Nuovo Artigiano - il Magazine di CNA Vicenza e CNA Verona 02/2014

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il magazine di cna vicenza e cna Verona

www.nuovoartigiano.it

“Mi è venuta un’idea”

Speciale Arredo e Concia

Foto di Claudia Zalla

Maggio 2014

Impresa Artigiana & P.M.I. - ANNO XI N°14 del 16 maggio 2014 - Poste italiane s.p.a. - Sped.abb.post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma, DCB Po

Nuovo artigiano


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editoriali

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europa: matrigna o noi struzzi? Dobbiamo imparare ad essere più incivisi nell’Unione Europea, ritornare ad essere protagonisti di un progetto che abbiamo contribuito a costituire - L’ appello di CNA va ai futuri eletti a Bruxelles: va superato il distacco che c’è tra la politica nazionale e quella europea - Serve equiparazione delle norme del welfare, della fiscalità contributiva e previdenziale, di sicurezza e legalità

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are la colpa all’Europa dei nostri problemi è voler nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi e noi Italiani non ce lo possiamo permettere. Abbiamo portato nei secoli e nei millenni nel mondo la nostra storia, il nostro sapere, le nostre eccellenze, i nostri tesori artistici, la nostra creatività, il nostro “made in”. Dobbiamo essere protagonisti in Europa, abbiamo contribuito a mettere in piedi questo grande progetto di Unione, l’Italia è stata una delle nazioni costituenti e ora che stiamo facendo? Stiamo sottovalutando da sempre questa grande opportunità di crescita e di sviluppo per le nostre imprese, per le nostre famiglie e per i nostri giovani. Non possiamo superare la crisi isolandoci angiolina mignolli presidente cna verona

di Angiolina Mignolli dal mondo e dall’Europa, significherebbe fare gli “struzzi” e noi non lo siamo. L’Europa deve fare un ulteriore passo avanti e diventare finalmente una vera unione politica ed economica. Come fare ? Cosa fare? Come contribuire ad accelerare questo logico passaggio? Va superato il distacco tra la politica nazionale e la politica europea, si viaggia su due binari diversi e scollegati. In questo modo il risultato è una mancanza di tutela del nostro tessuto produttivo, dei nostri lavoratori proprio da parte degli stessi governanti. Dovrebbe essere l’esatto contrario, in base alle norme che noi riteniamo prioritarie per il nostro paese si dovrebbe marcare a vista l’Unione Europea e pretendere e imporre di più. Ogni volta che mi viene data l’opportunità di far visita a Bruxelles, torno amareggiata perché mi rendo conto che mentre noi italiani ci pugnaliamo alle spalle per difendere il nostro orticello, in Europa i membri degli altri Stati lavorano e portano a casa opportunità commerciali e progetti finanziati. Perché l’Italia è il paese che meno utilizza i fondi dell’Unione Europea? Bisogna essere presenti dove si decide e si norma e non farsi solo votare alle elezioni e poi sparire. Non è possibile conoscere i nostri candidati alle europee solo al momento del voto e poi per anni nemmeno un cenno di vita per il proprio territorio, per i progetti, per le opportunità. Va abbattuta l’eccessiva pesantezza normativa e burocratica. Le norme non sono “tarate” sulle caratteristiche delle piccole e micro imprese. Non riscontriamo una corretta applicazione dei principi dello “Small Business Act” a tutela delle imprese minori che costituiscono il tessuto della nostra economia e qui ritengo torniamo ad un problema,

come detto, di efficace rappresentanza degli interessi del nostro territorio. Ci vuole immediatamente un’equiparazione delle norme relative al welfare, alla fiscalità contributiva e previdenziale, a sicurezza e legalità. Come si può pretendere che con un’imposizione fiscale/contributiva che colpisce i nostri lavoratori e le nostre imprese oltre oramai al 60-70% del loro reddito si possa andare a competere con paesi dell’Unione Europea che hanno la stessa tipologia di imposizione intorno al 30-35%? Come si può pretendere che le famiglie, le nostre imprese, i nostri lavoratori, i nostri giovani, facciano progetti e pensino al futuro con queste disparità? Nel frattempo le imprese si arrangiano come possono: i più forti meglio, i più piccoli peggio. Vogliamo parlare delle tante aziende che stanno delocalizzando? Magari dopo aver usufruito dei tanti ammortizzatori sociali e di tante detrazioni fiscali, ora se ne vanno in luoghi dove l’imposizione è più accessibile. Un esempio su tutti la cara nostra “Fiat”. Mi chiedo: ma come si fa a non trovare una soluzione per incentivare e supportare le piccole e medie imprese, tessuto indistruttibile della nostra amata Italia? Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti, sta portando avanti un progetto di incentivazione e sviluppo analogo allo “Small Business Act” per riattivare l’economia americana e investire nel futuro. Noi tessuto imprenditoriale della Cna siamo ancora una volta il “futuro già presente”, noi siamo da sempre la soluzione per l’uscita da qualsiasi crisi. Dobbiamo gridare a gran voce: noi aziende artigiane e pmi italiane siamo ciò che serve per uscire dalla crisi, noi siamo il “made in”!!! Questo è ciò che dobbiamo far capire ai nostri nuovi eletti al Parlamento Europeo!



Nuovo artigiano il magazine di cna vicenza e cna Verona

Maggio 2014

“Mi è venuta un’idea”

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Speciale Arredo e Concia

nuovo artigiano A cura di CNA Vicenza e CNA Verona

Via G. Zampieri, 19 - 36100 Vicenza Tel. 0444.569900 - Fax 0444.961628 ufficio.stampa@cnavicenza.it www.nuovoartigiano.it www.facebook.com/nuovoartigiano

CAPO REDATTORE Luisa Nicoli REDAZIONE Ufficio Stampa CNA Vicenza Ufficio Stampa CNA Verona Hassel Comunicazione COORDINAMENTO EDITORIALE Ferdinando Marchi Paolo Monaco Marco Troncon HANNO COLLABORATO IN QUESTO NUMERO: Riccardo Berrone Federico Bovara Luca Coppola Luca De Pietro Anna Martellato Angiolina Mignolli Chiara Onida Irene Tecchio Copertina FOTO DI Claudia Zalla Frase di: Federico Bovara, designer FOTOGRAFIA Fotografi CNA Vicenza Archivio CNA e Hassel Impresa Artigiana & P.M.I. Periodico della CNA Aut. Tribunale di Prato n°6 del 25/6/04 Dir. Resp.: B. Lisei Red. e Amm.: Media srl, Via Lombarda 72, Comeana Tel. 055 8716801 Stampa: Rindi - copia 0,10

07 maggio 2014 Nuovo artigiano

Immagine, grafica e impaginazione Alessandra Peretti Berica Editrice

sommario

Informativa ai sensi del decreto legislativo n. 196 del 30/06/2003. Spettabile Impresa, il D. Lgs. n 196 del 30/06/2003, “CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEII DATI PERSONALI” , all’art. 13 impone l’obbligo di informare l’interessato sugli elementi fondamentali del trattamento. Per quanto attiene alla scrivente vi si adempie compiutamente informandoLa che : 1) i dati sono stati raccolti per inviarle del materiale che pubblicizza la nostra associazione e per promuovere l’attività; 2) in relazione alle summenzionate finalità, il trattamento dei dati personali avviene mediante strumenti cartacei ed informatici in modo da garantirLe la sicurezza e la riservatezza dei dati, nonchè la piena ossevanza della Legge; 3) la presente informativa è resa per i dati raccolti dapubblici registri, elenchi; 4) contro la sopra indicate finalità di utilizzo dei dati può esercitare i diritti di cui all’art. 7 della Legge; 5) i diritti che Le competono sono quelli previsti dall’art. 7 della Legge ed in particolare: di conoscere, in ogni momento, quali sono i Suoi dati presso noi e come essi vengono utilizzati; di farli aggiornare, integrare, rettificare o cancellare, chiederne il blocco ed opporsi al loro trattamento; 6) titolare del trattamento è CNA Vicenza srl, corrente in Vicenza, via Zampieri, n. 19, Vicenza, gennaio 2014.

editorialI

Europa: matrigna o noi struzzi? di Angiolina Mignolli

editoriali

IL MOBILE CRESCE GRAZIE ALL’EXPORT di Luca De Pietro

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focus

arredo

Professionalità artigiana

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focus

concia

Export e qualità per ripartire

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speciale

fuorisalone milano: In primo piano Valore Artigiano e Open Design Italia Factory



editoriali

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il mobile cresce grazie all’export Per il 2014 le premesse sono positive ma cambiano i mercati di riferimento: in calo le esportazioni verso i Paesi dell’Unione Europea, in aumento invece i canali con Russia e Stati Uniti - La ripresa del mobile arredo passa attraverso un connubio di innovazione, design e internazionalizzazione E dal Fuorisalone a Milano arriva il rilancio del Made in Italy, anche grazie alle associazioni di categoria di Luca De Pietro

I

l 2014 per il settore del MobileArredo è iniziato con due buone notizie: i dati di chiusura del 2013 e i risultati del Salone del Mobile. Due notizie confortanti che in questo periodo di certo non fanno male! I dati di chiusura del 2013 mostrano già segnali di ripresa perchè il settore del mobile italiano è cresciuto del 2.6% fino a 1.92 miliardi di fatturato, soprattutto grazie ai mercati esteri ed è interessante notare anche la rotazione dei mercati esteri di riferimento in corso in questi anni: l’export verso i Paesi dell’Unione Europea è calato dal 65% del 2008 al 57% del 2013 a favore invece dell’export nei Paesi extra Ue che è salito dal 35% del 2008 al 43% del 2013. In particolare sono due i mercati extra Unione che tirano questo cambiamento: Stati Uniti +11,6% e Russia +9,5% rispetto al 2012. Purtroppo i consumi interni - come del resto un po’ tutti i settori - restano appesantiti dalla forte contrazione della domanda interna dovuta alla crisi che attanaglia il nostro Paese oramai dal 2008: le vendite sono infatti calate del 7,1%. Anche il tanto invocato bonus fiscale, a dispetto delle rosee previsioni con cui è stato annunciato, ha fatto valere i suoi effetti solo verso la fine dell’anno (speriamo per il 2014).

