Coltivatore Cuneese n9 del 16-31 maggio 2012

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Anno 66

16-31 MAGGIO 2012

L’agroalimentare al centro delle politiche di sviluppo mondiali Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

Danni da selvaggina: è ora di passare dalle parole ai fatti

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N° 9 – 16-31 maggio 2012

Sommario

Foto di Cinzia Garro

Per la salute, non tasse a più frutta nelle bibite

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L’agroalimentare al centro delle politiche di sviluppo mondiali

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Danni da selvaggina: è ora di passare dalle parole ai fatti

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La Mela Rossa Cuneo finalmente è IGP

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CreditAgri Italia: modifiche statutarie e bilancio approvati in assemblea a Roma

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In Gazzetta le rendite presunte dei fabbricati non censiti

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Caccia: abrogata la legge regionale

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Storie di vita La “Valverbe”: “Vivere in montagna senza speculare è possibile” L’impegno di Coldiretti per valorizzare il comparto cunicolo

“Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa

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Il Corsivo del Coltivatore A Peveragno, la Sagra della Fragola

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Le cose non vanno? Facciamoci una risata!

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La Posta del Coltivatore

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Prorogata l’autocertificazione valutazione del rischio

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Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino

Rivalutazione terreni edificabili: affrancamento delle plusvalenze

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Coordinamento di redazione Chiara Serra

Contro il caro vita, iniziative di Coldiretti per i pensionati

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Inaugurata con successo “localMente” a Fossano

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Nocciola Piemonte IGP: scadenze e adempimenti per le aziende

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Viaggio studio dei presidenti di Sezione

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A Boves “Mestieri e Città”

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Nel 2011 aumentano del 9% i consumi bio in Italia.

Boom nel nord ovest +12.5%

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“Piacere... Carrù. Manzi e buoi dei paesi tuoi”

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News dal settore vitivinicolo

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“Cooking-show” con Coldiretti all’Alberghiero di Mondovì

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Progetto teatrale “Lo Spirito Del Vino”

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Assemblea Terranostra Cuneo: Giuseppe Buttieri eletto presidente

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IVA – Operazioni con l’estero – Iscrizione al VIES

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“Il miglior piatto alle nocciole d’Italia”

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Amica Società Cooperativa: il guadagno inizia dal risparmio

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Donne Impresa Alessandria in visita nel cuneese

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A “Degustibus 2012” le aziende di Campagna Amica

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Fiera di Maggio a Busca

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“Coldiretti Flash”: l’informazione di Coldiretti on line e in tv

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Scadenze aziendali

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Il Supplemento di pensione

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Malattie professionali

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Un nuovo libro sulla lavorazione del legno

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153 Fiera di San Pio… Roccaforte Mondovì, un paese in festa

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Il Mercatino del Coltivatore

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Hanno collaborato: Sonia Abrate, Rosanna Ariaudo, Secondo Arneodo, Roberto Bianco, Giorgio Bergia, Silvia Bosco, Alberto Burzio, Daniele Caffaro, Laura Calcagno, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Damiano Dutto, Gianni Ellena, Nicola Fontana, Tiziana Franchino, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Roberto Lingua, Claudia Marenco, Massimo Meineri, Laura Occelli, Franco Parola, Lauro Pelazza, Marcello Pellegrino, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Manuela Renaudo, Valentina Riba, Davide Roà, Annalisa Sola Redazione ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 45.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: direzione@agam.it Concessionaria esclusiva della pubblicità TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it

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G

li acquisti di frutta e verdura delle famiglie italiane sono stati nell’ultimo anno pari a circa 347 chili, con un calo di oltre 100 chili (–22 per cento) rispetto a dieci anni fa. Per migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione di tutti, in particolare delle giovani generazioni, occorre aumentare la quantità di verdura e frutta e un primo passo importante in questa direzione sarebbe quello di aumentare la quantità di frutta nelle bibite, che oggi per legge contengono appena il 12 per cento di vero succo. Questa la strada suggerita da Coldiretti, invece della tassa su “bevande zuccherate e gassate” del Ministro della Salute Renato Balduzzi che, con un prelievo di scopo di 3 centesimi sulle bottigliette da 33 cl, porterebbe alle casse dello Stato 250 milioni di euro l’anno.

In base a una legge nazionale ormai datata (Legge n. 286 del 1961) le bevande al gusto di agrumi possono essere colorate a condizione che esse contengano appena il 12 per cento di succo di agrumi, spesso all’insaputa dei consumatori. Ogni punto percentuale di succo di arancia in più oltre al 12 per cento corrisponderebbe all’utilizzo di 25 milioni di chili in più di arance pari a circa 560 ettari di agrumeto.

L’aumento del succo contenuto nelle aranciate avrebbe positivi effetti per la salute con un aumento del consumo di frutta in Italia, dove – come rileva un’analisi Coldiretti/Censis – un milione di persone non mangia quasi mai frutta. m

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AT T U A L I T À

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L’agroalimentare al centro delle politiche di sviluppo mondiali

L’

agricoltura in controtendenza fa segnare per il secondo trimestre consecutivo un segno positivo nell’andamento congiunturale del Pil per effetto dell’aumento del 7 per cento nel valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari che è risultato addirittura superiore a quello delle auto. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare la stima preliminare dell’Istat sull’andamento del Pil che è diminuito dell’1,3 per cento nel primo trimestre del 2012. Il valore delle spedizioni all’estero di prodotti agroalimentari Made in Italy ha oltrepassato per la prima volta i 30 miliardi, un importo superiore alla voce autovetture, rimorchi e semirimorchi, ferma a 25 miliardi nel 2011. A far crollare il prodotto interno lordo (Pil) nel 2012 ha contribuito il mix esplosivo del maltempo che si è abbattuto sulla crisi nella prima metà del mese di febbraio ed è costato almeno 1,5 miliardi (lo 0,1 per cento del Pil) all’intero sistema produttivo nazionale, tra i danni causati e il fermo delle attività per quasi dieci giorni nel settore agricolo, industriale e dei servizi, anche pubblici. Ad essere particolarmente colpito è stato anche il sistema agroalimentare, con un calo nei consumi interni stimato pari a circa il 2 per cento nel primo trimestre, per effetto della crisi.

Intanto, François Hollande è il nuovo presidente della Francia, come in parte avevamo anticipato sullo scorso numero.

In questi giorni, è stata data una notizia che in Italia difficilmente sarebbe gradita dalle forze politiche.

Il Pil agroalimentare italiano è l’unico in crescita. In Francia gli agricoltori chiedono ad Hollande di difendere l’agricoltura d’oltralpe in sede Europea. In Germania, Governo e agricoltori alleati contro la politica dei prezzi bassi dei discount.

Prosegue la conquista dei terreni africani da parte di poche multinazionali.

Una piaga da sconfiggere nell’interesse dei locali e del mondo intero Stephane Le Foll, deputato europeo esperto di questioni agricole, era l’organizzatore della campagna elettorale di Hollande. Ora è stato nominato Ministro dell’Agricoltura. Alla faccia di quanto succede in Italia, dove nella formazione dell’ultimo governo, si è addirittura rischiato di perdere il Ministero dell’Agricoltura.

La nostra lettura è che, al di là dei colori politici, negli altri Paesi, l’agricoltura e l’agroalimentare sono tenute in grande considerazione dalle forze politiche, mentre da noi questo non succede. La FNSEA, principale Organizzazione dei Produttori Agricoli francesi, ha chiesto a Hollande un ministro forte per il polo di eccellenza rappresentato dal settore agricolo “bisogna consolidare il ministero dell’Agricoltura che dovrà avere strette competenze anche sulla gestione dell’agroalimentare”, lo ha dichiarato Xavier Beulin, che due mesi fa si è incontrato con il presidente Sergio Marini, in una conferenza stampa, evidenziando come l’agroalimentare e l’agricoltura siano costituite da decine

di migliaia di aziende, essenzialmente piccole e medie, situate nei territori rurali.

Questa dichiarazione, così ferma, proprio perché in campagna elettorale Hollande ha detto che avrebbe strutturato il suo governo intorno a quindici grandi poli, tra cui quello produttivo, al quale potrebbe essere annessa l’agricoltura. Ma Beulin ha giustamente detto che a Bruxelles è più importante che sia un ministro ad esprimersi a nome della Francia, che un sottosegretario. Tutto questo, in vista delle questioni agricole con la prospettiva della rinegoziazione della PAC post 2014.

A proposito di PAC, anche la Germania si sta facendo i conti. Secondo i dati diffusi dal Ministro Federale dell’Agricoltura tedesca, lo scorso anno sono state oltre duecento le aziende agricole tedesche, che hanno ricevuto da Bruxelles oltre un milione di euro. Tra queste, Compagnie di esportazione, Società per la gestione delle acque reflue.

Una chiara dimostrazione delle storture della PAC che anche in Italia abbiamo più volte

denunciato. Di qui, l’appoggio della Germania alla richiesta di attenzione prioritaria all’agricoltura professionale, evitando rendite di posizione.

Sempre dalla Germania, giunge la notizia che cresce il desiderio nei tedeschi di bere un buon bicchiere di vino. La domanda di birra e alcoolici è ulteriormente calata, mentre è cresciuto dell’1,9% il consumo di vino. Ad essere maggiormente richiesti sono soprattutto i vini di alta qualità. Partendo da questi dati è forte la polemica tra rappresentanza agricola e i gestori dei supermercati.

La guerra dei prezzi, portata avanti dai discount di prodotti alimentari, è rovinosa per gli agricoltori, come ha affermato il ministro dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, Ilse Aigner, che ha aggiunto: “Pane, carne, latte e frutta non possono essere svenduti. I nostri agricoltori hanno il diritto di essere pagati dignitosamente per i loro servizi. Con questi abbassamenti di prezzo viene data l’impressione che i prodotti alimentari siano degli articoli privi di valore.

Non si può lasciare che la sana alimentazione venga messa a repentaglio dalla disastrosa guerra dei prezzi che stanno portando avanti i discount”.

Intanto, continua il processo economico di conquista dei mercati alimentari da parte dei Paesi fino a ieri considerati in via di sviluppo o quasi. Si pensi che le esportazioni messicane di frutta, dal Perù, verso il Canada sono cresciute del 13,8% nell’ultimo anno, che l’Arabia Saudita sta incoraggiando le compagnie a investire in aziende agricole in Africa, poiché il

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Regno cerca di assicurarsi scorte di prodotti alimentari importati per rimpiazzare la produzione locale. Un esempio per tutti: in Etiopia, la Saudi Star Agricultural Development Plc, un’azienda alimentare di proprietà del miliardario Mohamed Al Amoudi, ha annunciato che prevede di investire entro il 2020 2,5 miliardi di dollari per sviluppare un progetto per la coltivazione di riso su diecimila ettari di terra affittati per un periodo di 60 anni. La società aggiungerebbe questi diecimila ettari ai duecentonovantamila già affittati negli ani passati dal governo!

Non ci vogliamo fermare al fatto che le voci contrarie al progetto sostengono che gli agricoltori locali saranno sfrattati e che il Paese non dovrebbe affittare a prezzi di saldo terreni agricoli a grosse società, quando il 13% della popolazione, pari a 80 milioni di abitanti sopravvive con gli aiuti alimentari, ma evidenziare come, nel futuro della politica planetaria, l’agricoltura e l’agroalimentare debbono rivestire ruoli centrali e non di fanalino di coda. Se questo non dovesse avvenire, si rischia veramente la debacle economica e sociale del mondo intero. E allora, hanno ragione coloro che sostengono che i migliori investimenti da compiere in futuro, non siano quelli legati al petrolio od ai lingotti d’oro, ma l’accaparramento e la gestione delle risorse che garantisce l’agricoltura e la vita: l’acqua. m

Danni da selvaggina: è ora di passare dalle parole ai fatti

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ullo scorso numero del giornale, ma anche su questo i soci troveranno articoli relativi alla caccia. Bene l’aver evitato il referendum, ma nelle nostre campagne i danni alle coltivazioni stanno diventando insopportabili da parte delle imprese.

