NOI L'Impresa Forlì-Cesena

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IMPRESA ARTIGIANA P.M.I - ANNO XIX –N. 18/2021 POSTE ITALIANE SPA - SPED. ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1, DCB PO – COPIA: 0,10 - CON IR

Dicembre 2021 | www.cnafc.it

Protagonisti di una nuova era Territorio, nuove imprese e continuità aziendale, imprenditoria femminile, lavoro e formazione, evoluzione rappresentanza, transizione ecologica: Piano strategico 2022-2025 per CNA Forlì-Cesena

/ Scenario SWG

Tratteggiare un new normal: la voce a cittadini e imprese

/ Soluzioni di settore Abiti su misura per le imprese, puntando a costruire progetti di filiera

/ Pensionati alla riscossa!

Crescono iniziative e servizi. E nel 2022 si punta sull’alfabetizzazione digitale

/ CNA per le nuove imprese

Webinar, consulenza online e di settore con Creaimpresa Lab


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/ Intervento

Con lo sguardo dritto e aperto nel futuro Un Piano strategico con radici forti, i valori fondanti che da sempre nutrono il nostro impegno. Un patto per il territorio e tra le generazioni di Lorenzo Zanotti, presidente CNA Forlì-Cesena L’anno che si è appena concluso ha visto un passaggio importante per la nostra associazione: il rinnovo degli organi elettivi ha portato con sé un lavoro approfondito di analisi, confronto e progettazione per delineare le linee di indirizzo per il prossimo quadriennio. Nelle pagine successive si troverà una sintesi del Piano strategico 2022-2025, frutto di un percorso partecipativo che ha coinvolto nell’arco di due mesi e mezzo tutte le articolazioni del sistema, sia per quanto riguarda gli imprenditori dirigenti che i collaboratori di CNA Forlì-Cesena. In questa introduzione mi preme richiamare l’attenzione su quelli che sono i principi fondanti del nostro piano, che non a caso abbiamo voluto rappresentare come un albero, le cui radici sono i valori forti che da sempre nutrono il nostro impegno. Tra i nostri valori guida c’è il benessere comune dei nostri territori, a partire dai fondamentali: imprese, buon lavoro e coesione sociale. Per conseguirlo, siamo pronti a impegnarci con idee, competenze e con la forza del nostro sistema e di quel metodo CNA – fatto di analisi dei bisogni, proposte concrete e capacità di realizzazione – che ci viene riconosciuto dalle imprese e dagli attori istituzionali. È attraverso una rappresentanza condivisa che porteremo avanti in maniera moderna e trasparente gli interessi dei nostri associati. Lavorando su temi diversi, tra cui ricordiamo: lo sviluppo del territorio, la crescita di nuove imprese, la continuità di impresa, l’imprenditoria femminile, il lavoro e la formazione, l’evoluzione della rappresentanza e la transizione ecologica. Realizzeremo il nostro Piano strategico forti dell’appartenenza ad un sistema (CNA Romagna, CNA Emilia Romagna, CNA Nazionale) ricco di competenze e valori condivisi. Anticipando i tempi, già un anno fa abbiamo in-

vocato la necessità di stringere un nuovo patto, tra Stato amministrazioni locali, banche, Istituzioni, e cittadini per preservare la qualità della vita dei nostri territori. Una proposta quanto mai attuale, se pensiamo alle aspettative sulle ricadute del PNRR – Piano nazionale di ripresa a resilienza. Come CNA chiediamo che questo patto vada a preservare un tessuto economico, fatto in gran parte di imprese con meno di dieci addetti, una ricchezza che è un patrimonio di tutta la comunità, un piano che potrà portare il cambiamento auspicato solo se saprà coinvolgere fattivamente, nei progetti, le micro e piccole imprese. È questo il piano che ci impegniamo a coltivare: un albero di idee fertili per far fiorire il futuro, con le imprese al centro dell’ecosistema economico del nostro territorio e dell’intero Paese. 1


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/ Intervento

Avanti con fiducia e immutata passione Per tornare a crescere occorre lavorare insieme, occorre sentirsi costruttori, edificare nuove realtà. Anche noi, come associazione e sistema di imprese, faremo la nostra parte di Franco Napolitano, Direttore generale CNA Forlì-Cesena Abbiamo scelto la metafora dell’albero per rappresentare il nostro Piano strategico 2022-2025 perché mai come adesso occorre una visione generativa e nuova per affrontare le tante sfide che ci attendono. La pandemia ha rimesso al centro del dibattito e del sentire comune il ruolo dello Stato, che da semplice regolatore della cosa pubblica è ritornato giocoforza di nuovo protagonista del sistema economico. Si mischiano ora elementi di garanzia e possibili controindicazioni a seconda che questo nuovo/ vecchio ruolo di soggetto attivo risulti utile per le imprese piuttosto che una mera e sterile invasione di campo rispetto all’iniziativa privata. Solo il tempo ci dirà quale sarà l’esito di questo rinnovato protagonismo. Sta di fatto che la gestione e l’allocazione delle risorse del PNRR rappresenteranno una straordinaria e forse ultima occasione per confermare o meno l’appropriatezza dell’agire del decisore pubblico. Semplificazione e tempi certi dovranno necessariamente accompagnare le traiettorie indicate nel PNRR quali digitalizzazione, sostenibilità ambientale, formazione. Non si potrà sbagliare. Anche noi dovremo fare la nostra parte risultando proattivi, esigendo di abbandonare liturgie e abitudini di confronto consolidate che mal si conciliano con l’urgenza e la strategicità decisionale richiesta dal momento storico. I temi al centro del nostro Piano strategico sono interconnessi e si basano su un approccio nuovo, improntato a costruire, ai concetti di utilità, vicinanza, attualità ed alle sfide proposte dal cambiamento continuo. Ancorati a quei valori di comunità che ci accompagnano da 70 anni a questa parte. La nostra forza o per meglio dire il nostro patrimonio è dato dalle migliaia di imprese, imprenditrici e imprenditori, collaboratrici e collaboratori

del nostro sistema, una comunità di persone prima di tutto che condivide esperienze, competenze ma soprattutto passione nel fare ogni giorno impresa, nonostante le difficoltà che affaticano ma non scalfiscono l’idea di essere creatori di benessere per se stessi, i propri collaboratori e il proprio territorio. Una comunità di aziende e persone che rappresentano il caposaldo del buon vivere della nostra terra, che sa creare passo dopo passo contesti territoriali competitivi ma inclusivi, eccellenti ma ancora a dimensione d’uomo, stabili economicamente nonostante le criticità che si manifestano. Per tornare a crescere occorre lavorare insieme con un impegno comune, occorre sentirsi costruttori, edificare nuove realtà. Il nostro Piano strategico parla di tutto questo, ma soprattutto parla di noi, del nostro sguardo rivolto al futuro, con fiducia e immutata passione. 3


/ Sommario

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Impresa Artigiana P.M.I

Periodico - Aut. Trib. n° 6 del 25/6/04 Chiuso in redazione il 23/12/2021 Direttore responsabile: Barbara L. Coordinamento editoriale: Franco Napolitano www.cnafc.it Seguici su www.facebook.com/cnaforlicesena www.linkedin.com/company/cna-forlicesena/ www.youtube.com/user/cnafc Redazione Forlì-Cesena: Veronica Bridi, Alessia Brunelli, Fatima Elghazioui, Riccardo Guardigli, Marco Lucchi, Piergiorgio Matassoni, Massimo Montanari, Giovanni Montevecchi, Franco Napolitano, Davide Prati. Via Pelacano, 29 Forlì - Tel 0543 770111 e-mail: redazione@cnafc.it Artwork e impaginazione: Menabò Group - www.menabo.com Stampa: CILS Cesena Hanno collaborato a questo numero: Gianluca Alessandri, Nicholas Angelini, Luca Antonini, Alvaro Attiani, Morena Baldoni, Marco Baroni, Andrea Bartoli, Achena Batani, Greta Bellini, Fabio Bianchi, Giovanni Billi, Gian Marco Boschi, Davide Cangini, Luca Casadei, Monica Castellini, Varide Cicognani, Lorenzo Corallini, Gabriele Di Bonaventura, Augusto De Gregorio, Claudia De Simone, Catia Drocco, Francesco Ferro, Filippo Fiumana, Giulio Vidotto Fonda, Andrea e Ulisse Foschi, Davide Ghetti, Laura Giammarchi, Gianluca e Roberto Giorgini, Michela Guidi, Marco Laghi, Luca Legni, Federica e Raffaella Mambelli, Daniele Mazzoni, Laura Navacchia, Marco Nofri, Danila Padovani, Laura Pedulli, Andrea Riccardi, Andrea Romboli, Marco Roncoroni, Federica, Francesca e Maurizio Sedioli, Vincenzo Sospiri, Manuela Spada, Maurizia Squarzi, Maria Cristina Stucchi, Danilo Succi, Giovanni Tassinari, Vanessa Tessore, Gildo Torelli, Matteo Zanchini, Lorenzo Zanotti, Maurizio Zoli. Fotografie: Archivio CNA e CNA Nazionale, Alessandro Mazza, Master Foto di Mirco Ricci, Leonardo Farina, Alan Piscaglia, Raffaele Turci.

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/ Intervento Con lo sguardo dritto e aperto nel futuro

/ Avanti con fiducia e immutata passione / Scenario Tratteggiare un new normal: la voce a cittadini e imprese

/ Piano strategico Protagonisti di una nuova era

/ Settori Soluzioni di settore: abiti su misura per le imprese

/ Comunità Pensionati alla riscossa!

/ Nuove imprese CNA culla digitale per le nuove imprese

/ Rappresentanza Zanotti confermato presidente di CNA Forlì-Cesena

/ Nuova presidenza nazionale Eletto Dario Costantini al timone di CNA

/ Fotografia Il Saper fare artigiano si è messo in mostra

/ Storie Inseguire un sogno che diventa realtà

/ Un anno da ricordare Tra anniversari storici e brindisi eccellenti

/ Eccellenze internazionali La nuova sfida di Cangini Benne

/ Più forti della pandemia L’importanza di avere un Piano B

/ Turismo slow Alla riscoperta delle colline forlivesi

/ Farmacie in prima linea Presidi territoriali contro la pandemia

/ Terzo Settore Il futuro è sempre più digitale

/ 12 mesi con CNA Cartoline dal 2021, il futuro è adesso

/ In memoria di Grande perdita per CNA: Sergio Giammarchi


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/ Scenario

Tratteggiare un new normal: la voce a cittadini e imprese I dati delle ricerche SWG per CNA Forlì-Cesena evidenziano una serie di spunti utili a delineare alcune sfide che le imprese dovranno raccogliere di Giulio Vidotto Fonda Il 2021 si chiude con una pandemia in corso da ormai 20 mesi e con una serie di spinte (o accelerazioni) che questa ha impresso nella vita quotidiana delle persone, lasciando intravedere alcuni possibili tratti del new normal che si staglia all’orizzonte, così come una serie di tendenze in divenire. Alcuni dati relativi a ricerche svolte da SWG per CNA Forlì-Cesena, così come altri tratti dagli osservatori periodici della società di ricerca, permettono di fotografare alcuni aspetti di questo assestamento che, per quanto prov-

