UN PROGETTO DI COHOUSING INTERGENERAZIONALE PER ANZIANI AUTOSUFFICIENTI,NELL’EX AREA INDUSTRIALE MIRA LANZA A ROMA


Il progressivo invecchiamento demografico è ormai noto a tutti. Il futuro ci presenta la sfida di rispondere adeguatamente alle mutate esigenze di una popolazione sempre più anziana. Si vive meglio e più a lungo, e ciò significa che le capacità fisiche e intellettuali degli anziani migliorano. Da molti anni si parla infatti di “invecchiamento attivo”, come modello per migliorare le condizioni di vita degli anziani.
In questo l’Architettura ha svolto e svolge tutt’ora, un ruolo molto importante nella ricerca di soluzioni abitative che meglio si adattano alle esigenze dell’anziano nella società di oggi. Diverse sono state le sperimentazioni negli anni, una tra queste è il sistema delle residenze collettive. Questa tipologia che fonda le sue radici nel modello del co-housing, si discostano dai modelli tradizionali, garantendo all’anziano autonomia e un vicinato solidale in caso di bisogno. Un altro aspetto fondamentale è il contesto in cui sorge. Negli anni le amministrazioni pubbliche le hanno utilizzate come strumento di rigenerazione urbana, creando interventi che grazie agli spazi pubblici presenti avvicinassero la comunità al quartiere. Questa è l’idea alla base del progetto “CoAbitare la Fabbrica”. Essa si pone come obiettivo di riqualificare l’ex area industriale Mira Lanza, creando un nuovo polo attrattivo per la città e un parco urbano per il quartiere. Il principio di coabitazione diventa quindi il punto cardine del progetto, grazie alla creazione di uno spazio pubblico che garantisca senso di appartenenza e una partecipazione attiva alla vita attiva del quartiere.
arti di Roma
13- Eureka, scuola professionale
14- La Pelanda centro culturale
15- Teatro India
16- Centro Anziani G. Marconi
17- Mercato E. Fermi
18- Teatro Arvalia
19- Centro Sociale Anziani Ostiense
20- B&B colori di Roma
21- Museo Ex centrale Montemartini
22- H10 Hotel
23- B&B Papareschi
24- Guest house Masterintrastevere

25- Polizia di Stato
26- Vigili del fuoco
27- Uffici delle Dogane di Roma
28- Ex Gazometro 29-Ex mercati generali 30- Istituto superiore Antincendi
31- Croce Rossa italiana
32- Centro direzionale Argonauta
33- Casa di riposo Ebraica di Roma
34- Azienda ospedaliera S. Camillo Forlanini
35- Circolo ippico Roma River Ranch
36- Complesso sportivo Olimpiclub
37- Centro polisportivo Ostiense
38- Centro commerciale “Galleria Marconi”
39- Piazza della radio
40- Parco pubblico “giardino della scienza”

POSIZIONE
L’area si presenta confinante col municipio I, e coi vicini quartieri Ostiense e Portuense, rinomati per i loro servizi e la loro movida La posizione risulta strategica oltre che per la vicinanza col centro storico anche perchè l’area fungeda elemento di collegamento pedonale tra le due rive del Tevere. Queste caratteristiche aggiunte alla grande disponibilità di trasporti, rendono la posizione il punto di forza principale.
ALTA DENSITÀ ABITATIVA
L’area si presenta come una delle più densamente popolate di Roma. Con una popolazione eterogena e multietnica, si riesce ad avere quel la mixitè sociale che fanno di questo quartiere e del vicino Trastevere, uno dei quartieri più vivaci e attivi di Roma. Inoltre grazie alla presenza dell’università e di ospedali d’eccellenza e di monumenti artistici di particolare interesse, rendono questa zona di grande attrattiva turistica.



