Il coraggio della fiducia
di Lorenzo Zanotti, presidente CNA Forlì-CesenaQual è la lezione di questi dieci anni terribili, iniziati con la crisi economica e proseguiti con la pandemia e ora la guerra?
Credo sia utile riflettere su quello che abbiamo passato. La pandemia è stata una prova durissima, che ha toccato quello che abbiamo di più caro: la salute nostra e dei familiari, oltre che il lavoro. Ricordo molto bene quei giorni di sconcerto e paura per una situazione nuova e indecifrabile, gli sforzi fatti per i protocolli di sicurezza e per poter far lavorare il maggior numero di aziende possibili.
Tanti osservatori economici in tutto il mondo si sono stupiti della resistenza e della vivacità del nostro tessuto produttivo: dopo la pandemia il Pil dell’Italia, con le sue imprese di piccole dimensioni, è cresciuto più di quello della Germania. Personalmente non mi sono stupito. Noi, in CNA, non ci siamo stupiti; perché conosciamo bene le nostre aziende, piccole all’anagrafe ma grandi se le consideriamo parte delle filiere formali e informali nelle quali sono inserite, che creano valore ed esportano in tutto il mondo. Cosa ci porterà il futuro? I problemi sono finiti? Direi proprio di no: pensiamo solo ad aumento delle materie prime, energia, costo del denaro, inflazione, mancanza di manodopera specializzata… potrei continuare a lungo, col rischio di scoraggiarsi. In momenti come questi, attingo alla saggezza del nostro presidente onorario Sergio Giammarchi, che ci ha lasciati poco più di un anno fa, che ci raccontava di come alla fine della guerra, in un paese stremato, si lavorasse instancabilmente con i pochi mezzi a disposizione per ricostruire il paese. Si lavorava, allora, con una gran fiducia nel futuro; la strada da percorrere è questa, traendo forza da una certezza: abbiamo superato sfide durissime! La fiducia è contagiosa, ed è alla base dell’economia: solo se c’è
fiducia le imprese investono, assumono, programmano. Avere fiducia è un dovere verso i giovani che devono poter credere che possiamo, insieme, costruire un mondo migliore, in cui mettere a frutto i propri talenti e comprendere come il lavoro sia non solo una necessità ma anche un mezzo per realizzarsi, migliorarsi e migliorare la società tutta. Sono le imprenditrici e gli imprenditori che, col loro impegno quotidiano, tenendo aperte le loro attività, contribuiscono a creare fiducia. Come CNA dobbiamo essere loro vicini e utili, anche fungendo da stimolo verso la politica. Possiamo giocare un ruolo decisivo: nessuno deve sentirsi solo e sfiduciato, ma parte della grande comunità rappresentata dalla CNA di Forlì-Cesena, che nel 2024 compirà 70 anni, con le radici ben salde nel passato e lo sguardo dritto nel futuro.
Servizi CNA promossi a pieni voti
di Franco Napolitano, Direttore generale CNA Forlì-CesenaAbbiamo avuto particolarmente soddisfazione, poche settimane fa, nel leggere i risultati della customer satisfaction, l’indagine sulla qualità dei nostri servizi. Come CNA Forlì-Cesena, infatti, abbiamo la buona abitudine di ascoltare periodicamente i nostri associati anche attraverso il coinvolgimento di un partner affidabile e super partes, qual è l’istituto nazionale di ricerca SWG. L’indagine di customer satisfaction 2022, in particolare, permette di monitorare il rapporto di CNA con le associate prima e dopo la pandemia, restituendo un dato complessivamente positivo e confortante.
La lunga fase di sofferenza delle imprese italiane non è stata in grado di scalfire la relazione con CNA: il 2022 mostra, infatti, livelli di soddisfazione del tutto simili a quelli rilevati nel 2019.
Abbiamo chiesto alle imprese associate di esprimere il loro giudizio sui servizi di cui fruiscono, a partire da quelli che da sempre costituiscono il nostro core business: il servizio fiscale e servizio paghe. Va evidenziato il fatto che il questionario è stato somministrato in un periodo di grande tensione e preoccupazione per il Paese e per la nostra economia, per cui le “lenti” con cui imprenditrici e imprenditori osservano il mondo non sono certo rosee.
In questo contesto, come si vedrà nelle prossime pagine, la nostra “pagella” si conferma molto buona: ci attestiamo su un punteggio di 8 punti su 10, con alcune punte che arrivano all’8,5. Guardando al futuro, le aspettative degli associati ci confermano nella strada che abbiamo intrapreso: innanzitutto nell’ottica di valorizzare quanto può fare CNA in termini di supporto nella consulenza di settore, una strada che stiamo consolidando negli ultimi anni a partire dai servizi per i mestieri. Le imprese cercano il sostegno di CNA per quanto riguarda
la ricerca del personale e la consulenza per le risorse umane, ma anche per gli investimenti e i bandi pubblici, la formazione, la cybersecurity e il ricambio generazionale. Ricordiamo, infine, il ruolo di indirizzo e supporto che può svolgere l’associazione nel percorso delle imprese verso la transizione ecologica, ambito che sarà sempre più strategico e per il quale abbiamo messo in campo un apposito progetto, CNA Green, che sarà lanciato all’inizio del 2023. Una soddisfazione particolare, infine, la raccogliamo dall’apprezzamento delle imprese verso la competenza e la qualità della relazione con le collaboratrici e i collaboratori del sistema CNA, che ogni giorno, senza risparmiarsi, lavorano al fianco degli associati con impegno e passione. Tutto questo costituisce il vero valore aggiunto dato dallo scegliere CNA!
Impresa Artigiana P.M.I
Periodico - Aut. Trib. n° 6 del 25/6/04
Chiuso in redazione il 22/12/2022
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Stampa: CILS Cesena
Hanno collaborato a questo numero: Alvaro Attiani, Alessandra Bazzocchi, Fabio Bianchi, Lorenzo Buratti, Loretta Carbonetti, Maria Carmela Calabrese, Luca Casadei, Roberto Casamenti, Monica Castellini, Massimo Castellucci, Lorenzo Corallini, Fulvio De Carlo, Maria Elisa De Filippo, Gabriele Di Bonaventura, Gianluca Gazzoni, Davide Ghetti, Laura Grilli, Seumo Kambou, Marco Laghi, Pasquale Leonardi, Daniele Mazzoni, Danila Padovani, Laura Pedulli, Emiliano Raggi, Daniela Ranieri, Marco Roncoroni, Carmelo Salonia, Giulia Santucci, Sarah Trotta, Giulio Vidotto Fonda, Matteo Zanchini, Lorenzo Zanotti, Maurizio Zoli.
Fotografie: Archivio CNA e CNA Nazionale, Alessandro Mazza, Master Foto di Mirco Ricci, Leonardo Farina, Alan Piscaglia, Raffaele Turci.
/ Intervento
Il coraggio della fiducia / Servizi CNA promossi a pieni voti
/ Scenario
Un anno vissuto in altalena per consumatori e imprese
/ Sostenibilità
CNA Green, un servizio all’avanguardia
/ Servizi
Competenze e innovazione a portata di mano / Formazione
Formazione, al via la nuova società regionale CNA!
/ Nuove imprese
Dire, fare e riuscire con CreaimpresaLab / L’entusiasmo di un nuovo inizio
/ Marketing territoriale
Alla ricerca di esperienze emozionanti / Continuità
d’impresa
Passaggio generazionale: istruzioni per l’uso / Il testimone passa, l’impresa resta
/ CNA Pensionati
Una comunità attiva attenta al bene comune
/ Giovani
Imprenditori
Il posto giusto per fare impresa e innovazione
/ Un anno memorabile Momenti di gloria guardando al futuro /
Investimenti e tecnologia
Innovare per continuare a crescere
/ 12 mesi con CNA
Cartoline dal 2022, il tempo delle sfide inedite
/ Bacheca
Otello Gregorini: nuovo segretario generale CNA
Un anno vissuto in altalena per consumatori e imprese
Nel 2022 sono stati numerosi i motivi di preoccupazione, ma indicatori economici e una nuova mentalità dei cittadini aprono le porte a nuove opportunità di riscatto e rilancio per il Paese
di Giulio Vidotto Fonda, Direttore di ricerca SWGSi chiude un anno tormentato per l’opinione pubblica e le imprese italiane, costellato da eventi segnanti e previsioni raramente rosee che hanno contribuito a un diffuso clima di angoscia: dallo scoppio della guerra in Ucraina, che ha seguito a staffetta l’ultimo inverno pandemico, alla crisi di Governo; dal caldo e dalla siccità estiva a eventi quali incendi, alluvioni e altre catastrofi artificiali, che di naturale hanno ormai ben poco (durante la stesura di questo articolo le squadre di soccorso stanno recuperando gli ultimi corpi travolti dall’onda di fango e detriti che si è abbattuta su Casamicciola a fine novembre); dall’impennata dell’inflazione alla prevista frenata del Pil, se non vera e propria recessione paventata
per il 2023, che rende ancora più scivolosa la chiglia dell’inclusione: i rapporti annuali di Censis, Svimez e Caritas [2022] convergono nello stimare che 1 italiano su 4 rischi oggi la povertà e che 1,9 milioni di famiglie già la vivono direttamente.
Tutto ciò genera tragedie umane e danni concreti, ma anche un immaginario intriso di angoscia che alimenta il malessere psichico dei cittadini, in primis i più giovani, ben rappresentato dalla crescente domanda di trattamenti psicologici e dalla ritrovata vivacità del mercato degli antidepressivi e del traffico di oppiacei. Questa situazione e questo immaginario non hanno potuto che riflettersi in una progressiva
fiducia
consumatori e imprese nell’economia del
Paese
erosione della fiducia nella situazione economica del Paese da parte dei più importanti operatori nazionali, quali imprese e consumatori. L’indice di fiducia delle imprese registrato mensilmente da Istat segna nell’ultimo anno una lenta ma inesorabile flessione, dai 115 punti di novembre 2021 ai 104 di ottobre 2022. Più vorticosa e disordinata – le persone sono più impulsive delle aziende – è stata la discesa dell’indice di fiducia dei consumatori che, seppure a mesi alterni è sceso a ottobre sotto i 91 punti. Per dare un senso a questi numeri, si pensi che il loro valore di riferimento è il 100, che fotografa la situazione al 2010, anno in cui l’onda d’urto della crisi economica innescata dai crediti deteriorati americani si è abbattuta anche sull’Europa e sull’Italia.
Se è palese che questo immaginario ansiogeno condizioni umori, scelte, comportamenti e abitudini concrete, dall’altro è esso stesso divenuto ormai un compagno di viaggio, una zavorra con la quale abbiamo imparato a convivere pur vivendo e lavorando, in molti casi, più o meno normalmente.
