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Gemeinderundbrief Nr. 103

Gennaio - Aprile 2019 Circolare

Chiesa Evangelica Luterana in Italia Comunità Evangelica Luterana di Genova Comunità Evangelica Luterana di Sanremo

„Suche Friede und jage ihm nach!“ (Psalm 34, 15) „Cerca la pace e perseguila!”

(Salmo 34, 15)

Klavierkonzert – Quartetto Respighi ↑

Bilderbogen Sanremo Gitarrenkonzert → ↓ Erntedankfest ↓ Gemeindenachmittag mit Moritz von Lingen

↑ Treffen Visitation

Inhalt/ Indice Titel/ Titolo Bilderbogen Sanremo/ Impressioni sanremesi Inhalt, Gruß/ Indice, Saluto Geistliches Wort, Dank / Parola spirituale, Ringraziamento Frauenfrühstück in Sanremo/ Colazione delle donne a Sanremo Ausflug nach Nizza/ Gita a Nizza Rezension, Kirchentag /Recensione, Kirchentag a Dortmund Gemeindeversammlung Genua/ Assemblea generale Comunità di Genova Termine Genua/ Appuntamenti Comunità di Genova Termine Sanremo/ Appuntamenti Comunità di Sanremo Gebetswoche/ Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani Weltgebetstag/ Giornata Mondiale di Preghiera Rückblick Jubiläum/ Retrospettiva dell’anniversario Grußwort Pfarrer Wellmann/ Saluto del Pastore Wellmann Progetto “Cuore Giovane” Bilderbogen Genua/ Impressioni genovesi

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Liebe Leserinnen und Leser, die beeindruckende Terrakotta-Krippe von Andrea della Robbia (3,44 x 2,37 m!) von ca. 1480 n.Chr. habe ich im vergangenen Sommer im Museo Civico in Sansepolcro gesehen. Nun sind ja bei uns im Norden die „Weihnachtsfarben“ eher Rot und Grün. Deshalb muss ich „neu hinsehen“, wenn die Ankunft des „Friedefürsten“ in strahlendem Blau und Weiß erscheint.

Was ist bloße Sehgewohnheit, was hat Symbolkraft? Was ist der Kern der Weihnachtsbotschaft, und wo finde ich mich wieder – in einem der Hirten, einem Engel, nahe der Krippe oder lieber auf Abstand?

Auch die Friedenstaube wird meistens weiß auf blauem Grund dargestellt. Eine schöne Parallele, und ein guter Anlass, sich unseren Friedensauftrag in der Nachfolge Jesu, dessen Geburt wir wieder feiern dürfen, neu zu Herzen zu nehmen.

Eine anregende Lektüre wünscht Ihnen Ihre Pastorin Elisabeth Kruse Gentili lettrici e lettori, la Natività e Madonna con Bambino in terracotta di Andrea della Robbia (3,44 m x 2,37 m!) del 1480 circa l’ho vista l’estate scorsa nel Museo Civico a Sansepolcro. Ora, da noi al Nord i “colori del Natale” sono piuttosto il rosso e il verde; per questo devo “guardare nuovamente” se l’arrivo del “Principe della Pace” appare in uno scintillante blu e bianco. Che cos’è semplice abitudine della vista, che cosa ha forza simbolica? Qual è il nocciolo del messaggio natalizio e dove mi ritrovo… in uno dei pastori, in un angelo, vicino alla mangiatoia o preferisco a distanza?

Anche la colomba della Pace viene rappresentata per lo più come bianca su sfondo blu. È un bel parallelo, una buona occasione per prendersi nuovamente a cuore il nostro incarico di pace nell’eredità di Gesù, di cui possiamo festeggiare ancora una volta la nascita.

Vi augura una lettura piena di spunti la vostra Pastora Elisabeth Kruse 3

Suche Frieden und jage ihm nach! (Psalm 34,15, Jahreslosung 2019) Es ist schon eine Weile her, dass ich zum letzten Mal gerannt bin, um einen Bus zu kriegen...

Ich war so außer Atem, dass ich mich nur langsam davon erholt habe. Hinterherjagen ist nicht mehr mein Bewegungsmodus. David war jung, als er den Psalm schrieb, dem die Jahreslosung für das neue Jahr entnommen ist. Und irgendwie denke ich: na, das sagt ja der Richtige... König David war vor allen Dingen eins: ein großer Krieger! Sein Reich ist ihm ja nicht ohne Blutvergießen in den Schoß gefallen. Wie vielen Menschen wohl die Kriegsschilderungen im Alten Testament auf ihrem Glaubensweg im Wege stehen...

Warum gibt es überhaupt Kriege? Sind sie ein "Webfehler" der Schöpfung? In meinem Ordner zum Thema "Frieden" finde ich dieses Mal einen Artikel mit dem irritierenden Titel "Den Krieg nicht ächten". Es ist eine Buchbesprechung von Cora Stephans "Das Handwerk des Krieges" im Tagesspiegel vom 16.11.1998. Da lese ich "wer Krieg verstehen will, muss die positiven Gefühle begreifen, die er erweckt und die ihn antreiben. Krieg weckt die Bestie und das Beste im Mann." Der Ursprung des Krieges wurzele im Urtrauma des Menschen, nicht Jäger, sondern Gejagter zu sein. Nur durch Opfermut und Kooperation habe man Raubtiere besiegen und verzehren können. Existenzielle Angst und gemeinsamer blutiger Siegestaumel seien quasi in unsere Erbmasse eingegangen und jederzeit abrufbar.

Wer kennt sie nicht, die verstörenden Bilder jubelnder Frauen, deren Männer und Söhne in den Krieg ziehen? Wer dem Frieden nachjagen will, muss verstehen, was es dabei zu überwinden gilt. Moralische Entrüstung über Kriegstreiber und -gewinnler reicht nicht. Im Gegenteil: Kriege, in denen es um Moral und "höhere Werte" geht, seien meist die brutalsten und längsten, schreibt Stephan, lange bevor der islamistische Terror alle bisherigen "Kriegsregeln" ausgehebelt hat. Aber Religionen wurden immer schon benutzt als Einheizerinnen für Kriege, auch das Christentum. Umso größer unsere Verantwortung, ihre Überwindung ganz oben auf die Tagesordnung zu setzen. Und das heißt zunächst, sie besser zu verstehen in ihrer Komplexität – auf politischer und individueller Ebene. Im Jakobusbrief heißt es: "Woher kommt Streit, woher Krieg unter euch? Kommt's nicht daher: aus euren Gelüsten, die da streiten in euren Gliedern? Ihr seid begierig und erlangt's nicht; ihr mordet und neidet und gewinnt nichts; ihr streitet und kämpft und habt nichts, weil ihr nicht bittet." (Jakobus 4,1-2) Die tiefste Wurzel scheint also die Angst zu sein – die Angst, zu kurz zu kommen. Sie gilt es immer wieder abzulösen durch das Vertrauen, dass Gott für uns sorgt, statt sie durch populistische Reden zu verstärken. Die Sorge um den Frieden geht alle an, und sie beginnt bei jedem Einzelnen (ohne sie auf die individuelle Ebene beschränken zu wollen.)

