C H I AR A V I A N O - P O RT F O L I O
Chiara Viano VIANO CHIARA ELISA MARIA 8 Ottobre 1990 - Torino Via Conte Rossi di Montelera 5 - 10023 Chieri +39 348.1390583 chiara.viano@gmail.com
ESPERIENZA PROFESSIONALE Aprile 2018 - in corso Associazione Culturale LAQUP - Laboratorio Qualità Urbana Ambiente e Partecipazione - Torino Gestione laboratori di formazione e progettazione, sostenibilità e mobilità Settembre 2016 - Luglio 2018 Studio Tecnico INAMBIENTE - Chieri Progettazione edilizia, certificazione energetica, pratiche catastali e progettazione impianti Febbraio 2016 - in corso Architettura Senza Frontiere Piemonte ONLUS - Torino Collaborazione nei progetti dell’associazione: progettazione con materiali sostenibili, progetti formativi nelle scuole e con la comunità, scrittura bandi Febbraio - Settembre 2016 Associazione di promozione sociale Techlab - Chieri Gestione di laboratori di progettazione partecipata nelle scuole Aprile 2013 - Luglio 2015 CRD-PVS (Centro di Ricerca e Documentazione Paesi in via di sviluppo) - Politecnico di Torino - Collaborazione presso la Biblioteca del Centro - Partecipazione al progetto Crowdmapping Mirafiori Sud, piattaforma virtuale sulle barriere architettoniche Settembre 2011 - Dicembre 2012 Associazione Mattone su Mattone Onlus - Torino Progettazione e costruzione di un’area gioco e servizi igienici per la scuola del villaggio di Sowane (Senegal) Ottobre 2011 - Marzo 2012 Studio di Architettura dell’Arch. Di Lorenzo - Torino Tirocinio
ESPERIENZE INTERNAZIONALI - Kenya, campo di lavoro con Lega Missionaria Studenti in Nairobi (2015) - Cuba, campo di lavoro con Lega Missionaria Studenti in La Habana (2013) - Senegal, partecipazione nel cantiere nel villaggio di Sowane (2012) - Romania, campo di volontariario con il gruppo scout AGESCI a Targoviste, Bucarest (2009)
ISTRUZIONE Settembre 2012 - Luglio 2015 Laurea Magistrale in Architettura: Architettura, Costruzione e Città - Politecnico di Torino Tesi: Processo partecipativo e architettura rurale: recupero dell’edificio dell’ex scuola di Olba (Spagna) Relatore: A. Bocco Guarneri (110/110 con pubblicazione tesi meritoria) escuelalosramones.wordpress.com Settembre 2013 - Giugno 2014 Erasmus presso Universidad Politécnica de Valencia Settembre 2009 - Dicembre 2012 Laurea Triennale in Architettura: Architettura per il progetto - Politecnico di Torino Tesi: Vivere la terra. Progettazione e realizzazione di un’area gioco a Sowane, Senegal Relatori: E. Montacchini, R. Giordano. Correlatori: G. Pasero Mattone (110 e lode/110) Settembre 2004 - Luglio 2009 Liceo Classico presso Istituto Sociale dei Padri Gesuiti - Torino Diploma di maturità classica (100/100)
ULTERIORE FORMAZIONE - Corso di formazione online: Arquitectura, cooperación, derecho a la vivienda y a la ciudad. Arquitectura Sin Fronteras Catalunya - Barcellona (2016) - Corso in Agroecología, Soberanía Alimentaria y Cooperación al Desarrollo; módulo I: Bioconstrucción y Construcción Sostenible. Cerai - Instituto Ecohabitar - Valencia (2013)
WORKSHOP Ottobre 2015 - Gennaio 2016 AnpilPay 2.0 - CRD-PVS Politecnico di Torino, Architettura Senza Frontiere Piemonte Cantiere didattico: costruzione di un prototipo in paglia portante presso Spazio MRF, Torino Marzo - Giugno 2015 AnpilPay 2.0 - CRD-PVS Politecnico di Torino, Architettura Senza Frontiere Piemonte Workshop di progettazione di un prototipo abitativo in balle di paglia portanti per Haiti Marzo - Aprile 2013 Progetto Pro-ROM - Politecnico di Torino, Sermig Workshop di Autocostruzione con materiali naturali Progetto e costruzione di pannelli in torchis, in terra cruda e paglia
MATERIALI NATURALI
COOPERAZIONE
_Terra cruda
_Mattone su Mattone
Edificio in mattoni di terra cruda
Costruzione di un’area gioco e servizi
Sowane (Senegal)_2011-2012
igienici per la scuola elementare di Sowane (Senegal)_2012
_Torchis Pannelli in torchis per rivestimento container Pro-Rom_Cumiana (To)_2013
_Paglia Prototipo in balle di paglia portanti Anpil Pay 2.0_Cantiere didattico_ Torino_2015
_Legno Capanna Lepina Carpineto Mountain Refugee Concorso archiSTART_2015
_Bambu’ Stand in canne di bambù giuntate_ Fontanellato (Pr)_2016 Pannelli in bambù splittato_Piobesi To._2017
_Anpil Pay 2.0 Progettazione di un prototipo in paglia portante per Haiti Anpil Pay 2.0_Torino_2015
