marcello Gatto, presidente, e Bruno Rivarossa, direttore di Coldiretti Cuneo – per noi rappresenta un’occasione per far conoscere anche ai più giovani la straordinaria qualità della carne della razza piemontese, che è un patrimonio di biodiversità, di sicurezza alimentare e di valori nutrizionali, unici ed esclusivi del nostro Paese”. In Piemonte, il progetto è stato realizzato con la fattiva collaborazione del Coalvi, che ha sottoscritto l’accordo, tramite Fai, con Inalca. Per ora, il progetto è partito con la macellazione di

300 vitelloni di razza Piemontese e 50 di razza Chianina.

Continua intanto l’attività della Società Cooperativa Agricola LolaCoop con la raccolta di vacche a fine carriera e vitelloni da macello.

L’obiettivo è fornire alle aziende la possibilità di conferire le vacche con lo scopo di valorizzarle tramite un sistema assolutamente trasparente e l’invio dei capi al gruppo Cremonini-Inalca al macello di Ospedaletto Lodigiano. Il prezzo è calcolato a peso morto, in base alla griglia SEUROP, aggiornato alla settimana di consegna. Il pagamento avverrà con bonifico bancario entro dieci-dodici giorni dal ritiro del capo.

Per informazioni rivolgersi a Marcello Pellegrino 3666392624/ 0171447349 oppure a Beniamino n Alberti 3351047271.

Marcello Gatto

Bruno Rivarossa

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ATTUALITÀ

6 ■ Il disegno di Legge Stabilità accoglie le richieste dell’Organizzazione

Coldiretti salva la proprietà contadina

I

l 1° gennaio 2014 entrerà in vigore la riforma dell’imposizione indiretta dei trasferimenti immobiliari introdotta dall’art. 10 del DLgs. 23/2011.

Tale norma prevede che, a partire dal 1° gennaio 2014, in luogo delle molteplici aliquote dell’imposta di registro oggi

applicabili, per i trasferimenti immobiliari, compresi i terreni, si applicheranno solo ed esclusivamente le due seguenti aliquote: - 2%, se il trasferimento ha per oggetto case di abitazione (ad eccezione di quelle accatastate in A1, A8 o A9) in presenza delle condizioni per l’agevolazione prima casa; - 9%, in tutti gli altri casi con un minimo di 1.000,00 euro per transazione.

Viene applicata inoltre imposta ipotecaria fissa a 50,00 euro e imposta catastale fissa a 50,00 euro.

Inoltre, l’art. 10 del DLgs. 23/2011 sancisce espressamente, per tali atti, l’abrogazione di tutte le agevolazioni previste anche da leggi speciali. Infatti, il comma 4 della norma citata dispone che “In relazione agli atti di cui ai commi 1 e 2 sono soppresse tutte le esenzioni e le agevolazioni tributarie, anche se pre-

viste in leggi speciali”.

Stando alla tenore letterale della nuova disciplina, dal 1° gennaio 2014, non troveranno più applicazione i trattamenti agevolativi attualmente previsti, per l’imposta di registro, ad esempio, per: - le agevolazioni per i terreni montani; - le agevolazioni per il compendio unico; - le agevolazioni per la piccola proprietà contadina.

L’articolo 18 comma 12 della Legge di Stabilità 2014, se approvato così come proposto, conferma la decadenza delle leggi speciali del “compendio unico” e “ terreni montani” ma, ripristina la possibilità per i Coltivatori Diretti/IAP iscritti Inps, comprese le Società Agricole con i requisiti IAP, di acquistare i terreni agricoli con imposta di registro 1% del valore in atto più imposta ipotecaria fissa a 200,00 euro e imposta catastale fissa a 200,00 n euro.

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ATTUALITÀ

7

Riforma PAC: ora coldiretti tallona il governo

È

terminato il dibattito sulla nuova PAC. Le tre istituzioni europee, Parlamento, Commissione e Consiglio, hanno concluso il lungo negoziato sulla riforma. Tra le novità più importanti, la possibilità di concedere a livello nazionale gli aiuti agli agricoltori attivi. Richiesta fortemente sostenuta da Coldiretti, vale a dire la possibilità di destinare i pagamenti solamente agli agricoltori professionali.

Intanto, vediamo insieme il significato della terminologia introdotta dalla nuova PAC. QFP - QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE 2014-2020 Si tratta delle prospettive finanziarie dell’Unione europea e fissa, in relazione a ciascuna delle grandi aree di spesa dell’UE, il massimale degli stanziamenti per il periodo 2014-2020 e in ognuno degli anni in esso ricom-

presi, vincolando le decisioni annuali di bilancio delle Istituzioni europee.

Ma l’impegno di Coldiretti non finisce qui. Il provvedimento europeo assegna ai Governi nazionali molta autonomia gestionale.

Di qui la presenza degli esperti di Coldiretti sia nelle riunioni della Conferenza Stato-Regioni che direttamente al Ministero delle Politiche Agricole.

Intanto, vediamo insieme il significato della terminologia introdotta dalla nuova PAC. CAPPING S’intende il tetto massimo per i pagamenti diretti. In base all’ultimo accordo del 24 settembre 2013 tra Consiglio e Parlamento europeo non verrà inserito.

DEGRESSITIVTÀ Meccanismo obbligatorio per gli stati membri che prevede la

riduzione dei pagamenti diretti di almeno del 5% per gli importi a partire da 150.000 euro. Ogni stato membro possono decidere volontariamente di applicare percentuali di regressività superiori al 5%, anche del 100%. Di conseguenza, la degressività può rappresentare uno strumento per ottenere gli stessi risultati del capping. Tale percentuale di riduzione viene applicata sull’importo del pagamenti diretti ad esclusione del greening, previa deduzione dei costi del lavoro. È facoltà di uno stato membro, qualora decida di applicare il pagamento redistributivo per i primi ettari ad un livello minimo del 5% del massimale nazionale, di non applicare la degressività.

CONVERGENZA ESTERNA Gli Stati membri il cui pagamento diretto medio (euro/ ettaro) è attualmente inferio-

• Coldiretti punta ad ottenere che la PAC venga concessa solo agli agricoltori professionali • Ora l’Organizzazione seguirà i lavori del Governo italiano e del Ministero delle Politiche Agricole in particolare, al quale l’Europa ha concesso un’ampia autonomia decisionale (continua a pagina 8)

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re al 90% della media dell’Ue, avranno un graduale aumento della loro dotazione (di un terzo della differenza fra il loro livello attuale e il 90% della media Ue). Gli importi disponibili per gli Stati membri che ricevono importi superiori alla media, come per esempio l’Italia, saranno adeguati di conseguenza.

SALDO NETTO S’intende la differenza tra quanto uno Stato membro versa a contribuzione del bilancio dell’Unione europea e quello che gli viene restituito sotto forma delle diverse politiche comunitarie. L’Italia, terza contribuente al bilancio UE è anche contribuente netto, ovvero riceve meno di quello che versa.

CONVERGENZA INTERNA Strumento attraverso il quale gli Stati membri, che ancora oggi hanno aiuti basati sul criterio storico come nel caso dell’Italia, avvinare il valore degli aiuti verso pagamenti per ettaro più omogenei. Regionalizzazione e convergenza sono perciò strettamente correlate: la scelta della regione, infatti, influenzerà gli effetti del processo di convergenza. La regionalizzazione rappresenta il traguardo da raggiungere (l’aiuto uniforme o solo più omogeneo) mentre la convergenza rappresenta il

metodo attraverso il quale raggiungere il traguardo, diluendo nel tempo l’effetto redistributivo della regionalizzazione. Spetterà allo Stato membro decidere di applicare una convergenza totale al 2019 (con uniformità del valore di tutti i titoli all’aiuto in uno Stato membro o nella regione interessata) oppure parziale (graduale orientamento dal 2015 verso livelli di pagamento più omogenei senza però arrivare al pagamento uniforme nel 2019).

FLESSIBILITÀ TRA I PILASTRI Meccanismo per cui è ammesso ad uno Stato membro di trasferire risorse dal primo (Pagamenti diretti) al secondo pilastro (Sviluppo rurale) o viceversa.

PAGAMENTO DI BASE Il nuovo pagamento di base entrerà in vigore dal 2015 e sostituirà i titoli storici, che scadono il 31 dicembre 2014. I nuovi titoli saranno assegnati agli agricoltori attivi sulla base della domanda unica presentata al 15 maggio 2015. Il numero dei

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REGIONALIZZAZIONE Strumento obbligatorio per gli stati membri (alcuni stati già l’hanno applicato) attraverso il quale rendere i pagamenti omogenei nell’ambito di uno Stato membro o di una regione.

Consiste nel fissare un valore medio dei pagamenti diretti.

Gli Stati membri possono decidere se adottare un pagamento medio a livello medio nazionale oppure regionale. La regione può essere individuata in base a criteri amministrativi (es. le 20 regioni italiane) o in base a criteri agronomici (es. pianura, collina e montagna). Due pagamenti diretti possono essere applicati a livello nazionale o regionale: il pagamento di base e il pagamento ecologico.

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titoli sarà pari al numero di ettari ammissibili (seminativi, colture permanenti legnose, prati e pascoli permanenti, ecc.). Gli Stati membri possono applicare il pagamento di base a livello nazionale o a livello regionale.

GREENING Si tratta della componente ecologica, detto anche “pagamento verde” all’interno della nuova formulazione dei pagamenti diretti. Prevede una per gli agricoltori che percepiscono il pagamento di base una serie di adempimenti, fissati per tutti livello Ue, senza flessibilità nazionale e che sono: - diversificazione colturale - mantenimento prati permanenti - aree a valenza ambientale (EFA).

Sono previste alcune deroghe all’applicazione di questi tre differenti adempimenti, a seconda del tipo di coltura e di superfici. Sono inoltre previste misura equivalenti al greenig (per es. gli agricoltori biologici rispettano automaticamente il greening).

AIUTO REDISTRIBUTIVO Componente dei pagamenti diretti che non era previsto nelle proposte iniziali della Commissione. Si tratta di un pagamento per i primi ettari, facoltativo per ogni stato membro, per gli agricoltori che hanno diritto al pagamento di base. Gli Stati membri possono destinare a questo pagamento fino al 30% del massimale nazionale o regionale. Per l’Italia, se si decidesse la sua applicazione, il pagamento redistributivo potrebbe riguarderebbe fino ai primi 30 ettari. L’ammontare del pagamento supplementare dovrò essere non più del 65% del pagamento medio nazionale o regionale. Il suo importo potrebbe inoltre variare a seconda della soglia massima di ettari a cui verrà applicata (10, 20 o 30 ettari?).

AGRICOLTORE ATTIVO I pagamenti diretti saranno riservati esclusivamente a chi rientra nella definizione di

agricoltore attivo. A livello comunitario è stata individuata una “black list” (lista nera) di soggetti che sono esclusi dai pagamenti diretti: aeroporti, servizi ferroviari, opere idrauliche, servizi immobiliari, camping, tenute di caccia, tenute di pesca e dell’acquacoltura, camping, attività minerarie, terreni sportivi, e aree ricreative permanenti. L’Unione europea ha demandato agli Stati membri la definizione di agricoltore attivo, ampliando la “lista nera” sulla base di criteri oggettivi e non discriminatori. Ma non possono, in nessun caso, ridurre la “lista nera” fissata dal regolamento. L’intenzione è di ridurre la platea dei beneficiari della PAC, riservando i pagamenti diretti a chi fa agricoltura sul serio e non come estrazione di rendita proprio come ha sempre chiesto Coldiretti.