L’edizione 2014 del Salone del Mobile ha chiuso con numeri da record che confermano la leadership indiscussa di questa manifestazione a livello internazionale. Chi ha girato per i padiglioni di Fiera Milano ma anche per le vie del centro ha respirato e visto la caratura di questo successo. Si sono contati al Salone 357.212 visitatori, di cui 311.781 operatori del settore, con un incremento del 13% rispetto all’edizione 2013 e soprattutto con una fortissima presenza di buyer stranieri arrivati letteralmente da ben 160 Paesi. Ma non sono solo i meri numeri delle presenze - pur importantissimi - che confermano l’attrattività internazionale della manifestazione milanese e dell’Italia: anche le centinaia di eventi di designer, di artigiani-makers, di sperimentatori che si sono succeduti nella settimana meneghina dimostrano come il nostro sistema sia riconosciuto come punto di riferimento e di leadership internazionale nell’innovazione e nel design del mobile-arredo. Le due notizie vanno lette in stretta interrelazione. Le aziende del mobile-arredo che in questi anni stanno sostenendo la bilancia commerciale italiana con quote importanti di export sono le stesse che hanno saputo investire in design e innovazione sapendo proporsi su scala internazionale con prodotti originali, valorizzando e raccontando – anche

al Salone del Mobile - un tratto distintivo del Made in Italy. Questa capacità di coniugare insieme innovazione, design e internazionalizzazione fino ad ora è stata ad appannaggio principalmente delle aziende di medio-grandi dimensioni, lasciando spesso le aziende di minori dimensioni ai margini di questo processo virtuoso. Come coinvolgere dunque un numero sempre maggiore di aziende? È necessario pensare a percorsi originali e inclusivi in grado di valorizzare le grandi capacità manifatturiere anche delle realtà meno strutturate rinnovando i loro prodotti con iniezioni di design: le molte aziende artigiane devono essere avviate a scoprire nuovi e più interessanti mercati internazionali, magari attraverso le nuove piattaforme distributive di e-commerce. Alcuni primi tentativi e percorsi di inclusione ci sono e riguardano anche il contesto Veneto. In particolare l’iniziativa FROMTO (www.from-to.it) presentata al Fuorisalone a Milano, promossa da CNA e Confartigianato Vicenza con il sostegno della Regione del Veneto, rivolta a proporre a un pubblico selezionato di buyer internazionali 46 nuovi prodotti (diversi del settore mobile arredo) realizzati dall’incontro di 12 artigiani vicentini con 14 designer internazionali. I riscontri di interesse e mediatici sono stati eccezionali e i primi feedback commerciali estremamente positivi. Siamo sicuramente all’inizio ma iniziative di questo tipo dovrebbero diventare continuative per sostenere anche nelle aziende più piccole la pratica continua e congiunta di innovazione, design e internazionalizzazione. luca de pietro venice international university


Partnership energetica

CNA Vicenza sceglie il Gruppo Dolomiti Energia per dare nuova energia ai suoi associati

CNA Vicenza

Multiutility S.p.A.

Trenta S.p.A.

Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa

Fornitore di energia e gas per il target business

Fornitore di energia e gas per il target residenziale

L’accordo permetterà a tutti gli associati di CNA Vicenza di poter utilizzare 100% energia pulita certificata e garantita sia per le loro attività che a casa

Energia proveniente esclusivamente dalle centrali idroelettriche trentine del Gruppo Dolomiti Energia la cui origine è certificata e garantita

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Per mercato domestico Trenta S.p.A. Tel. 800.990.078 offerte@trenta.it web: www.trenta.it


editoriali

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ESPLORARE LA MATERIA QUESTA È LA STRADA Bisogna imparare da Archimede Seguso, uno dei maestri del Novecento: ogni mestiere è un mondo e il percorso per scoprirlo è lungo, faticoso ma anche intimo e affascinante - Per questo servono connessioni tra discipline differenti, che il progetto “From-To” è riuscito a concretizzare - Il design diventa così uno strumento per le aziende per raggiungere alternative valide, produttive e commerciali di Riccardo Berrone, Federico Bovara, Luca Coppola, Chiara Onida

U

n giorno un maestro muranese ci ha raccontato che il grande Archimede Seguso, uno dei maestri più stimati e rispettati del Novecento, uno che il vetro lo viveva per davvero, continuando a lavorarlo ben oltre la pensione, poco prima di lasciare questo mondo disse a sua figlia che la cosa che più gli dispiaceva era di non avere ancora tempo a disposizione per andare in fornace perché gli sembrava di iniziare a “capire il vetro”. Dietro questo breve aneddoto c’è una piccola verità: ogni materiale, e quindi ogni mestiere, è un mondo. Esplorare questo mondo è cosa lunga e faticosa, intima, affascinante e meravigliosa. Ognuno può impostare la propria ricerca

come meglio crede. A noi piace pensare sia un percorso da compiere insieme, progettisti e produttori, ma anche economisti, scienziati dei materiali, esperti di comunicazione e new media, scambiandosi informazioni, suggestioni e speranze per lavorare concretamente ad un obiettivo condiviso. Attivando questo genere di connessioni tra discipline differenti è forse possibile riuscire a trovare una via di uscita per tutti, una nuova collocazione nel mondo contemporaneo che generi realistiche occasioni di sviluppo futuro. Certo non è semplice. Ma neppure impossibile. Il progetto di CNA Vicenza e Confartigianato Vicenza “From-To” è un esempio concreto: si può iniziare a vedere produzioni

considerate tradizionali da una prospettiva differente, cercando di reinterpretarle per collocarle in un mercato altro. Il dialogo e la collaborazione, oltre il rispetto reciproco, diventano indispensabili, senza considerare la predisposizione mentale al cambiamento. Ma, a volte, possono portare un’azienda a scorgere nel design uno strumento concreto per raggiungere alternative valide, sia a livello produttivo che commerciale. E tutti gli altri (progettisti giovani e meno giovani compresi) a cogliere ed apprezzare la straordinarietà di un saper-fare spesso considerato ordinario. La strada è ancora lunga, lunghissima. Forza, allora.


LEGNO-ARREDO

LA QUALITà E LA PROFESSIONALITà ARTIGIANe DELLE IMPRESE PER GUARDARE OLTRE LA CRISI ALL’INSEGNA DI INNOVAZIONE ED EXPORT


focus

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MANUALITÀ ARTIGIANA CHIAVE VINCENTE P

raticamente dimezzate. Tante sono le aziende del settore della lavorazione del mobile in legno che dal 2005 ad oggi hanno cessato di esistere. Nel 2005 le falegnamerie in provincia di Verona da 2097 in neanche dieci anni sono scese a 1284. Perché? Qual è il motivo per cui il cuore dell’artigianato del legno, da sempre eccellenza e orgoglio italiano, la Bassa Veronese, batte meno forte? Lo abbiamo chiesto a Davide Margotto, responsabile CNA Verona del settore arredo legno – artigianato artistico. “Il settore del mobile è sempre stato importante, storicamente parlando. Il territorio infatti era incardinato su due settori: l’agricoltura e la falegnameria. E la falegnameria era così importante, così proficua, che molti agricoltori hanno smesso il lavoro nei campi per aprire una propria azienda nell’artigianato del mobile. Ma questo è il passato. Il presente è ben diverso”. Davide Margotto parla con cognizione di causa: la sua abilità nella lavorazione del legno ha un nome e si chiama Margotto Fratelli. “Chi rimane, va avanti. E va avanti chi riesce a conferire originalità al prodotto. Questo settore, forse più di altri, vive di artigianalità, manualità, intaglio. C’è chi fa una produzione di serie, meccanizzando l’arte. Ma la maggior parte della manifattura la si fa ancora su misura. E questa è la chiave del successo, assieme ad altri elementi”. Se è vero che il presente è ben diverso dal passato, anche il futuro può avere un altro colore, come la Margotto Fratelli insegna. Loro sono infatti un caso controcorrente e della crisi non risentono. Scoprendo le carte però scopriamo che il declino che negli ultimi dieci anni ha investito il settore non è dovuto tanto alla crisi economica, quanto all’incapacità di adeguarsi ai tempi. “Prima di tutto, bisogna adeguarsi ai tempi. Prima si intagliavano mobili con uno stile che sconfinava nel barocco; oggi si cercano stili più lineari, più moderni”. Ma spesso questo non è sufficiente per battere la concorrenza dei grandi marchi, che mettono in difficoltà i piccoli artigiani. “Non sono cambiate solo le mode – puntualizza con fermezza Margotto – sono cambiati gli stili di vita. Una volta ci si sposava, si dava più importanza alla casa, al mobile. Oggi le coppie convivono, vanno in affitto e preferiscono spendere i loro soldi in un bel viag-

gio, piuttosto che in un bel mobile. È un dato di fatto. Per non affondare c’è solo una cosa fare, quando arrivano le nuove mode: seguirle”. Non tutto è perduto. C’è chi questo lo ha capito. Il cuore della Bassa non ha smesso di battere. E si sta riprendendo, anche se ‘dimezzato’. “Ora gli artigiani non possono più permettersi di fare un preventivo. Bisogna farne almeno due. Faccio un esempio: se il privato chiede un armadio, il preventivo lo si fa sia per un armadio in legno, che per un armadio in truciolato, più economico”. Una

vera chiave di volta, a pensarci bene. Perché “non tutti hanno la disponibilità di spendere certe cifre. Così facendo dai la possibilità al cliente finale di inserirsi in una determinata fascia di prezzo”. Non è tutto: nel futuro, per una ricetta vincente contro la crisi che ha afflitto - sufficientemente, diciamo - il settore dell’artigianato del legno, c’è sicuramente il www: internet, il web, che sdogana tutti i confini. Cosa che va a braccetto con l’internazionalizzazione, altra risorsa importante che tutti, anche i più piccoli, devono saper far fruttare.

