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Sabato 22 aprile 2017

PTV

MISS ITALIA

Miss Italia e il suo staff ricordano Enzo Mirigliani nel centenario della nascita. Il patron del più importante concorso di bellezza femminile era nato in un paesino della provincia di Catanzaro, Santa Caterina sullo Jonio, il 22 aprile del 1917. Appena compiuti i diciassette anni, Mirigliani abbandona il paese per arruolarsi nell’Esercito italiano. Sergente maggiore in Africa orientale, combattente ad El Alamein, fuggito da un campo di raccolta tedesco in Italia, grazie ai buoni uffici di una donna, Mirigliani, subito dopo la Seconda guerra mondiale si inventa letteralmente la formula del concorso di bellezza che poi ha fatto la storia del costume nel nostro Paese. E da quel

Ricordato Mirigliani nel centenario della nascita PATRON Enzo Mirigliani era nato nel 1917 scomparso nel 2011

momento è stato un successo tra belle donne e organizzazione efficiente. Nel 1991, grazie ad una nuova intuizione, oltre al concorso “Miss Italia”, si inventa “Miss Italia nel mondo” e poi altri titoli minori. Un concorso accolto in televisione dal 1979, e che dal 1988 al 2012 è stato appannaggio della Rai. Dal matrimonio con Rosy Ragno sono nate Patrizia e Rosaria. Ed è soprattutto la prima a prendere il testimone del padre. «Enzo - dice Patrizia - mi ha lasciato un’eredità che ha una linea semplice: la valorizzazione della bellezza». Enzo Mirigliani è scomparso nel 2011 a 94 anni. © riproduzione riservata

CULTURA&SOCIETÁ VENEZIA

GORIZIA

MILANO

Oggi, alle 17, al Museo di Palazzo Grimani (Castello 4858) concerto del Coro Rechoir di Uppsala

È aperta nella sede della Fondazione CaRiGo, la mostra “Gorizia Magica” dedicata a libri e giocattoli (1900-1945)

Oggi alle 14.30, alla rassegna Tempo di Libri saranno presentati i premi Segafredo Zanetti e Gambrinus

L’INTERVISTA «Dobbiamo difendere l’habitat nel quale viviamo Altrimenti sarà la fine»

Paolo Navarro Dina VENEZIA

«Ah Venezia! Mi ricordo da ragazzina, quando ci venivo da Trieste e vendevano la frutta caramellata nello stecco in Piazza San Marco. C’era un baracchino in vetro. E li dentro c’erano le prelibatezze. Che frutta!». Susanna Tamaro riscalda la voce al pensiero dolce del famoso “caramel Bepi”. La scrittrice nota negli anni per una serie di libri di successo da “Va dove ti porta il cuore” (1989), il primo di una lunga serie, fino ai più recenti, “Ogni angelo è tremendo” (2013); “Un cuore pensante” (2015) e il recentissimo “La tigre e l’acrobata” (2016), sarà in città da oggi per partecipare, come ospite e relatrice al Sinodo luterano 2017, nell’ambito delle celebrazioni organizzate per i 500 anni della Riforma di Martin Lutero. Non capita spesso che una scrittrice partecipi ad un Sinodo religioso. Cosa ha fatto scattare l’interesse? «E’ tutto molto semplice. Ricevo lettere dattiloscritte, tante email sul computer, ma ho deciso di accettare l’invito perchè nel caso del Sinodo mi è arrivata una lettera scritta a mano, con il suo francobollo. Insomma, per posta come una volta. E allora ho detto: accetto». Trionfa la genuinità, se non l’attaccamento alle “vecchie cose”. «Esattamente. E’ una cosa vecchia, così come oggi invecchiare è una cosa bruttissima (ride). Se si guarda in giro è vietato invecchiare. Così come è vietato morire. Certo, oggi si fa di tutto per prolungare la vita, ma la vecchiaia, quella con la V maiuscola, scompare dietro le quinte. Guardi un po’ quella signora, morta pochi giorni fa, aveva 117 anni». Non tutti ci arrivano, però ai 117 anni... «Perchè la società ci costringe sempre ad essere giovani. Si ricorda un tempo? La mia bisnonna era sempre vestita di nero. Mia mamma a 40 era gia anziana... Adesso

