CinemazeroNotizie Luglio/Agosto 2019

Page 1

€ 1,00 mensile di cultura cinematografica

Cinemadivino: formula che vince non si cambia Ma si rinnova: cinque appuntamenti in altrettante cantine del FVG

Il fascino (in)discreto della Corea del Sud La Tucker porta in sala 4 capolavori del K-cinema

Un’estate che vorrei.. potesse non finire mai Un cartellone senza precedenti quello dell’estate al cinema

Short power! Al via la XVI edizione di Fmk Short Film Festival

MovieGarden: un giardino di film a cielo aperto Cambio di location per il cinema stto le stelle di Lignano Sabbiadoro Spedizione in abbonamento postale POSTE ITALIANE SPA L. 662/96 art. 2 comma 20/b filiale di pordenone. Pubblicità inferiore al 45% contiene i.p. e i.r. in caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Pordenone per la restituzione al mittente previo pagamento resi

Luglio/Agosto

100 di questi Fellini Rivivono 4 documentari di G. Bachmann per celebrare Federico

19 2019 numero 7 anno XXXIX

Chi si abbronza con la luce... del grande schermo Due intensi mesi di proiezioni sotto le stelle


Due mesi intensi di proiezioni cinematografiche sotto le stelle

Andrea Crozzoli

Editoriale

Quelli che si abbronzano... anche con la luce dello schermo! Era l’estate 1981 e l’allora Assessore alla Cultura del Comune di Polcenigo Paolo Brugnacca, squisita persona mai dimenticata, disse che gli sarebbe piaciuto proiettare in piazza a Polcenigo un film di Nanni Loy invitandolo, visto il rapporto di amicizia che intercorreva col regista. Recuperammo subito una copia 35mm di Café Express l’ultimo film diretto da Nanni Loy con Nino Manfredi, uscito l’anno precedente con enorme successo. Trovammo, non senza fatica, anche un buon proiettore a noleggio (sempre 35mm) e due valide casse acustiche per un corretto sonoro. Quella sera, nel parcheggio a fianco la pizzeria, nel centro di Polcenigo, si assieparono oltre cinquecento persone per vedere il film e ascoltare le parole del regista ospite. Il successo fu tale che, giustamente, l’Assessore volle replicare subito un evento con proiezione all’aperto e, come sempre accade quando una cosa piace e ha successo, sulla scia dell’idea avuta da Polcenigo si mossero velocemente anche altre Amministrazioni Comunali per portare proiezioni nelle piazze del proprio paese. Nacque così, quasi spontaneamente, l’anno seguente, la prima Rassegna Itinerante di Cinema all’Aperto per dare organicità alleproiezioni ed evitare inutili sprechi e sovrapposizioni tra le decine di Comuni che volevano aderire con convinzione alla manifestazione che godeva del patrocinio dell’Amministrazione Provinciale e di un noto concessionario che metteva a disposizione adeguati veicoli per andare nelle piazze della destra Tagliamento. Da allora l’appuntamento estivo all’aperto nei paesi non è mai mancato, pur seguendo puntualmente i cambiamenti avvenuti, nel frattempo, nel mondo del cinema e il mutare delle esigenze del pubblico. Dalla prima ora comuni come Sacile, Porcia, Prata di Pordenone, Valvasone, Azzano Decimo, Pasiano, Roveredo in Piano ospitano le proiezioni dei migliori film della stagione con notevole successo e costante riscontro di pubblico. Ancora oggi uscire la sera e socializzare il piacere di godere sul grande schermo di un intelligente spettacolo rimane un’irrinunciabile momento delle estati in regione. Anche per quelle piazze che potremmo definire più esigenti e raffinate come la mitteleuropea Grado che, grazie alla lungimiranza di un illuminato operatore turistico del posto, ospiterà una piccola rassegna dedicata ai classici del cinema. Anche Lignano Sabbiadoro, grazie alla sensibilità della suaAmministrazione Comunale, da un paio d’anni ha iniziato a proiettare sulla spiaggia i film d’estate affidandosi alla naturale cornice del mare e alla presenza beneaugurante, a ogni edizione, di attori come Jasmine Trinca nel 2017 o Lino Guanciale lo scorso anno. Ma anche la simpatica manifestazione del CinemaDiVino deve, in qualche modo, la sua formula di proiezione all’aperto all’antica Rassegna Itinerante di Cinema all’Aperto pur collocandosi in piacevolissimi, e inusuali per il cinema, contesti ad altissimo tasso enologico. Insomma: il cinema sotto le stelle, come momento socializzante, anche d’estate resiste e piace! A prescindere!

in copertina Pupi Avanti regista di Il Signor Diavolo in sala dal 22 agosto anche a Cinemazero.

cinemazeronotizie mensile di informazione cinematografica Luglio/Agosto 2019, n. 7 anno XXXIX ISSN 2533-1655

Direttore Responsabile Andrea Crozzoli Comitato di redazione Piero Colussi Riccardo Costantini Marco Fortunato Sabatino Landi Tommaso Lessio Silvia Moras Maurizio Solidoro Collaboratori Lorenzo Codelli Luciano De Giusti Manuela Morana Elisabetta Pieretto Segretaria di redazione Elena d’Inca Direzione, redazione, amministrazione Via Mazzini, 2 33170 Pordenone, Tel. 0434.520404 Fax 0434.522603 Cassa: 0434-520527 e-mail: cinemazero@cinemazero.it http//www.cinemazero.it Progetto grafico Patrizio A. De Mattio [DM+B&Associati] - Pn Composizione e Fotoliti Cinemazero - Pn Pellicole e Stampa Sincromia - Roveredo in Piano Abbonamenti Italia E. 10,00 Estero E. 14,00 Registrazione Tribunale di Pordenone N. 168 del 3/6/1981 Questo periodico è iscritto alla: Unione Italiana Stampa Periodica


Rivivono 4 documentari girati da Gideon Bachmann, per celebrare il grande Federico