DAVIDE MARGOTTO, RESPONSABILE CNA VERONA ARREDO LEGNOARTIGIANATO ARTISTICO

I DATI PRESENTATI SONO RIFERITI ALLE ATTIVITÀ del legno arredo Codice ATECO2007 C16 INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO, Fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio; c23.1 Fabbricazione di vetro e di prodotti in vetro, 23.2 Fabbricazione di prodotti refrattari, 23.3 Fabbricazione di materiali in terracotta, 23.4 Fabbricazione di prodotti in porcellana e in ceramica, 31 fabbricazione di mobili, 95.24 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento

CONGIUNTURA DEL SETTORE Produzione

Diminuzione

Domanda interna

Domanda esterna

Fatturato

Diminuzione

Lieve diminuzione

Diminuzione

Fonte: Indagine VenetoCongiuntura – saldo delle opinioni

Occupazione

Lieve diminuzione


12 focus

il focus: come affrontare e superare la crisi Dal primo numero del 2014 di “Nuovo Artigiano” abbiamo scelto di raccontare, attraverso due focus, come le piccole e medie imprese artigiane hanno affrontato e stanno cercando di superare la crisi. Dopo la meccanica e l’alimentare, stavolta l’attenzione è puntata sul legno-arredo e sulla concia. E per fotografare la situazione oggi, oltre agli interventi dei presidenti e responsabili di settore, la parola è stata data proprio alle aziende. Che hanno spesso dovuto reinventarsi, rinnovare la produzione, guardare all’estero per trovare nuovi mercati e investire anche su internet e sui nuovi mezzi di comunicazione. Per farsi conoscere e allargare i propri confini. Termini come flessibilità, web, export, si affiancano a tradizione, professionalità, creatività e qualità artigiana sempre di più. E diventano le parole chiave per la ripresa e per guardare con fiducia al futuro.

MARMO: VINCE L’INNOVAZIONE

i

l marmo è un materiale che non passa mai di moda, è natura allo stato puro. Il marmo ha un’eleganza innata, che lo contraddistingue in ogni possibile applicazione. Il marmo è arredo, è design. Per Riva Marmi, nata nel 1995 a Verona da un’allora ventennale esperienza di Giuseppe Righetti, questo risultato arriva alla fine di un lungo percorso che ha stravolto l’azienda, iniziato diversi anni fa. Quando l’alternativa al cambiamento era soccombere. “Abbiamo innovato e anche abbiamo cambiato le nostre lavorazioni – racconta il titolare Righetti - eravamo in difficoltà: il lavoro standard veniva sempre meno richiesto, era difficile collocarsi sul mercato. I prodotti arrivavano dalla Cina, dai paesi emergenti: eravamo sempre fuori prezzo. Ho cercato allora di cambiare prodotto e non realizzare più la piastrella piccola, ma quella che noi chiamiamo ‘hi tech’: molto più grande e sottile”. Ogni lavorazione viene eseguita secondo procedure prestabilite e certificate che consentono il controllo qualitativo di tutto l’iter di produzione, dall’ottimizzazione del materiale grezzo all’imballaggio finale del prodotto finito. “Poi abbiamo cercato di spostarci nel settore dell’arredamento di interni, con lavori su progettazione che ci vengono commissionati da architetti, diversificando. Ora, sempre più, ci stiamo orientando su questo mercato”. E ne è valsa la pena. Anche se bisogna sempre stare all’erta. “Bisogna sempre aver mille antenne puntate in tutte le direzioni, anzi, altro che antenne… parabole! Noi abbiamo innovato con macchinari a controllo numerico, investendo, quindi non c’è stato solo il cambiamento di prodotto. Abbiamo un po’ stravolto l’azienda – conclude - prima si lavorava il prodotto a catena, oggi siamo più artigiani. E c’è molta più soddisfazione”. www.rivamarmi.it

LA VENETA: COME SIAMO DIVENTATI DA TERZISTI AD ARTIGIANI DI DESIGN

È

possibile prevedere il successo? No di certo, ma decidere come sarà la propria impresa tra dieci anni e rivoluzionarla per raggiungere quell’obiettivo sì. Ed è proprio quello che ha fatto Remigio Scapin con la sua azienda, La Veneta di Tezze sul Brenta. “Ho fondato l’azienda nel 1990 per la passione verso il legno - racconta Remigio – ma, dopo sette anni a realizzare mobili bassanesi conto terzi, ho sentito l’esigenza di differenziare la produzione e di posizionarmi su una diversa area di mercato, quella del design. Così ho studiato il settore, scelto il target di clienti e adattato le attrezzature per raggiungere livelli di qualità più alti”. Questo ha significato un grande sforzo per una piccola realtà artigianale che ha dovuto ridurre il numero di collaboratori, da 9 a 4, ma con competenze qualificate,

e che ha dovuto attrezzarsi con macchinari a tecnologia avanzata (CNC) che le permettessero di progettare e realizzare pezzi sempre più complessi e di seguire interi progetti. La chiave di volta è stato l’incontro, nel 2012, con il designer Matteo Zorzenoni grazie al progetto di CNA Vicenza “Edition Of 9”. Dopo quella collaborazione La Veneta è entrata nella rete di molti altri designer come l’italiano Matteo Cibic, l’artista-designer spagnolo Jaime Hayon o la giovane promessa russa del design Ekaterina Elizarova. Da due anni lavora in azienda anche il figlio Filippo che, dopo essersi diplomato, ha deciso di affiancare il padre nella realizzazione di mobili e arredi di design che nascono sotto i suoi occhi e finiscono in negozi e showroom di tutto il mondo. www.laveneta.net


focus

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bruno vaccari, Conta il contatto diretto con il cliente

B

runo Vaccari Cav. Giovanni: la forza dei piccoli. Che poi tanto piccoli non sono: un aumento del fatturato nel 2012 così come nel 2013, clienti in Europa ed extra Ue. Non male per un’azienda di Bovolone con tre persone (anche se possono contare su una quindicina di collaboratori esterni). “La mia forza sono le lingue: tedesco, poi inglese, francese e spagnolo e un’infarinatura di Russo” spiega il titolare Bruno Vaccari. La storia dell’azienda inizia sessant’anni fa con suo padre, e da allora, lo spirito imprenditoriale di famiglia non si è più fermato. “All’inizio producevamo mobili in stile barocco, oggi ci dedichiamo anche allo stile classico e contemporaneo” spiega. Gra-

incidenza del settore

zie ai viaggi in Europa ed Est Europa, Bruno ha perfezionato le lingue. Viaggia molto per accontentare i clienti. “Sono stato in tutti i Paesi europei, ma anche in Siberia, Oltreoceano”. Ma questo sforzo gli ha spalancato porte che nemmeno immaginava. “È più

11.657

facile comunicare e lavoro con contatti diretti, senza intermediari. Questo il cliente lo apprezza: posso formulare un preventivo quasi in tempo reale. Prima i nostri clienti erano in Austria, Svizzera e Germania; attualmente lavoriamo più con Russia e Paesi dell’Est”. I russi, con i mobili personalizzati richiesti a Bruno Vaccari e ai suoi collaboratori, ci vanno a nozze. “Vogliono qualcosa di unico”. Cosa che Bruno Vaccari riesce benissimo a fare. www.vaccaricavgiovanni.it

2.023

Italia 91.302

2.283 Verona

Vicenza

Veneto

Fonte: Elaborazione CCIAA di Vicenza e Verona su dati Infocamere al 31/12

Addetti nel settore nel 2013

Addetti alle sedi d’impresa da 1 a 9 addetti da 10 a 49 da 50 a 249 250 e oltre

Provincia di Vicenza

Provincia di Verona

Imprese

Imprese

1.517 206 19

1.848 163 13 1

2

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Vicenza e Verona su dati Infocamere e INPS

Veneto

Imprese 8.438 1.305 167 14


14 focus

MARMOMACC e ABITARE IL TEMPO: INSIEME A VERONA DAL 24 SETTEMBRE Un bel matrimonio, quello tra MARMOMACC e ABITARE IL TEMPO. Che insieme uniscono le forze (e le idee) in tema di design per la pietra naturale e l’arredo d’interni. Per la prima volta infatti le due manifestazioni si svolgeranno in contemporanea a Verona dal 24 al 27 settembre. La concomitanza dei due eventi è una strategia voluta da Veronafiere, per coinvolgere sinergicamente una platea di professionisti internazionale, fatta di progettisti, architetti e operatori contract che troveranno a Verona le migliori proposte di materiali e tecnologie, di finiture d’interni e arredo in un vero e proprio “forum del design”. Questa importante liaison tra le due manifestazioni consente di integrare all’interno di Marmomacc una proposta di sperimentazioni di oggetti, forme e arredi destinati all’ospitalità, e ad Abitare il Tempo di ampliare il proprio target. Nel 2013 infatti Marmomacc ha registrato un numero record che ha sfiorato i 57mila visitatori (56.992 visitatori), con un incremento dell’8,81%, di cui oltre la metà stranieri provenienti da 143 paesi, vantando un 20,61% di presenze dall’area asiatica e mediorientale

e significative rappresentanze da paesi extra UE. La concomitanza delle due manifestazioni apporta delle novità: Abitare il Tempo sarà al PALAEXPO, dove sono ospitate aziende qualificate e orientate al contract e ai progetti su misura, mentre nel padiglione 1 si svolgeranno mostre culturali, eventi e convegni di Inside Marmomacc & Abitare il Tempo. www.veronafiere.it

SCAPPINI, EXPORT VINCENTE: IL MADE IN ITALY FUNZIONA

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cappini&C. è un’azienda nata nel 1980 nel cuore della produzione del mobile per eccellenza: Bovolone. Da allora la strada è stata tanta: basta solo dare un’occhiata al sito internet dell’azienda, tutto in inglese, per capire quanto l’export sia una risorsa importante. Perché il Made in Italy, all’estero, funziona. Ormai è un leit motiv, ma l’export può essere a portata di tutti, non solo le grande aziende. Scappini&C ne è un esempio. Le fette di mercato più consistenti? Oltre il 29% dei prodotti di Scappini volano in Russia; segue la Nigeria, dove l’azienda è stata chiamata per arredare una serie di residenze pubbliche; poi Cina, Ucraina, Azerbaigian, Kazakistan, Finlandia e, a scalare, quasi tutto il resto del mondo. Ma qual è quell’elemento cardine che ha fatto sì che l’azienda sia diventata quello che è oggi? “La padronanza

delle lingue sicuramente: è la prima cosa. Poi c’è anche da dire che il mercato oggi è molto più dinamico e interessante rispetto a una volta – racconta il titolare Giovanni Scappini - abbiamo già affrontato il mercato nazionale, che avevo conosciuto in giovinezza: si lavora con i negozi, direttamente. Noi oggi lavoriamo con realtà un po’ più grandi, all’estero. Una volta erano più presenti gli importatori e i distributori, oggi invece le grandi catene di negozi”. Altro punto di forza: farsi conoscere. Per questo Scappini&C è presente nelle più grandi e rinomate manifestazioni fieristiche di settore, quali il Salone del Mobile, e fiere affini in Russia e a Kiev, mercato in continua espansione. È sempre la Russia a dominare. “Comunque – aggiunge Scappini - al Salone del Mobile abbiamo visto anche l’Ucraina, presente nonostante i suoi problemi interni”.