"Wer möchte gern gut leben und schöne Tage sehen? Behüte deine Zunge vor Bösem und deine Lippen, dass sie nicht Trug reden. Lass ab vom Bösen und tu Gutes; suche Frieden und jage ihm nach!" so lautet die Jahreslosung im Zusammenhang.

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Ja, ich möchte gern gut leben und schöne Tage sehen! Nein, ich jage keinem Bus mehr hinterher, aber die Suche nach dem Frieden wird mit dem Alter eher leidenschaftlicher.

Und zum Jagen gehört bekanntlich auch das genaue Hinschauen und geduldiges Warten.

Ob wir junge Beine haben oder schon etwas müde: in jedem Fall können und sollen wir aktiv werden und in unserm Denken, Reden und Tun darauf bedacht sein, dem Frieden zu dienen.

Pastorin Elisabeth Kruse Cerca e persegui la pace! (Salmo 34,15, motto biblico per l’anno 2019) E’ già passato un bel po’ di tempo dall’ultima volta che ho corso per prendere un autobus…

Avevo un tale il fiatone che mi sono ripresa solo dopo parecchio. Correre dietro a qualcosa non è più il mio modo di muovermi. (La parola usata nella traduzione tedesca per “perseguire” – nachjagen – può significare “correre dietro e “cacciare”.) Davide era giovane quando ha scritto il salmo dal quale è tratto il versetto del motto biblico per il nuovo anno.

E in qualche modo penso: eh già, è proprio quello giusto a dirlo… Il re Davide era soprattutto una cosa: un grande guerriero! Il suo regno non gli è certo caduto in grembo senza spargimento di sangue. Chissà a quanti le descrizioni di guerra nell’Antico Testamento sono di ostacolo sul cammino della fede…

Perché mai ci sono le guerre? Sono forse una “imperfezione nella tessitura” della Creazione? Nel mio raccoglitore sul tema “Pace” trovo stavolta un articolo dal titolo disorientante Non bandire la guerra. Si tratta di una recensione di un libro di Cora Stephan Das Handwerk des Krieges [il mestiere della guerra] sul Tagesspiegel del 16.11.1998. Lì ci leggo “chi vuole capire la guerra deve capire le sensazioni positive che essa risveglia e che la fanno andare avanti. La guerra risveglia la bestia e il meglio nell’uomo”. L’origine della guerra, dice, ha le sue radici nel trauma primitivo di non essere cacciatore, bensì preda.

Soltanto grazie al coraggio di sacrificio e alla cooperazione è stato possibile vincere gli animali predatori e cibarsene. La paura esistenziale e l’ebbrezza comune della vittoria sono quasi entrate nella nostra massa ereditaria e sono disponibili in ogni momento.

Chi non le conosce le immagini che disorientano di donne esultanti i cui mariti e figli partono per la guerra? Chi vuole perseguire la pace deve capire che cosa c’è da superare nel farlo. L’indignazione verso i signori della guerra e i suoi profittatori non basta. Al contrario: le guerre nelle quali si tratta della morale e di “valori più alti” sono le più brutali e quelle che durano di più, dice la Stephan già molto tempo prima che il terrorismo islamico avesse bypassato tutte le “regole della guerra” precedenti. Ma le religioni sono sempre state usate da accensione per le guerre, anche il cristianesimo. La nostra responsabilità è quindi ancora più grande nel mettere il loro superamento al primo punto dell’ordine del giorno. E questo vuol dire innanzitutto capirle meglio nella loro complessità – sul piano politico e individuale. Nella Lettera di Giacobbe viene detto: “Da che cosa derivano le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che combattono nelle vostre membra? Bramate e non riuscite a possedere e uccidete; 5

invidiate e non riuscite ad ottenere, combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete” (Giacobbe 4,1-2). La radice più profonda sembra quindi essere la paura… la paura di rimetterci. Questa deve essere continuamente sostituita dalla fiducia che Dio si occupa di noi invece di rafforzarla con dei discorsi populistici. La preoccupazione per la pace riguarda tutti, e inizia da ogni singolo (senza volerla limitare al piano individuale).

“Chi è l’uomo che desidera la vita e che brama lunghi giorni per poter gioire del bene?

Trattieni la tua lingua dal male e le tue labbra da parole bugiarde. Allontanati dal male e fa’ il bene; cerca e persegui la pace!”, questo è il versetto nel suo contesto.

Sì, mi piacerebbe vivere bene e lunghi giorni per poter gioire del bene! No, non correrò più dietro a nessun autobus, ma la ricerca della pace con l’età diventa ancora più passionale. E per perseguire qualcosa, si sa, ci vuole anche uno sguardo attento e un’attesa paziente.

Che abbiamo gambe giovani o già un po’ stanche, in ogni caso possiamo e dobbiamo diventare attivi e nei nostri pensieri, parole e azioni mirare a servire la pace.

Pastora Elisabeth Kruse

Danke!

Am Ende dieses ersten gemeinsamen Kirchenjahres, das ich mit Ihnen und Euch in Genua und Sanremo erleben durfte, möchte ich DANKE sagen! Danke für Euer großartiges Engagement in der Gemeindeleitung, in der Gestaltung von Gottesdiensten, Festen und Konzerten, in vielen praktischen Dingen ebenso wie in der gedanklichen Begleitung, mit Gesprächen und Gebeten. Gemeinde – das sind wir gemeinsam, verbunden im Heiligen Geist und aufeinander angewiesen auf dem Weg des Glaubens in dieser Welt. Für mich ist es immer wieder ein Geschenk, hier zu sein, und ich blicke zuversichtlich auf das nächste Jahr. Mit den besten Wünschen für eine gesegnete Weihnachtszeit und ein friedliches Neues Jahr, Ihre/Eure Pastorin Elisabeth Kruse Grazie!