Riccardo Costantini

In occasione del centenario della nascita di Federico Fellini, un restauro e tre inediti e preziosi documentari, provenienti dagli archivi di Cinemazero, sono stati protagonisti di una speciale sezione al Cinema Ritrovato. Il festival della Cineteca di Bologna, giunto ormai alla sua XXXIII edizione, infatti, ha dedicato una particolare retrospettiva al maestro del cinema italiano e per farlo ha deciso di proporre al pubblico di spettatori affezionati quattro film, girati e diretti dal fotografo, regista, critico cinematografico Gideon Bachmann, custoditi dall’archivio di Cinemazero (presso La Cineteca del Friuli) che per la prima volta saranno proiettati sul grande schermo per restituire così al pubblico un ritratto unico ed esclusivo del maestro. Il primo documentario, ora restaurato grazie alla collaborazione fra il laboratorio L'immagine ritrovata e Cinemazero, è Ciao, Federico!, girato nel 1970 durante le riprese di Satyricon, in cui Bachmann cattura la magica atmosfera del set, nell’unico backstage davvero completo e ricco sul modo di lavorare del grande Fellini. Con questo documentario si entra nella psicologia felliniana senza bussare, spingendo la macchina da presa addosso al regista in modo che ogni filtro, ogni distanza di cortesia, salti. Dalla collera all’entusiasmo, dall’essere costantemente istrionico per celare le proprie debolezze, il fare cinema di Fellini non ha – come sempre – compromessi e si offre come un profondo ‘dramma creativo’. Un tributo cinematografico, dunque, delicatamente dolente, che è anche un meraviglioso documentario su cosa significhi fare cinema e creare artisticamente. 'Ciao, Federico!', canta Bachmann, perché intuisce che la strada intrapresa da Fellini non si sa dove lo porterà… Quel che è certo è che per colpa di questo documentario, forse troppo diretto, troppo privato, troppo rivelatorio, Fellini non parlerà a Bachmann – amico di lungo corso – per diversi anni. E ogni filtro cade anche in FMM: Fellini, Mastroianni, Masina, due interviste inedite sul set di Ginger e Fred in cui speranze, aspettative e progetti vengono confidati al microfono di Bachmann. Satyricon ritorna poi anche in Fellinikon, un piccolo film di montaggio, ritmato ed eccentrico, che documenta la preparazione e le riprese di alcune scene del famoso film. Un piccolo gioiello per comprendere il genio di Fellini in azione, così come è preziosa Now I Will Tell You, After All, l’ultima intervista, la più accurata, la più lunga, rilasciata da Fellini in video negli ultimi anni di vita. Dopo quasi trent'anni di amicizia, infatti, il regista sembra sentire l'urgenza di confidarsi, di concedersi. Davanti a Bachmann, la voce di Fellini suona come la fine di un lungo viaggio. La sua arte, il suo modo di creare, cosa sono per lui i film: c'è il racconto di tutto il suo cinema in questo lungo, accorato e partecipe, dialogo. In occasione de Il Cinema ritrovato è stato presentato anche un nuovo progetto comune fra Cineteca di Bologna e Cinemazero: "Fellini/Mastroianni Alter/Ego", un viaggio unico attraverso una ricchissima mostra fotografica, corredata da documenti, clip mai viste, backstage e registrazioni audio mai sentite, disponibili per musei, cinema, centri artistici, festival e retrospettive felliniane. Una mostra che vuole celebrare il sodalizio artistico e affettivo di due artisti del nostro tempo capaci di fondersi in un Alter/ ego che non conosce eguali. La fantasia di Federico, i cento volti di Marcello, l’istrionismo di Fellini e il sorriso amaro di Mastroianni, rivivono in 100 di questi Fellini: la mostra sarà itinerante dal 2020, un’opportunità per associazioni e privati di celebrare in maniera originale e inedita due intramontabili figure del cinema italiano.

Verso i 100 anni di Federico

100 di questi Fellini


Cinemadivino, cinque appuntamenti di cinema e vino nelle migliori cantine del FVG

Marco Fortunato

Cinemadivino 2019

Cinemadivino: formula che vince non si cambia...ma si rinnova Sapersi rinnovare senza tradire la propria identità. È questa la sfida più grande per le manifestazioni che si ripetono nel tempo, anche quelle più giovani, come Cinemadivino che festeggia quest’anno i suoi primi cinque anni di vita in FVG. Una formula collaudata – mutuata dalla decennale esperienza della manifestazione a livello nazionale – che prevede la visita in cantina, una degustazione dei vini locali seguiti da una cena e, naturalmente, l'attesa proiezione del film che attira ogni anno un pubblico sempre più numeroso e soprattutto fidelizzato, che spesso partecipa a più eventi della rassegna. Merito proprio dell’organizzazione delle singole serate, pensata per esaltare le specificità di ogni singola location (capita, ad esempio, che in alcune ville la visita in cantina sia sostituita da una passeggiata in un parco, o che al posto di una “semplice” degustazione, agli ospiti possano assistere a una vera e propria lezione sulla storia di un determinato vino) e della passione con cui le cantine hanno accolto il progetto che fanno sì che ogni serata sia un evento unico. Per questo molte cantine che hanno già partecipato in passato hanno scelto di rinnovare la loro adesione sempre accompagnandola a una o più novità: una nuova etichetta, un nuovo esperimento gastronomico, un nuovo film, magari proiettato in un luogo diverso. Con questo spirito il ristorante enoteca Ca’ Muliner si è proposto di tenere a battesimo l’edizione 2019 giovedì 27 giugno quando è stato proiettato IL DIRITTO DI CONTARE di T. Melfi. Un settimana dopo, giovedì 4 luglio, sarà la volta dell’Azienda Agricola Vistorta di Brandino Brandolini d’Adda nel cui immenso parco si terrà la proiezione della divertente (e politicamente scorretta) commedia romantica TUTTI IN PIEDI di Franck Dubosc, che ironizza con garbo sulla disabilità e sul ruolo dell’apparenza. Tempo permettendo sarà proprio il parco il vero protagonista, che gli ospiti potranno “incontrare” grazie alla sapiente guida di un’esperta che li condurrà alla scoperta della sua storia e delle sue incredibili ricchezze botaniche, alcune delle quali risalenti addirittura all’Ottocento. Giovedì 11 luglio ad aprire le porte agli ospiti di Cinemadivino sarà Villa Luppis di Pasiano di Pordenone, antica struttura conventuale oggi riconvertita in romantico albergo con un sapiente restauro che ha preservato gli arredi dell’epoca. In questa cornice, oltre a ripercorrere le vicissitudini del casato che agli inizi del 1800 acquisì la struttura potremmo gustare i vini prodotti nella locale cantina per poi lasciarci trasportare dalla travolgente Hellen Mirren, protagonista di AMORE, CUCINA E CURRY di Lasse Hallstrom che ruota attorno ad un’intricata “lotta” gastronomica tra due ristoranti. Chi la lotta pensa di averla già persa è William, giovane scrittore insoddisfatto della sua vita, dopo aver tentato più volte di suicidarsi, decide di ingaggiare Leslie, killer professionista, per porre fine ai propri tormenti. Il suo motto – che da il titolo al film di Tom Edmuds – è MORTO TRA UNA SETTIMANA O TI RIDIAMO I SOLDI ma i problemi arriveranno quando William, per colpa dell’amore, scoprirà di aver cambiato idea. Una vera e propria folgorazione questo esordio alla regia, perfetto esempio di black comedy cinica ed esilarante, che avrà come sfondo le Tenute Tomasella di Mansuè, (giovedì 18 luglio) altra tappa fissa della rassegna , che da oltre 50 anni caratterizza i suoi vini mediante la contaminazione tra DOC del Friuli e DOC Treviso. Si chiude in bellezza giovedì 25 luglio all’Azienda agricola Pitars di San Martino al Tagliamento, guidata dai fratelli Pittaro (Pitars in friulano) che hanno recentemente festeggiato la vittoria del loro superlativo Sauvignon, votato come il migliore d’Italia nel prestigioso Concours Mondial du Sauvignon 2019. Saranno loro stessi a raccontarci quest’esperienza nel corso della visita alla cantina, cui seguirà la cena e quindi la proiezione, tra i filari di viti, de LA PRIMA PIETRA di Rolando Ravello – già sceneggiatore di PERFETTI SCONOSCIUTI - che ci trascinerà in un normalissimo, si fa per dire, giorno di scuola dove si mescolano divertimento, cattiveria e occasioni di riflessione.