Si tratta di un aspetto fondamentale per l’applicazione della nuova PACe che dovrà essere definito, così tutte le altre decisioni nazionali, entro il 1°agosto 2014. n

ATTUALITÀ

9

ATTUALITÀ

10 Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

I numeri del biologico piemontese

D

alla prima analisi dei dati forniti al Ministero dagli Organismi di Controllo (OdC) operanti in Italia al 31 dicembre 2012, sulla base delle elaborazioni del SINAB – Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica, risulta che gli operatori del settore sono 49.709 di cui: 40.146 produttori esclusivi; 5.597 preparatori (comprese le aziende che effettuano attività di

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vendita al dettaglio); 3.669 che effettuano sia attività di produzione che di preparazione; 297 operatori che effettuano attività di importazione.

Rispetto ai dati riferiti al 2011 si rileva un aumento complessivo del numero di operatori del 3%.

La distribuzione degli operatori sul territorio nazionale vede, come per gli anni passati, la Sicilia seguita dalla Calabria tra le regioni con maggiore presenza di aziende agricole biologiche; mentre per il numero di aziende di trasformazione impegnate nel settore la leadership spetta all’Emilia Romagna seguita da Lombardia e Veneto.

La superficie coltivata secondo il metodo biologico, risulta pari a 1.167.362 ettari, con un aumento complessivo, rispetto all’anno precedente, del 6,4%. I principali orientamenti produttivi sono il foraggio, i cereali e i pascoli. Segue, in ordine di importanza, la superficie investita ad olivicoltura. Per le produzioni animali, distinte sulla base delle principali specie allevate, i dati evidenziano rispetto allo scorso anno un aumento consistente, in particolare per i suini (+32,2% del numero di capi) e per le api (+29,2% del numero di arnie).

Concentrandoci sulla nostra regione il Piemonte vede il mondo del biologico così rappresentato: 1.282 produttori esclusivi, 354 preparatori esclusivi, 225 produttori-preparatori, 38 importatori, per un totale di 1.977 addetti del settore. Le superfici (valori in ettari) e colture sul territorio regionale sono così distribuite: cereali 6.268; colture proteiche, leguminose, da granella 98; piante da radice 30; colture industriali 798; colture foraggere 3.962; altre colture da seminativi 16; ortaggi 608; frutta 1.331; frutta in guscio 1.587; vite 1.042; olivo 26; altre colture permanenti 106; prati e pascoli 8.779; pascolo magro 4.111; terreno a riposo 544 per un totale di 29.306

ettari dedicati alle coltivazioni secondo i metodi dell’agricoltura biologica.

Relativamente al settore zootecnico in Piemonte sono attive 338 aziende che allevano in modo biologico rappresentando gran parte delle tipologie di animali allevati dai bovini da latte e da carne ai suini, dagli ovi-caprini agli avicoli.

L’analisi dei dati regionali collocano il Piemonte all’undicesimo posto tra le regioni italiane per estensione di terreni dedicati al biologico e al settimo posto per quel che riguarda la zootecnia biologica. Numeri sicuramente incoraggianti che, nonostante la crisi economica, dimostrano come l’agricoltura biologica risulta ancora in forte espansione a livello nazionale sia sul fronte della domanda che dell’offerta, con superfici agricole che vanno ampliandosi.

Una realtà quella delle aziende biologiche piemontesi dove forte è l’impegno di promozione e valorizzazione effettuato dall’Associazione Produttori Biologici Terramica (www.terramicabio. it). Impegno che si sviluppa anche nel settore economico volto a creare interessanti filiere di commercializzazione capaci di garantire il giusto tornaconto economico alle aziende agricole associate che con il loro impegno quotidiano garantiscono la sicurezza alimentare del consumatore e la tutela e salvaguardia del n nostro territorio.

ATTUALITÀ

11

Il Coltivatore Cuneese: 40 mila copie per l’informazione in Granda ed in Piemonte

67

anni fa, l’Organo ufficiale della Coldiretti iniziava un proprio percorso di servizio e di informazione alla categoria agricola. Il Coltivatore Cuneese, allora come oggi, continua a svolgere questa preziosa funzione a servizio dell’agricoltura e delle imprese. Attualmente, è il giornale provinciale più capillare che esista: lo ricevono non solo le 22mila imprese iscritte alla Camera di Commercio, ma anche 20mila iscritti all’Organizzazione a vario titolo: dirigenti dei Movimenti, imprese e società che sono collegati a Coldiretti attraverso i servizi.

Questi sono numeri veri, certificati, che smentiscono quanti in piazza, per ragioni meramente commerciali, affermano il

contrario. Inoltre, siccome Il Coltivatore Cuneese è l’organo ufficiale della Coldiretti e spetta di diritto a quanti versano la quota associativa, i 18 numeri annuali vengono realmente stampati ed inviati a tutti i 40 mila che ne hanno diritto.

L’editore è la Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo, organizzazione agricola che rappresenta nella Granda l’80 per cento delle imprese agricole e non solo. Viene inviato anche ad Enti ed Istituzioni a livello regionale, nell’ottica di collegamento tra imprese agricole provinciali e le Istituzioni e le banche regionali.

L’obiettivo è di riferire e di informare i soci ed il mondo agricolo delle novità e delle trasformazioni in atto nel settore primario, senza alcun secondo fine: massimo ri-

spetto per i numerosi inserzionisti che, acquistando gli spazi pubblicitari, ci aiutano a continuare nel nostro lavoro. Questo, però, non deve significare, come avviene nei giornali commerciali o pseudo tali, che l’informazione è condizionata da chi effettua l’inserzione. Noi siamo per la collaborazione vera, e soprattutto per la trasparenza nell’informazione.

Su questa strada e con questi intendimenti, ringraziamo le oltre 40mila famiglie imprenditrici agricole cuneesi che da 67 anni ci leggono e tutte le aziende, anche quelle non agricole, che attraverso la pubblicità comunicano al mondo rappresentato da Coldiretti, sostenendo anche economicamente i costi di stampa e spedizione del n giornale.

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BASTIAN CONTRARI

12 IL CORSIVO DEL C OLTIVATORE Piacere... Iva causa dei nuovi calcoli sulla tassa rifiuti. Accumuliamo montagne di rumenta? Ebbene, d’ora in poi ogni comune dovrà provvedere al pagamento del servizio di smaltimento, senza aiuti dallo Stato.

L’unico sconto ammesso è legato alla effettuazione della raccolta differenziata. La tassa è dovuta anche per i fabbricati rurali ad uso abitativo.

Sembra che ci si metta d’impegno a confondere le idee alla gente. L’imperativo è: “Paga e sta zitto, tanto non capisci!!!”.

Siamo tutti nella stessa “bagna”, imprenditori e artigiani, agricoltori ed intellettuali, proprietari e inquilini. La recente manovra, sbandierata come rivoluzionaria, dopo 24 ore è già giudicata timida, non sufficientemente efficace.

Dicono che il governo non sa fare delle scelte e decidere a chi dare e

a chi togliere. Tutti la sanno lunga quando si tratta di criticare, ma poi, all’atto pratico, le buone intenzioni si squagliano. Nessuno aspira ad essere bastonato e si arriva a pensare, se si ha qualcosa, che forse sarebbe meglio essere nullatenenti. Hai un appartamento oltre a quello di residenza?

Paga! È vuoto perché non hai trovato un inquilino (di questi tempi è facilissimo)? Paga ancora di più!

Facciamo sacrifici, ma i risultati non cambiano e il bilancio passivo, in profondo rosso, resta. Bella soddisfazione!

In ogni casa si ripropone il metodo dello Stato. Da un pezzo le famiglie hanno adottato la politica dei tagli. Poca carne, poca verdura, più pasta, più patate. Meno pranzi al ristorante, meno soste al bar e... vai con la caffettiera e con il pranzetto tra le pareti domesti-

che! Niente aiuti per le pulizie (e quindi tante opportunità di lavoro cancellate), niente vacanze o viaggi, niente abiti raffinati (vanno benissimo quelli dei cinesi!), niente regali di pregio (evviva il “pensierino”!). L’auto nuova? Può aspettare. La settimana bianca? Si sta tanto bene a casa! La gestione dell’impianto di riscaldamento?

Al risparmio. La ristrutturazione dell’alloggio? Si farà.

Questa è la politica economica casalinga. Quella dei rinvii e delle rinunce. A tavola, comunque, gli ospiti non mancano. Sono la signora Imu (nobile decaduta), la giovane Tirse con i figlioletti Tari e Tasi, la storica Irpef con l’amica Iva. Nessuna molla l’osso. Tutti insieme, appassionatamente, a mangiare quel che passa il convento: spaghetti e patate.

Bastian Contrari

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C

he la chiamino Imu, oppure Tarsu o Tares o Tirse è sempre, comunque, una gran rottura di scatole. In Italia è stato inventato un nuovo sport nazionale: l’inseguimento alle scadenze fiscali. Non solo, ma sarà bandito anche un concorso per inventare sigle più piacevoli e apparentemente gratificanti.

Ce l’abbiamo tutti a morte con Irpef, service tax, Imu, Tares e chi più ne ha, più ne metta. Se poi si va nei dettagli, c’è da uscirne sconvolti. Dunque, Tirse è fatta di due componenti: una è simile alla vecchia Tarsu, riguarda i rifiuti e si chiamerà Tari; l’altra è invece, nuova di zecca, finanzierà i servizi, come strade, illuminazione e sicurezza e si chiamerà Tasi. La conclusione? Dovremo metter mano al portafogli e in misura rilevante, soprattutto a

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STOR IE

DI

RITRATTI

13 VITA

a cura di Barba Bertu info@barbabertu.com

G

iuseppe Pecollo è nato il 26 ottobre 1938 a Riforano, nelle campagne di Castelletto Stura, dove vive: “I miei genitori, Giovanni Battista e Maddalena Ravera, lavoravano la terra: eravamo sette figli”.

SERVENTE E VACHÈ Cosa faceva da bambino?

“Con 4 mucche eravamo poveri.

Le mie sorelle andavano da “servente” mentre io e mio fratello andavamo a fare i “vachè” già in quarta elementare… Ero affittato a Castelletto da Maurizio Chiaffrino qui a Castelletto, non c’era ancora l’energia elettrica e dormivo nel fienile. Ma mi trattavano bene”.

A scuola dove è andato?

“A Riforano, alle Elementari: eravamo quaranta ragazzi per ogni classe: non c’era il riscaldamento e ognuno di noi portava un pezzo di legna per la stufa”.

I maestri erano severi?

“Super severi! E noi eravamo birichini. Quando finivo in castigo, venivo mandato a casa: ma io mi nascondevo vicino alla chiesa e aspettavo la fine delle lezioni, per non essere sgridato dai miei”.

