I MEZZI DI TRASPORTO NEL TEMPO
DALLE GIORNATE A PIEDI
AI VOLI PIÙ RAPIDI E CONVENIENTI

CARNEVALE A RIO DE JANEIRO
I QUARANTA GIORNI
PIÙ COLORATI DEL MONDO

I MEZZI DI TRASPORTO NEL TEMPO
DALLE GIORNATE A PIEDI
AI VOLI PIÙ RAPIDI E CONVENIENTI
CARNEVALE A RIO DE JANEIRO
I QUARANTA GIORNI
PIÙ COLORATI DEL MONDO
Parigi, Francia, Europa, mondo, longitudine 2° 19’ latitudine 48° 52’N
«Non voglio essere un mostro». Disse a voce bassa. «Ma gli animali non ti bastano?».
Fece una pausa. «Non ho verificato, ovviamente, ma immagino che sia come una dieta a base solo di tofu e latte di soia. Per scherzare, ci definiamo ‘vegetariani’.
Gli animali non placano del tutto la sete. Ma riusciamo a mantenerci in forze. Il più delle volte».
La sua voce tornò minacciosa: «Talvolta è davvero difficile». «Anche in questo momento?». Sospirò. «Sì».
‘Il giro del mondo in 80 giorni’, Jules Verne
E’ difficile credere all’anoressia mentale. Chi la osserva da fuori non concepisce che il cibo possa diventare un nemico così, all’improvviso, apparentemente senza motivi. Chi la vive non riesce più a capire come le persone possano mangiare senza problemi, senza l’ansia, senza l’angoscia.
L’esistenza della protagonista di questo racconto parzialmente autobiografico si riduce un po’ alla volta “in briciole”. Si tiene in vita con pillole che anticipano l’alimentazione del futuro oppure alternando mangiate che la fanno star male a digiuni inflessibili. Ma sarà proprio una briciola di emozione, la riscoperta dei sentimenti, a ribaltarla e salvarle la vita. E’ difficile credere all’anoressia mentale. Chi la osserva da fuori non concepisce che il cibo possa diventare un nemico così, all’improvviso, apparentemente senza motivi. Chi la vive non riesce più a capire come le persone possano mangiare senza problemi, senza l’ansia, senza l’angoscia. L’esistenza della protagonista di questo racconto parzialmente autobiografico si riduce un po’ alla volta “in briciole”. Si tiene in vita
Frédéric Lefebvre è stato nominato ministro per il Turismo, e avrà pure l’incarico del Commercio, dell’Artigianato, delle piccole e medie Imprese, dei Servizi, delle Professioni Liberali e dei Consumi, a fianco di Christine Lagarde, ministro dell’Economia, dell’Industria e del Lavoro.
Quando è stata messa a punto la dieta?
Abbiamo cominciato le ricerche nel 1975 e dal 1986 sono cominciati ad arrivare i primi pazienti. Già all’inizio il Prof. Apfelbaum era scoraggiato per gli scarsi risultati della dieta. Sapeva che era impossibile per chiunque seguire una dieta, e così ha avuto l’idea: fare in modo che la dieta si adattasse alle abitudini di qualcuno. Che cosa vi ha spinto a creare LeDiet? Gli errori. I ripetuti fallimenti delle diete, il fatto che non esista nessun medicinale che aiuti a dimagrire. Oggi sappiamo che la dieta funziona se si rispettano le abitudini alimentari. In questo modo si cerca di limitari gli eccessi alimentari del paziente nel rispetto delle sue abitudini, cultura e religione. Quali sono i concetti chiave di LeDiet?
Quando è stata messa a punto?
Abbiamo cominciato le ricerche nel 1975 e dal 1986 sono cominciati ad arrivare i primi pazienti. Già all’inizio il Prof. Apfelbaum era scoraggiato per gli scarsi risultati della dieta. Sapeva che era impossibile per chiunque seguire una dieta, e così ha avuto l’idea: fare in modo che la dieta si adattasse alle abitudini di qualcuno.
Che cosa vi ha spinto a creare LeDiet?
Col termine ‘turismo’ si intende la pratica, l’azione svolta da coloro che viaggiano e visitano luoghi a scopo di conoscenza e istruzione.
Gli errori. I ripetuti fallimenti delle diete, il fatto che non esista nessun medicinale che aiuti a dimagrire. Oggi sappiamo che la dieta funziona se si rispettano le abitudini alimentari. In questo modo si cerca di limitari gli eccessi alimentari del paziente nel rispetto delle proprie abitudini, nozioni, cultura e religione. Quali sono i concetti chiave di LeDiet?
con pillole che anticipano l’alimentazione del futuro oppure alternando mangiate che la fanno star male a digiuni inflessibili.