_UnHabitat competition Concorso di progettazione per sviluppo urbano sostenibile in Kenya_2016
PARTECIPAZIONE
PERCORSO UNIVERSITARIO
_Crowdmapping Mirafiori Sud
_Residenza, Sviluppo Urbano e Rurale
A participatory pilot project for urban accessibility Torino_2013
_Escuela Los Ramones
Residenze su piastra a Torino _2011 Abitare di prossimità nel parco lineare del Lingotto_2012 Ecofarm Novalesa_2012
Processo partecipativo per il recupero dell’edificio dell’ex scuola di Olba Olba (Teruel_Spagna)_2015
_Innovazione Tecnologica e Involucro Ecocompatibile
_Laboratori di Progettazione Partecipata _Courtyard Playground_Scuola Sabin Torino_2015-16 _Montilab_Chieri (To)_2016 _Progetto Pedibus_Bruino (To)_2018
GreenBox_2012 3 volte involucro_2012
_Cusco citta’ lineare Trasformazione lungo la ferrovia_ Cusco_2013
_Mobilita’ e Flessibilita’ Caja Transportable_2013 Contenedor Flexible_2014
_Asentamientos Urbanos Los bordes de Benimaclet_ Valencia_2014
_Ri_Ciclo in architettura El panal de tubos_2014
MATE R I AL I N ATUR A LI
in collaborazione con: Associazione Mattone su Mattone Onlus Progetto: Chiara Viano e Chiara Anghelone Villaggio di Sowane_regione di Fatick (Senegal) Periodo: maggio 2011 - dicembre 2012
TERRA CRUDA
In seguito al riconoscimento del 1° premio del concorso ‘Progettare per l’Africa’ indetto dall’Associazione Mattone su Mattone Onlus e dal collettivo BEST del Politecnico di Torino nel maggio 2011, è stato sviluppato il progetto di un’area gioco e di un edificio per i servizi igienici all’interno del grande giardino della scuola primaria del villaggio Sowane, nella regione di Fatick in Senegal. Il progetto utilizza il Blocco Mattone, una particolare tipologia di blocchi di terra compressa stabilizzata (BTC), i quali sfruttano, attraverso l’utilizzo di una pressa particolare, un meccanismo di doppia compressione della terra. La progettazione del piccolo complesso si è svolta a Torino (maggio 2011- aprile 2012) con l’appoggio dell’associazione e dei laboratori del Politecnico e del Sermig di Cumiana. Si è studiata sia la tecnologia del Blocco Mattone, tramite prove di laboratorio sulla terra e utilizzo della specifica pressa, sia la miglior forma da dare all’edificio per conciliare le necessità del luogo e gli accorgimenti costruttivi legati all’utilizzo del Blocco Mattone. Il progetto consta di due blocchi di servizi igienici e un’area gioco coperta inseriti tra i grandi alberi di mango tipici della zona, la posizione dei quali è stata sfruttare per assicurare l’ombra sulle aree. L’edificio è stato costruito l’anno seguente insieme con la comunità del villaggio (vedi capitolo Cooperazione).
Edificio in mattoni di terra cruda
Workshop di autocostruzione Corso di Tecnologia dei materiali Docente: arch. Simonetta Pagliolico Periodo: marzo 2013 - giugno 2013
TORCHIS
Pannelli in torchis per rivestimento container
L’obiettivo del workshop di autocostruzione era la realizzazione di pannelli di rivestimento di un container, pensato come modulo abitativo base, tramite l’utilizzo di tecniche tradizionali e materiali naturali. La tecnologia del torchis, nello specifico, ha permesso di realizzare pannelli isolanti composti da pallet come struttura portante e un impasto di terra, sabbia, paglia e acqua come riempimento. All’interno di un pannello sono state inserite delle bottiglie di vetro piene di acqua per studiare una soluzione oltre che isolante anche un possibile filtro per la luce; nell’altro pannello è stato inserito un piccolo serramento.
AnpilPay 2.0 - Cantiere Didattico CRD-PVS (Politecnico di Torino) e Architettura Senza Frontiere Piemonte Onlus Torino - Capannone MRF Periodo: Ottobre 2015 - Gennaio 2016
PAGLIA
Prototipo in balle di paglia portanti Il cantiere didattico Anpil Pay 2.0 è stato frutto di un lavoro di progettazione, svoltosi tramite workshop, da parte di un gruppo di studenti ed ex-studenti di architettura e ingegneria edile del Politecnico di Torino da febbraio a luglio 2015. Il progetto prevedeva la realizzazione di un prototipo di abitazione in balle di paglia portanti per Haiti (vedi progetto esposto nel capitolo Cooperazione). La parte di cantiere didattico, realizzato nel capannone dismesso MRF a Mirafiori (Torino), ha visto lavorare alla costruzione di una porzione del prototipo, studenti delle due facoltà affiancati dai coordinatori del progetto, da professori e professionisti.