Le piacevano i libri?

“Non tanto, ho frequentato fino alla quinta elementare. Poi a 15 anni ho fatto due anni di scuola serale e poi la Scuola edile Lattes di Cuneo per tre anni, per imparare a fare il muratore”.

TRE MUSEI A CASA Quanti Musei ha a casa sua?

“Sono tre. Il Museo contadino agricolo, con oggetti dal 1800 al 1960: carri agricoli e per le processi, i carri da trasporto (“cartun”) e tanti attrezzi più piccoli usati quotidianamente una volta, insieme a due “birocci” utilizzati per portare gli animali al mercato”.

Il secondo Museo? “È quello dove ci sono quattro carrozze, tutte perfettamente funzionanti, con le quali ho portato tante spose all’altare”.

E il terzo?

Giuseppe Pecollo e gli umili testimoni del mondo contadino di una volta

Giuseppe Pecollo, custode orgoglioso di un mondo che non c’è più

“C’e’ ancora un piccolo Museo, con macchine da cucire e tanti piccoli attrezzi appesi alle pareti…

Umili testimoni di un mondo che è scomparso. Poi ho anche dei bei “pezzi” della guerra del 1915-1918 e una slitta utilizzata nella guerra di Russia”. Io ho anche una mula e sono molto richiesto alle adunate degli alpini”.

Come le è venuta l’idea dei Musei?

“Facendo il muratore notavo tanti attrezzi di una volta abbandonati e non apprezzati dai proprietari e ho iniziato a raccoglierli.

Una ventina di anni fa mi sono trovato con tanto materiale e allora ho deciso di metterlo a posto.

Ho anche comprato una mula e tre cavalli. Vengono tanti ragazzi a vederli, io non faccio pagare il biglietto e volentieri spiego quel che so del mondo contadino di una volta”.

I VALORI Come vede i ragazzi di oggi?

“In tanti ignorano come si viveva una volta. Anche tanti insegnanti sono disinformati sul nostro passato”.

Le sue soddisfazioni?

“Tante, quando riesco a far capire le fatiche grandi dei nostri pa-

dri e dei nostri nonni, che vivevano con poco. Famiglie numerose ma con i figli più educati dei ragazzi di oggi, perché avevano dei valori”.

I valori che le hanno trasmesso i suoi genitori?

“L’obbedienza e il rispetto dei genitori e del prossimo, insieme all’educazione religiosa. Valori che oggi si sono persi”.

Meglio il mondo di oggi o quello di allora?

“Allora i genitori erano molto severi con i figli e poco affettuosi. I genitori di oggi sono troppo affettuosi con i figli, troppi i vizi dati”.

Un bravo genitore cosa deve fare?

“Dire anche dei no ai propri figli”.

Le famiglie oggi si sfasciano sovente con facilità: perché secondo lei?

“I giovani non sono più abituati al sacrificio. Le donne che lavorano fuori casa hanno conquistato l’indipendenza economica, che una volta non avevano. Una volta la donna era ben poco rispettata.

Ma io non voglio giudicare nessuno”.

180 CASE Quante case ha costruito con la sua impresa?

“Sono arrivato ad avere nell’im-

presa anche dieci dipendenti. Ho costruito 180 case”.

I soldi?

“Chi arriva da una famiglia povera li rispetta e non li spreca”.

Nell’arco della sua vita, il mondo come è cambiato?

“Mia moglie allevava i conigli e nostra figlia oggi alleva i polli.

Le macchine hanno risparmiato sudori e fatiche. Ma oggi succede che i contadini piccoli stanno sparendo dalla scena, perché i “ciabot” non ci sono più… i piccoli non riescono a competere con le grosse aziende. Il futuro della campagna lo vedo male”.

L’INCONTRO CON ROSINA Sua moglie Rosina Ghigo dove l’ha conosciuta? “È di Rocca de Baldi, ci siamo conosciuti a ballare in frazione Pasquero. Loro avevano già la “Fiat 600” e io andavo a trovarla con il mio “Guzzino”. Dopo tre anni ci siamo sposati nel 1963 davanti a don Biagio Malabocchia”.

E il viaggio di nozze?

“Una settimana a Venezia, arrivandoci in treno”.

La vostra famiglia?

“Abbiamo due figli: Osvaldo del 1964 e Silvana del 1966 e quattro nipoti che ci danno tante soddisfazioni. Io faccio anche il nonno vigile e sono nella Protezione civile”.

Il segreto per far durare i matrimoni?

“Dialogare molto ma imparare anche a stare zitti”.

La vita? “È bella, ma mi spiace pensare che oggi sono vecchio”.

Dopo la morte?

“Spero che ci sia qualcosa oltre la morte. E oggi soffro nel vedere certi comportamenti del Vaticano, che non condivido. Io d’estate sovente vengo chiamato con i cavalli e i carri per portare le statue dei Santi nelle processioni: ci vado volentieri, ma non mi faccio pagare. Faccio questo come gesto di n carità”.

Meno patate in Europa e in Italia n Dalle ultime notizie del mercato i principali paesi produttori del Nord Ovest europeo hanno rivisto al ribasso le previsioni di raccolta 2013.

A livello nazionale è confermata la prevista riduzione della produzioni del 15-20% circa, mentre si può confermare la buona qualità dei tuberi in conservazione.

A fine settembre la Commissione paritetica della Borsa patate di Bologna ha prudenzialmente ha confermato il prezzo di 30 centesimi/kg per le patate di prima qualità, calibro 45/75 mm, prezzo franco partenza azienda agricola del produttore è qualità conferite. I prezzi proposti quali riferimento per il prodotto confezionato, franco arrivo, sovra imballo incluso sono invece i seguenti: • confezioni da 2 e da 2,5 Euro/kg 0,82 • confezioni da 1,5 Euro/kg da 0,85 • confezioni da 5 kg Euro/kg da 0,70.

Con il giornale già in stampa, che la Commissione paritetica dovrebbe riunirsi nuovamente nella seconda decade di ottobre per una nuova valutazione del mercato.

Anche in provincia di Cuneo la situazione del comparto rispecchia quanto avviene a livello europeo e nazionale con i produttori che stanno

avendo buoni riscontri dal mercato come confermano i rispettivi Consorzi di tutela.

Per i produttori associati al Consorzio di tutela e valorizzazione della patata della Bisalta si riscontra un calo del 20% circa di produzione rispetto agli scorsi anni, soprattutto in termini di pezzatura, con patate con calibri inferiori, ma ottime in termini qualitativi. Il mercato è stato caratterizzato da una forte domanda e i prezzi, sia per il prodotto destinato all’ingrosso che al dettaglio, sono mediamente tra il 10-15% superiori rispetto allo scorso anno.

I produttori del Consorzio per la valorizzazione e tutela delle patate dell’alta Valle Belbo evidenziano invece un forte calo della produzione, pressoché dimezzata a causa dell’andamento climatico che ha caratterizzato l’intera stagione. Ottima invece la qualità del prodotto con livelli di scarto addirittura al di sotto del 10%. Anche per l’Alta Valle Belbo arrivano risultati estremamente positivi dal mercato: il prodotto ha quotazioni mediamente superiori al 2012 di un 10-15% e una forte richiesta che ha pressoché esaurito la produzione. Per la varietà rossa, in particolare, il prodotto ancora da scavare (circa il 30-40%) é già stato collocato sul mercato.

16.11.2011

Viaggio nelle Marche dei Pensionati Coldiretti

16.11.2011

n Un indimenticabile viaggio nella storia e nelle tradizioni italiane, con il partecipato soggiorno “Marche, Arte, mari e sapori”. Dal 4 al 7 ottobre, gli associati Coldiretti Pensionati hanno visitato le città di Urbino, Senigallia, Fano e Gradara, usufruendo anche della possibilità di aggiungere al programma due escursioni facoltative, che avevano come meta il Piceno e Loreto e i borghi del Conero. Il viaggio è stato organizzato dall’Associazione Regionale Pensionati ed insieme alla numerosa delegazione del Cuneese, vi erano anche gli associati di Torino e Vercelli.

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■ Le domande vanno presentate dal 4 novembre al 17 febbraio 2014

Bando provinciale per promuovere la Castagna Cuneo IGP

P

er favorire un rinnovamento della castanicoltura locale e per promuovere l’indicazione protetta di Castagna Cuneo IGP la provincia ha predisposto un programma per la realizzazione di nuovi impianti con varietà locali di castagno europeo (Castanea sativa).

Non sono ammessi impianti con ibridi eurogiapponesi.

Sono ammissibili gli impianti effettuati nella zona di produzione della Castagna Cuneo IGP; la densità degli alberi non può essere superiore ai 150 per ettaro. La superficie minima ammissibile per i nuovi impianti è pari a 5.000 mq complessivi e comprendenti appezzamenti singoli di superficie non inferiore a 2.000 mq.

Sono ammesse a finanziamento le seguenti categorie di interventi: - preparazione del terreno e concimazione di fondo; - acquisto e messa a dimora di astoni di castagno; - interventi per la protezione dei giovani astoni dai danni da fauna selvatica; - eventuale impianto di irrigazione; sono ammissibili le tubazioni di testata e di derivazione ed i microgetti; sono escluse batterie filtranti ed impianto di pompaggio.

Gli aiuti sono corrisposti sotto forma di contributi in conto capitale calcolati in percentuale sulla spesa ammessa,l’importo minimo della domanda di sostegno, in termini di spesa ammes-

sa, è pari ad euro 1.000,00 e non può superare l’importo massimo di euro 9.000,00.

Il contributo in conto capitale è corrisposto nelle seguenti percentuali: - il 50% degli investimenti ammissibili nelle zone montane; - il 40% degli investimenti nelle altre zone; - il 60% degli investimenti nelle zone montane e 50% nelle altre zone, nel caso degli investimenti realizzati da giovani agricoltori entro cinque anni dall’insediamento.

Le domande vanno presentate dal 4 novembre al 17 febbraio 2014.

Per info contattare gli Uffici di n Zona Coldiretti.

ATTUALITÀ

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Incentivi all’assunzione degli over 50 e dei giovani Le aziende agricole interessate sono invitate a rivolgersi all’Ufficio Zona Coldiretti di riferimento per tutti i necessari approfondimenti

N

ei giorni scorsi, sono stati adottati i necessari provvedimenti da parte dell’INPS e del Ministero del Lavoro per rendere operativi gli incentivi alle assunzioni degli over50 e dei giovani.

Di seguito, alcuni tratti essenziali dei requisiti soggettivi e oggettivi per accedere agli incentivi

ASSUNZIONE GIOVANI Il DL 76/2013 (c.d. “decreto del fare) stabilisce incentivi per datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato dal 7 agosto 2013 al 30 giugno 2015 giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni (fino al giorno prima del compimento del 30mo anno.