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visorio e cangiante, può offrire una serie di spunti alle imprese che volessero affacciarsi in modo accorto al 2022, in particolare riguardo ai temi della domanda di beni e servizi, delle risorse umane e della continuità d’impresa. Per partire con una nota positiva, pur senza scomodare le solide e ben note previsioni di crescita del PIL, si può affermare che queste si accompagnano a un cambiamento in positivo nelle attese dei consumatori. A gennaio di quest’anno, fase critica della terza ondata pandemica, il 42% delle famiglie riteneva che


il mese seguente le proprie uscite sarebbero state superiori alle entrate: buona parte di queste avrebbe reagito a questo outlook negativo contraendo i consumi. A fine anno invece, seppure una certa apprensione sia ancora palpabile, la quota di nuclei che invece prevede un bilancio mensile positivo o neutro, sale al 64%, riducendo il pessimismo di 5 punti. Non si tratta di una completa inversione di rotta, ma certamente di un segnale incoraggiante, con un impatto diretto sui consumi delle famiglie. Si pensi ad esempio all’ultimo Black Friday con un +21% di vendite online. Guardando invece al rapporto con il lavoro, si intravede una vera e propria rivoluzione. La nota indagine svolta da Microsoft [Work Trend Index 2021] su lavoratori subordinati, racconta il fenomeno della Great Resignation: folte schiere di lavoratori dimissionari che lasciano il lavoro in cerca di soluzioni più soddisfacenti e in armonia con i propri ritmi di vita. Se a livello globale è il 41% dei lavoratori ad affermare che potrebbe cercare un nuovo lavoro nel giro di un anno, in Italia la quota si ferma al 35%: contestualizzata a un Paese dal mercato del lavoro storicamente ingessato, si tratta tuttavia di una cifra da capogiro, che potrebbe assurgere a indicatore di un mutamento valoriale, più che di mera strategia di adattamento contingente. D’altro canto ben 7 lavoratori su 10 affermano di essere complessivamente soddisfatti del proprio impiego, con picchi tra chi ha redditi medio-alti, tra gli uomini, tra i dipendenti pubblici e tra chi può fruire dello smart working; più insoddisfatte si mostrano invece le donne,

i giovani e le partite Iva. I principali fattori di soddisfazione sono le buone relazioni con i colleghi, un posto di lavoro sicuro e un buon equilibrio vita lavoro, ma la maggioranza si dice scontenta delle prospettive di carriera, dello scarso riconoscimento del merito e, nel 44% dei casi, dello stipendio. Il confronto con chi ha usufruito almeno in parte dello smart working, ci racconta inoltre di un bilancio positivo con impatto diretto sul tempo libero, sui li-

Per lo smart working il bilancio è in bianco e nero: aumentano produttività e tempo libero, ma è più difficile fare squadra e sentirsi parte dell’impresa velli di produttività e sulle relazioni familiari. Ma emerge anche il rovescio della medaglia: l’impoverimento delle relazioni sociali, la difficoltà a lavorare in squadra e a sentirsi parte dell’impresa. È anche per questo che il 46% dei lavoratori non vuole lavorare da case e il 39% lo farebbe al massimo per 3 giorni a settimana. Uno zoom sulla specifica platea dei giovani (indagine SWG per Gedi sui 18-30enni), ovvero il principale bacino dal quale le imprese potreb7


/ Scenario

bero attrarre nuovi talenti, tratteggia una generazione in sofferenza che, seppur meglio attrezzata degli anziani a difendersi fisicamente dal Covid-19, si è vista profondamente colpita dalla pandemia sul piano psicologico e sociale. L’emergenza non ha peraltro fatto che infierire su un quadro già critico e stagnante, così oggi è il 61% degli under 30 a non sentirsi protagonista della propria vita, spesso rifugiandosi in un irrazionale fatalismo, più marcato ancora

Le prospettive macroeconomiche sono buone e cresce la propensione al consumo, ma per le imprese resta il nodo della carenza di personale di quello rintracciato tra i loro nonni. Tuttavia gli stessi giovani hanno anche chiaro su quali temi sono disposti ad attivarsi per offrire il loro contributo alla società: primi fra tutti il cambiamento climatico e la parità di genere. Coinvolgere i giovani diviene infine cruciale in vista del turnover alla direzione delle imprese stesse. Un’indagine SWG di febbraio tra le associate a CNA Forlì-Cesena ci dice che il 61% degli imprenditori non fa progetti rispetto al momento nel quale si troverà a lasciare l’impresa ad altri. Se alcuni intendono trasferire le redini ai figli (19%) o a soci e dipendenti (11%), la maggioranza non saprebbe a chi rivolgersi, 8

talvolta rifiutando in toto l’idea di una successione al proprio ruolo (17%). In sintesi, le positive prospettive macro-economiche e la stabile riapertura dell’attività, accompagnate da un ulteriore consolidamento del soggettivo outlook economico delle famiglie, permettono al mondo produttivo di affacciarsi al nuovo anno con ottimismo. D’altra parte le imprese devono prepararsi a raccogliere una serie di sfide di non poco conto. Più che offrire un quadro esaustivo questi dati lasciano intravedere un semplice insieme di elementi sui cui sarà utile lavorare da subito. Se il problema di reperire personale, quest’anno particolarmente acuto in specifici settori, dovesse continuare a farsi sentire, il tema dell’attrattività dell’offerta diverrà cruciale. Non si tratterà soltanto di impegnarsi per attenuare il gap tra attese e realtà retributive e di carriera, ma anche di ripensare regole, spazi e soluzioni tecnologiche per ridefinire il rapporto con il personale, tenendo al centro la dimensione relazionale che, castigata dal Covid-19, è riemersa come centrale. Se ad esempio l’impresa vorrà conquistare i giovani dovrà toccare le loro corde stimolandoli sul lato del protagonismo, e sapendo osare, distinguendosi dalle altre su versanti come l’innovazione, la sostenibilità ambientale e le pari opportunità. Collegato a questo, nei prossimi anni si imporrà con forza il tema della continuità aziendale: il meritato riposo dei molti baby boomer ancora alle redini delle imprese italiane, imporrà loro di preparare il terreno in anticipo, individuando le soluzioni opportune e formando le


risorse coinvolte. In chiusura un ultimo elemento emerso interpellando le associate a CNA Forlì-Cesena alle quali è stato chiesto quali istituzioni avessero sentito più vicine durante la pandemia: il primo soggetto citato è stato proprio l’associazione di categoria (seguono a distanza le banche, la Regione e il Governo) e il 70% ha affermato espressamente di

essersi sentito supportato dalla stessa CNA, che ha pertanto dimostrato di aver operato in modo rapido ed efficace. L’associazione dovrà quindi consolidare questo rinnovato capitale d’immagine, ma anche trovare nuove soluzioni per coinvolgere quel 25% di imprese che si è invece sentita abbandonata dalle istituzioni di riferimento. 9


/ Piano strategico

Protagonisti di una nuova era Territorio, nuove imprese e continuità aziendale, imprenditoria femminile, lavoro e formazione, evoluzione della rappresentanza, transizione ecologica: i temi del Piano strategico 2022-2025 di Veronica Bridi L’esperienza della pandemia ha riportato al centro della scena il ruolo del pubblico come agente determinante delle dinamiche sociali ed economiche: aperture, chiusure, limitazioni, politiche di sostegno… non a caso si è parlato di «ritorno dello Stato». I prossimi anni, che ci auguriamo ci accompagnino progressivamente verso il superamento dell’emergenza pandemica, potranno essere l’occasione per ridisegnare i confini dello Stato, rafforzare la sua presenza dove ce n’è maggiore necessità progettandone la ritirata altrove. Un ambito nel quale lo Stato avrà sicuramente un ruolo centrale sarà quello delle politiche economiche, con un potere di indirizzo eccezionale dato dai fondi del PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza. I grandi driver del piano saranno: digitalizzazione, sostenibilità ambientale, formazione. Le istituzioni ci invitano a pensare in grande, a percorrere strade nuove, a seguire

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itinerari diversi da quelli conosciuti, ad alzare lo sguardo verso orizzonti più ampi. Per cogliere queste opportunità occorre farsi trovare preparati, come associazione e come imprese, con progetti che abbiano visione e respiro di medio lungo periodo. Potrebbe esser questa l’occasione per ridisegnare i confini dello Stato, alleggerire finalmente gli orpelli burocratici, e liberare le energie da dedicare alla ripresa del Paese. Sulla base dell’impianto nazionale, sarà determinante il ruolo della Regione, ma risulterà strategica anche l’interlocuzione con le amministrazioni locali, per garantire la corretta ricaduta di tali risorse sul nostro territorio. Per fare questo occorrerà attivare i tavoli di confronto strategico che ancora mancano. La CNA, per tutto quello che rappresenta e per come ha dimostrato di saper lavorare, progettare e proporre, può fungere da collante e si candida giocare un ruolo chiave tra gli attori principali


della nostra comunità. Abbiamo davanti a noi un periodo di grande cambiamento, dobbiamo saperlo interpretare da protagonisti! Questo è lo scenario nel quale la CNA di Forlì-Cesena, completato il percorso di rinnovo dei propri organi elettivi, ha lavorato al proprio Piano strategico 2022-2025, il documento che guiderà l’azione dell’associazione nel prossimo quadriennio e che ha preso forma attraverso un approfondito percorso partecipativo durato due mesi e mezzo, che ha coinvolto le diverse anime della CNA sia per quanto riguarda il gruppo dirigente che i collaboratori: a partire da presidenza provinciale e direzione operativa, per coinvolgere quindi direzione territoriale e coordinamento aree, e raccogliere infine i contributi di tutte le presidenze dell’ampia articolazione del sistema. Lavorare a un piano di questa portata presuppone riconnettersi con la propria mission profonda e i propri valori fondanti, come è stato richiamato nella presentazione dal presidente provinciale e dal direttore generale. Richiamiamo qui solo in sintesi i valori di CNA, che sono le radici su cui si fonda il nostro agire: lavorare a un patto per il benessere comune del territorio, diffondere il “metodo CNA”, sinonimo di serietà e concretezza, promuovere una rappresentanza trasparente e condivisa, tutelare il ruolo strategico della micro, piccola media impresa. Abbiamo parlato dei valori, proviamo ora a entrare nel merito dei temi lungo i quali, come i rami del nostro albero, si sviluppa il piano. Ogni tema, poi, si articolerà in diverse azioni, rappresentate da fiori e frutti per restare nella metafora botanica. Anche nel prossimo mandato ci proponiamo di mantenere quel presidio territoriale che ci ha connotati nel tempo e che ci ha permesso di tessere una preziosa rete di relazioni con imprese, pensionati, cittadini e stakeholder,

cogliendo così bisogni e opportunità del territorio. Una vicinanza che è garantita dalle nostre sedi, ma anche dalle visite in azienda e dai nostri progetti di comunità. Intendiamo dare continuità alle azioni messe in campo al fine di migliorare la nostra conoscenza e la nostra incidenza per quanto riguarda il variegato mondo delle nuove imprese.