Il prototipo è costituito da fondazioni in sacchi di sabbia, muratura in balle di paglia, cordolo inferiore e superiore in legno, serramenti in legno, copertura con struttura in canne di bambù e finitura in lamiera. Essendo stata fatta una progettazione il più possibile attinente ai materiali e alle tecnologie utilizzati e in via di sviluppo ad Haiti, è stato possibile fare alcune sperimentazioni costruttive (balle di paglia di riso portanti e struttura in bambù legata tramite corde di sisal e non inchiodata). Per la realizzazione del cantiere di Torino alcune soluzioni sono state rivisitate. I materiali sono stati recuperati dagli studenti in aziende locali e montati in cantiere. Le balle di paglia sono state realizzate in cantiere tramite apposita pressa progettata dagli studenti di ingegneria meccanica durante la parte progettuale del workshop.
Concorso archiSTART_Carpineto Mountain Refugee Team: Marco Lagamba, Leonardo Ramondetti, Cinzia Stella, Chiara Viano Risultato: Finalisti Periodo: settembre- ottobre 2015
LEGNO
Capanna Lepina_Carpineto Mountain Refugee
Dalla capanna tradizionale dei Monti Lepini, luogo di rifugio per briganti e pastori, al rifugio montano, capanna per l’accoglienza del turismo dolce sull’Appenino. La Capanna Lepina, con la sua immagine caratteristica, rievoca le forme vernacolari e le coniuga attraverso l’uso di materiali ecosostenibili, riciclati e riciclabili. Legno di castagno massiccio, prodotto a livello locale, viene usato per la struttura portante a balloon frame, isolata con pannelli di lana di pecora. Listelli di cedro bruciati con la tecnica Shou-Sugi-Ban rendono il rivestimento esterno resistente e durevole, mentre la stessa essenza riscalda l’interno con le sue venature. L’ambiente caldo e accogliente presenta un’apertura zenitale e grandi finestre angolari che mantengono un contatto fisico e visivo con la natura circostante.
in collaborazione con: Vivaio Purpurea e gruppo Puntaverde Under the bamboo tree_Labirinto della Masone Fontanellato (Parma) Periodo: ottobre 2016
BAMBU’
In occasione dell’evento Under the Bamboo Tree, dedicato interamente al bambù e ai suoi prodotti, svolto all’interno del Labirinto della Masone a Fontanellato, lo stand espositivo dell’azienda Purpurea è stato realizzato interamente con canne di bambù. Un cubo di 3x3 metri aperto su un lato i cui elementi strutturali sono formati da 4 canne giuntate tra loro tramite piastre di ferro bullonate. Le medesime piastre costituiscono i giunti dei vertici del cubo e permettono di collegare tutti gli elementi. I lati del cubo sono resi stabili da tiranti obliqui formati da canne di diametro minore.
Stand in canne di bambù giuntate
in collaborazione con: Vivaio Purpurea e gruppo Puntaverde Piobesi Torinese (TO) Periodo: luglio - agosto 2017
BAMBU’
Pannelli di canne di bambù splittate In seguito alla progettazione e costruzione del cubo di bambù, sono state studiate alcune soluzioni di rivestimento dei lati: pannelli in canne di bambù splittate e intrecciate. I pannelli sono stati lavorati e costruiti presso il vivaio Purpurea a Piobesi Torinese.
C O O P E RA Z I O N E
in collaborazione con: Associazione Mattone su Mattone Onlus Progetto: Chiara Viano e Chiara Anghelone Villaggio di Sowane_regione di Fatick (Senegal) Periodo: maggio 2011 - dicembre 2012
MATTONE SU MATTONE
Costruzione di un’area gioco e servizi igienici per la scuola elementare Gli obiettivi dell’intervento di cooperazione sono stati dare una risposta concreta alla necessità di aree gioco coperte e di servizi igienici per le scuole dei villaggi senegalesi, sensibilizzare la comunità locale all’uso della terra cruda e all’autocostruzione. La fase di costruzione dell’edificio si è svolta con la partecipazione di alcuni membri dell’associazione Mattone su Mattone onlus e di molti membri della comunità di Sowane. Il periodo di cantiere è stato da giugno 2012 fino a fine dello stesso anno. E’ stata fornita al villaggio la pressa per la fabbricazione dei mattoni, i quali sono stati realizzati precedentemente all’inizio del cantiere e riposti nell’area stessa. Le fondazioni sono in calcestruzzo profonde 40 cm. Sul
cordolo si eleva la muratura in mattoni al di sopra della quale vi è la struttura della copertura in listelli di legno e la finitura in lamiera. Si è mantenuto un certa distanza tra la muratura e la copertura per assicurare la ventilazione passante. In seguito alla costruzione di questo oggetto, la pressa è rimasta a disposizione del villaggio e alcuni dei partecipanti al cantiere si sono occupati di realizzare altri piccoli manufatti nella zona. Questo lavoro è stato oggetto della tesi di laurea triennale ‘Vivere la terra’ di Chiara Viano e Chiara Anghelone; terra intesa non solo come materiale da costruzione, ma come cultura da studiare, conoscere e vivere insieme ai suoi abitanti per dare una risposta il più possibile aderente alla comunità e ai suoi bisogni.
