Tesina finale2

CLOE SIMONCIONI TESINA SULLA FOTOGRAFIA DI MODA Liceo Artistico Di Porta Romana firenze,2017

LA FOTOGRAFIA

DI MODA: COME E QUANDO

MODA

FILOSOFIA E SOCIETÀ

MINI GONNA RIVOLUZIONE

The sun never sets on fashion photography

HELMUT NEWTON La seduzione in bianco e nero

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LA FOTOGRAFIA

DI MODA: COME E QUANDO La fotografia di moda e’ un genere fotografico il cui scopo e’ quello di ritrarre e valorizzare capi di abbigliamento, accessori ed altri oggetti legati alla moda. Non e’ di tipo informativo ma un modo per catturare lo spirito del tempo, e aiutare a suggerire cosa sia desiderabile creando dei mood. Questo tipo di fotografia nasce per essere consumata velocemente: Può durare al massimo una stagione, poi viene dichiarata sorpassata e deve lasciar spazio ad una nuova immagine… In pratica, segue i ritmi della moda.

La fotografia nasce intorno al 1830, ma le prime tecniche di sviluppo, come la dagherrotipia non permettevano di stampare grandi quantità di foto. Nel 1856 Adolphe Braun pubblico’ un book fotografico contenente 288 fotografie di Virginia Oldoini, contessa di castiglione, una nobildonna toscana alla corte di Napoleone III. Le foto ritraevano la contessa nei suoi abiti di corte ufficiali, e resero la nobildonna la prima modella di fotografie di moda,marcoando cosi l’inizio di una nuova era per la fotografia e la moda.

Fonti: wikipedia, vogue.it

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MODA

FILOSOFIA E SOCIETÀ La differenza principale tra l’uomo e gli altri mammiferi e’ sicuramente il vestito, avente non solo una funzione di protezione ma anche e soprattutto ornamentale. La moda e’ oggi una sincera espressione dell’individualita’,anche quando le tendenze non vengono seguite. Il modo di vestirsi può essere la riflessione della filosofia di vita dell’individuo e allo stesso tempo, della società in cui vive. Questo e’ sicuramente un concetto moderno, nato dal mondo Occidentale: la moda dell’Occidente infatti viene vista come perpetuo cambiamento che investe la società nel suo insieme, e che si basa su una concezione lineare del tempo

ultime, il valore dell’abito e’ dato essenzialmente da un valore simbolico religioso e dalla classe sociale,cosicché l’abito appaia cristallizzato nel tempo e nello spazio sociale. Questa deviazione tra società individualista e collettivista deriva soprattutto dall’evento importante della Rivoluzione Francese: e’ grazie al decreto dell’8 brumaio dell’anno II che viene sancita’ la liberta’ di vestirsi come più si preferisce, sempre pero’ in base al proprio sesso.

Rousseau, esprime questa individualità sfidando il governo con le sue dichiarazioni riguardanti la libertà dell’uomo e come esso sia nato libero ma “ovunque e’ in catene”. Tutto cio’

co nell’Occidente, che si riflette anche nella moda.

Un ruolo importante per la diffusione della moda e’ stato svolto dai primi periodici nati sotto l’impero di Napoleone, essendo l’unico tipo di letteratura giornalistica accettato dall’ Imperatore.

Le nuove riviste che si stavano affermando non avevano solo il semplice scopo di presentare la moda, quanto riuscire a prevedere le nuove tendenze e guidare il popolo verso queste. Gia’ da queste prime pubblicazioni possiamo capire anche come le stesse riviste cerchino d’imporre al proprio pubblico un certo stile di vita legato ad un modo di vestire un po’ aristocratico: infatti, una donna che

totalmente differente da puntualizza non soltanto ricama da sola il suo gremquella propria delle soci- un cambiamento storico biule non puo’ essere eleetà tradizionali. In quest’ ma un mutamento filosofi- gante, mentre una donna

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FOTOGRAFIA MODA

elegante cambia vestito tre volte al giorno. Questo rappresenta un aspetto della filosofia “zeitgeist” in cui un set d’idee e valori dominanti sono capaci di motivare i vari membri della società di un dato periodo. Il filosofo Hegel ci spiega come in realtà l’arte, sia secondo lui, la riflessione della cultura nel momento storico in cui l’opera e’ stata realizzata.