Alla fine di questo primo anno liturgico assieme che ho potuto vivere con voi a Genova e a Sanremo, vorrei dire GRAZIE! Grazie per il vostro strepitoso impegno nella direzione della comunità, nell’organizzazione di culti, feste e concerti, in tante cose pratiche così come nell’accompagnamento mentale con colloqui e preghiere. Comunità… questo lo siamo insieme, legati nello Spirito Santo e l’uno/a che dipende dall’altro/a sul cammino della fede in questo mondo. Per me è sempre un regalo essere qui e guardo fiduciosa all’anno prossimo. Con i migliori auguri per un periodo natalizio benedetto e un nuovo anno pieno di pace, la vostra Pastora Elisabeth Kruse 6

Frauenfrühstück - Colazione delle donne (….e non) Nach längerer Pause ist es endlich wieder einmal so weit: Am 8. Februar um 10 Uhr findet unser nächstes Frauenfrühstück statt. Als Referentin konnten wir Letizia Tomassone, Waldenserpfarrerin in Florenz und Lehrbeauftragte für “Studi femministi e di genere” an der Facoltà Valdese di Teologia in Rom, gewinnen. Sie wird uns in ihrem Vortrag – ihrem Fachgebiet entsprechend - die feministische Auslegung eines biblischen Textes präsentieren, was hoffentlich Ausgangspunkt einer lebhaften Diskussion sein wird.

Anschließend laden wir zum bewährten Frühstücksbuffet (Unkostenbeitrag 5 Euro).

Anmeldungen bitte bis zum 31.1. an Pfarrerin Kruse, Ruth Boeri oder Andrea Massias.

Eingeladen sind selbstverständlich auch alle interessierten Männer!

Als Gott den Mann schuf, übte sie noch…..

L‘8 febbraio alle ore 10 avrà luogo la prossima Colazione delle donne – finalmente! Come referente abbiamo invitato Letizia Tomassone, Pastora Valdese a Firenze ed incaricata di docenza e coordinamento dei corsi di “Studi femministi e di genere” presso la Facoltà Valdese di Teologia di Roma. Gewinnen.

Nella sua relazione ci presenterà l’interpretazione femminista di un testo biblico che, speriamo, farà innescare una discussione vivace.

Seguirà la tradizionale colazione a buffet di “stampo tedesco” (contributo spese: 5 Euro).

Prenotazioni entro il 31/01 alla Pastora, Ruth Boeri o Andrea Massias.

Naturalmente sono invitati anche tutti gli uomini interessati!

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Führung durch das Chagall-Museum in Nizza / Visita guidata al Museo Chagall Auf Einladung des derzeitigen Pastors unserer Nachbargemeinde werden wir am 3. März zu einem Besuch des Chagall-Museums in Nizza-Cimiez aufbrechen: Gerhard Jacobs hat angeboten, unsere Gruppe individuell durch das „Musée national du message biblique Marc Chagall“ zu führen! Bereits an dieser Stelle: Herzlichen Dank!

Der weitere Verlauf des Tages ist noch nicht in allen Einzelheiten planbar, da sich am besagten Wochenende auch Gerhard Jacobs Nachfolger in Nizza (ab Sommer 2019) vorstellen wird, aber natürlich hoffen wir auf ein Treffen mit der Gemeinde. Auch ein kleiner Rundgang durch die in den vergangenen Jahren sehr verschönerte Altstadt soll nicht fehlen.

Da am ersten Sonntag eines jeden Monats der Eintritt in die staatlichen Museen Frankreichs frei ist, entstehen nur Fahrtkosten. Voraussichtlich erfolgt die Anreise in Privat-PKWs von der Kirche in Sanremo aus.

Genueser Gemeindemitglieder können sich dem Ausflug gern anschließen!

Su invito dell’attuale pastore dei nostri „vicini di casa“, il 3 marzo partiremo per una visita del Museo Chagall a Nizza-Cimiez: Gerhard Jacobs ci ha offerto una visita guidata speciale nel „Musée national du message biblique Marc Chagall“! Grazie di cuore già adesso!

L’ulteriore andamento della giornata non è ancora prevedibile nei minimi dettagli perché nello stesso fine settimana si presenterà il successore di Gerhard Jacobs a Nizza (a partire dell’estate 2019), ma certamente cercheremo di incontrare anche la Comunità di Nizza.

Non mancherà un piccolo giro nel centro storico, dove negli anni passati sono stati realizzati molti lavori per una migliore vivibilità della città.

Siccome in Francia la prima Domenica di ogni mese l’ingresso ai musei statali è libero, ci saranno solo le spese di viaggio. Probabilmente andremo in auto private partendo dalla chiesa di Sanremo.

Membri della Comunità di Genova che volessero partecipare saranno ospiti benvenuti!

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Alle, außer mir "Seit den Zeiten der Königin von Saba und des Königs Salomon passieren zwei Dinge, wenn Fremde aufeinandertreffen: Krieg oder Liebe. Und häufiger noch beides zugleich." schreibt Francesca Melandri in ihrem Roman "Alle, außer mir" (S. 489).

Ich wusste, dass Italien und Äthiopien etwas miteinander zu tun hatten, denn als ich vor Jahren meinen Bruder in Äthiopien besucht habe, sahen wir einige Brücken, die so garnicht afrikanisch aussahen. "Die haben die Italiener gebaut." Jetzt gab er mir diesen Roman zu lesen. Welch eine Geschichte... Sie beginnt spannend und durchaus unterhaltsam: Eines Tages im Jahr 2010 steht bei Ilaria Profeti in Rom ein junger Mann mit dunkler Hautfarbe vor der Tür und behauptet, ihr Neffe zu sein. Er zeigt ihr seinen Ausweis. Sein Name: Shimeta Ietmgeta Attilaprofeti. Attila Profeti ist Ilarias Vater. Er lebt noch mit seiner zweiten (oder war es die dritte?) Frau in Rom, kann aber nichts mehr zur Aufklärung beitragen. Doch langsam und unaufhaltsam wird man als Leserin immer tiefer in den Strudel der Geschichte hineingezogen, in der Faschismus und Kolonialisierung, Migration und Rassismus eng mit der Geschichte dieser Familie verwoben werden. Man kann nicht aufhören, zu lesen; man will nicht glauben, was man liest, weil man eigentlich nicht aufhören will, an der Seite der Tochter den alten Profeti, ihren Vater, zu mögen. Man kann sich den Fragen nicht entziehen, die diese Geschichte aufwirft... und das sind viele, bedrängende, beschämende.

Zehn Jahre hat die Autorin in Archiven recherchiert, ist selbst nach Äthiopien gereist, um mit Zeitzeugen zu sprechen. Man kann also davon ausgehen, dass das, was sie beschreibt, den Tatsachen entspricht, obwohl man es eigentlich nicht wahrhaben will... Dabei gelingt es Francesca Melandri, die Ereignisse ohne den Unterton moralischer Entrüstung zu beschreiben. Das ist eine der Stärken ihres Romans. Es wäre zu einfach, mit dem Finger auf die Täter zu zeigen.

