La Nuova 9 Maggio - Premio Giorgio De Rienzo

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Cultura e spettacoli

GIOVEDÌ 9 MAGGIO 2013 LA NUOVA

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il mondo degli etruschi

La premiazione a torino

Il ruolo della donna nell’antica Etruria

Monica Longobardi vince il premio De Rienzo

◗ FERRARA

“La donna in Etruria: forme e sostanza del ruolo femminile dall’archeologia”. È la conferenza di Simona Carosi, archeologa della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, in programma oggi alle 16 nel Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. Attraverso lo studio degli oggetti tipici del mondo femminile (“le forme”) l’archeologia consente di ricostruire, alme-

no in parte, la “sostanza” del ruolo della donna nel mondo etrusco-italico, sia sotto il profilo socio-culturale, che religioso e politico. Simona Carosi passa in rassegna sia i contesti dell’Etruria vera che le testimonianze, ricche di valenze, dell’Etruria Padana, tracciando un quadro generale dell’universo “in rosa” del mondo etrusco fatto di vita domestica e cittadina, integrazione o isolamento, predominio o minoranza La conferenza rientra nel ciclo “Il mondo degli Etruschi”.

◗ FERRARA

Monica Longobardi

Monica Longobardi, docente di Filologia romanza dell’Unife con il suo saggio di ludolinguistica “Vanvere” (Carocci, 2011), assieme a Roberto Innocenti con le sue illustrazioni e Daniele Bresciani con il suo romanzo d’esordio è fra i tre vincitori del Premio “Giorgio De Rienzo” la cui cerimonia di consegna avrà

luogo a Torino questa sera alle 21, nella sala grande del Circolo dei lettori. «Si tratta di un premio di riconoscimento dell’alto valore di autori e opere – spiega Monica Longobardi – Vanvere è un volume di riscritture di testi in chiave giocosa, fatte sotto la mia direzione dai miei studenti del liceo, di corsi di scrittura sperimentali da me diretti, poesie nonsense e falsi di filologi miei colleghi».

Le “Pompei” dimenticate Il patrimonio del Belpaese Beni archeologici ed collezioni d’arte nel convegno organizzato da Utet e Unife Tra gli esperti, docenti universitari e il direttore della Nuova Stefano Scansani ◗ FERRARA

“Pompei e le altre Pompei d'Italia. L’editoria, i media e il nostro patrimonio archeologico”. È il titolo dell’appuntamento in programma domani pomeriggio, alle 17, nell’aula magna Drigo dell’Università di Ferrara. Un evento organizzato dalla casa editrice Utet Grandi Opere, in collaborazione con l’Università, che propone un prezioso momento di riflessione su come difendere e valorizzare un patrimonio straordinario, spesso invisibile o ignoto agli stessi cittadini italiani. Un confronto che, partendo da Pompei – il sito archeologico più famoso al mondo – e dalla relativa collezione del Museo Archeologico di Napoli, esplorerà la situazione del patrimonio archeologico del nostro Paese. Al convegno interverrano il giornalista e scrittore Alberto Angela, il direttore del Museo

L’atrio tuscanico con impluvio nella Casa di Cuspio Pansa C_Pompei

Nazionale Archeologico di Ferrara Caterina Cornelio, la docente dell’università di Bologna Angela Donati, il presidente Utet Fabio Lazzari, i docente Unife Carlo Peretto e Livio Zerbini, il direttore marketing Utet Franco Torrie-

ro e il direttore della Nuova Ferrara, Stefano Scansani. L’appuntamento si propone come occasione non solo per fare il punto della situazione su Pompei in termini conservativi, ma anche per comprendere quale possa essere, in tale con-

testo, il ruolo ricoperto da editoria e mezzi d'informazione, sia quali strumenti di diffusione della conoscenza, sia come veicolo per la responsabilizzazione sulle tante “Pompei” disseminate sul territorio italiano. Fra i temi più “caldi”, quello dei reperti e delle opere d'arte non esposte: proprio il “catalogo” dei beni pompeiani custoditi nei magazzini risulta essere di tre volte superiore rispetto a quanto non sia visibile al pubblico. Appare doveroso riflettere sulla necessità di riscoprire tali straordinarie risorse, non soltanto in termini di conoscenza, ma anche di sviluppo sociale ed economico. Nel corso dell'incontro sarà presentato il volume di pregio Utet “Pompei”, realizzato in collaborazione con la Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, con testi di Livio Zerbini e col corredo iconografico di Arnaldo De Luca.