“Anche se la finestra è la stessa, non tutti quelli che vi si affacciano vedono le stesse cose: la veduta dipende dallo sguardo.” Alda Merini Continuerà, quindi, il monitoraggio costante e il benchmark con le altre CNA della Romagna (Ravenna e Rimini) attraverso l’Osservatorio Romagna. Come anche il progetto innovativo dedicato a chi vuole aprire una nuova attività, Creaimpresa Lab, che ha messo in campo nuovi canali e strumenti anche digitali (dai webinar alla consulenza online), arricchendolo di contenuti e collaborazioni e intensificando le nostre relazioni col mondo della scuola. Il tema della continuità d’impresa sarà senz’altro strategico per questo mandato e non solo. Fa parte, infatti, della mission dell’associazione accompagnare gli associati nel passaggio delicato del ricambio generazionale. La CNA vuole dare il proprio contributo per preservare 11


/ Piano strategico il tessuto economico locale, quelle piccole medie imprese che creano buona occupazione e che custodiscono i valori e le conoscenze che hanno fatto grande il made in Italy in tutto il mondo. La pandemia ha colpito in maniera violenta l’occupazione femminile, già fragile in Italia, anche per quanto riguarda le lavoratrici autonome. Sarà fondamentale la nostra azione di lobbying e di supporto alle imprese, per far sì che gli aiuti del PNRR arrivino anche alle imprenditrici di micro piccole imprese e alle professioniste, comprese politiche concrete che supportino la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. I prossimi anni vedranno cambiamenti epocali nel mondo del lavoro. Le sfide sono molteplici e impegnative, e riguardano la competitività stessa del sistema Paese. Un tema cruciale sarà senz’altro quello del ricambio generazionale della forza lavoro, che necessita di essere sostenuto da specifiche politiche pubbliche in materia di formazione permanente, apprendistato, alternanza scuola-lavoro e altro. Continueremo ad accompagnare le imprese con progetti verticali, caratterizzandoci con soluzioni per la rappresentanza e per i mestieri. In questa cornice, l’ambito progettuale più adatto appaiono le filiere, nelle quali favorire processi di confronto e condivisione delle esperienze, ideare percorsi formativi e stimolare le connessioni anche attraverso reti informali. Il tema della sostenibilità ambientale, e della conseguente transizione ecologica nel sistema economico, sarà uno dei temi centrali dei prossimi anni, uno dei driver del PNRR. La CNA dovrà fare la sua parte, indirizzando il decisore pubblico a supportare le piccole medie imprese e cogliere questa occasione per snellire la burocrazia stratificata e a macchia di leopardo di questa materia, affinché questa diventi un’opportunità reale per le imprese. Ci impegneremo in azioni di informazione e di supporto dedicate alle micro piccole medie imprese. Un piano impegnativo e sfidante, che sarà possibile perseguire grazie all’impegno e al lavoro di tutti, ma anche grazie ad alcuni percorsi trasversali, che fungeranno da facilitatori e acceleratori: le nostre api, per restare nella metafora. Si tratta in primo luogo del processo di processo di digitalizzazione, per il quale la CNA è un partner affidabile per le imprese; quindi di favorire lo sviluppo di filiere, che fanno della connessione e della condivisione delle esperienze il valore aggiunto. E infine, ma certo non ultimo per importanza, la garanzia di fare parte di un grande sistema con momenti di confronto e soluzioni a vari livelli: dalla Romagna, alla regione, al livello nazionale. Essere CNA, farà la differenza. 12


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/ 2022-2025

Piano strategico CNA Forlì-Cesena

SALTO DIGITALE

Strumenti integrati Business online

PATTO

per la qualità della vita

BENESSERE COMUNE

Aziende Buon lavoro Coesione sociale

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SVILUPPO FILIERE

Azioni di sostegno Occasioni di confronto

PICCOLA IMPRESA 95% del tessuto economico italiano

RAPPRESENTANZA CONDIVISA Moderna Trasparente

METODO CNA

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/ Settori

Soluzioni di settore: abiti su misura per le imprese Una carrellata sui temi caratterizzanti, settore per settore, a cura dei responsabili delle unioni. Un metodo di lavoro che troverà sintesi nel Piano strategico e nei progetti di filiera di Marco Lucchi L’accento sulle filiere, uno dei tratti fondanti del nostro Piano strategico, è il naturale percorso di evoluzione della rappresentanza che CNA Forlì-Cesena ha intrapreso da tempo e che, con la pandemia, ha avuto una notevole accelerazione. Parlare di servizi e di soluzioni di settore, negli ultimi due anni, ha avuto una valenza estremamente concreta e di grande utilità per le imprese. La crisi pandemica, infatti, ci ha fatto riscoprire il ruolo della rappresentanza, in una chiave moderna. Le esigenze delle imprese sono in evoluzione costante, e la CNA grazie ai propri esperti di settore – i responsabili delle unioni – si adopera per mettere a fuoco i loro bisogni e prevedere le loro esigenze, con l’obiettivo di dare risposte efficaci, ma anche di essere tempestivi nell’intercettare i cambiamenti imprevisti. Le risposte possono essere molteplici: informare e formare, incontrare e condividere, garantire consulenza e soluzioni ad hoc.Proviamo a fare un rapido excursus, fotografando lo stato dell’arte dei vari settori. TRASPORTO: il ricambio veicolare per una transizione ecologica ha caratterizzato l’attività dell’anno, sia nella fase di promozione che in quella di redazione delle pratiche per gli incentivi che consentano alle imprese di sostenere l’acquisto di nuovi veicoli con caratteristiche ambientali compatibili. Importante e apprezzato anche il ruolo di CNA FITA nell’informazione circa le novità normative. COMPARTO CASA (costruzioni, installazione e impianti, infissi): mesi di fuoco per dare consulenza e supporto alle imprese in materia di bonus fiscali per l’edilizia (normativa e dinamiche di mercato) e di amministrazione nell’ambito del servizio Superbonus 110%. Da segnalare anche le informative e gli aggiornamenti su numerose novità per il comparto casa introdotte dal legislatore nell’anno 2021. 16

SERVIZI (benessere e sanità, servizi alla comunità): come l’anno precedente, anche il 2021 è stato segnato da una continua evoluzione della normativa a causa della pandemia, che necessitava azioni di supporto e accompagnamento per le imprese, in particolare nel comparto benessere. Nuova normativa anche per gli odontotecnici, e infine revisioni mezzi pesanti e collaudi per i meccanici. MADE IN (agroalimentare, moda, artistico e tradizionale, turismo e commercio, cinema, comunicazione e terziario avanzato): questo è stato forse il comparto più colpito dalla crisi pandemica. È stato necessario concentrarsi sui ristori, sulle informazioni relative alle opportunità business e sulla creazione di occasioni di rete (es: rete Rubicone moda, la Bottega delle Arti, i pacchetti turistici per turismo e commercio, la formazione sulla comunicazione per l’agroalimentare). PRODUZIONE E INDUSTRIA: il filo conduttore delle azioni che hanno caratterizzato questo anno è stato l’accrescimento del livello manageriale delle imprese attraverso l’apprendimento di nuove competenze, l’approfondimento di temi innovativi e la predisposizione di progetti atti ad incrementare la competitività delle imprese. Un tema ricorrente degli ultimi mesi è la gestione dell’azienda nel suo complesso di fronte a prezzi crescenti e scarsità delle materie prime. GENERI E PROFESSIONI: formazione, aggiornamenti specifici e networking sono le parole chiave attorno alle quali abbiamo cercato di rispondere alle esigenze di imprenditrici, imprenditori e professionisti. Per capire la portata delle attività messe in campo, basti pensare che complessivamente sono state realizzate quasi 100 comunicazioni di settore, oltre 60 eventi virtuali o in presenza, erogate consulenze o servizi di settore a circa 1.500 imprese.


LE PRINCIPALI SOLUZIONI DI SETTORE 2021 TRASPORTO (FITA) 66 IMPRESE: pratiche ricambio veicolare -transizione ecologica 20 IMPRESE: pratiche rimborso «Puleto» -valore 180.000€ 40 IMPRESE: supporto e consulenza per il contenzioso e ispettorato 530 IMPRESE: pratiche Albo autotrasporto e rinnovo

SERVIZI Benessere e Sanità, Servizi alla Comunità

CASA Costruzioni, Installazione ed Impianti, Infissi 500 IMPRESE /CITTADINI: Superbonus e Bonus -consulenza 55 IMPRESE:MEPA e Assistenza per appalti 40 IMPRESE: consulenza pratiche FGAS 53 IMPRESE: formazione specifica

Accordo consorzio carrozzieri per costo orario

MADE IN Agroalimentare, Federmoda, Artistico e Tradizionale, Turismo e Commercio, Cinema, Comunicazione e T.A.

20 IMPRESE:consulenza motorizzazione 6 IMPRESE: formazione individuale revisione mezzi

17 IMPRESE: costituzione Rete Rubicone Moda 55 IMPRESE: normativa rifiuti di settore

20: webinar di settore (anche con regionale)

50 PARTECIPANTI: progetto Ciak 45 IMPRESE: Progetti di settore per valorizzazione e networking 13: webinar ed eventi di settore

PRODUZIONE E INDUSTRIA 14 IMPRESE: CNA HUB 4.0 -Serendigiti 40 IMPRESE:consulenze e registrazione Marchi e Brevetti 4 IMPRESE: Progetti TemporaryExport Manager

GENERI E PROFESSIONI 45 IMPRESE: Professione Professionista 17 IMPRESE: Premio Cambiamenti 14: comunicazioni di settore 9: webinar ed eventi di settore

14: formazione di settore

LEGENDA:

PROGETTI

SOLUZIONI

EVENTI

FORMAZIONE /INFORMAZIONE

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/ Comunità

Pensionati alla riscossa! Sono oltre 7.500 gli associati a CNA Pensionati, che beneficiano dei servizi ai cittadini e di una sempre più ampia proposta di iniziative. E nel 2022 si punta sull’alfabetizzazione digitale di Veronica Bridi La forza di CNA, associazione da quasi 70 anni radicata nel nostro territorio, è di essere punto di riferimento per una intera comunità di persone che ogni giorno costruiscono e garantiscono la qualità della vita della nostra terra, all’insegna di uno sviluppo competitivo ma inclusivo, che si contraddistingue per eccellenze riconosciute a livello internazionale, rimanendo tuttavia in una dimensione a misura d’uomo. In questo senso, è fondamentale il ruolo di CNA Pensionati, una forza che rappresenta oltre 7.500 cittadine e cittadini della nostra provincia, una delle principali realtà a livello nazionale. Una fascia della popolazione dinamica, spesso ancora in attività, presso cui CNA

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Forlì-Cesena si è accreditata nel tempo come punto di riferimento, sia per quanto riguarda i servizi garantiti attraverso CNA Cittadini in tutta la rete dei 23 uffici CNA sul territorio provinciale, sia per quanto riguarda l’attività di rappresentanza. Che ha spaziato nel corso degli anni attraverso vari ambiti, seguendo le richieste e i bisogni emergenti nelle varie fasi. Sempre apprezzate le iniziative dal taglio informativo e divulgativo su temi di interesse per i soci, coinvolgendo di volta in volta diversi stakeholder istituzionali, per parlare di sanità, benessere, welfare, sicurezza, invecchiamento attivo a tanto altro. Molto stimolanti sono state anche le occasioni


In basso a destra: Alvaro Attiani, presidente CNA Pensionati

dal taglio culturale, a partire da quelle dedicate ad approfondimenti sulla storia locale, che quest’anno sono riprese anche in presenza. Il piacere di ritrovarsi e condividere momenti conviviali è sicuramente una grande fonte di energia e stimolo per CNA Pensionati, che ha sempre proposto un bel calendario di gite, feste e occasioni ricreative. Una programmazione che è in costante evoluzione, sia dal punto di vista dei servizi e soluzioni che da quello di progetti e attività sindacali, interpretando i nuovi bisogni delle fasce di età più adulte, che si trovano a fare i conti con esigenze che mutano e una disponibilità di risorse pubbliche in costante contrazione. Tra le novità del 2022 ci sarà

un progetto innovativo, con una serie di strumenti e iniziative dedicate all’alfabetizzazione in materia di nuove tecnologie e nuovi canali di comunicazione, pensato per cittadini e pensionati sempre più digitali. Una comunità di persone, come si diceva all’inizio, che vivono il territorio da protagonisti, e soprattutto sanno cogliere e interpretare bisogni, idee e opportunità. I nostri pensionati e le nostre pensionate frequentano i luoghi di aggregazione, si confrontano con le persone nei diversi contesti grazie alla forza della relazione e dell’ascolto attivo e si fanno tramite, vere e proprie sentinelle a garanzia di quel buon vivere che ha reso famoso la nostra Romagna.

