X Comunità Montana Valle dell'Aniene.

X^ COMUNITÀ MONTANA

VALLE DELL’ANIENE 365 Vi vogliamo sempre con noi Borghi, storia, cultura, fede, ambiente e natura da scoprire insieme!

Il Saluto del Presidente X COMUNITÀ MONTANA DELL’ANIENE

“Questa brochure, pubblicata dalla Comunità Montana dell’Aniene con il patrocinio di ARSIAL REGIONE LAZIO per Expo Milano 2015, racchiude sinteticamente la storia di un meraviglioso Territorio.

Nel corso dei secoli, la Valle è stata teatro di eventi di enorme rilevanza storica, come la nascita dell’Ordine benedettino o la realizzazione del primo libro stampato in Italia. Per seguirne lo sviluppo del tempo, abbiamo fatto tesoro della fornitura di studi locali, che negli ultimi anni si è particolarmente arricchita consentendoci di scoprire il patrimonio di conoscenze e di bellezze appartenenti non solo agli abitanti del territorio, ma anche ai visitatori, che speriamo siano sempre più numerosi. Proprio in virtù di questo la Comunità Montana, da sempre sensibile e attenta, ha cercato di conservare, preservare, tutelare, promuovere e valorizzare tutte le ricchezze che indistintamente i 31 Comuni del comprensorio possiedono, nel particolare la riscoperta della produzione di prodotti tipici anche se di limitata quantità ma di grande qualità. Punto di partenza fondamentale di questo lavoro è la consapevolezza che la Valle dell’Aniene, che da Tivoli, passa per la Tiburtina fino ad arrivare al Sublacense, ha una sua chiara identità complessiva, frutto dell’intreccio fra le storie dei singoli centri. Abbiamo perciò costruito gli itinerari di visita seguendo la storia di questo territorio, a partire dai suoi rapporti con Roma. La nostra Valle, infatti, ha fornito alla Città Eterna fin dal III secolo avanti Cristo la sua principale fonte di ricchezza, l’acqua degli splendidi acquedotti, “captata” lungo le sorgenti del fiume Aniene e tuttora utilizzata da buona parte dei cittadini di Roma e del Lazio, in particolare le sorgenti del Simbrivio, Anio Vetus Anio Novus. In questa brochure troverete la descrizione sintetica dedicata ai caratteri ambientali, storici e culturali della Valle Dell’Aniene, seguendo i percorsi attivati con il progetto “Valle dell’Aniene tra natura, storia e cultura”: la “Via della Fede”, la “Via degli Imperatori”, la “Via dei Principi”. Gli itinerari e i luoghi imperdibili del territorio vengono presentati come testimonianze che consentono di avere una visione completa ma non superficiale di quell’autentico scrigno di arte, storia e tradizioni che è la Valle dell’Aniene.

Auspichiamo che tutto questo possa essere messo a conoscenza di un pubblico più vasto grazie anche alla partecipazione ad Expo. Un sentito grazie a REGIONE LAZIO per la lodevole iniziativa.”

Luciano Romanzi Presidente della Comunità Montana dell’Aniene

ne: La Valle dell’Anie nuova visione!

L’emozione di una

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La Valle

L’AMBIENTE NATURALE

Dal punto di vista geografico, l’area si sviluppa intorno alla Valle dell’Aniene (il secondo fiume del Lazio), dalla confluenza con il Simbrivio alla gola di San Cosimato presso Vicovaro, per poi estendersi fino ai Monti Lucretili. Oltre alle gelide e limpide acque dell’Aniene, la zona offre innumerevoli luoghi di grande interesse naturalistico ed una straordinaria varietà di ambienti, oggetto di un’attenta politica di tutela del territorio. All’interno della Comunità Montana sono infatti compresi ben due dei parchi naturali regionali: il Parco dei Monti Simbruini e il Parco dei Monti Lucretili.

LA FLORA E LA FAUNA La vegetazione della Valle dell’Aniene è dominata, alle quote più elevate, da magnifiche faggete con esemplari veramente superbi. Scendendo verso valle, sulle colline si trovano in prevalenza querce e castagni. Nelle zone più aride e scoscese è presente il leccio, quercia sempreverde che normalmente cresce in ambiente mediterraneo, mentre sulle quote più basse i terreni ancora coltivati sono ricoperti da vigneti e uliveti. Per quanto riguarda la fauna, la specie più rappresentativa è il lupo, ridotto ormai a 200 esemplari nell’intero territorio italiano, mentre la lepre e il cinghiale scendono anche nel piano submontano. Fra i piccoli mammiferi sono presenti martore, faine, puzzole e rari esemplari come il gatto selvatico; nell’avifauna si ricordano lo sparviero, l’astore, la poiana, il gufo comune e, nelle zone più alte, il falco pellegrino e perfino l’aquila reale.