Lo stesso principio vale per la moda e la sua rappresentazione. Le prime riviste proponevano illustrazioni e

moda, il settore più prestigioso della creazione vestimentaria,ha una clientela e un pubblico troppo limitati. E’ proprio grazie al largo utilizzo della fotografia specializzata, della televisione e del cinema che l’alta moda riesce a imporre assai bene i suoi modelli al grande pubblico. Una svolta molto importante si ha negli anni ’60 in cui la moda si rafforza come espressione dell’individuo, in maniera non più convenzionale come un tempo, ma

disegni ritraenti i vari abiti destinati a una categoria di persone favorite per nascita, denaro e bellezza, invidiate per queste caratteristiche e perciò destinata da sempre ad essere imitata.

Col passare del tempo, alle illustrazioni si sono sostituite le fotografie. L’alta

più come portatrice d’istanze socio-politico.

Cosicche quelle donne che si rifiutavano di portare un reggiseno, oppure che sceglievano d’indossare una minigonna non lo facevano tanto per una semplice questione legata alla moda, quanto per riuscire a sfrut-

tare quest’ultima al fine di esprimere la propria ideologia.

Possiamo affermare quindi quanto l’analisi Hegeliana tutt’oggi sembra essere valida come interpretazione del comportamento sociale.

Fonti: “la sociologia della moda”, wikipedia 5

MINI GONNA RIVOLUZIONE

Il periodo successivo alla 2a guerra mondiale e’ stato essenzialmente un tentativo di ricostruire cio’ che tristemente era andato distrutto. Negli anni ’50 si realizza il “miracolo economico” il quale ha permesso al decennio successivo di diventare cio’ che e’ stato. Con la crescita economica infatti riesce a svilupparsi un nuovo stile di vita che Federico Fellini soprattutto usa come sfondo sul quale inserire il suo film “La Dolce Vita”, in cui uno dei temi principali si riscontra nella voglia del protagonista, interpretato dalla grande icona del tempo Marcello Mastroianni, di condurre una vita più intellettuale in contrapposizione alla vita superficiale che realmente conduceva. La sua situazione s’identifica con alcuni aspetti della vita degli anni 60: era infatti anche questo attraversato dallo stesso bisogno di cambiamento del personaggio.

Questa voglia di cambiamento era anche espressa attraverso la moda e le innovazioni verso cui essa andava in contro. Sono le più note figure dell’epoca a portare avanti questo concetto di cambiamento e che proprio grazie alla loro individualità e voglia di liberta, verranno definite “icone”. Alcune di queste discutevano nuovamente sulla lunghezza della gonna, ritenendo quella lunga troppo scomoda e inadatta a praticare una vita moderna.

L’origine della prima gonna dichiaratamente “mini” e’ generalmente accreditata nel 1963, a opera di Mary Quant, stilista non convenzionale che anziché dedicarsi all’alta moda si focalizza più sulla moda dei giovani, tanto che quando apre la sua prima boutique ottiene un successo immediato soprattuto tra i ragazzi: finalmente hanno trovato qualcuno che la pensa come loro, che vive come loro e che capisce perfettamente quello che può piacere a loro. Non a caso per pubblicizzare i suoi vestiti, soprattutto la sua minigonna, si affida a una ragazzina in particolare, ancora sedicenne e che all’epoca lavorava come parrucchiera: Leslie Hornby, conosciuta con il nome di “Twiggy”,ovvero “grissino” per la sua figura esile.

