Iubilaeum Caesarianum

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#Giubileo300

#Giubileo300

Il saluto del Parroco Mons.

Luigi Scardino

LA MEMORIA DEI SANTI E DEI MARTIRI

1724-2024, è una data da non trascurare perchè siamo a trecento anni da quando, la nostra Reliquia, fu donata al paese. Da Lucca alla nostra comunità, che si fregia del bel nome che la cittadina ha, giunse l’osso dell’avambraccio del Diacono per mezzo del Duca Marulli, dove tutt’ora è amorevolmente custodita in un prezioso reliquiario argentato che, quest’anno, abbiamo avuto modo di contemplare e venerare più volte e da vicino.

Questi tre secoli di storia non possono essere lasciati inosservati per diversi motivi: in primis, l’obiettivo di risvegliare alla nostra comunità l’affetto e l’amore verso il Santo Patrono, che sempre ha protetto e continua a proteggere il nostro paese. Sono motivi che ci spingono a pensare e a credere che i santi, tutt’ora, sono modelli da seguire e maestri di vita: il Concilio ci ha insegnato che i santi non sono solo coloro che intercedono per farci dei “favori”, ma sono figure da cui poter prendere esempio e spunto in quanto vanno non soltanto ammirati, ma soprattutto imitati. L’imitazione dei santi, infatti, ci porta ad un cammino di fede che ci spinge ancor di più ad imitare la loro vita e le loro opere. è questo, infatti, il motivo principale dell’indizione e del vivere a pieno questo Anno Giubilare.

IVBILÆVM C

La Chiesa, di suo, è una madre che accoglie, ed è bello capire attraverso questo segno come possiamo andare incontro a Cristo e, proprio la sua schiera valorosa di santi, sono coloro che ci conducono a Cristo.

La Reliquia è ciò che rimane di una presenza storica; è la memoria di una persona che vive al di là di ciò che noi conserviamo, è parte di un corpo che già vive con il Signore e che noi conserviamo.

Dopo un cammino durato quasi un intero anno, fatto di incontri, dialoghi, momenti di riflessione e preghiera, viviamo adesso in toto e in pieno ,l’Anno Giubilare, affinchè San Cesario, come detto prima, non sia solo un martire da ammirare, ma un vero cristiano da amare e imitare.

Buona festa e viva San Cesario.

Il saluto del Sindaco Avv. Giuseppe Distante CÆSARIANVM

UNA COMUNITÀ CHE SI RICONOSCE!

Riconoscersi comunità attorno ai valori spirituali significa mettersi in gioco e riprendere i tratti di una tradizione che ci vede tutti protagonisti.

Celebrare il culto del santo patrono, in un paese intitolato allo stesso santo, vuol dire rendere visibile e speciale il legame privilegiato tra tutti noi e San Cesario. È un meccanismo decisivo quello che lega nominalmente la comunità e il luogo in cui vive ed opera, come figli che vivono nella casa dei loro genitori, e si riconoscono nel sentimento familiare che li rende così uniti.

Oggi festeggiamo e soprattutto viviamo il Giubileo per sentirci ancor più stretti alla nostra San Cesario, lo faremo unitamente alla chiesa locale e a tutta la diocesi. Lo faremo per mostrare segni di speranza e indicare la strada ai ragazzi e ai giovani, e sarà un modo per dare centralità a ciò che di buono può renderci migliori, come cittadini e come persone.

Buona festa!

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Il saluto del Presidente Gabriele Latino

E FESTA SIA!

Care concittadine e cari concittadini, ci siamo!

La nostra tanto attesa festa giubilare sta per iniziare e lo faremo nel migliore dei modi. La realizzazione di di un Giubileo non è un atto semplice e di pochi: basti pensare a tutti coloro che, nello spirito di appartenenza sotto il nome del Comitato Feste

Patronali, si sono diligentemente offerti volontari, ognuno con un incarico, ma tutti accomunati dalla voglia di dare, a questo paese, una degna festa in una ricorrenza eccelsa.

Lo ammetto, non è stato facile, ma grazie anche al contributo dei singoli cittadini, possiamo affermare che, ancora una volta, lo spirito di appartenenza alle prioire radici e alla propria fede è salda. Luci, spettacoli, fuochi, divertimento e gioia saranno protagonisti in questa tre giorni tanto importante per tutti noi.

Benvenuti alla Festa Giubilare Buona festa!