Un’altra capacità affinata negli anni, e che conta, è sapersi rapportare con il cliente, dando a quest’ultimo una chiara visione del prodotto. Tutti pezzi di un puzzle insomma, che, se uniti, mostrano tutta la qualità e l’eccellenza del prodotto italiano. Non solo est Europa, ma anche Africa. “Due anni fa non avrei potuto inserire la Nigeria nel mio portfolio di clienti, è stata una casualità, perché stiamo lavorando parecchio per quelle residenze pubbliche. Quattro anni fa, invece, abbiamo fatturato 5 milioni di euro in Guinea Equatoriale, con la costruzione di 52 ville per i capi di Stato. Il mercato africano è interessante e può dare ancora molte soddisfazioni; non è così facile, bisogna continuare ad essere perseveranti, farsi conoscere”. Ma questa è una regola che vale sempre. www.scappini.it


focus

Da Parigi a Berlino alle navi da crociera, il marchio Marogna parte dal Vicentino

VANZO, PER VINCERE LA CRISI SERVONO CREATIVITÀ E LA QUALITA’ DELL’ARTIGIANO

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reatività e qualità. Sono questi i punti di forza dell’azienda a conduzione familiare Vanzo Giuseppe e Figlio snc, sede a Schio, esperienza pluridecennale nell’arte del ferro battuto. Specializzata in restauri, ma anche in interventi di ristrutturazione e di ricostruzione di antichi manufatti in ferro, Vanzo unisce tradizione alle evoluzioni del mercato. All’insegna della creativi-

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alle boiserie di legno per abitazioni agli arredi per ristoranti e hotel; dagli arredi per i corner di lusso della Lafayette di Parigi o della KaDeWe di Berlino ai mobili per le grandi navi da crociera. Il legno della Marogna di Zanè viene trasformato in arredi davvero unici. Un’azienda nata alla fine degli anni Venti dal nonno maestro di ebanisteria, proseguita poi con il padre Cesare, fino ad arrivare agli anni ’90 sotto la guida dei figli Magda e Flavio che tutt’oggi la gestiscono. “L’attività agli inizi era prettamente artigianale – spiega Magda – e realizzavamo arredamenti in legno quasi esclusivamente per privati. Poi con gli anni ci siamo industrializzati acquistando macchinari ad alta tecnologia e a controllo numerico. Oggi siamo in grado di realizzare anche piccole serie conto terzi per aziende di fascia medio alta non solo nazionale ma anche internazionale”. Una piccola realtà che conta 7 dipendenti ma che si contraddistingue per la qualità del prodotto e la capacità di realizzare qualsiasi arredo su disegno o su progettazione, anche con particolari in metallo, vetro ed imbottiti. Ma la Marogna non si ferma qui! Da oltre un anno sta lavorando ad un progetto di stampa grafica su legno in collaborazione con il designer Alessio Bassan. “Abbiamo disegnato originali textures e le abbiamo trasferite sulla superficie in legno – racconta Magda – per creare una collezione di tavolini che sono stati presentati al Salone del Mobile di Milano. Il progetto è stato acquistato da Cattelan Italia, azienda leader nel settore dell’arredamento, ma è destinato a crescere e ad incontrare altre realtà”. www.marogna.it

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tà e della professionalità della mano artigiana, che alla fine vince sempre. “Differenziare e dare al cliente la possibilità di scegliere è fondamentale – spiega Mirko Vanzo, che da 16 anni gestisce l’impresa avviata dal padre Giuseppe – e prima di tutto c’è la qualità. Il cliente, nonostante la crisi, vuole un prodotto che si distingua dalla massa, con finiture di pregio, quei dettagli che ci contraddistinguono e fanno la differenza. Del resto il lusso non sente la crisi”. Un fatturato annuo di circa 200mila euro per una produzione che va dal privato, abitazioni e arredi, al pubblico. Tra gli ultimi lavori in corso spicca il restauro del teatro civico di Schio, struttura nella

quale l’impresa aveva già lavorato 20 anni fa. “Ora abbiamo realizzato i parapetti interni dei due piani dei palchetti in stile moderno, semplici, puliti ed essenziali – racconta Mirko Vanzo – e poi le speciali griglie in alluminio per la platea”. Tantissime le lavorazioni, anche di pregio, che caratterizzano l’impresa: per il presidente della Guinea Equatoriale ha realizzato la copertura di una tensostruttura da 990 metri quadrati per il giardino, progettata, costruita e installata sul posto in sei mesi. “Una grossa azienda non ha l’elasticità per fornire un prodotto subito e per sopperire a qualsiasi esigenza. E poi la qualità artigianale è particolare, si distingue. Soprattutto se accompagnata alla creatività. Io faccio l’architetto, l’arredatore, mi occupo del design per il cliente. Come si vince la crisi? Creando un gruppo di lavoro che è con noi da 20 anni. All’estero funziona, in Italia siamo meno abituati ma fare rete è fondamentale. E poi puntando sul prodotto di qualità”. www.vanzoferrobattuto.it


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STAMPANTE 3D: GENERAZIONE XYZ Si chiama GENERAZIONE XYZ il corso di progettazione ed autoproduzione con la stampante 3D svoltosi da novembre a febbraio, finanziato dal Fondo Sociale Europeo tramite la Regione Veneto. Un dialogo tra tradizione e innovazione, quello che CNA Verona con il designer Manolo Bossi e Reverse Impresa sociale hanno sviluppato. E che unisce artigianato a produzioni realizzate con la stampante 3D. Il corso è stato svilup-

pato per un gruppo di disoccupati selezionati dal CNA di Verona. Il risultato è stata la realizzazione del prototipo di alcuni progetti sviluppati con il supporto di Reverse e l’utilizzo della stampante 3D a disposizione del workshop grazie a 3DZ, partner del corso. I prodotti realizzati sono stati poi presentati in una mostra, dall’8 al 10 maggio allo spazio Canarin a Verona. Foto di gruppo

DAL MEGA YACHT ALL’ARREDO DI CASA PETTINÀ, DIVERSIFICARE È VINCENTE

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iversificare. E dare risposte personalizzate al cliente. È questa la chiave che ha consentito all’azienda Pettinà Gianluigi, capannoni a Carrè in via Brenta, oltre 25 anni di esperienza negli arredamenti su misura, all’insegna della professionalità e dell’unicità dei progetti, di non farsi travolgere dalla crisi. Oggi conta undici dipendenti, oltre ai titolari, e un fatturato di circa un milione di euro. Che si divide tra l’arredamento, al 70%, e il settore navale, per il 30%. Un’inversione di tendenza, rispetto a qualche anno fa, quando

a tirare erano proprio le personalizzazioni esclusive realizzate per mega yacht, una produzione di nicchia, su barche da 60-80 metri, per clienti decisamente di alto livello. “Il settore delle imbarcazioni di lusso ha avuto un calo – spiega Manuela Bagattin, co-titolare dell’azienda con il marito Gianluigi Pettinà – mentre c’è stata una sorta di ripresa nell’arredo, e quindi la possibilità di diversificare è stata fondamentale, insieme ad un ottimo rapporto qualità-prezzo. Cerchiamo di garantire al cliente sempre e comunque delle soluzioni personalizzate. E anche se

siamo portati per il lusso o comunque per una qualità medio-alta per il privato, in questo periodo di crisi abbiamo dovuto cercato il giusto equilibrio. Il cliente ha uno spazio da arredare? Noi ci occupiamo di tutto: dalla camera da letto al soggiorno, dalle librerie al bagno. Per abitazioni ma anche per negozi e uffici”. “Le richieste sono ovviamente sempre diverse e quindi personalizzare è la chiave. È proprio la capacità di riuscire a realizzare qualsiasi progetto di interni, con esigenze e lavorazioni particolari, che ci caratterizza. E poi abbiamo anche deciso di investire sul commerciale, per sviluppare l’estero. Alla ricerca di nuovi mercati”. Puntando anche sul web. Sito www.pettinà.it.

Presenza sul territorio - Unità locali registrate

Vicenza Verona

2.418 2.623

Veneto

14.233

Italia 108.519 Unità locale Per unità locale si intende il luogo operativo od amministrativo (es. laboratorio, officina, stabilimento, filiale, agenzia ecc.) ubicato in luogo diverso da quello della sede legale, nel quale l’impresa esercita stabilmente una o più attività. In tal senso un’impresa può essere plurilocalizzata, avere cioè più unità locali. Il dato è riferito a tutte le unità locali compresa la sede principale.