Requisiti I giovani devono essere o privi

TELAIO: integrale oscillante ACTIOTM - Reversibilità RGSTM MOTORE: 71 CV - Cilindrata 3300 cm3 - 4 cilindri, 16 valvole TRASMISSIONE: cambio sincr. a 32 marce con invertitore sincronizzato PTO: posteriore, indipendente 540/540E e sincronizzata FRENI: sulle 4 ruote a disco in bagno d’olio a comando idraulico CABINA (opt.): StarLight con aria climatizzata montata su Silent Block

di un diploma di scuola media superiore o professionale oppure privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi (chi ha svolto attività autonoma o parasubordinata da cui ha ricavato un compenso inferiore al reddito annuale minimo personale 8000 euro per i parasubordinati; 4800 per gli autonomi).

Le nuove assunzioni devono, inoltre, determinare un incremento occupazionale netto, calcolato sulla base delle differenze tra il numero di lavoratori rilevato ogni mese e il numero di quelli mediamente occupati nei dodici mesi precedenti la nuova assunzione. Anche le trasformazioni possono ottenere l’incentivo sempre che siano rispettati l’incremento occupazionale, i limiti di età e uno dei due requisiti (privi di diploma o privi di impiego da sei mesi).

Misura e durata dell’incentivo L’incentivo è pari a un terzo della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.

Il valore mensile non può comunque superare l’importo di 650 euro per lavoratore.

La cifra è conguagliabile con i contributi dovuti.

In caso di assunzione a tempo indeterminato, l’incentivo è riconosciuto per 18 mesi; in caso di trasformazione spetta per 12 mesi.

ASSUNZIONE OVER 50 E DONNE Ai sensi dell’articolo 4 legge Fornero, a decorrere dal primo gennaio 2013 è in vigore un nuovo incentivo per l’assunzione delle seguenti categorie di lavoratori:

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1. uomini o donne con almeno cinquant’anni di età e “disoccupati da oltre dodici mesi”; 2. donne di qualsiasi età, residenti in aree svantaggiate e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi”; (trattasi di Regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’UE, in linea generale sono le Regioni meridionali) 3. donne di qualsiasi età, con una professione o di un settore economico caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi”; (questa ipotesi non è ancora regolamentata) 4. donne di qualsiasi età, ovunque residenti e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi”.

Per lavoratore “privo di un impiego regolarmente retribuito” si intende lavoratore che nel periodo di riferimento: • non ha svolto attività lavorativa in attuazione di un rapporto di lavoro subordinato di

durata pari o superiore a sei mesi; • né ha svolto attività lavorativa autonoma (compresa la collaborazione coordinata e continuativa e a progetto) dalla quale derivi un reddito pari o superiore al reddito minimo personale annuale escluso da imposizione fiscale (cioè 8000 euro per i lavoratori subordinati e 4800 per i lavoratori autonomi).

Si evidenzia che la situazione di “priva di impiego regolarmente retribuito” prescinde dall’eventuale stato di disoccupazione ai sensi del D. Lgs. 181/2000 (cioè non è necessaria la previa registrazione presso il Centro per l’Impiego).

Rapporti incentivati L’incentivo spetta per: • le assunzioni a tempo indeterminato; • le assunzioni a tempo determinato; • le trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto agevolato.

ATTUALITÀ

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Misura e durata dell’incentivo L’incentivo consiste nella riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro.

Si possono verificare le seguenti fattispecie: • In caso di assunzione a tempo indeterminato la riduzione spetta per diciotto mesi.

• In caso di assunzione a tempo determinato la riduzione spetta fino a dodici mesi.

• Se il rapporto viene trasformato a tempo indeterminato la riduzione è riconosciuta per complessivi diciotto mesi.

• L’incentivo spetta anche in caso di proroga del rapporto fino al limite complessivo di dodici mesi. Ai fini del riconoscimento dell’incentivo, la trasformazione a tempo indeterminato deve intervenire entro la scadenza del beneficio. n

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18 Giovani Impresa Cuneo organizza un viaggio studio in Emilia Romagna per approfondire le conoscenze imprenditoriali, visitando realtà aziendali e territoriali di alto livello.

“Un’occasione da non perdere per tutti i giovani associati, perché dal confronto con altre realtà, nascono stimoli e opportunità nuove, che arricchiscono la nostra esperienza – sottolinea Luca Beltrando, delegato giovani impresa Cuneo – e l’invito partecipare si estende anche agli altri associati e a eventuali accompagnatori” • 27 Novembre CUNEO /PIACENZA /REGGIO EMILIA, in mattinata visita alla Cantina sociale di Vicobarone di Ziano Piacentino (PC); Pranzo presso agriturismo Il Viandante di Borgonovo Valtidone (PC); Nel pomeriggio partenza per Reggio Emilia e visita all’Antica Fattoria Caseificio Scalabrini di Bibbiano (RE).

• 28 Novembre REGGIO EMILIA /MODENA: In mattinata visita alla Coop Fruit Modena di Sorbra di Bomporto (MO) e all’Acetaia di Villa San Donnino di San Donnino (MO), Pranzo presso Agriturismo La Baccelliera di Modena, in serata incontro con il Comitato regionale Giovani Impresa Emilia Romagna e cena presso Lab 16 in Bologna.

• 29 Novembre BOLOGNA /FERRARA /CUNEO, Visita guidata alla città di Bologna, partenza per Ferrara e vista all’allevamento La Bosca di Codrea (FE); pranzo presso agriturismo Corte dei Maghi di Quartesana (FE) e in serata rientro a Cuneo.

La quota individuale di partecipazione, solo per i giovani imprenditori agricoli associati a Coldiretti/ Giovani Impresa Cuneo, di età compresa tra i 18 e 30 anni, con contributo, è di soli 270,00 Euro. Per gli altri associati o accompagnatori la quota è di 320,00 Euro.

La quota comprende: pranzi, cene in agriturismo e il pernottamento. Sono esclusi gli ingressi ai monumenti, le mance e gli extra personali. Le iscrizioni saranno curate dai Referenti GI di ciascuna zona ed inviate alla segreteria (Alberto Durando) entro l’8 Novembre. Il viaggio è rivolto, in particolare, ai giovani imprenditori, ma aperto anche agli altri associati e loro accompagnatori.

Per informazioni: Segreteria provinciale Giovani impresa: Daniele Caffaro 0175.210222 o Alberto Durando 0171.447348.

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Un nuovo nemico per l’apicoltura: è arrivata in Piemonte la Vespa velutina

I

l 2 ottobre, l’Università di Torino, Facoltà di Agraria, ha annunciato il primo ritrovamento di Vespa velutina in Piemonte, a Vicoforte di Mondovì, frutto della campagna di sensibilizzazione svolta da Aspromiele. Il sopralluogo effettuato da Aspromiele e dall’Università di Torino ha confermato la presenza di V. velutina nel comune di Monasterolo Casotto. È indispensabile saper riconoscere V. velutina che può essere confusa con il nostro calabrone (Vespa crabro). Entrambe si cibano di insetti e di sostanze zuccherine, arrecando danni significativi a frutticoltura e apicoltura. La differenza che rende V. Velutina più temibile del calabrone per l’apicoltura è la sua maggiore predilezione per Apis mellifera, la presenza di più di cinque V. velutine per alveare ne comprometterebbe la sopravvivenza. Riportiamo le caratteristiche principali dei due calabroni (cfr. foto): Vespa velutina: colore bruno scuro del torace e dei primi tre segmenti addominali. Il quarto è quasi interamente giallo come la parte terminale delle zampe; il capo è giallo aranciato, le antenne sono bruno scure. Dimensione circa: 2-2,3 cm.

Vespa crabro: colore più chiaro, torace con solo i primi due segmenti scuri, mentre i restanti sono gialli con macchie scure, le zampe sono scure mentre le antenne sono bruno rossiccie. Dimensione circa 2-2,5 cm.

L’autunno è periodo di grande attività della colonia, le regine escono dal nido e volano per accoppiarsi. Il nido è in genere di grandi dimensioni e di forma tondeggiante, lo si può trovare sulla cima di un albero, nei cespugli, sotto gli spioventi o anche a terra. Il foro di ingresso è posto lateralmente. A fine stagione, la colonia si distrugge e solo le future regine sopravvivono, svernando protette in ripari naturali.

In primavera è fondamentale catturare le regine. È ora prioritario capire la reale diffusione dell’insetto sul nostro territorio.

Aspromiele e Coldiretti invitano tutti coloro che sospettassero la presenza di V. velutina di contattarne immediatamente gli uffici.

La costruttiva collaborazione di Aspromiele e Coldiretti con gli operatori del settore è l’unico strumento utile ed efficace per combattere e arginare i problemi che sempre più spesso affliggono n tutto il comparto agricolo.

A sinistra la Vespa velutina. A destra, la Vespa crabro

“Al centro del dibattito politico, è necessario che ci siano anche i pensionati” n Un articolato documento predisposto dal CUPLA ed inoltrato all’Onorevole Jole Santelli – sottosegretario al lavoro ed alle politiche sociali del Governo – fa il punto sulle condizioni economiche e sociali dei pensionati e chiede adeguate politiche d’intervento nei loro confronti. Le crescenti difficoltà che questa categoria di cittadini si trova ad affrontare – secondo il CUPLA – Comitato Unitario Nazionale dei Pensionati dei Lavoratori Autonomi, al quale aderisce Federpensionati Coldiretti, sono aggravate da pesanti iniquità alle quali è indispensabile trovare una soluzione immediata. L’adeguamento delle pensioni al “reale” costo della vita, la cancellazione di una immotivata discriminazione che esiste tra i pensionati ex lavoratori autonomi e gli altri pensionati sugli assegni familiari, il cumulo della pensione ai superstiti con altri redditi, sono solo alcuni dei temi contenuti nel documento e che a giudizio del CUPLA, che associa complessivamente 2,5 milioni di iscritti confermano una situazione di estrema preoccupazione, sotto il profilo economico e rapprresentano un allarmante segnale circa le ingiustificate disparità di trattamento di questa fascia della popolazione.

A Piermaria Toselli il “Fujot” di Faule n Venerdì 11 ottobre, in occasione della Festa è stato consegnato l’“8° Fujot d’oro” il caratteristico contenitore in terracotta smaltata ideale per gustare la bagna caöda, all’editore di Telecupole, Pietro Maria Toselli, in considerazione della grande attenzione dedicata dall’emittente, alla provincia Granda e alle sue ricchezze enogastronomiche con la trasmissione “Obiettivo Agricoltura”.

VARIE

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ATTUALITÀ

20 ■ PRODUTTORI ORTOFRUTTICOLI

le norme di commercializzazione e iscrizione alla BDNOO Se esentati dalla Banca dati occorre riportare un’apposita dicitura di esenzione

T

utti i produttori ortofrutticoli che operano nel settore del fresco devono porre la massima attenzione all’applicazione alle normativa comunitaria in materia commercializzazione. Attualmente la materia è disciplinata dal Regolamento di esecuzione (UE) n.543/2011 il quale ha abrogato e sostituito il Regolamento (CE) n.1580/2007, dettagliando le modalità di applicazione del Regolamento (CE) n.1234/2007 nel settore dell’ortofrutta fresca e trasformata.

A livello nazionale tali norme sono state recepite con il Decreto Ministeriale M.I.P.A.A.F. n. 5462 del 3 agosto 2011 “Disposizioni nazionali in materia

di controlli di conformità alle norme di commercializzazione applicabili nel settore degli ortofrutticoli freschi e delle banane, in attuazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e del regolamento (UE) di esecuzione n. 543/2011 della Commissione”, a cui è seguita un’ulteriore circolare Agea Prot. n. ACIU.2011.695 del 14 dicembre 2011.