AnpilPay 2.0 - Workshop di progettazione CRD-PVS (Politecnico di Torino) e Architettura Senza Frontiere Piemonte Onlus Periodo: Marzo - Giugno 2015
ANPIL PAY 2.0
Progettazione di un prototipo in paglia portante per Haiti Anpil Pay 2.0 è un progetto nato da studenti uniti da un comune interesse per le tematiche legate allo sviluppo e all’innovazione sostenibile, che decidono di proseguire un percorso più ampio che promuove l’utilizzo della paglia come tecnica costruttiva. Tale percorso è stato avviato da una tesi di laurea in architettura del Politecnico di Torino (Ri-partire dalla paglia, 2012), cominciata con un viaggio ad Haiti e conclusa con la progettazione di un padiglione espositivo e la realizzazione di un prototipo. Da questa tesi sono state reperite le prime informazioni sul contesto e sul sistema costruttivo. A seguito dello studio e della cooperazione tra ASF Piemonte Onlus, CISV e O.J.L.5 Haiti sono stati progettati una pressa manuale ed un magazzino, successivamente realizzati attraverso un cantiere-scuola (aprile - agosto 2014) attribuendogli il nome di Anpil Pay 1.0, (“tanta paglia” in creolo haitiano).
Le fasi dei Anpil Pay 2.0 sono state finanziate dai fondi 5x1000 del Politecnico di Torino stanziati per la progettualità studentesca.
1 183
0
340
20°
2
153
3
100
153
211
Sezione AA Sc. 1:50
405
266
298
405
45
261
L’obiettivo di Anpil Pay 2.0 è stato promuovere e diffondere questa tecnologia attraverso la sua applicazione nella tipologia edilizia più diffusa, la casa. Il workshop di progettazione ha visto partecipare studenti di Architettura ed Ingegneria edile per il progetto del prototipo abitativo, e studenti di Ingegneria Meccanica per la progettazione della pressa per le balle. Dopo una prima parte di analisi della realtà abitativa haitiana attraverso ricerche, documentazione dei progetti passati di ASF, incontri con haitiani in soggiorno a Torino, sono state sviluppate le prime ipotesi progettuali, commentate con tecnici e professori, per definirne il progetto finale e realizzare i disegni esecutivi di ogni elemento (questi sono stati utilizzati in seguito nel cantiere didattico, come spiegato nel capitolo Materiali Naturali).
INTERNATIONAL DESIGN COLLABORATION FOR KENYA (UnHabitat Competition) Team: Gaia Conti, Leonardo Ramondetti, Chiara Viano Kitui (Kunda kindu Market)_Kenya Periodo: aprile 2016
UN-HABITAT COMPETITION
Concorso di progettazione per sviluppo urbano sostenibile in Kenya Vista la grande crescita poco controllata delle aree urbane delle città del Kenya, l’istituto Un-habitat negli ultimi ha fornito supporto tramite vari progetti per tendere a uno sviluppo urbano sostenibile. Insieme con il Ministero dello sviluppo e il Dipartimento Sviluppo Urbano, Un-Habitat ha indetto il concorso per la progettazione di alcune aree di 9 città del Kenya.
L’oggetto del progetto sviluppato riguarda una zona della città di Kitui, in cui la stazione degli autobus e il mercato cittadino convivono senza avere precisi spazi dedicati alle due distinte attività. E’ stato ridefinita l’intera zona Kunda Kindu: un’area dedicata al mercato formale e infomale, le banchine sulla strada per la sosta degli autobus, l’affaccio delle abitazioni che confinano con quest’area.