Fonte: Elaborazione CCIAA di Vicenza e Verona su dati Infocamere al 31/12


focus

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ATMOSPHERA, ARTIGIANI DI INTERNI: DESIGN PER NUOVE IDEE E PROGETTI

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n tempo gli artigiani erano anche degli artisti. Oggi non è più così perché il mondo è cambiato e tutto è più complicato”. Non perde tempo e va subito dritto al punto Roberto Altobel di Atmosphera – artigiani d’interni, azienda nel settore dell’arredamento e del legno, una vera e propria squadra nata due anni fa e che ha saputo fare “rete d’impresa”. Non solo. Atmosphera ha saputo fare di più,

Italia Export arredo e mobilii 1.612.405.695 Totale Export 389.854.168.017

riportando arte nell’artigianalità. “Non abbiamo la pretesa di fare tutto, bensì ci mettiamo a disposizione verso chi ha le idee. Come gli architetti, gli interior designer. Gli affari più interessanti sono laddove un professionista vede in noi chi riesce a personalizzare un’idea”. Un tipo tosto, Roberto Altobel, che con umiltà non ha difficoltà a definirsi, e a definire tutti i collaboratori di Atmosphera (la loro è sempre stata una quadra: in prima fila il suo socio Nicola Passarin e il loro fidato consulente Stefano Belzetto)

Incidenza export arredo e mobili

“strumento in mano ai professionisti del design e dell’arredamento di interni”. Perché è lì che nascono le idee migliori. È lì che risorge l’artigiano moderno. “Non potremo mai essere competitivi con l’industria, che per definizione produce tutto omologato. Noi siamo anti omologatori, grazie ai professionisti del settore così nascono nuove idee, nuovi prodotti”. Il tutto condito dal web e dai contatti all’esterno. E sopresa, oggi è l’industria che cerca di ‘copiare l’artigiano’, non più il contrario. “Stiamo assistendo a un fenomeno inverso: anche nel recente salone di Milano è chiaro: è l’industria che cerca la personalizzazione che normalmente fa l’artigiano. Noi non abbiamo la pretesa di creare linee nuove, ma abbiamo una mano che l’industria non potrà mai avere, per sua stessa definizione. In questo modo troviamo la forza di proporci, con dignità”. www.atmospheradesign.com

Fonte: Istat anno 2013

5,9% exp arredo su tot. Veneto

Export arredo e mobili

3,3% exp arredo su tot. Vicenza 2,3% exp arredo su tot. Verona

Totale Export

Vicenza

Verona

Veneto

I dati presentati sono stati elaborati in collaborazione con il Centro Studi della Camera di Commercio di Vicenza e di Verona. Per consultare tutti i dati economici e statistici visitare i siti: www.vi.camcom.it - www.vr.camcom.it


CONCIA

LA CRISI SI E’ FATTA SENTIRE MA IL SETTORE È IN RIPRESA GRAZIE A NUOVI MERCATI, ALLE SPECIALIZZAZIONI E AL “SAPER FARE” ARTIGIANO


focus

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L’EXPORT PER GUARDARE AL FUTURO P er l’Unione Federmoda il settore della concia è quello che sembra reggere meglio questo difficile momento economico. Soprattutto grazie all’export. A dirlo sono i numeri della nostra provincia, resi pubblici da CCIAA a fine 2013, dati che aprono lo spazio ad alcune interessanti considerazioni. Nel settore ci sono ben 872 imprese della concia su un totale di 2535 aziende del comparto moda, che raggruppa il tessile, l’abbigliamento, la confezione, la maglieria, le calzature e lavorazioni affini di cui fa parte appunto la concia e che a livello nazionale raggruppa circa 103.600 imprese. “Rispetto alla diminuzione delle imprese registrato nel comparto moda in questi ultimi anni – spiega la Presidente Federmoda CNA Vicenza Daniela Campese - la concia dimostra di reggere meglio questo momento non proprio favorevole per tutte le nostre aziende. Come si è verificato anche per imprese di altri settori in qualche caso il calo dei consumi interni è stato controbilanciato dall’aumento delle esportazioni e questo dato è ancora più vantaggioso proprio per la concia. Il distretto di Arzignano è il principale distretto italiano del settore e primo nel Veneto per valore assoluto delle esportazioni e ha registrato nel 2013 oltre due miliardi di euro di totale esportato, con un + 12.1% rispetto al 2012, un vero record”. Per superare la crisi l’export quindi diventa trainante… “Le aziende che reggono meglio e che incrementano i fatturati sono proprio quelle che hanno investito nei rapporti con l’estero e grazie a questo riescono anche a sopportare il maggior costo delle materie prime. Abbiamo l’esempio di due aziende che sono state scelte dal colosso statunitense Apple per la produzione delle cover dell’iPad e che sono state contattate direttamente perché Arzignano è famosa nel mondo per le lavorazioni della pelle e perché come aziende sono conformi alle loro aspettative. Diventa essenziale, a questo punto, un’azione di coordinamento nella promozione delle piccole e medie imprese che operano in filiere orientate ai mercati internazionali con produzioni ad elevato valore aggiunto. Il sostegno per il superamento delle barriere all’ingresso sui mercati internazionali passa attraverso un maggiore utilizzo di servizi avanzati, fra cui consulenza per marchi e design e per la formulazione di strategie di ingresso sui mercati emergenti. Altro nodo

strategico è rappresentato dal credito che risulta essere ancora un grosso ostacolo alla diffusione degli effetti della ripresa. Queste sono necessità che si manifestano sia quando parliamo di aziende poco strutturate e con pochi addetti, sia quando l’attenzione riguarda appunto nuovi paesi che cominciano ad apprezzare i nostri prodotti”. Le nostre imprese quali punti di forza possono offrire? “La forza delle nostre imprese è nel gusto che ci contraddistingue. I consumatori stranieri vanno educati in questo anche se internazionalizzare è anche avvicinarci alla cultura e contaminarla, non dobbiamo per questo snaturare il nostro stile. Si sente parlare sempre di più di Cina e in particolare Hong Kong, Vietnam, Polonia e Repubblica Ceca, ma anche di Russia. In modo particolare si punta soprattutto per la concia al mercato del lusso che non conosce crisi ma anche alle nuove produzioni. I clienti cinesi sono molto attenti all’autenticità dei prodotti e alla loro unicità, mentre nel mercato russo c’è una forte attrazione per tutto quello è realizzato in Italia, che ha un’identità. Gioco forza in questo caso bisogna saper raccontare bene la propria storia aziendale, emozionare la clientela. Qui entrano in gioco anche piccole aziende artigiane che possono contare su una filiera interamente italiana, la tendenza del mercato del lusso è guardare meno al brand e puntare invece sulla qualità del prodotto e sulla particolarità e pregio della lavorazione come nel caso dell’articolo fatto a mano. Grandi novità arrivano in que-

ste ultime settimane anche dal Salone del Mobile di Milano dove molti esponenti del nostro distretto conciario hanno presentato le novità non solo riguardanti un prodotto classico come il divano in pelle, ma anche inaspettati oggetti d’arredo e complementi come pelle conciata che diventa anche quadro, parete o rivestimento prezioso”. I dati dell’occupazione preoccupano ancora? “Non del tutto. Anche i dati sull’occupazione infatti sono rassicuranti ora, dopo le pesanti ristrutturazioni degli ultimi cinque anni nel distretto di Arzignano che hanno cancellato 3 mila posti di lavoro, adesso si guarda con fiducia alla crescente riduzione delle ore di cassa integrazione che segna un - 38%. A salvarci ancora una volta sarà la bellezza unita al nostro saper fare”.

DANIELA CAMPESE PRESIDENTE FEDERMODA CNA VICENZA

I DATI PRESENTATI SONO RIFERITI ALLE ATTIVITÀ DELLA CONCIA I DATI PRESENTATI SONO RIFERITI ALLE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE Codice ATECO2007 C15.1 PREPARAZIONE E CONCIA DEL CUOIO; FABBRICAZIONE DI ARTICOLI DA VIAGGIO, BORSE, PELLETTERIA E SELLERIA; PREPARAZIONE E TINTURA DI PELLICCE.

CONGIUNTURA DEL SETTORE

Previsioni semestre gennaio-giugno 2014 Produzione

Domanda interna

Domanda esterna

Stazionarietà

Lieve diminuzione

Lieve diminuzione

Fatturato

Lieve diminuzione

Occupazione

Stazionarietà

Fonte: Indagine VenetoCongiuntura – saldo delle opinioni I dati presentati sono stati elaborati in collaborazione con il Centro Studi della Camera di Commercio di Vicenza e di Verona. Per consultare tutti i dati economici e statistici visitare i siti: www.vi.camcom.it - www.vr.camcom.it


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INDAGINE SULLA CONCIA IN VALCHIAMPO P.O.S.TER. VICENZA ANALIZZA IL SETTORE

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xport. È questa la parola chiave per il settore della concia. Per la tenuta e per le prospettive di ripresa di un distretto, che si concentra in particolare ad Arzignano e nella Valchiampo, che ha comunque pagato in termini di numeri di addetti e di imprese la crisi di questi anni. Nel 2013, secondo gli ultimi rapporti sui distretti, la concia ha superato la quota di 2 miliardi di euro di totale esportato. Ed è questa la strada. Affiancata da una produzione di alta qualità e dalla ricerca di nuovi segmenti di settore. Era stata un’indagine dell’Istituto di ricerca e formazione P.O.S.TER. di Vicenza a fotografare lo scorso anno la situazione del settore conciario del Vicentino e in particolare di Arzignano. Che ha vissuto un passaggio molto complicato negli ultimi anni. Soprattutto per la trasformazione dei mercati globali che si è aggiunta a problemi di natura interna già visibili in precedenza, dice la ricerca, ma concretamente riconosciuti solo con l’aggravarsi della situazione. Un quadro che per quanto riguarda le prospettive della concia ha registrato, e continua ad essere così, il calo e l’incertezza del mercato italiano e quindi la necessità di un’apertura internazionale vitale

per il settore. Insomma la tenuta della concia deriva soprattutto dalla dinamicità della domanda estera. “L’export è una strada obbligata in qualche modo – spiega Vladimiro Soli, responsabile dell’Istituto Poster di Vicenza – la domanda interna si è frenata, in pratica non dava più possibilità di crescita al settore e questo ha spinto le aziende maggiori, che comunque sono già internazionalizzate, ad insistere ancora di più sul mercato estero”. Il quadro della concia oggi com’è? “Il comparto si è ristretto dal punto di vista dei volumi, si sono ridotti gli occupati ma si è anche affinato meglio. E pur mantenendo alcune negatività da superare, in qualche modo ha tentato di riqualificarsi sulla base soprattutto della spinta portata dalle aziende maggiori o più dinamiche. Un settore che ora vede una prospettiva di tenuta e di ripresa. Un settore che è ripartito anche attraverso un ridimensionamento e restringimento del mercato, che in qualche modo ha portato ad una maggiore propensione verso l’estero. E che si è anche riqualificato dal punto di vista produttivo e strategico. Migliorando tendenzialmente il rapporto con i grandi compratori, cercando nuovi segmenti produttivi e

qualificati su cui puntare e insistere”. La concia in qualche modo ha comunque tenuto. “Tra i settori in crisi nel Vicentino, è quello che ha reagito meglio, anche perchè aveva grandi imprese, leader mondiali, che potevano contare su più risorse per rispondere e per reagire. E che pesano e fanno buona parte del fatturato export dell’area. Secondo criteri già molto strutturati, queste hanno una diffusissima rete di piccole imprese a cui affidano parte del lavoro, componenti e fine lavorazioni. Ma sono proprio le aziende del terziario ad essere maggiormente in difficoltà. Perchè si ritrovano in concorrenza tra di loro per produrre meglio e in maniera competitiva”. Prospettive future? “Per quanto riguarda le prospettive, il settore si è rimesso sulla traiettoria strategica più fondata, ma resta un comparto molto competitivo e quindi questa riqualificazione deve essere perseguita sistematicamente, non soltanto come risposta contingente alla crisi. Abbiamo esempi di aziende che comunque lo hanno già capito. E che hanno rafforzato il rapporto con i clienti, facendolo diventare molto più solido. L’export tira, mentre il mercato interno soffre ancora, anche se comunque non è mai stato il mercato principale per l’area di Arzignano”.