Alla normativa sono soggetti tutte le differenti tipologie di operatori della filiera dell’ortofrutta fresca e quindi anche tutti i produttori ortofrutticoli, da coloro che vendano interamente la loro produzione direttamente al consumatore

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finale oppure conferiscano alla cooperativa o all’OP a cui sono associati, e via via tutte le casistiche, pur con diversi livelli di adempimenti.

Prima di addentrarci dettagliatamente nella normativa, occorre prima dividere la questione in 2 ambiti: - Iscrizione alla BDNOO – Banca Dati Nazionale degli Operatori Ortofrutticoli - Norme di commercializzazione.

ISCRIZIONE ALLA BDNOO Le imprese che, a valle della produzione primaria, effettuano il confezionamento o la com-

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mercializzazione di prodotti ortofrutticoli, sono tenute all’iscrizione nella Banca Dati Nazionale degli Operatori Ortofrutticoli (BDNOO). In particolare sono tenuti all’iscrizione alla BDNOO i seguenti soggetti: - grossisti di mercato e fuori mercato (operatori che commercializzano all’interno o al di fuori dei mercati all’ingrosso, che utilizzano gli appositi stand e/o che sono in possesso di magazzini idonei per la commercializzazione dei prodotti); - imprese che commercializzano per conto terzi (es. commissionari); - organizzazione dei Produttori (OP), loro associazioni (AOP) e gruppi di produttori (GP); - cooperativa di produttori non associati ad OP/AOP/GP o ad altra cooperativa; - imprenditore agricolo (non associato ad OP/AOP/GP od a cooperativa) con un volume annuo commercializzato, superiore a € 60.000 IVA esclusa, per i prodotti soggetti a norme;

- centrali di acquisto per la grande distribuzione; - grande distribuzione organizzata GDO (ipermercati, supermercati, discount ed altre grandi superfici di vendita con un volume annuo di commercializzato del comparto ortofrutticolo superiore a e60.000 IVA esclusa); - dettaglianti (con volume annuo commercializzato del comparto ortofrutticolo superiore a e60.000) IVA esclusa; - tutti gli operatori che effettuano importazioni e/o esportazioni di prodotti ortofrutticoli freschi di cui all’allegato I parte IX Reg.(CE) 1234/2007 da e verso Paesi terzi all’Unione.

- gli operatori che effettuano contratti a distanza compreso il commercio elettronico (e-commerce) dei prodotti ortofrutticoli anche nel caso di non detenzione degli stessi.

Importante: tali soggetti sono tenuti a riportare anche sui documenti di trasporto e sulle fatture, oltre che in etichetta, il numero di iscrizione alla BDNOO.

ATTUALITÀ

21

Sono invece esentati dall’obbligo d’iscrizione le seguenti categorie: - gli imprenditori agricoli che vendono, consegnano o avviano i prodotti ortofrutticoli ai centri di confezionamento o di deposito, all’interno dell’ambito italiano; - i titolari di centri di deposito che avviano esclusivamente i prodotti ortofrutticoli verso

(continua a pagina 22)

ATTUALITÀ

22 i centri di confezionamento e di imballaggio, all’interno dell’ambito italiano; - gli imprenditori agricoli che avviano esclusivamente i prodotti ortofrutticoli agli impianti di trasformazione; - gli imprenditori agricoli che cedono nella propria azienda i prodotti ortofrutticoli direttamente al consumatore, per il fabbisogno personale di quest’ultimo; - le imprese agricole che conferiscono esclusivamente prodotti ortofrutticoli alle organizzazioni di produttori o alle cooperative di appartenenza per la commercializzazione; - le cooperative che conferiscono esclusivamente prodotti alle organizzazione dei produttori per la commercializzazione; - gli imprenditori agricoli ortofrutticoli (non associati ad OP o a Cooperativa), con un volume annuo di prodotto commercializzato inferiore a e60.000. Tale importo è riferito all’anno precedente, escludendo l’IVA e solo per i prodotti soggetti a norma di

commercializzazione; - strutture della G.D.O. (ipermercati, supermercati, discount ed altre grandi superfici di vendita) con un volume annuo di prodotto commercializzato del comparto ortofrutticolo inferiore a e60.000 (fatto salvo per imprese di nuova costituzione). Tale importo è riferito all’anno precedente, escludendo l’IVA e solo per i prodotti soggetti a norma di commercializzazione; - dettaglianti (esercizi specializzati in frutta e verdura, ambulanti), con un volume annuo di prodotto commercializzato inferiore a € 60.000 (fatto salvo per imprese di nuova costituzione). Tale importo è riferito all’anno precedente, escludendo l’IVA e solo per i prodotti soggetti a norma di commercializzazione; - le persone fisiche o giuridiche, la cui attività nel settore degli ortofrutticoli consiste esclusivamente nel trasporto delle merci (trasportatori).

Importante: i soggetti esentati da tale obbligo di iscrizione

alla BDNOO devono tuttavia riportare sui documenti di trasporto e sulle fatture la seguente dicitura “esonerato ai sensi del D.M. del 03/08/2011 n.

5462”.

Laddove gli imprenditori risultano esentati in virtù del fatturato inferiore a e60.000, si suggerisce, inoltre, ai soggetti che si trovano in situazioni border line (per esempio gli imprenditori agricoli ortofrutticoli - non associati ad OP o a Cooperativa - il cui volume di prodotto commercializzato si aggira annualmente intorno ai 60.000,00 euro) di iscriversi alla BDNOO che è gratuita, evitando il rischio di incappare in multe.

NORME DI COMMERCIALIZZAZIONE E CORRETTA ETICHETTATURA Le norme di commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli, introdotte dagli appositi regolamenti CE e UE e dalle norme nazionali sull’etichettatura, impongono a tutte le imprese, che effettuano il confezionamento di prodotti ortofrutticoli, di indi-

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care correttamente in etichetta le generalità del prodotto posto in commercio, pena l’addebito di pesanti sanzioni pecuniarie.

Tale obbligo, per tutti gli operatori interessati, prevede di indicare sia nel documento di trasporto che sulla fattura i dati obbligatori in etichetta, ovvero: Specie, Categoria, Calibro se previsto dalle norme, Origine, Dati aziendali (denominazione, indirizzo, ecc.) e n° Lotto, oltre al numero di iscrizione alla BDNOO o l’eventuale dicitura di esenzione. Sono soggetti alle Norme di commercializzazione generale tutti i prodotti ortofrutticoli così come riportati nella parte A dell’allegato 1 del Regolamento di esecuzione (UE) n.543/2011.

Mentre sono soggetti a Norme di commercializzazione specifiche alcuni prodotti così come riportati nella parte B, dell’allegato 1 del Regolamento di esecuzione (UE) n.543/2011 e che sono: mele; agrumi; kiwi; lattughe, indivie ricce e scarole; pesche e nettarine; pere; fragole; peperoni dolci; uve da tavola; pomodori.

Non sono però soggetti all’obbligo di conformità: - i prodotti destinati alla trasformazione industriale, o destinati all’alimentazione animale ad altri usi non alimentari a condizione che siano chiaramente contrassegnati con la dicitura “Destinati alla Trasformazione” o “Destinati all’alimentazione animale” o ad ogni altra dicitura equivalente; - i prodotti che il produttore cede, nella propria azienda, al consumatore; - i prodotti venduti direttamente dal produttore al consumatore, per il fabbisogno personale di quest’ultimo, su mercati riservati esclusivamente ai produttori di una data zona di produzione, come definiti dal D.M. (Mipaaf) 20 novembre 2007; - i prodotti che sono sottoposti a operazioni di mondatura o taglio che li hanno resi “pronti al consumo” o “pronti da cucinare”; - i prodotti commercializzati come germogli commestibili

dopo la germinazione di semi di specie di piante classificate come prodotti ortofrutticoli; - i prodotti venduti o consegnati dal produttore a centri di condizionamento e di imballaggio o a centri di deposito, oppure avviati dall’azienda del produttore verso tali centri; - i prodotti avviati, ma non ceduti, da centri di deposito verso centri di condizionamento e di imballaggio per essere ivi resi conformi alle norme di commercializzazione tramite appropriato imballaggio.

In deroga all’articolo 113 bis, paragrafo 3, del Regolamento (CE) n.1234/2007, non sono assoggettati all’obbligo di conformità alle norme di commercializzazione generale, i seguenti prodotti: funghi non coltivati; capperi; mandorle amare; mandorle sgusciate; nocciole sgusciate; noci comuni sgusciate; pinoli (o semi del pino domestico); pistacchi; noci macadamia; noci pecàn; altra frutta a guscio; banane da cuocere essiccate; agrumi secchi; miscugli

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24 di noci tropicali; miscugli altra frutta a guscio; zafferano. Non sono assoggettati all’obbligo di conformità alle norme di commercializzazione specifiche gli ortofrutticoli freschi che non appartengono alla Categoria “Extra”, e che possono presentare nelle fasi successive alla spedizione, una lieve riduzione dello stato di freschezza e di turgore e un lieve deterioramento dovuto alla loro evoluzione biologica e alla loro deperibilità sempre che rispondano ai parametri dettati dalle disposizioni previste da ciascuna norma in merito alle caratteristiche minime.

Importante: per poter fruire delle disposizioni derogatorie deve essere fornita al controllore Agecontrol, la prova che i prodotti soddisfino le condizioni previste con particolare riferimento alla destinazione finale, come di seguito riportato: - in caso di merce giacente, sia presso le strutture delle imprese sottoposte a controllo, che sui mezzi utilizzati per il trasporto, in attesa di essere avviata verso impianti di trasformazione industriale o per usi diversi da quelli alimentari, occorrerà verificare l’esistenza su uno dei lati dell’imballaggio, mediante stampatura diretta indelebile o mediante etichetta integrata o fissata all’imballaggio stesso, della n

10 novembre – in pullma

azione Un Po d’autunno: navig sapori di sul Po a Piacenza ed i November Porc n

16 novembre – in pullma

La bella VERONA e la mostra di Monet n

20 novembre – in pullma

ia Tutti a Striscia la notiz 5 le na Ca su n

24 novembre – in pullma

BOLOGNA e la Fiera di Santa Lucia

dicitura pertinente alla destinazione, in caratteri chiari e leggibili.

- in caso di merce giacente, sia presso le strutture delle imprese agricole sottoposte a controllo, che sui mezzi utilizzati per il trasporto, in attesa di essere avviata a vario titolo verso centri di confezionamento e d’imballaggio o a centri di deposito, le previste condizioni sono soddisfatte con l’apposizione sull’imballaggio o, per merci caricate alla rinfusa, su documento di trasporto e su una scheda collocata all’interno del mezzo, di un’etichettatura, in cui figuri in maniera ben visibile l’indicazione: “prodotto da destinare per la lavorazione verso il centro di condizionamento/di deposito xxxxxx ubicato in xxxxxx.

