la Repubblica
GIORNO&NOTTE
VENERDÌ 14 GIUGNO 2013
TORINO
■ XVI
Appuntamenti
cantautore Esma.
MUSICA IN FESTA
AMORE E PSICHE
Alle 18 al Circolo dei Lettori in via Bogino 9, secondo appuntamento per «La Festa della Musica»: un incontro sul crowdfunding e l’applicazione del metodo nel settore musicale con Anna Maria Siccardi, project manager Rete del Dono; Claudio Bedino, ceo di Starteed e il
È stata prorogata fino al 24 giugno, giorno della festa di San Giovanni, la mostra «Amore e Psiche, la favola dell’Anima», allestita nelle sale di Palazzo Barolo in via delle Orfane 7 dal 28 marzo scorso. È visitabile da martedì a domenica, dalle 9.30 alle 19.30. Info 011/6502833.
MUSICA & IMMAGINI
CON LE ARCHEORICETTE
Alle 18 a Palazzo Graneri in via Bogino 9, si inizia il ciclo di incontri «Musica e Immagini» per analizzare il fenomeno musicale con gli strumenti concettuali della filosofia, a cura della Società Filosofica Italiana. Interviene Marco Saveriano, ricercatore di Filosofia della comunicazione dell’università del Piemonte orientale.
«A tavola con le Archeoricette. Tra Esodo e Odissea» è il tema della cena in programma alle 20.30 al Ristorante Sibiriaki in via Bellezia 8g, con prenotazione obbligatoria allo 011/4360738 al costo di 30 euro. Attraverso la degustazione di alcune ricette sono delineate le caratteristiche delle popolazioni oggetto di indagine archeologica in un momento conviviale di ascolto e
CLAUDIA ALLASIA IN dai primi anni Novanta, Patrizia Pollarolo e Carlo Margiocchi, cioè il Laboratorio Baires, sono stati animatori di spicco del manipolo di appassionati che ha trasformato Torino in una capitale riconosciuta del tango. A distanza di anni, la loro attività ha oggi bisogno di un grande palco e di locali sempre più vasti per contenere la passione tanguera dei loro allievi torinesi. Per questo il Laboratorio Baires ha deciso di trasferirsi per una settimana nella grande Casa del Teatro Ragazzi e di inscenare un interscambio artistico TorinoBaires con una kermesse di laboratori, corsi di perfezionamento ed esibizioni di teatro-danza e tango guidati da due big del baile argentino: Silvia Vladimivsky e Leonardo Cuello.
F
BALLESTRERO TRIO@JCT
Al Jazz Club Torino in piazzale Fusi, alle 21.30 è di scena il Ballestrero Pala Franciscone trio, formazione guidata dal chitarrista torinese, attiva dal 2006. Il repertorio del concerto comprende composizioni originali del leader, dal forte sapore
mediterraneo, e musiche di jazzisti italiani ed europei, come Aldo Mella, Paolino Dalla Porta, Bebo Ferra e Kenny Wheeler. FABI DIETRO L’ANGOLO
Il festival della cultura e dello spettacolo dal vivo «Dietro l’angolo» si apre oggi a Monastero Bormida in provincia di Asti. In programma, dieci giorni di appuntamenti, fino al 23 giugno,
Il festival
La kermesse
Una settimana di tango con il Laboratorio Baires
confronto ideato e presentato dall’archeologo Generoso Urciuoli.