Ne sono un esempio i numeri dell’estate: una stagione turistica a vele spiegate, una agognata parentesi di normalità che ha riportato le lancette ai bei tempi non sospetti, registrando numeri da pre-pandemia e aiutando il settore a consolarsi dalla latitanza dei turisti russi dalle riviere italiane. Per recuperare la capacità di riconoscere anche i frutti di questo intenso 2022 è infatti necessario estraniarsi momentaneamente dal tossico tam tam quotidiano nel quale siamo immersi senza sosta e fare innanzitutto un profondo respiro. Possiamo a questo punto considerare alcuni segnali positivi.
Due dati su tutti sono la chiusura d’anno con un Pil sopra il 3,7% e il progressivo rientro del rapporto deficit/Pil, spada di Damocle nazio-
nale: nonostante l’imponente spesa pubblica dell’ultimo triennio esso sta rientrando progressivamente dal 9,6% del 2020 al 6% del 2022, fino a un possibile 3% nel 2025 – stima forse ottimistica del FMI, date le continue sforbiciate alla revisione della crescita effettuate dagli analisti – che potrebbe metterci al riparo dal progressivo disimpegno della BCE nella tutela dei debiti sovrani.
A questo si accompagna una seppur lenta riduzione dell’evasione fiscale, sotto i colpi della fatturazione elettronica e dello split payment (-7 miliardi in un anno), seppure molta strada sia ancora da fare sul fronte dell’Irpef.
In un anno complesso segnato da guerra, rincari ed eventi calamitosi, non sono mancati importanti segnali positivi
Per rintracciare il lascito positivo dell’anno appena trascorso non occorre però necessariamente appellarsi soltanto a una fredda logica calcolatrice, ma è anche guardando nella pancia dell’opinione pubblica che si possono individuare segnali incoraggianti. L’andamento del sentiment nazionale del 2022 fotografa infatti sì una prevalenza di emozioni negative quali disgusto, rabbia, paura e tristezza; ma ci dice anche che, dopo un rientro piuttosto traumatico dalle ferie estive (campagna elettorale e previsioni inflazionistiche non hanno aiutato), nel corso dell’autunno il trend si è invertito decisamente in favore di un mood positivo, guidato da speranza e fiducia. Gli stessi indici di fiducia dei consumatori e delle imprese sopra
Stipendio, stress ed equilibrio vita-lavoro spingono a cercare nuove opportunità Stabilità ed equilibrio fondamentali per rimanere
EQUILIBRIO
citati hanno ingranato in novembre una significativa risalita (+2 le imprese, + 8 le persone).
Un’altra dimensione rimasta sotto traccia – inspiegabilmente dato il sacrificio imposto dal Covid per oltre un biennio – è il fatto che la pandemia parrebbe superata, o perlomeno entrata in una fase endemica caratterizzata da una nuova normalità, che ha dischiuso libertà impensabili solo 12 mesi fa. Tra gli addetti ai lavori questo è dunque il momento per fare luce sul significato del concetto di new normal, tanto citato quanto ancora nebuloso. Ovvero: passata l’emergenza, qual è il suo reale lascito in termini di abitudini e atteggiamenti? Non è di certo questa la sede per trattare in maniera esaustiva un fenomeno di tale portata, ma di certo individuarne alcuni tratti può offrire interessanti chiavi di lettura del mercato, del lavoro e del consumo:
• Nel 2022 aumenta la fiducia riposta dagli italiani nella scienza, +7% rispetto al biennio pandemico;
• Senso di isolamento e solitudine hanno pervaso le persone in pandemia, giovanissimi e anziani in primis, ma la percezione di qualità delle proprie relazioni sociali (a picco tra 2020 e 2021) è ora risalita ai livelli del 2019;
• L’e-commerce dilaga (+10% in un anno secondo il Politecnico di Milano), ma ben lungi dal compromettere l’interesse e il piacere delle persone a recarsi nei negozi fisici;
• Si registra una spinta fortissima dei lavoratori dipendenti a cambiare vita, a rifarsi una carriera, talvolta a licenziarsi senza aver ancora trovato un nuovo impiego;
• La relazione dei lavoratori con lo smart working matura, superando la luna di miele iniziale: secondo la maggioranza di chi ne ha usufruito, lavorare da casa aiuta l’equilibro tra lavoro e vita privata, permette di risparmiare tempo e aumenta la produttività. D’altro canto
ne risente fortemente la qualità delle relazioni con i colleghi, i capi o i collaboratori. Si teme inoltre di essere tagliati fuori, di non essere visti e di perdere così occasioni di crescita professionale;
• Molte imprese oggi devono fare i conti con le bollette e con l’indisponibilità di componenti che rallentano la produzione, paradossalmente a fronte di una domanda elevata nel corso dell’intero anno. Con differenze abissali tra settori, tra distretti e tra aree geografiche si registrano crisi e chiusure, ma anche aperture e riorganizzazioni virtuose, caratterizzate da profonda innovazione di processo e di prodotto. Soffermandoci proprio sulla prospettiva delle imprese, molte aziende si trovano oggi di fatto dentro a un doppio paradosso: una domanda di beni che non riescono ad evadere per rallentamenti nella produzione, ma anche una carenza di forza lavoro che non sono in grado di colmare seppure insediate in un Paese con disoccupazione giovanile al 23,7% e con il 16% di neet [Istat 2022].
Ecco che nell’era dell’intelligenza artificiale, dei robot e del metaverso la risorsa umana mantiene così un ruolo da protagonista e deve giocoforza diventare elemento di riflessione centrale per le imprese. Di certo la questione si incunea tra un problema culturale e formativo a monte – per cui i curricula di studio a occupabilità più alta sono spesso quelli maggiormente disertati, con un più marcato mismatch proprio in ambito tecnico-scientifico – e un tema salariale a valle: sono ancora in troppi a pagare troppo poco. Ma la questione va ben oltre questi due aspetti, per cui ogni azienda deve elaborare una propria strategia per attrarre e trattenere i talenti.
Le indagini di SWG raccontano ad esempio che è poco più della metà dei lavoratori dipendenti a dirsi oggi soddisfatta del proprio impiego (54%), così oltre un quarto esprime interesse a cambiare lavoro, con picchi tra gli under 40 e le donne.
Di converso, principali fattori protettivi contro le “grandi dimissioni” sono proprio il posto fisso, l’equilibrio di vita e lo stipendio (solo al terzo posto e al pari delle relazioni positive con i colleghi). A riguardo la partita per le imprese è enorme nella misura in cui non si tratta soltanto di trovare lavoratori poco qualificati (ciclica croce stagionale ad esempio nei settori turistico e agricolo), ma mancano anche le risorse strategiche: tecnici, data scientist, ingegneri, quadri, manager, comunicatori ecc…
Non è un caso che nel 2021, record mai registrato prima, la quota di dimissioni volontarie abbia impattato per oltre il 18% sul totale delle cessazioni dei rapporti di lavoro [Fonte: Ministero del Lavoro]. Si farebbero volentieri gli scatoloni di fronte a una migliore proposta economica (43%), ma i dati raccontano di un cambio di paradigma che va ben oltre: a lasciare l’attuale posizione spingono anche, prima della carriera, il bisogno di ridurre lo stress e di trovare un buon equilibrio vitale (specialmente tra i Millennials).
Ciò delinea una duplice sfida sia di breve sia di lungo termine. Se infatti oggi questa carenza può costringere a vendere meno e peggio, un futuro povero di risorse strategiche potrebbe compromettere l’innovazione e altresì rendere più incerto e traumatico il passaggio di consegne quando titolari e dirigenti a fine corsa decideranno (o si troveranno costretti a) farsi da parte. La quota di baby boomer tra gli imprenditori italiani non trova eguali in Europa e nel mondo (il 9% ha oltre 70 anni secondo Infocamere): ciò impone di raccogliere subito il guanto di questa sfida.
Il “new normal” per imprese e cittadini impone nuove sfide che andranno affrontate a viso aperto
CNA Green, un servizio all’avanguardia
Esigenze economiche e sensibilità ambientali si coniugano in una nuova coscienza sociale dell’impresa, chiamata a produrre meglio e con meno sprechi
di Piergiorgio MatassoniL’azione di un’associazione di categoria come CNA oggi va ben oltre la semplice erogazione di servizi nei confronti di una vasta platea di imprese e cittadini. Chi ambisce legittimamente a essere motore propulsivo dell’evoluzione della coscienza sociale dei propri associati deve saper analizzare nel profondo i cambiamenti in atto, anticipare tendenze, diventare un punto di riferimento affidabile a cui guardare con fiducia. Da sempre CNA persegue questo obiettivo quale elemento caratterizzante la propria azione e, in modo coerente, mette in campo progetti e azioni capaci di leggere il presente per costruire con maggiore consapevolezza il futuro. Certamente i servizi alle imprese rappresentano un presupposto insopprimibile dell’azione della nostra associazione. Siamo però convinti che per le imprese la migliore garanzia di raggiungimento dei propri obiettivi e buone performance sul mercato non sia costituita solo dall’ottenere ottimi risultati in termini di profitto, ma anche dall’assolvimento di impegni di natura sociale. Ogni giorno, sempre con maggior frequenza, l’opinione pubblica individua come prioritarie tematiche di natura sociale e non esclude più il tessuto produttivo dall’obbligo di rispettare e garantire tali esigenze. Fra queste priorità, rientra a pieno titolo quella di uno sviluppo economico sostenibile. Alle imprese, in particolare, viene chiesto di minimizzare gli impatti negativi determinati dallo svolgimento della propria attività all’interno della comunità in cui operano. La ricerca di una migliore qualità della vita, la consapevolezza della scarsità delle risorse naturali ed energetiche, il futuro delle nuove generazioni: sono queste le “molle” principali che spingono verso un ripensamento del modo di produrre che tenga maggiormente conto dei costi ambientali e sociali con cui deve fare i conti il pianeta. Ecco perché è necessa-
rio che tutte le imprese, soprattutto quelle di dimensioni minori, siano in grado di comprendere l’importanza di questi passaggi e che siano aiutate in un percorso di crescita dato che non è subito evidente il vantaggio, anche in termini economici, che deriva da scelte più attente a queste nuove sensibilità. CNA è pienamente consapevole dell’importanza della posta in gioco e come sempre si pone in prima linea nell’affrontare problematiche e nel proporre soluzioni. Dobbiamo garantire alle imprese un futuro economicamente sostenibile, rispettoso delle esigenze ambientali. Questo è il compito che CNA Forlì-Cesena si assume con CNA Green. All’interno di questo titolo sono
comprese tutta una serie di azioni che possano supportare l’impresa nella realizzazione di un insieme di passaggi tesi a garantire il sorgere di una maggiore sensibilità imprenditoriale al tema dell’utilizzo delle risorse energetiche necessarie al processo produttivo, al loro risparmio e contemporaneamente ad una migliore sostenibilità economica. CNA Green è un progetto ambizioso che coniuga esigenze economiche e sensibilità ambientali. CNA si impegna a promuovere in abbinamento questi concetti e detta linee operative che consentano la messa a terra dei concetti sui quali i valori di cui sono portatori si fondano. CNA Green prevede prioritariamente la messa a disposizione delle imprese associate
di un servizio qualificato di diagnosi energetica al fine di individuare le migliorie e gli interventi che possono determinare una riduzione degli sprechi energetici. Il tutto con l’obiettivo di diffondere una cultura del risparmio energetico che determini un’organizzazione produttiva e aziendale efficiente. Si tratta di una grande opportunità per tutte le imprese. Con CNA Green, attraverso un’analisi dettagliata dei consumi energetici, le imprese potranno acquisire una piena consapevolezza riguardante aspetti della produzione spesso trascurati, ma che hanno grande impatto sui bilanci aziendali e sull’ambiente. Con CNA Green impareremo a consu-
Competenze e innovazione a portata di mano
di Marco BaroniCompetenze elevate e una vicinanza continua e concreta: sono questi i due caratteri distintivi di CNA più apprezzati dalle imprese associate. A rilevarlo è la recente indagine sulla customer satisfaction di CNA Forlì-Cesena condotta da SWG, che, a distanza di tre anni dall’ultima rilevazione, ha evidenziato anche come la soddisfazione dei clienti sia rimasta stabile, mentre il mondo intorno a noi cambiava velocemente come mai prima d’ora tra pandemia, costi di energia elettrica e gas fuori controllo, guerra in Ucraina e forte crescita dell’inflazione. La qualità dei servizi offerti e la vicinanza, fisica o virtuale, della propria sede di riferimento si confermano quindi i principali motivi di adesione a CNA, un motivo d’orgoglio per un’Associazione che ha continuato a investire fortemente in formazione e relazioni di valore per rimanere un punto di riferimento affidabile e aggiornato di fronte ai nuovi equilibri che si sono creati e caratterizzano tuttora il mondo del lavoro e i diversi mercati. Alla velocità estrema dei cambiamenti che hanno caratterizzato la vita di cittadini e imprese nell’ultimo triennio, CNA ha risposto potenziando i servizi e rimodulando le modalità di erogazione, percorrendo nuove strade, accettando la sfida dei tempi senza rinunciare alla propria missione più profonda: esserci, sempre.