Tali diciture devono essere riportate anche sui documenti di trasporto che accompagnano la merce unitamente anche all’origine del prodotto”; - in caso di merce giacente presso le strutture degli imprenditori agricoli, in attesa di essere venduta in azienda direttamente al consumatore, per il proprio fabbisogno personale, le condizioni sono soddisfatte con la dimostrazione da parte dell’operatore

interessato, anche mediante esibizione della documentazione prevista dalla normativa vigente, dell’esercizio della vendita diretta in azienda di prodotti ortofrutticoli, che tale attività rientri nell’esercizio dell’agricoltura e che venga effettuata esclusivamente nelle strutture ubicate nei fondi inclusi all’interno del perimetro aziendale.

In questo modo s’intende si vuole impedire che i produttori possano vendere prodotti ortofrutticoli non conformi alle norme di commercializzazione presso luoghi di vendita all’ingrosso o presso mercati alla produzione, ed escludere la possibilità di avviare prodotti non conformi dai luoghi di vendita all’ingrosso verso centri di condizionamento o deposito.

L’etichetta Sia i prodotti soggetti alle norme di commercializzazione generale, i prodotti soggetti a norme di commercializzazione specifiche, devono essere correttamente etichettati.

Premettendo la necessità di realizzare le “etichette” con sistemi che impediscano le eventuali colature dell’inchiostro e con le dovute differenze tra specie e specie, proviamo di seguito a sintetizzare le indicazioni necessarie:

1 dicembre – in pullman

ae Sacro Monte di Gragli li a Mercatino degli Ange Sordevolo n

6-8 dicembre – in pullma

l cuore Atmosfere di Natale ne drale di tte Ca La a: nci Fra lla de Loira, Bourges, i Castelli della d an err t-F on rm Clé e n

7-8 dicembre – in pullma

Natale in ALTO ADIGE: none Vipiteno Chiusa e Bressa

8 dicembre – in pullman

MILANO e la fiera degli Oh Bej Oh Bej

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cazioni esterne, all’imballaggio stesso, devono essere presentate in modo chiaro e leggibile. I prodotti possono essere posti in vendita a condizione che il rivenditore esponga accanto ad essi, su apposito cartello, in caratteri chiari e leggibili, le informazioni relative al Paese di origine e, se del caso, alla categoria e alla varietà o al tipo commerciale in modo tale da non indurre in errore il consumatore. Le indicazioni sono obbligatorie sia per i prodotti assoggettati alle “Norme specifiche” che per quelli assoggettati alla “Norma generale”.

Importante: fatta eccezione per le ricevute al consumatore finale, oltre all’iscrizione alla BDNOO o l’eventuale esenzione, le fatture ed i documenti di accompagnamento, devono recare il nome del prodotto, il numero di lotto ed il Paese di origine. Per i prodotti soggetti a norme di commercializzazione specifiche vanno poi riportate, le caratteristiche richieste dalle singole norme (categoria, calibro, varien tà ecc.).

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1) Specie: è necessario indicare la specie (in questo esempio PESCHE) e poi seguire le indicazioni delle norme di commercializzazione che variano da specie a specie. Nel caso delle pesche sono obbligatori il nome della specie ed il colore della polpa, è facoltativo inserire anche il nome della varietà.

2) Origine: è obbligatorio riportare lo stato di produzione (Italia) e facoltativo riportare dizioni più caratterizzanti (Italia, Cuneo, ecc.)

3) Categoria (CAT): per tutti i prodotti normati è obbligatorio riportare la categoria del prodotto, secondo le specifiche del singolo regolamento.

4) Calibro (CAL): per tutti i prodotti normati delle categorie I ed Extra, è obbligatorio riportare anche il calibro del pro-

dotto, secondo le specifiche del singolo regolamento.

5) Tara – Peso: va indicato il peso all’origine o la tara dell’imballaggio; la prima dizione si usa per la vendita prevista a collo mentre, la seconda si usa per la vendita prevista a peso.

6) Imballatore e/o speditore: vanno riportati il nome e l’indirizzo.

7) Lotto: è obbligatorio identificare il lotto di produzione e/o confezionamento; la metodologia va stabilita dalla singola impresa; di minima è un codice alfanumerico preceduto dalla lettera L. che, permetta di rintracciare velocemente e con certezza, le diverse partite presenti in azienda.

8) Banca Dati Nazionale degli Operatori Ortofrutticoli (BDNOO): occorre riportare il numero d’iscrizione alla BDNOO; per tutti coloro che sono esenti occorre riportare la dizione: “esonerato ai sensi del D.M. del 03/08/2011 n. 5462”.

ATTUALITÀ

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Colpo di fuoco batterico (Erwinia amylovora) Entità del problema

segnalare attraverso il CReSO qualunque situazione sospetta al Settore Fitosanitario Regionale.

Contenere il colpo di fuoco ormai insediato significa moltiplicare gli sforzi ed adottare provvedimenti onerosi ma certo è che questa è l’unica strada per salvare gli impianti. In Piemonte sono circa 1000 gli ettari coltivati a pero ma la coltura sembra in espansione ed inoltre c’è il rischio che l’inoculo del batterio se non contenuto nei pereti possa poi infettare i meli.

La situazione in Piemonte

Questa patologia, causata dal batterio Erwinia amylovora, molto grave soprattutto per il pero, trova in alcune specie ornamentali, come il biancospino, il cotognastro e l’agazzino, efficaci mezzi di propagazione. Suscettibili d’infezione sono, oltre al pero e al nashi, anche il melo, il cotogno e il nespolo europeo Pur essendo il melo, fra queste diverse specie, quella a minor sensibilità, tuttavia, in certe condizioni può subire dei seri danni come sta avvenendo in alcuni meleti del Trentino e del Sud Tirolo. Per il momento la malattia ha colpito prevalentemente il pero in quanto più sensibile del melo e anche perché nelle regioni maggiormente interessate (Veneto ed Emilia Romagna) è una specie molto diffusa.

In Piemonte fino al 2012 oltre a sporadici casi tutti eradicati su ornamentali in provincia di Biella e del Verbano era presente un solo caso in provincia di Cuneo su pero segnalato nel 2008 e ad oggi ben contenuto e senza allargamenti verso l’esterno come hanno dimostrato i monitoraggi annuali, finanziati dalla Regione Piemonte, di tutte le pomacee (melo e pero) nell’arco di 2km dall’impianto colpito. A luglio del 2013, però, ci sono state alcune segnalazioni di pereti situati ben oltre a tale raggio di controllo, per cui l’attenzione deve diventare sempre più capillare e a tal fine si forniscono alcune informazioni di base per il riconoscimento della malattia.

Vista la gravità del problema è comunque buona norma PRIMA

Cenni di biologia Il batterio penetra nella pianta principalmente i fiori e di conseguenza è la fase delle fioriture secondarie, quella più a rischio d’infezione. Altre vie di penetrazione sono rappresentate dagli

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ATTUALITÀ

27 stomi delle foglie apicali (molto frequente nei casi piemontesi), da ferite causate sia da potature in verde sia da grandine. Dopo qualche giorno, compaiono i primi sintomi abbastanza caratteristici quali la colorazione brunastra delle foglie con il ripiegamento ad uncino degli apici. In condizioni di umidità e caldo si forma un essudato che favorisce ulteriormente la diffusione del batterio che in seguito andrà a svernare nei cancri presenti sul tronco e sui rami.

Il riconoscimento della malattia

Foto 1. Colature dai cancri originati dal batterio

C’è subito da segnalare come questo batterio a differenza di Pseudomonas s.a. (P.S.A.), si sviluppa in un intervallo di temperature più ampio, ben oltre i 30° C purché in presenza di elevata umidità: presenta una velocità di attacco impressionante con danni quasi immediati (da qui la definizione di “colpo di fuoco “), ha una capacità infettante fra pianta infetta e sana notevole, in compenso, l’evidenza sintomatica, consente agli operatori

attenti d’intervenire tempestivamente sulle piante i malate spesso consentendo loro, nella maggioranza dei casi, di contenere il danno e salvando così l’impianto.

In presenza di sintomi iniziali della malattia non è facile rendersi conto che c’è “qualcosa di diverso” perché E. amylovora provoca genericamente seccumi di fiori, foglie e germogli ma ciò che la differenzia da altri parassiti e la rende più temibile è il fatto che agisce molto rapida-

mente. Uno stadio avanzato della malattia comporta il disseccamento di rami, branche e intere piante, nonché imbrunimenti sui frutti in maturazione. Elementi caratteristici della malattia sono: 1) colature di linfa dai cancri che all’aria scuriscono e macchiano di color ruggine rami e tronchi (foto 1); 2) colorazione rosso-mattone dei tessuti infetti, a confine sfumato, che si osserva attraverso l’asportazione di un sottile strato di corteccia (foto 2);

(continua a pagina 28)

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ATTUALITÀ

28

Foto 3. Apice infetto con la tipica ripiegatura ad uncino

Foto 4. Pereto gravemente colpito da Erwinia amylovora

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Foto 2. Inizio della sintomatologia della malattia nella zona sottocorticale

e proseguendo, dopo la fioritura riducendo i quantitativi a non oltre 50g di rame metallo ad ettolitro nei periodi a maggior rischio e, in particolare subito dopo grandinate.

Possono essere utilizzati, ad integrazione del rame e in certi periodi altri prodotti quali i batteri antagonisti (Amylo-X, Raccomandazioni Serenade) e il Bion a partire da te sino a che non vi sia una prima della fioritura.

Si ribadisce la necessità, in diagnosi certa che escluda c. negli appezzamenti in cui si è caso di sintomi sospetti, di sel’infezione. osservata la patologia risultagnalarne tempestivamente la In caso invece di malattia no essenziali un’accuratissima presenza al tecnico della pro- accertata a seguito di diagnosi pulizia invernale, la disinfeziopria struttura di appartenenza. confermata dal Settore Fitosanine degli strumenti di potatura Si raccomanda inoltre, in caso tario Regionale si dovrà: e la completa eliminazione, di sospetti e di vicinanza ad a. Asportare le parti colpite elicon bruciatura, delle parti colimpianti segnalati come inminandole con almeno 50 cm pite; fetti, di: di tessuto sano e procedere d. rispettare tutte quelle norme a. Asportare le fioriture secondaall’estirpo della pianta nel igieniche che tendono a risarie perché siti privilegiati per caso vi sia presenza di cannare quanto può essere venul’infezione se le temperature cri sul tronco o comunque lo to a contatto con il batterio, in massime sono in innalzamenritenga necessario il Settore particolare: to attorno ai 30°C; Fitosanitario Regionale. Tutte - macchine e attrezzi = pulib. ricorrere a fitofarmaci a base le parti colpite e le piante dozia con getto a vapore a 70 ° di rame per i consueti trattavranno essere bruciate in loco C; menti alla caduta delle foglie rispettando però le disposizio- indumenti = disinfezione di e all’inizio della ripresa vegeni comunali e forestali (distantute, stivali, guanti ecc con tativa. za da strade e abitazioni ecc.) prodotti battericidi (lysoc. Evitare potature o altre opera- b. Effettuare interventi rameici a Il_Coltivatore_CN_186x131_No_Fiere_Layout 1 31/07/13 14:50 Pagina 1 partire dalla ripresa vegetativa form ecc…). zioni di tagli su piante sospetn 3) anomala permanenza in autunno delle foglie secche sui germogli colpiti ripiegati ad uncino (foto 3); 4) gocce lattiginose emesse dalle parti infette (solo in condizioni di elevata e persistente umidità.