La Tucker distribuisce quattro film che testimoniano il meglio del K-Cinema

Gianmatteo Pellizzari

La Palma d’Oro a Bong Joo-ho rappresenta, più che meritatamente, la punta dell’iceberg, ma il cinema sudcoreano vive ormai già da vent’anni una seconda e poderosa giovinezza. Vent’anni che il Far East Film Festival di Udine ha sempre documentato con amore (opere di Bong incluse, ovviamente), distillandoli oggi nella rassegna K-Cinema con la Tucker Film. Un pacchetto di quattro titoli che le migliori sale d’Italia ospiteranno a partire da luglio: Little Forest di Yim Soon-rye, A Taxi Driver di Jang Hun, The Gangster, The Cop, The Devil di Lee Won-tae e l’anteprima di Burning di Lee Chang-dong (al cinema da settembre, sempre sotto il segno della Tucker). Quattro titoli, quattro generi (una commedia color pastello, un blockbuster politico, un action “vecchia scuola”, un mystery thriller) e una sola tag-line: Il fascino (in)discreto della Corea del Sud. Quattro titoli che fanno capire meglio il trionfo di Bong Joo-ho agli spettatori che non frequentano il cinema del 38° parallelo. Quattro diverse punte dell’iceberg, insomma, a testimoniare il meglio delle produzioni recenti e l’incredibile ricchezza creativa di un’industria che ha raggiunto il quinto posto del box office mondiale. Cinema popolare di enorme qualità: suona come un ossimoro, per noi occidentali, e invece è semplicemente Corea del Sud! Ma andiamo ad osservare, più da vicino, i singoli capitoli della rassegna… LITTLE FOREST – Tratto da un manga giapponese, ma adattato allo stile narrativo sudcoreano, dipinge con sorprendente delicatezza la storia di una fuga e di una rinascita. La fuga e la rinascita della giovane Hye-won, in crisi professionale e sentimentale, che abbandona la frenesia della metropoli per imparare la lentezza della vita rurale. I codici e i segreti dell’essenzialità. Little Forest è uno sperduto villaggio dove le radici (emotive) dell’infanzia corrispondo alle radici (fisiche) della terra. Little Forest è una piccola cucina dove i nudi frutti dell’orto diventano golose ricette conviviali. A TAXI DRIVER – La mente corre a De Niro e Scorsese, certo, ma questa non è la New York degli anni ‘70: è la Seoul degli anni ‘80. Jang Hoon ci fa salire su un taxi e ci (ri)porta nel buio di Gwangju, dove sta per esplodere la grande rivolta popolare contro la dittatura di Chun Doohwan. Dieci giorni di lotta, dieci giorni di feroce repressione. Il 18 maggio 1980 rappresenta ancora una ferita aperta, nel cuore della Corea, e i dodici milioni di spettatori che hanno applaudito A Taxi Driver lo dimostrano. Blockbuster o inno civile? Un inno civile che parla il linguaggio del blockbuster, affidandosi – come Bong Joon-ho – al gigantesco Song Kang-ho. THE GANGSTER, THE COP, THE DEVIL – Le vie dell’action-thriller sono infinite, o quasi, e il cinema sudcoreano le sa percorrere a occhi chiusi. Dal punto di vista delle strutture narrative e, naturalmente, dal punto di vista stilistico. Pensiamo a The Chaser. Pensiamo a The Man from Nowhere. Pensiamo ai tanti cult che gli appassionati conoscono a memoria. The Gangster, The Cop, The Devil, però, non si accontenta e moltiplica tutto per tre: l’elemento crime, l’elemento poliziesco, l’elemento noir. Più che l’ennesima variazione sul tema, un appassionante virtuosismo pop. La storia di un’alleanza tra uno sbirro e un bandito, impegnati a costruire una tregua per neutralizzare un serial killer. Chi sono i buoni e chi sono i cattivi? BURNING – Come Little Forest, anche Burning deriva da uno spostamento fra Giappone e Corea: il Giappone di Murakami, autore del racconto alla base del film (Granai incendiati), e la Corea di Lee Chang-dong, regista del memorabile Poetry, che ha trasformato quelle brevi pagine in un massiccio “romanzo cinematografico”. Un potentissimo dramma dell’anima che scava dentro le inquietudini e le ombre di uno strano triangolo (amoroso?). Ieri e oggi, ricchezza e povertà, dovere e piacere: tutto è doppio, tutto può doppiamente ingannare gli occhi e il cuore…