I servizi più apprezzati Dall’indagine SWG emerge chiaramente come i servizi tradizionali (Paghe e Fiscale) siano fortemente apprezzati dai destinatari, al pari del servizio Creaimpresa, ritenuto fondamentale per l’avvio della propria attività e il disbrigo di tutte le autorizzazioni necessarie. Tra i servizi ritenuti particolarmente utili dagli associati entrano quelli dell’Ufficio bandi e contributi pubblici e il Credito, che hanno registrato un notevole incremento d’interesse nella scala dell’importanza
Il mondo e il mercato cambiano velocemente, ma resta immutato il gradimento per i servizi CNA, riconosciuta come punto di riferimento affidabile da imprese e cittadini
percepita. Altissimo gradimento anche per i Servizi ambientali, dalla gestione rifiuti alla predisposizione di piani personalizzati per la sicurezza. Per la sua capacità di proiettarsi verso esigenze che emergeranno in un futuro piuttosto vicino, inoltre, CNA è riconosciuta anche come un valido supporto per la consulenza normativa di settore.
Anche nei momenti di incertezza, tra pandemia, guerra e rincari, l’Associazione ha continuato a investire in formazione e relazioni di valore
Un forte orientamento digitale
Negli ultimi anni, anche a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, le abitudini di imprese e consumatori sono cambiate, indirizzandosi sempre più verso il mondo digitale; sono sorti canali di distribuzione online che permettono di sfruttare sempre meglio e più frequentemente i dispositivi mobili, ormai percepiti come vere e proprie estensioni del corpo umano. Nel corso del 2022 abbiamo rilasciato la prima versione del portale EasyViewer, il nuovo sistema di notifica e archiviazione F24 che sarà ampliato per diventare il luogo preposto allo scambio digitale di documenti tra CNA e i propri associati. Una volta pubblicati, i documenti saranno a disposizione dei nostri operatori e delle imprese 24 ore su 24, sabato e domenica inclusi.Per essere ancora più vicini alle imprese in ogni momento della giornata, abbiamo pensato di garantire la possibilità di richiedere informazioni di base 24 ore su 24 mediante l’impiego di strumenti digitali, sfruttando ad esempio la compilazione di semplici form pubblicati sul
nostro sito a disposizione di coloro che desiderano realizzare un’idea imprenditoriale e necessitano del supporto di un gruppo di professionisti. Quella che era nata come una soluzione temporanea per incontrare le persone durante il lockdown si è evoluta in una nuova risorsa continua e organizzata che mette a disposizione, tramite appuntamenti anche in modalità video, le competenze dei nostri consulenti in tema di contributi e agevolazioni, bonus e fondi, finanziamenti per giovani imprenditori e imprenditrici, normative e tendenze di settore.
Servizio 730 sempre più smart Ponendo al centro del nostro agire i nostri utenti, abbiamo innovato anche il Servizio 730, coinvolgendo maggiormente le persone fin dal momento della prenotazione dell’appuntamento e consentendo loro un’esperienza digitale avanzata. Da un lato abbiamo reso pubblico il calendario degli appuntamenti, che possono essere fissati o disdetti direttamente dagli utenti, conservando al tempo stesso la possibilità di prenotarsi telefonicamente. Dall’altro abbiamo messo a disposizione una App che permette la raccolta e la conservazione digitale di tutta la documentazione da consegnare al CAF, compresi i singoli scontrini fin dal momento della loro emissione.
Qualità certificata da ispettori esterni Ogni anno un gruppo di ispettori Kiwa Cermet valuta la conformità ai requisiti di riferimento per il mantenimento della certificazione di Qualità Uni En Iso 9001:2015 per il servizio Paghe e il servizio Fiscale. Mediante un sistema di audit condotto presso alcune sedi campione, gli ispettori verificano sul campo il comportamento degli operatori CNA per accertarne la piena corrispondenza rispetto alle procedure condivise e certificate.
I servizi di CNA hanno registrato un alto grado di soddisfazione (8 punti su 10) nell’indagine di SWG.
Formazione, al via la nuova società regionale CNA!
Mercato del lavoro che si evolve, richiesta di profili professionali sempre più rispondenti ai bisogni delle imprese, esigenza di nuove skill, matching domanda/offerta, accesso ai fondi europei… queste alcune delle sfide che aspettano il mondo della formazione nei prossimi anni. Per affrontarle, CNA ha messo in campo un nuovo ambizioso progetto. Il 2023 sarà un anno cruciale per il sistema regionale CNA, che vedrà a battesimo la nuova società unica dedicata alla formazione, nata dalla fusione di nove realtà provinciali e una regionale. Il direttore generale di CNA Forlì-Cesena Franco Napolitano sarà chiamato ad avere un ruolo importante come amministratore delegato della società: “con oltre 150 collaboratrici e collaboratori, 20 sedi, un valore della produzione che si attesta sui 18 milioni di euro, CNA Formazione Emilia Romagna si candida a pieno titolo come interlocutore di primo piano sia per gli attori istituzionali, in primis la Regione e Fondartigianato ma non solo, sia per tutto il sistema della formazione. Un punto di riferimento consolidato per le poco meno di 60.000 imprese che costituiscono il mondo CNA in Emilia Romagna, con l’obiettivo di aprirsi anche a platee diverse, a partire dai cittadini”. Un progetto di sistema, visionario e ricco di contenuti, pensato per affrontare le sfide del futuro: “è un’impresa sostenuta con determinazione dai territori – prosegue Napolitano – il nome stesso della società, CNA Formazione, che va a superare il “vecchio” Ecipar, è stato scelto per mettere al centro il valore associativo. Su questo aggiungo, con un certo orgoglio, che come CNA Formazione Forlì-Cesena in questo senso siamo stati dei precursori, avendo adottato tale nome ben dieci anni fa”. Sarà fondamentale poter contare su competenze interne qualificate, con profili particolarmente significativi che vanno
In alto: rappresentanti di CNA ed ECIPAR territoriali dell’EmiliaRomagna. A sinistra: alcuni momenti di formazione
dalla progettazione, all’accompagnamento e tutoraggio, alla gestione, rendicontazione e molto altro. Sarà confermata, inoltre, la presenza capillare sul territorio regionale, con tutte le sedi attuali, allo scopo di mantenere salda la relazione con il tessuto produttivo e l’ascolto dei fabbisogni delle imprese.
“Questo progetto – continua Napolitano – ci permetterà di importare/esportare buone prassi e un portato storico che ciascun territorio ha costruito nel corso del tempo. Ci sono numerose esperienze, oltre che vere e proprie eccellenze, che possono essere mutuate da un territorio all’altro. Se pensiamo all’esperienza maturata in quasi 40 anni a Forlì-Cesena, citerei in modo particolare l’apporto di Fondartigianato e le nostre performance nell’intercettare risorse pubbliche, costruendo progetti formativi e consulenziali cuciti su misura per le imprese associate. Inoltre, ci siamo caratterizzati su due settori di particolare interesse: la nautica e il cinema e audiovisivo”. Ha preso avvio nelle scorse settimane, infatti, la terza edizione del corso IFTS per “Tecnico di progettazione per la filiera della nautica esperto nel processo produttivo e nell’impatto economico del prodotto sostenibile”, promosso da CNA Formazione
Forlì-Cesena. Dopo il successo delle prime due prime edizioni, che hanno visto circa il 90% dei partecipanti trovare un impiego al termine del corso presso le aziende della filiera, continua la partnership con le aziende leader del comparto, su tutti Cantiere del Pardo, Ferretti Yachts e Rosetti Marino Spa.