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ATTUALITÀ

29

ATTUALITÀ

30

Un aiuto concreto agli anziani del Cebano “Reti per la domiciliarità nel cebano”, un sostegno alla terza età

S

ul territorio del Cebano è attivo da alcuni mesi un nuovo servizio, voluto dai servizi sociali della Comunità Montana, dal Distretto di Ceva dell’ASL CN1, da Coldiretti Cuneo e da alcune associazioni di volontariato locali, rivolto a tutti gli anziani dei comuni dell’area per offrire a domicilio interventi volti ad agevolare la loro vita quotidiana presso la propria abitazione.

Il progetto “Reti per la domiciliarita nel cebano”, che ha beneficiato di un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, propone i seguenti servizi innovati: • consegna a domicilio di pasti, farmaci, spesa; • accompagnamento a visite mediche dal medico di base o per spese e altri acquisti di generi di prima necessità; • visite di compagnia a domicilio; • affiancamento domestico a supporto della vita quotidia-

na (spese, pasti, cura della casa, etc.); • accoglienza residenziale in azienda agricola; • pasto, bagno assistito e servizio di lavanderia presso le residenze assistenziali.

Il progetto nato dalla volontà di offrire agli anziani autosufficienti un reale supporto alla loro permanenza a casa prevede che per questi servizi sia richiesta una compartecipazione al costo della prestazione, che per la parte restante è a carico del n progetto.

Maggiori informazioni possono essere richieste contattando, preferibilmente il mattino, i numeri: 0174.701103 (Coldiretti Ceva) 0171.443337 (Coldiretti Cuneo), 0174.722941 (Tempo Amico), 0174.723830 (Punto di ascolto socio sanitario).

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Al Miac di Cuneo i campioni della razza bovina Piemontese

VARIE

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Coloratissimo Autunno 2013

n Riflettori puntati sulla suggestiva e spettacolare Mostra Nazionale della pregiata razza Piemontese, la più numerosa razza bovina da carne autoctona italiana. Anche quest’anno saranno messi in esposizione oltre 300 animali, scelti tra i migliori, allevati nelle aziende che aderiscono ad Anaborapi, l’Associazione di razza con 4.300 allevamenti ed un totale di oltre 270.000 capi iscritti al Libro Genealogico.

Si comincia venerdì 8 novembre al pomeriggio con le valutazioni dei torelli; sabato 9 al mattino sfileranno le categorie manze mentre le scuole agrarie si sfideranno in una gara di valutazione confrontando i loro giudizi con quelli dei giudici ufficiali. Si prosegue sabato pomeriggio con le categorie tori e vacche. Domenica 10, al mattino, il gran finale con la maestosità dei tori adulti, la proclamazione dei campioni e la consegna del Trofeo Amedeo Damiano.

Mantenendo la tradizione, domenica pomeriggio si terranno simpatiche gare tra allevatori ed il concorso di conduzione animali. Anche quest’anno accompagnerà la manifestazione il salone gastronomico no-stop “Sapori della carne” con piatti tipici preparati esclusivamente con la pregiata carne di Piemontese.

n Il 12 e 13 ottobre, Coloratissimo Autunno ha animato l’area del Foro Boario di Fossano. Coldiretti e l’Agenzia 4A hanno messo in piazza il meglio delle produzioni della zona fornite dalle aziende aderenti ai C.A.T.A.C. di Fossano e Centallo. Nel padiglione accanto, Localmente Bottega di Campagna Amica ha offerto al consumatore la gamma completa dei prodotti locali, dall’ortofrutta fresca ai trasformati di ortaggi e frutta, dal riso ai dolci di nocciole, miele... I bambini delle scuole fossanesi hanno visitato l’esposizione ortofrutticola per “scoprire” e hanno messo a dimora l’orticello didattico in appositi spazi, guidati dalla responsabile didattica dell’azienda agricola “L’orto di Laura” di Bra. Il percorso è proseguito con un’attività legata al latte proposta dalla Fattoria Didattica di Raffaele Tortalla di Fossano e ai piccoli è stato dato un piccolo omaggio dall’azienda agricola di Dario Reineri di Centallo.

In concomitanza con l’inaugurazione della manifestazione, sono stati premiati alla presenza delle autorità alcuni personaggi di rilievo del mondo agricolo per il grande impegno ed i risultati ottenuti nell’arco degli anni di attività: il primo riconoscimento è stato consegnato alla vedova del Rag. Riccardo Campo per la passione profusa nello svolgere l’attività frutticola e a Fagiolcoop per l’impegno nella produzione del fagiolo di qualità.

34ª MOSTRA NAZIONALE BOVINI DI RAZZA PIEMONTESE 8/9/10 novembre 2013 MIAC, Cuneo-Ronchi In concomitanza

Durante tutta la manifestazione saranno presenti banchi di macellerie certificate Coalvi e la mostra fotografica “La mia Piemontese”.

Nella stessa area fieristica sarà possibile acquistare carne di Razza Piemontese presso il laboratorio Compral.

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SAPORI DELLA CARNE Salone gastronomico dedicato alla carne di Razza Piemontese

ATTUALITÀ

32 ■ Protagoniste le tipicità cuneesi

Proseguono le Serate a tema 2013 negli agriturismi della Granda IL FALCO di Bruna Martini, Borgata Cascinetta 21 12020 Monterosso Grana Tel. 0171.989198 Cell. 338.1187657 www.terranostra.it Venerdì 15/11: Serata trippe 23,00 € bevande incluse La serata sarà accompagnata dai migliori vini delle Langhe.

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ENOLOCANDA DEL TUFO di Bruno Del Tufo Borgata Gombe 33 12063 Dogliani Tel. e Fax 0173.70692 Cell. 335.5746991 deltufo@deltufo.it, www.deltufo.it Giovedì 31/10: Serata ammazza vampiri 26,00 € bevande incluse La bagna caöda… fantastica nella notte dei vampiri!!

Obbligo di adeguamento impianti fotovoltaici entro giugno 2014

Giovedì 14/11: Santa polenta!!

26,00 € bevande incluse Tutte le serate saranno accompagnate dai vini dell’azienda agricola Del Tufo.

RUMÉ di Aldo Monchiero Frazione Mellea 49 – 12060 Murazzano, Tel. e Fax 0173.797174 Cell. 338.6248006 rume.murazzano@alice.it www.terranostra.it Venerdì 1/11: Fritto misto del Rumé (max 25 persone) 32,00 € bevande incluse La serata sarà accompagnata dai migliori vini delle Langhe.

L’ORTO DEL PIAN BOSCO di Andrea Giaccardi (cucina biologica) Frazione Loreto, Via Trinità 10 12045 Fossano – Tel. 0172.60453 Cell. 333.1414535 info@ortdelpianbosco.it www.ortodelpianbosco.it Venerdì 8/11: L’Orto del Pian Bosco incontra La Bagna Caöda 23,00 € bevande incluse La serata sarà accompagnata dai migliori vini biologici.

L’AGRIFOGLIO di Silvana Vallauri Frazione Ceresole 9 12015 Limone Piemonte Tel. e Fax 0171.927970 Cell. 335.6549577 info@agriturismoagrifoglio.it www.agriturismoagrifoglio.it

Venerdì 1, 8, 15/11: I piatti tipici piemontesi con menù a sorpresa 30,00 € bevande incluse Le serate saranno animate da un “cantastorie” con musiche e canti della tradizione piemontese ed occitana.

Tutte le serate saranno accompagnate dai migliori vini delle Langhe.

IL BACO DA SETA di Gianluigi Enrico Meina Via San Leone 5 12030 Manta Tel. 0175.289352, Fax 0175.750135 Cell. 340.0955037 glemeina@yahoo.it www.ilbacodaseta.com Venerdì 1/11: Cena Vegana 25,00 € bevande incluse La serata sarà accompagnata dai Vini Colline Saluzzesi dell’azienda Maero e dai Vini tipici del Piemonte dell’azienda Le Marie.

IL PALAZZETTO di Denis Chiecchio Borgata Palazzetto 18 12060 Clavesana Tel. 0173.790381, Fax 0173.732992 Cell. 333.4285896 info@agriturismoilpalazzetto.it www.agriturismoilpalazzetto.it Venerdì 8/11: Serata porri 24,00 € bevande escluse Venerdì 15/11: Serata fritto misto alla piemontese 28,00 € bevande escluse.

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Un giorno imprese, banca e territorio apriranno un dialogo.

Quel giorno è il 6 novembre.

Banca, imprese e istituzioni si incontrano per condividere i bisogni e le prospettive del nostro territorio. Un'occasione per dare il tuo contributo e scoprire insieme un punto d'incontro da cui ripartire.

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6

NOVEMBRE 2013 Università di Scienze ORE 15 Gastronomiche - Pollenzo

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Domenico Siniscalco

Roberto Russo

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Presidente Compagnia di San Paolo

Assessore alle Attività Produttive della Provincia di Cuneo

Vice Chairman Morgan Stanley, Presidente Assogestioni

Marco Zatterin

inviato a Bruxelles de La Stampa

Diretta streaming su lastampa.it

Albergo dell’Agenzia (Sala Rossa) Via Fossano 21 Pollenzo, Bra (CN)

Seguirà rinfresco.

Per prenotazioni: pmiday@cherasco.bcc.it Fino a esaurimento posti.

ATTUALITÀ

34 ■ 44 nuove storie di vita raccontate da “Barba Bertu”

Gli eroi silenziosi della “Provincia Granda”

Alberto Burzio (Barba Bertu) con Fratel Amedeo

“E

roi silenziosi. Donne e uomini della provincia cuneese raccontati da Barba Bertu”: è questo il titolo del quinto e nuovo libro scritto dal nostro “Barba Bertu”. 256 pagine a 13 euro, presto edito da “Primalpe”.

Sono 44 le storie di vita raccontate in questo volume, nel quale i personaggi sono donne e uomini semplici, caratterizzate da un comune denominatore: conducono la loro battaglia quotidiana, lontano dai riflettori e senza sprecare le loro esistenze.

Alberto Burzio esce anche dal nostro territorio, per raccontare la storia dell’insegnante tedesca di Dachau arrivata un giorno in valle Varaita, quella di Stefan (prete sposato di Monaco) e quella di Frate Dilson Batista Santiago, il Cappuccino brasiliano che è stato anche parlamentare e sindaco, felice espressione della Chiesa che si schiera in prima linea con i più poveri. Scrive nella postfazione il salesiano don Albino Ronco, che ogni estate da Roma sale al Santuario di Val-

mala: “Questo libro può essere, per grandi e piccini, un’occasione di formazione del cuore: può ravvivare la disposizione a capire, a rispettare, ad accompagnare, ad amare le persone che incontriamo, anche se la ‘scorza esteriore’ a volte non è sempre simpatica”.