K-Cinema

Il fascino (in)discreto della Corea del Sud


Un cartellone senza pari quello dell’estate cinematografica di Pordenone

Marco Fortunato

(Cin)Estate in città

Un estate che... vorrei potesse non finire mai Potrebbe essere questo (copiato dalla celebre canzone dei Negramaro) il motto degli appassionati di cinema per i quali Cinemazero ha pensato ad un’estate decisamente ricchissima con una proposta destinata a soddisfare tutti (e non stiamo esagerando) i gusti! La parte del leone la farà, come da tradizione, il cinema sotto le stelle di Piazzetta Calderari, appuntamento ormai irrinunciabile dell’estate in città. Grazie al sostegno dell’amministrazione comunale anche quest’anno l’arena allestita dietro al palazzo municipale si animerà con il meglio dei grandi successi della stagione, le più importanti novità (il progetto Moviement) e una serie di eventi speciali, tutti, rigorosamente, sul grande schermo. Si parte il 1 luglio con l’apertura affidata all’esibizione dei giovani musicisti di A colpi di note, per chiudere, il 26 agosto, sempre in chiave musicale con la Zerorchestra in Stanlio e Ollio. In mezzo i più attesi blockbuster (X-men dark phoenix, Spider man – Far from home) assieme ai film più premiati dell’anno (Green Book, Bohemian Rapsody) e la consueta sezione dedicata ai più piccoli (Aladin, Toy Story 4, ecc.). Una menzione a parte meritano gli eventi speciali, da sempre la cifra distintiva della programmazione dell’arena di Cinemazero. Primo appuntamento lunedì 29 luglio con Wonderful losers – A different world il documentario di Arunas Matelis che ci offre uno sguardo inedito sul Giro d’Italia raccontato, per la prima volta, dal punto di vista dei gregari. Per molti sono “i perdenti”, quelli che arrivano ultimi per intenderci, ma che invece hanno un ruolo fondamentale per costruire la vittoria (altrui). Esattamente una settimana dopo a riempire il grande schermo saranno i fotogrammi di Easy Rider, il capolavoro senza tempo di Dennis Hopper, di cui verrà riproposta la versione restaurata, in occasione del cinquantenario dell’uscita. Un vero cult dove il tema classico del viaggio si mescola con quelli della cultura alternativa degli anni '60: musica pop, protesta hippy, pacifismo, crisi del mito americano, in un grande inno alla libertà. La stessa che cerca, a modo suo, Alex Honnold, ragazzo timido e introverso, che coltiva un’unica grande passione, quella per la montagna. Alex s'arrampica come nessuno ha fatto prima, a mani nude, senza protezione, realizzando ciò che sembrava impossibile: Free solo di Jimmy Chin, Elizabeth Chai Vasarhelyi – premio Oscar come miglior documentario lo scorso anno – è la sua storia. E di tutti quelli come lui che ogni giorno scalano la propria “montagna” nella vita di tutti i giorni. E per finire un’altra impresa, che con lo sport ha molto in comune, quella del ballo. Da Pordenone a Gennetines, dove le persone arrivano da ogni parte del mondo per il Grand Bal de l'Europe, festival di danza popolare – che da il titolo al documentario Le Grand Bal - dove chiunque si lancia in polke e mazurke, quadriglie e gironde, valzer impari e circoli circassiani. Un fiume umano il movimento che riceve lezioni da esperti provenienti da tutta Europa intenti a mostrare loro i passi base delle danze tradizionali per ballare e divertirsi fino allo sfinimento! E chissà che in Piazza Calderari non si possa fare altrettanto. Ma quest’anno il cinema sotto le stelle sarà anche itinerante. Oltre al progetto Ciak si gira infatti, che da oltre trent’anni porta la magia della settima arte anche nei paesi più piccoli – e quest’estate lo farà in oltre 60 piazze della nostra Regione – anche la proposta pordenonese toccherà alcuni luoghi della città come Largo Cervignano, il Parco del Museo Archeologico di Torre e Vallenoncello dove si terranno delle proiezioni ad ingresso gratuito. E poi gli appuntamenti di Cinemadivino (per il dettaglio dei quali vi rimandiamo all’articolo dedicato), la rassegna dedicata all’ambiente che si terrà a Ca’Corniani in collaborazione con Genagricola, FMK Filmaker al Chiostro (anche qui l'invito è a scoprire i dettagli nell'articolo dedicato), senza dimenticare le salette Totò e Pasolini che rimarranno aperte tutte l’estate con la loro rinfrescante - per il corpo e per la mente – proposta di cinema da qualità, tutta da scoprire su www.cinemazero.it