Libri STRAGE D’INNOCENTI
Alle 17 nella sala Viglione di Palazzo Lascaris in via Alfieri 14 si presenta il libro «La strage degli innocenti. Terza età: anatomia di un omicidio sociale» (Ediesse), scritto da Roberto Gramiccia, in collaborazione con Vittorio Bonanni e con la prefazione di Margherita Hack. Con gli autori ne parlano Francesco Santanera, Pietro Landra, Vanna Lorenzoni e Diego Fusaro. Info www. ediesseonline. it
Zoom
IL MAESTRO
Si apre domani nell’ex ospedale psichiatrico la rassegna ideata da Cantoregi che racconta gli ultimi coi linguaggi della nuova scena
TROIA’S DISCOUNT
SCENA MADRE
La storia di Eurialo e Niso in una banlieue: in scena il 19 giugno
La pièce è in programma il 20 giugno A destra, “Madame Bovary”
La fabbrica
Alle 20.30 alla Casa Umanista in via Lorenzo Martini 4b (vicino a Palazzo Nuovo) si presenta ill libro «Silo, Il Maestro del nostro tempo» (Edizioni Multimage) di Pía Figueroa con un dialogo con l’autrice, un reading, video.
idee
delle
Patrizia Pollarolo e Carlo Margiocchi
Il sipario si alza su donne e “diversi” torna a Racconigi il teatro che resiste
STAINO A MARENGO
Alla Casa Teatro Ragazzi workshop e spettacoli Apre “Cuerdas, alma y cuerpo” di Vladimivsky Questa sera alle 21.15 la rassegna ha inizio con due opere brevi che portano la firma degli ospiti: “Cuerdas, alma y cuerpo” di Vladimivsky è una pièce tratta da un racconto di Julio Cortazar in cui il quotidiano sfuma nel surreale. Ne sono protagonisti l’attore Gualtiero Scola con Patrizia Pollarolo e altri cinque interpreti, su musica del torinese Giorgio Mirto e dell’argentino Rodolfo Mederos, considerato in patria uno degli eredi del leggendario Astor Piazzolla. Segue una seconda opera composta da Silvia Vladimivsky insieme a Leonardo Cuello: “Abbracciami”, in cui il tango diviene metafora dell’incontro tra un uomo e una donna. In scena, oltre alla Pollarolo, balleranno più di trenta allievi del corso di formazione. Venerdì 21 giugno l’ultimo lavoro di Leonardo Cuello, “Colecciòn e Tango”, seguito da una Fiesta Tanguera d’addio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Nell’anniversario della Battaglia di Marengo, alle 18.30 nell’Auditorium del Marengo Museum in via Giovanni Delavo/via Barbotta a Spinetta Marengo (Alessandria) si tiene la presentazione del libro «Ostriche rosse per Napoleone» (Mondadori-Electa) di Fabio Picchi con il fumettista e regista Sergio Staino. Segue alle 20 nel cortile interno La «Cena della Vittoria» in compagnia di Staino e Picchi a cura degli chef della Scuola Alberghiera di Acqui Terme. Info e prenotazioni 0131/303681 e www. marengomuseum. it (gabriella crema)
S’inizia con “E dio mi fece donna” sinfonia scenica sulle eroine ribelli
ALESSANDRA VINDROLA È UN teatro che resiste. Alla crisi economica, prima di tutto, ma anche all’omologazione, al gigantismo, alla faciloneria dello “spettacolare”. A questo teatro della resistenza appartiene di sicuro una piccola ma preziosa rassegna, che non per nulla si fregia del titolo “La fabbrica delle idee”, la cui tredicesima edizione si svolge da domani al 30 giugno a Racconigi. “La fabbrica delle idee”, per inciso, era il nome con cui negli anni Sessanta veniva chiamato l’ospedale psichiatrico di Racconigi, per sottolineare la differenza che correva fra i “matti”, produttori di fantasie, e i “normali”, produttori di
C’
ricchezza materiale. A ideare il festival è stato il Progetto Cantoregi, una realtà teatrale atipica che dal 1977 ha portato avanti un lavoro calato nel sociale, con rappresentazioni che coinvolgevano un intero paese, laboratori nelle carceri e nelle scuole. Una cifra che torna puntualmente anche nel programma 2013, otto spettacoli che ruotano attorno all’idea della diversità — con particolare attenzione alla questione femminile — declinandola secondo le modalità espressive del teatro contemporaneo. Ed ecco allora che il primo spettacolo, domani alle 21.30 (replica domenica) nell’area spettacoli dell’ex ospedale psichiatrico di Racco-