SERVIZI




L’area per la sua posizione e per suoi abitati, risulta dotata di numeri servizi. In particolare segnaliamo la presenza di centri di eccellenza medica come lo Spallanzami, l’università Roma Tre, e il vicino viale Marconi come cuore commerciale dell’intero quartiere. Questi insieme ad altri servizi di prossimità e a grazie anche alla vicinanaza col centro storico, connotano l’area di una forte attrattiva turistica.
AREE VERDI E TEVERE
Il complesso dell’ex fabbrica Mira Lanza, conserva circa 6 etteri di suolo non edificato, in cui col tempo sono cresciute diverse specie arboree. Queste rappresentano una grande risorsa in un luogo così densamente edificato. La sua vicinanza al Tevere lo rende quindi ideale per la creazione di una fascia verde che si unisca a quella già protetta dal vincolo ambientale e paesaggistico degli argini Tevere.
TRASPORTI PUBBLICI
L’area Marconi-Ostiense, per la sua posizione centrale risulta servita da tutti mezzi pubblici. Nell’area è possibile arrivare via treno grazie alla stazione di Trastevere, via metro con la linea B o con bus. Inoltre numerosi sono i progetti che prevedono l’ampliamento della rete ciclabile e della linea del tram che dovrebbe correre lungo tutto viale Marconi.
65.744 mq cONSISTENZA EDILIZIA ATTUALE - SUL: 6350 mq
Ammesso una premialità massima del 30% rispetto al SUL esistente
cATEGORIA DI INTERVENTO PREVISTO - MO, manutenzione ordinaria -MS, manutenzione straordinaria
-RS, Restauro conservativo - Sono espressamente esclusi interventi di demolizione e ricostruzione
VINcOLI - Vincolo monumentale diretto ai sensi del D.Lgs n.
42/2004: “Fiume Tevere e canale navigabile di Fiumicino”
DESTINAZIONE D USO
-Servizi alla persone (sociali, assistenziali, sanitari, istruzione, culturali, fitness)
-Artigianato di servizio e studi d’artista
- Sedi e attrezzature universitarie, e Housing sociale
- Attrezzature collettive - Centri di formazione, istruzione pubblica, direzionale

tot: 65.744 mq 24.244 mq


- Area bando di concorso
- Area d’attenzione


EDIFICI - strutture ricettive














CRITICITÀ
via via A. Pacinotti via G. Costansi
via via L. Pierantoni nt on n Lungo Tevere V. Gassman
3 b c a




1 2

viale Ponte del’Industria te del’Indu de ndu Ponte delle Scienze via P. Blaserna


CONFINI CHIUSI
L’area si presenta come un vuoto urbano chiuso in se stessa. Disposta sulle rive del Tevere, è circondata da mura di edifici che rendono difficile l’accessibilità al sito. Attualmente due accessi presenti, il primo su via A. Avogadro e su via Papareschi risultano compromessi. Il primo poichè fiancheggia l’ex casa operaia, anch’essa in stato di abbandono. La seconda perchè interrotto dalla presenza del viadotto che ne impedisce il transito. L’uico ingresso rimane quello storico su via Pierantoni, attualmente usato come parcheggio per le scuole limitrofe.
OBIETTIVI DI PROGETTO


DISLIVELLI
Il sito risulta al di sotto del livello stradale su più fronti, creando una sorta di conca naturale tra il fiume e la città. Il primo è il fronte di viale Marconi con un dislivello che raggiunge 4m su via Einstein. Il secondo è il la dislivello con il lungo Tevere di circa 3 m. Queste differenze di quota sono il risultato delle mancate connessioni con la città, che rendono il lotto quasi invisibile dalle strade principali, e dalla riva opposta al fiume. Un sito nascosto è ad oggi poco accessibile.
AREE DISMESSE
All’interno dell’area, sorgono diverse aree dismesse. Si tratta degli edifi ci dell’ex area industriale Mira Lanza. Dopo la sua dismissione sono rimasti inutilizzati e versano da decenni in un grave stato di abbandono. Questo negli anni, ha reso l’area molto pericolosa , diversi sono stati gli atti vandalici compiuti all’interno e gli incendi appicati. Essendo esclusa dal resto della città, alcune fabbriche sono attualmente abitate da senza tetto, che hanno fatto degli edifici un contenitore di baracche.
- edifici scolastici
- residenziale