LAVORAZIONI PELLI DUE D: SI CRESCE SOLO CON LA QUALITÀ

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ei momenti difficili sono la qualità e la professionalità che pagano. Alla Lavorazioni Pelli DUE D srl di Arzignano, azienda conciaria di lavorazione inchiodatura e bottalatura pelli, hanno affrontato così la crisi. Grazie anche all’esperienza maturata dal 1986, da quan-

do i titolari, marito e moglie Danilo Lovato e Daniela Boschetto, sono partiti a S. Pietro Mussolino praticamente dal nulla. Crescendo negli anni in professionalità e numeri, fino al trasferimento nella sede attuale di Arzignano, in via Ferrarretta, per un’impresa che oggi conta 18 dipendenti per un

Incidenza export Concia Fonte: Istat anno 2013

4,2% exp concia su tot. Veneto

Export Concia

11,5% exp concia su tot. Vicenza

Vicenza

Verona

la professionalità paga. Adesso abbiamo anche i due figli impegnati in azienda. E la situazione è in ripresa. L’importante è lavorare bene e avere la fiducia del cliente, fondamentale per non rischiare di perderlo per strada. Noi ci siamo fatti da soli, superando anche momenti difficili. Ma ci siamo sempre tirati su le maniche, senza mollare mai. Sempre avanti, puntando sulla qualità della lavorazione delle pelli”. Per una famiglia comunque di grande esperienza nel settore. La sorella Luciana Boschetto è la titolare della azienda Clara Pieropan di Chiampo, 18 dipendenti, impresa per grandezza e lavorazioni “gemella” della Due D di Arzignano. Contatti srldued@gmail.com

1,5% exp concia su tot. Verona

Totale Export

fatturato annuo di circa 1 milione 200mila euro. Azienda conciaria terzista, che lavora con i grandi gruppi della concia della Valchiampo. “Abbiamo risentito anche noi della crisi – racconta la titolare Daniela Boschetto – ma abbiamo cercato soprattutto la qualità nel lavoro e la puntualità, insomma

Veneto


focus

Addetti nel settore nel 2013 Addetti alle sedi d’impresa da 1 a 9 addetti da 10 a 49 da 50 a 249 250 e oltre

Provincia di Vicenza

Provincia di Verona

Veneto

Imprese 376 248

Imprese 50 24

Imprese 690 317

32 4

1 0

36 4

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Vicenza e Verona su dati Infocamere e INPS

GIDAL, PRODOTTI caratteristici

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na produzione di qualità. E di nicchia. Che poche altre aziende offrono sul territorio. È questa la marcia in più della Gidal srl di Arzignano, azienda conciaria di Giovanni Furlan. Partita nel 2008, quando la crisi cominciava a farsi sentire, è cresciuta negli anni arrivando ad un fatturato annuo di circa 3 milioni di euro e con 8 dipendenti. “La nostra è un’attività sul prodotto semilavorato finito, una rifinizione delle pelli un po’ particolare rispetto a quella a spruzzo tradizionale – spiega Giovanni Furlan – lavoriamo in conto terzi per commercianti o altre concerie della zona, con una piccola parte in conto vendita. Nel fatturato la divisione è al 50%, nella produzione invece prevale il conto terzi per il 70%. Con clienti italiani ed esteri. Il nostro è un prodotto abbastanza particolare, soprattutto per il settore pelletteria, borse e cinture, e poi un po’ per l’arredamento e per l’auto, per conto terzi”. “In effetti siamo stati in controtendenza da quando ho preso in mano l’azienda. La crisi stava per esplodere ma noi siamo andati incrementando lavoro e fatturato. Il nostro è un articolo abbastanza tecnico, complesso,

DOGI INTERNATIONAL “credere in noi”

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rofessionalità e alta qualità. Perché per l’articolo di lusso la crisi non esiste. Conta la capacità di rispondere alle richieste di una clientela decisamente esigente. Su questo ha puntato la Dogi International di Chiampo, avviata a dicembre 2011, praticamente in piena crisi, che è passata da 3 a 12 lavoratori con un fatturato annuo che si aggira sui 2 milioni di euro. A guidare l’azienda Giancarlo Domirti, che ha deciso di creare qualcosa di suo dopo 30 anni di esperienza come responsabile di multinazionali e aziende conciarie del distretto più importante d’Europa. “La crisi mi aveva dato un segnale chiaro e stimolante – racconta – c’erano delle brecce importanti nella fascia dell’articolistica me-

incidenza del settore

dio alta”. Così nasce l’Indian Summer, una collezione di pelli ispirate alla natura, che riproduce sfumature e geometrie delle foglie, fotografate, essiccate, disegnate sullo stagno, stampate sulla pelle. Con i colori più diversi, dalla sabbia del deserto alle diverse tonalità di blu del mare. “Un lavoro assolutamente artigianale, fatto a mano, è questa la nostra caratteristica. Noi abbiamo tenuto duro il primo anno, abbiamo dovuto resistere alla tentazione, quasi una necessità, di cadere nella guerra dei poveri e produrre un articolo di fascia bassa. Invece siamo rimasti fermi nel credere nelle nostre capacità. Così abbiamo vinto la crisi, grazie alla perseveranza, al credere in noi. Puntando sulla qualità e sulla professionalità, lavorando pelli per la carrozzeria delle auto o dell’aereo, facendo dalla fodera alla calzatura, alla pelletteria per l’arredamento, a tavoli da scrivania ed etichette lavabili per pantaloni. A volte è quasi una sfida. Quando arriva un cliente, dagli Emirati, con un articolo molto difficile e tecnico. Per un salotto dell’albergo o un aereo. E in quel caso il prezzo è l’ultima delle cose che gli importa. Chiede se siamo in grado di realizzare la sua richiesta e in che tempi. Ogni giorno bisogna essere pronti a mettersi in discussione e alla prova. Noi lavoriamo anche per firme importanti, che chiedono una pelle che si distingua. Per il 98% comunque con l’estero: Stati Uniti, Emirati Arabi, Germania e un po’ in Russia”.

Fonte: Elaborazione CCIAA di Vicenza e Verona su dati Infocamere al 31/12

che richiede esperienza, e il cliente estero vuole comunque la garanzia della lavorazione italiana delle pelli. C’è stato un ritorno importante da questo punto di vista, sia per l’auto che per la pelletteria. Per poter rivendere il prodotto finito nei mercati europei e nord americani ci deve essere la sicurezza che il pellame sia stato preparato e lavorato qui. La produzione di nicchia ci ha consentito di superare la crisi. Insieme alla flessibilità aziendale. Essendo un’azienda abbastanza piccola possiamo gestire i cambiamenti, vedi il colore, e l’articolistica degli accessori per l’abbigliamento adeguandoci velocemente e in anticipo alle novità repentine della moda”.

1349 872

93 VENETO VERONA

VICENZA

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22 focus

milano fuorisalone design e artigianato Gli spazi espositivi in Fiera sono stati la cornice ideale per presentare due progetti di Cna Vicenza: Valore Artigiano e Open Design Italia Factory - Protagonisti gli stessi artigiani - Iniziative cresciute negli anni per sviluppare nuovo potenziale di vendita e di mercato, soprattutto a livello internazionale L’occasione per lanciare anche il marchio FROM-TO: un richiamo alla metafora del viaggio che rappresenta la complementarietà tra due mondi di Irene Tecchio

Il Salone del Mobile ed il Fuorisalone sono gli eventi più importanti al mondo legati al tema del design: eventi ed esposizioni animano il quartiere Fieristico e tutta la città di Milano attirando operatori del settore, buyer, architetti, designer, da tutto il mondo. Il Fuorisalone di quest’anno è stato la cornice perfetta per la presentazione di due progetti che vedono la CNA di Vicenza, assieme ai propri artigiani, coinvolta in prima persona: Valore Artigiano e Open Design Italia Factory. Due iniziative che hanno ripreso le fila dei progetti che l’Associazione ha portato avanti negli anni, avvicinando design e artigianato, cercando però di fare un ulteriore passo avanti e di sviluppare un potenziale di vendita e di mercato, soprattutto internazionale. VALORE ARTIGIANO - Progetto promosso insieme a Confartigianato Vicenza, con il Workshop Design, ha arruolato una