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/ Nuove Imprese

CNA culla digitale per le nuove imprese Nel Piano strategico troverà evoluzione l’esperienza maturata da CNA con Creaimpresa Lab nel supporto alle nuove imprese di Marco Laghi L’idea è perfetta, ma come fare per trasformarla in un’attività di successo? Per rispondere alla domanda più gettonata tra aspiranti imprenditrici e imprenditori del nostro territorio CNA Forlì-Cesena ha ideato Creaimpresa Lab, un servizio innovativo che guida passo passo chi sogna di mettersi in proprio attraverso soluzioni online, consulenze di settore, webinar e un’assistenza personalizzata a 360 gradi. Un progetto che ha visto una forte accelerazione negli ultimi due anni, in particolare per quanto riguarda le soluzioni digitali. Che pone le radici in un impegno continuativo di CNA nei confronti delle start up, in particolare attraverso l’attività di analisi e studio dei diversi trend su cui si basa l’Osservatorio CNA Romagna sulle nuove imprese, prodotto dall’ufficio studi di CNA Forlì-Cesena in collaborazione con le CNA di Ravenna e Rimini. Grazie a report dalla cadenza trimestrale gli esperti di CNA possono monitorare l’andamento dei settori, ma anche l’identikit sociodemografico del giovane imprenditore. Il tutto con lo scopo di ideare soluzioni e servizi sempre più calzanti rispetto alle esigenze emergenti. Da qui sono nati gli apprezzati webinar, che si susseguono nell’arco dell’anno suscitando sempre grande interesse, ma anche le nuove modalità di consulenza online a cura del servizio Creaimpresa CNA e l’accompagnamento attraverso esperti di settore, i responsabili delle unioni. Per quanto riguarda i webinar, il ventaglio della programmazione si è arricchito nel corso dell’anno, ascoltando e 20

cogliendo i bisogni e i desiderata degli aspiranti imprenditori. Sempre di grande interesse gli approfondimenti su opportunità e limiti dati dal regime fiscale forfetario, che si è confermato molto appetibile per gli inizi attività. Anche i webinar di settore – come aprire un’attività nel settore alimentare, piuttosto che nel settore benessere – hanno attirato molti partecipanti. Le opportunità sono numerose e per ciascuna esistono regole e percorsi che è indispensabile conoscere. Si sono rivelati un’utile chiave di lettura, infine, gli approfondimenti sulle strade del successo per aprire un’attività al femminile, come anche su come finanziare la propria attività. Tutte queste attività hanno incontrato grande interesse, contribuendo a consolidare il ruolo di CNA come punto di riferimento per le start up del territorio. Start up che stanno evolvendo, andando a coprire tipologie e settori nuovi, oltre al variegato mondo dei professionisti, che sempre più frequentemente trova in CNA la propria casa, anche grazie ad opportunità di networking oltre ai servizi e soluzioni mirate. Sicuramente da parte di CNA c’è stato una grande fermento in questo ambito negli ultimi anni, inventando nuove modalità per essere vicini al mondo dell’impresa fin dalla sua nascita. I dati che periodicamente produce la Camera di Commercio, come altri osservatori, mostrano impietosamente come la vita media delle nuove imprese sia drasticamente ridotta nel corso del tempo. Il mercato oggi è insidioso, talvolta davvero pericoloso, e a chi decide

di intraprendere purtroppo non viene lasciata una seconda chance in caso di errore o difficoltà. Per questo è importante partire con le spalle robuste, facendosi accompagnare da esperti e consulenti che siano dei veri punti di riferimento. Le opportunità ci sono, la stessa pandemia ha creato del movimento e aperto possibilità per nuove figure, occorre però arrivare prepararti. È su questo solco che si muoveranno le azioni del Piano strategico, riprendendo a rafforzando anche le relazioni col sistema scolastico, dopo lo stop forzato a causa della pandemia.


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Consulenze Online

Cresce del

12,5%

la consulenza integrata con le Unioni

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partecipanti ai 7 Webinar per aspiranti imprenditori

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/ Rappresentanza

Zanotti confermato presidente di CNA Forlì-Cesena Rinnovati gli organi elettivi dell’Associazione a livello provinciale. Un giusto mix tra esperienza e novità per affrontare le sfide del quadriennio 2022-2025 di Luca Casadei “Esserci, sempre!” è stato il tema della campagna di assemblee che da marzo a giugno hanno portato al rinnovo degli organi elettivi di CNA Forlì-Cesena. Undici appuntamenti molto partecipati sono stati l’occasione per fare il punto sulla salute del tessuto imprenditoriale locale, partendo da un’indagine condotta da SWG su un campione di 441 imprese della nostra provincia e ascoltando le testimonianze dirette di chi ogni giorno fa impresa e conosce emergenze, problemi e sfide del territorio su cui accendere i riflettori. La nuova Presidenza provinciale Sabato 12 giugno, al Teatro Verdi di Cesena, l’assemblea elettiva conclusiva ha visto la conferma alla guida dell’associazione del presidente provinciale Lorenzo Zanotti, 54 anni, forlivese, socio fondatore di Gala srl. Zanotti guiderà fino al 2025 una presidenza rappresentativa delle varie anime che compongono l’associazione, sia in termini di territorio che di settori: Villiam Antonelli (Antonelli Edilizia srl), Daniele Battistini (Battistini Daniele), Davide Bellini (AT.Ed2 srl), Alice Nasolini (Studio tecnico Tecno-Nova), Paola Scalzotto (Paola Scalzotto), Sandro Siboni (Siboni & Battistini snc). Confermato anche il direttore generale Franco Napolitano. L’assemblea è arrivata a coronamento di un percorso elettorale che, a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia, si è svolto tutto in modalità online: 11 appuntamenti, con oltre 1.000 imprenditrici e imprenditori che hanno votato per eleggere i propri rappresentati. Nella sua relazione il presidente confermato Zanotti ha delineato una prospettiva sugli anni a venire. “Il prossimo quadriennio – ha affermato – sarà un tempo speciale, un periodo di rinascita dove saremo chiamati nel nostro ruolo di imprenditori a dare un contributo in termini di idee, progetti, 22


ma soprattutto in termini di valori e di visione per proporre a tutti gli stakeholder un nuovo patto per lo sviluppo economico sociale del nostro territorio. Un patto tra stato, imprese, istituzioni locali e cittadini, per ripartire e scrivere una nuova pagina, per continuare a garantire quella qualità della vita che nei nostri territori contraddistingue la nostra storia da decenni a questa parte. Una qualità della vita che si fonda su imprese, buon lavoro, e coesione sociale: tre aspetti necessari indissolubili”. Zanotti ha poi rilanciato alcuni temi che saranno al centro dell’agenda CNA per i prossimi anni: continuità d’impresa, mancanza di personale specializzato, spopolamento dei comuni periferici e montani, filiere. Le Aree territoriali Il percorso assembleare ha portato al rinnovo delle presidenze delle quattro aree territoriali durante incontri in cui al centro del confronto sono state le singole specificità delle diverse zone in cui operano ogni giorno imprese e professionisti. A guidare la presidenza di CNA Cesena Val Savio, rinnovata per il 50% dei componenti, è stato eletto Federico Giovannetti, sarsinate, imprenditore del settore installazioni impianti, e legale rappresentante di Electricline s.r.l. Per l’area Est Romagna la consultazione ha individuato in Davide Caprili, titolare dell’impresa SALF di Savignano sul Rubicone, la nuova guida chiamata a coordinare una presidenza composita per settori ed esperienze. Il giusto mix di novità e continuità è stato garantito anche nella nuova presidenza di CNA Colline forlivesi al cui timone è stato eletto Villiam Antonelli, imprenditore del settore costruzioni e legale rappresentante della ditta Antonelli edilizia Srl di Forlimpopoli.

Infine, a rappresentare il tessuto economico delle diverse realtà dell’area di Forlì Città è stata eletta una nuova presidenza guidata da Davide Bellini, titolare di AT.ED. 2, conosciuto per l’Attrezzaturificio di Via Copernico, centro specializzato in attrezzatura da lavoro per professionisti.

Necessario un nuovo patto per lo sviluppo economico e sociale del territorio

In alto: un momento dell’assemblea elettiva andata in scena al Teatro Verdi di Cesena; Franco Napolitano, Direttore generale CNA Forlì-Cesena. Nella pagina accanto: Lorenzo Zanotti, Presidente CNA Forlì-Cesena

I Raggruppamenti d’interesse Due conferme e tre volti nuovi hanno caratterizzato il rinnovo dei presidenti dei Raggruppamenti d’interesse. Matteo Cecchini, co-founder della T-Consulting, azienda forlivese che opera in ambito ICT, è stato rieletto alla guida di CNA Industria, così come Paola Scalzotto, forlivese d’adozione, interprete, traduttrice e docente al Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Bologna–Campus di Forlì, si è vista rinnovare l’incarico di presidente di CNA Professioni. Tutte e tre donne le nuove guide degli altri Raggruppamenti. Cecilia Milantoni, archeologa e operatrice di didattica museale, è stata eletta presidente di CNA Turismo e Commercio; a Lucia Salaroli, forlivese e socia nell’azienda di famiglia Nuova Artex, è andato il timone di CNA Giovani imprenditori; Maria Letizia Antoniacci, cesenate e titolare dell’omonima impresa che si occupa di restauro di dipinti, è stata chiamata a guidare CNA Impresa Donna. CNA Pensionati Una conferma infine anche per CNA Pensionati, alla cui guida è rimasto Alvaro Attiani. 23


/ Nuova presidenza nazionale

Eletto Dario Costantini al timone di CNA Già presidente di CNA Emilia Romagna, guiderà la Confederazione per i prossimi quattro anni. Tre donne rappresenteranno il nostro territorio a livello nazionale di Luca Casadei È Dario Costantini il nuovo presidente nazionale di CNA. Eletto all’unanimità venerdì 10 dicembre dall’Assemblea nazionale della Confederazione, che conta circa 630mila associati e una diffusa presenza in tutto il Paese, a lui spetterà tracciare la rotta per il quadriennio 2022-2025. Costantini, 46 anni, è amministratore delegato e socio della Costantini srl con sede a Piacenza, impresa che opera nel settore del condizionamento, ventilazione e gestione degli impianti tecnologici. È stato presidente di CNA Piacenza dal giugno 2007 al luglio 2017 quando è stato eletto presidente della CNA Emilia Romagna, ruolo in cui è stato riconfermato nel luglio scorso. Tra le altre cariche è stato componente del consiglio camerale della Camera di Commercio di Piacenza e del consiglio di amministrazione di Unipol Banca. Inoltre è consigliere della Onlus Progetto Vita – il cuore di Piacenza onlus”, il primo

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progetto europeo di defibrillazione precoce sul territorio per prevenire la morte improvvisa per arresto cardiaco. “Con grande onore sono stato eletto alla presidenza della nostra Confederazione – ha dichiarato Dario Costantini – una grande comunità di imprenditrici e imprenditori. In questa fase di ripartenza del Paese non potrà non esserci un ruolo rilevante del rinascimento dell’artigianato italiano. Anche nei momenti più cupi della pandemia le donne e gli uomini che rappresentiamo sono stati al servizio del Paese con le loro imprese che hanno assicurato beni e servizi essenziali, dimostrando ancora una volta il loro valore”. Sempre all’unanimità è stata eletta anche la nuova presidenza nazionale, composta dai vicepresidenti Elena Calabria (Toscana Centro), Giuseppe Cascone (Ragusa), Roberta Datteri (Perugia), Rosa Maria De Rosa (Bari), Maria Fermanelli (Roma), Guerrino Gastaldi (Padova), Marianna Panebarco


(Ravenna), Daniele Parolo (Varese), Fabio Petri (Siena), Gino Sabatini (Ascoli Piceno), Savino Saraceni (Chieti), Valerio Veronesi (Bologna) e Marco Vicentini (Torino). Unioni di Settore e Raggruppamenti di interesse L’elezione della nuova presidenza CNA è arrivata al termine del percorso di rinnovo degli organi elettivi di CNA per la rappresentanza di Mestieri/ Unioni, Raggruppamenti, Professioni e Pensionati: momenti di incontro e confronto preziosi in cui sono state poste al centro le nuove sfide per il presente e il futuro della nostra economia e del nostro Paese. A guidare le Unioni di Settore a livello nazionale sono stati eletti Francesca Petrini (Agroalimentare), Elena Balsamini (Artistico e Tradizionale), Massimiliano Peri (Benessere e Sanità), Filippo Dalla Villa (Comunicazione e Terziario Avanzato), Enzo Ponzio (Costruzioni), Marco Landi (Federmoda), Patrizio Ricci (Fita), Paolo Pagliarani (CNA Installazioni e Impianti), Roberto Zani (CNA Produzione) e Francesca Soardi (Servizi alla Comunità). Mentre al timone dei Raggruppamenti di interesse sono stati chiamati Marco Vicentini (Giovani Imprenditori), Mirella Triolo (Impresa Donna), Silvia Pompili (Industria), Fabio Massimo (Professioni), Marco Misischia (CNA Turismo e Commercio) e Gianluca Curti (Cinema e audiovisivo). Infine nuovo presidente di CNA Pensionati è stato eletto Giovanni Giungi.

