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Dieci Colli, che bello ritrovarti!
Es ì, mancava. Perché così di colpo, non è semplice rinunciare a un evento come la Dieci Colli. Per Bologna e per i tantissimi appassionati delle due ruote. Tre anni difficili, complicati, per via di una pandemia che non ha risparmiato nessuno. Figuriamoci la granfondo più amata dai bolognesi, messa in naftalina, nonostante la fugace apparizione ridotta del 2021. Eppure nel cuore del Circolo Dozza Tper, da sempre attento alla sicurezza di ogni partecipante, l’idea che tutto potesse finire non è mai stata presa in considerazione. Lo dice la storia, perché la Dieci Colli è la seconda granfondo più longeva d’Italia, dietro solo alla cugina romagnola Nove Colli.
Novit
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E si, è mancata. Ma è tornata, forte delle sue trentasette edizioni. Con un vestito nuovo, ma che guarda all’antico. Nuovo per il villaggio di partenza e cuore pulsante della manifestazione, il centro commerciale ViaLarga, antico perché ha ripercorso vecchie strade, come il ritrovare le salite di Settefonti e Monte delle Formiche. Ma, soprattutto, la Dieci Colli ha riabbracciato la macchina organizzatrice composta dai tantissimi volontari che come sempre hanno risposto presente. Volontari, questo sì, ma encomiabili nel mettere in piedi una manifestazione degna dei migliori professionisti del settore. Alle 8 in punto, i 600 iscritti, un calo di adesioni che accomuna un po’ tutte le granfondo italiane, sono scattati per affrontare i due percorsi: 104 chilometri per la Mediofondo e i 145 per il tracciato lungo.
Sostegno
È l’assessora allo Sport del Comune di Bologna Roberta Li Calzi ad abbassare la bandierina. «Un grande spot per questa disciplina e per il suo spiri- segue a pagina 10
Sopra la partenza, a fianco da sopra: la conferenza stampa a Palazzo d’Accursio, le/ gli organizzatori con l’Assessora Li Calzi ed i rappresentanti di CC ViaLarga e Spazio Conad (foto Schicchi), la consegna del contributo ad Antoniano Onlus, la targa Giacomo Venturi consegnata a Luigi Martino Torri da Irene Lucchi, Gianfranco Luce e Stefano Fiorini.
In Primo Piano
Davide Cassani: «Più forti dei vandali»
L'amico di vecchia data, quello che in passato aveva definito la Dieci Colli come una piccola Liegi-Bastogne-Liegi. Tirato a lucido, l'ex corridore professionista ed ex Commissario Tecnico della nazionale italiana di ciclismo Davide Cassani, oggi presidente ATP Emilia Romagna, è pronto a prendere il via. Gli piace ancora pedalare, apprezzare le bellezze delle nostre colline e di un territorio da fare apprezzare a quante più persone possibili. «La nostra regione è un patrimonio prezioso, sotto tutti gli aspetti. Come sempre il ciclismo è uno strumento perfetto per diffonderne la bellezza e i tesori». La Dieci Colli, si sa, gli è rimasta nel cuore. «Ritorno sempre con piacere su queste strade, è una manifestazione che ho sempre amato e a cui ho preso parte più volte in passato. Quando posso e sono libero da impegni, mi sorprendo sempre nel fascino di queste colline».

Vandalismo
C’è stata, purtroppo, anche la sorpresa in negativo. Una Dieci Colli macchiata da una vicenda molto triste, da qualcuno che definire maleducato è un eufemismo. Lo racconta proprio Cassani: «Ad un certo punto lungo la salita di Quinzano mi ha passato a velocità doppia Simone Velasco, che poco prima aveva forato. Quando sono arrivato in cima, l’ho ritrovato a bordo strada ancora con i piedi a terra. Altra foratura, dopo quella di qualche chilometro prima. Qualcuno, evidentemente infastidito dalle strade chiuse a causa del transito dei ciclisti, ha buttato delle puntine sull’asfalto e molti altri corridori, e anche mezzi al seguito, sono incappati in forature». Un autentico sabotaggio. «Questi non capiscono che in sella ad una bici, in questo modo, si rischia la vita. Un livello di inciviltà inaudito». Un gesto che lascia senza parole. «Me ne vengono in mente tre. Che profonda tristezza». Dall’organizzazione, intanto, è partita una denuncia contro ignoti, per danni materiali e morali al buon nome della manifestazione, ai partecipanti e ai mezzi di appoggio.
Entusiasmo
A parte questa incresciosa parentesi, la Dieci Colli è ripartita con voglia ed entusiasmo. Cassani ne è convinto: «Si è ripreso il posto che le compete nel parterre delle granfondo più belle d’Italia, nella speranza che nelle prossime edizioni i numeri possano crescere ancora».