Das Buch kann sowohl auf Deutsch als auch auf Italienisch bei mir ausgeliehen werden. Im ersten Halbjahr 2019 betreut mein Bruder, Pastor i.R. Martin Kruse, der 12 Jahre in Äthiopien gelebt hat, die Deutsche Gemeinde in Addis Abeba. Die Gelegenheit wäre günstig, auf den Spuren der gemeinsamen Geschichte mit einer kleinen Gruppe nach Addis Abeba zu reisen. Wer daran Interesse hätte möge sich bis Mitte Januar bei mir melden!

Pastora Elisabeth Kruse Sangue giusto «Fin dai tempi della regina di Saba e del re Salomone» le aveva detto, «quando gli stranieri s’incontrano succedono due cose: la guerra o l’amore. Più spesso, tutt’e due insieme» scrive Francesca Melandri nel suo romanzo Sangue giusto.

Sapevo che l’Italia e l’Etiopia avevano qualcosa a che fare l’una con l’altra perché quando anni fa sono stata a trovare mio fratello in Etiopia, abbiamo visto dei ponti che non sembravano affatto africani. “Li hanno costruiti gli italiani”. Un po‘ di tempo fa mio fratello mi dette…“questo romanzo da leggere. Che storia… Inizia in modo avvincente e molto piacevole: un giorno nel 2010 davanti alla porta di Ilaria Profeti a Roma si trova un giovane dalla pelle scura che sostiene di essere suo nipote; le mostra il suo passaporto. Il suo 9

nome: Shimeta Ietmgeta Attilaprofeti. Attila Profeti è il soprannome del padre di Ilaria, Attilio Profeti. Vive ancora con la sua seconda (o era la terza?) moglie a Roma, ma non può più contribuire a chiarire i fatti. Eppure lentamente e in modo inarrestabile come lettrice vengo trascinata sempre più in basso nel vortice della storia nella quale il fascismo e la colonizzazione, la migrazione e il razzismo vengono intrecciati strettamente con la storia di questa famiglia. Non si riesce a smettere di leggere; non si vuole credere a ciò che si legge perché in realtà non si vuole smettere – a fianco della figlia – di amare il vecchio Profeti, suo padre. Non ci si può sottrarre alle domande che questa storia solleva… e sono tante, incalzanti, imbarazzanti.

Per dieci anni l’autrice ha ricercato negli archivi, è andata lei stessa in Etiopia per parlare con dei testimoni del tempo. Si può quindi partire dal presupposto che quello che scrive sia vero anche se, in fondo, non lo si vuole ammettere… Francesca Melandri riesce a descrivere gli avvenimenti senza il fondo di indignazione morale; questa è una delle forze del romanzo. Sarebbe troppo facile puntare il dito contro gli autori dei misfatti.

Si può prendere in prestito da me il libro sia in tedesco sia in italiano o scaricarlo gratuitamente come e-book in italiano. Nei primi sei mesi del 2019 mio fratello, il pastore a riposo Martin Kruse, che ha vissuto 12 anni in Etiopia, si occuperà della comunità tedesca di Addis Abeba. L’occasione sarebbe propizia per andare ad Addis Abeba con un piccolo gruppo. Chi avesse interesse me lo faccia sapere per favore entro metà gennaio!

Pastora Elisabeth Kruse

„Was für ein Vertrauen“ – so lautet die Losung für den Deutschen Evangelischen Kirchentag in Dortmund vom 19. bis 23. Juni 2019 – die Themen: Migration, Digitalisierung, soziale Teilhabe, Europa u.a. Es gibt Gottesdienste, Konzerte, Podien, Workshops und Diskussionen mit vielen prominenten Gästen. Die ELKI wird wieder mit einem Stand auf dem Markt der Möglichkeiten vertreten sein. Bis zum 8. April 2019 gibt es einen Frühbucher-Vorteil. Das Ticket kann man bestellen unter: www.kirchentag.de/teilnehmen In den Gottesdiensten am 17. (Genua) und 24. (Sanremo) Februar werden Losung und Logo des DEKT Thema sein. Herzliche Einladung!

“Che fiducia!” – questo è il motto per il Kirchentag, la Giornata Evangelica Tedesca a Dortmund dal 19 al 23 giugno 2019 nel quale la CELI sarà di nuovo presente con un banchetto al “Mercato delle opportunità”.

Durante il culto del 17 febbraio (a Genova) e del 24 febbraio (a Sanremo) tema saranno il versetto e il logo del Kirchentag. Siete calorosamente invitati!

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EINLADUNG ZUR ORDENTLICHEN GEMEINDEVERSAMMLUNG DER GEMEINDE GENUA 2019 Sonntag, 7. April 2019 im Anschluss an den Gottesdienst in der Kirche Genua-Nervi, 1. Einberufung um 11.00 Uhr, 2. Einberufung um 11.30 Uhr TAGESORDNUNG Eröffnung und Begrüßung 1.

Feststellen der Beschlussfähigkeit/ Liste

2.

Verabschiedung des Protokolls der letzten ordentlichen Gemeindeversammlung 2018

3.

Bericht der Pfarrerin

4.

Bericht des Kirchenvorstandes

5.

Bericht der Schatzmeisterin, Vorlage des Haushaltsabschlusses 2018

6.

Kostenvoranschlag 2019

7.

Bericht der Kassenprüfer

8.

Entlastung des Kirchenvorstands

9.

Wahl von 2 Synodalen

10. Verschiedenes

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------CONVOCAZIONE ASSEMBLEA GENERALE DELLA COMUNITÀ DI GENOVA 2019 Il 7 aprile 2019 dopo il culto nella Chiesa Genova Nervi, Via Capolungo 18 1a convocazione ore 11.00, 2a convocazione ore 11.30 ORDINE DEL GIORNO Apertura e saluto 1.

Accertamento dei presenti per il numero legale/ lista

2.

Lettura e accettazione del verbale dell’assemblea ordinaria 2018

3.

Rapporto della Pastora

4.

Rapporto del consiglio

5.

Rapporto della tesoriera e consuntivo del bilancio 2018

6.

Preventivo 2019

7.

Relazione dei revisori

8.

Manleva del consiglio di Chiesa

9.