PA RT E C I PA Z I O N E
Progettazione studentesca CRD-PVS Centro di Ricerca e Documentazione in Architettura, Tecnologia e CittĂ nei Paesi in via di sviluppo (Politecnico di Torino) Periodo: Aprile - Ottobre 2013
CROWDMAPPING MIRAFIORI SUD A participatory pilot project for urban accessibility
Crowdmapping Mirafiori Sud è stato un progetto pilota coordinato dal CRD-PVS del Politecnico di Torino in collaborazione con la Fondazione della Comunità di Mirafiori ONLUS e della Circoscrizione 10 del Comune di Torino, finanziato con i fondi 5x1000 dell’Ateneo per la progettualità studentesca. L’obiettivo del progetto è l’individuazione e la comunicazione, attraverso la partecipazione della cittadinanza e grazie all’uso delle nuove tecnologie, degli ostacoli (fisici e culturali) che impediscono agli abitanti di vivere lo spazio pubblico del quartiere di Mirafiori Sud. Le informazioni raccolte, elaborate e classificate sono state rese disponibili ed accessibili a tutti attraverso una piattaforma online. I cittadini sono parte attiva del progetto: utilizzando la crowdmap, lo strumento open source creato da Ushahidi, tutti possono inviare, attraverso il cellulare, segnalazioni e proposte e, lavorando nel proprio quartiere, si alimenta un processo di partecipazione completa e trasparente. Il progetto pilota si è sviluppato in un arco temporale di 6 mesi al seguito del quale è nata l’esperienza di MiraMap.
Tesi di laurea magistrale in Architettura: Architettura, Costruzione e Città - Politecnico di Torino Processo partecipativo e architettura rurale: recupero dell’edificio dell’ex scuola di Olba (Spagna) Relatore: A. Bocco Guarneri escuelalosramones.wordpress.com Periodo: Ottobre 2014 - Luglio 2015
ESCUELA LOS RAMONES
Processo partecipativo e architettura rurale: ex scuola di Olba (Spagna) Può l’architettura contribuire a trovare soluzioni originali che migliorino i nostri saperi sullo sviluppo sostenibile? La sinergia tra alcuni dei metodi e soluzioni riconosciuti di un’architettura sostenibile è stata la base del mio progetto di tesi, che, nato da un esercizio teorico di ricerca, ha trovato un riscontro pratico nell’esperienza vissuta con la popolazione di Olba (paese che si estende in una valle del fiume Mijares, provincia di Teruel, Aragona, Spagna). Insieme con gli abitanti della valle abbiamo sviluppato un processo partecipativo volto al recupero di un edificio tradizionale del paese: la vecchia scuola di una delle borgate dislocate nella valle, in abbandono da 50 anni, nel rispetto della sua materialità e delle tecniche costruttive tradizionali.
Rifacendomi al concetto di progettazione olistica, ho provato a coniugare differenti pratiche analizzando i possibili modi di vivere l’architettura; ciò mi ha permesso di inserirmi in un contesto per me nuovo utilizzando strumenti che studino una realtà da punti di vista differenti (cultura e tradizioni, società e contesto). Le pratiche studiate e utilizzate che si rifanno ognuna a una componente della sostenibilità sono: l’architettura bio-ecologica, la progettazione partecipata e il restauro dell’architettura rurale. La tesi riporta il racconto dell’esperienza vissuta ad Olba, ovvero la sintesi del processo partecipativo svolto per definire la nuova funzione dell’edificio e il progetto architettonico di recupero dello stesso, facendo particolare riferimento all’architettura rurale come prodotto dei valori culturali e delle tradizioni costruttive della società rurale. L’edificio oggetto di studio è l’antica scuola di una delle borgate della valle, che, costruita nel 1933, venne lasciata in abbandono dal 1966 a seguito dello spopolamento della valle. Dopo aver riscontrato il legame affettivo e culturale nei confronti di questo edificio e il suo passato storico di edificio comunitario e costruito dalla comunità, ho ritenuto importante sviluppare il progetto di recupero insieme agli abitanti attraverso un processo partecipativo. Il processo è durato 3 mesi ed è stato sviluppato attraverso momenti di analisi partecipata delle esigenze (questionari, passeggiate, world café), di proposizione e presentazione di nuove possibili funzioni in incontri pubblici (focus group, esposizioni grafiche), fino alla definizione della nuova destinazione d’uso del fabbricato. Parallelamente al lavoro con la comunità, mi sono occupata del progetto architettonico di recupero dell’edificio, basandomi soprattutto sulla valorizzazione dell’architettura vernacolare e su un uso di materiali naturali e sostenibili nel rispetto della struttura originale.