Oltre ai danni ingenti, le incursioni dei selvatici creano uno scoramento da parte degli imprenditori che continuano a constatare un aumento del fenomeno non più compatibile con l’attività agricola.

Non stiamo parlando solamente più dei cinghiali, che continuano ad essere una piaga per le nostre coltivazioni, ma la popolazione dei caprioli ha raggiunto livelli insostenibili.

Accanto a questo, i cervi in alta montagna, altare specie non cacciabili come i ghiri e le nutrie, continuano a destare forti preoccupazioni.

Giusto quindi, essersi preoccupati di evitare la spesa di 22 milioni di euro per un referendum pressoché inutile, ma occorre agire concretamente per garantire il rispetto del lavoro degli agricoltori. Spiace constatare che in questo clima di

tira e molla, si giochi spesso allo scarica barile.

Molti Atc e Ca si nascondono dietro alla soppressione della legge regionale 70 per continuare ad invocare provvedimenti che sono di loro esclusiva competenza. È il caso della turnazione delle squadre. Si continua ad assegnare il territorio agli stessi gruppi di cacciatori che fanno “allevamenti a cielo aperto di cinghiali”. Sul fronte dei caprioli, la Regione deve intervenire, modificando con una delibera di giunta l’impostazione che vede inclusi i caprioli nella caccia di selezione.

L’attuale contingentamento del carniere va assolutamente aumentato. Il pagamento per ogni capo cacciato degli attuali importi è al di fuori di ogni logica e non incentiva i cacciatori ad abbattere i caprioli. Questi provvedimenti, graditi anche ai cacciatori, dovrebbero essere presi in tempi brevissimi per evitare ulteriori tensioni nel mondo agricolo, infine resta il concetto di concedere agli agricoltori la possibilità di sparare alla selvaggina, cinghiali in particolare, quando questi sono colti dall’agricoltore in flagranza, vale a dire mentre stanno distruggendo i raccolti.

“Chiediamo all’amministrazione provinciale, ribadisce con forza il presidente Marcello Gatto, di riconsiderare la delibera nota come autodifesa da parte degli agricoltori. Abbiamo chiesto alla Prefettura di Cuneo di convocare un vertice con i rappresentanti delle Istituzioni che a vario titolo possono intervenire sulla problematica. Ci attendiamo risposte concrete e soprattutto che si sappia uscire dalle solite affermazioni che nel passato hanno portato a non risolvere il problema”. m

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La Mela Rossa Cuneo finalmente è IGP Un grande risultato frutto della sinergia Coldiretti, Assortofrutta e Consorzio Mela Rossa Cuneo

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ulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea – serie C 140 del 16 maggio 2012 – è stato pubblicato il disciplinare di produzione della Mela Rossa IGP, il marchio di qualità che viene attribuito ai prodotti agricoli per i quali una determinata caratteristica, dipende dall’origine geografica, e la cui produzione avviene in un’area territoriale delimitata. Un grande traguardo raggiunto dopo anni di lavoro da parte di Coldiretti in piena sinergia con Assortofrutta e il Consorzio Valorizzazione e Tutela

Mela Rossa Cuneo. Il testo dovrà rimanere pubblicato per 6 mesi per possibili osservazioni da parte dei 27 stati europei, dopodiché la mela rossa sarà iscritta nel registro ufficiale europeo delle DOP e IGP, insieme al Fagiolo Cuneo IGP, alla Nocciola Piemonte IGP e Castagna Cuneo IGP.

La Mela Rossa Cuneo, è composta da 4 gruppi varietali ovvero, in ordine di maturazione: Gala, Red Delicious, Braeburn e Fuji; è coltivata in parte della provincia di Cuneo ed in parte in quella di Torino, nella fascia pedemontana che costeggiando le Alpi va da Pinerolo a Cuneo, con il centro nevralgico nel

saluzzese, dove hanno sede le tre organizzazioni dei produttori di frutta fresca piemontesi.

La coltivazione è estesa su più di 3.000 ettari che garantiscono annualmente la produzione di oltre 100.000 tonnellate.

Il clima pedemontano, la cosiddetta “brezza di monte”, il particolare ambiente pedoclimatico, garantiscono alle nostre mele di raggiungere parametri organolettici molto elevati ed unici. Gli sbalzi termici tra il giorno e la notte, garantiscono poi una colorazione molto intensa e brillante. Questi parametri hanno contribuito negli anni all’affermazione delle nostre mele nei mercati mondiali e ad oggi, non c’è continente in cui la Mela Rossa Cuneo non sia già stata esportata.

“L’ottenimento dell’Indicazione Geografica Protetta è un importante risultato – commenta Michele Quaglia, presidente di Zona Coldiretti Saluzzo e membro di Giunta con delega al settore frutticolo – soprattutto in un momento come questo, dopo le tante difficoltà che hanno colpito il comparto, questo

CreditAgri Italia: modifiche statutarie e bilancio approvati in assemblea a Roma

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i è svolta, presso la sede nazionale di Coldiretti a Roma, l’assemblea generale di CreditAgri Italia s.c.p.a.. L’importante confidi italiano del settore agricolo ed agroalimentare ha riunito tutti i delegati territoriali, affinché si provvedesse ai necessari adempimenti. Nel corso dell’incontro l’assemblea riunita, oltre all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2011, ha apportato alcune modifiche statutarie. “I cambiamenti statutari si sono resi necessari – ha spiegato il Presidente di CreditAgri Italia, Giorgio Piazza – per completare il percorso intrapreso al fine di entrare nell’albo degli enti di garanzia vigilati di Bankitalia così come

previsto dall’articolo 107 del Testo unico bancario.

Grazie a questo passaggio Creditagri Italia diventerà una struttura di assistenza finanziaria a tutto campo per le imprese agricole, che spazia dal rilascio di garanzie collettive ai piani aziendali per l’accesso alle misure di intervento dei PSR fino alle fideiussioni nei confronti di amministrazioni pubbliche”.

Procede dunque il percorso di CreditAgri che, dopo aver unificato le strutture presenti sul territorio nazionale, in un momento in cui emergono

sempre con più evidenza le criticità per l’accesso al credito per le imprese agricole, ha inteso continuare ad impegnarsi per garantire strumenti innovativi proprio per rispondere alle imprese in difficoltà.

“Negli uffici provinciali di CreditAgri Italia presenti sull’intero territorio nazionale – spiega Adelina Reolfi, Responsabile della Divisione Piemonte – è da oggi possibile avviare anche le richieste di garanzia diretta fornita da SGFA / ISMEA che proprio un recente decreto ha allargato alle transazioni commerciali e al

breve termine.” Nel 2011 Creditagri ha garantito finanziamenti per 200 milioni con una crescita di 10 milioni su base mensile e nel 2012 l’obiettivo è di arrivare a superare quota 350 milioni.

Un’attività strategica nel progetto Coldiretti per Una filiera agricola tutta italiana dal momento che il credito resta, in particolare in un momento di difficoltà economica come quello che si sta attraversando, uno dei servizi più importanti che l’Organizzazione intende offrire a tutte le imprese agricole che hanno necessità di confrontarsi con il mercato.

Per maggiori informazioni, contattare l’ufficio provinciale CreditAgri Italia di Cuneo al numero 0171.447297. m

v a r ie riconoscimento è uno strumento economico che potrà essere utilizzato dalle imprese agricole e commerciali, per creare del valore aggiunto, grazie ad un prodotto d’eccellenza del nostro territorio”.

Dopo tanti tentativi e risorse destinate a questo obiettivo, grazie alla sinergia tra Coldiretti e Assortofrutta, Camera di Commercio e Amministrazione Provinciale di Cuneo – dicono Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Cuneo – finalmente si è raggiunto l’IGP, con l’auspicio che serva a qualificare la produzione della mela rossa e vi siano ulteriori sbocchi sul mercato”.

Domenico Sacchetto, presidente Assortofrutta e Consorzio Mela Rossa Cuneo: “La prassi per l’ottenimento è stata lunga e complessa. Il risultato premia anni di lavoro e di ricerche. Ci auguriamo che l’IGP consenta l’ulteriore valorizzazione commerciale dell’eccellenza della Mela Rossa Cuneo”. m

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In Gazzetta le rendite presunte dei fabbricati non censiti

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ulla Gazzetta Ufficiale del 3 maggio 2012, è stato pubblicato il comunicato stampa con cui l’Agenzia del Territorio rende noto che, presso gli albi pretori dei Comuni, negli Uffici provinciali dell’Agenzia e sul suo sito internet, sono stati affissi gli elenchi dei cosiddetti “immobili fantasma” cui è stata attribuita la rendita presunta ai sensi dell’art. 19 del DL 78/2010.

Si tratta di quei fabbricati che non sono mai stati iscritti in catasto (nemmeno nel Catasto Terreni) e che sono emersi a seguito di procedure di fotoidentificazione.

A seguito di inadempienze di parte, l’Agenzia del Territorio ha pertanto proceduto, in base alle norme di legge, ad attribuire a tali immobili

Ripasso tetti sia tegole che coppi vecchi PRIMA DOPO

una rendita presunta iscritta in via transitoria sulla base delle rilevazioni aeree e di sopralluoghi esterni.

Unitamente agli elenchi delle particelle interessate e degli intestatari delle stesse, sono resi disponibili presso i Comuni anche gli atti di accertamento con cui sono irrogati i relativi oneri e sanzioni.

I soggetti interessati possono produrre richiesta di riesame in autotutela per i casi di errata intestazione catastale, non accatastabilità dell’immobile o per avvenuta presentazione della dichiarazione Docfa di accatastamento successivamente all’iscrizione della rendita presunta.

La richiesta non sospende i termini per la proposizione di ricorso, termini che decorrono

trascorsi 60 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del comunicato stampa avvenuta il 3 maggio 2012. Si deve infine considerare che la rendita presunta è iscritta in via transitoria: questo significa che gli interessati devono rivolgersi ad un professionista di fiducia al fine di procedere all’accatastamento definitivo.

Questo deve avvenire entro 120 giorni dalla pubblicazione del comunicato onde evitare le ulteriori sanzioni amministrative previste in maniera quadruplicata dal recente DL 16/2012 in tema di semplificazioni fiscali.

Gli interessati sono pertanto tenuti a verificare quanto prima le eventuali risultanze degli elenchi per adeguare la propria posizione alle norme vigenti. m

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AT T U A L I T À

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In attesa della nuova normativa regionale, entra in vigore la legge nazionale

Caccia: abrogata la legge regionale

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l Consiglio Regionale del Piemonte ha abrogato la legge 70/1996 sulla Caccia, votando a maggioranza un emendamento presentato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto (foto a lato). È stata così evitata la spesa di 22 milioni di euro, che sarebbe stata necessaria per il referendum.

In attesa della nuova normativa regionale, entra in vigore la legge nazionale, che è più permissiva, nelle specie cacciabili e nel calendario.

Promotori del referendum e ambientalisti hanno annunciato che faranno ricorso al Tar, perché, sostengono, l’abrogazione della legge sarebbe illegittima.

L’assessore Claudio Sacchetto ribatte: “Dal mese di gennaio ho lavorato per trovare una

soluzione che permettesse di risparmiare oltre 20 milioni di euro. Questo primo obiettivo è stato raggiunto, le risorse saranno destinate al sociale, adesso lavoreremo per una legge venatoria moderna. Da alcuni, l’abrogazione della legge 70/96 è stata definita una strategia avventata che lascerebbe il Piemonte, in ambito venatorio, in una situazione di vuoto

legislativo: tale informazione è errata in quanto fino ad approvazione della nuova legge, vige la normativa nazionale, vale a dire la 157/92. Ancora, è stato paventato che l’abrogazione fosse un provvedimento di dubbia legittimità: ma la possibilità di far decadere una legge è una possibilità giuridicamente prevista e legittima”.

Conclude Sacchetto: “Il cacciatore, insieme all’agricoltore, è il primo attento guardiano del territorio. È necessario porre un freno alla sempre più grave emergenza di danneggiamento delle colture a seguito della eccessiva proliferazione di fauna selvatica. Solo con la sinergia fra mondo venatorio ed agricoltura si può intraprendere un percorso virtuoso e bilanciato”. m

R I T R AT T I D I I E R I E D I O G G I

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ichele Fasano è nato a Carmagnola il 24 aprile 1948 e guida la Cooperativa Valverbe, che ha sede a Melle. Una realtà importante nella coltivazione e lavorazione delle erbe officinali, da agricoltura biologica. I numeri sono da capogiro: nel 2011 ha prodotto 23 milioni di bustine, con un fatturato di un milione e trecentomila euro.