Elezioni di due sinodali per il periodo 2020-2023

10. Varie 11

TERMINE / APPUNTAMENTI COMUNITÀ DI GENOVA Il Culto è bilingue / Der Gottesdienst ist zweisprachig

Dicembre / Dezember 24 dicembre 17.00 30 dicembre 10.30 Gennaio / Januar 06 gennaio 10.30 15 gennaio 19.30 18 – 25 gennaio 20 gennaio 29 gennaio

10.30 20.00

Febbraio / Februar 03 febbraio 10.30 12 febbraio 19.30 17 febbraio 10.30 26 febbraio 20.00 Marzo / März 01 marzo 03 marzo 12 marzo 17 marzo

10.30 19.30 10.30

Aprile / April 02 aprile 07 aprile

20.00 10.30

16 aprile 21 aprile

19.30 10.30

30 aprile

20.00

Christvesper / Culto della Vigilia di Natale Gottesdienst / Culto

Chiesa Chiesa

Abendmahlgottesdienst / Culto con Santa Cena Bibelteilen / Condividere la Bibbia Gebetswoche für die Einheit der Christen Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani Gottesdienst / Culto Agapemahl / Culto con Agape

Chiesa Pastorato

Chiesa Sala Luterana

Abendmahlsgottesdienst / Culto con Santa Cena Chiesa Bibelteilen / Condividere la Bibbia Pastorato Gottesdienst / Culto Chiesa Agapemahl / Culto con Agape Sala Luterana

Weltgebetstag / Giornata Mondiale della Preghiera Ausflug nach Nizza – Chagall-Museum / gita a Nizza – Museo Chagall Gottesdienst / Culto Chiesa Bibelteilen / Condividere la Bibbia Pastorato Abendmahlsgottesdienst / Culto con Santa Cena Chiesa

Agapemahl / Culto con Agape Gottesdienst / Culto Gemeindeversammlung / Assemblea ordinaria Bibelteilen / Condividere la Bibbia Ostergottesdienst mit Abendmahl / Culto di Pasqua con Santa Cena Agapemahl / Culto con Agape

Sala Luterana Chiesa Pastorato Chiesa Sala Luterana

Il gruppo di danza meditativa si incontra ogni mercoledì alle ore 20 nella sala Luterana con Valentina (393 231 4555).

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TERMINE / APPUNTAMENTI COMUNITÀ DI SANREMO Il Culto è bilingue / Der Gottesdienst ist zweisprachig Dicembre / Dezember 22 dicembre 17.00 23 dicembre 10.00 25 dicembre 17.00 31 dicembre 17.00

CONCERTO – OpenOrchestra (Orchestra Giovanile) Gottesdienst / Culto Weihnachtsgottesdienst / Culto di Natale Abendmahlgottesdienst / Culto con Santa Cena

Chiesa Chiesa Chiesa Chiesa

CONCERTO – Note Libere (Orchestra Giovanile) Gemeindenachmittag Abendmahlgottesdienst / Culto con Santa Cena Gebetswoche für die Einheit der Christen Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani Bibelteilen / Condividere la Bibbia CONCERTO – Trio Calliope (oboe, corno, pianoforte) Gottesdienst / Culto

Chiesa Via Pallavicino Chiesa

Via Pallavicino

10.00 15.30 17.00 10.00

Frauenfrühstück / Colazione delle donne con Letizia Tomassone Abendmahlgottesdienst / Culto con Santa Cena Bibelteilen / Condividere la Bibbia CONCERTO – Duo Gardel (fisarmonica, pianoforte) Gottesdienst / Culto

Marzo / März 01 marzo 03 marzo 08 marzo 10 marzo 23 marzo 24 marzo

15.30 10.00 17.00 09.30

Weltgebetstag / Giornata mondiale della Preghiera Ausflug nach Nizza – Chagall-Museum / gita a Nizza – Museo Chagall Gemeindenachmittag Via Pallavicino Abendmahlgottesdienst / Culto con Santa Cena Chiesa CONCERTO – Trio Frühling (violino, cello, pianoforte) Chiesa Gottesdienst / Culto Tempio Valdese

Aprile / April 12 aprile 13 aprile 14 aprile 19 aprile

15.30 17.00 10.00 17.00

20 aprile

20.00

28 aprile

09.30

Gennaio / Januar 06 gennaio 17.00 11 gennaio 15.30 13 gennaio 10.00 18 – 25 gennaio 25 gennaio 26 gennaio 27 gennaio

15.30 17.00 10.00

Febbraio / Februar 08 febbraio 10.00 10 febbraio 22 febbraio 23 febbraio 24 febbraio

Bibelteilen / Condividere la Bibbia CONCERTO – Andrea Baggioli, pianoforte Abendmahlgottesdienst / Culto con Santa Cena Musik und Wort zum Karfreitag: Scarlatti, Stabat Mater, Passionsgeschichte Osternachtgottesdienst mit Abendmahl / Culto di Pasqua con Santa Cena Gottesdienst / Culto

Via Pallavicino Chiesa Chiesa

Chiesa Via Pallavicino Chiesa Chiesa

Via Pallavicino Chiesa Chiesa Chiesa Chiesa Tempio Valdese

Il gruppo di danza meditativa di Carmen Boeri si incontra i seguenti sabati (ore 17 in chiesa): 12 e 19 gennaio; 2, 9 e 16 febbraio; 9, 16 e 30 marzo; 6 e 27 aprile 13

Gebetswoche für die Einheit der Christen, 18. - 25. Januar 2019 „Gerechtigkeit, Gerechtigkeit – ihr sollst du nachjagen (Deuteronomium 16,18-20)

A Genova: Giornata per l’Ebraismo: 17 gennaio 2019 ore 18, Sala Quadrivium – Piazza Santa Marta 2, Incontro Ebraico- Cristiano, Conferenza sul tema „Ester“ Relatori: Dott. Rav. Giuseppe Momigliano, Rabbino capo della comunità di Genova, Prof. Dott. Daniele Garrone, Docente di Antico Testamento presso la Facoltà valdese di teologia, Prof. Don Giorgio Ghio, Docente di Sacra Scrittura Settimana per l'Unità dei Cristiani: 18 gennaio 2019 ore 18, Sala Quadrivium – Piazza Santa Marta 2 Conferenza sul tema: Prospettive dell‘ecumenismo a 70 anni dalla costituzione del CEC (Consiglio Ecumenico delle Chiese), parlerà il Prof. Dott. Fulvio Ferrario, Docente di Teologia sistematica presso la Facoltà valdese di teologia, introdotto da Don Fontana.

19 gennaio ore 21, Parrocchia N.S. della Provvidenza, Via Vesuvio/Via Capri Incontro di preghiera serale 23 gennaio ore 18, Chiesa Ortodossa Romena, Piazza Giovanni Antonio Aprosio 17 e 25 gennaio ore 18, Chiesa Anglicana, Piazza Marsala: Incontri di preghiera A Sanremo: gli incontri saranno pubblicati appena stabiliti.