salone della rappresentanza

Alberto Angela a Cento per raccontare i suoi viaggi nella cultura CENTO. Sabato 11 maggio alle 17 il Salone di Rappresentanza della Cassa di Risparmio di Cento ospita un incontro con Alberto Angela, notissimo volto della tv, divulgatore scientifico, scrittore. Conduce Livio Zerbini docente dell'Università di Ferrara e archeologo. Nell'occasione saranno presentati anche i libri più recenti di Angela. L'ingresso è riservato a coloro

che avranno dato adesione entro il domani, inviando una mail all’indirizzo info@crcento.it oppure contattando il numero 051.6833236 fino ad esaurimento posti. Alberto Angela, 50 anni, è uno degli autori dei programmi Superquark, Quark Speciale, e Viaggio nel cosmo per Rai Uno. Alla propria attività di studioso ha fatto seguito la professione per la quale è più noto, quella di

all’ariostea

La figura di Dossetti secondo Zampieri ◗ FERRARA

Il libro di Giambattista Zampieri, dal titolo “Giuseppe Dossetti. La storia, la croce e la Shoah” (edizioni Aliberti, 2012), è stato presentato nella sala Agnelli della Biblioteca Ariostea. L’appuntamento, curato dall’istituto Gramsci di Ferrara diretto da Fiorenzo Baratelli, è stato introdotto dal professor Piero Stefani, e ha visto il contributo del professor Mario Miegge. La prima parte della conferenza ha ruotato principalmente sul tema del “radicalismo” del Dossetti partigiano e politico, ma anche del Dossetti sacerdote e teologo. Secondo Stefani, infatti, la peculiarità più significativa di Dossetti può essere identificata nella sua «continua ricerca di una dimensione non subalterna a facili compromessi, e in uno spirito esigente accompagnato da uno studio e da un’analisi rigorosa della realtà». Esempio “politico” di ciò è la sua proposta, formulata nel ‘46, di un articolo da far inserire nella nascente Costituzione: «La resistenza individuale e collettiva agli atti dei pubblici poteri, che violino le libertà

la rassegna

promessa ferrarese

Thomas Cheval, il talento precoce della musica ◗ FERRARA

Una chiave di violino, una partitura, un pianoforte e la sua fantasia. Per Thomas Cheval la musica è tutta la vita, anzi, un mondo dove rifugiarsi per ore e ore. Sembra un compositore consumato, il suo genere spazia dal jazz al rock fino al progressive, e il suo sogno nel cassetto è quello di scrivere colonne sonore per i film, ma ha solo 15 anni. Suona nella band della scuola, frequenta il liceo Carducci di Ferrara, ma si è già esibito a Roma al teatro Saxa Rubra partecipando al concorso “Regoliamoci”, il concerto-evento della Polizia di Stato

divulgatore scientifico, in particolare appunto attraverso la televisione. Ha realizzato in questo settore riprese e servizi in tutti i continenti, su siti archeologici e paleontologici, centri di ricerca, santuari naturalistici e anche su etnie e culture in via di estinzione. È autore inoltre di innumerevoli saggi ed ha vinto numerosi premi.