E il medico Livio Perotti (già primario del Santa Croce di Cuneo) aggiunge nella prefazione: “Questo volume è un piccolo compendio di storia lieve dei costumi di questa terra, di psicologia e sociologia del recente passato… evidenzia differenze ed analogie rispetto ad oggi e fa riflettere sui possibili, futuri sviluppi del nostro mondo attuale”. Il volume sarà presentato ufficialmente a Cuneo nel salone della Coldiretti (piazza Foro Boario) martedì 19 n novembre alle ore 18.

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IL MONDO DEI CAVALLI

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La fiera dei cavalli a Verona... con l’A.C.S.T.E.

O

rmai è diventata una tradizione dei Circoli A.C.S.T.E. organizzare il viaggio in pullman a Verona in occasione della FIERA CAVALLI. Il Circolo “Gli amici degli equini” di Bagnolo Piemonte organizza il pulman nella giornata di sabato e il Circolo “I Servaj” di Bombonina la Domenica con i seguenti programmi: Sabato 9 novembre: • partenza ore 4.30 Piazzale del Comune di Bagnolo Piemonte; • ritorno previsto in serata con partenza da Verona alle 20.30 per informazione e prenotazioni contattare Bartolo Piccato al numero: 3287230117.

Domenica 10 novembre: • partenza ore 4.00 da Cuneo piazza Galimberti (lato Tribunale);

• partenza ore 4.10 da Castelletto Stura di fronte al Bar ASTI-CUNEO (in prossimità della rotonda di Castelletto); • ritorno: previsto in serata con partenza da Verona alle ore 18.00.

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Le prime 40 persone che prenoteranno avranno la possibilità di acquistare il biglietto per l’ingresso in Fiera scontato a 17 euro anziché 23 euro, con un versamento di caparra di 15 euro.

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La stagione invernale è alle porte: attendiamo suggerimenti per organizzare le serate informative.

Per info e comunicazioni, rivolgersi alla segreteria AC.S.T.E., ai numeri sopra indicati o via mail a: acste@libero.it

EPACA

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Cumulo dei periodi assicurativi Indennizzata dall’INAIL Chi ha contratto ernia discole lombare in quanto impegnato in LAVORAZIONI DI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI svolte in modo non occasionale in assenza di ausili efficaci o in LAVORAZIONI SVOLTE CON MACCHINE può chiederne il riconoscimento come malattie professionale.

E’ consigliabile produrre la denuncia, tramite il patronato EPACA, entro un anno dalla cessazione delle lavorazioni.

to tutti i periodi contributivi accreditati nelle gestioni assicurative.

Si precisa che, nel caso in cui un soggetto sia titolare, ad esempio, di periodi di contribuzione nelle gestioni INPS (compresa la gestione separata), presso la gestione ex Inpdap (dipendenti pubblici) e presso una Cassa libero-professionale, il cumulo a domanda potrà riguardare i periodi di contribuzione con esclusione di quelli presso la Cassa libero-professionale.

Le pensioni

Il “cumulo” consente ai lavoratori iscritti presso le forme di assicurazione sopra illustrate il perfezionamento del diritto alla pensione di vecchiaia, di inabilità e ai superstiti di assicurato deceduto prima di aver acquisito il diritto a pensione.

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a legge di stabilità n.

228/2013 è intervenuta in materia previdenziale introducendo, a decorrere dal 1° gennaio 2013 (data di entrata in vigore della legge), un nuovo istituto di “cumulo”.

Il “cumulo” consente agli iscritti presso due o più forme di assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti dei lavoratori dipendenti, autonomi e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima e degli iscritti alla gestione separata, di cumulare i periodi non coincidenti ai fini del conseguimento di un’unica pensione.

Tale facoltà può essere esercitata qualora i richiedenti non siano già titolari di trattamento pensionistico e non abbiano maturato i requisiti per il diritto a pensione in una delle predette gestioni e deve avere ad ogget-

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Il calcolo

Le gestioni interessate, ciascuna per la parte di propria competenza, determinano il trattamento pro quota in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni e/o reddito di riferimento.

La quota di pensione relativa alle anzianità contributive maturate dal 1° gennaio 2012 è calcolata comunque con il sistema di calcolo contributivo.

55 gassificatori

esperienza operativa totale di 420.000 h (ore di esercizio)

forma assicurativa a cui da ultimo il medesimo è, ovvero è stato, iscritto. Tale ente promuove il procedimento.

Il pagamento degli importi liquidati dalle singole gestioni è effettuato dall’Inps, l’onere dei trattamenti è a carico delle singole gestioni, ciascuna in relazione alla propria quota.

Disposizioni varie

A tale nuova forma di trattamento pensionistico, cioè la pensione in regime di “cumulo”, si applicano, la perequazione automatica (rivalutazione annuali delle pensioni), il trattamento minimo (per le pensioni liquidata nel sistema retributivo o misto),

la quattordicesima mensilità, la maggiorazione sociale e il trattamento di famiglia, differenziate sulla base delle diverse disposizioni di legge che disciplinano le relative agevolazioni.

Gli Uffici EPACA di Coldiretti sono a disposizione per la verifica e l’assistenza in merito alla presentazione di tali istanze. n

Esonero contributivo per calamità naturale

IMPORTANTE MODELLI CUD 2013 PER I PENSIONATI

n Le aziende agricole, in forma singola o associata, iscritte alla relativa gestione previdenziale, ricadenti nelle zone riconosciute colpite dalle “gelate eccezionali” verificatesi dal 02 febbraio 2012 al 17 febbraio 2012, hanno diritto ad un esonero sui contributi previdenziali propri e dei lavoratori dipendenti. Le condizioni per usufruire di tale esonero sono aver subito dei danni superiori al 30% della Plv. Nella tabella sottostante è quantificata la percentuale dell’esonero in rapporto alla percentuale di danno subito: ENTITÀ DEL DANNO danni dal 30% 70% danni in misura superiore al 70%

EPACA

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MISURA DELL’ESONERO 17% 50%

Per richiedere le agevolazioni previdenziali (sgravio) e ottenere la rideterminazione dei modelli F24 di pagamento dei contributi, le aziende interessate dovranno presentarsi, quanto prima, presso gli Uffici di Coldiretti (uffici EPACA e Salariati) muniti del documento di riconoscimento e della lettera di accoglimento dell’esonero calamità naturale pervenuta dall’INPS.

(reddito da pensione 2012) Come risaputo, sulla base di quanto disposto dalla legge di stabilità n. 114 del 2013, gli enti previdenziali non hanno più inviato i modelli CUD ai pensionati.

Qualora gli interessati necessitino di copia del modello CUD per vari utilizzi, si informa che presso gli Uffici EPACA di Coldiretti è possibile ottenerne una copia, sarà sufficiente presentarsi agli sportelli muniti di documento di identità e codice fiscale.

Produce energia a basso costo e assicura un risparmio di circa il 50% rispetto ai combustibili classici.

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N.B. Per poter aderire a tale iniziativa tutti i membri partecipanti dovranno sottoscrivere l’accordo mediante contratto per ogni prodotto.

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scadenze aziendali ■ 31 OTTOBRE

ELENCHI CLIENTI E FORNITORI – BLACK LIST – SOGGETTI MENSILI Invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio in Paesi black list nel mese di settembre 2013, di importo superiore a 500 euro.

IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

■ 1 NOVEMBRE

ACCONTO IRPEF – IRES e IRAP ANNO 2013 Da oggi decorrono i termini per effettuare il versamento dell’acconto IRPEF, IRES ed IRAP anno 2013. Per le persone fisiche l’acconto IRPEF è stabilito nella misura del 100% mentre per i soggetti IRES è stabilito nella misura del 101%. L’acconto IRAP per le persone fisiche e società di persone è previsto nella misura del 100% mentre per i soggetti IRES l’acconto IRAP è stabilito nella misura del 101%.

SCAVINO e SCAVINO srl Adeguamento dei trattori agricoli o forestali ai requisiti di sicurezza delle attrezzature di lavoro previsti al punto 2.4 della parte Il dell’allegato V del D.Lgs. 81/08. La nostra ditta produce e installa su ordinazione, il telaio adatto ad ogni trattore nel pieno rispetto delle linee guida dell’ISPESL. Forniamo ed installiamo inoltre il sedile con cinture di sicurezza.

DICHIARAZIONI RILASCIATE:

• Dichiarazioni di conformità del dispositivo di protezione in • •

ACCONTO CEDOLARE SECCA SUGLI AFFITTI Da tale data decorrono i termini per il versamento dell’acconto della cedolare secca sugli affitti per i soggetti che hanno optato per il nuova sistema previsto per il 2013 per le locazioni di immobili ad uso abitativo. L’acconto è dovuto nella misura del 95% e dall’importo va detratto l’eventuale primo acconto.

■ 11 NOVEMBRE

SAN MARTINO – INIZIO ANNATA AGRARIA Per consuetudine e per convenzione San Martino è il momento iniziale delle affittanze agrarie.

■ 12 NOVEMBRE

TRASMISSIONE TELEMATICA SPESOMETRO 2012 – contribuenti mensili I contribuenti che nell’anno 2013 liquidano l’IVA mensilmente devono trasmettere telematicamente, entro tale data, all’anagrafe tributaria la comunicazione, relativa all’anno 2012, delle operazioni rilevanti ai fini dell’IVA cosiddetto “spesometro”.

■ 15 NOVEMBRE

IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa , entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di ottobre, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè ottobre.

■ 18 NOVEMBRE (essendo il 16 festivo)

VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di ottobre sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI OTTOBRE Annotazione di liquidazione per il mese di ottobre e versamento dell’eventuale imposta, tramite modello F24 telematico, da parte dei contribuenti che esercitano l’attività agricola , d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2012 hanno realizzato un volume d’affari superiore a 400.000,00 se prestazione di servizio o di 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/91.

IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO – CONTRIBUENTI TRIMESTRALI Entro tale data i contribuenti che esercitano l’attività agricola, d’impresa o di lavoro autonomo che hanno realizzato nell’anno 2012 un volume d’affari inferiore a euro 400,000,00 se esercitano l’attività di prestazioni di servizi, ed arti e professioni e inferiore a euro 700.000,00 se esercitano l’attività agricola o di impresa ed hanno optato ai sensi dell’art. .66 L..427/93 per la liquidazione trimestrale devono annotare sul registro delle vendite la liquidazione periodica dell’imposta relativa al trimestre luglio – agosto – settembre 2013 ed effettuare il relativo versamento IVA.

caso di capovolgimento.

Dichiarazione di corretta installazione del dispositivo in caso di capovolgimento.

Dichiarazione di corretta installazione del dispositivo di ritenuta del conducente.

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SCADENZE AZIENDALI

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IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA nel mese di ottobre 2013.

Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art .8, lettera C) del D.P.R. 633/72.

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TRASMISSIONE TELEMATICA SPESOMETRO 2012 Entro tale data i contribuenti IVA (con esclusione dei contribuenti mensili IVA 2013 in quanto già trasmesso entro il 12/11) devono inviare in via telematica all’amministrazione finanziaria la comunicazione, relativa all’anno 2012, delle operazioni rilevanti ai fini IVA cosiddetto “spesometro”.

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