IN VALLE VARAITA PER AMORE Come mai da Carmagnola è arrivato in Valle Varaita?

“Per amore! Mia moglie, Giovanna Gallian, è originaria. di borgata Chiesa di Bellino. L’ho conosciuta nel 1977, ci siamo sposati nel 1979 e abbiamo due figli: Luca (che lavora con noi) e Violetta, studentessa del Liceo Soleri di Saluzzo”.

Cosa faceva nel 1977?

“Io ero borsista nella Fondazione Einaudi, ho studiato economia e mi occupavo dei rapporti fra le banche e l’industria. Giovanna era traduttrice in una grossa azienda”.

La sua prima impressione sulla Valle Varaita?

“Era una Valle che mi piaceva come le altre. Dopo aver conosciuto Giovanna, la visione è cambiata”.

E di Bellino cosa pensa? “È un bellissimo paese, che crea profonde emozioni per l’architettura, il paesaggio e le persone”.

UN GIOCO AGLI INIZI Come è nata l’idea di coltivare le erbe? “È una bella domanda: un po’ per gioco e un po’ per sfida! Nel 1982 noi vivevamo a Torino: ci ha supportato l’entusiasmo.

Abbiamo iniziato a coltivatore delle piante su dei terreni della famiglia di Giovanna, ovviamente sbagliando parecchie cose, come succede agli inizi, molto duri.

Essiccavamo in fienili vuoti delle case, poi abbiamo costruito in borgata Chiesa una struttura con il primo tetto solare per la produzione di aria calda, studiato con degli amici di Torino. La struttura di Bellino viene visitata come modello da imitare nei Paesi

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Storie di vita a cura di Barba Bertu (info@barbabertu.com)

poveri del pianeta”.

Quando si è lanciato nel mondo delle erbe officinali?

“Nel 1984, quando abbiamo creato un’azienda familiare. Nel 1995 nasce la Cooperativa Valverbe, formata da noi e da altre nove persone, alcune coltivavano le erbe, altri no”.

Nei primi tempi cosa facevate?

“Piantavamo, coltivavamo ed essiccavamo le erbe officinali.

La ‘filiera corta’, che oggi va di moda, noi l’abbiamo applicata sin dagli inizi: coltivavamo poche specie di piante, le essiccavamo, le mettevamo nei sacchetti e le vendevamo direttamente alle erboristerie”.

LE ERBE, UNA RISORSA Come mai siete finiti a Melle?

“Una storia lunga: si sono chiuse delle opportunità a Bellino e se ne sono aperte delle altre, che noi non avevamo preso inizialmente in considerazione. Dal 2001 siamo a Melle”.

Avete ottenuto dei contributi comunitari?

“Abbiamo speso finora un milione e 930 mila euro, dei quali il 40 per cento arrivati come contributi a fondo perduto: sono numeri che impressionano anche noi”.

Oggi Valverbe quanti dipendenti ha?

“D’estate, con gli stagionali, arriviamo a 18. 8 sono i dipendenti fissi”.

Cosa producete oggi?

“L’attività principale sono le tisane, poi produciamo fitopreparati (da gemme, fiori e foglie) utilizzati nel settore farmaceutico ed erboristico, e anche tinture madri”.

Come commercializzate i vostri prodotti?

“Oggi siamo presenti in tutta Italia: nelle erboristerie e nei negozi di alimentazione naturale ma anche nelle botteghe dei paesi.

Siamo presenti anche con una linea per la grande distribuzione e facciamo anche dei prodotti per le Botteghe del commercio equo e solidale”.

Esportate anche?

“Il 20 per cento della produzione finisce all’estero”.

UN MATRIMONIO FELICE Sua moglie Giovanna la sostiene?

“Da sempre! Sono contento di averla sposata”.

Quali sono i problemi quotidiani?

“Tanti e di vario tipo. Il più grande sono le montagne di carta per l’eccessiva burocrazia. Dei nostri

dipendenti siamo molto contenti.

Siamo in continua crescita: la gente ha capito che la salute è un bene primario, che va difeso. Le tisane danno un prezioso aiuto”.

Le soddisfazioni?

“Sono tante! L’azienda va bene e dà posti di lavoro e abbiamo dimostrato che in montagna si puo’ vivere, senza speculare ma valorizzandola. E oggi arrivano anche agricoltori in crisi che ci chiedono di poter collaborare”.

Progetti per il futuro?

“Utilizziamo l’essicazione a freddo, che consente di recuperare l’acqua, l’anima delle piante e della frutta: Le acque da vegetazione sono un prodotto innovativo, molto interessante, su cui vogliamo puntare”.

Il futuro delle nostre montagne?

“Ci sono grandi potenzialità e grande risorse. Ma anche molti problemi, non ultimo lo Stato che a tutti i livelli dimentica la montagna. Dove vive poca gente e perciò conta poco”.

Cosa è importante per lei nella vita?

“Vivere bene, in serenità e senza sprecare il tempo e arrivare alla fine della giornata pensando: ‘Oggi è stata una bella giornata e sono contento delle cose che ho fatto’. Nella mia filosofia di vita, le difficoltà che si presentano possono essere occasioni di crescita”.

Lei è credente?

“Non sono né credente né praticante, ma penso che ci sia una dimensione verticale. E io sono alla ricerca”.

La morte cosa è per lei?

“La potremo spiegare dopo. Può essere la fine di tutto, o una cosa bellissima”. m

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AT T U A L I T À

N° 9 – 16-31 maggio 2012

L’impegno di Coldiretti per valorizzare il comparto cunicolo Buoni risultati dal nuovo Osservatorio Nord Italia.

Ora si attende il via della CUN

O

sservatorio del mercato del Nord Italia e CUN cunicola: è a questi due importanti obiettivi a cui Coldiretti sta lavorando.

Strumenti che, se utilizzati appieno potrebbero portare a un sostanziale miglioramento per le imprese agricole del settore, soprattutto in chiave di mercato. Ed i primi risultati

sembrano darne conferma.

Coldiretti, da sempre impegnata nella sua attività finalizzata al rafforzamento della filiera cunicola, in sinergia con CON.AL.PI. (Consorzio per la

Tutela e la Valorizzazione del Coniglio del Piemonte) nel corso del 2011, ha avviato una prima raccolta dati dei carichi settimanali di conigli negli allevamenti e di previsione per

la successiva, costituendo così un primo Osservatorio mercati provinciale. L’iniziativa si era resa necessaria per poter avere un quadro complessivo aggiornato della domanda e dell’offerta di conigli, in modo da dare elementi oggettivi ai Commissari di parte agricola della Borsa merci di Cuneo che si riunivano per discutere il prezzo. La Borsa merci di Cuneo, infatti, si riunisce settimanalmente, ogni venerdì presso il MIAC, per definire il prezzo dei conigli, ed è composta, da una parte da rappresentanti degli allevatori, e dall’altra dei macellatori. E attualmente è il principale riferimento del

AT T U A L I T À mercato per tutto il Piemonte.

Riconoscendo la validità dell’iniziativa, alcuni allevatori si sono resi sin da subito disponibili a fornire periodicamente i numeri dei propri carichi che, in forma anonima, vengono elaborati ed aggregati. Ma l’attività dell’Osservatorio non si è fermata ai confini provinciali.

Anzi, dopo un confronto con alcuni allevatori di Lombardia e Veneto, si è deciso di estendere l’iniziativa alle regioni limitrofe, in modo da arrivare a creare un vero e proprio Osservatorio cunicolo del Nord Italia. E così è avvenuto: dallo scorso autunno l’Osservatorio raccoglie i dati di molti allevamenti, con una rete di informazioni che spazia dal Piemonte e arriva fino al Veneto passando per la Lombardia, vale a dire le tre regioni maggiormente all’allevamento cunicolo. “Grazie a questa importante condivisione, – dice Guido Monge, presidente CON.AL.PI. – oggi, questi dati vengono trasmessi settimanalmente non soltanto

N° 9 – 16-31 maggio 2012

ai Commissari della Borsa merci di Cuneo, ma anche a quelli di Verona, altra importante piazza per il comparto”. A loro volta gli esiti delle sedute delle Borse merci vengono successivamente diffusi agli allevatori attraverso un servizio sms. La sinergia ha permesso di raggiungere numeri considerevoli, nell’ordine delle 125.000-140.000 capi settimanali, a copertura del 6070% dei capi complessivamente allevati nel Nord Italia. Un secondo importante traguardo a cui Coldiretti sta lavorando è l’istituzione della Commissione

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Unica Nazionale (CUN) cunicola, prendendo spunto dall’iniziativa analoga realizzata nel settore suinicolo. Creare così un unico organismo di riferimento per il settore che, con la supervisione del Ministero delle Politiche agricole, arrivi a definire a livello nazionale le quotazioni settimanali. Sono già circolate le prime bozze di Regolamento della futura CUN cunicola e nei prossimi giorni, dopo numerose sollecitazioni di Coldiretti, è prevista la convocazione di un apposito tavolo ministeriale per arrivare, entro l’anno, la CUN cunicola. E nell’ambito della CUN lo stesso Osservatorio potrebbe svolgere un ruolo fondamentale quale banca dati, superando così il tradizionale limite di scarso potere contrattuale delle imprese agricole dovuto alla loro frammentazione, rispetto invece agli operatori della macellazione e di tutta la filiera in generale.

Senza dimenticare che un altro importante rafforzamento della filiera potrebbe arrivare

11 dall’introduzione, a livello comunitario, di una norma che preveda l’obbligo di indicare in etichetta l’origine della carne cunicola. In realtà, dopo un lungo dibattito tra Commissione europea, Consiglio e Parlamento europeo nel mese di novembre, è stato varato il Regolamento UE 1169/2011 che prevede, a partire dalla fine del 2014, l’obbligo di indicare la provenienza in etichetta di tutte le carni fresche dal maiale al pollame, dall’ agnello alla capra, al pari di quanto é già stato fatto con quella bovina dopo l’emergenza mucca pazza, ma non quella cunicola. Un’esclusione che ad oggi rischierebbe di penalizzare fortemente il comparto cunicolo italiano e soprattutto quello piemontese/cuneese.

Coldiretti, insieme a CON.AL.PI., continuerà perciò a seguire gli sviluppi della CUN, a implementare l’Osservatorio e a far si che si arrivi ad includere nel provvedimento sull’etichettatura anche la carne di coniglio. m

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VA R I E

N° 9 – 16-31 maggio 2012

Il Corsivo del Coltivatore Le cose non vanno? Facciamoci una risata!

M

i sta andando via la voglia di ridere. E dire che mi è sempre piaciuto.

La sera, quando seguo i comici alla Tivù, da Fiorello a Crozza, a Brignani, alla Littizzetto, ai conduttori di turno a “striscia la notizia” sento affiorare un senso profondo di ammirazione, quasi di incredulità. Ma come fanno a cogliere sempre l’aspetto umoristico delle cose, a guardare il mondo con tanta allegra spensieratezza? Leggo il giornale, sento la rabbia montare dentro di me, vedo tutto nero e loro, dopo qualche ora o, al più, qualche giorno, offrono una diversa chiave di lettura, smontano il mio castello e lo affogano in un mare di risate. Non c’è problema che tenga, non personaggio politico risparmiato, non iniziativa che eviti di essere strapazzata a dovere. Quattro domande ai parlamentari che entrano nella stanza dei bottoni, altrettante risposte strampalate e… giù una bella risata. Una nuova legge, una iniziativa che non ha né capo né coda... e via con la satira. Basta una battuta infelice... e sei a posto per tutta la vita. Il guaio è che, mentre un tempo, per far valere i propri diritti si sperava soltanto nel Tribunale o in un calibrato intervento

dell’esperto, adesso ci si rivolge al Gabibbo. È lui il paladino degli scontenti, dei cassintegrati, delle vittime di ingiustizie, dei tanti scandaletti del Paese.