Twiggy era una delle icone del periodo della Swinging London, un fenomeno che vide la gioventù orientarsi verso il nuovo e il moderno, e risulto’ in una rivoluzione culturale nel Regno Unito. Un periodo quindi di ottimismo, come del resto furono gli anni 60 per gran parte del mondo occidentale.

Alice,Erika I ragazzi italiani di quello stesso periodo ritenevano invece la società in cui vivevano carattercorpo macchina Canonizzata 700D da “una cappa autoritaria, clericale, classista, che avvolge e immobilizza il paese e che schema luci luce naturale diretta 6 FOTOGRAFIA MODA

deve essere radicalmente cambiato”. In tutti i paesi la nuova generazione fa sentire il proprio bisogno di cambiare il mondo ricevuto in eredita’ e manifesta in forme simili queste sue esigenze.

Il ’68 in particolare fu un anno significativo in cui grandi movimenti di massa socialmente eterogenei come operai, studenti e gruppi etnici minoritari attraversarono quasi tutti i Paesi del mondo con la loro forte carica di contestazione sui pregiudizi socio-politici. Fu un movimento sociale politico in grado di dividere l’opinione pubblica: molti sostennero che questo fu uno straordinario momento di crescita civile, altri affermano che secondo loro rovino’ la società italiana.

Quest’ultima, ad esempio, è la interessante tesi svolta da Edmundo Berselli, Adulti con riserva: «C’è stata un’epoca meravigliosa, fra la metà degli anni cinquanta e il Sessantotto, in cui è sembrato che la società riuscisse a diventare felicemente moderna, quando i figli del popolo strillavano allegri “a Saint Tropez la luna si desta con te” e intravedevano l’opportunità di un mondo diverso. […]

L’autenticità un po’ anarchica di quei giorni, quando la fantasia illuminava il presente e il futuro appariva così pieno di promesse.

Ancora non si sapeva che di lì a poco, nel sottoscala del Sessantotto, la politica, il collettivo, il movimento, l’omologazione contestatrice avrebbero spento la creatività e mortificato il felice individualismo dei ragazzi italiani qualunque.»

Possiamo quindi affermare come questo decennio rappresenti nel suo insieme la voglia di cambiamento per eccellenza, che si esprime anche attraverso il modo di vestirsi, come possiamo vedere dalle icone che attraversano il periodo e dalla loro volontà di cambiamento per liberarsi dalle convenzioni sociali dell’epoca.

Fonti: wikipedia, storia in network

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E’ stato un fotografo iconico di moda nato a Berlino nel 1920 da una famiglia dell’alta borghesia di origine ebrea. S’interessa alla fotografia sin da piccolo e acquista la sua prima macchina fotografica gia’ a 12 anni.

N

on a caso infatti quando e’ obbliga-

Newton dalla fotografia tradizionale legata solo

to a lasciare la sua patria a seguito

ed esclusivamente alla moda, e’ la sua capacita’

delle leggi razziali e’ gia’ un foto-

di rappresentare il suo punto di vista personale.

grafo molto promettente. Inizia la

Nella fotografia qui sotto, realizzata nel 1981,

sua carriera lavorando a Singapore

uno specchio riflette una modella nuda, dietro

per il quotidiano “strait times”, ma e’ nel 1961 che

di lei il fotografo che la ritrae e davanti a loro,

la sua lunga carriera fotografica ha veramente in-

accanto allo specchio, la moglie di Newton che

izio, quando si trasferisce a Parigi e inizia a lavora-

li osserva. Si tratta, probabilmente, della di-

re con le più importanti riviste di moda quali

chiarazione di stile più efficace di tutta la sua

“Vogue”, “Harthereby per’s Bazaar”, “Elle”, “GQ”,

produzione artistica.La fotografia, dal titolo

“Vanity Fair”, “Max” e “Marie Claire” e in poco

“Self-portrait with Wife and models” racchiude

tempo diventa tra i fotografi più richiesti e paga-

in se’ una ricerca della bellezza continuamente

ti degli anni 70. Il suo stile ha segnato un’epoca e

legata a una geniale visione ironica. Durante la

ispirato gen-

sua carriera

erazioni

ha

di

lavorato

fotografi,

per

stilisti

tutt’oggi in-

del

calibro

fatti Helmut

di

Chanel,

viene guar-

Gianni Ver-

dato con am-

s a c e , Yv e s

mirazione e

Saint

dedizione.