-0,4
A
3,41 1,2
1,36
0,85
2,09
0,00
9,44
0,78
3,33
0,78
2,45
1,1
B
1,94
3,94 2,46
1,53
ASEOS 11 m²
2,78
4,68 1,37
ALMACÉN 10 m²
1,17
1,26
1,55
1,45
11,4 9,05
0,84
+4,00
2,8
C
1,17
0,92
ESPACIO MULTIFUNCIONAL 70 m²
-2,6
7,28
1,17
7,5 5,95
0,00
1,28
8,95
1,64
2,35
C'
1,17
+0,4
4,03
1,2
1,65
3,27
1,2
1,95
1,2
1,63
0,00
12,87
A'
B'
+0,5
Sección BB' escala 1:50 0
A
3,41 3,41
2,09
0,5
1
2,5 m
9,44
0,78
3,33
0,78
2,45
ASEOS 11 m² 2
ALMACÉN 10 m²
3,7
2,1
1
5m
2,39
1
1
0
2,78
1,1
B
Planta baja escala 1:100
1,9
6,18
3,1
8,95 1 1,18
3,14
3,71
7,87 +4,00
1
LUDOTECA 20 m²
C' 1,25
1,23
C
7,28
SALA DE LECTURA 16 m²
AULA 22 m²
5,38
0,54
3,27
1,06
3,57
1,11
1,73
12,87
+2,15
A'
B'
+0,40 0,00
Sección CC' escala 1:50 0
0,5
1
2,5 m
Courtyard Playground_Il giardino collettivo Architettura Senza Frontiere Piemonte ONLUS Scuola Sabin_Torino Periodo: settembre 2015 - giugno 2017
COURTYARD PLAYGROUND
Laboratori di progettazione partecipata per un giardino collettivo Dal 2014 l’Associazione Architettura Senza Frontiere Piemonte Onlus opera sul territorio di Barriera di Milano, quartiere localizzato nella periferia nord di Torino, densamente abitato e multietnico. ASF si occupa, in tutti i suoi progetti, di architettura sociale, intesa come percorso partecipato di progettazione e di esecuzione delle opere: spazi a servizio delle comunità e comunità attive nella cura dei propri spazi. In collaborazione con la scuola Albert Sabin, sita in corso Vercelli a Torino, è stato sviluppato un progetto che ha come obiettivo la riqualificazione degli spazi esterni della scuola, tramite percorsi di integrazione, conoscenza e partecipazione. Durante i 2 anni dello specifico progetto di Courtyard Playground sono stati svolti dei laboratori di arte e progettazione partecipata con alcune classi della scuola Sabin e soprattutto con i loro genitori, principali destinatari del grande lavoro sull’integrazione tra famiglie straniere. Le attività laboratoriali, sul gioco, l’arte, il verde, il cibo, percorso per imparare, conoscere l’altro e scambiare culture, sono state realizzate in collaborazione con ArtEnfant, Philosophy Kitchen e Teatrosequenza.
Montilab 2016 - Hackaton Edition Associazione di Promozione Sociale Techlab Liceo Monti_Chieri (Torino) Periodo: Marzo 2016
MONTILAB 2016
Gara di progettazione partecipata per gli studenti del Liceo Monti Il laboratorio Montilab 2016 è stato sviluppato sotto la forma di hackaton, una gara di idee tra studenti per rispondere simultaneamente sia alle esigenze dell’Istituto Monti, sia alle finalità del concorso di Ecodesign “Fare di più con meno” indetto dal Consorzio Chierese per i Servizi. Il bando chiedeva a ciascun gruppo partecipante di sviluppare l’idea di un prodotto o di un servizio, tenendo conto dei seguenti principi di sostenibilità: materiali e processi produttivi sostenibili, risparmio energetico, qualità e durabilità, design rivolto al riciclo. Gli studenti partecipanti al laboratorio, accompagnati dai tutors, hanno innanzittutto individuato alcune delle problematiche interne alla scuola inerenti i temi dei rifiuti, del riciclo e del rispetto ambientale. In seguito è stata effettuata una sintesi delle proposte individuando 4 temi sui quali sviluppare il progetto di ecodesign. I temi scelti sono stati: macchinette, trasporto persone, trasporto materiale, consumo della carta. Ogni gruppo ha poi sviluppato ulteriormente l’analisi della problematica per poter definire alcune soluzioni, dalle quali si è sviluppato il progetto finale. Ogni progetto è stato presentato al dirigente scolastico a partire dall’analisi del problema con i relativi dati, descrivendo la soluzione adottata attraverso un video realizzato dai ragazzi e discutendo le possibili implementazioni nell’istituto.
Progetto Pedibus - Andiamo a scuola in autonomia LAQUP - Laboratorio qualitĂ urbana e partecipazione Scuole primarie e secondarie - Bruino (Torino) Periodo: Aprile - Giugno 2018
PROGETTO PEDIBUS
Laboratori per la promozione di una mobilità sostenibile Il Laboratorio di Qualità Urbana e Partecipazione si occupa di informazione, sensibilizzazione, educazione e formazione a un ambiente urbano sostenibile e condiviso, attraverso percorsi di partecipazione dei cittadini, scuole, associazioni, tecnici e amministratori locali. All’interno del Progetto Pedibus - Andiamo a scuola in autonomia, sono stati svolti dei laboratori di formazione sulla mobilità sostenibile presso diverse scuole primarie e secondarie del Comune di Bruino. In alcune di queste scuole è già attivo da qualche anno il progetto pedibus,
in cui volontari adulti accompagnano i ragazzi a scuola a piedi sensibilizzando a uno stile di vita sano e sostenibile. Queste scuole hanno interesse a incrementare il progetto e altre a farlo partire. I laboratori nelle scuole primarie avevano i seguenti obiettivi: Promuovere un cambio di abitudine sul mezzo usato per raggiungere la scuola, valorizzando i vantaggi dell’andare a piedi per la salute, l’ambiente e l’autonomi. Sensibilizzare le famiglie sui benefici del muoversi a piedi e in bicicletta attraverso la realizzazione di materiale informativo da distribuire all’interno della scuola e di un logo per la segnaletica del Pedibus.