- chiese

- parcheggi
- edifici industriali riqualificati - edifici industriali
- alberi e arbusti
- prato - non permeabile
PERCOSI - ciclopedonale - isola pedonale - strade a vicolo cieco
- strade principali

















ACCESSI - accessi chiusi
- muri di confine - dislivelli - ingresso teatro India
PREESISTENZE
- edificio Diroc
- edificio Exol - edificio Livoli
- ex Casa Operaia

AREE VERDI INCOLTE
Il quartiere Marconi, costruito negli anni 60, risulta uno dei più densamente popolati. Si tratta di una zona altamente urbanizzata in cui vi è una carenza complessiva di aree verdi o parchi pubblici. Il verde si concentra principalmente sulle rive del Tevere che si trova a una quota molto più bassa per essere notata dal livello stradale. I piccoli giardini pubblici presenti, risultano invece poco curati o in stato di semi-abbandono.Mentre all’interno dell’area si trova una vasta area incolta
LUNGO TEVERE INUTILIZZATO
Nonostante la vicinanza al Tevere, che rende quest’area molto suggestiva, le sue sponde ad oggi non risultano utilizzate. Oltre alla totale mancanza di attrezzature, le rive del Tevere risultano di difficile accesso, a causa dalla differente quota e della strada che la separa per quasi tutta la sua lunghezza, dalla città.. Il lungo Tevere V. Gassman, rappresenta ad oggi una strada inutilizzata perfino dalle auto e rappresenta una vera e propria barriera verso la creazione di un progetto che possa includere il Tevere al suo interno.
2. ACCESSIBILITÀ E RICUCITURA URBANA
Permettere all’area di ritornare a far parte della città, migliorando la permeabilità dei confinie e gli accessi. Questo permetterebbe l’ingresso di flussi provenienti dai vicini quartieri, oltre a restituire una vasta area alla città, per essere utilizzata per il bene collettivo




1. SALVAGUARDIA DELLE PREESISTENZE VERDI E INDUSTRIALI Preservare il patrimonio storico di un luogo, significa conservarne la maemoria. Le industrie un tempo templi del lavoro per moltissimi operai oggi. grazie alla loro riqualificazione possono tornare ad assumere il ruolo di primo piano che un tempo avevano. Col tempo insieme alle fabbriche è cresicuta la vegetazione nel sito, sviluppando numerose specie arboree in cui dimorano diverse specie avifaunistiche che vivono lungo il Tevere.
3. NUOVI SPAZI DI AGGREGAZIONE
Creare dei nuovi spazi pubblici che favoriscano le relazione tra gli abitanti del quartier, grazie sopratutto alle nuove funzioni pubbliche che vanno incontro alle esigenze specifiche del quartiere Marconi.
Ampliamento del lungo Tevere Vittorio Gassman, sfruttando il dislivello si creerà un parcheggio interrato che aumenterà la superfice alla quota del stradale. Qui sopra verranno inserite nuove funzioni come un ristornate panoramico e un campo da basket professional. Inoltre l’intervento prevede la creazione di una nuova rampa di acesso all’area.
Protezione delle fasce boschive lungo confini, come strumento per minitigare l’impatti visivo e acustico della città. Inoltre queste specie ormai ben consolidate nel luogo rappresentano una dimora per numerose specie avifaunistiche che abitano lungo il Tevere.






Nuovi percorsi ciclopedonali che attraversano l’area, connettendola alla città. importanti snodi che sottolineano il carattere pedonale dell’area.