La Bolla del 1724

IVBILÆVM C

La Traduzione

IN NOMINE DOMINI, AMEN

Noi don Giustino Conti abate del Venerabile Monastero di Lucca di San Ponziano della Congregazione lucchese dell’ordine di San Benedetto del Monte Oliveto avendo accolto non senza grandissima gioia ed edificazione del nostro animo il nobile uomo napoletano Ettore Marulli cavaliere del famosissimo culto di San Giovanni di Gerusalemme con sommi voti e preghiere per mezzo del nobile uomo Domenico Sardini di Lucca cavaliere della medesima milizia, a suo nome e incarico doniamo una qualche parte delle sacre reliquie di San Cesario diacono e martire che da antica e immemorabile serie di anni con sicurissimi documenti confermano che sono conservate religiosamente in questa nostra chiesa di San Ponziano. Una costante tradizione, l’autorità di più scrittori, un’antica epigrafe posta presso di quelle, il culto e la festività celebrata finora il 2 novembre nella solennità del predetto martire, l’esposizione amena delle medesime.

Noi desiderando l’accrescimento e una maggiore diffusione del culto del medesimo famosissimo martire e ritenendo che sarà molto gradito all’egregio sentimento religioso del predetto Signor Cavaliere Marulli con la decisione e il consenso ricevuto attraverso noi dai Venerabili Abati di questo monastero e dai monaci convocati con il consueto segnale e nel solito luogo; delle otto ossa di San Cesario diacono e martire, unite da un filo di ottone, che finora sono state conservate in un loculo costruito a modo di finestra, ornato da una coronide, e posto nella parte superiore della parete del lato destro dell’altare maggiore della nostra chiesa, con un riparo di vetro chiuso da serratura e chiavi, trasportate adesso in occasione di un restauro del tempio nel Sacrario, sono conservate sicuramente chiuse nella balaustra.

CÆSARIANVM

Prendendo reverentemente dalla balaustra una delle medesime ossa della lunghezza di circa un dito, protetta da un telo di cotone, insieme con una scheda di pergamena su cui sono scritte queste parole: “Una delle ossa di San Cesario diacono e martire” chiusa bene e con accortezza in una teca di legno munita del sigillo del comune del nostro monastero nelle quattro parti della medesima. Infine abbiamo dato la predetta teca al Signor Cavaliere Domenico Sardini affinché egli stesso curi di darla e affidarla diligentemente e fedelmente al Signor Cavaliere Ettore Marulli. E così diamo e doniamo al medesimo cavaliere Marulli questo prezioso pegno spontaneamente e per pia liberalità.

E ci congratuliamo che egli per l’amore verso questo santo martire le ponga per la maggior gloria di Dio e dello stesso santo nella chiesa che sceglierà e le sponga alla venerazione dei fedeli (per quanto ci è possibile).

Sottoscritta di nostra propria mano e con sigillo del nostro Monastero di San Ponziano in Lucca abbiamo dato il documento nell’anno della salvezza 1724 in giorno di sabato il 12 del mese di febbraio.

(documento firmato dai presenti)

La Bolla Papale e l’Indulgenza

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Che cosa è

l’Indulgenza Plenaria

L ’ Indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati , già rimessi per quanto riguarda la colpa (per i quali cioè si è già ottenuta l’assoluzione confessandosi). L’indulgenza è una remissione che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministro della Redenzione, con la sua autorità, dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi.

Come si ottiene l’Indulgenza:

La Penitenzieria Apostolica ha concesso alla nostra Parrocchia la possibilità di lucrare l’ Indulgenza Plenararia dal 18 al 28 Luglio alle solite condizioni:

• Totale distacco dal peccato e vita in stato di grazia

• Confessione sacramentale

• Comunione eucaristica

• Farela professione di fede

• Pregare secondo le intenzioni del Papa

• Visita alla nostra Chiesa Madre dal 18 al 28 Luglio

• Sosta davanti alla Reliquia di San Cesario

Il Logo del Giubileo

CÆSARIANVM #Giubileo300

Nella rappresentazione grafica del Logo dell’Anno Giubilare, al centro padroneggia la Reliquia argentea di San Cesario, dettagliatamente stilizzata, racchiusa in un ovale. Si nota, ancor di più, l’osso del braccio del Diacono di Terracina colorato. Intorno all’ovale spicca il motto del Giubileo: “IVBILÆVM CÆSARIANVM

A.D. MDCCXXVIV - MMXXIV ”

dal latino: “Giubileo di San Cesario. Anni del Signore 1724-2024”. Ai piedi dell’ovale e della reliquia, una croce adornata da palme richiamano i segni distintivi del Martirio patito da Cesario nel 107 d.C.