Il medico di Bra, specializzato in interventi sulla mano, accetta di intervenire sulla zampa di una scimmia e fa saltare i nervi ai veterinari? Si scrive a “striscia la notizia”. Qualcuno, sprovvisto di laurea, apre uno studio medico? Si replica. I titolari di negozi in cui si compra oro praticano prezzi troppo diversi tra loro? Si chiede l’intervento di uno degli inviati del varietà di Ricci.

Siamo al crollo della fiducia nelle istituzioni, negli enti preposti a qualsivoglia cosa, nelle categorie di professionisti (una pecora nera la si trova sempre), nelle stesse leggi. Difficoltà e scontri non si risolvono più a quattrocchi, ma si affrontano in tivù e si discutono davanti a milioni di spettatori. Si mettono in piazza senza riserbo, irridendo alla privacy, affidandoli ad un pupazzo vestito di rosso, con accento genovese. Qualcuno ha detto: ”Sarete sepolti da una risata”. Purtroppo, ahimé, sento che il funerale è vicino.

Bastian Contrari

A Peveragno, la Sagra della Fragola

D

a Sabato 9 a lunedì 11 giugno, a Peveragno è protagonista la fragola, con la 55ª edizione della Sagra, un classico che si ripropone e che ogni anno è salutato dal pubblico con entusiasmo.

L’inaugurazione si terrà sabato 9 a partire dalle ore 17, la sera vi sarà il concorso di Miss Fragola.

La domenica, a partire dalle 8 del mattino, il centro del paese accoglierà turisti e visitatori con magnifiche esposizioni di fragole e piccoli frutti. Non possono mancare, naturalmente, le varie degustazioni. Inoltre, durante la giornata, sono previsti concerti, piccoli mercatini, animazioni e mostre fotografiche. Il tutto fino a mezzanotte.

Coldiretti di Cuneo sarà presente alla Sagra Della Fragola a Peveragno con il mercato di Campagna Amica, con i prodotti a KmØ delle aziende associate ai circuiti di Fattoria Amica.

“Un’occasione da non perdere per degustare un’eccellenza della Granda, fiore all’occhiello delle nostre produzioni frutticole” – evidenzia il segretario di Zona Coldiretti di Cuneo, Secondo Arneodo. m

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LETTERE AL DIRETTORE

N° 9 – 16-31 maggio 2012

La Posta del Coltivatore Nuovi strumenti per tutelare il lavoro dei pastori Egr. Direttore, nella serata di martedì 8 maggio 2012, a Frabosa Soprana (Cn) si è tenuto un nuovo incontro con gli allevatori.

Negli ultimi mesi l’Assessorato Regionale all’Agricoltura, nell’ambito dell’azione di tutela e supporto economico degli allevatori in alpeggio, ha integrato, migliorandolo notevolmente, lo strumento assicurativo, agendo in due direzioni: recupero carcasse degli animali, indennizzi dei capi persi. Per quanto concerne il primo punto, si tratta di una fondamentale integrazione che il contratto assicurativo, fino alla passata stagione, non prevedeva: in caso di sinistro, infatti, la copertura assicurativa

comprenderà la rimozione delle carcasse animali, anche e soprattutto nei casi in cui sia necessario, per le peculiarità dell’area geografica, l’intervento di mezzi aerei o strumentazioni speciali.

Migliorie sono state apportate anche nell’ambito della tutela degli allevatori dalle predazioni del lupo, fenomeno

in netta crescita: lo strumento assicurativo prevede indennizzi per i capi deceduti in seguito ad attacco (il valore di ogni animale sarà oggetto di valutazione tenendo quale riferimento il bollettino Ismea); le misure di indennizzo previste non riguardano esclusivamente gli animali morti per conseguenza diretta della predazione, ma anche i capi andati dispersi a seguito dell’azione del lupo.

Fondamentale inoltre sottolineare che non vi sarà differenziazione tra lupo e canide nel momento in cui si valutano i danni subiti dal gregge e i possibili indennizzi: in entrambe le casistiche di attacco la polizza interverrà per sopperire alle perdite dell’allevatore.

L’Assessorato all’Agricoltura non si è limitato a pagare il

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L E T T E R E al di r etto r e contributo sulla polizza Cosman, ma ha provveduto ad un netto miglioramento dello strumento, anche e soprattutto sulla base delle esperienze passate e delle istanze presentate dagli allevatori in occasione di incontri sul territorio.

Ritengo che il lavoro non sia ancora ultimato, abbiamo però dato inizio ad un percorso in cui sono già evidenti l’alleggerimento del carico burocratico, la semplificazione delle pratiche ed una maggiore tutela di chi vive la montagna per lavorarci.

Con questo inizio abbiamo voluto inviare un importante messaggio: probabilmente per la prima volta negli ultimi anni la Regione sta dimostrando di agire davvero ponendo in primo piano il lavoro dei pastori e le preziose attività connesse.

Claudio Sacchetto, assessore regionale all’Agricoltura Fauna selvatica… idee divergenti Egr. Direttore, approfitterei ancora una volta della Sua disponibilità per replicare ad una lettera, apparsa sul n.7, che solo ora ho avuto modo di leggere.

In essa, il lettore propone una soluzione, al problema della fauna selvatica, che non esiterei a definire curiosa; l’amico di Frassino suggerisce di abbandonare i terreni montuosi “poco fertili” e di lasciarli “allo stato naturale” affinché possano essere abitati dagli altri esseri

N° 9 – 16-31 maggio 2012

viventi che “occupavano già le zone che noi adesso coltiviamo”.

Il primo pensiero che mi è transitato in testa è stato: “Come abbiamo fatto a non pensarci prima?”. Chi ce lo fa fare, di faticare sui declivi, di compiere a mano quelle operazioni che in pianura da anni vengono svolte con l’ausilio di mezzi meccanici, di camminare perennemente in salita e trasportare a spalla pesi da costruttori di piramidi?

La risposta è immediatamente giunta, al di là delle abusate (ma sempre valide) considerazioni sull’amore che ci lega al territorio e sulla soddisfazione di trarre prodotti di assoluta eccellenza e profitto accettabile, ovvero: lavoriamo in montagna perché qui sono le nostre terre, i nostri poderi, le nostre aziende.

E aldilà di questo, come si potrebbe, logisticamente parlando, attuare una simile rivoluzione? Dovremmo forse fare sloggiare qualche collega di pianura e prendere il suo posto?

Come si concretizzerebbe una cosa del genere: alla maniera sionista come nella Palestina del secondo dopoguerra?

I nostri cugini allevatori dovrebbero smettere di portare all’alpeggio i loro animali per farli crescere al chiuso, magari nel capannone vicino? Riguardo poi alla scarsa fertilità dei terreni marginali, ha mai provato il lettore a fare analizzare un campione di quei terreni? Scoprirà che la sostanza organica è presente in percentuali che sono impensabili negli sfruttati campi di pianura.

E che dire degli animali che avremmo scacciato per fare posto alle coltivazioni? Fino a non molti decenni or sono erano presenti in Val Tanaro svariate migliaia di capi di bestiame, in gran parte ovini.

Dov’erano quindi i caprioli, con i quali si sarebbe creata una non sostenibile competizione alimentare essendo l’erba preziosa, perlomeno una

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15 volta? E dov’erano i cervi che avrebbero cancellato, meglio di un decespugliatore, le vigne dei nostri bisnonni? Semplicemente non c’erano, e questo per secoli e secoli, secondo le memorie scritte reperibili in qualsiasi archivio storico di qualsiasi comune della zona.

Sono viceversa d’accordo con l’amico di Frassino su di un punto: di non considerare l’ambiente come un nemico da combattere, a patto che per “ambiente” si intenda il prodotto della naturale evoluzione e non dell’allegra ingerenza umana, come nel caso della liberazione di fauna selvatica senza dubbio presente in loco in epoca pre– romana, ma certamente non negli ultimi mille anni.

Forse però abbiamo una diversa opinione su come tributare all’ecosistema il rispetto che giustamente gli è dovuto; per noi, avere riguardo per l’ambiente significa produrre con metodi biologici, non utilizzare diserbanti e insetticidi, usufruire di fitofarmaci consapevolmente e non regolarmente, magari strizzando l’occhio a Rudolf Steiner e Masanobu Fukuoka, mantenere in efficienza il territorio disciplinando le acque e ricostruendo muretti, evitando così che la montagna frani a valle.

Non è abbandonandolo a se stesso, secondo il nostro limitatissimo modo di vedere, che si rispetta l’ambiente che ci circonda: non si aiuta un amico, lasciandolo solo!

R. Ferraro – Garessio

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AT T U A L I T à

N° 9 – 16-31 maggio 2012

In attesa del Decreto sulle procedure standardizzate per la valutazione del rischio

Prorogata l’autocertificazione valutazione del rischio

C

ome previsto dal D. Lgs. 81/08 (Testo Unico Sicurezza sul Lavoro), è ammesso per le aziende agricole fino a 10 lavoratori ULA, la possibilità di autocertificare l’avvenuta valutazione del rischio.

Sulla Gazzetta Ufficiale del 14 maggio, è stato pubblicato il Decreto Legge 12 maggio 2012, recante “Disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese” che, tra l’altro, proroga dal 30 giugno alla scadenza del terzo mese

successivo alla pubblicazione del Decreto Interministeriale con le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi o comunque non oltre il 31 dicembre 2012 il termine per la redazione del documento di

valutazione del rischio previsto dal TU Sicurezza sul lavoro.

Pertanto, sino a tale data rimane valida la disciplina sinora utilizzata relativamente all’autocertificazione della valutazione del rischio.

In questo modo, viene data una risposta alle richieste proveniente dalle Associazioni di categoria, tra cui Coldiretti, che avevano richiesto al Governo una proroga necessaria per consentire alle piccole imprese agricole la possibilità di avere maggiore tempo per attivare il complesso meccanismo della valutazione

del rischio che è il documento con il quale il datore di lavoro analizza i rischi presenti sul luogo di lavoro ed evidenzia le modalità per eliminare o almeno ridurre i rischi in materia di sicurezza sul lavoro. m

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N° 9 – 16-31 maggio 2012

Rivalutazione terreni edificabili: affrancamento delle plusvalenze

L

a vendita di terreni suscettibili di capacità edificatoria, secondo gli strumenti urbanistici vigenti, può determinare – ai fini reddituali – il realizzo di una plusvalenza tassabile ai fini Irpef.

Tale plusvalenza è quantificata in misura pari alla differenza tra il corrispettivo percepito dalla vendita e il costo fiscalmente riconosciuto. Negli ultimi anni, le varie leggi finanziarie hanno più volte aperto la possibilità di affrancare tali plusvalenze, pagando un’imposta del 4% sul valore di mercato del terreno, sulla base di una perizia giurata di stima redatta da un professionista

abilitato. L’ultima apertura di tali termini è stata operata dal DL 70/2011 (Decreto sviluppo), che ha dato la possibilità di rivalutare il costo iniziale dei terreni edificabili posseduti alla data del 1° luglio 2011. La perizia di stima

deve essere redatta entro il 30 giugno 2012 e la relativa imposta pagata entro la medesima data, salvo la possibilità di un versamento rateizzato in tre annualità con l’applicazione degli interessi nella misura del

3%. Rispetto alle precedenti opportunità, la nuova apertura di termini prevede anche la possibilità di detrarre dall’imposta dovuta quanto eventualmente versato in occasione di precedenti rivalutazioni sul medesimo terreno: nelle scorse edizioni si doveva invece versare interamente quanto dovuto e richiedere a rimborso quanto pagato in precedenza entro il termine di 48 mesi. m

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AT T U A L I T À

Contro il caro vita, iniziative di Coldiretti per i pensionati

“Q

uasi 1,2 milioni di pensionati coltivatori diretti riceve circa 600 euro al mese e l’importo si abbassa se si analizzano le pensioni di invalidità con 445 euro al mese e le pensioni ai superstiti che toccano a mala pena i 300 euro al mese.” È quanto emerge da una analisi di Federpensionati Coldiretti in occasione della presentazione del rapporto Istat sui Trattamenti pensionistici e beneficiari.