P E RC O RS O U N I V E RS I TA R IO
RESIDENZA, SVILUPPO URBANO E RURALE Residenze su piastra a Torino_2011 L’esercitazione progettuale si inserisce in un contesto di rigenerazione urbana di un quartiere di Torino, Barriera di Milano, prevalentemente destinato ad edilizia economica e popolare. Sviluppato attraverso la definizione di un masterplan, il progetto ha in suo punto nodale nell’esistenza della piastra, elemento multifunzionale che ospita parcheggi sotterranei, e servizi, ed è collegamento tra gli spazi pubblici e privati attraverso la creazione di nodi e piazze. Il verde destinato inizialmente al solo edificio residenziale viene tagliato e inclinato dalla piastra in modo che diventi uno spazio pubblico, e sia lo stesso spazio pubblico a formare un collegamento con le villette interne al lotto. Laboratorio di Progettazione architettonica II: docente arch. Camorali.
RESIDENZA, SVILUPPO URBANO E RURALE Abitare di prossimità nel parco lineare del Lingotto_2012
Il sedime ferroviario da Porta Nuova sino al Lingotto Villaggio Olimpico ridefinito come un grande parco urbano attrezzato: all’interno di esso si è ripensato alle forme della coabitazione e dell’abitare di prossimità nella città contemporanea, in quanto contesto particolarmente conflittuale dove analizzare la scala urbana o territoriale e le forme di modificazione, operate dagli abitanti, estremamente minute. L’esercizio proposto riguardava il progetto di un insieme di residenze modulari per studenti, attrezzature collettive e sistemi di spazi aperti. Al fine di sperimentare nuove strategie insediative sono stati utilizzati come materiali residenziali container prefabbricati, individuando logiche di montaggio, giaciture al suolo e forme di definizione degli spazi di prossimità innovativi. Laboratorio di urbanistica: docente Di Campli.
RESIDENZA, SVILUPPO URBANO E RURALE Ecofarm Novalesa_2012
La ri-progettazione di alcune parti di Novalesa, comune montano della Val Susa, e la loro ri-funzionalizzazione, prende avvio dalla proposta di ripresa di una delle tipiche funzioni della vallata, la pastorizia, rendendola però redditizia non solo grazie alla produzione dei prodotti ma anche tramite l’apertura al pubblico. Per questo la scelta di progettare una fattoria didattica, luogo di produzione e di insegnamento per i più piccoli, di conoscenza della vita rurale e della cultura del luogo. L’e c o - f a r m, formata da tre maniche di edifici, ognuna a una quota differente e con una copertura continua in acciaio sotto le quali ci sono casette separate, ha una struttura interamente in legno realizzata con pannelli X-lam portanti, rivestimento interno in legno e listelli verticali esterni. Volendo preservare i muri in pietra esistenti, ma essendo necessario aumentare lo spessore della stratigrafia al fine di garantire la sicurezza e l’isolamento interno, è stata inserita la struttura in legno all’interno dell’involucro di pietra. Laboratorio di progettazione architettonica III: docente arch. Dini.
INNOVAZIONE TECNOLOGICA E INVOLUCRO GreenBox_2012 ECOCOMPATIBILE Contrà Leopardi, quartiere residenziale innovativo del trevigiano, è stato progettato dall’Arch. Toti Semerano con l’idea di dare vita a una soluzione abitativa che recuperasse in chiave contemporanea la tradizione dei borghi antichi. Il progetto sul creare uno spazio educativo che faciliti le relazioni umane. Passaggio successivo svolto dagli studenti è stato quello di scegliere un edificio di questo quartiere è ri-progettarne i sistemi tecnologici a partire da un metaprogetto (dati climatici e sito d’intervento) e valutandone il sistema costruttivo, le tecnologie bioclimatiche passive e attive, i sistemi impiantistici e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Laboratorio di Innovazione tecnologica: docente Arch. Voerzio.