Cenni storici sulla Reliquia

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San Cesario di Lecce è un comune della provincia di Lecce in Puglia. Gli storici sostengono che con il passaggio nell’87 a.C. di Lupiae (l’odierna Lecce) da statio militum a municipium, la località venne scelta come luogo di approvvigionamento dai veterani romani; vi sorsero di conseguenza delle ville che col passare del tempo aumentarono dando origine a un vero e proprio villaggio, conosciuto come “Castrum Cæsaris”, in onore dell’imperatore romano Cesare Augusto. Divenuto il Cristianesimo religione di Stato all’epoca di Costantino, questa località fu posta sotto la protezione del diacono Cesario di Terracina. D. Ettore Marulli (1692 - 1763) Duca di San Cesario in Terra d’Otranto, Balì gerosolimitano di Venosa e Balì cavaliere di Gran Croce dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, venuto a conoscenza che nella Chiesa di San Ponziano in Lucca erano conservate otto ossa integre del corpo di San Cesario, cercò in tutti i modi di ottenere una reliquia del diacono per la sua comunità.

Nell’anno 1724 il Duca Marulli fu aiutato dal Cav. Giovan Battista Domenico Sardini di Lucca, Ambasciatore della “Respublica Lucensis” presso i sovrani più potenti del 18° secolo ed appartenente all’Ordine Gerosolimitano, il quale ottenne dall’Abate del monastero di San Ponziano di Lucca, D. Giustino Conti (al secolo Bartolomeo Conti) della Congregazione Benedettina Olivetana, una porzione di osso del braccio di S. Cesario Diacono e Martire. La reliquia - accompagnata da una lettera testimoniale dell’abate di Lucca, della Congregazione di Monte Oliveto, datata 12 febbraio 1724 ed autenticata da Mons. Fabrizio Pignatelli, vescovo di Lecce, il 18 maggio 1724 - fu incastonata in un prezioso ostensorio d’argento e riposta nel Palazzo Ducale di S. Cesario di Lecce, dove la quarta domenica di luglio dello stesso anno fu traslata nella Chiesa Parrocchiale, oggi

IVBILÆVM C

intitolata a Santa Maria delle Grazie, con una solenne cerimonia. Il reliquiario argenteo a ostensorio di San Cesario (51 x 24 cm) di bottega del salentina sec. XVIII, è in argento sbalzato e cesellato; la base d’appoggio, in legno intagliato e dorato, presenta la base mistilinea con piedini a volute fogliate ed il fusto profilato da volute contrapposte. Il ricettacolo è sagomato con decorazioni a motivi vegetali, ai lati insistono due testine di cherubini alati; al centro vi è la teca a luce ovale contenente la reliquia del santo: una porzione ossea del braccio (alta un dito), su cui è arrotolato un cartiglio con il testo in latino “Ex Oss. S. Cæsarii Diac. et Mart.”. Secondo la dott.ssa Cristina Martinez-Labarga, si tratta di una parte dell’omero sinistro corrispondente alla porzione distale, ossia il gomito, dell’osso; si può notare la fossa coronoidea, la troclea e il capitello. La teca è sormontata da una testina cherubica su cui poggia la croce apicale raggiata. Il reliquiario si espone alla venerazione dei fedeli nei giorni della festa del Patrono (quarta domenica di luglio - in riferimento alla data della traslazione della porzione ossea - e la seconda domenica di novembre in occasione del Dies Natalis del santo) e si porta in processione per le vie del paese insieme al busto argenteo di San Cesario, opera dell’argentiere napoletano Sebastiano Aiello (1781). Questo reliquiario è coperto da un velo rossastro quando non esposto per la venerazione.

Il reliquiario ligneo a ostensorio di S. Cesario, di bottega salentina del sec. XVIII, è in legno scolpito, dorato e dipinto argentato; al centro presenta una teca ovale a luce in cui vi è un frammento osseo del santo con il cartiglio in latino “S. Cæsarij Diac: Mart.”. Questa seconda reliquia, più piccola, veniva portata in casa degli ammalati per invocare, attraverso la preghiera, l’intercessione del santo per ottenere la guarigione. È solennemente esposta ai piedi della statua argentea, su un artistico trono, in occasione della festa patronale e di quella liturgica. Questi due

CÆSARIANVM

preziosi reliquiari si conservano in un armadio a muro sul lato destro dell’altare privilegiato dedicato a San Cesario, sul lato destro del transetto della Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Lo stipo in legno, a due ante, finemente intarsiato e dipinto con colori policromi, era chiuso mediate tre diverse serrature, le cui rispettive chiavi venivano custodite dal duca Marulli, dall’arciprete e dal presidente della Procura o Comitato. Tutto ciò era dovuto alla volontà di custodire in sicurezza le reliquie, che venivano prelevate con la presenza di tre persone.