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Giornata Mondiale di Preghiera: venerdì 1° marzo 2019 Venite, è pronto” – è così che le donne dalla Slovenia hanno intitolato la liturgia per la prossima Giornata Mondiale di Preghiera. Siamo curiosi di sapere come interpretano queste parole ben note della liturgia della Santa Cena.

La Rete delle Donne Luterane della CELI invita nuovamente a un fine settimana di preparazione per le donne interessate, questa volta a Trieste:

Il mondo unito in una sola preghiera Un fine settimana nel segno della Giornata Mondiale di Preghiera Trieste, 26-27 gennaio 2019

Invito a tutte le donne cristiane Incontro preparatorio sulla Slovenia

L’ora e il luogo delle manifestazioni del 1° marzo a Genova e a Sanremo saranno resi noti non appena saranno fissati.

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Getreu den Wurzeln und offen in der Welt So hat Nicole Steiner, die neue Presseverantwortliche der ELKI, ihren Bericht über das Jubiläum überschrieben, das wir in Genua am 27. Oktober feiern konnten. Der "Bilderbogen Genua" gibt Ihnen einen Eindruck von diesem Tag. Die Kirche war trotz sintflutartigen Regens gut gefüllt. Wir haben einen festlichen Gottesdienst gefeiert, musikalisch bereichert nicht nur durch Orgel- und Posaunenspiel, sondern auch durch den Chor Voci di due Paesi unter der Leitung von Maestro Fabrizio Callai. Besondere Gäste waren der neue Süd-Europa Beauftragte der EKD, Dr. Olaf Waßmuth, Dekan Heiner Bludau und vier ehemalige Pfarrer der Gemeinden Genua/Sanremo: Berend Wellmann (19891996), Jürgen G. Astfalk (1996-2006), Maike Bendig (2006-2011) und Jakob Betz (20112017), außerdem die Stadtverordnete Marta Brusoni in Vertretung des Bürgermeisters Marco Bucci. Auch die Ökumene war erfreulich stark vertreten und hat regen Anteil an diesem fröhlichen Ereignis genommen.

Im Anschluss an den Gottesdienst ließ Gemeindepräsident Paolo Musso die Geschichte der Gemeinde Revue passieren, die in ihren Anfängen den Deutschsprachigen in Genua Heimat bot, während sie sich heute als bilinguale Gemeinde lutherischer Prägung versteht, offen für alle Menschen, egal welcher Herkunft und Sprache.

Olaf Waßmuth bezog sich in seinem Grußwort auf die Losung für den 27.

Oktober aus dem Brief an die Hebräer (Hebr. 12, 1-2), “Lasst uns alle Last abwerfen..., geduldig laufen in dem Kampf, der vor uns liegt und auf Jesus schauen, den Anfänger und Vollender des Glaubens.” In 150 Jahren, so Waßmuth, „gibt es keinen, der nicht schon auf den Schultern eines anderen steht. Gemeinden sind Staffelläufer, aber nur Christus wird den Lauf vollenden.“

Dr. Olaf Waβmuth

Dekan Heiner Bludau, Jutta Sperber (derzeit Pfarrerin in Sizilien) und Alfredo Talenti (Gemeinde Mailand) betonten, dass es eine Zukunft für die lutherischen Gemeinden nur geben könne, wenn sie sich weiterhin öffneten. Pfarrerin Maike Bendig hatte Marzipan mitgebracht, um es mit den Schwestern und Brüdern der Ökumene zu teilen (das haben wir in der Zwischenzeit getan). Jakob Betz rief dazu auf, auch weiterhin glaubwürdige Zeugen Jesu in dieser Stadt zu sein.

Ein besonderes Geschenk hatte Erhard Stoehr, Vorsitzender des Ortskomitees der Seemannsmission Genua in Vertretung der Leiterin Barbara Panzlau mitgebracht: eine Schiffsglocke. Sie wird in Zukunft zum Gottesdienst rufen.

Im Hotel Astor bestand beim abschließenden Buffet dann reichlich Gelegenheit, sich zu stärken und mit alten und neuen Bekannten zu plaudern.

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Memore delle radici e aperto al mondo Così Nicole Steiner, la nuova responsabile della comunicazione della CELI, ha intitolato il suo reportage sull’anniversario che abbiamo potuto festeggiare a Genova il 27 ottobre scorso. Impressioni genovesi vi dà una sensazione di questa giornata. La chiesa, nonostante la pioggia torrenziale, era piena. Abbiamo celebrato un culto solenne, arricchito musicalmente non soltanto da organo e tromba, ma anche dal coro Voci di due Paesi sotto la direzione del Maestro Fabrizio Callai. Ospiti speciali sono stati il nuovo responsabile della EKD (Chiesa evangelica tedesca) per il Sud-Europa, Olaf Waßmuth, il Decano Heiner Bludau e quattro ex pastori delle comunità Genova e Sanremo: Berend Wellmann (1989-1996), Jürgen G. Astfalk (1996-2006), Maike Bendig (2006-2011) e Jakob Betz (2011-2017), inoltre la consigliera comunale Marta Brusoni come rappresentante del sindaco Marco Bucci.

Anche l’ecumene era fortemente rappresentata e ha partecipato attivamente a questo evento gioioso.

Alla fine del culto il presidente della comunità Paolo Musso ha ripercorso le tappe della storia della comunità che all’inizio ha offerto un posto dove sentirsi a casa a Genova a chi era di lingua tedesca, mentre oggi si vede come una comunità bilingue di impronta luterana, aperta a tutti, di qualsiasi provenienza e lingua.

Olaf Waßmuth nel suo saluto ha fatto riferimento al versetto per il 27 ottobre dalla Lettera agli Ebrei (Ebrei 12,1-2): “Deponiamo ogni peso…, corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta”. In 150 anni – ha detto Waßmuth – “non c’è nessuno che non possa contare sull’appoggio di qualcuno che l’ha preceduto. Le comunità sono come una staffetta, ma solo Cristo concluderà la corsa”.

Il decano Heiner Bludau, Jutta Sperber (attualmente pastora in Sicilia) e Alfredo Talenti (comunità di Milano) hanno sottolineato che ci può essere un futuro per le comunità luterane se queste continuano ad aprirsi. La pastora Maike Bendig ha portato del marzapane per condividerlo con i fratelli e le sorelle dell’ecumene (nel frattempo lo abbiamo fatto).

Paolo Musso (a sinistra) e Jakob Betz (a destra) Jakob Betz ha esortato a continuare a essere dei testimoni credibili di Gesù in questa città.

Un regalo speciale lo ha portato Erhard Stoehr, il presidente del comitato genovese della Missione Marittima, in rappresentanza della responsabile Barbara Panzlau: una campana da nave. In futuro chiamerà a raccolta per andare al culto.