Né dissidente, né partigiano, né putiniano

Lorenzo Codelli

Nuovo libro di Michel Ciment

Andrej Končalovskij da Tarkovskij a Michelangelo Per conoscere segreti e bugie di URSS e Russia finora avevamo Limonov (Adelphi), lo straordinario romanvérité scritto da Emmanuel Carrère, ex redattore di Positif revue de cinéma. Michel Ciment, direttore della stessa rivista che in giugno ha festeggiato il nr. 700, ci regala ora Andreï Konchalowsky. Ni dissident, ni partisan, ni courtisan (Institut Lumière / Actes Sud). Un'intervista-fiume con il noto regista e intellettuale nato a Mosca nel 1937 da una famiglia appartenente da generazioni all'élite politico-culturale. Suo bisnonno Vassilij Surikov (1848-1916) era stato un celebre pittore ambulante di stile “fauve”. Suo nonno Pëtr Končalovskij (1876-1956), un pittore “alla Cézanne vicino al cubismo”. Suo padre Sergej Michalkov (19132009), poeta di origini aristocratiche, scrisse nel 1943 l'inno nazionale per Stalin, lo riscrisse nel 1991 per Boris El'cin e lo rielaborò infine per Vladimir Putin. Suo fratello Nikita Michalkov, nato nel 1945, divenne popolarissimo come divo, regista, sceneggiatore, produttore, uomo politico. Ribellandosi al padre Sergej, segretario dell'Unione degli Scrittori impegnato nei processi politici contro Boris Pasternak e altri dissidenti, Andrej negli anni '70 adotterà il cognome della madre, Natal'ja Končalovskaia, musicista e letterata dallo spirito cosmopolita. Al VGIK, la scuola di cinema, Andrej segue i corsi del veterano Michail Romm e incontra l'allievo Andrej Tarkovskij. «Era al terzo anno, due anni più vecchio di me. Gli piaceva l'architettura. Lavoravamo sempre a casa mia col pianoforte, spesso dormiva da me. Abbiamo scritto assieme la sceneggiatura del suo corto Il rullo compressore e il violino (Katok i Skripka,1960) e un po'alla volta siamo riusciti a comprenderci. Lui non era certo facile da capire! ». Con Tarkovskij scrive Andrei Rublëv (1966), un capolavoro maledetto in patria che avrà notevoli riverberi sui film del giramondo Končalovskij. Debutta con Il primo maestro (Pervyj učitel'), il suo film di diploma che ottiene la Coppa Volpi alla Mostra di Venezia 1966 per la migliore attrice (Natalya Arinbasarova). Quando lo applaudii al Lido il “cinema del disgelo” dell'era kruscioviana era ancora in piena fioritura. Sarebbe stato schiacciato due anni dopo dai carri armati a Praga. «Krusciov era un dittatore un po' pazzo, aveva lanciato le forze dell'economia in tutte le direzioni (l'agricoltura ecc) e il Partito non sapeva come reagire perchè era così caotico. Brežnev al contrario era molto metodico». Le rivelazioni e le confessioni, spesso spudorate, di Končalovskij sulle mostruose contraddizioni del regime sovietico e di quello attuale colpiscono nel segno. Di pari passo con le riflessioni altrettanto impietose sugli alti e bassi della propria poliedrica carriera tra Mosca, Kiev, Milano, Roma, Londra, Parigi, Hollywood. «È inimmaginabile la ricchezza degli oligarchi, soldi a palate! Per questo Mosca vibra talmente. È la Bisanzio dei russi. Simile agli italiani o ai francesi del XIV secolo quando il re lanciava dalla finestra 30 luigi d'oro. Per me è assai più facile trovare finanziatori. Gli dico: “Se volete aiutarmi potete darmi uno o due milioni, ma non ve li restituirò mai più!” E loro accettano! Straordinario! Come all'epoca dei Medici. Ecco perchè sono libero qui, non devo render conto a nessuno» (p. 167). «Non facciamo gli ipocriti. Noi artisti non siamo il potere, siamo i suoi servi poiché abbiamo bisogno di soldi. Non fingiamoci profeti - una pia illusione -, siamo i giullari del circo» (p. 207). Speriamo di vedere alla prossima Mostra Sin (Il peccato), la biografia di Michelangelo Buonarroti girata da Končalovskij in Toscana. Non distante da Arezzo e da Villa Mancini ove risiede assieme alla moglie Yuliya Vysotskaya, attrice e tele-gastronoma rinomata. A ridosso dell'imperdibilissimo libro di Michel Ciment è uscito in Francia Le clan Mikhalkov. Culture et pouvoir en Russie (1917-2017), un excursus storico di Cécile Vaissié edito da Presses Universitaires de Rennes.


Un’occasione unica per scoprire i migliori corti da tutto il mondo

Per tutte le info e per conoscere il programma completo: http://www.fmkfestival.it/ | Facebook: facebook.com/FMKfestival/

Tommaso Lessio

Nella botte piccola c’è il vino buono! Lo diciamo ormai da 16 edizioni… anche se al posto del vino qui parliamo di cinema! FMK short film festival, il festival di Cinemazero che propone il meglio dei cortometraggi internazionali è pronto a partire, con una formula ormai collaudata, dal 9 all’11 luglio al Chiostro dell’ex convento di San Francesco (piazza della Motta). Occasione unica, che ormai vanta un pubblico di affezionatissimi, per appassionati e curiosi di poter assistere alle proiezioni dei migliori cortometraggi internazionali, molti dei quali premiati ai principali festival cinematografici. Anche quest’anno sarà il pubblico, come da tradizione, a premiare i film nelle due sezioni del Festival: cortometraggi e cortometraggi horror. Novità di quest’anno è la Giuria Young, composta dai ragazzi dello Young Club di Cinemazero, già impegnata durante Le Voci Dell’Inchiesta – Pordenone Docs Fest - che decreterà, secondo un criterio spiccatamente “Young”, i vincitori di questa XVI edizione. Inoltre verrà consegnato il Premio Qualità Crédit Agricole FriulAdria per l’animazione, giunto quest’anno alla sua dodicesima edizione. Si tratta di un premio di talent scouting, capace di riconoscere il talento e di sostenerlo, in modo da essere ancora di più un aiuto alle nuove generazioni di animatori. Il programma di cortometraggi è vastissimo ed elaborato nel segno dell’internazionalità che nel corso degli anni è stata sempre più la cifra che è andata a caratterizzare questa manifestazione. In programma, tra i tanti titoli, Frontiera di Alessandro di Gregorio vincitore de David di Donatello, Crème de menthe del canadese Philippe David Gagné e Jean-Marc E.Roy già selezionato a Cannes, Toronto e Clermont-Ferrand, Lunch Time dell’iraniano Alireza Ghasemi, cortometraggio nominato per la Palma d’oro a Cannes. A fare da anteprima a FMK LA MUSICA SPERIMENTALE - LABORATORIO TEORICO INTENSIVO, lunedì 8 luglio, un workshop intensivo con Johann Merrich, direttrice artistica della netlabel electronicgirls, dal 2018 fa parte assieme a Eeviac de L'Impero della Luce, duo dedicato alle sonorità dei campi elettromagnetici. Il laboratorio propone un percorso teorico di avviamento alla sperimentazione musicale per rispondere alla domanda: “Cos’altro potrebbe essere musica?”Un’immersione di tre ore dedicata alla storia, al racconto e all’ascolto di musica sperimentale per generare riflessioni capaci di mutare i punti di vista, di innestare nuove idee e nuovi metodi nei processi di creatività. E sarà sempre Johann Merrich a dare il via ufficialmente alla XVI edizione di FMK, martedì 9 luglio, con uno speciale dj set seguito dalla presentazione del saggio Breve storia della musica elettronica e delle sue protagoniste, che affronta la nascita e lo sviluppo della musica elettroacustica ed elettronica ponendo al centro della narrazione l’attività di compositrici impegnate nella costruzione della nuova musica del Ventesimo secolo. Poi ovviamente spazio ai corti, veri attori principali del festival. Corti che torneranno anche mercoledì 10 giugno con l’attesissima serata a tema Horror, che quest’anno (dopo il focus dedicato al Messico della scorsa edizione) soffermerà la sua lente d’ingrandimento sul cinema di genere australiano. Oltre al ricco programma di cortometraggi verrà presentato il fumetto splatter Tropical Zombie di Nicola Stradiotto e sarà inaugurata la sua mostra Lost Identity negli spazi del Chiostro di San Francesco e della Mediateca di Cinemazero a Palazzo Badini. Govedì 11, invece, dopo il consueto appuntamento con aperitivo e dj set a tema organizzato in collaborazione con il Caffè Letterario di Pordenone, Nicola Curtoni ed Emilia Desantis presenteranno il volume Alla ricerca della sala. Il giro (d’Italia) dei cinema, in cui viene citato anche Cinemazero come esempio di cinema virtuoso a livello nazionale. Saranno i migliori corti internazionali a chiudere il sipario su questa XVI edizione che, tra riconferme e novità sta scaldando i motori per regalare al pubblico un festival da non perdere!

