Black Forces Security Contractors

Page 1

BARI CITTÀ I V

Lunedì 28 dicembre 2015

PERSONAGGI PUGLIESI DA ESPORTAZIONE

LA «BLACK FORCE» L’istituto di formazione ha sedi a Tirana e a Londra e diploma «contractor» esperti sul piano tecnico-militare

«NON SONO MERCENARI» L’istruttore pugliese sottolinea che le attività di sorveglianza, scorta e bonifica sono regolarmente autorizzate

TOMMASO FORTE

«BLACK FORCE» La «forza nera» è il nome scelto dall’istruttore paramilitare barese per la sua scuola internazionale che forma addetti alla sicurezza che possono essere assunti a contratto da governi e privati

l Antiterrorismo, sicurezza, «contractors»: ecco come difendersi. Vito Civitano, barese di 44 anni, è alla guida della «Black Force», una delle emergenti scuole di addestramento, specializzata in sicurezza nelle aree a rischio. Gira il mondo tra l’America, il Medio Oriente, il Sud Africa i Paesi Arabi, Londra e l’Albania. Il suo obiettivo è addestrare uomini e formarli come professionisti per la lotta al terrorismo internazionale. Uomini disposti a tutto, pronti anche ad incursioni e blitz per proteggere istituzioni governative e società private. Dunque, da Bari a Londra, passando per il Paese delle Aquile. Sull’impresa della sicurezza ha puntato il barese Civitano, riscuotendo già i primi importanti riconoscimenti sul palcoscenico internazionale. STATO ISLAMICO - La sua scuola di formazione ha sede a Londra e consente, inoltre, di essere continuamente aggiornati sulle molteplici forme di possibili attacchi terroristici, affinché allievi e clienti siano in grado di poter fronteggiare ogni azione, anche la meno prevedibile, avvalendosi tra l’altro di «droni», apparecchi volanti a pilotaggio remoto. I «soldati» di Civitano vengono addestrati anche a non temere il pericolo e ad essere pronti ad ogni azione. Controllo, addestramento e attitudine al sacrificio sono i primi requisiti per i «militari privati». Anche perché i contractor devono, in ogni modo, confrontarsi con organizzazioni criminali senza scrupolo in zone di guerra, tipo l’Iraq, la Siria e i Paesi Arabi, aree dove per l’incalzare dello Stato islamico (Isis) sono aumentati gli ingaggi per difendere i grandi gruppi petroliferi. Combattenti privati, quindi, non solo per operazioni belliche, ma anche per servizi a beneficio di governi, banche e multinazionali. È noto, infatti, il ruolo dei contractor specie nei Paesi a rischio sicurezza, «assunti» anche dai Governi stranieri. E molti sono i giovani che, in assenza di altri tipi di lavoro, si avviano a questa professione ad alto pericolo, mettendo in discussione anche la vita. L’obiettivo è il guadagno, che può variare dai 100 euro ai 200 al giorno, fino ad arrivare a stipendi che superano i 10mila euro al mese.

.

Sicurezza in aree di crisi ecco la «scuola barese» NUOVO LAVORO - - «La sicurezza spiega Civitano - è un mercato strategico, soprattutto in questo contesto storico. Per quanto riguarda la nostra attività, questa va dall’addestramento all’azione: la scuola è un segmento

CLIENTELA «MISTA» «È questo un mercato strategico e si servono di noi sia governi sia società private» fondamentale del nostro sistema. Prepariamo personale specializzato per missioni ad alto rischio, ma anche per la sicurezza privata per imprese o singoli personaggi (spesso del mondo della finanza). I giovani che si for-

mano con noi sono anche il nostro personale preferenziale, il bacino da cui attingiamo in seguito per rispondere alle esigenze dei clienti. Il nostro training formativo a Tirana è vastissimo: andiamo da una preparazione tecnica di alto livello, con istruttori che svolgono corsi di aggiornamento continui in diverse strutture in tutto il mondo. L’addestramento non è soltanto fisico, ma anche teorico: dall’analisi del rischio e delle condizioni esterne, ai nuovi mezzi di comunicazione e di lotta utilizzati dai nemici dell’attuale società occidentale, come i terroristi. Ma c’è una parte consistente che prepara anche psicologicamente il futuro legionario, tastando la sua capacità di mantenere una certa lucidità anche nei momenti più delicati e dove una persona qualsiasi andrebbe in tilt».