LA VIA DELLA FEDE LA VIA DEGLI IMPERATORI LA VIA DEI PRINCIPI

Storia e Cultura

ANTICHI POPOLI NELLA VALLE DELL’ANIENE Ripercorrendo le antiche radici della Valle dell’Aniene, il più antico popolamento della zona è legato alla prima migrazione indo-europea in Italia, avvenuta nel corso del II millennio. Fu allora che i latini, giunti nella penisola italica insieme a siculi e falisci, si stabilirono nel Lazio; in seguito si insediarono in alcune zone (come, appunto, quella dei Simbruini) altre popolazioni come quelle degli equi, ernici e volsci, tutte appartenenti ai popoli italici.

L’ETÀ ROMANA Fra le prime opere dell’impero romano ci fu nel 300 a.C. la costruzione della Via Valeria fino al Fucino, come estensione della Tiburtina nell’Alta Valle dell’Aniene fino alla Marsica.

Un altro immancabile segno impresso dalla città, ormai egemone nei territori conquistati fu la costruzione degli acquedotti, che diedero origine al popolamento della zona. Intorno al 60 d.C. Nerone fece costruire una magnifica villa costituita da più padiglioni dislocati tra boschi e rocce, sulle rive dei tre laghi artificiali realizzati lungo il corso dell’Aniene.

LA FASE BENEDETTINA E IL TRIONFO DEL POTERE ABBAZIALE La Valle dell’Aniene fu sede di un fiorente monachesimo di ispirazione orientale, che costituì un elemento di richiamo per il giovane Benedetto, quando intorno al 497, decise di fuggire dalla vita di Roma per dedicarsi ad un’esistenza di raccoglimento e di preghiera.

L’ordine benedettino era molto influente, così come l’abate che governava l’abbazia, il cui apporto fu spesso essenziale nei delicati rapporti tra papato e impero. Tra le abbazie più potenti ricordiamo quella di Farfa insediatasi nella Valle tra l’XI e il XIII secolo. In seguito, entrarono sul territorio gli Orsini, che insieme ai Colonna, rappresentarono i più autorevoli esponenti dell’aristocrazia romana.

VICENDE DEL XX SECOLO L’evento del XX secolo che ha lasciato le maggiori tracce nel territorio della Comunità Montana è stato indubbiamente la seconda guerra mondiale, che con i numerosi bombardamenti ha provocato gravi danni agli edifici abbaziali e a molti centri della zona. Sul territorio non sono state combattute battaglie né ci sono stati episodi di guerra partigiana, ma non va dimenticato l’eccidio dei quindici civili innocenti, uccisi per rappresaglia il 26 maggio del 1944 a Madonna della Pace (Frazione di Agosta), dove un sacrario ricorda a tutti la brutalità della guerra.

Economia e offerta turistica ITINERARI, ATTIVITÀ E PRODOTTI TIPICI

La Valle dell’Aniene propone una significativa offerta turistica, con attività da praticare duProdotti tipici rante ogni periodo dell’anno. A Monte Livata della Valle dell’Aniene troviamo l’unica stazione di sport invernali della • Vino provincia di Roma. Dal 2012 la riapertura delle • Olio Extravergine di oliva piste della Fossa dell’Acero, particolarmente • Legumi e cereali adatte allo sci nordico, ha segnato l’inizio di una • Pasta e prodotti da forno ripresa basata sulla valorizzazione del territorio, • Formaggi cui si deve il tradizionale primato agli atleti lo• Carni cali nello sci di fondo. Durante i periodi più miti • Miele dell’anno si possono praticare molte attività • Castagne lungo il corso del fiume Aniene, come il rafting, le escursioni naturalistiche nelle grotte, le arrampicate sulle pareti rocciose, il trekking, le passeggiate a cavallo nel Parco dei Monti Simbruini e dei Monti Lucretili, e tante altre attività organizzate nei Comuni da associazioni locali e sportive.

La via della Fede LUOGHI E PERCORSI SACRI La pura bellezza dei paesaggi della Valle dell’Aniene è stata da tempo cornice ideale di esperienze religiose di grande valore, prima fra tutte (ma non unica) quella benedettina.

Dal punto di vista cronologico, il più antico “luogo del sacro” nacque sul Monte Autore e, con ogni probabilità, occupava proprio il luogo sul quale nel Medioevo sorse il Santuario della SS. Trinità di Vallepietra. Successivamente, nei primi secoli del cristianesimo, la valle santa dell’Aniene ospitò un numero rilevante di eremiti e di monaci, in gran parte di origine orientale.