In alto, da sinistra: Dario Costantini, neo eletto presidente CNA Nazionale e Sergio Silvestrini, segretario generale CNA Nazionale

Tre donne chiamate a rappresentare il nostro territorio a livello nazionale È tutta al femminile la squadra che rappresenta CNA Forlì-Cesena negli organismi nazionali: la forlivese Elena Balsamini è stata eletta al ruolo di presidente nazio-

nale coordinatrice dell’Unione Artistico e Tradizionale, in rappresentanza del mestiere lavorazione artistica legno, marmo, vetro; la sammaurese Gessica Lombardi è stata eletta presidente nazionale del mestiere Moda e Calzature; infine la forlivese Paola Scalzotto è entrata a far parte della Presidenza nazionale di CNA Professioni. “Si tratta di un riconoscimento importante per la CNA di Forlì-Cesena – afferma il presidente di CNA Forlì-Cesena Lorenzo Zanotti – a dimostrazione del fatto che la nostra è una realtà molto apprezzata e considerata anche fuori dai confini della nostra provincia. Si conferma il la scelta di CNA per un sistema di rappre-

CNA conta circa 630mila associati e una capillare presenza in tutta Italia. “Sono onorato di questo incarico” ha commentato il neo presidente eletto all’unanimità. sentanza articolato, che raccolga i bisogni e dia risposte alle diverse tipologie di associati. In questo senso, la rappresentanza per mestieri è per noi un punto nodale e strategico. CNA è la casa delle imprese e dei professionisti, nostro obiettivo primario è sempre quello di essere vicini alle diverse categorie, oggi più che mai”. A tutte e tre le nuove elette, che nei giorni scorsi hanno cominciato a confrontarsi con i nuovi incarichi a livella nazionale della nostra Associazione, va un augurio di buon lavoro da parte di tutta CNA Forlì-Cesena. 25


/ Fotografia

Il Saper fare artigiano si è messo in mostra Viaggio tra le imprese artigiane del distretto calzaturiero del Rubicone per fermare in uno scatto l’unicità della maestria del Made in Italy di Laura Navacchia Dall’incontro tra i fotografi professionisti del territorio e alcune imprese contoterziste del distretto calzaturiero del Rubicone è nata la mostra itinerante “Saper fare artigiano… il Distretto della Calzatura”. Il racconto fotografico, oltre a raffigurare un punto di eccellenza identitario del sistema imprenditoriale territoriale, permette di riscoprire il valore tangibile del creare con maestria un prodotto, condizione alla base del Made in Italy e si rivolge alle nuove generazioni invitandole a considerare la bellezza del diventare imprenditori.

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Presentata con successo al SI FEST di Savignano, la mostra è stata riproposta alla Fiera di San Crispino di San Mauro Pascoli. Gli scatti di Leonardo Farina, Alessandro Mazza, Mirco Ricci e Raffaele Turci hanno raccontato diverse aziende di valore: il Trancificio Romagnolo Snc di Zammarchi Ivan & e c; Puntoart s.r.l; MPL Waterjet cutrone by Pierluigi Marco; Smart Leather s.a.s di Alessandri Primo & c.; Ramones srl; Calzaturificio Catia di Talacci & c. sas; Angelini srl; Bianco Accessori snc di Bianchini Gianluca e Lombardi Gessica.


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/ Storie

Inseguire un sogno che diventa realtà Quando la voglia di costruire il futuro supera le incertezze legate alla pandemia: storie di imprese e professionisti che hanno scelto di guardare oltre di Luca Casadei Kart e minimoto, nuova pista a Bellaria Tre amici di lunga data, una passione condivisa fin da giovanissimi e un progetto coccolato per anni che diventa realtà grazie alla tenacia tipica dei sognatori. Sono gli ingredienti che lo scorso giugno a Bellaria hanno portato all’apertura della nuova pista di go kart “Il Pistone”: un tracciato di circa 500 metri in cui gli amanti dei motori possono sfrecciare su kart, minimoto e qualsiasi mezzo a motore termico o elettrico. A dar vita alla nuova attività sono stati Danilo Succi, Andrea Bartoli e Nicholas Angelini, che hanno coronato un desiderio coltivato per oltre quindici anni, superando diversi ostacoli. “Nel 2007 abbiamo acquistato il terreno – racconta Danilo – ma rispetto agli impianti simili costruiti nei decenni precedenti abbiamo dovuto confrontarci con una serie di vincoli molto severi sul fronte dell’impatto acustico e ambientale che hanno portato a una dilazione dei tempi del progetto. Non ci siamo dati per vinti e il 27 agosto del 2020 abbiamo iniziato la costruzione dell’impianto”. Per via del Covid il circuito ha potuto aprire solo lo scorso giugno. “La licenza è arrivata al ripristino della zona bianca – ricorda

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Danilo – e quando abbiamo potuto finalmente aprire è stato emozionante”. In estate gli amanti della velocità su pista hanno apprezzato il circuito, che mette a disposizione anche un servizio di noleggio go kart. A breve aprirà una scuola di kart e mini moto per i più giovani, in programma anche una scuola di skateboard elettrici. A Santarcangelo uno dei primi negozi di terrari Da cuoco a guru dei terrari per ritrovare il proprio benessere e condividerlo con gli altri. È il percorso compiuto da Luca Antonini, che nel 2021 nel centro di Santarcangelo di Romagna ha aperto Shi.Ku. Dama, uno dei primi negozi di terrari in Italia, dopo aver scoperto per caso l’universo delle “piante in vetro”. Nella sua prima vita Luca era un giovane cuoco con all’attivo alcune esperienze in noti ristoranti della Romagna e una passione profonda per la natura. Cresciuto in campagna e da tempo affascinato dalle piante in miniatura, un giorno si imbatte nella sua mela di Newton, l’evento imprevisto in grado di fargli cambiare prospettiva. Per evitare di dimenticarsi di dare le dovute cure all’ennesimo bonsai, decide di


chiuderlo in un vecchio vaso di vetro utilizzato dal nonno per conservare le pesche sciroppate insieme a un pugno di terriccio e un po’ d’acqua. “Così non dovrò innaffiarlo troppo spesso” si congratula con se stesso. Un’idea geniale, se non fosse che si dimentica dopo un paio di giorni della trovata e, quando se ne rammenta, è già passato un mese. Sicuro di trovare una pianta morta, scopre che il bonsai è riuscito a sopravvivere. Spinto dalla curiosità, Luca inizia a fare ricerche su internet digitando un po’ a caso frasi del tipo “piante in vetro” e “bonsai in vetro” e in un istante capisce che quello sarà il suo percorso. Piccole foreste racchiuse in vasi trasparenti, veri e propri distillati di natura, spazio e bellezza, i terrari sono ecosistemi in miniatura quasi autosufficienti, diventati negli ultimi mesi un vero fenomeno di tendenza. “Prendersi cura dei terrari è semplice – spiega Antonini – ai miei clienti mostro sempre come vanno tenuti e sono disponibile anche a fare un check-up di controllo a distanza di tempo”.

Sopra, a sinistra Luca Legni e Gian Marco Boschi di Wait4Call; a destra inaugurazione del Room&brakfast “La mia Casa Di Campagna” Nella pagina accanto: “Il Pistone” e Shi.Ku Dama

Con Wait4Call l’attesa al telefono diventa un affare “Una telefonata allunga la vita” diceva in un fortunato spot televisivo a metà degli anni Novanta l’attore Massimo Lopez nei panni di un condannato a morte che, in attesa di essere fucilato, chiedeva come ultimo desiderio di poter fare una chiamata, guardandosi bene poi dal riattaccare. A distanza di un quarto di secolo, se una telefonata non può allungarci la vita, grazie all’idea di Wait4Call può però offrire a tante imprese una nuova leva di marketing e a ciascuno di noi l’occasione di trasformare un tempo morto in tempo utile, guadagnando anche qualche euro. Come? Attraverso questa piattaforma marketing, ideata a San Mauro Pascoli da Luca Legni e Gian Marco Boschi, le aziende

possono effettuare campagne pubblicitarie digital audio trasmesse durante una qualsiasi telefonata da smartphone mentre l’utente è in attesa della risposta del proprio interlocutore. Al posto dell’irritante “tu-tu-tu” o di una snervante musica d’attesa chi telefona può ascoltare brevi spot pubblicitari scelti in base ai suoi interessi che si interrompono da soli al momento in cui il l’utente desiderato risponde o possono essere interrotti ruotando leggermente il telefono. Oltre a ricevere informazioni promozionali sui propri interessi ingannando l’attesa, ogni persona riceve un credito nel suo portafogli elettronico e, raggiunta una certa soglia, può scegliere se incassare la somma o fare una donazione a uno degli enti benefici che hanno aderito al progetto. Agli spot audio si aggiunge una sezione video con brevi filmati sempre disponibili. Un room&breakfast a due passi da Forlì Una nuova scommessa nel segno dell’ospitalità. Dopo 27 anni al timone de “I sapori di una volta”, rivendita di pasta fresca in via Decio Raggi a Forlì, Michela Guidi ha deciso di affiancare all’attività aperta quando aveva appena vent’anni un secondo progetto in cui si è lanciata con la stessa passione e determinazione. A fine maggio ha inaugurato così il room&breakfast “La mia Casa Di Campagna” in via Navicella. In un contesto verde a poca distanza dal casello autostradale, nell’antica casa appartenuta ai nonni e arredata con gusto da Michela hanno trovato spazio quattro camere di colori diversi in cui gli ospiti possono trovare un’atmosfera familiare oltre che le migliori prelibatezze romagnole da gustare a colazione pranzo e cena, grazie al collegamento diretto con “I sapori di una volta”. 29