Commenta Lorenzo Bergese (nella foto), presidente Coldiretti Pensionati Cuneo “Siamo di fronte, ad elementi economici spesso di pura sussistenza che evidenziano situazioni difficili, soprattutto nelle campagne e nelle aree di montagna. Sempre

INPS – Modelli RED – Detrazioni – ICRIC

più persone devono far fronte ogni giorno agli aumenti del costo della vita, per questo le iniziative di Coldiretti nell’ambito del sociale sono orientate a sostenere concretamente i pensionati in difficoltà, con l’accoglienza in famiglie e servizi di assistenza in loco”. m

Nei prossimi giorni molti pensionati riceveranno dall’INPS un plico contenente la documentazione necessaria per la verifica della loro pensione (modello RED) , per il riconoscimento delle detrazioni per i carichi fiscali (modello DETRAZIONI) e/o per l’erogazione di prestazioni assistenziali (modello ICRIC – ICLAV – ACC AS/PS).

Il bustone conterrà un codice PIN che permette di accedere informaticamente alla propria banca dati presso l’INPS nonché il modello O bis M che riporta, per l’anno 2012, i dati del titolare (indirizzo, dati del delegato o del tutore, ufficio pagatore, importo complessivo del pagamento, detrazioni d’imposta, trattenute di lavoro, ecc) e, in un apposito riquadro, l’indicazione degli importi mensili per ognuna delle pensioni. Gli interessati sono tenuti a rispondere tempestivamente alle verifiche richieste dall’INPS pena il non riconoscimento delle agevolazioni a suo tempo richieste e per quanto riguarda il mancato invio del modello RED alla sospensione dell’erogazione delle pensioni. Gli uffici del CAF COLDIRETTI operanti presso gli uffici di Zona della Coldiretti sono a disposizione per l’assistenza alla compilazione, nonché all’invio telematico delle dichiarazioni richieste. Gli interessati dovranno presentarsi agli sportelli con tutto il plico a loro recapitato dall’INPS. m

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Inaugurata con successo “localMente” a Fossano

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abato 12 maggio a Fossano, in Piazza Dompè, vi è stata l’inaugurazione di localMente-Bottega di Campagna Amica. Grande l’afflusso di pubblico che, nonostante il caldo, ha voluto assistere all’apertura delle porte della Bottega di Campagna Amica.

La Cooperativa Agricola localMente, fondata da 10 aziende del territorio, ha l’obiettivo principale di vendere e valorizzare i prodotti agricoli locali. All’interno della Bottega, il consumatore trova il meglio delle produzioni agricole del fossanese e della provincia di Cuneo ed alcuni prodotti delle aziende italiane di Campagna Amica.

“Siamo un gruppo affiatato, una squadra che lavora per un obiettivo comune – dichiara Dario Armando, presidente di localMente – mettendo al primo posto la condivisione di valori quali la qualità, la genuinità, la sicurezza alimentare attraverso un dialogo sano, autentico e trasparente tra la realtà di chi produce e le esigenze di chi fa acquisti”.

“Con localMente si dà spazio a produttori che simboleggiano i valori del nostro territorio – dichiara Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo – e si vuole offrire al pubblico

un paniere di prodotti che rappresentano equilibrio nel rapporto qualità-prezzo. In un momento di crisi, aprire una Bottega e portare sviluppo è un forte segnale”.

“La lotta per il vero Made

in Italy è, ora più che mai, importantissima e stiamo inaugurando un luogo in cui si possono trovare solo prodotti italiani – sottolinea Lauro Pelazza, vice direttore Coldiretti Cuneo – per un’alimentazione

19 sana e consapevole è importante conoscere la qualità e la provenienza degli prodotti che consumiamo. LocalMente è frutto di una grande sinergia tra il Comune di Fossano che ha avviato il progetto ed il mondo agricolo rappresentato da Coldiretti, i quali hanno saputo concretizzare una progettualità non semplice!”

Il sindaco di Fossano Francesco Balocco, soddisfatto del risultato ottenuto, ha espresso l’auspicio che i fossanesi, ma non solo, diventino attenti clienti della Bottega e del Mercato. m

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Nocciola Piemonte IGP: scadenze e adempimenti per le aziende

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a campagna corilicola 2011/2012, appena conclusa, ha dato complessivamente ottimi risultati, proseguendo il trend positivo avviato lo scorso anno. L’annata è stata caratterizzata non soltanto da buoni quantitativi e da una qualità eccellente del prodotto, ma da riscontri significativi anche in termini economici per le imprese corilicole. Il mercato, in particolare l’industria dolciaria, ha mostrato notevoli apprezzamenti e riconosciuto gli elevati standard qualitativi offerti dalle produzioni, riconoscendone il valore aggiunto.

La conferma di tutto ciò arriva soprattutto dall’ottimo successo ottenuto in questi ultimi anni della Nocciola Piemonte IGP, con un numero sempre più ampio di produttori che scelgono di aderire al sistema di certificazione, individuando in esso uno strumento di maggiore

maggio 2012, l’apposito modello (Allegato1) comprensivo degli allegati richiesti: elenco dei Noccioleti nuovi o da integrare, con il dettaglio (per ogni appezzamento) dei dati catastali, comune di appartenenza, superficie, numero piante e data di impianto;

competitività. Di seguito, riportiamo le prossime scadenze ed adempimenti a carico delle aziende corilicole, richiesti dall’attuale Piano dei Controlli della Nocciola Piemonte IGP. Nuove iscrizioni al Piano dei controlli o richiesta d’integrazione appezzamenti Le aziende che NON sono mai state iscritte all’albo noccioleti o che intendono aggiungere nuovi appezzamenti, devono inviare ad INOQ entro il 31

Aziende iscritte per la produzione 2011 ◗ Trasmissione dati produttivi: tutte le aziende già iscritte nel 2011, devono trasmettere ad INOQ entro il 30 giugno 2012, l’apposito modello (Allegato 4) riportando le quantità di Nocciola Piemonte IGP raccolta (controllata e ritenuta idonea) e venduta (certificata); ◗ Conferma iscrizione per il 2012 (mantenimento nel sistema di controllo): attraverso lo stesso allegato (Allegato 4) e sempre entro il 30 giugno 2012, dovranno esprimere la propria

intenzione in merito all’utilizzo della denominazione per la campagna entrante. Coloro che intendono utilizzare la denominazione anche per il 2012 compileranno il campo “CHIEDE PER L’ANNO .................... il mantenimento nel sistema di controllo...” riportato sulla prima pagina dell’allegato stesso. ◗ Rinuncia alla produzione di Nocciola Piemonte IGP per il 2012 chi invece non intende avvalersi della denominazione per il 2012, daterà e firmerà il campo “Nel caso l’azienda preveda di non utilizzare l’IGP per l’anno in corso:” riportato sul retro dell’Allegato 4. Può trattarsi anche di rinuncia temporanea, per uno o più anni; il registro noccioleti viene mantenuto, ma non è possibile vendere il prodotto come Nocciola Piemonte IGP per il periodo di rinuncia. m

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N° 9 – 16-31 maggio 2012

Viaggio studio dei presidenti di Sezione

A Boves “Mestieri e Città”

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conclusione del corso di formazione per Dirigenti di Sezione Coldiretti, tenutosi a Cherasco nel periodo invernale, il 20 aprile si è tenuto un viaggio di studio. Allievi del corso, i presidenti di Sezione, provenienti dalle Zone di Fossano, Savigliano e Bra, che hanno visitato un caseificio sociale dedito alla produzione di formaggio Grana Padano e Provolone, a Lonato del Garda.

Ricevuti dal Presidente e dal Direttore tecnico-commerciale della coop. Gardalatte, dopo una breve ma chiara presentazione della società e della realtà locale, il gruppo ha visitato la struttura seguendo le varie fasi di lavorazione del latte fino alla stagionatura delle forme.

Molto interesse da parte dei partecipanti ha suscitato la visita di questa importante realtà che con i suoi 650.000 quintali di latte raccolto e trasformato, è una delle più importanti del Nord Italia. m

A

Boves, da venerdì 1 a domenica 3 giugno, si svolge la manifestazione “Mestieri e Città”, organizzata dalla città di Boves, insieme a numerosi enti, tra cui Coldiretti, che sarà presente in Piazza Italia con i Laboratori per gli studenti e il Mercato di Campagna Amica. I laboratori, dedicati agli allievi delle Scuole primarie e medie di Boves e dei comuni vicini, offriranno l’occasione per conoscere meglio i segreti del mondo agricolo e dei lavori che riguardano tanti settori, in particolare: pasta, fiori, animali, bosco, orto e mestieri di un tempo. m

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BIOLOGICO

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Nel 2011 aumentano del 9% i consumi bio in Italia.

Boom nel nord ovest +12.5% Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

È

un bilancio più che soddisfacente quello che il 2011 ha riservato ai prodotti biologici in Italia. Dalla rilevazione Ismea-Gfk-Eurisko emerge un incremento della spesa dell’8,9% su base annua, in leggero rallentamento rispetto al tasso di crescita del 2010, ma in evidente controtendenza con la riduzione complessiva dei consumi di generi alimentari “convenzionali”.

La dinamica, che riguarda l’insieme dei prodotti bio confezionati venduti dalla

Gdo, è il risultato di andamenti comunque differenziati.

Incrementi si rilevano in particolare per i lattiero-caseari (le rilevazioni indicano una crescita degli acquisti nel 2011 del 16,2%), le uova (+21,4%) e per altre referenze come biscotti, dolciumi e snack (+16,1%) e bevande analcoliche (+16%).

Più contenuti gli aumenti per l’ortofrutta fresca e trasformata (+3,4%), che resta comunque la categoria guida tra i prodotti biologici, raggiungendo un’incidenza sul totale pari

a quasi un terzo in termini di valore.

Segnano il passo anche pasta, riso e sostituti del pane (-3,2% nel complesso), con un bilancio 2011 particolarmente negativo per la pasta bio, i cui acquisti si sono ridotti di oltre l’11%.

Anche per carni e salumi emerge in generale una flessione dell’8,2% degli acquisti, in un’annata negativa inoltre per gli oli (–18,6%) e per la categoria “zucchero, caffè e tè” (–3,4%).

I consumi denotano, dunque,

un quadro molto variegato nella dinamica 2011, confermando tuttavia, all’interno delle singole produzioni, ancora una convergenza degli acquisti su uova, yogurt e latte, che insieme coprono oltre il 30% dei prodotti monitorati e che hanno registrato forti aumenti rispetto all’anno precedente.

Tutte le macro ripartizioni territoriali – rileva ancora l’Ismea – sono state interessate da una crescita degli acquisti nel corso del 2011, più accentuata al Sud (+19,2%). Le regioni

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settentrionali mantengono però un peso preponderante, con oltre il 70% di incidenza sul totale, confermando una forte propensione al consumo rispetto a una vocazione produttiva tipica invece delle regioni del Centro-Sud. Si stima in Italia un giro d’affari legato al mercato bio attorno a un miliardo e 550 milioni di euro, che assegna al nostro Paese il quinto posto dopo Usa, Germania, Francia, Regno Unito e Canada. A livello mondiale, stando alle ultime valutazioni, il fatturato del biologico è stimato complessivamente sui 44,5 miliardi di euro.

Sul piano strutturale l’Italia, con 1,11 milioni di ettari investiti nelle coltivazioni biologiche, ha perso, da un paio d’anni, il primato europeo, passato adesso della Spagna (1,46 milioni di ettari). La classifica mondiale la vede al settimo posto, con il 3% circa della superficie complessiva mondiale, valutata sui 37 milioni di ettari. m

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Acquisti domestici in valore di prodotti biologici per area geografica nel 2011

“Piacere... Carrù. Manzi e buoi dei paesi tuoi”

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omenica 6 maggio a Carrù, si è svolta la manifestazione “Piacere... Carrù. Manzi e buoi dei paesi tuoi”. Per l’occasione la sezione Coldiretti di Carrù ha organizzato una fattoria didattica, premiata dall’interesse del pubblico, che ha potuto conoscere le principali tipologie di animali allevati nel carrucese. Erano presenti anche le aziende di Fattoria Amica Coldiretti, che hanno allestito una vetrina dei prodotti tipici locali. m

La Banca Regionale Europea, in relazione alla diffusione della batteriosi (cancro del Kiwi), in collaborazione con CREDITAGRI mette a disposizione degli agricoltori un finanziamento a m/l termine per l’estirpo/reimpianto.