All’hotel Astor c’è stata poi abbondantemente occasione di rifocillarsi e di chiacchierare con conoscenze vecchie e nuove.

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Grußwort von Pfarrer i.R. Berend Wellmann zum 150-jährigen Jubiläum der Gemeinde Genua Mit großer Freude habe ich Ihre Einladung zum 150.

Compleanno della Comunità Evangelica Luterana di Genova angenommen und bin gerne nach Genua "zurück" gekommen. Ich bringe die Erinnerung an sechs sehr schöne und lehrreiche Jahre mit, die mich mit dieser Stadt und mit dieser Gemeinde verbunden haben.

Mir fallen dabei Wege und Namen ein wie "Genova Principe", Via Balbi, die Vicoli, Via Assarotti und (damals noch) der Largo G. Giardino (14), dann Nervi, die Deutsche Schule in der Via Caffaro – der Hafen, Paläste und natürlich das Meer und San Remo. Und: der erste Anruf in der ersten Woche zu einer "Dienstbesprechung" mit dem Vice-Decano: "am Donnerstag um 11 Uhr" in der Bar im Bahnhof von Pisa.

Berend Wellmann, Pastor Genua/Sanremo 1989-1996

Es waren die neunziger Jahre; in diese Zeit fiel das 125jährige Jubiläum der Kirchengemeinde (im Oktober 1993) und davor, im April 1993, der Abschluss des Staatsvertrages zwischen der ELKI und dem italienischen Staat – die "Intesa", die von Hanna Brunow-Franzoi, der Präsidentin der Synode, und von Giuliano Amato, dem damaligen Ministerpräsidenten, in Rom im Palazzo Chigi unterzeichnet wurde, und der die Situation der Kirche, der ELKI, entscheidend veränderte.

Wir waren in Genua (und sind es vielleicht noch) eine "klassische" Auslandsgemeinde: mit dem Glück, in Italien zu leben und zu arbeiten; mit der selbstverständlichen Bereitschaft, sich in beiden Sprachen, in Deutsch und in Italienisch, zu bewegen – manche auch in Genuesisch, und wir waren, ermuntert durch die ungewöhnliche Offenheit und das Entgegenkommen des damaligen Kardinals-Erzbischofs Canestri, bereit für eine "esperienza di ecumenismo" – und natürlich immer für eine Zusammenarbeit mit den benachbarten Waldensern.

Anders als bei der Gründung vor 150 Jahren, als auch die politischen Verhältnisse in unseren Ländern und in Europa noch andere waren, haben wir die Existenz einer Auslandsgemeinde nicht mehr als sprachliche oder religiöse Abgrenzung gesehen, sondern wie auch die jeweilige tägliche berufliche Arbeit von Ihnen als einen Beitrag zum Leben dieser Stadt und als offene Einladung an alle, die daran teilnehmen wollten.

Parallel dazu gab und gibt es in Genua – und bot großartige Momente der Zusammenarbeit und Beratung – die Deutsche Schule mit ihren Lehrern, außerdem das Internationale Evangelische Krankenhaus (OEI – lange mit Walter Meuser als seinem Präsidenten), dann das Generalkonsulat (mit Herrn Birmelin zuerst und dann mit Hans-Burkhard Sauerteig als Generalkonsul) und das Goethe-Institut, zu dem Tracy Kundrat damals schon gehörte – und 18

mit ihr vor allem Hella und Dieter Voith, deren besonderem Einsatz wir dieses Glasfenster von Hans Thoma verdanken, das in Rapallo ausgemustert worden war.

In diesem Kontext habe ich die Gemeinde – und auch die Stadt – in ihrer ganzen Lebendigkeit erlebt; in meiner Erinnerung waren es reiche Jahre, für die ich außerordentlich dankbar bin.

Inzwischen ist die hiesige Pfarrstelle nach meiner Zählung mit Elisabeth Kruse (aus Berlin) zum 21. Mal in ihrer 150jährigen Geschichte besetzt worden und mit Signor Paolo Musso zum ersten Mal das Amt des Präsidenten mit einem Italiener. "Camminare insieme" – das wünsche ich Ihnen in allen Bereichen des Lebens und des Glaubens und für die nächsten 150 Jahre.

BEREND WELLMANN

Il saluto del pastore a riposo Berend Wellmann per il 150° anniversario della Comunità di Genova Con grande gioia ho accettato il vostro invito per il 150° compleanno della Comunità Evangelica Luterana di Genova e sono tornato volentieri “indietro” a Genova. Porto con me il ricordo di sei anni molto belli e formativi, che mi hanno legato a questa città e a questa comunità.

Mi vengono in mente vie e nomi come "Genova Principe", Via Balbi, dei Vicoli, Via Assarotti e (allora ancora) del Largo G. Giardino 14, poi Berend Wellman, pastore di Genova / Sanremo 1989-1996 Nervi, la Scuola Germanica in Via Caffaro – il porto, palazzi e naturalmente il mare e Sanremo.

E ancora: la prima telefonata nella prima settimana per una “conversazione di servizio” con il vice-decano: “giovedì alle 11” nel bar dentro alla stazione di Pisa.

Erano gli anni Novanta; a quel tempo ci fu il 125° anniversario della comunità di chiesa (nell’ottobre del 1993) e prima, nell’aprile 1993, la stipulazione del trattato tra la CELI e lo Stato italiano, “l’intesa”, che fu firmata da Hanna Brunow-Franzoi, la presidentessa del Sinodo, e da Giuliano Amato, l’allora Presidente del Consiglio, a Roma a Palazzo Chigi, e che cambiò in maniera decisiva la situazione della Chiesa, della CELI. A Genova eravamo (e forse lo siamo ancora) una comunità all’estero “classica”: con la fortuna di vivere e di lavorare in Italia; con la ovvia disponibilità a muoversi in entrambe le lingue, in tedesco e in italiano… alcuni anche in genovese ed eravamo – incoraggiati dalla straordinaria apertura e il venire incontro dell’allora cardinale-arcivescovo Canestri – disposti a una “esperienza di ecumenismo”… e naturalmente sempre disposti a una collaborazione con i vicini valdesi.

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A differenza della fondazione 150 anni fa, quando anche la situazione politica nei nostri Paesi e in Europa era diversa, non abbiamo più visto l’esistenza di una comunità all’estero come una delimitazione linguistica o religiosa, bensì come anche il vostro lavoro professionale quotidiano come un contributo alla vita di questa città e come un invito aperto a tutti coloro che vi volevano prendere parte.