Per tutto il periodo medievale la valle fu sotto l’influenza spirituale di San Benedetto.

Dai primi decenni del Duecento una nuova ondata religiosa riportò un profondo senso mistico con il passaggio di San Francesco, del quale resta una traccia indelebile con monasteri e conventi a lui dedicati.

Nella Valle dell’Aniene si possono ritrovare i luoghi sacri più rappresentativi della fede cristiana, aperti a visite e mete di pellegrinaggi.

• Il Monastero di Santa Scolastica (Subiaco) • Il Monastero di San Benedetto (Subiaco) • Il Santuario della SS. Trinità (Vallepietra) • Il Convento di San Francesco (Bellegra) • Il Monastero di San Francesco (Subiaco) • La Chiesa di Sant’Anatolia (Gerano) • Il Convento di San Cosimato (Vicovaro)

Il Cammino di San Benedetto L’ESPERIENZA RELIGIOSA DEL SANTO NELLA VALLE

La Valle dell’Aniene vide la presenza di San Benedetto, che richiamò nel corso degli anni un gran numero di suoi discepoli. Nei trent’anni circa di permanenza a Subiaco, egli fondò nella valle ben tredici monasteri, tra cui il Monastero di San Benedetto o Sacro Speco, luogo dove il santo si ritirò in preghiera quando era ancora adolescente e dettò la Regola dell’ordine “Ora et Labora” (preghiera e lavoro) e il Monastero di Santa Scolastica, il più antico monastero benedettino d’Italia e del mondo e simbolo importante per la diocesi di Tivoli.

Nella Valle si trovano diverse tappe del famoso Cammino di San Benedetto, che rievoca il carattere spirituale dei luoghi visitati dal Santo: 300 km da Norcia a Cassino passando per Subiaco, percorribile a piedi o in bicicletta.

Le vie di Imperatori e Principi VILLE ROMANE E TESTIMONIANZE MEDIEVALI

L’Aniene attraversa un territorio di grande interesse naturalistico e storico. Altissimi esponenti della classe dirigente romana vollero costruire qui ville signorili, di cui oggi possiamo soltanto immaginarne lo sfarzo: la Villa di Orazio a Licenza, la Villa di Nerone a Subiaco, la Villa di Traiano agli Altipiani di Arcinazzo.

Nella Valle dell’Aniene troviamo inoltre importanti testimonianze del periodo medievale, che ha segnato la storia del territorio:

• Il Castello Theodoli a Sambuci, costruzione irregolare frutto di interventi stratificati nel tempo; • Il Palazzo Baronale degli Orsini a Licenza, ricco di affreschi raffiguranti stemmi e rappresentazioni profane; • Il Castello di Roccagiovine, con un bassorilievo di epoca romana dedicato alla dea Vacuna, divinità benefica della campagna; • Il Palazzo Baronale di Roviano, a pianta pentagonale con ampia corte selciata, pozzo marmoreo, bifore e un giardino pensile; • Il Castello Massimo di Arsoli, dove sono conservati antichi documenti, strumenti musicali, armi, arredamenti d’epoca e preziosi affreschi.

• La Rocca Abbaziale di Subiaco, attuale sede del Museo delle attività cartarie e della stampa (MACS).

L’Aniene

IL PERCORSO DEL FIUME L’Aniene nasce dai Monti Simbruini, il cui nome è indicativo della loro ricchezza idrica. Il fiume attraversa il territorio dei due parchi naturali regionali dei Monti Simbruini e dei Monti Lucretili. L’acqua che penetra dalle rocce calcaree, che caratterizzano questa catena montuosa, genera una circolazione sotterranea che sfocia in stupende sorgenti, che possono essere visitate anche attraverso visite guidate. Dove il fiume incontra il suo affluente principale, il Simbrivio, si sviluppa la diga di Comunacque, utile per la produzione di energia elettrica. Da non perdere, la zona che costeggia il fiume nei pressi di Jenne con la Mola Vecchia, dove si apre l’imbocco della splendida grotta dell’Inferniglio. Superato l’abitato di Subiaco, il fiume è attraversato dal ponte di San Francesco, costruito nel 1356 dall’abate Ademaro: la sua caratteristica forma “a schiena d’asino” e la torretta di guardia rievocano le sue antiche origini.

L’Aniene prosegue il suo corso scorrendo in una piana piuttosto ampia, percorrendo la via Sublacense. Si inoltra tra i monti Ruffi e i Monti Lucretili, fino ad arrivare alla città eterna formando a Tivoli le splendide cascate di Villa Gregoriana.

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Progetto cofinanziato con contributo di Arsial Regione Lazio con deliberazione n. 25 del 28.05.2015

Questa pubblicazione è stata realizzata nel mese di Ottobre 2015