Demolizione del viadotto ciclopedonale per liberare l’accesso su via A. Avogabro. Il nuovo collegamento ciclabile sarà creato con una rampa più piccola interna, per intercettare così flussi provenienti dalla dorsale GarbatellaMarconi



Creazione di uno specchio d’acqua lungo tutto il percoso del lotto. Un landmark ceh separa il parco dalla piazza centrale ma avente anche una funzione climatica come la raccolta delle acque e la mitigazione climatica.
Creazione di aree verdi che riprendono le geometrie delle fabbriche. Queste dialogano con il vicino parco e permettono di mitigare l’effetto di isola nella piazza antistante le fabbriche.















































Moltiplicazione del volume del corpo di fabbrica esistente pensiline

Per una maggiore integrazione dei nuovi edifici si è scelto di mantenere le stesse dimensioni sia per quanto riguarda altezza, larghezza e lunghezza. In particolar modo si è prestata attenzione all’angolo di inclinazione delle falde
Con la prospettiva di creare una grande corte centrale e assicurare una maggiore privacy agli utenti, si è scelto di slittare il nuovo corpo di fabbrica centrale verso il parco
Conseguenza dello slittamento è stata la rotazione dei due nuovi edifici, al fine di inserirli più armonicamente nello spazio a disposizione, creando prospettive nuove e seguendo il giusto orientamento
A seguito della disposizione finale delle stecche, lo spazio esterno al piano terra da vita ad una grande corte centrale che fungerà da importante luogo di aggregazione per la comunità del complesso residenziale
I nuovi punto di snodo fra le stecche sono punti salienti in cui si è scelto di porre le connessioni verticali insieme agli accessi principali del complesso. Per assicurare che tali accessi siano coperti e per favorire una visione unitaria del complesso si sono introdotte delle pensiline
Tipologia a ballatoio
Si è scelta la tipologia a ballatoio per le esigenze di funzionalità dei percorsi e le condizioni climatiche del comune di Roma, in particolar modo per quanto riguarda la stagione estiva. La presenza di aggetti come i balconi ed il ballatoio non permette ai raggi solari di arrivare in modo diretto nelle grandi vetrate e, di conseguenza, di surriscaldare l’ambiente interno
Doppio affaccio La presenza di aperture in due lati rispettivamente opposti degli appartamenti permette la possibilità di un flusso continuo di aria, una ventilazione trasversale che consente una migliore qualità dell’aria interna e una naturale diminuzione della temperatura nei mesi di maggior calore della stagione estiva





Frangisole apribili a libro Si è scelto l’utilizzo di frangisole apribili a libro, per quanto riguarda la facciata esterna, per dare la possibilità agli inquilini del complesso di poter modulare in modo indipendente sia ombreggiamento che il livello di privacy desiderato
Pannelli fotovoltaici
Si è scelto l’inserimento di pannelli fotovoltaici monocristallini per poter ricavare almeno il 60% energia da fonti rinnovabili, in conformità con le norme energetiche in merito agli edifici di nuova costruzione











































































































7 3 4 5 1 2 6
C.O.E. 1 | Chiusura orizzontale esterna (dall’alto al basso)
Pavimentazione esterna in cemento e graniglia
“SassoItalia® Ideal Work” sp. 2 cm
Massetto pendenzato (1%) + sottofondo a base di calce
cementizia sp. 5 cm
Soletta collaborante in calcestruzzo armato con rete
elettrosaldata sp. 10 cm
Telo filtrante geotessile sp. 4 mm
Terreno di reintegro con ghiaia ed inerti di dimensioni variabili

C.V.E. | Chiusura verticale esterna (da esterno a interno)
Finitura esterna “Canaposo®” in pasta di grassello
di calce invecchiato 18 mesi e polvere di canapa con aggiunta di carbonati di calcio sp. 3 mm
Termointonaco altamente traspirante in Canapulo fine, Legante dolomitico e Microrganismi simbiotici “Bio
Beton® 500 Venezia” sp. 2.5 cm
Biomattone “Blocco Ambiente®” sp. 30 cm
Malta di allettamento “Tecnocanapa®” sp. 1 cm
Intercapedine per impianti riempita con isolante in fibra di canapa a bassa densità “Canafiber®” sp. 6 cm
Profilo a C per controparete impiantistica
Pannello in gessofibra sp. 1.25 cm Rasatura e tinteggiatura a base di calce
Pavimentazione in legno tipo parquet sp. 1.6 cm
Sistema radiante “ECOfloor X” a bassa inerzia termica con massetto autolivellante e tubi in PE-RT integrati sp.