Il corso ha una durata di 800 ore ed è caratterizzato da un approccio fortemente laboratoriale con 320 ore di stage in azienda. L’obiettivo è formare figure professionali con competenze nell’impatto economico del prodotto sostenibile e in grado di realizzare lo sviluppo tecnico di dettaglio di un prodotto nautico, individuandone le componenti costruttive e le soluzioni tecnologiche più idonee. Un corso nato dalla volontà a sostenere un settore in forte crescita, capace di offrire grandi opportunità occupazionali. Coniugare expertise progettuale e sostenibilità oggi è fondamentale per lo sviluppo di questo settore, che si conferma un fiore all’occhiello del made in Italy. Dal 2016, inoltre, CNA Formazione Forlì-Cesena si occupa delle esigenze formative del settore cinematografico e audiovisivo, progettando percorsi al fine di accrescerne la competitività sul mercato. Con il supporto della Regione e dell’Unione europea, i corsi sono gratuiti e altamente specialistici, dalle tecniche di produzione fino alle competenze manageriali. Sono in arrivo anche nel 2023 corsi sul tax credit, contabilità e fiscalità di una casa di produzione, con in aggiunta la novità di un percorso formativo su documentario animato ed effetti speciali. Si punta in questo modo a formare gli esperti del futuro, con una proposta di alto profilo per esplorare linguaggi innovativi, dall’audiovisivo sperimentale al web documentary fino all’animazione. Più di 250, in questo ambito, gli utenti si sono affidati a CNA Formazione. Ad innalzare la qualità dei percorsi è il coinvolgimento di esperti provenienti da ambienti di rilevanza nazionale. Questa prassi crea occasioni di networking e la nascita di collaborazioni lavorative. Queste sono solo alcune delle peculiarità messe in campo dalla nostra provincia, ora le mettiamo a disposizione del sistema regionale con la consapevolezza che mai come in questo caso, l’unione farà la forza!
Corsi Sicurezza 2023, scegli la formazione CNA
Dalla formazione lavoratori, al primo soccorso, ai corsi più specifici per i diversi tipi di attività e le differenti classi di rischio: un’offerta completa con una pianificazione studiata apposta per soddisfare le esigenze di tutte le tipologie di aziende e di professionisti. In collaborazione con il Servizio Ambiente & Sicurezza CNA Forlì-Cesena, i corsi obbligatori e quelli dedicati alla sicurezza sono realizzati secondo i più alti standard del settore a garanzia di una formazione di qualità e adeguata alle disposizioni di legge. Le proposte saranno erogate in modalità ibrida, proponendo un mix tra didattica online e pratica in presenza
Il calendario dei corsi è consultabile al seguente indirizzo: www.cnafc.it/formazione/sicurezza
Dire, fare e riuscire con CreaimpresaLab
di Marco Laghi“Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, recita un famoso proverbio. Lo sa bene chi decide di aprire un’impresa: tra adempimenti amministrativi, business plan, specificità dei diversi settori e sfide del mercato, gli ostacoli da fronteggiare non mancano di certo.
Tuttavia, per navigare tra le numerose incognite legate al lancio di una nuova attività, da qualche anno gli aspiranti imprenditori del territorio e coloro che hanno appena compiuto i primi passi sanno di poter contare sul prezioso aiuto di CreaimpresaLab, l’innovativo servizio di CNA Forlì-Cesena che guida passo passo chi sogna di mettersi in proprio attraverso consulenze di settore, focus mirati e un’assistenza personalizzata a 360 gradi.
Un supporto a tutto tondo L’avvio di una nuova impresa è un momento molto delicato, ancor più in periodi come questo, in cui gli elementi di incertezza sono maggiori rispetto al passato. La burocrazia è il primo scoglio da superare: per ogni settore esistono regole, vincoli e normative che occorre conoscere bene. Valutare la realizzabilità dell’impresa stessa è un secondo step fondamentale: è necessario capire se l’idea può diventare un progetto e se il progetto può trasformarsi in una realtà in grado di stare sul mercato e conquistarsi un proprio spazio. Il servizio CreaimpresaLab offre un supporto efficace per tutte le pratiche burocratiche e la realizzazione del piano d’impresa, un aiuto mirato per ogni tipo di attività grazie al supporto dei responsabili di settore CNA e consulenze individuali in presenza o online per rispondere a ogni necessità in tempi rapidi.
Webinar tematici con esperti di settore
Partendo dall’analisi dei dati sempre aggiornati dell’Osservatorio CNA Romagna sulle nuove imprese, prodotto dall’ufficio studi di CNA Forlì-Cesena in collaborazione con le CNA di Ravenna e Rimini, e rispondendo alle richieste di aspiranti imprenditrici e imprenditori del territorio, nel corso del 2022 sono stati realizzati due cicli di webinar tematici gratuiti condotti da responsabili di settore del mondo CNA ed esperti esterni. In primavera i seminari online hanno affrontato le nuove opportunità d’impresa nel settore benessere, i vantaggi del regime forfettario per le nuove
attività, il percorso da intraprendere per aprire un’impresa alimentare domestica (Iad) e le leve di marketing più efficaci a promuovere una start up e a trasformare la propria idea di business in un’attività di successo. Mentre tra novembre e dicembre il focus è stato posto sulle imprese digitali e la tutela del diritto d’autore, sulle novità del regime forfettario introdotte per il 2023 e sui casi di successo di alcuni giovani imprenditori che sono riusciti a trasformare le loro passioni in imprese nel mondo del cinema, della moda e non solo.
Nel mese di novembre è stato lanciato il nuovo concorso “CreaimpresaLab CNA Forlì - Imprenditori di domani”, promosso da CNA Area Forlì città. In una città caratterizzata da un forte tessuto imprenditoriale che concorre a determinarne l’identità - si contano 40 imprese ogni km2 di città, pari a 1 impresa ogni 12 abitanti - l’iniziativa mira a sostenere in modo concreto aspiranti imprenditrici e imprenditori locali nella realizzazione della loro idea imprenditoriale in uno dei momenti più delicati della vita di una nuova attività. Al lancio ufficiale del concorso hanno partecipato numerosi rappresentanti delle istituzioni e degli enti formativi territoriali, a testimonianza della validità del progetto riconosciuta da parte della comunità forlivese. Iscrivendosi al concorso, la cui scadenza è il 7 marzo 2023, si riceve subito una prima consulenza gratuita di carattere normativo e tecnico. La partecipazione è gratuita, l’unico obbligo è porre a Forlì la sede della possibile nuova impresa. I partecipanti possono consultare un vademecum con i criteri fondamentali per il successo di una nuova impresa (so-
stenibilità, presenza di elementi di innovazione tecnica e creatività, valorizzazione del territorio o delle lavorazioni/filiere e produzioni tipiche, fattibilità del progetto), che orienteranno anche la valutazione della giuria. Le migliori idee saranno rese pubbliche e premiate. Il primo classificato riceverà un buono del valore di 2.500 euro in servizi CNA, mentre dal secondo al quinto l’importo sarà di 750 euro. I primi cinque classificati potranno inoltre accedere gratuitamente a un seminario dedicato al valore reputazionale dell’impresa, elemento fondamentale nel mercato attuale.
In periodi caratterizzati da forte incertezza è fondamentale poter contare sulla professionalità di consulenti esperti e sempre aggiornati
Al via a Forlì un concorso per neoimprenditori
L’entusiasmo di un nuovo inizio
Progetti accarezzati per anni, scommesse inedite, amori che diventano missioni, sogni che escono dal cassetto: storie di primi passi e visioni chiare
di Fatima Elghazioui
A Forlì coccole di gusto alla Pizzeria Al Foro Dopo quindici anni al ristorante “La tegola” e dieci al bar con ristorazione “Ladies Caffè”, intervallati da altri otto alla guida di un circolo con cucina, a fine luglio Maria Carmela Calabrese ha aperto la pizzeria “Al Foro” a Forlì, all’interno del Foro Boario in via Ravegnana. Al suo fianco c’è il marito Pasquale Leonardi, con cui ha condiviso la scelta di investire in un luogo della città al centro di un importante intervento di riqualificazione urbana. L’intenzione dei titolari è stata subito quella di lavorare anche con le consegne a domicilio, oltre a servire chi studia, lavora e vive in zona e vuole passare di persona per gustare una buona pizza al taglio o rotonda. Ad attirare i clienti, oltre all’approccio cordiale, sono le pizze gourmet proposte dal locale: la pizza diventa la base per veri e propri piatti in cui l’attenzione ai dettagli è altissima così come la ricerca di materie prime di ottima qualità. “Usiamo solo mozzarella fior di latte che faccio arrivare da un caseificio della mia zona di origine (Campobasso, ndr) – rivela Maria Carmela – e grazie a impasti ai cereali, con alga spirulina, le nostre pizze sono friabili e facili da digerire. Non meno curata è la proposta di dolci artigianali che il locale riserva ai propri clienti: panna al forno, zuppa inglese e mousse alla ricotta sono alcuni peccati di gola per il fine cena.
Clorofilla, quando la passione aguzza l’ingegno “In famiglia siamo appassionati di ciclismo: mio padre correva da giovane, io lo faccio tuttora in mountain bike. Girando per città e bike park stranieri, mi sono reso conto di questa esigenza, a cui abbiamo dato risposta in prima persona”.
Lorenzo Buratti, alla guida dell’azienda Buratti Meccanica di Cesena insieme al padre Bruno, racconta così il lancio del progetto Clo-
rofilla. Un’azienda specializzata in torneria con oltre 50 anni di storia ha differenziato la propria attività affacciandosi sull’innovativo settore della mobilità urbana su due ruote con la produzione di colonnine di ricarica e assistenza per e-bike. “Negli ultimi anni – spiega Buratti – si sono realizzati tanti circuiti ciclabili, ma mancano le infrastrutture per garantire un’assistenza primaria a chi si muove in bici. Le colonnine Clorofilla, oltre a permettere di ricaricare le bici elettriche, sono dotate di una pompa a pedale, cacciaviti, levagomme e tutti gli attrezzi necessari per una manutenzione basilare. Così, se ti trovi ad avere un problema lungo una pista ciclabile o un sentiero, puoi tornare a casa con il tuo mezzo in tutta sicurezza”. Vasta la platea di committenti per le oltre 400 colonnine già vendute in Italia e all’estero: dalle amministrazioni pubbliche impegnate a migliorare la mobilità su due ruote ai locali situati lungo itinerari turistici fino alle aziende che hanno scelto di realizzare bike room destinati ai propri dipendenti.