/ Un anno da ricordare

Tra anniversari storici e brindisi eccellenti Tradizioni prestigiose capaci di attraversare il tempo e progetti innovativi in grado di anticipare il futuro: storie di successi in una terra di valore di Luca Casadei Un nuovo gioiello dei maestri d’ascia Avverrà a febbraio il varo della Sciara del Fuoco, l’ultimo “gioiello di legno” del Cantiere Navale Foschi di Cesenatico, una motonave trasporto passeggeri a cui i fratelli Andrea e Ulisse Foschi hanno iniziato a lavorare nel novembre del 2019. L’azienda di famiglia, fondata nel 1969 dal padre Arnaldo, grande maestro d’ascia da cui gli attuali titolari hanno ereditato quest’antica arte ricca di conoscenze progettuali e tecniche oltre che di una grande abilità manuale, è rimasta l’unica in Italia a costruire motonavi trasporto passeggeri in legno. “Per realizzare imbarcazioni di questo tipo – spiegano i fratelli Foschi – occorre solitamente un anno e mezzo o poco più, in questo caso siamo stati rallentati dal Covid. Quindici giorni prima del primo lockdown avevamo ultimato Ofelia, una motonave per la pesca sportiva destinata a Porto Garibaldi. Lo stop forzato della cantieristica ha allungato i tempi per questo nuovo progetto”. Destinata alla navigazione tra la costa calabrese e le isole Eolie, la motonave Sciara del Fuoco è lunga 33 metri e larga 7,20 e a pieno carico potrà trasportare circa quattrocento passeggeri disposti su due ponti. Al suo interno sono presenti tutti i comfort per una navigazione all’insegna del divertimento e della sicurezza. Per arrivare a creare la motonave numero 88 della storia del Cantiere Navale Foschi tutto è stato realizzato a mano, dal taglio dei tronchi di legno a ogni singola finitura. Mezzo secolo di successi per la Billi Giovanni È decisamente pieno il bicchiere di Giovanni Billi, che a fine anno ha festeggiato i primi cinquant’anni di vita dell’officina fondata a Forlì nel 1971 e diventata nel tempo un punto di riferimento per chi deve acquistare o noleggiare macchine agricole, industriali, trattori e attrezza30

ture per l’agricoltura, il movimento terra e il giardinaggio. Nel lungo percorso personale iniziato come ragazzo di bottega con il sogno di riparare i trattori, Billi è arrivato a dirigere un gruppo composto da quaranta professionisti qualificati e apprezzati. La chiave del successo è stata sempre la capacità di leggere i cambiamenti del mondo agricolo fino a essere oggi un partner affidabile anche per le soluzioni dell’Agricoltura 4.0. Trenta candeline per i calzolai di Talons Bar “La scarpa più bizzarra che abbiamo dovuto riparare? Era di un clown, davvero gigantesca! Mentre ricordo ancora l’emozione che provammo nel 1996 trovandoci tra le mani quelle di Marcello Mastroianni, impegnato al Teatro Bonci in uno dei suoi ultimi spettacoli. Continuava a scivolare sul palco e il suo factotum ce le portò per farle risuolare d’urgenza”. È davvero ricca la borsa dei ricordi di Talons Bar, rinomata calzoleria di Cesena che nel 2021 ha festeggiato i primi trent’anni dell’attuale gestione. Continuando l’ancora più lunga tradizione del loro vecchio maestro di bottega, Roberto Giorgini, Gianluca Giorgini e Gianluca Alessandri hanno continuato a risuolare le scarpe a diverse generazioni di cesenati, ricevendo di tanto in tanto clienti illustri tra cui Maurizio Ferrini, Roberto Benigni e Marcello Lippi. Nel corso del tempo il mestiere del calzolaio si è dovuto evolvere per soddisfare nuovi bisogni e mode, così oggi i tre artigiani lavorano molto sulla customizzazione delle snickers e con le applicazioni di vario genere, dai tessuti glitterati alle borchie. La pandemia ha messo a dura prova l’attività dei calzolai, che durante il primo lockdown hanno cercato di coniugare intraprendenza imprenditoriale e solidarietà producendo mascherine doppie in tessuto donate in parte alla Protezione Civile e a un centro casa famiglia di Cesena.


Dall’alto: interni del Delfino Verde del Cantiere Navale Foschi, staff dell’azienda Giovanni Billi, staff del Talons Bar, il sarto Augusto De Gregorio

Augusto De Gregorio, da 50 anni il sarto dei forlivesi “Essendo solo, per anni ho fatto le riparazioni di notte mentre di giorno lavoravo in sartoria. È stata dura, ma se tornassi indietro, ricomincerei tutto daccapo”. A parlare è Augusto De Gregorio, da mezzo secolo il sarto dei forlivesi. Il 12 gennaio 1971 inaugurò la sua attività in via Solombrini, per poi trasferirsi nel 1990 nell’attuale sede di viale Giacomo Matteotti. La strada da prendere gli fu chiara fin da bambino. “Quando avevo dieci anni – racconta – al pomeriggio facevo il bambino di bottega in una sartoria vicino a casa. Mia madre mi avrebbe voluto muratore, ma io ero affascinato dai tessuti e dagli abiti, così ho sopportato le sue sgridate e ho tenuto duro”. Tra i ricordi indelebili la prima sfilata di moda a cui prese parte nel 1973, organizzata a Castrocaro dalla CNA. Oggi i suoi abiti sono confezionati con i migliori tessuti italiani e tra i suoi clienti ci sono molti giovani. “Sono loro che mi danno la spinta a fare sempre meglio e a confrontarmi con abiti che vanno oltre ai tagli classici”.

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Quarant’anni di benessere per Officina Estetica Nel 2021 Officina Estetica a Forlì ha brindato ai primi quarant’anni di attività. Nel suo salone di 200 metri quadrati in via Bainsizza 86, dove ogni piccolo particolare parla di bellezza e benessere a 360 gradi, Manuela Spada oggi è un punto di riferimento per chi vuole prendersi cura di sé e della propria immagine. Il suo percorso è iniziato nel 1981 con l’apertura del primo negozio concessole in comodato gratuito dal nonno quando aveva appena 20 anni: una reception e due cabine in cui c’era tutto l’occorrente per fare viso e depilazioni senza tralasciare i trattamenti corpo e un cielo abbronzante. Poi sono arrivati negli anni Novanta un nuovo negozio di oltre 70 metri quadrati, il boom delle lampade abbronzanti e la necessità di assumere una seconda dipendente. L’ultimo – per ora – punto di svolta è avvenuto nel 2019 con un nuovo trasferimento nell’attuale sede e la proposta di nuovi servizi estetici e per il benessere a 360 gradi. Nel team di Officina Estetica oggi opera anche il figlio di Manuela, Roberto, diplomato in massaggio sportivo. Compleanno solidale per Achena N°5 Da donna a donna, un piccolo gesto concreto per chi si trova in difficoltà con l’invito a non rinunciare mai ai propri sogni. Giovedì 9 settembre, in occasione del terzo anniversario di apertura del suo salone Achena N°5 in via Vittorio Veneto 5/A a Forlì, la lookmaker Achena Batani ha devoluto l’intero incasso della giornata alle donne vittime di violenza ospitate all’interno della Casa Rifugio gestita dal Centro Donna del Comune di Forlì. La struttura, a indirizzo segreto, accoglie temporaneamente 32

le donne che necessitano di fuggire da una situazione conflittuale e pericolosa, sostenendole nel riacquistare consapevolezza delle proprie risorse per iniziare un nuovo percorso di vita. “Al di là dell’entità dell’incasso della giornata – ha spiegato Achena Batani – ho voluto sensibilizzare le persone sulla possibilità quotidiana che abbiamo di aiutare chi vive una situazione complicata. Io sono una donna fortunata perché ho avuto la possibilità di realizzarmi come mamma e come lavoratrice, ma a tante donne vicine a noi questa possibilità è stata negata e non l’hanno tuttora”. Parrucchiera fin da giovanissima, dopo oltre vent’anni di attività Achena Batani ha vinto nel 2017 il talent show di Sky “Lookmaker Academy” iniziando una nuova pagina della propria attività professionale. Durante tutto il suo percorso è sempre stata guidata dal desiderio di aiutare le donne a far emergere la propria identità per comunicarla al meglio attraverso l’immagine. Fatturato e occupazione in aumento con la digital transformation Cinque nuove assunzioni nel corso del 2021, crescita media del fatturato pari al 20% negli ultimi tre anni e un ulteriore incremento occupazionale previsto nel 2022. Sono tanti i motivi per sorridere per Integra Solutions, agenzia di comunicazione di Forlì che si è distinta sempre più per la capacità di saper interpretare le nuove tecnologie digitali per comunicare con efficacia in un mondo sempre più veloce e interconnesso. “Avere investito da tempo sul digital marketing e sulla digital transformation – racconta Francesco Ferro, alla guida dell’agenzia – ci ha permesso di intercettare al meglio le nuove possibilità che si sono aperte negli ultimi anni e di amplificare i benefici del rimbalzo economico che stiamo vivendo. Il nostro


Da sinistra: Francesco Ferro di Integra Solutions, Achena Batani, Officina Estetica, staff del Caseificio Mambelli, staff del Salone MeF.

piano di sviluppo triennale prevede ulteriori nuove assunzioni, un dato per niente scontato dato che cerchiamo figure fortemente specializzate in ambiti in cui non esiste spesso una formazione specifica nemmeno a livello universitario”. Il “MeF” di Forlì tra i migliori saloni d’Italia Una dinastia di parrucchieri, in cui l’arte dell’acconciatura si tramanda da generazioni. Prima il nonno, poi la figlia seguita dal fratello Maurizio, oggi affiancato dalla figlia Federica nella storica sede di Forlì in via dell’Appennino, dove accanto al salone di hair stylist trova spazio anche quello di estetica guidato dall’altra figlia di Maurizio, Francesca. Duecento metri quadrati in cui le parole d’ordine sono immagine e benessere per un’attività di eccellenza riconosciuta a livello nazionale. Il salone “MeF” (Maurizio e Federica), infatti, è stato inserito nella Guida ai migliori parrucchieri d’Italia 2021, un gotha a cui hanno avuto accesso solo 217 saloni sugli oltre 87.000 presenti nel nostro Paese. Il riconoscimento è il coronamento di una lunga carriera iniziata da Maurizio nel 1974 in un piccolo negozio di quaranta metri quadrati. Nel tempo ha ampliato spazi e servizi dopo i corsi di aggiornamento che lo hanno portato a diventare maestro d’arte presso l’Accademia Professionale, un’importante collaborazione con la Rai che lo ha visto curare il look di famosi personaggi televisivi e altre esperienze di spicco tra cui le sfilate di moda Armani a Taormina. Negli anni le richieste dei clienti sono cambiate, diventando sempre più esigenti. “Oggi con i social network – spiega Federica – le persone sono estremamente informate su tagli, colori, tecniche. Arrivano avendo visto una soluzione particolare e solitamente hanno molta fretta. Coniu33