Foto di Danilo Scarpati www.daniloscarpati.com

decina di talenti del design internazionale per far loro incontrare le maestranze del saper fare vicentino e aiutare gli artigiani nell’affrontare la sfida della globalizzazione. Così a dicembre dieci designer (Bethan Laura Wood, Oscar Wanless, Victoria Wilmotte, Will Shannon, Lucia Massari, Harry Thaler, AUT, Chiara Onida, Fabien Cappello, MN*LS and Pedrita) capitanati da Martino Gamper hanno visitato botteghe, capannoni e laboratori scoprendo la lavorazione della ceramica, del legno, del vetro, dei metalli, del marmo, della pietra di Vicenza, e della stampa. Gli artigiani (Celsan Renato, Ceramiche Crestani, Ceramiche Maroso, FL, Idrosolutions, Linea sette, Mandruzzato Marmi, Mobilificio Saretta, Myver di Pietro Viero, Pettinà, Unigraf e Zanotto Elia) hanno condiviso tutti i dettagli della loro arte e per tre mesi hanno lavorato assieme ai designer per sviluppare idee e prototipi. Sono nati più di 40 oggetti: sedie, armadi, appendiabiti, tavolini, lampade e persino

maniglie delle porte. La grande particolarità del progetto è che gli oggetti non sono stati messi in mostra in uno showroom o esposti in gallerie d’arte bensì sono stati presentati ad un selezionato target di operatori internazionali in una prestigiosa sede milanese in occasione del Salone. A fare da catalizzatore sono stati proprio i designer con la loro conoscenza del mercato e forza attrattiva. A Milano sono state raccolte le preferenze dei vari operatori. Poi gli oggetti verranno prezzati in base all’interesse dei buyer che possono semplicemente acquistare l’oggetto singolo, l’idea del designer e produrne un’edizione limitata con l’artigiano, o addirittura produrlo industrialmente, legando così designer e artigiano per sempre al progetto. La presentazione è avvenuta sotto il nome di ‘FROM – TO’. Un nome che richiama la metafora del viaggio e che è stato scelto per rispecchiare le caratteristiche dell’evento nato per raccontare la com-


focus

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di Open Design Italia, Elena Santi Laura Succini e Valentina Croci, assieme a CNA Vicenza. Questa curatela è fondamentale per disciplinare le relazioni imprenditoriali tra gli attori, gli oneri reciproci, i rischi di impresa e la ripartizione dei margini. Non si tratta più, quindi, di commissionare agli artigiani lavori conto terzi o forniture, ma di coinvolgerli a livello imprenditoriale e alla pari. E così, da tavoli comuni di lavoro iniziati lo scorso anno, è nata Cases of life, una collezione raffinata di oggetti, una serie di contenitori modulari e intercambiabili per l’ambito cucina, bagno e ufficio. Il concetto che ha mosso la collezione è quello del nomadismo, tra appartamenti e città che cambiano, tra ambienti lavorativi sempre più flessibili e in condivisione. Ogni serie si compone di un contenitore grande che contiene scatole più piccole di ceramica, legno, vetro e metallo, ciascuna dotata di un tappo che, sfilato, abilita una funzione specifica. Le scatole possono essere personalizzate, trasposte da un set a un altro e acplementarietà che esiste tra i due mondi: quello del design e quello dell’artigianato. Riprendendo le parole di Martino Gamper: “FROM the designer TO the artisan, FROM the artisan TO the designer, FROM the Vicenza region TO the world, FROM the idea TO the making. Tutti questi sono percorsi che richiedono uno scambio. Questo scambio di conoscenze, tra il momento della realizzazione e quello della creazione, è stato il punto di partenza per questo progetto”. Il progetto Valore Artigiano è promosso da CNA e Confartigianato di Vicenza con il sostegno della Regione del Veneto, della CCIAA di Vicenza e di Ebav. www.from-to.it OPEN DESIGN ITALIA FACTORY è, invece, il tentativo di creare la prima fabbrica diffusa vicentina. Una nuova idea di impresa, una rete informale tra artigiani (ad oggi Sergio Paolin - Arbos, Monica e Mauro Carraro - Carbu, Oreste Cogo - Ceramiche d’Arte G.B. Cogo, Giuseppe Pretto - Gierre Casa, Remigio e Filippo Scapin - La Veneta, Eugenio Lovato, Pietro Viero - Myver, Gildo Sartori – Sartori Marmi, Mirko e Giuseppe Vanzo - Vanzo Giuseppe & Figlio, Tv lamiere) e designer autoproduttori (Acquacalda, Raffaella Brunzin, Gaetano Di Gregorio, Piquattropunto, Paolo Vallara, Andrea Zausa). Il valore aggiunto del progetto è il coordinamento tra i due soggetti e la curatela del progetto, ruolo che è stato svolto dal team

Foto di Claudia Zalla www.claudiazalla.it

quistate in diversi momenti. La collezione, dopo essere stata presentata in anteprima assoluta durante l’edizione 2013 della mo-


24 focus SCATOLA ESTERNA DEL SET CUCINA: Realizzata in legno di frassino naturale nel coperchio e in metallo traforato verniciato grigio o ottone nella base (40x30xh10cm).

stra-mercato Open Design Italia a Venezia e dopo essere stata esposta all’ambasciata italiana a Berlino in occasione dell’’’Interior Contract Award’’, è stata presentata al Fuorisalone della CNA di Milano. All’evento hanno presenziato Daniele Vaccarino, Presidente CNA Nazionale, Stefania Milo, Presidente Nazionale CNA Giovani, Stefano Maffei del Politecnico di Milano e Roque Luna, Manager Retail Guggen-

Foto di Giacomo Brini

SET CUCINA composto da una caraffa in vetro; un ceppo in legno con due tappi, un apribottiglie e un cavatappi; un portacandele in alluminio, tre scatole in ceramica di diverse dimensioni; un pestello in marmo; un set di 4 bicchieri in vetro e un’oliera con tappo portasale.

heim Shops. E sarà proprio il Guggenheim il primo store a mostrare il kit ufficio nel Museum Shop di Venezia. Cases of Life è una collezione destinata da un lato a crescere, introducendo nuovi oggetti, contesti d’uso e attori, e dall’altro a rinnovare la metodologia di lavoro, ovvero artigiani e designer che si interfacciano e che operano in collettività. Il lavoro fatto finora ha teso a costruire una buona pratica che ora è possibile declinare e replicare in modo da attivare processi analoghi e cooperazione tra soggetti e mondi diversi e troppo spesso lontani. Il progetto Open Design Italia Factory è promosso da CNA Vicenza con il sostegno della CCIAA di Vicenza e di Ebav. www.odifactory.com


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Ufficio Promozione e Mercato Internazionale

Incoming operatori USA – Russia

Arredo, artigianato artistico e complementi arredo di design Verona dal 26 al 28 maggio Montresor Hotel Tower a Bussolengo - Verona

CNA Internazionale Ti porta anche a: Mozambico (Maputo) dal 19 al 21 maggio 2014. Missione imprenditoriale dedicata ai settori dell’agroindustria, delle infrastrutture e dell’energia Tokyo (Interior Lifestyle Living) dal 4 al 6 giugno 2014. Partecipazione espositiva per il settore arredo e complementi d’arredo. Incoming buyers giapponesi per il settore agroalimentare: Palermo, 19 – 20 giugno 2014; Reggio Emilia, 23 giugno 2014 e Cuneo, 25 giugno 2014. “Maison & Objet” (Parigi) dal 5 al 9 settembre 2014 HOMI - Il Nuovo Grande Macef presso Fiera Milano dal 13 al 16 Settembre 2014 e a Mosca dal 15 al 18 Ottobre 2014. EAU (Emirati Arabi Uniti) il mercato dell’oreficeria e gioielleria ad ottobre 2014. Seminario opportunità Paese “Mongolia” (con particolare focus sui settori costruzioni, moda e meccanotessile) EXPO Milano 2015 - Nutrire il Pianeta. Energia per la vita. Dal 1 Maggio al 31 Ottobre 2015. Per saperne di più rivolgersi a: categorie@cnavr.it e estero@cnavicenza.it


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LEtture AD Architectural Digest (USA) Rivista d’arredamento e architettura molto diffusa negli Stati Uniti ma edita anche in Italia. Lo stile dell’impaginazione e l’equilibrata organizzazione dell’indice, con servizi fotografici perfetti nella qualità e nella scelta delle immagini fanno di questo periodico, la prima rivista mensile del mondo per quanto riguarda il campo dell’interior design. Gli inserti (AD Ristrutturare, AD Yachts, AD

Le belle cucine, AD sale da bagno), ampliano il quadro delle scelte dei lettori fornendo informazioni utili sui temi specifici. Periodicità: mensile Prezzo di copertina (in Italia): € 5,00 www.architecturaldigest.com

Interni (Italia) Da oltre 50 anni prestigiosa rivista internazionale di design e architettura d’interni. Guida alle novità e alle tendenze più innovative della cultura dell’abitare. Portavoce della creatività, del design e della produzione “made in Italy” e allo stesso tempo attenta alle tendenze internazionali. Interni ha lanciato un sistema di numeri unici, guide specializzate ed eventi culturali unico al mondo; anche

con crescenti alleanze nel panorama del “design system”, testimoniate dal progredire di più edizioni internazionali. Periodicità: mensile Prezzo di copertina: € 8,00 www.internimagazine.com

Wallpaper (UK) Rivista che si occupa di un filone di design globale. Coprendo i temi dell’architettura, del design industriale, dell’arredamento e del viaggiare, Wallpaper si propone di fornire informazioni utili per coloro che vogliono progettare spazi, stili, e abitudini migliori. International, intelligente e influente. Tutti gli anni Wallpaper invita designer, artigiani e aziende produttrici, dall’arredamento alla moda, a realizzare oggetti. Le creazioni

vengono poi presentate nell’ambito di Wallpaper Handmade, un’ esclusiva esposizione che realizza il connubio tra artigianato e design. Periodicità: mensile Prezzo di copertina: £ 4.99 www.wallpaper.com


destinazioni

destinazioni

Parigi - Moda ma non solo... Moda ma non solo. Parigi mette in mostra il meglio del design con due kermesse molto importanti. La prima è Maison & Objet, la fiera dell’oggetto e del progetto che si tiene a gennaio di ogni anno e che rappresenta l’appuntamento per eccellenza di architetti, interior designer, giornalisti e buyer da tutto il mondo. La seconda è Paris Design Week (dal 6 al 13 settembre 2014), l’evento dedicato al design internazionale e al grande pubblico. Show-room, gallerie d’arte, concept store, studi di architettura, istituti culturali… sfoderano tutta la loro creatività per presentare le loro innovazioni. > www.maison-objet.com / www.parisdesignweek.fr/en