INNOVAZIONE TECNOLOGICA E INVOLUCRO 3 volte involucro_2012 ECOCOMPATIBILE A partire dal progetto di un piccolo edificio inserito in un vuoto urbano a Torino, l’esercizio progettuale e tecnologico ha visto la riprogettazione dell’involucro dello stesso secondo differenti criteri, con l’utilizzo di materiali e componenti che potessero assicurare alte prestazioni energetiche e compatibilità ambientale sia a livello di edificio finito sia per l’origine dei materiali utilizzati: involucro vegetale, involucro riciclato e involucro naturale. Corso di Architettura ecocompatibile: docenti arch. Giordano, arch. Montacchini.
CUSCO CITTA’ LINEARE
Trasformazione lungo la ferrovia di Cusco_2013 “Arrivo a Cusco non da turista ma da architetto, e giro per Cusco non da turista, ma da architetto; anche se non è necessario essere tale per accorgersi che Cusco sta investendo molto sulla costruzione di nuove case sempre più alte, ma non tanto sulla tecnica. Sono tante le case in costruzione o già terminate ma che tali non sembrano. E c’è una cosa che ti stupisce quando arrivi a Cusco è sono le colline che la circondano e le tantissime case arroccate su queste e costruite in modo casuale. L’edificato sulla collina è un vero e proprio quartiere, una serie di case basse e molto dense, principalmente residenze. E’ a questa comunità che si deve rivolgere la nuova architettura che si viene a creare in punta al quartiere: la scala per definirla è questa. Oltre a uno spazio dedicato alla fermata del tram si devono progettare dei luoghi di aggregazione; qui si vive per strada, tra le case, nei cortili, e meno nei luoghi pubblici. Questa è la sfida: proporre luoghi pubblici con attività rivolte a tutti ma anche sulla collina, alla comunità e a chi la collina vuole viverla da fruitore; una biblioteca e un impianto sportivo della dimensione del quartuere. Una costruzione semplice, anche a livello tecnologico perché l’abitante che passa di lì mentre è in costruzione e vede che vengono utilizzati mattoni di terra cruda, che si formano e si posano in modo semplice, resti incuriosito e magari se ne ricordi quando dovrà costruirsi da solo la propria casa.” Docenti: Croset, Sampieri, Pagliolico.
MOBILITA’ E FLESSIBILITA’ Caja Transportable_2013
Sviluppo di un progetto di piccola taglia che tenga conto di: montaggio a secco degli elementi, flessibilità di uso e sistema di trasporto dell’oggetto costruito dalla fabbrica al luogo della posa in opera. Il limite della trasportabilità dell’elemento finito ha portato alla progettazione di una casa con le dimensioni di un container, con elementi apribili internamente ed esternamente e rialzata dal terreno in modo che possa essere situata in differenti contesti ma con un unico sistema di attacco a terra. Projectos 3: docente arch. Asensi Roig.
MOBILITA’ E FLESSIBILITA’
Contenedor Flexible_2014
Il progetto Contenedor Flexible sviluppa un tema di media scala in un contesto specifico, Pinedo - piccolo paese vicino al mare residenziale e turistico, in cui si è ridotto al minimo il programma funzionale al fine di osservare le potenzialità del progetto rispetto alla flessibilità interna. L’edificio progettato a pianta libera con struttura mista in cls e acciaio permette l’inserimento di differenti zone per uffici, spazi polifunzionali, zone di relax. Projectos 3: docente arch. Asensi Roig.
ASENTAMIENTOS URBANOS Los bordes de Benimaclet_Valencia_2014 Si è analizzata l’area a Nord di Valencia e i suoi “confini” tra la zona edificata e la zona coltivata, intendendo il concetto di confine non come definizione di un dentro e un fuori, ma come un luogo di connessione tra due differenti unità di territorio. A seguito dell’analisi dei problemi e delle opportunità di questi bordi, attualmente poco curati e poco sicuri a causa del passaggio di una grande arteria viaria, si propone la realizzazione di un parco lineare che permetta di definire sia gli spazi verdi intorno alla grande via sia i vuoti urbani tra gli edifici come luoghi di agricoltura urbana destinata agli abitanti del quartiere. Asentamientos Urbanos: docente arch. Martinez Baldò
RI-CICLO IN ARCHITETTURA El Panal de tubos_2014
Studio della materialità come principio inerente alla progettazione architettonica: attraverso la progettazione e la costruzione di uno “spazio architettonico” in scala 1:1 si sperimenta come avvicinarsi al progetto tenendo in conto sin dal principio la materia, le sue proprietà, la sua produzione e manipolazione, nonchè le questioni tecniche e l’intorno. Tutto il processo (scelta del materiale e del sistema costruttivo, razionalizzazione geometrica, economica, sistema di montaggio, costruzione e documentazione del risultato) si è svolto partendo dal presupposto chefosse un sistema costruttivo semplice e che la materia da utilizzare fosse recuperabile in loco e a basso costo. Materializacion del proyecto arquitectonico: docente arch. Manuel Lillo.
2018