4 cm
Isolamento termico in EPS sp. 3 cm
Massetto alleggerito per passaggio impianti sp. 8 cm
Coibentazione in XPS sp. 12 cm
Membrana antiradon DuPont Realshied Gas sp. 5 mm
Massetto armato con rete elettrosaldata sp. 6 cm Vespaio aerato con casseri modulari 50x50 cm, h 30 cm
Platea in cls armato sp. 50 cm
Magrone ps. 10 cm
Geotessuto 4 mm
Terreno di fondazione
3 Guaina impermeabilizzante 4 Lastra in XPS sp. 7 cm 5 Canale di sfiato del vespaio aerato in PVC, Ø 10 cm 6 Tubazione di scarico in PVC, Ø 10 cm
7
2 6
Strato

1 4 3 5
Chiusura verticale esterna (C.V.E.) (da esterno a interno) s 0.3975
[m] λ 0.53
[W/m2K] R D µ 6.206
C.V.E. | Chiusura verticale esterna (da esterno a interno)
Finitura esterna “Canaposo®” in pasta di grassello di calce invecchiato 18 mesi e polvere di canapa con aggiunta di carbonati di calcio sp. 3 mm
Termointonaco altamente traspirante in Canapulo fine, Legante dolomitico e Microrganismi simbiotici “Bio
Beton® 500 Venezia” sp. 2.5 cm
Biomattone “Blocco Ambiente®” sp. 30 cm Malta di allettamento “Tecnocanapa®” sp. 1 cm
Intercapedine per impianti riempita con isolante in fibra
di canapa a bassa densità “Canafiber®” sp. 6 cm
Profilo a C per controparete impiantistica
Pannello in gessofibra sp. 1.25 cm
Rasatura e tinteggiatura a base di calce
C.O.E.2 | Chiusura orizzontale esterna (dall’alto al basso)
Pavimento in gres porcellanato sp. 1 cm
Drenaggio capillare passivo per pavimenti piastrellati
“Schlüter® Ditra-Drain” sp. 4 mm
Massetto “Schlüter® Bekotec-Drain” sp. 4 cm
Drenaggio per pavimentazioni esterne “Schlüter®
Troba plus 8G” sp. 8 mm
Guaina impermeabilizzante sp. 4 mm
Vetro cellulare pendenzato (1.5%) sp. 7 cm
Soletta collaborante in calcestruzzo armato con rete
elettrosaldata sp. 6 cm
Lamiera grecata SAND 55 P750 CLS, h. 5.5 cm
Trave orditura secondaria IPE 200, azienda “Oppo”,
dimensioni 100x200 mm







Barriera al vapore sp. 4 mm
Isolamento in sughero sp. 5 cm
Pannello “Aquapanel®” sp. 125 mm + rasatura e finitura a base di calce
Biomattone Blocco Ambiente® Intercapedine riempita con isolante Canafiber® Pannello in gessofibra
•
P.O.I. | Partizione orizzontale interna (dall’alto al basso)
Pavimentazione in legno tipo parquet sp. 1.6 cm
Sistema radiante “ECOfloor X” a bassa inerzia termica con massetto autolivellante e tubi in PE-RT integrati sp. 4 cm
Isolamento termico sp. 3 cm
Materassino acustico “Fonostop®” sp. 5 mm
Massetto alleggerito per passaggio impianti sp. 6 cm
elettrosaldata sp. 6 cm
2000 2200 1800
[m2K/W] [Kg/m3] 0 [Pa] S1 S4 S2 S3
2400 Pse
200 400 600 800 1000 1200 1400 1600
Pri


Psi Pre
si Adduttanza esterna Adduttanza interna s = spessore dello strato [m] λ = conduttività termica [W/m2K] R = resistenza termica [m2K/W]; R = s/λ U = trasmittanza [W/m K]
di D = densità [Kg/m3 µ = resistenza alla diffusione del vapore U = 1/R = 1/6.206 = 0.161 < 0.32 (valore di legge)



