La storia di Duplex e un sogno che diventa impresa È arrivato in Italia nel 2016 con un visto da studente universitario. A Cesena si è laureato, ha preso casa, messo su famiglia e avviato una ditta specializzata in autotrasporti e logistica È una storia di coraggio e determinazione quella del ventisettenne camerunense Duplex Seumo Kambou. All’inizio, per pagarsi gli studi, lavora giorno e notte come cameriere; poi, dopo la nascita del figlio, si mette in testa di realizzare l’idea imprenditoriale che accarezzava fin da ragazzino. “Oggi possiedo due piccoli furgoni, uno munito di frigo e l’altro semplice” racconta. “Mi occupo di consegnare merci, principalmente prodotti alimentari, per conto di diverse aziende sia in regione che nel resto d’Italia. Ese-
A sinistra: Pizzeria Al Foro
A destra: Buratti Meccanica
Al centro: Duplex
In basso: Luca Casadei
guo anche lavori di trasloco e facchinaggio e da qualche tempo, con il supporto della mia compagna Elvira, ho aggiunto un servizio di import-export con svariati Paesi africani: importiamo dall’Africa frutta esotica ed esportiamo prodotti tipici italiani come pasta, vini e liquori, ma non solo”. In azienda Duplex è affiancato da un altro ragazzo, in futuro l’obiettivo è quello di espandersi per poter aiutare altri ragazzi del suo Paese a costruirsi un futuro.
Il giallo dell’estate è ambientato a Cesenatico Cesenatico, una sera di inizio estate. Una donna arrivata per trascorrere un week-end al mare con le amiche di sempre scompare nel nulla, lasciando una richiesta d’aiuto apparentemente incomprensibile. Che fine ha fatto Sara Antonioli? È la domanda attorno a cui ruota la trama del romanzo giallo “Il caso Matias Ora” del giornalista cesenate Luca Casadei, pubblicato in estate da Bookabook. La storia propone un intreccio avvincente che vede impegnati nella soluzione del mistero tre diversi personaggi tra numerosi colpi di scena e salti nel tempo. Nel romanzo sono riconoscibili città e luoghi frequentati personalmente dall’autore. “Muovermi tra atmosfere familiari – racconta Luca Casadei – mi ha aiutato a immaginare più facilmente la trama e i dialoghi del mio romanzo d’esordio, anche se i fatti narrati sono frutto della mia invenzione”. Nei primi quattro mesi dall’uscita in libreria il giallo ha superato le duemila copie vendute ed è stato presentato in diverse città italiane tra cui Roma, Mantova e Cagliari. Una curiosità: il commissario che indaga sul caso è il protagonista di una ventina di cene con delitto che Casadei ha scritto e mette in scena da alcuni anni, sfruttando anche le sue doti di sommelier.
Alla ricerca di esperienze emozionanti
Da semplici visitatori a protagonisti della propria vacanza: i turisti di oggi hanno fame di autenticità e unicità. CNA ha lanciato nuovi itinerari in collaborazione con le imprese
di Marco LucchiC’è differenza tra comprare una piadina surgelata al supermercato, mangiarla in un ristorante o prepararla a casa dopo aver fatto un corso con una vera azdora romagnola? La risposta è sì, a dirlo sono le fotografie scattate negli ultimi anni dai più importanti osservatori turistici nazionali ed esteri, concordi nel delineare l’identikit del viaggiatore moderno. Da semplice visitatore di un luogo a protagonista della propria vacanza: il turista di oggi è sempre più alla ricerca di un’esperienza immersiva, che lo porti a conoscere una meta dall’interno, a interagire con le persone del luogo, a comprendere la loro storia e le loro tradizioni. Il turismo di massa “mordi
e fuggi” ha lasciato il posto a quello esperienziale, un turismo lento che si nutre di percorsi e itinerari ad alto tasso emozionale, fortemente legati alla natura e alla cultura del luogo e, quindi, impossibili da trovare altrove. Di pari passo è cambiato anche l’approccio del turista alla scelta della meta da visitare: emergenze culturali, eccellenze enogastronomiche e meraviglie paesaggistiche esercitano una maggiore attrazione se si rendono capaci di dialogare all’interno di proposte originali che mettono al centro i fruitori finali, coinvolgendoli attivamente e restituendo in modo nuovo e indimenticabile i tratti distintivi dell’identità di un luogo. Questo il motivo che
Percorsi di turismo esperienziale a sinistra: Cesenatico a destra: Caterina Sforza in basso: Sogliano al Rubicone
ha portato CNA a progettare tre diversi percorsi di turismo esperienziale all’interno della provincia di Forlì-Cesena. Al primo, già testato e sviluppato nel territorio forlivese lungo “i percorsi di Caterina Sforza”, se ne sono aggiunti altri due promossi da CNA Turismo e Commercio in collaborazione con CNA Area Est Romagna, lanciati in ottobre in occasione del TTG – Fiera internazionale del turismo di Rimini: uno dedicato al territorio di Sogliano al Rubicone, l’altro a quello di Cesenatico
Tre percorsi tra natura, storia e sapori Il percorso forlivese dedicato a Caterina Sforza è un itinerario cicloturistico in e-bike che si snoda lungo il fiume Montone fino alle prime colline forlivesi. La conoscenza della Signora di Forlì è proposta attraverso la scoperta di luoghi unici, laboratori artigianali di stampa a ruggine presso la stamperia Il Guado ed esperienze enogastronomiche grazie alla collaborazione con Gran Caffè 900. Nel percorso di Sogliano si passa dall’essere accolti dalla centenaria tradizione delle “Teglie di Montetiffi” con la possibilità di vivere l’esperienza di realizzare questo simbolo del territorio, per poi scendere a visitare le fosse di “Antiche fosse” e di “Brandinelli”, percependo la magia con cui si produce il tanto pregiato formaggio di fossa. A Cesenatico, invece, è possibile vivere l’esperienza delle tele stampate ruggine presso la stamperia Braghittoni, per poi visitare il Museo della Marineria e proseguire attraverso lo storico borgo dei pescatori, quindi ammirare e ascoltare i “maestri d’ascia”, detentori quasi esclusivi dell’antica capacità cantieristica locale di realizzare barche poi esportate in mezza Europa. Nel mezzo la possibilità di assaggiare la tipica piadina alici, radicchio e cipolla presso la “piadineria del porto”.
Un nuovo modo di viaggiare… Attraverso questi percorsi viene offerta al turista la possibilità di immergersi completamente nella cultura del nostro territorio, grazie al racconto di chi ne detiene il sapere artigianale. Una novità fortemente apprezzata da una fetta sempre più ampia di viaggiatori, orientati oggi più che mai a scegliere le destinazioni dei propri spostamenti e di vacanze più o meno lunghe lasciandosi guidare dal desiderio di fare un’esperienza in grado di cambiare la percezione e le conoscenze pregresse di un luogo e sperimentare sensazioni ed emozioni nuove che sono esse stesse parte integrante del prodotto turistico scelto.
…e di coltivare partnership tra imprese Se da un lato i comuni di Sogliano al Rubicone e di Cesenatico hanno riconosciuto la lungimiranza degli itinerari turistici esperienziali messi a punto da CNA promuovendoli attraverso i propri canali, dall’altro sono numerose le imprese che hanno compreso la posta in palio e hanno deciso di mettersi in gioco. Imprenditrici e imprenditori che non fanno dell’accoglienza la loro attività si sono messi a disposizione del territorio per mostrare e far vivere l’esperienza di mestieri che caratterizzano le nostre comunità e rappresentano un valore aggiunto. Autenticità, specializzazione e competenze sono quindi le parole chiave di questa nuova sfida turistica per il nostro territorio, che offre anche opportunità inedite per la riscoperta di luoghi e paesaggi meno noti delle destinazioni storicamente più frequentate. I percorsi sono consultabili nella versione completa sul sito www.cnafc.it, dove è possibile prenotare le diverse esperienze, ma anche candidarsi come imprese a mettersi in gioco per la realizzazione di nuovi itinerari.
Ruotano attorno a Forlì, Sogliano al Rubicone e Cesenatico i primi tre itinerari proposti per conoscere il territorio “dal di dentro” grazie al racconto di chi ne detiene il sapere artigianale
Passaggio generazionale: istruzioni per l’uso
Solo un terzo degli imprenditori ha deciso a chi passare il timone. CNA accompagna gli associati nei percorsi di continuità d’impresa
di Veronica Bridi
In Italia le imprese famigliari rappresentano circa il 90% del totale, generano l’80% del Pil nazionale e danno lavoro al 75% della popolazione. Se si prendono in esame i primi 100 gruppi italiani per fatturato, si vedrà come circa il 40% sia controllato dallo stesso ceppo famigliare. L’Italia, inoltre, ha il primato europeo di aziende con l’intero management proveniente dalla famiglia imprenditoriale (arriviamo al 66,4% del totale, rispetto al 28% della Germania). Appare quindi evidente come famiglia e impresa siano fortemente intrecciate nel nostro tessuto economico, una tendenza assolutamente confermata anche nel bacino delle piccole medie imprese. Un fattore che porta con sé sia elementi di forza che di debolezza. Da un lato, infatti, assistiamo all’aumento dell’età media dei leader aziendali, che va a incidere sulla produtti-
vità delle imprese. Inoltre, secondo dati consolidati europei, solo il 32% delle imprese famigliari supera la prima generazione e soltanto il 15% anche la seconda. Un altro fattore di rischio è che circa 3 PMI su 4 non hanno fatto e non prevedono di compiere un passaggio intergenerazionale in azienda. “Questo dato purtroppo è confermato dall’indagine realizzata da SWG per CNA Forlì-Cesena a inizio 2021 su un campione di 441 imprese associate – spiega Marco Laghi, responsabile del servizio Creaimpresa CNA – che mostra come solo un terzo degli intervistati abbia già un’idea riguardo a chi passare il timone. Tra questi, per il 19% la scelta ricade sui figli o altri famigliari, per l’11% su qualcuno dei soci o dipendenti. Rilevante è la quota del 36% che risponde non saprei, sinceramente non ci penso”.
Non bisogna pensare, però, che la struttura famigliare delle imprese costituisca di per sé una criticità. Al contrario, la flessibilità organizzativa, la velocità decisionale, l’allineamento valoriale e il forte senso di appartenenza che spesso caratterizzano le imprese famigliari le rendono un modello vincente. Lo abbiamo visto, ad esempio, in occasione della pandemia e della pronta ripresa delle imprese famigliari che, tra il 1° semestre 2021 e 2020 hanno registrato una riduzione del debito netto (-1,1% vs +1,7%), una maggiore crescita dei ricavi (+24,6% vs +16,1%) e della redditività (+75,7% vs 13,2%) rispetto alle imprese non famigliari. “Il potenziale è evidente – prosegue Laghi – ma occorre prestare attenzione anche alle sfide e ai rischi ai quali può andare incontro questo tipo di realtà. Famiglia e impresa, infatti, sono due realtà molto diverse e di difficile coesistenza: soprattutto con l’andare del tempo, non è sempre facile mettere in pratica il precetto fondamentale: “in famiglia si è parenti, in azienda si è soci”. Col rischio di incorrere in errori e criticità”. Il tema del ricambio generazionale è sentito anche dalle imprese CNA: “da un focus che abbiamo realizzato in tema di continuità d’impresa – spiega Carmelo Salonia, responsabile dell’ufficio studi di CNA Forlì-Cesena – emerge che sono 1.965 le imprenditrici o gli imprenditori associati over 64, un trend in crescita del +19% rispetto alla stessa rilevazione effettuata nel 2019. Sono quindi 1.022 le imprese associate con almeno un indipendente over 64. La distribuzione del campione per area territoriale corrisponde a quella della base associativa. Per quanto riguarda le unioni, si conferma la percezione della produzione e dei servizi
alla comunità come settori prevalenti; Fita pesa più delle costruzioni, pur essendo una Unione meno consistente nella base associativa (12% vs 18%)”. CNA supporta le imprese in questo percorso delicato.
