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›› CR ONACA
Furto nella Chiesa di Santa Maria d’Ajello ad Afragola
Rubata una tela del settecento Il parroco: In questo rione c’è tanto degrado e incuria e le istituzioni sono assenti di Francesco Celardo aid nella chiesa di San Maria D'Aiello di Afragola, una Don Rino Capasso, da cinque mesi parroco della chiesa di San delle più antiche della provincia di Napoli. I ladri hanno Maria D'Aiello in sostituzione del Parroco Don Giorgio Monrubato quadri del ‘700, candelabri e ostensori, ma uno dei tefusco. I raid a quanto pare sono stati due consumati nello stesmalviventi è stato arrestato e gran parte della refurtiva è stata re- so momento. Dal muro della sacrestia è sparita una tela del 1700 raffigurante la flagellazione di Cristo. Poi sono cuperata. Ma, andiamo con ordine, verso le stati trafugati un altro quadro raffigurante il quattro della notte, al centralino del CommisVolto Santo, altre due cornici in Argento, due sariato di Afragola, diretto dal vice questore crocifissi in oro, quattro calici di metallo, un Sergio di Mauro, arriva una telefonata nella piatto d'argento con gli occhi di Santa Lucia, quale si raccontava di persone che pare sarebquattro candelieri, un cuore d’Argento, e bero entrate nella Chiesa. Nel frattempo, una un'acqua santiera. Bottino vicino ai cinquanpersona che aveva capito cosa stava succedentamila euro. I ladri hanno pure cercato di aprido nella Chiesa viene pure minacciato da un re il tabernacolo dove si conservano le ostie. ladro che indossava un passamontagna. Sul Ma non hanno toccato nulla. Secondo gli inposto, arriva una volante del Commissariato vestigatori intervenuti sul posto, il trio, forse che immediatamente nota una fiat Punto parquattro persone, ancora da identificare, ha forcheggiata nel piazzale che costeggia la Chiesa zato il cancello di ferro posto all'ingresso delcon una cornice antica appartenente a un qual'uscita secondaria della parrocchia, hanno sadro sul tetto. A un tratto, tre persone a volto lito le scale ed hanno raggiunto un'antica porcoperto uscendo dalla parte posteriore entrano ta di legno e da lì sono entrati in Chiesa dove in contatto con i poliziotti della volante. Ne hanno avuto tutto il tempo di gironzolare per nasce un fuggi fuggi a piedi con tanto di colarraffare dagli armadi gli oggetti preziosi e i luttazione tra poliziotti e ladri e un malvivenquadri del settecento. All'interno ed all'esterte finisce in manette. Si tratta di Michele Cano della chiesa, ci sono pure alcune telecamepasso, quarantadue anni, residente a FrattaLa tela rubata e non ritrovata re installate dal vecchio parroco proprio per maggiore. Gli altri due sono riusciti a scappascongiurare i furti. Gli inquirenti, sperano che re facendo perdere le loro tracce. La cornice recuperata, apparteneva al quadro della Madonna della Scafatella, dai filmati si possa rintracciare gli altri componenti della gang. “Un furto fatto alla comunità e a Dio”. Questo il commento la Santa protettrice degli agricoltori. Facendo una attenta analisi di quello che avrebbero portato via i ladri, il bottino è molto di don Rino Capasso, da cinque mesi parroco della chiesa di San pesante. Infatti, sul posto insieme ai poliziotti, è giunto anche Maria d'Aiello, che ha aggiunto: “Vengo da San Pietro a Patierno
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Qualche giorno fa la festa per il nuovo parroco le tue lacrime mi hanno fatto diventare più sacerdote di Cristo. Metto “nelMamma tuo cuore e in quello di Maria tutte le mie intenzioni”. Sono le parole che, emozionato, don Gennaro Capasso, nuovo parroco di S. Maria d’Ajello di Afragola ha pronunciato in occasione del possesso canonico avvenuto nella serata di lunedì 13 maggio. All’evento ha preso parte il Cardinale Crescenzio Sepe che ha dato lettura, nel corso di una solenne celebrazione eucaristica, della bolla di nomina per il possesso canonico. Presenti all’avvenimento il parroco emerito di Santa Maria, don Giorgio Montefusco, il Decano dell’XI decanato, don Massimo Vellutino, Padre Luigi Arena, rettore del Santuario dei Sacri Cuori ed tanti altri sacerdoti afragolesi, nonché alcune religiose della Casa di Afragola delle Piccole Ancelle di Cristo e alcune suore Ancelle del Sacro Cuore che non hanno fatto manca18 • Cogito
re il loro affetto al novello pastore. Ha fatto da cornice una comunità gioiosa e festante per l’avvenimento; da segnalare le musiche del coro che hanno accompagnato la funzione religiosa, splendidamente e magistralmente cantate dal maestro tenore Vincenzo Tremante; ottimo il lavoro di coordinamento delle forze dell’ordine, in particolare i vigili urbani con il tenente Francesco Calandrelli e gli agenti Giuseppe Frizzi e Maria Russo. Don Rino Capasso si avvicenda a don Giorgio Montefusco, amato sacerdote che, per 45 anni, ha guidato, in maniera sicura, una delle parrocchie più antiche della città, che vanta un medioevale complesso monumentale risalente al 1140. “Aiutate il vostro parroco, da solo non può farcela in questo cammino di fede”, così il Cardinale Sepe ha concluso la serata rivolgendosi ai fedeli presenti, dopo aver dato il benvenuto a don Gennaro e ab-
bracciato fraternamente don Giorgio per il servizio reso alla Chiesa. Dopo la messa, è stata letta la poesia (vedi box nella pagina successiva) del poeta
Il Cardinale Sepe con don Rino Anno XX - numero 337 - Venerdì 7 giugno 2013