FMK 2019

FMK short film festival: short power!


Cambio di location per il cinema sotto le stelle di Lignano Sabbiadoro

Giulia Zamboni

MovieGarden

MovieGarden un giardino di film a cielo aperto Una sfida che si rinnova, con l’ambizione di fare ancora meglio e ancora di più. Con questo spirito, pochi mesi fa - alla scadenza del bando per la prima gestione del CinemaCity di Lignano Sabbiadoro - Cinemazero e il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine hanno scelto di (ri)candidarsi, insieme, per proseguire nell’esperienza di gestione della sala cittadina, ormai diventato uno dei luoghi di riferimento dell’attività culturale e sociale della Città. Da maggio ha preso così avvio questa “nuova” stagione, che con rinnovate forze ed energie si è avviata verso altri tre anni di grande cinema ma non solo. Perchè, fin dalla sua riapertura, il CineCity ospita anche teatro, concerti, convegni ed eventi in generale, come ad esempio la cerimonia di premiazione del 35° Premio Hemingway, curato dalla Fondazione Pordenonelegge che si è svolta poche settimane fa. Ma il CineCity ha, da un paio d’anni a questa parte, un gradito spin-off estivo il Cinema di Lignano, che dal 2017 ha portato il cinema sull’arenile per un’esperienza di visione davvero unica. Il progetto, nel primo biennio, ha richiamato migliaia di persone, incuriosite dall’opportunità di vedere un film in una cornice così suggestiva come quella offerta dal litorale lignanese, che però quest’anno ospiterà due date del Jova Beach Tour, il megaconcerto di Jovanotti che si terrà proprio dove sorgeva il cinema estivo. Ed ecco la nuova sfida, “traslocare” il cinema - ancora una volta - senza perdere la voglia di mettersi in gioco, in una nuova location. Nasce così MovieGarden: un giardino di film a cielo aperto un cinema all’aperto forse più classico nella location - il giardino della Biblioteca comunale / Centro Civico di Via Treviso - ma sempre di altissima qualità, grazie al proiettore digitale con tecnologia DCP, un audio Dolby Surround e un megaschermo da 10 metri di base. Attrezzature d’avanguardia per offrire al pubblico sia il meglio dei film della stagione appena conclusa che le nuove uscite tanto attese di questa estate (tra queste Spiderman Far from home, Men in Black International, Toy Story 4 e Il Re Leone, solo per citarne alcune). In programma, al calar del sole, proiezioni giornaliere dai primi di luglio alla fine di agosto, con un cartellone ricchissimo, con un film diverso ogni sera: le commedie per famiglie e ragazzi, i film più premiati dell’anno per appassionati e cinephile, il meglio dell’animazione per i Kids e, per i turisti stranieri, le proiezioni in versione originale (con sottotitoli italiani) e un pizzico di horror per i più coraggioso. In caso di pioggia, sarà ancora più facile raggiungere il CineCity - che si trova a poco più di 500 metri di distanza - dove tutti i film e gli eventi saranno realizzati nella stessa giornata e con il medesimo orario. È prevista poi una grande novità, l’apertura di un piccolo punto ristoro, grazie al quale al piacere della visione potrà aggiungersi quello di gustare un buon gelato o una bibita fresca. Insomma cambia il luogo ma gli ingredienti del successo rimangono (ed altri se ne aggiungono) per una manifestazione che si pone l’obiettivo di contribuire ad aumentare non solo l’offerta culturale ma anche quella sociale e turistica della Città.. Anche per questo, oltre alla classica programmazione già ricordata, sono previsti una serie di eventi speciali - a partire da quello di inaugurazione che verrà annunciato a breve - che vedranno protagonisti, attori, registi e altri ospiti, tutti legati al mondo della settima arte, che si aggiungeranno a quelli che, negli scorsi anni, sono accorsi a Lignano. Tra di essi ricordiamo Jasmine Trinca, Lino Guanciale, Francesco Bruni, Il terzo segreto di satira, Andrea Magnani e Nicola Nocella (nella foto a fianco), accomunati dalla voglia di conoscere Lignano, il suo cinema e il suo (numerosissimo!) pubblico.


Ritorna dal 18 al 24 luglio 2019 a Gorizia l’attesa manifestazione alla 38a edizione