Calzature Bio-Source®, Vincenzo Sospiri Racing

gare da parte nostra il presto con il bene è determinante”. Squacquerone da Oscar per il Caseificio Mambelli Fresco, cremoso e di grandissima piacevolezza, lo Squacquerone di Romagna Dop del Caseificio Mambelli di Bertinoro è tra i 10 migliori formaggi italiani. A decretarlo è stata la giuria degli Italian Cheese Awards 2021, manifestazione che ogni anno premia i migliori formaggi prodotti con latte e caglio 100% italiano. Nella categoria “Freschissimo” la giuria composta da esperti del settore, giornalisti, rivenditori, produttori e critici gastronomici non ha avuto dubbi nell’assegnare il primo posto a uno dei prodotti di punta dello storico caseificio bertinorese, guidato oggi da Raffaella Mambelli insieme alla sorella Federica e al marito Gianluca. Un certificato di qualità per un’azienda storica che negli ultimi anni ha ampliato la gamma dei prodotti sempre nel segno della massima qualità. Una calzatura antibatterica amica dell’ambiente Innovazione dall’anima green: nel 2021 la Falpe di Mercato Saraceno ha lanciato sul mercato Bio-Source®, la prima calzatura antibatterica in poliuretano in grado di contrastare la proliferazione di batteri, funghi e virus senza l’uso di biocidi e sostanze chimiche. Alla base della nuova linea di calzature c’è una tecnologia innovativa, estremamente flessibile e versatile, in grado di conferire un’attività fisica batteriostatica a qualsiasi tipologia di materiale, come racconta la sua ideatrice, Vanessa Tessore, project manager R&D di Falpe. “Invece di impiegare biocidi e sostanze tossiche per l’uomo e l’ambiente, la tecnologia NOBA3 utilizza 34

semplici oligoelementi naturali completamente inorganici, che non alterano le caratteristiche chimico-fisiche del materiale di partenza. Il principio attivo naturale riesce a rendere l’ambiente ostile alla crescita di batteri, funghi e virus, evitando la loro proliferazione incontrollata e limitandone così lo sviluppo nel tempo”. Progettata e realizzata in Italia, riciclabile e anallergica, la calzatura Bio-Source® è anche un dispositivo di protezione individuale e un dispositivo medico ed è indicata per tutti i professionisti che trascorrono l’intera giornata in piedi. Attualmente le calzature Bio-Source® sono disponibili al pubblico presso la Farmacia Santini di Cesena Continua a vincere il Vincenzo Sospiri Racing Per chi ha fatto incetta di titoli e trofei a bordo di una monoposto, riuscendo a mettersi alle spalle i più temibili rivali nelle diverse categorie in cui ha gareggiato, riuscire a ripetersi agli stessi livelli nel ruolo da manager è quasi sempre impossibile. Non è così per il forlivese Vincenzo Sospiri, che dopo aver lasciato le corse nel 2001 ha saputo costruire un percorso ricco di successi con il suo Vincenzo Sospiri Racing. Anche nell’anno più duro della pandemia, il 2020, il team ha raccolto risultati straordinari, conquistando il campionato italiano Gran Turismo nella categoria GT3 Sprint (undicesimo titolo in cinque anni nelle corse GT) e il 2021 non è stato da meno per soddisfazioni. “Credo che il nostro segreto sia nel giusto mix tra la preparazione delle vetture e i piloti che scegliamo” spiega Sospiri. “Le caratteristiche più importanti da valutare in un pilota sono la velocità, la costanza di rendimento e l’intelligenza sotto pressione.


/ Eccellenze internazionali

La nuova sfida di Cangini Benne Dopo aver chiuso il bilancio 2020 con un +12% l’azienda leader nel settore macchine movimento terra è entrata a far parte del grande gruppo svedese Lifco AB di Luca Casadei La nascita come officina metalmeccanica alla fine degli anni Ottanta. La progettazione e realizzazione dei primi componenti per mini escavatore. La capacità di cavalcare un mercato in forte espansione durante gli anni Novanta, diventando progressivamente leader di settore. Poi l’arrivo della pandemia e la forza di andare controcorrente, chiudendo il 2020 con un incremento di fatturato pari al 12% rispetto all’anno precedente ed entrando nel 2021 nel grande gruppo della società svedese Lifco AB in un’ottica di ulteriore crescita. Quella della Cangini Benne, da più di trent’anni azienda di riferimento nella progettazione e costruzione di attrezzature per macchine movimento terra, è una storia di grande imprenditoria che va di pari passo con l’amore verso la propria terra dimostrato sempre dai fondatori, i fratelli Giorgio e Davide Cangini, che a Sarsina hanno creato una realtà. L’innovazione continua grazie alla quale l’azienda è riuscita a crescere costantemente, superando con successo anche i momenti più impegnativi come la crisi economica della seconda metà degli anni Duemila, è stata fondamentale anche nel periodo segnato dalla pandemia. “Abbiamo affrontato questa situazione inedita senza piangerci addosso – sottolinea Davide Cangini – pur sapendo che i danni causati dal Covid-19 sono stati notevoli e non ne siamo ancora fuori. Ci siamo riorganizzati velocemente, rispetto ad altri concorrenti abbiamo fatto un percorso più convinto, con meno paura forse, per riuscire a dare risposte rapide ai nostri clienti, consapevoli che comunque ne saremmo venuti fuori attraverso il lavoro”. L’entrata della Cangini Benne all’interno della divisione Demolition Tools della società svedese Lifco AB è un nuovo capitolo della storia dell’azienda sarsinate. “Dal punto di vista

organizzativo la configurazione di base è rimasta invariata – spiega Cangini – perché i nostri fornitori fidelizzati sono rimasti tali. Ciò che cambia è la possibilità di creare nuove sinergie con le altre compagnie del gruppo in termini di mercato, outsourcing e forniture. La nostra dimensione a livello commerciale era già internazionale, l’obiettivo è continuare a crescere in un mercato fortemente competitivo”. Durante il 2021 CNA Forlì-Cesena ha voluto rendere omaggio con una targa celebrativa a Giorgio Cangini per il lungo percorso che ha portato Cangini Benne a rivoluzionare il proprio mercato di riferimento con prodotti innovativi, esportando in 42 paesi nel mondo.

In alto Davide Cangini

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/ Più forti della pandemia

L’importanza di avere un Piano B Il Covid-19 ci ha costretto a rivedere modelli, ripensare strategie, ridiscutere assiomi. E, in alcuni casi, a riappropriarci del nostro tempo in modo nuovo di Davide Prati L’inarrestabile avvento dell’industria 4.0 Prima la limitazione improvvisa delle trasferte internazionali, poi la lievitazione dei costi e la difficoltà di reperire le materie prime: gli ultimi due anni sono stati particolarmente sfidanti per il comparto industriale italiano. Lo sa bene l’Elettrotecnica Zambelli Srl, impresa d’eccellenza dell’automazione industriale che a Savignano sul Rubicone progetta e realizza impianti elettrici per macchine industriali destinati a clienti di tutto il mondo, il 75% dei quali opera nel settore alimentare. “Il Covid non ha portato a una riduzione del lavoro – raccontano dall’azienda – ma ci ha costretto a riprogrammare alcuni processi già rodati. Da un giorno all’altro non ci è più stato possibile effettuare il collaudo diretto degli impianti in cantiere, così ci siamo dovuti attrezzare per gestire questo passaggio delicato da remoto, trovando personale specializzato in Italia e all’estero in grado di agire su impianti sofisticati seguendo le nostre indicazioni”. La necessità del settore alimentare di continuare a produrre ha portato diverse grandi aziende, come i pastifici, a rinviare di uno o due anni gli interventi di manutenzione programmati. A rendere ancora più com-

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plessa la programmazione dei lavori si è aggiunta poi nel corso del 2021 la difficoltà a riuscire ad avere le materie prime in tempi certi e celeri. “La dilazione di alcuni lavori si è andata a sommare ai nuovi interventi di aggiornamento degli impianti in ottica di Industria 4.0, un passaggio però necessario e non più rimandabile per poter recuperare un certo gap creatosi tra l’Italia e altri Paesi”. L’inno alla vita dello scultore Torelli “Prima di mettermi al lavoro ho fatto una meditazione di tre giorni, avevo la necessità di creare un vuoto mentale. Era un momento difficile, avevo bisogno di trovare una risposta di speranza, di dare un’espressione al rinnovamento della vita in settimane in cui si parlava solo di morti”. Così Gildo Torelli, apprezzato scultore di Ranchio, racconta la genesi della sua opera a oggi più importante. Costretto a chiudere il suo mobilificio ART MOBILI di Sarsina senza sapere quando avrebbe potuto riaprire, Gildo ha ripreso in mano un importante progetto fino a quel momento soltanto abbozzato, facendo appello a una grande forza interiore. “Tre anni prima un amico marmi-


Nella pagina a fianco: Elettrotecnica Zambelli Srl In alto: La creazione di Adamo di Torelli In basso: Armeria Cicognani

sta mi aveva regalato un pregiato blocco di marmo di Carrara. Per mesi ho studiato per capire cosa potevo realizzare, poi ho cominciato a lavorarci a poco a poco nei week-end e nei giorni di festa. Durante il lockdown ho lavorato alla mia opera ininterrottamente da mattina a sera e sono riuscito a ultimarla sapendo che non potevo sbagliare, perché con il marmo quando si toglie qualcosa lo si è tolto per sempre. Non ho fatto alcuna copia preparatoria in legno o creta”. È nata così “La creazione di Adamo”, ispirata all’omonima celeberrima opera di Michelangelo Buonarroti con cui il protagonista del Rinascimento italiano affrescò nel 1511 la Cappella Sistina. E proprio all’interno della famosa cappella della Città del Vaticano potrebbe un giorno trovare ospitalità l’opera di Torelli, che già nel 2018 ha donato una sua opera, la Madonna della Neve, a Papa Francesco.

Nuovi bersagli per l’Armeria Cicognani Punto di riferimento per atleti, appassionati di tiro e cacciatori, per diversi mesi con la pandemia l’Armeria Cicognani di Poggio di Forlì ha dovuto fare i conti con l’interruzione delle gare e la chiusura degli impianti. Il calo di attività registrato al poligono di tiro è stato l’occasione per concentrare le energie su alcuni progetti avviati negli scorsi anni e gettare le basi per nuove realizzazioni. Tra i primi spicca la produzione di una serie limitata di carabine sportive dedicate al Maggiore Francesco Baracca, iniziata nel 2018 in occasione del centenario della morte dell’Asso dei Cieli lughese. Tra i nuovi obiettivi, invece, ha fatto capolino l’ampliamento del poligono di tiro destinato a gare internazionali. “L’idea è puntare alle gare con la carabina ad aria compressa, un’arma meno inquinante dal punto di vista del rumore”.

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/ Turismo slow

Alla riscoperta delle colline forlivesi La risposta allo spopolamento dell’Appennino sono nuovi progetti di ospitalità capaci di coniugare natura, sapori tipici e benessere per tutta la famiglia di Giovanni Montevecchi Panorami affascinanti, itinerari suggestivi, tradizioni autentiche e sapori ricchi di storia: negli ultimi anni le colline forlivesi stanno riscoprendo un’importante vocazione turistica. La ricerca di nuove mete per una vacanza nel segno del relax e del benessere a 360 gradi ha incentivato le presenze, mentre nuovi investimenti da parte di chi ha compreso la potenzialità di queste colline hanno reso ancora più ricca l’offerta turistica di borghi e comuni ad alta quota. Un’oasi di sapori tipici a Premilcuore Spostandosi nella Valle del Rabbi, a Premilcuore, sempre a giugno è stata inaugurata la nuova gestione de La Rocchetta, hotel con servizio ristorante-pizzeria che conta dodici camere e centotrenta coperti. Aperto tutti i giorni senza chiusure stagionali, il locale propone una cucina romagnola tradizionale con cappelletti, tortelli e altre paste tirate al matterello oltre a carni del territorio e a una selezione di ricette locali. Alla guida c’è Claudia De Simone, in passato titolare di un’attività di ristorazione nel centro storico di Venezia, che al viavai della cittadina lagunare ha preferito la natura incontaminata delle colline forlivesi. “Il posto è splendido – afferma Claudia, affiancata nella gestione dal compagno Giovanni Tassinari – e offre alcune chicche davvero affascinanti, come la cascata urlante. Aprire in questo periodo non è stato facile per via della carenza di personale nel settore della ristorazione”. La struttura, situata lungo il Cammino di Assisi, in estate è stata meta di tanti italiani, tedeschi, inglesi e olandesi che hanno scelto un turismo slow ed è in contatto con guide locali che organizzano escursioni per proporre ai propri ospiti attività in mezzo alla natura.

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Nella pagina accanto: La Rocchetta, Rifugio Pian dei Rocchi. A sinistra: Rifugio Pian dei Rocchi, Locanda Michelacci. In basso: interni Locanda Michelacci.