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v iti v inicolo

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News dal settore vitivinicolo Decade l’obbligo di registrare l’aggiunta di solforosa, attese novità sui documenti di trasporto Il REG 314/2012, pubblicato il 13aprile, recependo le richieste che si sono presentate, prevede finalmente la soppressione dell’obbligo di annotare le aggiunte di solforosa nei registri di cantina. L’abrogazione dell’obbligo è in vigore dal 16 aprile 2012. E’ bene precisare che la soppressione non è estesa all’indicazione in etichetta, dove la scritta “contiene solfiti” deve continuare a figurare, tradotta nella lingua del Paese UE di destinazione.

Il Regolamento contiene altre novità (da una prima lettura non sempre positive), riguardanti, tra l’altro, i documenti di accompagnamento elettronici, gli attestati DO e certificazioni, che prossimamente saranno oggetto di incontri presso il Ministero per renderle applicabili.

Occorre in ogni caso già anticipare che in attesa delle norme nazionali applicative e fino al 1-8-2012 continua ad essere consentito: 1) l’impiego dei documenti attualmente previsti per la circolazione dei prodotti vitivinicoli in ambito nazionale e nel territorio UE, quando spediti dai “piccoli produttori” 2) l’impiego dei suddetti documenti per tutti i trasporti

in territorio nazionale, che restano esclusi dall’obbligo di emisssione dell’e-AD (il documento elettronico previsto per il trasporto dei prodotti viti9vinicoli spediti da depositi fiscali in altri Paesi UE) Liberalizzazione impianti: sempre più dubbi L’attuale OCM vino, negoziata nel 2007, prevede che dal 1-1-2016 (fatte salve proroghe che ciascun Paese Membro può chiedere fino al 31-12-2018), decada il regime dei diritti di reimpianto e che vi sia completa libertà di realizzare vigneti.

Durante incontri a Bruxelles e non solo lì, la maggior parte delle delegazioni degli Stati ha manifestato dubbi su tale liberalizzazione, dichiarandosi favorevole al mantenimento del diritto di reimpianto. Si teme che la deregulation possa provocare distorsioni all’interno delle aree

vitate con ricadute negative sui produttori.

Coldiretti, che già in sede di discussione della OCM non condivideva l’abolizione dell’attuale sistema dei diritti, sostiene la battaglia per il mantenimento del vincolo in futuro, anche perché ritiene che l’attuale normativa comunitaria (Ocm Vino) sia fortemente penalizzante per le aree vocate e tradizionali dell’Europa mediterranea; il mantenimento dei diritti contribuirebbe a mantenere in equilibrio il vigneto UE, contrastando la delocalizzazione verso le aree del Nord e dell’Est Europa.

In base a queste ragioni Coldiretti a livello locale (nei singoli disciplinari di produzione), prima e a livello nazionale poi, ha chiesto ed ottenuto che si possa applicare la regolamentazione, la limitazione, o il blocco delle iscrizioni ai fini dell’idoneità a produrre vini a Denominazione d’Origine.

Di qui le note regolamentazioni sui vini Barolo, Barbaresco, Roero Arneis, Langhe Arneis e il blocco su Dogliani. Il tema della liberalizzazione non deve essere visto senza considerare il complesso delle regole stabilite all’interno della attuale Ocm Vino, che prevede tra l’altro la conferma dello zuccheraggio per alcune aree e l’esclusione per altre.

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Questa pratica va necessariamente rimessa in discussione e va riaffermato il principio della vocazione territoriale. Il quadro normativo attuale mantiene una disparità non accettabile nella definizione di vino in ambito comunitario in quanto in Italia e nell’area mediterranea il vino è ottenuto esclusivamente dall’uva, mentre il vino dell’Europa continentale è un prodotto che non necessariamente è ottenuto solo dall’uva perché di fatto viene data la possibilità di aggiungere zucchero ottenuto dalla barbabietola o dalla canna da zucchero, e senza che il consumatore sia informato.

Già oggi, pertanto, si assiste ad una situazione di vantaggio competitivo per le produzioni del Nord e dell’Est Europa; situazione che, insieme alla suddetta liberalizzazione delle superfici vitate – prevista a partire dal primo gennaio 2016 – potrebbe spingere a una forte delocalizzazione delle superfici coltivate a vigneto. Qualsiasi forma di transizione verso un sistema non basato sui diritti di impianto in ambito UE non potrà essere accettato senza rimettere anche in discussione la possibilità di utilizzare le zucchero per aumentare la gradazione dei vini prodotti nelle aree meno vocate, dove il vigneto UE tenderà a spostarsi. m

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“Cooking-show” con Coldiretti all’Alberghiero di Mondovì

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oldiretti Zona di Mondovì propone un’iniziativa, curiosa ed interessante, a tutti i consumatori e in particolare a quanti acquistano i prodotti alimentari al mercato contadino di Mondovì. Si tratta di un “Cookingshow”, che si svolgerà presso l’Istituto Alberghiero “G.Giolitti”, in Piazza IV Novembre a Mondovì e si articola in due serate, mercoledì 30 maggio e lunedì 4 giugno, alle ore 20,30.

Il programma prevede due esercitazioni pratiche, con lezioni di cucina, con docenti dell’istituto Alberghiero stesso, per realizzare piatti tipici del panorama gastronomico del territorio, ed utilizzando tutti prodotti presenti in vendita nell’area mercatale.

Le serate didattiche si rivolgono a tutti i consumatori che desiderano cimentarsi nella realizzazione di piatti tipici e prevedono un numero massimo di partecipanti (trenta persone).

Tutti gli interessati ad iscriversi, sono invitati a farlo entro e non oltre sabato 26 maggio, presso la Coldiretti di Mondovì al numero telefonico 0174.560211, facendo riferimento alla Signora Alessandra Marrazzo. m

Progetto teatrale “Lo Spirito Del Vino”

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n progetto trasversale, che abbraccia gli ambiti della cultura, dei giovani, della promozione del territorio e del turismo e che ha, al centro, “la storia del vino e dei suoi valori fondamentali, descritta attraverso il racconto di uno spirito libero che ne rappresenta l’essenza più vera e nascosta. Egli ci accompagna attraverso i momenti felici e tristi dell’esistenza umana fino all’epoca attuale...” Si tratta dell’iniziativa della Banda Musicale “G. Gabetti” di La Morra, un’associazione senza scopo di lucro con sede a La Morra che conta una cinquantina di elementi, tutti lamorresi. Il gruppo, giovane, negli ultimi anni sta cercando di ripensare il ruolo della Banda in chiave moderna e ha organizzato uno spettacolo ad Alba, la cui prima è andata in scena sabato 19 maggio, in Sala Ordet ad Alba (vedi il sito www.albeisa.it). Il tema dello spettacolo è la storia dell’elemento che più identifica il nostro territorio ed in particolare del vino che più ci rappresenta: il Barolo.

“Lo spirito del vino – dicono i componenti del gruppo – riesce ad essere il motore di un’armonia che unisce sul palco figure tra loro profondamente diverse in un percorso teatrale unico dove tutti sono protagonisti, anche gli spettatori stessi.

La rappresentazione si articola in cinque scene legate da quattro intervalli, dove l’ascoltatore è coinvolto con tutti i suoi sensi. Lo scopo è quello di raccontare, ma anche di risvegliare, la riflessione e l’umiltà, spesso dimenticate nel mondo caotico di oggi”. Vi invitiamo a seguire l’evoluzione del progetto sul sito www.bandagabetti. it/lospiritodelvino.php m

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Martedì 8 maggio, presso l’Ufficio Zona Coldiretti a Savigliano, si è riunita l’Assemblea che ha votato il nuovo Consiglio Provinciale

Assemblea Terranostra Cuneo: Giuseppe Buttieri eletto presidente

N

uovo direttivo per Terranostra Cuneo: martedì 8 maggio si è riunita, presso l’Ufficio Zona Coldiretti a Savigliano, l’assemblea di Terranostra Cuneo, in cui è stato votato il nuovo Consiglio provinciale. Il Consiglio ha poi eletto presidente e vice presidente che ‘guideranno’ l’associazione per i prossimi quattro anni. A ricoprire l’incarico di presidente è Giuseppe Buttieri, imprenditore agricolo di Cherasco titolare dell’azienda agricola “Buttieri Giuseppe” che, fin dagli anni Settanta coltiva con metodo biologico, produce e vende direttamente olio di girasole; l’annesso agriturismo è nato invece nel 2005. Buttieri subentra a Severino Oberto, presidente per 6 anni e vice presidente in precedenza.

Il ruolo di vice presidente è stato assegnato a Luciano Revelli di Farigliano, titolare dell’azienda agrituristica “Pianbosco”.

“Terranostra raggruppa oggi, in provincia di Cuneo, un centinaio di aziende agrituristiche –

commenta il neo presidente Giuseppe Buttieri – e continuerà ad impegnarsi sempre più nel fornire ai consumatori e ai turisti uno spaccato autentico di quella che è l’agricoltura cuneese, i suoi prodotti e l’accoglienza degli imprenditori agricoli”. Fanno inoltre parte del Consiglio Provinciale Chiara Andreis dell’azienda agrituristica “Cascina Sant’Eufemia” a Sinio, Serena Destefanis dell’azienda agrituristica “Il Bricco” a Treiso, Aldo Monchiero dell’azienda agrituristica “Rumè” a Murazzano, Manuela Nicola dell’azienda agrituristica “L’Orto del Pianbosco” a Fossano, Pierfranco Oberto dell’azienda agrituristica “Il Gelso” a La Morra, Franca Pejrone dell’azienda agrituristica “Antica Cascina Costa” a Pagno, Daniela Turco dell’azienda

agrituristica “Lungaserra” di Chiusa Pesio, Roberto Vallauri dell’azienda agrituristica “L’Agrifoglio” a Limone Piemonte, Silvia Veglia dell’azienda agrituristica “Cascina Castellera” a Serravalle Langhe.

L’assemblea è stata anche occasione per presentare il nuovo progetto nazionale di Coldiretti: Terranostra entra a pieno titolo nel percorso di Campagna Amica. “Agriturismo Terranostra” diventano quindi “Agriturismo di Campagna Amica” sempre seguiti e promossi da Terranostra; tutto il bello di un agriturismo di Terranostra più tutto il buono dei prodotti di Campagna Amica, da oggi in un unico marchio. Il legame tra produttori e consumatori è fondamentale anche per l’agriturismo, che prima e più di altre attività ha saputo gettare le basi per la costruzione di una preziosa “alleanza” tra chi produce e chi consuma, ha fatto conoscere l’importanza dell’agricoltura e delle produzioni, della tipicità dei prodotti e del collegamento con la loro origine, il territorio e la cultura locale. m

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IVA – Operazioni con l’estero – Iscrizione al VIES ’inclusione della partita Iva nel sistema VIES, necessaria a compiere operazioni con operatori residenti in altri Paesi dell’Unione Europea non avviene più automaticamente, bensì è necessario che gli interessati ne manifestino espressamente la volontà. Tale manifestazione può avvenire in sede di inizio di attività nel modello AA9 per le persone fisiche e AA7 per i soggetti diversi, oppure successivamente, producendo agli uffici dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competenti un’apposita istanza.

Dalla richiesta di inclusione deve trascorrere un periodo di 30 giorni nel quale gli interessati devono astenersi dal compiere tali operazioni, rimanendo sospesa la soggettività Iva in ambito UE. I soggetti potranno continuare ad utilizzare quindi legittimamente la propria partita Iva ma solo per le

operazioni italiane, mentre potranno operare nell’Unione Europea dopo 30 giorni in cui si è realizzato il silenzio assenso dell’amministrazione finanziaria.

