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LA STAMPA MERCOLEDÌ 26 GIUGNO 2013
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Cronaca di Torino .45
g Le regole nelle altre città
Dal Meazza al Paladozza così cambia il muro dei decibel
Murazzi
In Italia
La riconquista del Csa che era stato sequestrato dalla magistratura
Il concerto del Boss rumoroso come un camion
il caso ANDREA CIATTAGLIA
A Firenze, dove la movida è rovente, per sforare i 60 decibel è necessario ottenere il parere dell’Asl
ittà che vai, regole anti rumore che trovi. Ma le deroghe concesse dalle amministrazioni comunali, a Torino come altrove in Italia, permetteno a concerti e manifestazioni di sforare il tetto massimo di decibel normalmente consentiti.
C
Ai Murazzi
Eicentrisociali spaventanoilfestival LETIZIA TORTELLO
Il Boss
Tra i collezionisti di permessi fuori misura in fatto di emissioni acustiche spicca Bruce Springsteen. I concerti del Boss negli stadi italiani beneficiano di un costante ritocco al rialzo dei limiti. È successo nel 2012 (a Firenze la soglia si spostò in alto di 20 decibel,raggiungendoquota98);quest’anno il concerto del rocker statunitense è stato uno dei due eventi ospitati allo stadio Meazza che hanno usufruito della deroga più ampia sul rumore (l’altro sarà il concerto dei Depeche Mode, il 18 luglio): 82 decibel, più o meno il frastuono di un camion pesante in corsa ad un metro di distanza. Non oltre 72 decibel
Nel capoluogo lombardo sono 21 le piazze e i siti ritenuti idonei dal nuovo piano sul rumore ad accogliere, fino all’una del venerdì e nei prefestivi, un numero determinato di eventi e manifestazioni musicali in deroga al limite cittadino fissato a 72 decibel. A Firenze, dove la questione movida molesta è rovente, «per gli eventi oltre i 60 decibel gli organizzatori devono richiedere un parere all’Asl», spiegano dall’ufficio Ambiente di Palazzo Vecchio, mentre chi protesta contro il rumore in città si scaglia contro «l’estrema facilità di concessione delle deroghe». Limiti differenziati
A Bologna le tre aree destinate ad ospitare concerti e manifestazioni di richiamo internazio-
A Milano lo stadio arriva a 82 Il concerto di Springsteen è stato uno dei due eventi ospitati allo stadio Meazza che hanno usufruito della deroga più ampia sul rumore: 82 decibel, come un camion in corsa
nale – l’Arena Parco Nord, lo Sta- Arte e rumore dio e il Paladozza – sono disciplina- La questione dell’inquinamento te a parte rispetto al resto della acustico è più delicata che altrove città. Limiti dagli 85 ai 108 decibel a Verona, dove l’Arena, teatro di (il rumore di una motosega accesa eventi e concerti, è un bene artistia distanza di un metro dall’orec- co e architettonico sotto tutela alchio) per eventi la cui durata può l’interno del quale sono vietate alallungarsi fino alle 8 ore. Per il car- cune frequenze dei bassi che potellone di eventi estivi e le manife- trebbero danneggiare la costrustazioni in centro sopra le mille zione. Per la stagione estiva 2013, che celebra i cento persone il limite massimo rimane A VERONA anni del festival lilo stesso: il regola- Nel 2013 saranno date rico, sono previste le esibizioni di semento stabilisce almeno 31 deroghe dici artisti extra però l’obbligo di per il rock e il pop musica classica, terminare l’emisper un totale di sione sonora entro le 23,30, con venti deroghe auto- trentun concerti. Da Zucchero a rizzabili dal Comune. Queste le Gianna Nannini, daPaul Mc Cartsanzioni in caso di violazione dei li- ney a Sting, gli artisti usufruiranmiti: sanzione amministrativa da no di limiti autorizzati in deroga: 258 a 10 mila 329 euro. Bazzeccole 95 decibel per il pubblico, 75 per per chi fa incassi milionari con una un massimo di due ore per i residenti più vicini. sola data di tour.
A Bologna le tre aree destinate ad ospitare i concerti principali sono disciplinate a parte rispetto al resto della città
Sgomberato e subito rioccupato. I sigilli al Csa Murazzi sono durati ben poco. Gli autonomi del centro sociale Askatasuna sono rientrati nel locale sul Po, sequestrato dalla magistratura la scorsa settimana. Hanno rimosso spranghe e lucchetti e annunciano, per questo weekend, due serate di musica a tutto volume. «Venerdì e sabato la nostra voce tornerà a farsi sentire» dicono gli autonomi, noncuranti delle decisioni della Procura, che già a metà maggio aveva sequestrato gli impianti audio del Csa. Rocks The World
All’Arena sono totalmente vietate i toni di bassi che possono fare danni. Il limite è 65
L’allerta è alta, si temono disordini qualora le forze dell’ordine decidessero di intervenire con nuove chiusure o sgomberi. Una paura che ha rovinato la festa a Torino Rocks the World, manifestazione dedicata alle band emergenti del rock, in programma per la prossima settimana, dal 4 al 7 luglio, proprio davanti alle arcate sul fiume. «Non ce la sentiamo di scendere ai Murazzi perché i centri sociali annunciano proteste. Siamo mortificati e arrabbiati, dovremo rinviare l’evento», spiega Alberto Volpe, project manager del festival che porta a Torino 8 delle 80 migliori band selezionate da tutta Italia. Per le serate erano previsti grandi ospiti e sponsor, invitati dal direttore artistico, dj Ringo di Virgin Radio, e ancora
spettacoli di teatro, cinema, letteratura. Per ora, tutto in sospeso. Nel deserto dei Murazzi di inizio estate, l’amministrazione aveva previsto questo e altri eventi, en plein air, per ravvivare una zona che rischia di ritornare in mano allo spaccio e al degrado. Gli organizzatori di TRW spiegano le ragioni del rinvio: «Firmando l’autorizzazione a occupare il suolo pubblico, sarà nostra la responsabilità di qualunque cosa capiti ai Murazzi. Non vogliamo correre questo rischio, anche se ci stiamo rimettendo la faccia», continua mesto Volpe, costretto ad annullare la conferenza stampa di ieri, per cercare nuove location. Il festival potrebbe essere «diluito in 4 domeniche, grazie all’aiuto del Comune e alla disponibilità del Circolo dei Lettori che al Cortile della Farmacia ci dedicherebbe aperture straordinarie serali».. Aska non molla
Intanto, gli autonomi dell’Askatasuna dicono di non voler mollare l’osso: «L’amministrazione ci mette il silenziatore, noi rispondiamo con le stesse armi. Non ci arrenderemo, anche se il Tribunale dovesse muoversi con lo sgombero coatto». La Procura, con il pm Andrea Padalino, dall’altra parte annuncia che «nuove misure contro questi reati sono già allo studio, le adotteremo al momento opportuno». Con il Csa nessun dialogo: «Non sono un interlocutore legittimo, visto che occupano dal 1992 e non sono neppure i titolari del contratto di comodato d’uso del locale concesso nell’89».