Soletta collaborante in calcestruzzo armato con rete
Lamiera grecata SAND 55 P750 CLS, h. 5.5 cm
Trave orditura primaria IPE 300, dim. 150x300 mm
Controsoffitto a orditura metallica “Amf Thermatex”
Lastra controsoffitto a fibra minerale sp. 1.5 cm
Controtelaio infisso in Purenit®, sp. 4 cm 1 Infisso a battente Schüco Smart Wood AWS 70® con doppio vetro antieffrazione dimensioni 90×250 cm 2 Canalina prefabbricata di raccolta dell’acqua, h. 5 cm 3 Soglia con scolo dell’acqua e che assicura continuità fra pavimentazione interna ed esterna 4 Trave orditura primaria IPE 300 azienda “Oppo”, dimensioni 150x300 mm 5 Travetto IPE 160 azienda “Oppo”, dimensioni 82x160 mm collegato alla trave secondaria con angolare d’acciaio ancorato mediante bullonatura NODO B P.O.I. C.O.E.2
•
vapore Pressione parziale del vapore All’interno della
non
C.O.S. | Chiusura orizzontale superiore (da esterno a interno)
Copertura in lamiera zinco-titanio aggraffata ventilata
“Zintec®” sp. 7 mm







Stuoia a filamenti drenante antirombo sp. 8 mm
Tavolato in legno grezzo fugato sp. 24 mm
Intercapedine aerata mediante listelli in legno sp. 6 cm
Guaina impermeabilizzante sp. 4 mm
Doppio strato di isolamento naturale in “Calcecanapa®
Tetto” con doppia orditura di sostegno in listelli in legno sp. 10+10 cm
Barriera al vapore sp. 4 mm
Soletta collaborante in calcestruzzo armato con rete
elettrosaldata sp. 6 cm
Lamiera grecata SAND
55 P750 CLS, h. 5.5 cm
Trave orditura primaria IPE 200 azienda “Oppo”, dimensioni 100x200 mm
Controsoffitto a orditura metallica “Amf Thermatex”
Lastra controsoffitto a fibra minerale sp. 1.5 cm
Scossalina in alluminio su profilo di supporto 1 Isolamento in XPS 2
Pannello multistrato in OSB, utile a creare un alloggio per il posizionamento dei canali di gronda 3
Pluviale incassato 4 Lamiera antipassero (forata in alluminio) 5 Listello in legno, dimensioni 100x60 mm 6
9 NODO C 7 8 9 3 2 4 10 5 6 11 1 Pressione di saturazione
C.V.E.
Infisso SCHUCO battente AWS 70 BS.H0I doppio vetro camera basso emissivo con sistema di ombreggiatura integrato
C.O.E.1
C.V.E.
Infisso SCHUCO battente AWS 70 BS.HI doppio vetro camera basso emissivo con sistema di ombreggiatura integrato Fioriera
C.O.I. | Chiusura orizzontale inferiore da interno a esterno
Pavimentazione in legno tipo parquet sp. 1.6 cm
Pavimento radiante “ECOfloor X” a bassa inerzia termica con
massetto autolivellante e tubi in PE-RT integrati sp. 4 cm
Isolamento termico in EPS sp. 3 cm
Massetto alleggerito per passaggio impianti sp. 8 cm
Coibentazione in XPS sp. 12 cm






Membrana antiradon DuPont Realshied Gas sp. 5 mm
Massetto armato con rete elettrosaldata sp. 6 cm
Vespaio aerato con casseri modulari 50x50 cm, h 30 cm
Platea in cls armato sp. 50 cm

Magrone ps. 10 cm

Geotessuto 4 mm
Terreno di fondazione
P.O.I. | Partizione orizzontale interna dall’alto al basso
Pavimentazione in legno tipo parquet sp. 1.6 cm
Pavimento radiante “ECOfloor X” a bassa inerzia termica con
massetto autolivellante e tubi in PE-RT integrati sp. 4 cm
Isolamento termico sp. 3 cm
Materassino acustico “Fonostop®” sp. 5 mm