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Pianificare la successione: integrare e coinvolgere per tempo il successore nel processo aziendale
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Regole chiare, condivise e monitorate nel tempo
Le transizioni in azienda non sono tutte uguali, anzi, come spiega Laghi: “ogni caso è a sé, ma se analizziamo la letteratura in materia, possiamo riconoscere alcune casistiche ricorrenti: pensiamo ai casi frequenti di successione elusa, tipica di un senior con orientamento strategico al breve termine, restio a delegare attività a collaboratori e junior che ritiene non conoscano l’azienda quanto lui.
Si parla invece di successione differita quando ci si trova in presenza di un approccio positivo all’idea di passare la mano, unito ad una considerazione altrettanto positiva verso la nuova generazione e una disponibilità formale alla delega, anche se nei fatti è un processo che si protrae a lungo, perpetuando la convivenza in azienda delle due generazioni. La successione con abdicazione è quella in cui il senior è aperto al futuro ma ha scarsa propensione alla delega e quindi il processo di successione non accade con gradualità ma con il rischio di avvenire all’improvviso; al contrario, la successione senza abdicazione è caratterizzata da elevata propensione alla delega e orientamento al futuro: si tratta della successione meno critica da gestire. Transizioni difficili da gestire, infine, sono la successione pretesa, in cui lo junior è impaziente e lo dimostra, e la successione traumatica, dovuta al verificarsi di eventi, come la morte del senior o un suo impedimento o malattia, che non concedono la possibilità di gestire il processo”.
Richiedi una consulenza senza impegno. Scrivi a redazione@cnafc.it 3
Formazione manageriale per chi subentra
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Stile di comportamento positivo e professionale
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Prevedere una consulenza: chi vede l’azienda dall’esterno spesso può darvi consigli utili
P A S S A G G I O G E N E R A Z I O N A L E
L a r i c e t t a p e r u n d i s u c c e s s o !
Il testimone passa, l’impresa resta
Sessant’anni di successi per Elettromeccanica Angelini
Una grande festa a cui hanno voluto essere presenti diverse autorità locali, tanti clienti e tutti i dipendenti: sabato 12 novembre Elettromeccanica Angelini ha festeggiato in grande stile i primi sessant’anni di attività. La storica impresa di Forlimpopoli, che si occupa di impiantistica elettrica e termoidraulica, ha visto più generazioni della stessa famiglia protagonisti di un’avventura imprenditoriale entusiasmante, cominciata da Ulisse Angelini nel 1962, quando aprì una piccola bottega nel centro della cittadina insieme alla moglie Ebe Santini, riparando motori elettrici e saldatrici. Negli anni l’attività si è consolidata con l’assunzione dei primi dipendenti e l’ingresso in azienda del figlio Alberto (1974), che ha contribuito a sviluppare l’attività, allargandola all’impiantistica elettrica. Apertasi poi anche alle energie rinnovabili, dal 2010 l’azienda offre anche servizi nell’ambito termoidraulico, ponendosi così come unico referente per l’impiantistica in cantiere. Nello stesso anno ha fatto l’ingresso in azienda Mattia, figlio di Alberto, a garanzia di una sinergia positiva fra esperienza e solidità imprenditoriale e dinamismo volto all’innovazione.
Oggi Elettromeccanica Angelini offre lavoro a più di 60 addetti, ha un fatturato di oltre 10 milioni di euro ed è un punto di riferimento di qualità in Romagna per l’impiantistica elettrica e termoidraulica, per gli impianti di sicurezza, per l’illuminazione pubblica, per le energie rinnovabili e per l’automazione industriale (Industria 4.0) e la domotica civile.
Prati Autocarri, competenza e affidabilità da 70 anni
“Mio padre avviò l’attività da solo, inizialmente trattava solo i veicoli alleati. Poi, piano piano, cominciò a vendere quelli italiani”.
A riavvolgere il nastro dei ricordi di Prati Autocarri, storica azienda di Forlimpopoli specializzata nella vendita di automezzi di piccole e medie dimensioni, è Moreno Prati, attuale titolare e figlio del fondatore Angelo Fu quest’ultimo che pochi anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, tra il 1953 e il 1954, diede inizio a un’impresa diventata nel corso di quasi settant’anni un punto di riferimento per la zona. Nella prima sede di via Fermi i clienti di allora si presentavano sulla porta dell’officina in cerca di veicoli usati di buona qualità.
“Negli anni successivi – racconta Moreno, che oggi è affiancato dalla moglie Paola e dal figlio Alberto – abbiamo progressivamente incrementato il lavoro, concentrandoci sempre sui veicoli usati, ma allargandoci anche su quelli nuovi.
Ho preso in mano la ditta da mio padre nel 1981 e più tardi ci siamo spostati in via Paganello. Fino ad alcuni anni fa anche mio figlio minore Filippo ha fatto esperienza in azienda curando la parte amministrativa e l’informatica, prima di passare a un’altra attività lavorativa legata maggiormente ai suoi studi.
Oggi mio figlio Alberto, che da sempre è stato desideroso di apprendere il difficile lavoro del “rigenerare e commerciare l’autocarro usato”, porta avanti con me la maggior parte del lavoro con serietà, energia e passione”.
Carrozzeria Spartaco, una passione di famiglia Oltre 50 anni di attività, una passione tramandata lungo tre generazioni e la capacità di far fronte a cambiamenti epocali con ottimismo e preparazione: ecco il DNA della Carrozzeria Spartaco, che dal 1971 opera in via Ugo Buli 7, nella zona industriale di Forlì. Il nome è quello del fondatore, Spartaco Sintoni, che per primo in città decise di trasferire la propria officina in un’area appena avviata, facendo una scelta controcorrente. A raccontare le origini dell’azienda è il figlio Andrea, che ha ereditato il mestiere dal padre insieme al fratello Sirio. “Al tempo della Seconda guerra mondiale – spiega Andrea – mio padre andava in bicicletta fino a Predappio, dove lavorava battendo i parafanghi a mano. Poi nel 1971 arrivò ad aprire un’officina tutta sua. Io iniziai ad affiancarlo poco dopo, ad appena dodici anni, come battilastra. All’epoca si faceva quasi tutto a mano, si riparava ogni cosa. Nel tempo il nostro mestiere è cambiato molto, c’è stata una vera rivoluzione con il proliferare della plastica e l’avvento di nuove tecnologie”. A completare il team aziendale oggi sono le terze generazioni – Manuel, figlio di Andrea, e Marvin e Levin, figli di Sirio – insieme a Enrica, impiegata amministrativa. “Anche loro – racconta Andrea – si sono appassionati a questo mondo, che è entrato a far parte in modo importante della nostra famiglia. Così come noi siamo rimasti nel tempo, anche tanti clienti continuano a rivolgersi a noi, alcuni da cinquant’anni, e questo ci dona grande soddisfazione, ancora più del lavoro in sé, perché è segno di grande fiducia e affetto”.
Una comunità attiva attenta al bene comune
Tra ripresa della socialità e un forte impegno sociale: il benessere della comunità passa attraverso la tutela delle persone più fragili
di Laura Pedulli
Oltre 7600 donne e uomini, una comunità straordinaria che vive il territorio, si impegna in attività di volontariato e promuove con la propria adesione la nostra associazione. È questo il ritratto di CNA Pensionati Forlì-Cesena, un sistema di persone attente ai problemi e alle dinamiche quotidiane di chi vive e lavora nelle nostre città. Nel corso del 2022 sono state numerose le iniziative ricreative che hanno caratterizzato il nostro stare insieme: dagli incontri a tema culturale, storico e artistico – come il pomeriggio semiserio di ritrattistica mozartiana tenutosi a marzo o la conferenza sulla figura del celebre medico forlivese Giambattista Morgagni – fino alle gite a Recanati e Porto Sant’Elpidio ad aprile e a Urbino e Recanati a settembre. “Se dopo due anni vissuti tra le restrizioni della pandemia sono finalmente tornate le occasioni piacevoli per incontrarci e condividere momenti e giornate piacevoli - racconta Alvaro Attiani, presidente di CNA Pensionati Forlì-Cesena - non si è mai interrotto il nostro impegno puntuale sui temi di forte interesse sociale come il caro bollette, su cui abbiamo fatto sentire la nostra voce fin da inizio anno, chiedendo al Governo correttivi per alleggerire le conseguenze sui pensionati attraverso misure ad hoc mirate a dare una mano agli ultrasessantacinquenni in difficoltà. In estate la caduta del Governo Draghi ha poi lasciato in sospeso alcune questioni che per i pensionati sono importanti e strategiche: sanità e riforma del sistema della non autosufficienza. Su questi fronti continueremo a farci sentire affinché l’attuazione del PNRR non si dimentichi di priorità che riguardano tutta la popolazione ma, in particolare, la popolazione anziana. Riteniamo, infatti, indispensabile che chi ci governa si impegni a investire per ricostruire un sistema che risponda ai principi dell’universalità e sia fruibile da parte di tutti. A
questo scopo occorre ricordare che, insieme ad altre 53 associazioni, ci siamo battuti per la stipula del patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, necessario a dare una risposta a cinque milioni di persone non autosufficienti che oggi vivono in Italia.”
“Lo scorso 26 novembre - conculde Attiani - infine, in occasione dell’assemblea annuale di CNA Pensionati Forlì-Cesena, abbiamo acceso i riflettori sulla Legge di Bilancio 2023 e sulle novità previste in tema di welfare. L’auspicio è che il governo consideri le politiche di welfare come una parte importante della tutela sociale in qualsiasi forma essa si manifesti e che non persegua esclusivamente politiche restrittive”.