Vienna Design Week Alla volta del secolo scorso Vienna è diventata un centro del design e si è trasformata in un crogiolo di creatività. Il mondo creativo austriaco si fa notare a livello internazionale per il design di prodotti e l’allestimento di interni. Dal 26 settembre al 5 ottobre 2014, il design di oggettistica, industriale e per arredamento, è sotto i riflettori in occasione della Vienna Design Week. La manifestazione si svolge in diverse sedi sparse per la città ed offre un variopinto ventaglio di mostre, progetti e seminari itineranti. > www.viennadesignweek.at

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Londra Design Festival Il design è dappertutto: così recita lo slogan del London Design Festival, che si tiene nella città inglese dal 13 al 21 settembre 2014. Da molto tempo Londra vuole imporsi come capitale del design del mondo e, durante il festival, intende dimostrarlo, proponendo mostre hi-tech e curiose installazioni, ma anche eventi con famose archistar e giovani promesse della progettazione. Si possono visitare padiglioni e gallerie ma anche curiosare, come all’interno di un “grande mercato”, e poi acquistare pezzi unici o da collezione. > www.londondesignfestival.com

Istanbul: città in movimento Città in movimento e città in divenire. Istanbul non smette di inventarsi neppure dal punto di vista architettonico. Complici la sua fama in crescita, e la realizzazione di eventi di portata internazionale come Istanbul Design Week (dal 26 al 30 settembre 2014), che propone simposi e workshop, e Istanbul Design Biennal (dal 18 ottobre al 14 dicembre), una piattaforma per lo sviluppo di politiche di progettazione e innovazione che sostiene la costituzione di un archivio di design su scala nazionale ed internazionale. > www.istanbuldesignweek.com / tasarimbienali.iksv.org/en


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Artigianato & Imprese n e w s , e v e n t i , a pp u n t a m e n t i F-GAS. Entro il 31 maggio registrazione degli impianti e dichiarazione emissioni in atmosfera di gas fluorurati Entro il 31 maggio 2014 gli operatori delle applicazioni fisse di refrigerazione (ovvero i proprietari di impianti di climatizzazione, raffreddamento, pompe di calore inserite in aziende di produzione, pulitintolavanderie o altre tipologie di impresa) nonché dei sistemi fissi di protezione antincendio contenenti 3 kg o più di gas fluorurati ad effetto serra, devono presentare al Ministero dell’ambiente per il tramite dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) una dichiarazione contenente informazioni riguardanti la quantità di emissioni in atmosfera di gas fluorurati relativi all’anno precedente sulla base dei dati contenuti nel relativo registro di impianto. La dichiarazione va presentata tramite il formato elettronico, accessibile al seguente link: www.sinanet.isprambiente.it/it/fgas. Per quesiti e chiarimenti contattare l’Unione Installazione ed Impianti di CNA Vicenza - tel. 0444 569900 CNA Verona – tel. 045 831 0923

SISTRI. Escluse le imprese fino a 10 dipendenti È stato ufficializzato che le imprese e gli enti produttori di rifiuti speciali che hanno fino a 10 dipendenti sono esclusi dal SISTRI, il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti pericolosi. Lo scorso 24 aprile è stato firmato dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti il decreto ministeriale che prevede l’obbligo di adesione solo per le imprese con più di 10 dipendenti e la proroga al 30 giugno 2014 del versamento del contributo annuale. È opportuno, per le aziende che intendono cancellarsi da SISTRI perché non più obbligate, effettuare la cancellazione entro il 30 giugno. Ricordiamo inoltre che CNA Vicenza offre il servizio di gestione della compilazione del sistema SISTRI tramite l’uso della chiavetta USB per l’azienda, previa delega da parte del legale rappresentante. Per ulteriori informazioni contattare il Servizio Sicurezza & Ambiente di CNA Vicenza - email: sicurezza@cnavicenza.it - ambiente.rifiuti@cnavicenza.it - CNA Verona – tel. 045 831 0923

INPS. Disponibili gli F24 precompilati per artigiani e commercianti A partire dal 23 aprile 2014, artigiani e commercianti possono trovare nel sito dell’Inps (www.inps.it) il prospetto e i modelli F24 precompilati per il versamento dei contributi dovuti per l’anno 2014. In particolare, per poter scaricare i modelli, sarà necessario accedere al Cassetto Previdenziale degli Artigiani e dei Commercianti, e andare alla sezione Posizione assicurativa – Dati del modello F24. Chi, ancora, non disponesse delle password per effettuare l’accesso al proprio Cassetto Previdenziale, può richiederle direttamente all’Inps. Per accedere al Cassetto e inoltrare le domande circa la propria posizione, esiste la possibilità di delegare sia ad una persona di fiducia che all’Associazione di categoria. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Area Fiscale di CNA Vicenza – tel. 0444 569900 - CNA Verona – tel. 045 831 0923

CNA Vicenza a sostegno di SOS VILLAGGI DEI BAMBINI! Con la tua denuncia dei redditi puoi destinare il 5 per mille dell’IRPEF ad una buona causa. CNA Vicenza ha scelto di sostenere il Villaggio SOS di Vicenza che opera da molti anni nell’accoglienza di minori che provengono da situazioni familiari difficili. Per devolvere il 5 per mille al Villaggio SOS Vicenza firma la dichiarazione dei redditi: CUD, 730 e Modello Unico nell’apposito spazio (“sostegno del volontariato, delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale”) e indica il codice fiscale di CNA Impresa Sensibile 97223510583. Per informazioni rivolgersi alla sede CAF CNA Vicenza – tel. 0444 569900


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CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA: PROROGA AL 30 GIUGNO 2014 È cosa fatta l’intesa tra i rappresentanti della Regione Veneto, delle Associazioni imprenditoriali e delle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori per la proroga fino al 30 giugno 2014 dell’Accordo ponte regionale del 23 dicembre 2014. Per le procedure, consultare il sito della CNA provinciale o regionale. marta.pimazzoni@cnavr.it - CNA Vicenza - tel. 0444 569900

MEPA: VUOI CONTINUARE A LAVORARE CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE? Cosa è il Mercato elettronico della pubblica amministrazione, come funzionano i bandi, cosa significa per l’impresa attivare postazione e catalogo . Se sei interessato ad operare in questo nuovo mercato elettronico ti invitiamo a contattare CNA agli indirizzi formazione@cnavr.it - CNA Vicenza tel. 0444 569900

LA FRANCIA VIETA IL RIPOSO SETTIMANALE SUL CAMION Da giugno 2014, gli autisti francesi o di altri Paesi europei non potranno trascorrere il periodo di riposo settimanale a bordo del veicolo. La Legge 397/2014 contro il dumping sociale approvata dal Senato francese stabilisce una sanzione di un anno di reclusione e 30mila euro di multa a chi organizza i trasporti imponendo all’autista di trascorrere il riposo settimanale sul veicolo o a chi paga gli autisti sulla base della distanza chilometrica percorsa o del volume di merce trasportata, in quanto questa modalità di remunerazione è considerata un pericolo per la sicurezza stradale. Tali sanzioni possono colpire anche gli autotrasportatori stranieri operanti in territorio francese. fita@cnavr.it

WORKSHOP FOTOGRAFI Il 27 maggio con la Fotografa professionista Marianna Santoni CNA Vicenza Fotografi ha organizzato un workshop della durata di un giorno sul fotoritocco del ritratto, corso che vedrà come docente la stimata e ben nota Marianna Santoni. Il costo di partecipazione è di € 160,00 per gli associati CNA e di € 200,00 per i non associati (prezzo IVA inclusa). Per partecipare inviare un’email a photo@cnavicenza.it

CORSI DI FORMAZIONE SETTORE AUTOTRASPORTO Sono partiti a Verona i corsi sull’utilizzo del cronotachigrafo digitale e analogico per il personale amministrativo, che permettono alle imprese di essere in regola con gli obblighi informativi – formativi minimi derivanti dalle normative. Questi corsi hanno riscosso un grande successo, e sono previste ulteriori edizioni. In partenza anche un corso per rinnovo CQC merci e uno per il primo rilascio o rinnovo del patentino ADR. Info fita@cnavr.it

VENEZIA: VIDEOSORVEGLIANZA MEZZI PESANTI (dall’1 MAGGIO CON SANZIONI 1 GIUGNO) Dal 1° maggio 2014 è entrato in pre-esercizio nel Comune di Venezia il sistema di videosorveglianza sul transito dei mezzi pesanti oltre le 3,5 tonnellate e di lunghezza superiore ai 7,5 metri per alcuni territori comunali. Il sistema entrerà a regime 24 ore su 24 e sarà pienamente operativo dal 1° giugno 2014. A seguito dell’attivazione, saranno sanzionati con procedura automatica i soggetti sprovvisti di provvedimento autorizzativo al transito. I mezzi eccezionali e le macchine operatrici non necessitano di autorizzazione comunale per il transito, perché già sottoposti ad altre procedure di carattere preventivo.

PROFILO ARTIGIANO. Il nuovo portale per la promozione dell’artigianato vicentino BService, in collaborazione con CNA Vicenza, ha attivato la piattaforma ‘Profilo Artigiano’ per mettere in contatto artigiani e clienti in modo veloce. Uno strumento che avvantaggia gli artigiani migliori legandoli ancor più strettamente alla loro realtà locale e, allo stesso tempo, li connette a un tessuto ben più ampio. Per agevolare i piccoli imprenditori la registrazione al portale è totalmente gratuita. Inserisci la tua azienda su www.profiloartigiano.it.


Residenza per Anziani • Accoglimento ospiti non autosufficienti con impegnativa e senza impegnativa • Nucleo protetto per ospiti affetti da demenza • Accoglimenti diurni per anziani non autosufficienti ed autosufficienti

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Fondazione Luigia Gaspari Bressan Onlus - via S. Marco 21/d 36033 Isola Vicentina (VI) 0444 978518 - www.fondazionebressan.it - info@fondazionebressan.it



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