La presentazione del libro di Zampieri su Giuseppe Dossetti

Thomas Cheval

per i giovani di tutte le scuole italiane. Insieme all'orchestra “Musica Viva” ha ottenuto il secondo posto al concorso nazionale “Ludovico Agostini” nel 2011 e nel 2012 e ha partecipato all'ultima edizione di

“Ferrara Sotto le Stelle” esibendosi come tastierista. «Ho iniziato a suonare quando avevo 4 anni – racconta – quando i miei genitori mi hanno regalato una tastiera giocattolo. Ci passavo ore e ore: strimpellavo a orecchio le canzoni. Così mamma e papà hanno deciso di affiancarmi un insegnante. Suonare mi rende felice e mi rende felice anche sapere che le persone si perdono nella mia armonia». Ma Thomas è anche un appassionato di karate: cintura nera, ha già al suo attivo un titolo regionale a squadre, un quarto posto al campionato europeo dei giovani e si allena con gli azzurrini della Fikta. (f.a.)

fondamentali e i diritti garantiti dalla presente Costituzione, è diritto e dovere di ogni cittadino». Zampieri nel suo intervento ha aggiunto come questo «radicalismo» fosse contraddistinto dal suo partire dalla fede, dalla «fedeltà a Dio», per arrivare alla «fedeltà alla storia», al mondo e non dal contrario. Arrivando ad uno dei temi centrali del saggio presentato, per Zampieri è inevitabile nel pensiero dossettiano una “teologia della croce” come risposta al tema della Shoah. Anche Miegge ha sottolineato come il «rapporto croce-Shoah, fede-abisso dell’olocausto» sia alquanto complesso ma come in questo abisso, secondo Dossetti, «Dio stesso soffra, in quanto Dio incarnatosi fino alla morte in croce». Oggi, per “Libri in scena”, alle 17 è invece la volta di “I Borgia: una dinastia pretridentina tra storia e mitografia”, appuntamento dedicato ai più noti personaggi di casa Borgia, tra vicende storiche e giudizi discordanti. La conferenza, aperta a tutti, è a cura di Matteo Provasi in programma sempre nella sala Agnelli. Andrea Musacci

l’iniziativa

Al via Ferrara organistica in omaggio a Frescobaldi

I quadri sulla storia del palio in un’asta a favore di Telethon

FERRARA. Oggi, alle 21, primo appuntamento con l’edizione di Ferrara Organistica, iniziativa ideata e promossa dal Conservatorio Frescobaldi di Ferrara. Scopo del progetto è la valorizzazione dei molteplici aspetti dell'arte di Girolamo Frescobaldi (1583-1643), organista e cembalista ferrarese erede della grande tradizione tastieristica nata nella seconda metà del Cinquecento alla Corte di Alfonso II d'Este. La serata , presso la Chiesa parrocchiale di Santa Francesca Romana, vedrà l'esecuzione della Messa delli Apostoli, tratta da Fiori mvsicali di diverse compositioni, opera di Frescobaldi pubblicata a Venezia nel 1635. Completano il programma Hinno dell'Apostoli di Frescobaldi, Magnificat Quarti Toni di Girolamo Cavazzoni, Tiento partido de mano derecha sobre Ave Maris Stella di Juan Cabanilles e alcune pagine del repertorio Gregoriano. Il Coro sarà diretto da Maria Elena Mazzella. All'organo, Alessandro Casali e Giovanni Loche.

FERRARA. Presso il ristorante l'Archetto situato a Ferrara in via Bologna e gestito dalla famiglia Croce, continua il percorso artistico di “Come nasce un quadro”, con un omaggio al Palio e alla sua storia: in sole tre ore, un’artista deve far nascere un quadro. L'artista scelto da Franco Casoni, ideatore di questa manifestazione è la ferrarese Barbara Ponti. Dopo l’inaugurazione del primo maggio, e la serata di ieri dedicata all’omaggio della contrada di San Giacomo, il calendario precede il 15 maggio l’omaggio a San Giorgio, il 22 a San Giovanni, il 29 maggio a San Luca, il 5 giugno a San Paolo, il 12 a Santa Maria in Vado e il 19 a Santo Spirito. Il gran finale nella Corte Ducale, il 21 giugno. La manifestazione si avvale del Patrocinio del Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara e Comune di Voghiera, dell'Ente Palio di Ferrara. Al termine della creazioni dei quadri sarà organizzata una mostra nella Sala Civica di Voghiera e successivamente un'asta benefica per Telethon.


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