nigi, parte proprio dalle donne: il Progetto Cantoregi propone il “secondo movimento” di “E dio mi fece donna”, una sinfonia scenica (così la definiscono gli autori Vincenzo Gamna e Marco Pautasso, direttori della rassegna) dedicata alle “donne che scelgono”, e iniziata in occasione dell’8 marzo con un “oratorio laico”: una narrazione che incrocia mito e storia e i destini di donne — da Persefone a Giuditta, da Ipazia a Teresa di Lisieux — che scelgono di ribellarsi, non tacere, resistere. Quasi all’opposto di questa visione è la lettura di “Madame Bovary” che fa il Teatro della Caduta (venerdì 21 giugno), reinventata da Lorena Senestro in chiave moderna e piemontese; mentre Abbondan-
Per il suo compleanno il Cai ridà l’assalto a 150 monti
150 VETTE
CAI 150 1863 2013
LEONARDO BIZZARO ENTOCINQUANTA vette. Sono quelle che le sezioni del Cai, tutte, da Bolzano a Catania, saliranno nei due primi fine settimana di luglio. Si tratta di uno degli appuntamenti fondamentali per l’anniversario dell’associazione. Vero che il Club alpino ha sempre avuto un legame attivo con la montagna, ben diverso dai circoli sportivi affollati da molti soci all’ora dell’aperitivo, più che per vogare o impugnare le racchette. Ma nel 1867 Casimiro Teja, il principe dei caricaturisti piemontesi, prendeva amabilmente in giro anche i frequentatori del Cai nella “Strenna del Pasquino”: «Lettore, saresti per caso socio del Club alpino? Queste pagine non sono per te!! Visto
C
La “lotta con l’Alpe” e quelle cime gloriose da (ri)conquistare LA PRIMA SCALATA I protagonisti della prima ascensione al Monviso, compiuta nel 1863
che (…) i soci effettivi non salgono che le scale del club». Così in effetti non è per la gran parte delle sezioni, che per tradizione e passione sono legate a determinate vette e proprio quelle sono state scelte per l’appuntamento delle «150 vette».
Per citarne solo alcune, tra quelle piemontesi: la Cima del Marguareis e il Gelas, l’Argentera e la Rocca Provenzale, il Monviso ovviamente, il Rocciamelone, l’Uja di Mondrone, la Levanna orientale, il Gran Paradiso. Riecheggiano per ognuna echi lon-
tani di sfide temerarie, di approcci quasi guerreschi alle ascensioni. Riferimenti che negli anni Settanta, quando il vento della contestazione spazzò anche la montagna, si diceva avessero intriso il Club alpino, sulla cui tessera campeggiava la frase famosa di Guido Rey
tratta da “Alpinismo acrobatico”: «Io credetti, e credo, la lotta coll’Alpe utile come un lavoro, nobile come un’arte, bella come una fede». Una citazione nemmeno eccessiva, letta con gli occhi di oggi, ma a quei tempi molto ideologizzati sembrava quasi una bestem-
mia. In Appennino ci furono gruppi di arrampicatori che si riunirono sotto una nuova parola d’ordine di «pace con l’Alpe», molti la cancellarono dal proprio tesserino. Finché, all’inizio degli anni Novanta, il Cai decise di modificarla e inserì un nuovo distico, sempre di Guido Rey: «La montagna è fatta per tutti, non solo per gli alpinisti; per coloro che desiderano il riposo nella quiete, come per coloro che cercano nella fatica un riposo più forte». Ma curiosamente non si tratta di una (relativa) novità, perché la stessa frase era riportata sulle tessere nel secondo dopoguerra e solo negli anni Cinquanta si volle l’incitamento alla «lotta con l’Alpe». Il perché è ignoto. Ma la montagna qualche mistero deve pur averlo. © RIPRODUZIONE RISERVATA