Massetto alleggerito per passaggio impianti sp. 6 cm
Soletta collaborante in cls con rete elettrosaldata sp. 6 cm
Lamiera grecata SAND 55 P750 CLS, h. 5.5 cm
Trave primaria IPE 300
Travetto IPE 180, ancorato con bullonatura mediante angolare
d’acciaio Controsoffitto a orditura metallica “Amf Thermatex”


Lastra controsoffitto “Knauf” a fibra minerale sp. 1.5 cm
C.O.E.1
Infisso SCHUCO battente AWS 70 BS.HI doppio vetro camera basso emissivo con sistema di ombreggiatura integrato
C.V.I.

Copertura in lamiera aggraffata ventilata “Zintec®” sp. 7 mm
Stuoia a filamenti drenante antirombo sp. 8 mm
Tavolato in legno grezzo fugato sp. 24 mm
Intercapedine aerata mediante listelli in legno sp. 6 cm
Guaina impermeabilizzante sp. 4 mm
Doppio strato di isola “Calcecanapa® Tetto” con doppia
orditura di sostegno in listelli in legno sp. 10+10 cm
Barriera al vapore sp. 4 mm
Soletta collaborante in cls con rete elettrosaldata sp. 6 cm

Lamiera grecata SAND 55 P750 CLS, h. 5.5 cm
Trave primaria IPE200 Controsoffitto a orditura metallica “Amf Thermatex”
Lastra controsoffitto “Knauf” a fibra minerale sp. 1.5 cm
C.V.E.



Frangisole fissi in lamiera stirata bianca C.O.I.
C.O.E.1 | Chiusura orizzontale esterna da interno a esterno
C.O.S | Chiusura orizzontale superiore da esterno a interno Pavimentazione in cemento “SassoItalia®IdealWork” sp. 2 cm
Massetto pendenzato (1%) per posa pavimento sp. 5 cm
Soletta collaborante in cls con rete elettrosaldata sp. 10 cm
Telo filtrante geotessile sp. 4 mm
Terreno di reintegro con ghiaia ed inerti di dimensioni variabili
Geotessuto sp. 4 mm
Terreno di fondazione
C.V.I. | Chiusura verticale interna da interno a interno
Pannello in gessofibra “Knauf Diamant” sp. 1.5 cm
Intercapedine riempita con isolante “Canafiber®” sp. 8 cm







Pannello in gessofibra “Knauf Diamant” sp. 1.5 cm





C.O.E.2 | Chiusura orizzontale esterna dall’alto al basso

Pavimento in gres porcellanato sp. 1 cm
Drenaggio capillare passivo per pavimenti piastrellati
“Schlüter® Ditra-Drain” sp. 4 mm
Massetto “Schlüter® Bekotec-Drain” sp. 4 cm
Drenaggio per pavimentazioni esterne “Schlüter® Troba plus 8G” sp. 8 mm
Guaina impermeabilizzante sp. 4 mm
Vetro cellulare pendenzato (1.5%) sp. 7 cm
Soletta collaborante in cls con rete elettrosaldata sp. 6 cm Lamiera grecata SAND 55 P750 CLS, h. 5.5 cm Trave primaria IPE200 e travetto IPE160 Barriera al vapore sp. 4 mm Isolamento in sughero sp. 5 cm Pannello aquapanel sp. 125 mm con finitura a base di calce
C.V.E. | Chiusura verticale esterna da esterno a interno
Finitura esterna “Canaposo®” in pasta di grassello di calce invecchiato 18 mesi e polvere di canapa con aggiunta di carbonati di calcio sp. 3 mm
Termointonaco naturale “Bio Beton® 500 Venezia” sp. 2.5 cm Biomattone “Blocco Ambiente®” sp. 30 cm Malta di allettamento “Tecnocanapa®” sp. 1 cm Intercapedine per impianti riempita con isolante in fibre di canapa a bassa densità “Canafiber®” sp. 6 cm Profilo a C
Pannello in gessofibra sp. 1.25 cm Rasatura e tinteggiatura a base di calce