Il posto giusto per fare impresa e innovazione
Imparare a guardare il mondo con occhi diversi è fondamentale per cavalcare il cambiamento senza subirlo: insieme affiniamo gli strumenti per essere visionari consapevoli
di Matteo ZanchiniEssere giovani, va detto, non è una qualità in valore assoluto. È una condizione, un passaggio della vita in cui si costruisce una parte importante della propria storia. Essere giovani e pure imprenditori significa unire la propria crescita personale a un progetto di più ampio respiro, quello del fare impresa
La giovane età accorre in aiuto quando si tratta di uscire dalla comfort-zone, conoscere il mondo, comprendere il diverso, accettare il cambiamento. È proprio qui che si collocano le giovani imprenditrici e i giovani imprenditori di oggi: nella terra della resilienza, in quella dove il cambiamento si cavalca e non lo si subisce, dove essere visionari è uno dei “fondamentali” per scendere in campo e giocarsi la partita. Un giovane imprenditore in rampa di lancio deve indossare gli occhiali della curiosità, avere sete di conoscenza per poter, con il tempo, trasfor-
mare l’immaginazione in sostanza. Togliamocelo dalla testa: essere visionari non è una condizione per pochi. Certo, è faticoso e richiede uno sforzo in più, ma è la chiave di volta per un’esperienza di successo.
È questo lo spirito che anima CNA Giovani Imprenditori: mettere a disposizione delle giovani imprese gli strumenti giusti per guardare il mondo con occhi diversi.
La ricetta? Formazione sullo sviluppo delle soft skill utili alla propria crescita professionale e gestione aziendale; networking tra imprese per aumentare la propria rete di relazioni e conoscere esperienze diverse; workshop per ragazze e ragazzi in età scolastica. Questo, e tanto altro, è il pane quotidiano di CNA Giovani Imprenditori, oggi codificato in una guida dedicata che apre le porte a chiunque cerchi “il posto giusto per fare impresa e innovazione”.
Momenti di gloria guardando al futuro
di Luca Casadei
Nuovi mari da esplorare per Righetti Navi Nata il 29 novembre 1991, la Righetti Navi S.r.l. di Cesenatico ha spento di recente le prime trenta candeline. L’azienda conta oggi cento persone tra marittimi e personale di terra oltre a dodici navi che solcano le acque del Mare Adriatico: con le sue flotte è impegnata nel supporto logistico alle piattaforme ENI in Adriatico e nell’organizzazione di mini crociere turistiche, svolgendo dal 2006 anche il servizio trasporto passeggeri transfrontaliero con il traghetto veloce che in estate collega la Romagna alla Croazia. Dalla costruzione delle prime motonavi in legno per il trasporto passeggeri lungo la costa romagnola a oggi, il percorso di crescita è stato graduale. “La forte richiesta in alto Adriatico per il servizio appoggio piattaforme off-shore per l’estrazione degli idrocarburi dal fondale marino – spiegano dall’azienda – ci ha spinto a diversificare l’attività fin dagli anni Novanta, commissionando nuove navi in alluminio veloci e idonee al servizio richiesto. Nel corso del tempo abbiamo creato una flotta sempre più performante e all’avanguardia per imbarcare i tecnici e i materiali destinati alle piattaforme e fornire un servizio di alta qualità e massima sicurezza”. Proprio dal fronte piattaforme arriva per Righetti Navi una nuova sfida legata allo sviluppo delle energie alternative, un tema diventato delicatissimo con lo scoppio del conflitto in Ucraina. “La produzione di gas come energia pulita è una questione aperta –spiegano dall’azienda – perché la transazione ecologica verso fonti 100% rinnovabili richiederà anni. ENI ha importanti progetti di conversione sul fronte energetico, la nostra mission è continuare a garantire un prezioso supporto ai tecnici che lavorano nelle piattaforme”.
Casta e i primi 50 anni davvero Special Una festa memorabile, un racconto di storie ed emozioni, suggestioni e valori, un mix originale capace di rendere alla perfezione l’immagine di un’azienda che ha fatto della costante innovazione e della capacità di stupire la propria identità e cifra stilistica. Per celebrare i primi cinquant’anni di vita CASTA Professional Cooking Equipment, azienda forlivese che progetta e costruisce impianti professionali per ristorazione made in Italy, sabato 18 giugno ha dato vita a un evento che sarà ricordato dai tantissimi clienti, amici e collaboratori arrivati al quartier generale di Villa Selva da tutto il mondo. “Abbiamo curato nei minimi dettagli questo momento importante” racconta Loretta Carbonetti, ceo e titolare insieme ai soci Maurizio Casanova e Paolo Valmorri. Nata nel 1972 su iniziativa di Remo Cangini, oggi CASTA è un’azienda che conta oltre cinquanta dipendenti operativi in tre diversi stabilimenti a Villa Selva, dove vengono seguite direttamente tutte le fasi della produzione, dalla progettazione alle ultime finiture. La capacità produttiva spazia dallo standard a una linea dedicata alla cucina etnica e orientale, oltre a una linea per le cucine su misura. “La nostra dimensione e il nostro dinamismo – sottolinea Loretta Carbonetti – ci permette di sviluppare progetti innovativi in modo veloce, cosa che i grandi brand, soprattutto dopo il Covid, non riescono a fare”. A testimoniare la bontà del percorso compiuto sono i risultati d’esercizio: nel 2021 CASTA ha superato addirittura il fatturato del 2019, grazie anche a un 60% di esportazioni che hanno interessato Francia, Germania, Marocco, Svezia e Olanda, spingendosi anche in India e Centro America.
Tra anniversari storici e riconoscimenti eccellenti, le imprese del territorio puntano su innovazione, qualità e passione per continuare a volare
In alto: Righetti Navi
Al centro: Estetica Laura e Casta
In basso: Sela Group
Per Sela Group innovare è un gioco da ragazzi
“Tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano”. Alla famosa frase di Antoine De Saint-Exupery, autore del celeberrimo libro Il piccolo principe, fanno eccezione Donato e Gerardo De Carlo, fondatori nel 1972 a Forlì di Sela, oggi Sela Group S.r.l., azienda produttrice di baby cars e giochi per parchi divertimento leader del settore nel made in Italy. Dal 2019 a reggere il timone di un’impresa che per mezzo secolo ha saputo innovare su più fronti è Fulvio De Carlo, figlio di Donato, che con passione e determinazione sta portando a termine un importante rinnovamento generazionale. Nel corso degli anni Sela Cars, a cui si è aggiunto il marchio Camper Wc Wash, si è specializzata nelle infrastrutture del settore area sosta camper, altro ambito in cui la capacità innovativa è stata fondamentale. Allo stesso tempo, Sela Group S.r.l. ha continuato a innovare le attrazioni per parchi giochi. Oggi le due aziende contano complessivamente su un team di ventitré persone. “Mio padre e suo cugino Gerardo – racconta Fulvio De Carlo – sono stati i pionieri di questo sistema di divertimento, oggi l’azienda si occupa direttamente di progettazione, produzione e commercializzazione in Italia e all’estero”. Tra i prodotti simbolo dell’innovazione del gruppo, accanto all’evergreen baby car, ci sono i bumper boats, “barche paraurti” che navigano in vasche, piscine o laghi. Mentre negli ultimi dieci anni hanno preso piede le bumper cars alimentate completamente con batterie elettriche.
Estetica Laura e l’importanza sociale della bellezza Più di ottanta persone tra clienti, amici e rappresentanti del mondo istituzionale e associativo cittadino sono intervenute sabato 7 maggio alla Sala Aurora del Circolo Aurora di Forlì per festeggiare i primi trent’anni di attività di Estetica Laura. Inaugurata nella primavera del 1992 da Laura Grilli, affiancata dalla figlia Gloria Graziani negli ultimi quattordici anni, l’attività di via Godoli 6 si è sempre distinta, oltre che per la qualità dei servizi offerti, anche per l’attenzione ai soggetti più fragili della comunità, maturando una specializzazione in estetica sociale “Circa dieci anni fa – racconta Laura Grilli – conobbi a un convegno a Savona una realtà che preparava le estetiste a prendersi cura delle persone con difficoltà di tipo geriatrico, oncologico e psicosociale. Da lì lanciai un progetto che, grazie all’adesione dell’IRST di Meldola (Istituto per la ricerca scientifica in oncologia) e a un accordo quadro con CNA Forlì-Cesena, portò alla creazione del primo corso di estetica sociale in
Italia. Prendersi cura del proprio aspetto fisico aiuta ad affrontare meglio periodi delicati della vita, ma riuscire ad avvicinare e farsi accettare da chi soffre richiede grande sensibilità e preparazione”.
Laura Grilli, dopo aver ricoperto per anni ruoli di responsabilità in CNA Benessere e Sanità a livello locale, regionale e nazionale, dal 2014 come presidente dell’Associazione Europea delle Associazioni Nazionali dell’Estetica e della Cosmetica (CEPEC), insieme alla Ecipa Umbria, è impegnata a diffondere l’esperienza di estetica sociale in Europa con l’obiettivo di dare vita a uno standard formativo condiviso e a un profilo professionale con competenze certificate.
Sono a Galeata i migliori osti d’Italia
Il miglior oste dello Stivale? Per la guida “Osterie d’Italia 2023” sono due, marito e moglie, e abitano a Pianetto di Galeata. L’ambito premio di Slowfood è l’ultimo di una lunga serie di riconoscimenti arrivati negli anni a Roberto Casamenti e Alessandra Bazzocchi, titolari dell’osteria con locanda La Campanara, ma probabilmente è tra quelli più graditi dai diretti interessati. A testimoniarlo è il loro percorso personale, una storia di scelte coraggiose e controcorrente fatte con la testa e con il cuore. Geometra lui e maestra lei, appassionati del buon cibo e innamorati della filosofia di Slowfood riassumibile nello slogan “buono, pulito e giusto”, nel 2005 decidono di aprire una locanda nella vecchia canonica di una chiesa cinquecentesca, curandone personalmente il restauro. Nel 2010 arriva la prima Chiocciola Slowfood, riconoscimento che certifica l’eccellente proposta, l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con i valori dell’associazione. Negli anni arriva anche la locanda con sei camere per accogliere gli ospiti in cerca di
quiete e bellezza sull’Appennino della Romagna Toscana. “Meno quantità e più qualità, giusto prezzo e nessuno spreco: così potremmo sintetizzare il nostro credo” – racconta Roberto Casamenti. “Recuperare gli avanzi del giorno prima per non buttare via niente è ciò che si è faceva anche in passato, il passatello ce lo ricorda: il pane vecchio può diventare un grande primo piatto”.