Andrea Bartoli
l’evento
segue da pagina 9 to aggregante, che vive del grande lavoro di volontari e appassionati, e che merita di essere sostenuto». Poi ci pensano i corridori a scaldare l’atmosfera, lanciati a forte velocità verso la pianura di Castenaso e in attesa della prima asperità di Settefonti. Tra loro c’è anche il professionista bolognese d’adozione Simone Velasco, intruppato nel gruppo per fare ritmo, in vista dell’imminente partecipazione al Giro d’Italia. Dopo Settefonti si sale al Monte delle Formiche, poi discesa in val di Zena e risalita a Quinzano dove i due percorsi si dividono. A sinistra piega la Mediofondo, scendendo da San Benedetto del Querceto fino alla valle dell’Idice per scalare poi dall’altro versante Settefonti. Il tracciato lungo sale ancora verso Loiano e Monghidoro, mettendo nel mirino lo sconfinamento in Toscana con il Passo della Raticosa e rientrare sul percorso della medio.
Ripartenza
C’è l’ebbrezza della fuga solitaria su entrambe le sfide, con Luca Fantozzi lanciato in solitaria nella Medio e Giuseppe Orlando all’attacco lungo la Raticosa. Ma si decide tutto allo sprint, con i due fuggitivi riassorbiti dagli inseguitori. Dopo 104 chilometri è Cimmaya Ferrara a spuntarla, mentre al culmine dei 145 chilometri la firma è quella di Federico Pozzetto, già vincitore della Dieci Colli nel 2017. Raggiante la presidente del Circolo Dozza Tper Irene Lucchi. «Adesso posso dirlo, a me piace parlare a giochi fatti, sono molto contenta di come è andata e faremo di tutto per riportare la Dieci Colli agli antichi fasti. Nuova sede di partenza e arrivo, nuovi percorsi, nuove zone della nostra collina da scoprire. Ringrazio il Comune di Bologna, ma anche tutti i Comuni da cui la nostra corsa è transitata, che ci hanno accolti con entusiasmo». Intanto si è ripartiti, e non è poco, ritrovando tutto l’entusiasmo di cui un evento del genere ha bisogno come l’aria da respirare.
Sopra il podio della Dieci Colli Giovani e quello del percorso lungo (foto Schicchi), nelle altre foto alcune/i volontari in servizio alla manifestazione ed il gruppo alla cena di ringraziamento.
RISULTATI MEDIOFONDO (104 km)
UOMINI: 1. Cinmaya FERRARA(Argon 18 Hicari Team Max) in 2h46’09” (md. 37,5 kmh); 2. Alessio FINOCCHI (Team Stefani) st; 3. Luca FANTOZZI(H3O Race Team) st; 4. Stefano STAGNI (Faenza Team) st;5. Michele CAPPELLI (MG.K Vis) st.


DONNE: 1. Cinzia MARALDI (Faenza Team) 3h02’06”; 2. Giulia CALAROTA (Avis Bo) a 20’57”; 3. Isotta BERNARDONI (ind.) a 30’48”.
RISULTATI GRANFONDO (146 km)
UOMINI: 1. Federico POZZETTO (MG.K Vis)
3h56’48”; 2. Manuel SENNI (Team Crainox) st; 3. Giuseppe ORLANDO (Autoricambi Marrine) st; 4. Diego FERGNANI (Argon 18 Hicari Team Max) a 4’16”; 5. Giulio SCAIA (MG.K Vis) st.
DONNE: 1. Giulia MEDRI (Bikeconcept Team)
4h32’18”; 2. Federica BALDASSATICI (Team Stefan) a 15’53”; 3.M Martina CORVINI (Team Ferrara Bike) a 29’21”