L’iscrizione è necessaria per operare in regime di non

imponibilità Iva: è bene pertanto che le imprese interessate a porre in essere operazioni con l’estero verifichino preventivamente la loro posizione per evitare l’applicazione di sanzioni amministrative. m

“Il miglior piatto alle nocciole d’Italia”

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Cortemilia, nel cuore delle Langhe, è stata protagonista la Nocciola Piemonte IGP, la “Più buona del Mondo”.

Con due concorsi, uno per i dolci che ha richiamato 18 tra i migliori pasticcieri del Mondo, ed uno per i piatti salati che ha portato in Alta Langa 10 tra i più rinomati chef d’Italia, durante una quattro giorni, si è scoperto in quante preparazioni può essere impiegata la nocciola in preparazioni che ne esaltano le peculiarità e permettono di

interpretarne al meglio gusto e sapore.

I due prestigiosi concorsi, “The Best Dolce alle Nocciole in the World”, e “Il miglior piatto alle nocciole d’Italia” sono stati organizzati grazie alle sinergie

tra l’Assessorato al Commercio della Regione Piemonte, il comune di Cortemilia, L’Ente Fiera della Nocciola, il Consorzio Turistico delle Langhe e le riviste “Pasticceria Internazionale” e “Food & Beverage”. m

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Amica Società Cooperativa: il guadagno inizia dal risparmio

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n anno fa iniziava ad operare Amica Società Cooperativa, con lo scopo di effettuare acquisti collettivi di prodotti impiegati dalle aziende agricole nelle diverse attività di produzione, trasformazione e confezionamento. “Per gli acquisti – evidenzia il presidente della Cooperativa, Bernardino Negro – ci si rivolge direttamente alle fabbriche (quando possibile), e ciò, insieme all’organizzazione precisa delle forniture, consente di risparmiare sugli approvvigionamenti di materiali come bottiglie, vasi e barattoli per le conserve alimentari, articoli per la lotta integrata,ed altro ancora”.

Si è scelta una forma leggera di azione, evitando il più possibile i costi di magazzinaggio e di logistica distributiva, per contenere i ricarichi sulle forniture al minimo (applicate solo per pareggiare le spese amministrative e fiscali necessarie alla sopravvivenza della cooperativa) e pertanto riversare

sulle aziende ogni beneficio.

“I soci sono in costante crescita – aggiunge Fabrizio Rapallino, direttore di Amica Società Cooperativa –. Proprio nel numero dei produttori che aderisce e che aderirà prossimamente sta la forza e l’efficacia della Cooperativa, che prevede anche di ampliare la gamma degli articoli inseriti nel proprio catalogo”. La prima assemblea, tenutasi alcuni

giorni fa, ha messo in evidenza l’impegno che dovrà perseguire nei prossimi mesi “Amica” nel raccogliere dai produttori agricoli indicazioni su quali materie, strumenti, prodotti, attrezzi inserire nei listini e nelle proposte d’acquisto. Oltre a rafforzare il potere contrattuale in fase di acquisto, un’ampia base di affiliati favorisce ed accelera il completamento dei carichi. In questo modo si risponde anche

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alle esigenze delle realtà più piccole. Alcuni ordini insieme ne formano uno completo che giustifica gli oneri di trasporto e di consegna.

L’esistenza di Amica Cooperativa ha portato anche un secondo effetto positivo: quello di fare da calmiere sul mercato e creare concorrenza. Non mancano le contromisure della filiera (il noto centesimo in meno…), ma i soci sapranno distinguere le vere convenienze e potranno fare le opportune valutazioni”.

Per chi vuole saperne di più o intende aderire, non è stabilito obbligo di acquisto esclusivo tramite la cooperativa, e gli uffici della Coldiretti sono a disposizione per ogni necessità e suggerimento, onde far fruttare appieno le opportunità di risparmio tramite gli acquisti collettivi.

Per ulteriori informazioni, la segreteria di Amica Cooperativa risponde al numero 0171447295, mail: cooperativa.amica.cn@ coldiretti.it m

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Donne Impresa Alessandria in visita nel cuneese

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pranzo con prodotti tipici della zona, la visita nel monregalese si è conclusa presso il Santuario di

Vicoforte, tappa caratteristica, ove ammirare la famosa cupola ellittica del Settecento. m

A “Degustibus 2012” le aziende di Campagna Amica

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i è svolta con grande successo da venerdì 11 a domenica 13 la Seconda edizione dell’evento “Degustibus 2012” che ha voluto creare un percorso itinerante che per dare valore a tutti i prodotti enogastronomici e artigianali del territorio italiano. A Degustibus hanno partecipato una quindicina di aziende aderenti ai nostri circuiti di Fattoria Amica e Campagna Amica proponendo un vero e proprio tour all’interno della

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città di Cuneo, con possibilità di degustare e acquistare gustosi cibi: dai formaggi ai salumi tipici, alla pasta ai vini, dai biscotti, alle

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torte, alle nocciole ecc. Erano presenti anche aziende della vicina Liguria con fiori, bonsai, olive e olio extra vergine. m

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Il sole ha accompagnato il gruppo tutto il giorno e, dopo un

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n nutrito gruppo di imprenditrici di Alessandria ha visitato, giovedì 3 maggio, due aziende del cuneese in un percorso di viaggio-studio, per conoscere ed apprezzare realtà diverse, ma vicine a loro. Il primo appuntamento al loro arrivo è stato presso l’Azienda Agricola San Biagio di Delia Revelli a Mondovì, di allevamento di pesce d’acqua dolce in particolar modo di trote (iridee, fario, salmerini), ma anche di carpe, storioni, anguille; l’azienda è anche Punto di Campagna Amica e Fattoria Didattica. In seguito il gruppo di imprenditrici si è recato all’Agritomeria Sanbiagese di Elio Marabotto di Mondovì, azienda di produzione di formaggio e carne dove hanno anche potuto vedere da vicino i processi di lavorazione.

“Riteniamo che sia importante avviare scambi tra realtà imprenditoriali di diverse province – dichiara Delia Revelli, responsabile provinciale Donne Impresa – sono sempre occasioni di incontro, di confronto e di amicizia, siamo vicine, ma abbiamo caratteristiche territoriali differenti quindi è utile scambiarsi opinioni sulle problematiche che toccano le aziende. Imprenditrici diverse

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“Coldiretti Flash”: l’informazione di Coldiretti on line e in tv

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l fine di completare l’informazione alle imprese agricole, Coldiretti Cuneo e Piemonte hanno realizzato “Coldiretti Flash”, un telegiornale che tratta argomenti di grande attualità con aggiornamento settimanale. È visibile on line, attraverso i siti di Coldiretti, www.cuneo.coldiretti.it cliccando sul banner centrale nell’homepage e su www.piemonte.coldiretti.it sul banner laterale destro. Il tg, pubblicato su You Tube, è raggiungibile anche dai banner presenti sui siti de La Stampa (www.lastampa.it/cuneo), Cuneocronaca (www.cuneocronaca.it), Targatocn (www.targatocn. it), AtNews (www.atnews.it).

Da qualche settimana è visibile anche su Telecupole Piemonte ogni mercoledì alle 20.50.

Coldiretti Flash è condotto in studio dai giornalisti di Coldiretti, Michelangelo Pellegrino e Chiara Serra (foto sotto). m

T

orna domenica 27 Maggio l’atteso appuntamento con la 2a edizione della Fiera di Maggio a Busca, evento che lo scorso anno ha riscosso grande successo. La manifestazione avrà lungo nelle principali vie del paese. A partire dalle ore 10.00, fino alle 19.30, saranno presenti le eccellenze artigiane, il Mercato di Campagna Amica, ed è prevista l’apertura dei negozi , insieme a momenti di animazione, tra cui il 5° Raduno di trattori d’epoca e la mostra presso Casa Francotto “ Ti ricordi la festa dell’albero…?”, visitabile sia sabato 26 che domenica 27. m

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S caden z e a z iendali

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N° 9 – 16-31 maggio 2012

a tale adempimento le ditte IVA che effettuano cessioni nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art.8, lettera c) del D.P.R. 633/72.

31 MAGGIO IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse .

Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

ELENCHI CLIENTI E FORNITORI – BLACK LIST – SOGGETTI MENSILI – Invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio fiscale in Paesi “black list” registrate o soggette a registrazione nel mese di aprile 2012, di importo superiore a 500 euro.

15 GIUGNO IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di maggio, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè maggio.

18 GIUGNO (essendo il 16 giugno sabato) IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI MAGGIO Annotazione di liquidazione per il mese di maggio e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2011 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000,00 se prestazione di servizio o di euro 700.000,00 per le altre attività.

Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore ai limiti suddetti che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/93.

IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLA DICHIARAZIONE D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente all’Agenzia delle Entrate la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA nel mese di maggio 2012. Sono obbligati

VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di maggio sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

VERSAMENTO ACCONTO IMU 2012 Scade il termine per il versamento della prima rata di acconto IMU anno 2012, tramite modello F24. L’acconto si calcola applicando le aliquote di base nazionali (anche se i comuni hanno già deliberato le aliquote).

VERSAMENTO IRPEF, ADDIZIONALE REGIONALE E COMUNALE IRPEF, IRAP SALDO 2011 Scade il termine per effettuare il versamento del saldo IRPEF, addizionale regionale e comunale IRPEF ed IRAP anno 2011, per i contribuenti obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi.

ACCONTO IRPEF –Scade il termine per versare la prima rata di acconto IRPEF, nella misura del 40% dell’acconto totale dovuto (99%) se l’importo risultante al rigo RN33 è pari o superiore a euro 257,72.

Il contribuente può dedurre dagli acconti da versare i relativi crediti d’imposta.

ACCONTO IRAP – I contribuenti che esercitano attività diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi debbono effettuare il versamento della prima rata di acconto IRAP nella misura del 40 per cento dell’acconto totale dovuto (99%) se l’imposta è pari o superiore a euro 257,52. Non sono tenuti al versamento i produttori agricoli esonerati dalla tenuta della contabilità IVA. DIRITTO ANNUALE CCIAA 2012 – Entro tale data le imprese iscritte al Registro annuale della Camera di Commercio sono tenute al versamento, tramite modello F24, del diritto annuale 2012. L’importo del diritto per le imprese individuali e le società semplici iscritte nella sezione agricola per l’anno 2012 è stato stabilito in euro 88 (ottantotto).

Le imprese che esercitano l’attività attraverso unità locali devono versare, per ciascuna di esse, un diritto pari al 20% di quello dovuto per la sede principale, nella fattispecie 18 euro.

30 GIUGNO SCADENZA VERIFICHE UMA –Il 30 giugno scade il termine per la presentazione delle verifiche annuali del carburante agricolo 2011/2012 (UMA). È indispensabile aver costituito e validato il fascicolo aziendale contenente tutte le informazioni riguardanti la consistenza aziendale della ditta. Gli adempimenti da rispettare per lo svolgimento della verifica UMA sono sempre i medesimi: devono essere presentate per la verifica tutte le ditte munite di buono/assegnazione 2011 anche se non prelevato e tutte quelle ditte che, anche se sprovviste di buono/ assegnazione 2011 presentano una rimanenza 2010. I nostri Uffici di Zona sono a disposizione per rilascio del buono carburante, nonché per ogni ulteriore chiarimento. m

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N OT I Z I E E PAC A

N° 9 – 16-31 maggio 2012

Il Supplemento di pensione Cos’è Il pensionato che, dopo la liquidazione della pensione, continua a lavorare e, conseguentemente, a versare i relativi contributi, può chiedere all’INPS che la pensione venga ricalcolata con l’aggiunta dei nuovi contributi, attraverso la liquidazione di un supplemento di pensione.

Quando Il supplemento si può chiedere a condizione che: - siano trascorsi almeno cinque anni dalla decorrenza della pensione o del precedente supplemento

oppure - siano trascorsi due anni dalla decorrenza della pensione o del precedente supplemento, purché l’interessato abbia

superato l’età prevista per la pensione di vecchiaia.

Quest’ultima possibilità è concessa una sola volta.