Un nuovo rifugio nelle Foreste Casentinesi A dieci chilometri di distanza da La Rocchetta e a 830 metri di altitudine si trova il Rifugio Pian dei Rocchi, che nel corso del 2021 ha cambiato faccia grazie al nuovo progetto di vita e di lavoro di una giovane coppia forlivese, Greta Bellini e Filippo Fiumana. Nel rifugio di montagna, in passato vissuto unicamente come luogo di bivacco, al posto di grandi camerate hanno trovato posto tre camere con tutti i comfort necessari a creare un luogo intimo e raccolto dove poter trascorrere giornate di pace a stretto contatto con la natura. “Per gli ospiti che dormono sono attivi un servizio di colazione e cena – racconta Greta – mentre per gli esterni proponiamo una piccola ristorazione su prenotazione”. Un piccolo rifugio stile Dolomiti all’interno del Parco delle Foreste Casentinesi, che lavora con materie prime di aziende agricole locali e strizza l’occhio sia a chi cerca una vacanza sportiva sia a chi sogna una pausa di relax lontano dal tran tran cittadino. “Collaboriamo con guide escursionistiche di trekking e bike con possibilità di noleggio bici – spiega Greta – vogliamo promuovere un turismo di scoperta per questa terra meravigliosa che ha tantissimo da offrire”.

bollita, spezzatini, arrosti, brasati, fagioli all’uccelletto, polenta e altre pietanze preparate con ingredienti di stagione. “Offriamo anche lo strudel e la torta Linzer e organizziamo diverse iniziative come le serate dedicate alla natura delle Foreste Casentinesi e quelle con i menù a tema della Valtellina, Val d’Aosta e Trentino Alto-Adige, che prepariamo con ingredienti provenienti dai territori di origine” sottolinea Maria Cristina, che vanta venticinque anni di esperienza in altre strutture simili tra Alpi e Appennini.

Delizie tosco-romagnole a Corniolo Un vento di novità ha attraversato anche la Valle del Bidente, dove in estate la Locanda Michelacci in località Corniolo-Santa Sofia ha riaperto le porte sotto la guida di Maria Cristina Stucchi e Marco Nofri. La locanda offre sei camere rinnovate di recente in un palazzo storico, una sala per colazioni dotata di camino e un ristorantino che propone piatti tipici dell’Appennino tosco-romagnolo: tortelli di patate, gnocchi, tagliatelle ai funghi, zuppa toscana ri39


/ Farmacie in prima linea

Presidi territoriali contro la pandemia Dai tamponi rapidi per individuare i positivi asintomatici al rilascio del Green Pass: il Covid-19 ha accelerato la nascita della Farmacia dei servizi di Piergiorgio Matassoni Sentinelle preziose nel periodo più buio L’avvento della “Farmacia dei servizi” auspicato da alcuni anni in Italia si è realizzato in modo quasi “violento” con l’arrivo della pandemia. Chiamate a svolgere il ruolo di sentinelle per il contrasto al Covid-19 nei mesi più duri dell’emergenza e di presidio del territorio per il rilascio del Green Pass nella fase successiva, le farmacie hanno dato prova di straordinaria professionalità e senso civico, sostenendo enormi carichi di lavoro spesso a discapito delle attività tradizionali. Nel solo periodo che va da dicembre 2020 a marzo 2021 le farmacie dell’Emilia Romagna hanno eseguito mezzo milione di tamponi rapidi, consentendo di individuare 16.000 positivi asintomatici e garantendo così un prezioso ruolo di contenimento del Covid-19 in attesa dell’arrivo del vaccino. La possibilità di poter accedere a pochi passi da casa a un tampone validato da parte di un professionista è stata apprezzata dai cittadini, che hanno trovato operatori rigorosi nell’organizzazione degli spazi necessari, nell’accoglienza e nell’esecuzione del test. “Negli ultimi anni – spiega la dottoressa Monica Castellini, titolare della Farmacia San Francesco di Cesena, – l’indirizzo politico in sanità è stato quello di centralizzare i servizi per ottimizzare la spesa, ma l’arrivo della pandemia ha evidenziato come alcune strutture fossero state sovraccaricate di servizi. Ora si torna a puntare sui presidi territoriali per offrire servizi dislocati ed evitare le criticità della centralizzazione. In quest’ottica sono stati potenziati i ruoli dei medici di base, dei punti Asl territoriali e delle farmacie, che hanno accolto con grande favore questa svolta di una maggiore integrazione con il Servizio Sanitario Nazionale”. 40

Punti di riferimento per il Certificato Verde Con l’introduzione dell’obbligo del Green Pass per poter accedere ai luoghi di lavoro le farmacie sono state letteralmente prese d’assalto da chi, non essendosi vaccinato, ha avuto la necessità di rinnovare il Certificato Verde ogni 48 ore. Il ruolo insostituibile e organizzativamente impegnativo svolto dalla Farmacia italiana è stato elogiato più volte dalle istituzioni, com’è avvenuto anche a fine ottobre in occasione della visita del Sindaco di Cesena Enzo Lattuca, accompagnato dal Presidente CNA Cesena Val Savio Federico Giovannetti, alla Farmacia Calisese e alla Farmacia San Francesco. “Le imprese – sottolinea Giovannetti – riceverebbero un grave danno se ogni giorno questi professionisti non riuscissero a svolgere tutti i tamponi richiesti”.

Staff della Farmacia San Francesco di Cesena


/ Terzo Settore

Il futuro è sempre più digitale Le nuove tecnologie sono fondamentali per migliorare la qualità della vita e compiere scelte importanti: due casi emblematici di Luca Feliciotto Tecnologia a beneficio di tutti con la T-Station Academy Potenziare le competenze digitali delle persone svantaggiate, aprendo loro le porte per il mondo del lavoro: a novembre è stata inaugurata a Forlì la T-Station Academy – Impresa Sociale, nuovo polo formativo che coniuga tecnologia e impegno sociale rivolgendosi in particolare a giovani e soggetti fragili. Generare valore per la comunità senza lasciare indietro nessuno è lo scopo di un progetto ambizioso che ha visto stringere un patto per il futuro digitale tre realtà fondatrici: la cooperativa sociale CavaRei, Gencom, società Var Group che è entrata nella sua compagine sociale per sostenere in modo costante i suoi progetti, e Studio Romboli Srl, società benefit specializzata in marketing e progetti per il Terzo Settore. Nel polo formativo di via Giovanni Spadolini 27 è possibile acquisire competenze in ambito tecnologico, specializzarsi e sviluppare le soft skills. Il valore aggiunto dell’Academy è proprio il T-Lab, un luogo dove le barriere tecnologiche sono superate per consentire a tutte le persone di restare al passo nell’epoca della rivoluzione digitale e di migliorare la propria qualità di vita. La T-Station Academy riverserà particolare attenzione anche al mondo della scuola, dell’Università e delle associazioni di categoria per rendere ancora più ricco un luogo di inclusione e apertura nei confronti del territorio. Il progetto ha incontrato anche il supporto di Cisco, leader mondiale del networking e dell’IT, che ha fornito gratuitamente l’intera infrastruttura tecnologica. Per diventare donatori basta un clic “Un sì alla donazione può salvare una vita, anche la tua” si legge sul sito web dell’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule (AIDO), che da alcuni mesi

può contare su un potente strumento in più: una nuova app attraverso la quale diventare donatore di organi è possibile in pochi minuti con una firma digitale. La nuova app nasce nel solco della collaborazione pluriennale sui temi della comunicazione e del fundraising tra AIDO e Studio Romboli Srl Società Benefit, che nel novembre 2020 ha avviato il progetto DigitalAIDO, affidandone poi la realizzazione a B4Digital Srl Società Benefit, nuova azienda costituita appositamente nel 2021 proprio per offrire soluzioni digitali in grado di generare valore aggiunto per la collettività.

Inaugurazione T-Station Academy, Staff dello Studio Romboli srl

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/ 12 mesi con CNA

Cartoline dal 2021, il futuro è adesso Zone rosse e nuove restrizioni, poi le riaperture e il cammino verso una nuova normalità. Un Paese che torna a crescere tra sfide inedite, grandi incognite e la convinzione di potercela fare

L’anno della ripartenza tra sfide inedite e nuove consapevolezze, tra grandi incognite e la convinzione di poterne uscire davvero migliori solo se si avrà il coraggio di innovare e anticipare il futuro. Se il 2020 ci aveva mostrato che il mondo come lo avevamo conosciuto fino a quel momento non sarebbe più stato lo stesso, il 2021 ci ha offerto le prime possibilità per iniziare a costruirne uno nuovo. Vecchi dogmi e modelli rodati hanno lasciato il passo a nuove prospettive, una mole di risorse mai messa in campo finora ha permesso di ampliare lo

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sguardo, tracciare priorità, definire strategie, ritornare a crescere. Un cambio di passo deciso e di certo non indolore, ma che non poteva più essere rimandato. In questa galleria fotografica abbiamo condensato alcuni momenti degli ultimi dodici mesi. La coscienza di chi siamo e dei risultati raggiunti. La voglia di rimettersi in cammino scegliendo strade mai battute. La tenacia nel non lasciare indietro nessuno perché è solo facendo squadra che costruiremo una società più forte, equa e resistente.


LEGGE DI BILANCIO 2021

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/ 12 mesi con CNA

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/ 12 mesi con CNA

12 mesi con CNA

1.720

11

partecipanti

appuntamenti

ai 32 Webinar

643 collegati online 82 in presenza

oltre

1.000

imprenditrici e imprenditori votanti

370

partecipanti

ai 13 eventi in presenza

300

collaboratori

Un grosso grazie a tutte le collaboratrici e collaboratori del sistema CNA!

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/ In memoria di

Grande perdita per CNA: Sergio Giammarchi Il presidente onorario rappresentava il senso, lo spirito e il cuore della nostra associazione

CNA Forlì-Cesena ha accolto con grande tristezza la notizia che il proprio socio fondatore e presidente onorario Sergio Giammarchi ci ha lasciati a novembre. “Sergio rappresentava il senso, lo spirito e il cuore della nostra associazione, una bella persona di grande umanità e che si è sempre contraddistinta nel mettere al centro l’idea di comunità. Come non ricordare il suo passato da uomo della resistenza, nel periodo più buio e difficile che ha vissuto il nostro Paese. Anche quella esperienza l’ha tradotta e messa a disposizione di tutti noi, sempre con spirito votato alla riconciliazione piuttosto che alla divisione. Ricordiamo in particolare il suo dono raro di entrare in sintonia con le giovani generazioni, che fosse portando la sua testimonianza nelle scuole oppure negli incontri organizzati dai nostri giovani colleghi. La sua lezione di vita, raccontata con leggerezza e bonomia, ha generato sempre simpatia e affetto, soprattutto tra i giovani. Un grande uomo saggio, accogliente, brillante, lucido e generoso. Un uomo d’altri tempi. Ci mancherai tanto, Sergio. Da parte di tutti noi un grande grazie per aver avuto la fortuna di conoscerti e di camminare per tanti anni insieme a te. Faremo tesoro dei tuoi insegnamenti e dei valori che ci hai trasmesso. Da tutta la comunità di CNA Forlì-Cesena un forte abbraccio alla figlia Laura, ai nipoti e a tutti i famigliari”. Così lo ricordano il presidente provinciale e il direttore generale dell’associazione, Lorenzo Zanotti e Franco Napolitano.

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/ Bacheca

Annunci gratuiti Da oggi la bacheca annunci è online ed è disponibile su: www.cnafc.it/bacheca-annunci Per pubblicare il tuo annuncio invia una email a: redazione@cnafc.it Oppure compila l’apposito form sul sito.

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