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LA STAMPA LUNEDÌ 21 GENNAIO 2013

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Cronaca di Torino .53

Baretti

Alfiericommenta «IlbarbierediSiviglia» Proseguono gli appuntamenti di «B.o.h.! Baretti Opera House», rassegna cinematografica sul melodramma al Baretti (biglietti a 4 e 3 euro, tel: 011/655.187). Oggi alle 15 sarà Fiorenzo Alfieri a commentare «Il barbiere di Siviglia» di Rossini nella versione con la regia di Bepi Morassi diretta da Antonio Fogliani con protagonisti Roberto Frontali (nella foto) e Rinat Shaham. [F.C.]

PAGINE A CURA DI ANTONELLA AMAPANE E ANTONELLA TORRA

Colonna sonora

Per le vostre segnalazioni giornonotte@lastampa.it

Circolo dei Lettori ore 18

La Sánchez entra nella tua vita E’ Torino la prima tappa italiana del tour promozionale di «Entra nella mia vita», il nuovo romanzo di Clara Sánchez (ed.Garzanti), che l’autrice spagnola Clara Sánchez presenterà oggi alle 18 nella sala grande del Circolo dei Lettori, in via Bogino 9, con la giornalista di Radio24 Alessandra Tedesco. Un libro su amore e paura, intreccia thriller e psicologia dei protagonisti, con le stesse caratteristiche dei bestseller «Il profumo delle foglie di limone» (2011) e «La voce invisibile del vento» (2012), con cui la scrittrice ha scalato le classifiche mondiali. [N.P.]

Matteotti

Springsteenmania con il film di Ford Il 5 gennaio del 1973 usciva «Greetings from Asbury Park, N.J.», il primo album di Bruce Springsteen. Quarant’anni dopo, Piemonte Movie e Museo Nazionale del Springsteen Cinema rendono omaggio a The Boss con la rassegna «Springsteenmania» e propongono, stasera alle 21 al Matteotti di Moncalieri, in via Matteotti 1, la proiezione di «Furore» di John Ford, film sulla Grande Depressione del 1929 ispiratore dell’album «The ghost of Tom Joad» di Springsteen. La visione sarà introdotta da Paolo Manera di Film Commission e l’esperto di musica Emanuele Ottavis ( 4 euro). [N.P.]

Stefano Tempia

Buon compleanno Wagner Nel 2013 cade il bicentenario della sua nascita e la Stefano Tempia lo ricorda con un tributo. Si intitola «Buon compleanno Wagner» l’appuntamento di Sergio Merletti stasera alle 21 al teatro Vittoria dedicato al compositore che vede protagonista l’Accademia Corale torinese accompagnata al pianoforte da Sergio Merletti (biglietti a 8, 12 e 18 euro, via Gramsci 4, tel: 011/55.39.358). Un programma di forte impatto con in apertura la «Sonata per pianoforte in la bemolle maggiore», seguita da tre pagine firmate Liszt-Wagner per concludersi poi con «Après une lecture de Dante» di [F.C.] Franz Liszt.

La musica torinese suona alla “scoperta dell’alba” Per il film tratto dal libro di Veltroni musiche di Subsonica e “Gatto ciliegia” PAOLO FERRARI

C’è la zampata del gruppo torinese Gatto Ciliegia Contro Il Grande Freddo nella colonna sonora del nuovo film di Susanna Nicchiarelli. «La scoperta dell’alba», tratto molto liberamente dall’omonimo romanzo di Walter Veltroni, vede il trio impegnato nella realizzazione della colonna sonora originale, nonché tra i protagonisti della storia. Racconta com’è andata Max Viale, che compone la band con Fabio Perugia e Gianluca Della Torca: «Protagoniste del film sono due donne, Margherita Buy e la stessa Nicchiarelli, che per sé ha costruito il personaggio della manager di un gruppo. A impersonare la band siamo noi». Sorpresa, però: nel film i musicisti in organico sono quattro. «Il quartetto è più cinematografico, e poi noi non avevamo esperienza sul set. Aggiungere un attore vero, Gabriele Spinelli, ha dato più spessore alla narrazione. Sempre per esigenze di copione io canto, mentre nella realtà saremmo una formazione strumentale». Per il resto, la missione era esplicita: siate voi stessi. «Quando ha cominciato a scri-

La band durante le riprese con Margherita Buy

IL DONO

Il gruppo di Boosta ha regalato alla regista una canzone inedita vere la sceneggiatura, la regista ci ha seguiti nei concerti e in sala di registrazione come se davvero fosse la nostra tour manager. Ha capito i meccanismi di una band, il modo di vivere fuori dal palco, le sintonie e gli scherzi che stanno intorno a uno show. Per cui ha deciso di lasciarci i nomi veri, tranne Gianluca che è stato ribattezzato per gioco Jerry». Così lo spirito rock dei Gatto Ciliegia ha aiutato la regista ad alleggerire un film impegnativo, le cui radici affondano negli Anni di Piombo. Lei in cambio ha dato una nuova alba a un gruppo di splendidi quarantenni che si stava interrogando sul da farsi: «Quando la incontrammo nel 2007 per la colonna sonora di “Cosmonauta” eravamo quasi in via di estinzione». Altro contributo torinese, quello dei Subsonica, che hanno scritto per il film la canzone «La scoperta dell’alba», il cui video, girato dalla stessa Nicchiarelli, circola da qualche giorno in rete.

I Gatto Ciliegia si sono formati nel 1999. Raccontano: «La simbiosi con Susanna Nicchiarelli ci ha rilanciati. Da domani le musiche del film escono anche come nostro disco per l’etichetta Fandango. Oltre a noi hanno lavorato alla pellicola moti torinesi. A partire dal direttore della fotografia, Gherardo Gossi»

CINEMA MASSIMO

Mazzacurati e i medici in Africa

RITROVI BOLERO MUSIC HALL ore 15 LE ROI ore 15 Piero Buscemi

«L’idea che ho seguito è stata quella di raccontare un mondo che non conoscevo man mano che lo scoprivo, in tempo reale». Carlo Mazzacurati racconta così il suo «Medici con l’Africa», girato in Mozambico per raccontare l’attività dei volontari del Cuamm la più grande organizzazione italiana per la tutela della salute delle popolazioni africane. La proiezione del documentario, questa sera alle 20,30 in Sala Tre del Cinema Massimo (ingresso a 6 euro), apre la terza edizione

Un’immagine del film

di «Un Museo per l’Africa», un progetto del Museo Nazionale del Cinema, che si propone di stimolare la sensibilità del pubblico sui temi drammaticamente attuali della questione africana, attraverso film, incontri e presentazioni di libri. La serata inaugurale vedrà la partecipazio-

ne di Alberto Barbera, Mario Calabresi e il sacerdote e cardiologo Don Dante Carraro, Direttore Medici con l’Africa Cuamm. Il racconto per immagini del regista padovano ruota attorno alle parole di Dante Carraro, che dalla sede storica del Cuamm a Padova ripercorre la storia dell’organizzazione che in 60 anni ha inviato oltre 1.300 medici nel contnente africano. Africa che emerge senza alcun esotismo, attraverso le tante storie che si intrecciano nella missione in Mo[L.I.] zambico.


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