Contributi versati in diverse gestioni Nel caso in cui l’interessato sia già titolare di pensione come lavoratore dipendente e possa far valere anche contributi versati nelle gestioni speciali per i lavoratori autonomi (cioè coltivatori diretti, artigiani, commercianti), può chiedere il supplemento di pensione solo dopo aver compiuto l’età pensionabile per vecchiaia nelle gestioni speciali (requisiti modificate dalla Riforma Monti) e sempreché siano trascorsi almeno due anni o cinque anni come precisato in precedenza.

Pensione ai superstiti I contributi versati dopo la decorrenza della pensione o del precedente supplemento e non richiesti in aggiunta dal defunto, vengono automaticamente inseriti nell’importo della pensione ai superstiti, cioè senza necessità di presentare ulteriori domande oltre a quella di reversibilità.

Decorrenza Il supplemento decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della relativa domanda, pertanto è utile controllare attraverso l’assistenza del Patronato Epaca della Coldiretti l’esistenza del relativo requisito, ciò per non perdere dei ratei di pensione maggiorati del relativo supplemento. m

Malattie professionali

P

uò capitare a volte di sentire alcuni lavoratori autonomi lamentarsi per problematiche fisiche che nel tempo sono peggiorate, soprattutto in relazione ed a causa del lavoro svolto in ambito professionale.

Non tutti sanno che questa situazione particolare potrebbe rientrare, a buon diritto, nel riconoscimento della malattia professionale da parte dell’INAIL; sono in molti a pensare che questo tipo di indennizzo sia riservato solo ai lavoratori dipendenti, mentre anche i lavoratori autonomi, versando regolarmente la loro quota di contributi infortunistici, hanno titolo ad ottenere, in determinate situazioni, tale risarcimento.

Infatti, a differenza dell’infortunio che viene causato da un evento causale

VA R I E

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Un nuovo libro sulla lavorazione del legno

“R improvviso, violento ed inatteso, la malattia professionale viene definita come una patologia che si realizza in funzione di una causa o concausa lenta nel tempo che sia riconducibile ad una o più attività svolte e ripetute su più anni.

Il Patronato EPACA della Coldiretti, attraverso una qualificata consulenza medica gratuita, sta sviluppando in questi ultimi tempi un’attenta analisi di queste casistiche in modo da garantire, a coloro che ne potrebbero avere diritto, un’assistenza immediata con la possibilità di erogazione da parte dell’INAIL di indennizzi e rendite.

Secondo la vigente normativa, qualora venga riconosciuta la malattia professionale (tunnel carpale, tendinite ecc…) e dalla stessa derivi una percentuale di invalidità permanente, verrà erogato un indennizzo una tantum per i danni dal 6 al 15 per cento ed una rendita mensile per i danni cui venga riconosciuta una percentuale superiore al 15. È importante che tali patologie siano denunciate all’INAIL tempestivamente al fine di poter ottenere, dimostrato il nesso con l’attività agricola, il giusto indennizzo.

Gli uffici del Patronato EPACA sono a disposizione per le informazioni in merito. m

ose di legno. Brossasco, il mobile rustico, l’intraprendenza di un paese”, è il libro scritto dalla giovane Elisa Magalì Tonda (Edizioni Soulestrelh, 18 euro, 168 pagine). Attraverso le voci dei protagonisti, queste pagine raccontano un frammento della storia di Brossasco, teatro dello straordinario sviluppo dell’industria del mobile rustico della Valle Varaita. Emozionanti le fotografie, in bianco e nero, significative le numerose testimonianze raccolte dalla giovane autrice, che confessa: “Per anni ho osservato mio padre, durante il suo lavoro: ammirando la sua bravura nel modellare un materiale apparentemente inerte, intuendo piano piano i segreti della sua arte. Ho scoperto che il legno è vivo e si trasforma con il tempo, ho imparato a riconoscere il valore e la preziosità di un mobile vero, a percepire il calore e la robustezza del legno massiccio”.

Il volume trae spunto dalla tesi di laurea di Elisa Tonda. “Il nascere e lo svilupparsi di una industria, quella della lavorazione dei mobili, è descritto con prosa chiara e ben documentata” scrive Almerino De Angelis nell’introduzione. Nel libro, si riconoscono molti elementi tipici delle comunità contadine del passato. m

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TEMPO LIBERO

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PENSIONATI DONNE IMPRESA

GIOVEDÌ 21 GIUGNO 2012

Programma: • Ore 10,00 – Accoglienza dei Signori partecipanti; • Ore 10,30 – Santa Messa officiata da S.E. Monsignor Giuseppe Cavallotto Vescovo di Cuneo e Fossano nel Santuario della Madonna dei Boschi di Boves; • Ore 11,30 – Saluto dei Dirigenti Provinciali, Regionali e Nazionali; • Ore 12,30 – Pranzo presso il Palazzetto dello Sport a cura di “Cabaret sull’Aia” Possibilità di pranzare al sacco presso l’area picnic attrezzata di Parco Marquet; • Ore 16,00 – Giochi, musiche, danze e possibilità di visitare il Santuario di Madonna dei Boschi.

Nel tardo pomeriggio, partenza dei pullman per il rientro nelle varie località della Provincia.

IMPORTANTE!

Le adesioni per il pranzo e l’eventuale servizio pullman dovranno pervenire, con relativa quota, agli uffici di Zona e di Recapito Coldiretti

entro SABATO 9 GIUGNO (fino a esaurimento posti disponibili) La Segreteria Provinciale Pensionati e Donne Impresa è disponibile per ogni informazione in merito

tel. 0171/447287

PRANZO:

€30 a persona (€20 per i partecipanti al pranzo Festa Pensionati 2011) €16 per i bambini sotto i 10 anni Sarà possibile pranzare al sacco

TRASPORTO:

€16.00 a persona (minimo 30 partecipanti)

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TEMPO LIBERO

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N° 9 – 16-31 maggio 2012

Crociera a Venezia, Corfù, Malta, Napoli, Savona

dall’11 al 16 novembre 2012

LA COSTA FAVOLOSA: una nave da

crociera che ha la magia del castello incantato e il divertimento di un luna park virtuale, l’eleganza del palazzo reale e il benessere di un angolo di paradiso. Ottimo cibo in tutti i ristoranti della nave, spettacoli e divertimento serale.

IMPORTANTE: documento d’identità valido per l’espatrio 11 novembre: partenza ore 5.00 in Pullman GT verso Venezia, imbarco previsto alle ore 13,30 12 novembre: Bari (Permanenza a terra 13.0019.00). È uno dei maggiori centri della Cristianità, punto di partenza e di arrivo dei Crociati e ponte di comunicazione con l’Oriente.

13 novembre: Corfù (Permanenza a terra 8.0013.00). Esempio di antica arte bizantina e veneziana; vecchie case disposte ad anfiteatro in un alternarsi di intime viuzze e scorci panoramici.

14 novembre: Malta (Permanenza a terra 8.0013.00). Splendida isola nel cuore del Mediterraneo, un crogiolo di civiltà con storia millenaria.

15 novembre: Napoli (Permanenza a terra 8.0013.00). Città dalle continue sorprese, fatta di gente allegra, di sapori e gastronomia unici.

16 novembre: sbarco a Savona e rientro in pullman verso le località di partenza.

LA QUOTA COMPRENDE: trasferimento in bus dal Piemonte per Venezia; trasferimento in bus da Savona alle località di provenienza; sistemazione in cabina doppia interna con trattamento di pensione completa, pacchetto bevande incluse; accompagnatore agenzia; assicurazione medico-bagaglio.

LA QUOTA NON COMPRENDE: quota di servizio (pari ad euro 35 per persona); le escursioni; eventuali aumenti carburante attualmente non prevedibili; tutto quanto non espressamente indicato nel programma e ne “la quota comprende”.

ALTRE TIPOLOGIE DI SISTEMAZIONE: supplemento cabina esterna E1/E2: euro 65.00 a persona (incl. adeguamento assicurativo) supplemento cabina con balcone B1/B2/B3/B4: euro 125 (incl. adeguamento assicurativo) supplemento singola I1/I2 euro 120.00, cabina esterna E1/2 euro 150.00, cabina balcone B1/2/3/4 euro 180.00 Adesioni presso gli Uffici Zona Coldiretti e la Segreteria Provinciale Pensionati 0171.447287.

Al momento dell’adesione occorre versare un acconto di 100 euro a persona.

SCADENZA PRENOTAZIONI: 15 giugno!!!

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N otizie dal mondo dei cavalli

153a Fiera di San Pio… Roccaforte Mondovì, un paese in festa

HE IA MO C R ICORD R ESE NT E P È E T S L’AC E B OOK SU FAC

S

abato 5, domenica 6 e lunedì 7 maggio: tre giorni di festa si sono svolti a Roccaforte Mondovì in occasione della 153a Fiera di San Pio, protettore di questo bellissimo paese immerso nel verde della Valle Ellero.

Tre giorni indimenticabili per gli amanti del mondo animale, delle tradizioni e della buona cucina.

Sabato, nonostante il tempo minaccioso, cavalieri provenienti da tutta la provincia, si sono dati appuntamento per la passeggiata sui sentieri della Valle Ellero, valle che è stata inserita dalla Comunità Europea nell’elenco dei siti di maggior importanza per la conservazione della natura, quindi, nonostante la pioggia, i cavalieri hanno ammirato panorami mozzafiato

accompagnati dalla guida equestre Pietro Gavotto ed al ritorno, ecco ad attenderli una buona cena casalinga.

Domenica, già alle prime luci dell’alba, gli allevatori sono arrivati con i loro animali da esporre alla mostra zootecnica:

mucche piemontesi, pecore, capre di svariate razze, muli, asini e cavalli che quest’anno sono stati i protagonisti della giornata, in particolare cavalli da tiro che si sono esibiti nelle dimostrazioni di tiro di carri agricoli, slitte per il trasporto della legna e vari

attrezzi, che un tempo venivano utilizzati per i lavori agricoli. La loro performance si è potuta inoltre ammirare durante la rassegna delle razze con la sfilata di soggetti: Percheron; Comptois, Boulonnais, Frisoni, Haflinger, Purosangue italiani. Per quanto riguarda i muli condotti dai loro proprietari, si sono esibiti con grande “maestria” in un percorso di destrezza, muli che ancora oggi svolgono il lavoro agli alpeggi e nel trasporto di provviste ai Rifugi alpini.

Non sono mancate le emozioni forti con lo spettacolo equestre del Bianciotto Team (foto a lato), composto da Italo Biaciotto e Mario Zappa di Villar Perosa, Paolo Vicario di Ivrea che alla guida dei maestosi TPR Cavalli

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N° 9 – 16-31 maggio 2012

bancarelle in paese, la festa ha continuato con i giochi popolari per bambini chiudendo con il Nutella Party.

Sono stati veramente tre giorni intensi resi possibili grazie alla disponibilità del Comune di Roccaforte, della Pro Loco, del Gruppo degli Alpini e della

Protezione Civile, grazie alla generosità degli sponsor al grande ed accurato lavoro svolto dai Roccafortesi e alla serietà di tutti gli allevatori professionisti ed hobbisti che hanno presentato soggetti di ottima qualità. Non resta che rinnovare a tutti l’invito per l’anno prossimo!

APPUNTAMENTI DI GIUGNO Agricoli Italiani da Tiro Pesante Rapido attaccati in pariglia e in quadriglia, si sono esibiti in galoppate pancia terra, in derapate da far stare con il fiato sospeso. Cavalli agili e leggeri da stupire, sembravano tutto, meno che cavalli pesanti quando sollevavano la terra stringendo le curve precisi e potenti con la musica rock degli AC/DC di sottofondo che rendeva lo spettacolo ancor più coinvolgente. Vedere Bianciotto alle redini della sua quadriglia, ha emozionato tutti i presenti

che ricorderanno per un po’ quel ragazzo che innamoratosi di un TPR, il suo Quark, decise circa 11 anni fa di attaccarlo alla maratona e per apparigliarlo, girò mezza Italia finché trovò la sorella Penelope, così iniziò la sua avventura con i TPR e, grazie alla sua passione e caparbietà, oggi è presente in tutte le più importanti Fiere internazionali, accumulando successi.

Al termine di questa indimenticabile giornata, si è svolta una ricca lotteria.

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• 9-10 GIUGNO Raduno Passatore - Pro Loco Passatore.

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