Trentotto anni sono trascorsi dalla prima edizione avvenuta nel 1981 ma il dialogo tra scrittura e cinema, che costituisce la colonna della manifestazione, continua imperterrito. Dal 18 al 24 luglio nella splendida cornice del Parco Coronini Cronberg, il pubblico potrà apprezzare alcune tra le più belle scritture cinematografiche proiettate sugli schermi nella stagione 2018-2019. La giuria - composta dagli sceneggiatori Massimo Gaudioso e Doriana Leondeff, i registi e sceneggiatori Francesco Bruni e Francesco Munzi, il regista Marco Risi, la produttrice Silvia D’Amico, l’attrice Giovanna Ralli - ha selezionato i film in concorso tra i titoli europei usciti nelle sale durante la stagione cinematografica 2018 - 2019. La sceneggiatura vincitrice - che sar̀à rivelata ufficialmente nella serata conclusiva di mercoled̀i 24 luglio - verr̀à premiata per la sua originalit̀à e per la capacit̀à di sperimentare nuove formule narrative, oltre che per l’attenzione alla realt̀a sociale e ai temi emergenti del mondo contemporaneo. Questi i titoli selezionati: Ricordi? (Italia; sceneggiatura e regia: Valerio Mieli), La favorita (Irlanda, Gran Bretagna, Usa; sceneggiatura: Deborah Davis, Tony Mcnamara; regia: Yorgos Lanthimos), Cold War (Gran Bretagna, Francia, Polonia; sceneggiatura: Pawel Pawlikowski, cosceneggiatore: Janusz Glowacki; regia: Pawel Pawlikowski), Ma cosa ci dice il cervello? (Italia; sceneggiatura: Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi, Riccardo Milani; regia: Riccardo Milani), Il traditore (Italia, Francia, Brasile, Germania; sceneggiatura: Marco Bellocchio, Valia Santella, Ludovica Rampoldi, Francesco Piccolo; regia: Marco Bellocchio), La terra dell’abbastanza (Italia; sceneggiatura e regia: Damiano D’Innocenzo e Fabio D’Innocenzo), Sulla mia pelle (Italia; sceneggiatura: Lisa Nur Sultan, Alessio Cremonini; regia: Alessio Cremonini). Come da tradizione sar̀à proiettato fuori concorso il vincitore degli Oscar come miglior film, titolo conquistato nel 2019 da Green Book (Usa; sceneggiatura: Brian Hayes Currie, Peter Farrelly, Nick Vallelonga; regia: Peter Farrelly), saranno, infine, proposti Fuck You Immortality (Italia, Usa; sceneggiatura e regia: Federico Scargiali) e Segretarie - Una vita per il cinema (Italia; sceneggiatura e regia: Raffaele Rago, Daniela Masciale). Al Premio principale, quello alla Migliore sceneggiatura, si affiancano come consuetudine altri tre importanti riconoscimenti: il Premio all'Opera d'autore, il Premio alla cultura cinematografica e il Premio del Pubblico. Il palinsesto si snoder̀à inoltre tra le diverse retrospettive in programma: la sezione Spazio Off che ha lo scopo di illuminare le zone più indipendenti e periferiche del cinema italiano e internazionale, la sezione Scrittura seriale dedicata alla scrittura long-running per la tv e il web, la sezione Racconti privati, memorie pubbliche che si concentra sul lavoro di ricerca e di valorizzazione dei materiali d’archivio, in particolare di quelli conservati presso la Mediateca.GO “Ugo Casiraghi” di Gorizia, la sezione Amidei kids dedicata al pubblico di bambini e ragazzi, la sezione Pagine di Scrittura che d̀a spazio alla ricerca e alla letteratura dedicata al cinema attraverso la presentazione di opere di recente pubblicazione e poi retrospettive a tema che arricchiscono ulteriormente il palinsesto della manifestazione. Non si può non ricordare che durante tutto il tempo del Premio si susseguono incontri, approfondimenti, dibattiti, l’ormai consueto corso diaggiornamento professionale in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti FVG (aperto anche al pubblico), cui partecipano grandi rappresentanti del panorama autoriale i quali consentono al pubblico e agli ospiti, di entrare in contatto con l’opera cinematografica, declinata sia sul versante concreto dell’opera finita che su quello prettamente scientifico della ricerca su di essa. Insomma uno di quegli appuntamenti da non mancare!

Premio internazionale alla migliore sceneggiaura Sergio Amidei

Sette sceneggiature in gara per il Premio Sergio Amidei 2019


Fino al 15 agosto 2019 a Lestans, nella Villa Savorgnan, le immagini della grande fotografa

Gianfranco Ellero

Modotti in mostra a Lestans

Gli occhi di Tina sul Messico L'annuncio che a Lestans, nella Villa Savorgnan, il 30 giugno sarà possibile vedere la filologica ricostruizione della mostra personale di Tina Modotti all'UNAM di Città del Messico nel 1929, sta suscitando un grande interesse da parte di fotografi e critici in Europa e in America: basterebbe citare la Fototeca Nacional di Pachuca in Messico; la fotografa argentina, friulana di origine, Maria Zorzon; Marilyn J. S. Goodman, responsabile educativo Solomon Guggenheim NYC; Ken Damy, gallerista di Brescia; il Circolo La Gondola di Venezia; il Centro Culturale “Tina Modotti” di Roma; Barbara Bergaglio, direttore del Centro Fotografia di Torino; Deborah Chatr Aryamontri docente Universitaria negli Stati Uniti; Sergej Meximishin, fotografo dalla Russia, e molti altri fotografi dall'Austria, dalla Slovenia, dall'Olanda, dalla Repubblica Ceca e da vari Paesi dell'America Latina, ai quali si aggiungono molte altre persone. Perché tanto interesse per la mostra che, su progetto dello scrivente, vede la luce grazie alla collaborazione fra il Comune di Sequals e Cinemazero? Noi crediamo che, non essendo annunciata l'esposizione di foto inedite, sia apparso innovativo e mirato il progetto dell'allestimento, che evita accuratamente l'accostamento fra le fotografie scattate da Tina con quelle che la ritraggono come persona, spesso poste accanto ai ritratti dei personaggi che incontrò negli anni messicani (Weston, Rivera, Charlot, Beals …), come troppo spesso accade nelle mostre che si succedono a ritmo incessante nel mondo. Noi, nel progettare l'allestimento, ci siamo attenuti alle parole che la stessa Tina scrisse a Edward Weston il 17 settembre 1929: “Sto seriamente pensando a una mostra, in tempi brevi, [perché] sento che se lascerò questo paese sarà quasi un dovere mostrare non ciò che io ho fatto, bensì ciò che qui può essere fatto senza ricorrere alle chiese coloniali, ai charros [cavalieri messicani], alle chinas poblanas [vestiti tradizionali femminili], e a simili spazzature sulle quali molti fotografi hanno indugiato”. Nell'intento di assecondare il proposito di Tina, chiaramente espresso a parole e nei fatti, cioè nell'allestimento dell'esposizione nella Biblioteca dell'UNAM, abbiamo diviso le opere in tre sezioni nettamente separate. Nella prima, intitolata Occhi di Tina abbiamo assemblato soltanto le immagini della mostra del 1929 fornite da Cinemazero, e le abbiamo disposte in uno spazio raccolto e adatto alla lenta osservazione. Nella seconda sezione, intitolata Occhi su Tina, abbiamo allineato una ventina di fotografie che la ritraggono come persona, perché era giusto che i visitatori potessero ammirare anche la bellezza del suo corpo, ritratto da Edward Weston, Johan Hagemeyer, Jane Reece e altri illustri fotografi, fra i quali va ricordato Pietro Modotti, troppo spesso sottovalutato o addirittura ignorato da biografi più o meno improvvisati: a sua firma apparirà a Lestans un ritratto inedito di Tina. La terza sezione sarà dedicata alla proiezione del film The Tiger's Coat e di documentari sulla vita della fotografa, avventurosa e affascinante. L'inaugurazione, avvenuta domenica 30 giugno alle ore 18 nella villa Savorgnan di Lestans, è stata preceduta, nella stessa sede alle ore 17, da uno spettacolo intitolato Tina Modotti. Gli occhi e le mani con Nicoletta Oscuro e Matteo Sgobino, offerto dall'Associazione culturale Antica Pieve d'Asio. Fino al 15 agosto sarà possibile visitare la mostra di venerdì dalle 16 alle 19; di sabato e domenica dalle 10 alle 12.30, e dalle 16 alle 19.30.