Un 2022 di slancio per L’Antica Cascina di Forlì
Un evento unico al mondo, che promuove il meglio dell’offerta agroalimentare internazionale e riunisce 7.200 espositori del Food & Beverage provenienti da 120 Paesi: sono numeri impressionanti quelli del SIAL, la grande fiera dell’alimentazione andata in scena a Parigi dal 15 al 19 ottobre. Per tenere alta la bandiera delle eccellenze del made in Italy il caseificio L’Antica Cascina di Forlì è volato nella capitale francese con i suoi formaggi tipici romagnoli. I prodotti della nostra tradizione, come il famoso Formaggio di Fossa di Sogliano D.O.P e lo Squacquerone di Romagna D.O.P, insieme al Vero Formaggio Scoparolo dell’Antica Cascina, hanno conquistato i palati dei più esperti buyer internazionali. Da alcuni mesi un vivo entusiasmo accompagna il team in un percorso di profondo rinnovamento, da cui è scaturita la necessità di rappresentare l’azienda in un modo nuovo, capace di trasmettere con passione i valori che hanno accompagnato L’Antica Cascina nel corso dei suoi primi 25 anni di attività. Sono nati così il nuovo logo, un nuovo sito, un importante restyling della comunicazione grafica a partire dal packaging fino allo storytelling sui canali social. “Questo rinnovato entusiasmo è stato recepito positivamente da tutti i nostri partner” commenta soddisfatto
A sinistra: L’Antica Cascina
A destra: Sila
In basso: La Campanara
Gianluca Gazzoni, CEO aziendale. “Ora siamo coinvolti in importanti progetti di ricerca per l’innovazione di prodotto e dei processi aziendali al fine di contenere lo spreco alimentare e lavorare in modo più sostenibile. La partecipazione al Sial 2022 ha portato tante opportunità di confronto e tanti stimoli per sviluppare il nostro business”.
Alla litografia SILA il riconoscimento “Insieme e più forti”
A inizio estate è stato consegnato alla storica litografia cesenate SILA il riconoscimento “Insieme e più forti” che premia le imprese aderenti a CNA Cesena Val Savio da più di 40 anni. La premiazione è avvenuta in occasione di un incontro istituzionale di confronto sulle finalità cui mirano i nuovi strumenti urbanistici, cioè il contenimento del consumo del suolo, la rigenerazione urbana e la tutela del territorio, a cui hanno preso parte il sindaco del Comune di Cesena Enzo Lattuca, l’assessore allo Sviluppo Economico, Legalità e Sicurezza Luca Ferrini e il presidente di CNA Cesena Val Savio Federico Giovannetti. Presente sul mercato da oltre cinquant’anni e in costante crescita, l’azienda cartotecnica è riuscita nel corso della sua storia a conseguire traguardi importanti grazie all’impegno professionale di tutti i componenti e alla passione ed energia di chi l’ha guidata, cogliendo fin dalle origini la sfida di affrontare lavori sempre più complessi e impegnativi. Oggi SILA è un punto di riferimento per numerose aziende del settore farmaceutico, del food e del packaging di lusso, che sanno di poter contare su un partner ad altissima affidabilità e capace di investire sempre su nuovi materiali e soluzioni all’avanguardia muovendosi con competenza e versatilità in un mercato in continua evoluzione.
Innovare per continuare a crescere
La competizione passa dalla capacità di offrire prestazioni e servizi avanzati attraverso processi e strumenti di ultima generazione: tre casi d’eccellenza
di Luca Casadei
Due nuove sedi per il Centro Dentistico Romagnolo
Due sedi completamente rinnovate per garantire servizi di prevenzione e terapie odontoiatriche e ortodontiche di altissima qualità per tutta la famiglia: è il regalo che il Centro Dentistico Romagnolo ha voluto fare ai propri pazienti per festeggiare i primi vent’anni di attività. Giovedì 12 maggio è stata inaugurata la nuova sede di Santa Sofia, dove i lavori hanno portato all’ampliamento di una sala di sterilizzazione, all’installazione di nuovi macchinari (autoclavi interconnesse con tracciamento digitale del materiale sterilizzato), alla sostituzione di una postazione di cura con una più avanzata dal punto di vista tecnologico, alla realizzazione di una sala di attesa con reception e alla la creazione di un magazzino distinto per il materiale di approvvigionamento e quello in uso. Mentre in autunno è avvenuto il trasferimento in Piazza XXV Aprile 12 della nuova sede di Cervia, prima ospitata all’interno dell’ospedale San Giorgio. I nuovi e più ampi spazi, con sei ambulatori dotati di attrezzature all’avanguardia, hanno consentito di migliorare ulteriormente i servizi offerti ai pazienti della struttura. “Investire per rinnovare gli spazi e le attrezzature delle nostre sedi territoriali – afferma il Presidente del Centro Dentistico Romagnolo Massimo Castellucci – è coerente con la nostra volontà di continuare a offrire prestazioni d’eccellenza in tutta la Romagna, non solo nelle città capoluogo, e di essere sempre un prezioso punto di riferimento per le tantissime famiglie che hanno a cuore il benessere della propria bocca”. Oggi il Centro Dentistico Romagnolo, struttura accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, ha uno staff di quaranta professionisti e trentatré dipendenti che lavorano quotidiana - mente nelle sedi di Forlì, Cesena, Santa Sofia e Cervia.
Alla Farmacia San Francesco spazi e servizi rinnovati Locali rinnovati e passaggio di testimone per la farmacia San Francesco di Cesena, che giovedì 10 marzo ha inaugurato la propria sede di via Salvatore Quasimodo dopo il riammodernamento degli spazi. Presenti al taglio del nastro il Sindaco di Cesena Enzo Lattuca e i componenti della presidenza CNA di Cesena Val Savio Diversi i servizi innovativi e di estrema utilità resi disponibili nei nuovi spazi: telemedicina, autoanalisi, elettrocardiogramma, consulenze infermieristiche, nutrizionali e fitoterapiche, progetti di prevenzione delle malattie cronico generative. Il rinnovo dei locali è stato accompagnato da un importante avvicendamento nella gestione: alla dottoressa Monica Castellini è succeduta la figlia Giulia Santucci, pronta a raccoglierne il testimone con grande passione e determinazione, consapevole anche dell’importante ruolo svolto dalla farmacia nei confronti degli abitanti del quartiere durante la pandemia.
A Civitella si impara a guidare con la realtà virtuale
In un mondo della formazione che punta con sempre maggiore convinzione sull’uso delle nuove tecnologie, un caso d’eccellenza arriva dalle colline forlivesi, dove l’autoscuola “Il Sorpasso” è la prima in Emilia Romagna ad aver acquistato un simulatore di guida di ultima generazione con visibilità a 360 gradi per offrire uno strumento didattico di grande utilità ai propri clienti. Nella sede di Civitella la postazione riproduce esattamente l’abitacolo dell’auto, permettendo di simulare un’esperienza di guida fortemente realistica. La scelta di dotarsi di uno strumento dall’alto tasso tecnologico e, allo stesso tempo, dalla grande facilità di utilizzo, di cui ne esistono solo una trentina di esempla-
In alto: Centro Dentistico Romagnolo
Al centro: Autoscuola “il sorpasso”
In basso: Farmacia San Francesco
ri in tutta Italia, è stata dettata dalla volontà di rispondere al meglio ad alcune esigenze sempre più sentite da parte di chi si approccia oggi al mondo della patente. “Capita sempre più di frequente – spiega Emiliano Raggi, titolare dell’autoscuola insieme alla socia Daniela Ranieri – che chi inizia un percorso per ottenere la patente fatichi ad approcciarsi alla tecnica di guida. Il simulatore garantisce la possibilità di fare esperienza in un ambiente sicuro e familiare e di acquisire sicurezza prima di mettersi in strada. Il costo orario inferiore rispetto a un’ora di lezione di guida, inoltre, consente ai nostri clienti e a tutti coloro che vorranno approfittare del simulatore di risparmiare denaro, mentre imparano a scalare le marce, inserire la frizione o a fare un parcheggio”.
L’autoscuola, seppur giovane, è cresciuta fortemente in poco tempo. “Siamo relativamente giovani come autoscuola anche se la mia socia vanta vent’anni di esperienza nel settore – racconta Raggi – ma fin dall’inizio abbiamo puntato a stimolare la domanda attraverso un’offerta formativa allettante e i risultati ci stanno dando ragione. Nel marzo del 2018 eravamo in due in una sede, oggi siamo in cinque per coprire le sedi di Meldola e Civitella.
Siamo propensi ad esplorare nuovi campi: abbiamo scelto di dotarci del simulatore di guida seguendo la stessa filosofia”.
Aggiornarsi in modo continuo e anticipare il futuro: ecco le sfide per chi vuole essere leader nel proprio settore
Cartoline dal 2022, il tempo delle sfide inedite
la rielezione del Presidente della Repubblica a gennaio, nubi di guerra si addensano all’orizzonte. Il conflitto in Ucraina, i rincari energetici, gli scenari incerti: fare impresa è una vera impresa
Il 2022 doveva essere l’anno del definitivo ritorno alla normalità dopo la grande prova della pandemia, si è rivelato invece il tempo delle incognite e delle tensioni, dell’imprevisto e del non più rinviabile. Il nuovo mondo post Covid, alla ricerca di rinnovati equilibri e un definitivo rilancio economico, ha svelato ben presto le sue fragilità e, con esse, la necessità di coltivare uno sguardo nuovo e una capacità d’azione rapida e lungimirante. È quanto fa con convinzione ogni giorno la nostra Associazione. In questa galleria fotografica abbiamo
condensato alcuni momenti salienti dell’anno. La lotta per la difesa dei bonus e lo sblocco della cessione dei crediti in edilizia, le iniziative concrete contro i rincari di energia e materie prime e per lo sviluppo di un’economia circolare, l’avvicinamento tra imprese e istituzioni a tutela della comunità, la divulgazione della cultura d’impresa tra le giovani generazioni, le iniziative a carattere sociale, il rafforzamento dell’alleanza tra scuola e imprese, i progetti di marketing turistico. Abbiamo fatto tanto, vogliamo fare ancora di più.
Otello Gregorini: nuovo segretario generale CNA
Dal 2014, Otello Gregorini è segretario regionale delle Marche ed è pronto ad accogliere le sfide del nuovo incarico con impegno e professionalità. Subentra a Sergio Silvestrini, che lascia l’incarico dopo 42 anni in CNA di cui 15 come segretario generale. Da parte di tutta CNA Forlì-Cesena un augurio di buon lavoro al nuovo segretario.
Orario uffici CNA 2023
Da gennaio 2023 gli uffici CNA della provincia di Forlì-Cesena, nella mattina di sabato saranno chiusi, salvo appuntamento preventivamente concordato, nella logica di fornire agli associati un servizio sempre più puntuale e personalizzato. Ricordiamo che i nostri consulenti sono a disposizione degli associati attraverso vari canali: telefono, mail, videoconferenza.
Potrai controllare gli orari di apertura dal sito: https://www.cnafc.it/rappresentanza/territorio/
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