rent

Componenti

fotografato

fondamen-

tantissimi

tali della sua

personaggi

fotografia

dello

sono sicura-

tacolo, della

mente l’ironi

cultura, della

a e la seduz-

politica e del

ione estetica,

cinema.

elementi di

Nel

una fotografia che non

Self-portrait with wife and models

Laue

ha

spet-

1996

riceve il titolo di Gran

si limita alla rappresentazione interna allo studio,

Commendatore delle arti e delle lettere per vo-

ma che incontra la citta’ e il mondo esterno.Cio’

lontà del ministro della cultura francese. Hel-

che contraddistingue la produzione di Helmut

mut Newton muore nel 2004, all’eta’ di 83 anni.

HELMUT

NEWTON La seduzione in bianco e nero

n o s t e s r e v The sun ne THE EDWARDIAN ERA The Edwardian era refers to a period of British history under the short reign of King Edward VII from 1901 to 1910 after the death of Queen Victoria in 1901. Her death marked the end of the Victorian era and began the new Edwardian era. The new king was already a fashionable leader that was influential in the elite crowd and who’s style was influenced by European fashion and art on the continent.

This period in which King Edward reigned is sometimes thought of as a romantic golden age of long summer afternoons and garden parties, with participants basking in a sun that never sets on the British Empire. There was a shift in gender roles due to the technology of the period that allowed women changes in their lifestyle and career opportunities. At the same time, thanks to sewing machines, it was easier for women to sew their own clothes, also enabling the production of ready made clothes. This was a historical moment in which it was fashionable for women to wear a very tight corset or bodice with a long skirt.

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FOTOGRAFIA MODA

Now, instead of using the typical heavy fabric from the past century, lightweight fabric allowed for the clothes to be more tight fitting that were better adapted to a more active lifestyle, as seen in photographs and illustrations from this period.

Blogs and candid photos are considered a modern phenomenon by most people, however Kensington and Chelsea Libraries have found a series of photos that show that the practice may have actually started even as far back as the 1900’s. The images found by the Library of an amateur photographer named Edward Linley Sambourne feature the street style of the woman of London and Paris. Sambourne’s street photography from a century ago captures the casual side of Edwardian fashion in a manner which is rarely seen.

y h p a r g o t o h n fashion p

Taking a stroll: A young woman pictured in Cromwell Road,London in a stylish white shirt with a belt and an ankle-length skirt (left) while another woman, who Sambourne describes as a ‘shopgirl’ walks along Kensington Church Street

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Time warp: A formally dressed woman in a white dress and a black handbag walks along the street while engrossed in a book on June 30th 1908 (left) (right) A female cyclist fiddles with her hat in Kensington on September 8th 1906,

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FOTOGRAFIA MODA

In one image, which was taken in Cromwell Road , South Kensington in July 1906, a woman looks in the direction of the camera as she strolls along the street, dressed in an ankle length plaid skirt, matching jacket and a sophisticated hat.

In fact hats seems to be the most popular accessory of the woman pictured , and there is an eclectic mix of straw hats, church hats and veiled hats amongst all of the photographs.

Perhaps unsurprisingly the women of Paris are dressed slightly more stylishly than the Londoners with parasols being a common fixture. While corsets and long, fitted dresses are undoubtedly the style of choice, there are also some shorter, below the knee styles on display.

Fonti: Wikipedia, Dailymail.co.uk 15

Stampato Giugno 2017