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Tony Carrasco Interview

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Redazionale

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Raccontaci l’evoluzione della tua carriera

Sono nato e cresciuto a New York City, dove ho iniziato la mia ascesa per diventare un dj internazionale. Ho lavorato in diversi top club a new york, in europa e nei top club italiani. È stata una grande esperienza lavorare in tutto il mondo e principalmente presso lo STUDIO 54, AMNESIE, PLAYGROUNDS, IBIZA, VARI FESTIVAL, MIAMI MUSIC CONFERENCE, THE LOVE PARADE festival di musica dance elettronica, SWISS PARADE IN ZURICH e tanti tanti altri…

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Come è cambiato il clubbing House, da quando hai iniziato tu ai giorni nostri?

Ho iniziato a registrare, produrre e remixare musica alla fine del 1979 / 1980 fino ad oggi. È cambiato completamente, oggi puoi registrare la musica a casa o su un computer portatile, mentre in passato la musica veniva registrata su una macchina di registrazione nota come registratore multitraccia.

Da producer, come è cambiata l’ House music in tutti questi anni?

La musica house ha molte forme, ha cambiato pelle nel corso degli anni, in passato era più orientata sul vocale, poi è passata a una fase strumentale, fino ai campionamenti odierni degli anni ‘70, ‘80 e alle tracce minimali.

Che ricordi hai dell’Italia e dei locali italiani?

Ho solo amore e tanti fantastici ricordi dei club italiani e di tutta l’ Italia. Ho fatto il DJ in ogni città, paese e provincia da voi. Prima ancora che i dj Guest met-

tessero piede in Italia. È stata una grande e meravigliosa esperienza, non solo suonare, ma anche vivere in Italia nonostante dopo io abbia girato anche in molte città europee. L’Italia è la mia seconda casa dopo l’America.

Come pensi possano ripartire i club, dopo questa pandemia mondiale del covid?

Propongo un’idea ai pochi club rimasti, che ci sono in giro e, ad eventuali club all’orizzonte che apriranno, anche se personalmente, credo che le discoteche abbiano iniziato già a soffrire negli ultimi 10 /15 anni, per colpa anche dei vari discobar (happy hour djset), festival, grandi eventi e un’abbondanza di dj ospiti internazionali. Si spera che i proprietari di club leggano questa intervista, gli proporrei, di tornare a dj resident, assumendo 2/3 dj locali e offrendo loro un contratto fisso.

I 2 o 3 dj ovviamente, dovrebbero essere un dj esperto e uno o due giovani di talento, emergenti della zona in modo che tutti insieme possano provare a ricreare i veri club come una volta. Solo così, i piccoli club potranno tornare a suonare bella musica o underground house music, per una pubblico magari più ristretto ma selezionato, mentre i grandi club potranno tornare a proporre 2/3 piste con generi diversi, dalla musica commerciale, revival alla musica underground house. Come succedeva in passato! Altrimenti le discoteche torneranno a soffrire, nel tentativo di competere coi più grandi festival, grandi eventi e le ospitate dei soliti djs internazionali. Ribadisco il messaggio per i proprietari di discoteche, tornate ad assumere dj resident!!!

Per quanto riguarda COVID 19 Virus, è una domanda difficile a cui rispondere in questo preciso momento. Penso che dovremmo provare a resistere alla tempesta di COVID, almeno fino alla fine dell’anno, dicembre 2020. Io presonalmente, ho deciso di non fare serate, fino a quando tutti i club, in tutto il mondo, non saranno riaperti, semplicemente perché penso che non sarebbe corretto per la mia salute e per la salute di chiunque io possa incontrare in un club o in un evento in questo momento o periodo. Ho perso molte serate, ma la vita continua! Ho preso questa decisione per me, per la mia famiglia, i miei amici e per tutti gli avventori di discoteche, evento o festival.

Raccontaci se puoi, qualche aneddoto o storiella sullo studio 54, visto che tu hai avuto il privilegio di viverlo in prima persona?

Non ho mai visto così tante persone famose ballare e bere insieme nella stessa notte, nella stessa serata, in un club, in tuttta la mia carriera da dj, come succedeva sempre allo Studio 54. tutti questi Vip, attori, cantanti etc...quando entravano allo Studio 54, sembravano clienti qualsiasi, persone normali, clienti normali, che vanno semplicemente in discoteca a ballare. e quanto si divertivano!!!

Per concludere, quali sono i tuoi progetti futuri?

pubblicato musica per film, documentari e ora giochi. Ho appena firmato una delle mie canzoni per Grand Theft Auto, il famoso gioco per PlayStation4, Xbox One, PlayStation3, Xbox 360 e PC e forse dovrò farne una seconda canzone. Sto anche creando 2 nuove etichette discografiche per pubblicare molta nuova musica da poter suonare in tutto il mondo. Ovviamente, non appena tutto potrà tornare alla normalità.

Ci tengo a ringraziarti, caro Marco, per il tuo supporto e vorrei salutare tutti coloro che leggeranno questa intervista.

Auguro a tutti di stare bene e al sicuro caro amico, continuate a lavorare cosi bene con il vostro Magazine.

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