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29/12/2012
CAPUA
la casa della solidarietà
Nel palazzo antico della mistica Vincenza Boccagna CAPUA. Importante passo in avanti, proprio in questi giorno dedicati al Natale e alla solidarietà, è stato fatto nell’ambito del grande progetto di realizzazione della “Casa del Sacro Cuore”, una nuova struttura di accoglienza che andrà ad affiancare la “Casa della Divina Misericordia” già operativa presso la parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo retta da don Gianni Branco. A dare impulso all’iniziativa è stato il sindaco Carmine Antropoli e la sua amministrazione che hanno concesso alla parrocchia, che opera nel centro storico, i beni ricevuti alla mistica Vincenza Boccagna, meglio conosciuta come “madre Vincenzina”, deceduta oltre venti anni fa. L’annuncio ufficiale è stato fatto da don Gianni Branco dopo che il consiglio comunale ha ratificato la concessione della “Donazione Colella” (così sono identificati i lasciti della mistica) alla parrocchia per costruirvi e rendere funzionale un “Centro di media e lunga accoglienza” per persone in difficoltà e in particolare per anziani. A questo Centro, che rappresenta la seconda tappa della Casa della Divina Misericordia, già operativa, il parroco ha dato il nome di Casa Sacro Cuore, per rispondere alla richiesta della donante, la signorina Colella (figlia di Vincenza Boccagna), che aveva collegato la donazione alla persona e al titolo del Sacro Cuore di Gesù, e perché don Gianni, quando anni fa presentò il progetto, lo fece “casualmente” proprio la sera della vigilia della festa del Santissimo Cuore di Gesù, dopo la celebrazione della prima Messa della Solennità. LA DELIBERAZIONE DEL COMUNE Più precisamente la deliberazione consiliare per la concessione della Donazione, che segue il provvedimento che proroga di altri 19 anni la concessione alla Parrocchia dello stabile in cui è allocata la Casa della Divina Misericordia, affida i beni di proprietà comunale (beni ex-Colella dove deve essere ubicata la Casa Sacro Cuore, porzione della Caserma Collegio) ad una fondazione denominata “Fondazione Misericordia Domini onlus” che il parroco ha creato al fine di raccogliere più agevolmente fondi sia pubblici che privati oltre che per gestire le opere in modo distinto dall’ente Parrocchia.
Carmine Antropoli
La mistica Vincenza Boccagna
Don Gianni Branco
La deliberazione riguardante la donazione Colella prevede innanzitutto l’adeguamento e la sistemazione di alcuni locali al pian terreno che danno sull’androne del palazzo di via Michele Monaco per renderli idonei come cappella da intitolare al Sacro Cuore di Gesù, quindi la ristrutturazione dell’intero palazzo al fine di creare il suddetto Centro di media e lunga accoglienza; stabilisce pure che sia salvaguardata la funzione di luogo di preghiera per l’appartamento – che pure fa parte dei beni comunali della Donazione – che fu la casa della signora Vincenza Colella nata Boccagna, deceduta venti anni fa e nota come Madre Vincenzina del Sacro Cuore di Gesù.
fettuata in favore del Comune di Capua a patto che l’immobile diventi una casa per anziani con annessa cappella del Sacro Cuore. Nella donazione sono stati inseriti anche la casa in cui la mistica ha vissuto e un appartamento attiguo. La parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo si è attivata per la realizzazione dell’opera e alla concessione dei beni da parte del Comune. E, sempre nell’ottica di portare avanti il progetto, Rosalia ha consegnato alla parrocchia un residuo di preziosi che i fedeli, non solo capuani, hanno donato, nel corso degli anni a Vincenza Boccagna, come ex voto. Si tratta solo di una parte degli oggetti ricevuti dalla Mistica perché la maggior parte del “tesoro” fu rubato nel corso di una rapina. Erano i primi anni ottanta quando avvenne il furto, ad opera di ignoti, che s’introdussero nell’abitazione di Vin-
VINCENZA BOCCAGNA, IL RIFIUTO DEI VESCOVI E LA DONAZIONE AL COMUNE Vincenza Boccagna era una mistica. Gesù le aveva chiesto una casa per anziani e una cappella intitolata al Sacro Cuore e così Vincenza acquistò un palazzotto con giardino in via Michele Monaco (palazzo Giudicianni) a Capua proprio con l’intento di esaudire tale richiesta. Alla sua morte questo immobile è passato alla figlia nubile Rosalia Colella che a sua volta fece un atto di donazione alla Diocesi di Capua, ma il vescovo dell’epoca, Monsignor Luigi Diligenza, non accettò. Volontà di diniego confermata col nuovo Vescovo dall’apposita Commissione per gli Affari Economici della stessa Diocesi. Così nel 2004 la donazione viene ef-
Autorizzato a norma di legge
cenza a scopo di rapina. In quell’occasione furono trafugati tutti gli ex voto ad eccezione di alcuni che sono stati conservati fino ad ora. Soddisfazione per il completamento dell’iter burocratico, è stata espressa dal sindaco Carmine Antropoli. «Si tratta – afferma il primo cittadino – di un ulteriore tassello per completare il polo della solidarietà che sta crescendo nell’ambito della Parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo e che sta diventando un valido punto di riferimento per tutto il territorio». La conclusione dell’iter amministrativo, rappresenta una sorta di bella favola di Natale per i cittadini capuani che hanno visto così realizzare il sogno della mistica Vincenza Boccagna e quello della sua famiglia di vedere costruito in città un centro di accoglienza per gli anzini intitolato al Cuore di Gesù. Mimmo Luongo
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