Domani accadrà ovvero se non si va non si vede

MITTELFEST 2019 Cividale del Friuli, dal 12 al 21 luglio 2019 Com’è cambiato oggi il concetto di ‘leadership’? E come ci influenza questo cambiamento? Parte da queste domande l’edizione 2019 di Mittelfest - festival di musica, teatro, danza di riferimento per l'area Centro europea e balcanica. Proprio con il tema Leadership, Mittelfest sarà in scena dal 12 al 21 luglio a Cividale del Friuli (Ud), sotto la direzione artistica di Haris Pašović, pluripremiato regista di teatro e cinema di Sarajevo, al secondo anno del suo mandato triennale. Un tema denso e affascinante, difficile da contenere nelle forme tradizionali all’epoca dei social, declinato in vari aspetti: nell’arte, nell’economia, nelle questioni di genere, in politica e in altri settori della società, e affidato a grandi artisti nazionali ed internazionali, con la novità di un focus speciale su un Paese, a partire quest’anno dalla Grecia. La rassegna punta, infatti, a rappresentare ai massimi livelli teatro, danza, musica classica e contemporanea, con una predilezione per i punti di vista meno scontati, che creano connessioni tra i generi e dialoghi tra diversi Paesi, presentando insieme grandi artisti amati dal pubblico, talenti internazionali e spettacoli di pregio che per la prima volta vengono in Italia, nonché giovani promesse sulle quali Mittelfest investe per portare semi al futuro. Info: www.mittelfest.org

28° PORDENONE BLUES FESTIVAL Pordenone, dal 15 al 20 luglio 2019 “Innamoratevi del nostro territorio” è lo slogan del Pordenone Blues Festival che quest’anno si ripropone con novità che coinvolgono l’intera città. Dal 15 al 20 Luglio 2019, dalla mattina alla sera in centro a Pordenone, si potrà assaggiare il blues attraverso concerti, mostre, proiezioni, masterclass, letture, stage, contest, sorseggiando “vini musicali”, ascoltando l’anima della terra nei suoi prodotti tipici. Inoltre, in collaborazione con Cinemazero, venerdì 19 luglio verrà proiettato in arena Calderari il film Bohemian Rapsody, vero evento cinematografico dell’anno, vincitore di quattro Premi Oscar, che racconta i Queen e il loro frontman Freddie Mercury: la loro unicità di stile, la scalata sulle vette della musica mondiale fino all'iconico concerto Live Aid 1985, una delle più grandi performance della storia. Info: www.pordenonebluesfestival.it

AQUILEIA FILM FESTIVAL Aquileia, dal 23 al 26 luglio 2019 Al via il 23 luglio la decima edizione della rassegna di cinema, arte e archeologia Aquileia Film Festival. Il format è quello ormai rodato: quattro serate dal 23 al 26 luglio in cui cinema, archeologia, arte e grandi divulgatori scientifici intervistati da Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, animano il sito UNESCO che quest’anno celebra i 2.200 anni dalla sua fondazione. La splendida piazza della Basilica dei Patriarchi ogni sera dalle 21.00 (ingresso libero) si trasformerà in una sala cinematografica a cielo aperto e il pubblico sarà chiamato a scegliere il vincitore del Premio Aquileia, un mosaico realizzato dalla Scuola Mosaicisti del Friuli, tra i film in concorso, scelti tra il meglio della produzione cinematografica internazionale a tema archeologico e storico. Confermata anche la presenza di un grande amico del Festival, il guru indiscusso della divulgazione scientifica - Alberto Angela – che chiuderà venerdì 26 luglio la decima edizione affascinando il pubblico con le gesta di Cleopatra, la regina che sfidò Roma e conquistò l’eternità, protagonista della sua ultima fatica letteraria. Info: www.fondazioneaquileia.it

CINEMA A CA’ CORNIANI Caorle - Ca’ Corniani, giovedì 4 - 11 - 18 e 25 luglio 2019 Prosegue l’importante progetto di recupero e valorizzazione di Ca’ Corniani, la più grande tra le aziende agricole che fanno capo a Genagricola che organizza anche quest’anno una rassegna cinematografica tutti i giovedì di luglio. La selezione dei film, curata da Cinemazero, è dedicata a territorio, tradizioni, ambiente e storia. Il programma completo è riportato nella pagina precedente e prevederà anche l’intervento di registi e ospiti che introdurranno le proiezioni. Info: www.cacorniani.genagricola.it



I Nostri Viaggi di Gruppo 13/07: La festa del prosciutto a Sauris e le sue tipicità 13-14/07: Il Trenino del Bernina, Lecco e la Val Chiavenna 28/07: Festa dei colori a Brunico 10-18/08: Le città Anseatiche e la Germania da fiaba 15/08: La città di Rovereto e l’Eremo di San Colombano 17/08: Venezia By Night 07/09: Il Parco di Sigurtà e la Festa del Tortellino 08/09: In Navigazione tra le Ville del Brenta 07-08/09: Il Trenino Rosso del Bernina & Livigno 08-15/09: Tour Mosca e San Pietroburgo 14/09: Bologna e il Santuario di San Luca 21-28/09: Nei Balcani tra Kossovo, Macedonia e Albania 25-27/09: Nell’Antico Ducato di Parma e Piacenza 27/09-04/10: Crociera nel Mediterraneo Orientale 29/09-04/10: Gemellaggio in Grecia, Le Meteore &… 04-07/10: Benessere & Cultura tra Slovenia e Croazia 04-06/10: Il Lago di Como 06/10: La Festa dello Speck e del Pane in Alto Adige 11-13/10: Il Lago Maggiore ed il Treno delle Cento Valli 19-21/10: La Maremma e la Festa delle Castagne 19-23/10: In Sicilia, nella Val di Noto 01-03/11: Il Cinquecentenario di Leonardo da Vinci a Milano 17-24/11: Disegni di sabbia, Oman in Tour 07-08/12: In Treno a Vapore da Siena tra le Colline Toscane

Programmi dettagliati e altre proposte in www.atmanviaggi.it ATMAN VIAGGI – SACILE (PN) – TEL. 0434 71980 – cell.393 9337192


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.