AREE A RISCHIO - «In Italia eroghiamo servizi di sicurezza ed è un settore diverso dalla presenza in aree a rischio, ma il nostro studente è perfettamente in grado di effettuare entrambe le missioni». Civitano è un

ALLERTA-ISIS In cima alla lista dei lavori disponibili, la salvaguardia degli impianti petroliferi fiume in piena e racconta le sue ambizioni. Chiarisce, però, alcuni aspetti. «I nostri uomini sono professionisti e non sono mercenari. La differenza è sostanziale. Per quanto riguarda, poi,

il profilo psicologico dell’allievo e futuro professionista, oggi si punta molto in Italia perché il nostro Pese è preparato alla mediazione culturale e, quindi, al dialogo. È fondamentale in questo settore avere una formazione qualificata che ti permetta di mediare e di vivere il lavoro con serenità e razionalità. Ritengo, inoltre, che tale capacità sia una dote prettamente italiana e che è mancata agli americani nelle missioni in Iraq». E conclude. «Con la nostra Società non vogliamo fare la guerra agli jihadisti. È triste quello che accade in Medio Oriente. È una situazione critica quella in cui stiamo vivendo che, con l’aumento dei flussi migratori e per giunta aprendo le porte dell’Europa all’accoglienza, consente al nemico di entrare indisturbato nella nostra terra e con possibili azioni negative».

«CODICE ROSSO» IL 30ENNE AL POLICLINICO GRAZIE ALLA SEGNALAZIONE RACCOLTA DALLA GUARDIA DI FINANZA

Moto contro auto a Punta Perotti I primi soccorritori: «Nessuno rispondeva ai numeri di emergenza» SOCCORSI Un motociclista 30enne è rimasto ferito nell’impatto con un’auto sul lungomare Perotti. I soccorritori hanno provato a chiamare tutti i numeri di pronto intervento: hanno risposto al 117 soltanto gli operatori della Guardia di Finanza

l Un incidente è avvenuto ieri mattina sul lungomare Perotti. Una motocicletta, una Ducati, si è scontrata contro un’auto, una Station Wagon. Nell’impatto, ad avere la peggio, è stato il motociclista. «Ho visto del sangue che usciva dalla testa, vicino al casco», ha raccontato un testimone che in quel momento, erano circa le 13, stava facendo ginnastica. «Abbiamo provato a chiamare in tanti il 118, il 112, il 113 ma nessuno rispondeva.Poi ha risposto il 117. Dopo dieci minuti è arrivata un’ambulanza e un’auto medica». I soccorritori hanno immobi-

lizzato il ferito e, con la massima cautela, trasportato l’uomo sul mezzo. L’ambulanza, a sirene spiegate, è partita in direzione del Policlinico, con un codice rosso. Probabilmente, ma la dinamica è al vaglio della Polizia municipale intervenuta per i rilievi del caso, l’auto che viaggiava in direzione di Torre a Mare, ha invertito il senso di marcia e in quel momento, per ragioni in corso di accertamento, è avvenuto l’impatto con la moto che viaggiava da Torre a mare verso il centro cittadino. Il motociclista, di 30 anni, ha riportato una frattura del

braccio e ferite in altre parti del corpo. Per fortuna le sue condizioni non sono gravissime. La vittima del sinistro non è infatti in prognosi riservata. L’incidente è avvenuto in un luogo dove in tanti corrono per tenersi in forma. Il traffico ha subito rallentamenti. «C’erano automobilisti che suonavano il clacson perché si lamentavano della perdita di tempo», prosegue nel racconto un testimone. Una persona era in attesa dei soccorsi e qualcuno si lamentava perché stava perdendo minuti preziosi al volante. [red. cro]


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.