Culto nel Giorno della Riforma Come introduzione all’importante anniversario della riforma del prossimo anno, quando festeggeremo i 500 anni delle 95 tesi pubblicate da Lutero a Wittenberg, la nostra comunità ha celebrato il culto della riforma insieme alle altre comunità evangeliche di Trieste. La risposta all’invito al culto nella nostra Chiesa è stata veramente straordinaria. Una nota particolare è stata data dai rappresentanti delle Comunità cattolica, islamica, avventista e buddista che nei loro saluti, in parte anche improvvisati, hanno sottolineato quello che le unisce, innanzitutto gli sforzi comuni per la pace. Il pastore delle Comunità elvetica, metodista e valdese di Trieste, Ruggero Marchetti, ha tenuto una predicazione di grande effetto sul tema della riforma. Le voci potenti del nostro coro Voci Luterane, hanno riempito la navata con le parole di “Ein feste Burg ist unser Gott” (Forte Rocca) di Lutero e con altri inni. Ma il grande, vero e proprio, culto solenne per l’anniversario sarà celebrato il prossimo anno, come annunciato dalla pastora Ulrike Eichler. A questo culto sono invitati ufficialmente tutti i rappresentanti delle diverse comunità religiose di Trieste. Pastore Marchetti.
Gemeinsamer Gottesdienst am Reformationstag Zur Einstimmung auf das bedeutende Reformationsjubiläum im kommenden Jahr, in dem wir den 500. Jahrestag der 95 Thesen feiern, die Martin Luther in Wittenberg veröffentlicht hat, hat unsere Gemeinde zusammen mit den anderen evangelischen Gemeinden Triests den Reformationsgottesdienst gefeiert. Die große Resonanz auf die Einladung zum Gottesdienst in unserer Kirche war überwältigend. Ein besonderes Zeichen setzten Vertreter der katholischen, islamischen, adventistischen und buddhistischen Gemeinden, die in ihren teils spontanen Grußworten auf Verbindendes hinwiesen, vor allem auf das gemeinsame Streben nach Frieden. Die beeindruckende Predigt zum Thema der Reformation hielt der Pfarrer der helvetischen, methodistischen und waldensischen Gemeinden in Triest Ruggero Marchetti. Die mächtigen Stimmen unseres Gemeindechors Voci Luterane füllten das Kirchenschiff mit den Worten Luthers „Ein feste Burg ist unser Gott” und weiteren Liedern. Der eigentliche, große Festgottesdienst zum Jubiläum wird aber erst im kommenden Jahr gefeiert, kündigt Pastorin Ulrike Eichler an. Dazu werden dann alle Vertreter der verschiedenen religiösen Gemeinden in Triest offiziell eingeladen. Mary-Jana Wege
Culti Tematici in Avvento Le Antenate di Gesù I quattro culti dell’avvento sono stati i culti che hanno visto più partecipazione rispetto all’ ultimo avvento. Ed il motivo è ovvio, perché ogni singolo culto è stato un evento spirituale e musicale. In primo luogo grazie al coro della nostra comunità, Voci Luterane. Con il loro canto hanno inaugurato il tempo dell’avvento ed in seguito, insieme al coro avventista ed agli ospiti della Comunità cattolica di lingua tedesca, hanno trasformato la terza domenica d’avvento in una sinfonia ecumenica a più voci. Nella seconda domenica d’avvento, durante il culto, ci ha invece incantato la bella voce di Francesca Vatta e nella quarta domenica d’avvento la comunità è stata rapita e trasportata dalle voci di Elizabeth Madama e Stuart Homan nell’irresistibile mondo musicale di Johann Sebastian Bach. Per quanto riguarda il campo teologico, i culti dell’avvento si sono ispirati alle storie di salvezza delle antenate di Gesù, come è testimoniato nell’antico e nel nuovo testamento. Quattro donne bibliche ci hanno accompagnato nelle domeniche di Avvento. Tamar, Rachav, Ruth e Batsabea. Donne che, pur vivendo in condizione di emarginazione, prima di tutto perché donne, in una società ”naturalmente” maschilista e ancor più per le loro condizioni particolari, “piacquero a Dio”. Tamar e Rachav portano la veste di prostitute. La prima, vedova di Er, figlio di Giuda, figlio di Giacobbe, si finse prostituta e si unì all’ignaro suocero che le negava i suoi diritti di levirato, dimostrando intelligenza e coraggio nel perseguimento di ciò che le spettava. La seconda, prostituta con dimora sulle mura di Gerico da cui vedeva l’esercito israelita mentre assediava la sua città, ebbe fede nel Dio d’Israele, capì che era il Dio di quel popolo da lui amato e guidato. Di lui pensò che era Dio “nei cieli di sopra e nella terra di sotto”. Diede notizia a due spie israelite sulla città e chiese in cambio la vita per sé e i suoi familiari dopo la presa di Gerico. Avvenne così. Dio accolse la sua fede, la riconobbe israelita e le diede in sposo un uomo di nome Salmon. Il loro figlio Boaz, uomo dalla fede straordinaria, sposò Ruth. Ruth la moabita è un altro tipo di donna coraggiosa per amore, piena della luce di Dio in sé, segue la suocera Noemi, vedova come Ruth, quando lascia Moab per ritornare al suo popolo di Israele. Anche Ruth si affidò al Dio di Noemi e divenne la sposa del giusto Boaz. Batsabea è forse la donna che ci sembra meno coraggiosa, meno attenta alla propria dignità. E’ una donna inerme e inerte nei confronti di Davide, il potente re. Si accoppia con lui perché così lui vuole, osserva il lutto per il fedele soldato di Davide Uria, suo marito, e poi diventa sposa del re. Mette al mondo il figlio di Davide, Salomone, forse il re più grande di Israele. Dio