Parallelamente c’era e c’è a Genova – e offriva momenti favolosi della cooperazione e della consultazione: la Scuola Germanica con i suoi insegnanti, inoltre l’Ospedale Evangelico Internazionale (OEI, a lungo con Walter Meuser suo presidente), poi il Consolato Generale (con il signor Birmelin prima e poi con Hans-Burkhard Sauerteig come Console generale) e il Goethe-Institut, al quale apparteneva già allora Tracy Kundrat – e con lei soprattutto Hella e Dieter Voith al cui impegno speciale dobbiamo questa vetrata di Hans Thoma, che era stata scartata a Rapallo.

In tale contesto ho vissuto la comunità – e anche la città – in tutta la sua vitalità; nel mio ricordo sono stati anni ricchi per i quali sono straordinariamente riconoscente. Nel frattempo con Elisabeth Kruse (da Berlino), secondo il mio conteggio, il posto pastorale è stato occupato per la 21ª volta nella sua storia di 150 anni e con il signor Paolo Musso l’incarico di presidente è ricoperto per la prima volta da un italiano. “Camminare insieme”, questo è ciò che vi auguro in tutti i campi della vita e della fede e per i prossimi 150 anni.

BEREND WELLMANN

Il Coro Voci di Due Paesi, durante il culto solenne per i 150 anni della Comunità Luterana di Genova Foto: Paolo Decreti

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Cuore giovane - Progetto di intrattenimento sociale nella sala Luterana Ospitiamo un progetto meraviglioso nella nostra sala in Via Assarotti: PER CHI? Il progetto è rivolto ad un'utenza che si può inquadrare nella “fascia di mezzo”: è quella fascia di persone che stanno tra gli anziani completamente autosufficienti (che frequentano circoli bocce, bridge, ecc..) e quelli con patologie neurologiche piuttosto gravi (che solitamente vanno in centri diurni).

Sono persone che necessitano di accompagnamento o assistenza quotidiana (badante) perché non ricordano, non riescono a svolgere autonomamente tutti gli atti quotidiani o perché avrebbero bisogno di socializzare, ma hanno difficoltà.

I centri attualmente presenti a Genova sono per lo più per persone completamente autosufficienti o centri diurni per persone malate o molto vecchie. Per la “fascia di mezzo”, il contesto attuale non è strutturato per accoglierli e dare loro continui stimoli in strutture adeguate.

OBIETTIVO Le persone sole e/o con piccoli deficit, in genere, non hanno stimoli e non si sentono di partecipare ad iniziative per loro troppo impegnative; ciò può innescare un circolo vizioso (senso di inadeguatezza, stress, ecc..) che aumenta i fattori di rischio neurodegenerativi. I figli sono sempre più sacrificati e in difficoltà per la gestione del genitore che viene lasciato a casa da solo o con accompagnamento, ma non ha alcuna stimolazione neurologica e fisica.

E' necessario creare dei centri ricreativi per questa specifica utenza al fine di farla socializzare, far trascorrere in serenità alcune ore, dando stimoli, facendola sentire a proprio agio e in armonia. Anche i figli potranno beneficiarne ed apprezzare maggiormente il tempo da dedicare ai genitori.

METODOLOGIA Il progetto è realizzato sulla base dei seguenti capisaldi metodologici: • centralità della persona intesa come individuo (ovvero soggetto unitario e non divisibile), come portatrice di risorse e non come somma di problemi da affrontare in maniera segmentata; • valorizzazione delle risorse di ciascun partecipante, in una logica positiva di promozione delle abilità e delle competenze; • centralità del desiderio come motore dell’agire della persona e come forza propulsiva per l’attribuzione di senso al tempo ed alle azioni; • valorizzazione della relazione tra l’anziano e l’operatore e tra pari.

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MODALITA' D’ESECUZIONE Il progetto è già stato sperimentato con successo dal 15 al 30 giugno 2018 presso Villa Gruber. Si teneva due volte la settimana (martedì e sabato pomeriggio).

Le attività che si svolgevano erano variegate: musica, ballo, ginnastica, canto, disegno; tutte le attività si svolgevano senza un orario preciso, ma in funzione dell'utenza e dei suoi desideri, in un ambiente molto accogliente e familiare.

I volontari disponibili hanno varie competenze: gestionali, organizzative e esperienza diretta con utenza di tale fascia; insegnante di ginnastica e animatrice, musicoterapista (insegnante di pianoforte al conservatorio e cantante), attore (racconta storie, letture e brani comici, intrattenitore con giochi di magia e carte), disegnatrice, danzaterapeuta, insegnante di francese, ecc. Tutte le figure hanno fatto una formazione interna per praticare la stessa metodologia di empatia ed accoglienza.

QUANDO: martedì e sabato dalle 15.00 alle 18.30 Via Assarotti 21A Dott.ssa Manuela Cappello, cell. 335.7855218, cappello_manuela@tiscali.it

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↓ Festa del raccolto

↑ Candele per le vittime del crollo del Ponte Morandi

Festa per i 150 anni della Comunità di Genova ↓

Impressioni genovesi

Foto: Paolo Decreti

↓ Festa della Riforma

Visitazione →

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Pfarramt/Ufficio Pastorale Pfarrerin/Pastora: Elisabeth Kruse Via Francesco Nullo 10/17 16147 Genova Tel: 010 3776446 – Cell +39 3890035631 E-Mail: genova@chiesaluterana.it Presidente Genova: Paolo Musso Tel. 010 2530 428 - Cell: 328 388 6471 Vicepresidente Genova: Elvira Ackermann Cell: 393 912 8484 Presidente Sanremo: Dr. Andrea Massias Cell: 348 3751962 Vicepresidente Sanremo: Michele Riva Cell: 339 6283167 Kirche/Chiesa Genova-Nervi Via Capolungo 18

Sala Luterana/Luthersaal Via Assarotti, 21 A

Gemeindekonto Genua Conto Corrente Genova: Comunità Ev. Luterana di Genova UniCredit Genova IBAN: IT 03 E 02008 01400 000100390589 BIC: UNCRITM 1100

Kirche/Chiesa Sanremo Corso Garibaldi 37

Gemeindekonto Sanremo Conto Corrente Sanremo: BCI Intesa Banca Prossima Sanremo IBAN: IT 50 S033 5901 6001 0000 0115 119 BIC: BCITITMX

www.chiesaluterana.it IMPRESSUM / COLOPHON Redaktion / Redazione: Elisabeth Kruse, Andrea Massias Layout / Impaginazione: Riccardo Pezzi Übersetzungen / Traduzioni: Katia Cavallito Herausgeber / Curatela: Gemeinden Genua und Sanremo / Comunità di Genova e Sanremo 24