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Zum Nachdenken | Per riflettere 21

Ein Gespräch mit Domenico Bellantoni

Intervista a Domenico Bellantoni

Glaube und Extremismus in der modernen Gesellschaft

Fede ed estremismi nella società moderna

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sicologo e psicoterapeuta ad orientamento analitico-esistenziale frankliano, Domenico Bellantoni è docente all’Università Salesiana e a “La Sapienza” di Roma. La sua attività l’ha portato a confrontarsi spesso con il tema del rapporto fra secolarizzazione e fondamentalismi. “Credo che da parte di una cultura secolarizzata ci sia un atteggiamento di sospetto nei confronti del credere in generale”, dice il Professore, spiegando che è come se la dimensione religiosa, soprattutto quella legata alle confessioni tradizionali, alle chiese, ai movimenti religiosi più importanti, avesse necessariamente a che fare con gli aspetti più negativi e deleteri di un certo conservatorismo. E quindi con qualcosa di vecchio. “Con questo iniziale pregiudizio, nel momento in cui ci sono delle esperienze relative, ad esempio, ad attentati terroristici che sembrano avere matrice religiosa, la cultura secolarizzata coglie l’occasione per attaccare tutta l’esperienza religiosa identificata come qualcosa che crea problema” sottolinea. Il Prof. Bellantoni collega lo scetticismo verso le religioni anche al ruolo quasi “sacro” del mercato: “Recentemente, Gino Strada, fondatore di Emergency, ha evidenziato come 40 persone (non società, ma persone fisiche) posseggano il 40% della ricchezza del pianeta. Ciò vuol dire necessariamente che ci sono dei centri di potere che, per quello che si vede, hanno sposato una cultura di tipo consumista. L’economia del mondo, sempre più in questa globalizzazione, va nella direzione di un mercato comune e libero, spesso senza regole, dove il consumo sembra essere l’obiettivo di ogni azione. Nei mass media ormai quello che conta è solo la capacità di fare audience sempre più ampie, da raggiungere con le propagande pubblicitarie”. In un mondo di questo tipo, probabilmente si desidera che le persone non abbiano valori forti ai quali appigliarsi per resistere alle proposte della moda... “Certo. E aggiungo che quanto più le persone sono slegate le une dalle altre − e questo è l’individualismo − e quanto meno sono legate a valori forti − che è proprio del relativismo − tanto più esse non hanno motivo per resistere, opporsi o essere critiche verso proposte economiche. Se io lancio l’iPhone 6 devo fare in modo che le persone non si chiedano criticamente perché cambiare un iPhone 5 che ancora funziona.”

omenico Bellantoni arbeitet als Psychologe und Psychotherapeut existenziell-analytisch nach Frankl - und lehrt sowohl an der Salesiana Universität als auch an der Universität “La Sapienza” in Rom. Auch beruflich befasst er sich häufig mit der Beziehung von Säkularisierung und Fundamentalismus. “Ich denke, dass es in einer säkularisierten Kultur eine Verdachtshaltung gegenüber dem Glauben im Allgemeinen gibt“, meint Professor Bellantoni. „Als habe die religiöse Dimension, vor allem in Verbindung mit den traditionellen Konfessionen, den Kirchen und den größeren religiösen Bewegungen, unweigerlich etwas mit den negativen und schädlichen Aspekten eines gewissen Konservatismus zu tun. Also mit etwas Altem. Mit dieser von Vorurteilen geprägten Einstellung ergreift die säkularisierte Kultur bei Ereignissen wie Terroranschlägen, die einen religiösen Hintergrund zu haben scheinen, die Gelegenheit, die gesamte religiöse Erfahrung anzugreifen und sie als etwas zu verstehen, was Probleme verursacht, “ betont er. Für Professor Bellantoni ist die skeptische Haltung gegenüber Religionen auch mit der fast „heiligen“ Rolle des Marktes in Verbindung zu bringen. „Vor kurzem wurde von Gino Strada, dem Gründer von Emergency, darauf hingewiesen, dass 40 Privatpersonen (also keine Konzerne) 40% des weltweiten Vermögens besitzen. Das bedeutet, dass es Machtzentren gibt, die – soweit erkennbar – eine konsumorientierte Kultur vertreten. In Zeiten der Globalisierung geht die Entwicklung der Weltwirtschaft immer mehr in Richtung eines freien und gemeinsamen Marktes. Und dort, wo der Konsum das Ziel alles Handelns zu sein scheint, fehlen häufig die Regeln. Für die Massenmedien zählt nur noch die Fähigkeit immer größere Einschaltquoten zu generieren, damit die Werbekampagnen ihre Zielgruppen optimal erreichen können.“ In einer solchen Welt wird es nicht gerne gesehen, wenn Menschen sich an starken Werten orientieren und so den Modetendenzen widerstehen… “Sicher. Und ich glaube auch, dass je unverbindlicher die zwischenmenschlichen Beziehungen sind (Individualismus) und je weniger sie sich an starken Werten orientieren (Relativismus), desto weniger sind sie motiviert, sich wirtschaftlichen Angeboten zu verweigern, ihnen Widerstand zu leisten oder sie kritisch zu hinterfragen. Wenn ich ein iPho-

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