SCRITTRICE Susanna Tamaro vive a Orvieto in Umbria, ma è triestina di nascita in una famiglia multireligiosa

Sagredo, presentazione ufficiale del francobollo celebrativo della Comunità evangelica luterana in Italia (Celi). Nel pomeriggio, alle 15.30, l’incontro con la scrittrice Susanna Tamaro che parlerà sul tema “Crescere con saggezza”. In serata, in campo Santi Apostoli vi sarà una videoinstallazione dell’artista berlinese Philipp Geist.

mo, ma non abbiamo coscienza di lei». E anche la morte delle città sopraffatte dal turismo. Vedi alla voce Venezia. «Ah, l’invasione turistica. E’ una situazione incontrollabile. Lo vedo, in modo diverso, anche dove vivo io ad Orvieto. Tutto si trasforma in Disneyland e abbiamo perso il senso del rispetto. Succede a Venezia, a Firenze, a Roma e ad Orvieto». Bisognerebbe educare i turisti al rispetto e all’ambiente. «Esattamente. E l’habitat nel quale viviamo va tutelato e difeso. Ho molto a cuore questi temi, altrimenti è la fine dell’umanità. Complessivamente sono un po’ “pessimistina” sui temi dell’ambiente, anche se sono ottimista di natura. Sottovalutiamo troppo questi temi». Di questi temi non è difficile essere “pessimistini”... «Ah certo, basti pensare ai venti di guerra e alla persone che sono oggi al potere... Ricordo Trieste. Eravamo proprio sulla linea. La Guerra Fredda si sentiva. E a Gorizia c’era anche il Muro. Ora c’è l’enorme questione dell’immigrazione, con arrivi massicci e grossi problemi. Purtroppo non abbiamo tanti mezzi per affrontarli soprattutto con una classe politica impreparata ad affrontare una crisi epocale». Ora a che cosa sta lavorando? «A niente. Vado verso i sessant’anni e mi prenderò almeno un anno sabbatico, forse più di uno. Vorrei fare una cosa che non ho fatto in gioventù. Prendere un biglietto dell’Interail e fare il giro d’Europa».

© riproduzione riservata

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SusannaTamaro «Salvare l’ambiente» anche una settantenne si veste come la nipote. Non c’è più separazione dei ruoli». Il vecchio non vien solo per nuocere, però. «Certo, stiamo meglio in salute, facciamo cure. Siamo meno acciaccati. Ma non vogliamo vedere

il declino che ci angoscia. E questo non ci fa capire nemmeno il senso della morte. È come una recita continua». Come se le viene in mente? «Beh, si pensi alla spettacolarizzazione della morte. A tutti quei filmati che la mostrano. Li vedia-

LA MORTE

«Oggi abbiamo banalizzato il suo significato»

PROTESTANTI Venezia è la più antica comunità residente in Italia

Un Sinodo sull’attualità di Lutero La Chiesa evangelica luterana celebra il 500. anniversario della Riforma protestante. E in Italia, ha deciso di farlo a Venezia, dove vi è la più antica comunità italiana. Da oggi al 25 aprile, in città si terrà il Sinodo al quale parteciperanno numerose delegazioni provenienti da tutta Europa. Sarà presente anche il Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia. Il giorno clou del Sino-

do sarà il 24 aprile prossimo quando i pastori luterani si ritroveranno nella Chiesa evangelica di Campo Santi Apostoli in Venezia. Qui, alle 10.25 ci sarà la relazione di Stephan Oswald, già docente di lingua e letteratura tedesca in vari atenei tra i quali anche quello di Ca’ Foscari. Oswald interverrà in una conferenza da titolo “Perchè prima a Venezia”. Successivamente a Ca’


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