Tratto dal libro:

EX OSSIBUS S. CÆSARII-Ricomposizione delle reliquie di San Cesario diacono e martire di Terracina di Giovanni Guida © 2017

Programma Religioso

IVBILÆVM C

IL SOLENNE NOVENARIO

18 - 26 Luglio

Ore 08.00 | Lodi, Canto dell’Inno e Santa Messa con recita

della Novena al Santo Patrono

Ore 19.00 | Vespri, Canto dell’Inno e Santa Messa con recita

della Novena al Santo Patrono

Lunedì 22 Luglio

Anniversario della Dedicazione della Chiesa Madre

Ore 19.30 | “O CÆsari, Serve Chrsti” concerto meditativo a cura del gruppo vocale

“Viri Cantores de Finibus TerrÆ”

Giovedì 25 Luglio

Festa degli Anziani

Ore 19.00 | Santa Messa presieduta da S.E.R Mons. Cristoforo Palmieri

Arcivescovo emerito di Rrëshen (Albania)

CÆSARIANVM

Venerdì 26 Luglio

In ricordo dei

Figli in Cielo

Ore 19.00 | Santa Messa presieduta da S.E.R Mons. Michele Seccia

Arcivescovo Metropolita di Lecce

Programma

I Giorni della FESTA

Giorno I- 27|07

Ore 19.30

Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da

S.E.R Mons. Francesco Neri

Arcivescovo di Otranto

A seguire: SOLENNE PROCESSIONE PER LE VIE DEL PAESE

Itinerario:

Via Caponic, Immacolata, Martini, Cepolla, Sant’Elia, Lazio, Campania, Caduti per la Libertà, Largo Forcignanò, Saponaro, Battisti, Unità d’Italia, P.zza Smaldone, Sant’Antonio, Mazzini, Russo, Piazza Garibaldi

Al termine: BENEDIZIONE SUL POPOLO CON LA RELIQUIA

DEL SANTO MARTIRE CESARIO, ATTO DI AFFIDA

MENTO e Bengalata Pirotecnica

Giorno II- 28|07

Santissime Messe ore 08.00 | 10.30

Ore 19.30 | Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da

S.E.R Mons. Donato Negro

Arcivescovo Emerito di Otranto, concittadino

Al termine delle Celebrazioni sarà impartita l’Indulgenza Plenaria

Programma Religioso

Giorno III- 29|07

Giornata di Ringraziamento

Santa Messa ore 08.00

Ore 19.30 | Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Luigi Scardino Parroco

Al termine della Celebrazione sarà eseguito il Te Deum come canto di ringraziamento

Programma Civile

#Giubileo300

18 - 29 Luglio

Chiesa Madre | “Honorificentia Populi nostri”

Mostra statuaria sacra processionale in cartapesta

Programma

Programma Civile

IVBILÆVM C

CÆSARIANVM

Programma

Programma Civile

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CÆSARIANVM

Programma

Programma Civile

IVBILÆVM C

Luminarie a cura della ditta: Rocco Micolani

CÆSARIANVM

Bengalate pirotecniche a cura della ditta:

La Pirotecnica del Sud

Pietro Coluccia e figli

Galatina (LE)

I nostri

Sponsor

Preghiera per il Giubileo

Ti rendiamo grazie Signore Padre Santo per averci donato il diacono Cesario come testimone di Cristo ed esempio di vita cristiana.

A te Cesario, nostro santo patrono, volgiamo lo sguardo per ammirare la forza con cui hai affrontato il martirio.

A te innalziamo la nostra preghiera: aiutaci a essere fedeli discepoli di Cristo . Lungo il sentiero della vita rendici imitatori delle tue virtù per essere saldi nella fede, costanti nella speranza e operosi nella carità.

Con la palma del martirio insegnaci ad amare e a servire il Signore e i nostri fratelli. Glorioso martire dal cielo intercedi presso l’Altissimo: scenda ogni grazia e benedizione sopra di noi, sulle nostre famiglie sulla nostra Comunità. Ora e sempre. Amen

D.G.S., A.D. 2023

IVBILÆVM CÆSARIANVM

A cura della

Delegazione Stampa e Comunicazione

CFPSanCesariodiLecce

Finito di realizzare nel mese di Luglio dell’Anno del Signore MMXXIV

©Comitato Feste Patronali-San Cesario di Lecce

Fotografie: Alessio Marenaci

Gabriele Conte

Grafica e impaginazione: Alessandro Spedicato

Si ringrazia:

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