Ma sarà proprio una briciola di emozione, la riscoperta dei sentimenti, a ribaltarla e salvarle la vita. E’ difficile credere all’anoressia mentale. Chi la osserva da fuori non concepisce che il cibo possa diventare un nemico così, all’improvviso, apparentemente senza motivi. Chi la vive non riesce più a capire come le persone possano mangiare senza problemi, senza l’ansia, senza l’angoscia.
L’esistenza della protagonista di questo racconto parzialmente autobiografico si riduce un po’ alla volta “in briciole”.
Si tiene in vita con pillole che anticipano l’alimentazione del futuro oppure alternando mangiate che la fanno star male a digiuni inflessibili. Ma sarà proprio una briciola di emozione, la riscoperta dei sentimenti, a ribaltarla e salvarle la vita. E’ difficile credere all’anoressia mentale. Chi la osserva da fuori non concepisce che il cibo possa diventare un nemico così, all’improvviso, apparentemente senza motivi.
Avvicinarsi il più possibile alle abitudini alimentari del paziente. Se riusciamo a rispettare circa l’80% delle abitudini alimentari, abbiamo più del 50% di probabilità di successo. Se rispettiamo solo il 60% delle abitudini alimentari, è probabile che il 100% della dieta fallisca. La dieta è facile da seguire?
Più ci avviciniamo alle abitudini alimentari, minori sono frustrazione e tentazione, e più è possibile seguire la dieta a lungo. Quello che conta in una dieta è riuscire a seguirla nel lungo periodo. Non importa perdere peso in poco tempo ma riuscire a mantenere il peso raggiunto. Con LeDiet, in seguito a un’esperienza decennale, sappiamo di avere circa il 50% di buoni risultati dopo due anni di dieta. E’ straordinario!
Quali risultati si possono raggiungere?
Bisogna essere consapevoli che, la mattina, chi desidera perdere peso ne è convinto e ha la volontà per farlo ma la sera il 99% fallisce. E’ una questione di resistere alle tentazioni. Con LeDiet, cerchiamo di analizzare quello che è “tentazione” tra le abitudini alimentari e di trovare una soluzione rapidamente.
Che tipo di monitoraggio propone il suo metodo?
Abbiamo cominciato le ricerche nel 1975 e dal 1986 sono cominciati ad arrivare i primi pazienti. Già all’inizio il Prof. Apfelbaum era scoraggiato per gli scarsi risultati della dieta. Sapeva che era impossibile per chiunque seguire una dieta, e così ha avuto l’idea: fare in modo che la dieta si adattasse alle abitudini di qualcuno. Abbiamo cominciato le ricerche nel 1975.
In quanto uomini ancor prima che pensatori (si ricordi il detto latino ‘primum vivere, deinde philosophari’), anche i filosofi hanno (avuto) i loro piatti preferiti, rivelandosi non di rado dei grandi estimatori del ‘mangiar bene’. L’attenzione che essi hanno riservato al cibo affiora, oltre che dalle loro autobiografie (nelle quali spesso menzionano esplicitamente i loro piatti preferiti), anche nelle loro stesse opere filosofiche, in cui le metafore – diciamo così – culinarie sono ricorrenti e testimoniano un’incredibile attenzione alla sfera eno-gastronomica. Ludwig Feuerbach, a una sua famosa opera del 1862, aveva dato il titolo Il mistero del sacrificio o l’uomo è ciò che mangia. L’uomo è ciò che mangia: in tedesco, ‘der Mensch ist was er isst’. L’obiettivo manifesto che Feuerbach si pone è, naturalmente, quello di sostenere un materialismo radicale e anti-idealistico, a tal punto da portarlo a sostenere che noi coincidiamo precisamente con ciò che ingeriamo. Forse questa coincidenza tra essere e mangiare potrà sembrare un po’ eccessiva, ma è innegabile il fatto che, se siamo, è perché mangiamo.
Avvicinarsi il più possibile alle abitudini alimentari del paziente. Se riusciamo a rispettare circa l’80% delle abitudini alimentari, abbiamo più del 50% di probabilità di successo.Se rispettiamo solo il 60% delle abitudini alimentari, è probabile che il 100% della dieta fallisca. La dieta è facile da seguire?
Più ci avviciniamo alle abitudini alimentari, minori sono frustrazione e tentazione, e più è possibile seguire la dieta a lungo. Quello che conta in una dieta è riuscire a seguirla nel lungo periodo. Non importa perdere peso in poco tempo ma riuscire a mantenere il peso raggiunto. Con LeDiet, in seguito a un’esperienza decennale, sappiamo di avere circa il 50% di buoni risultati dopo due anni di dieta. E’ straordinario!
Quando è stata messa a punto?
Abbiamo cominciato le ricerche nel 1975 e dal 1986 sono cominciati ad arrivare i primi pazienti. Già all’inizio il Prof. Apfelbaum era scoraggiato per gli scarsi risultati della dieta. Sapeva che era impossibile per chiunque seguire una dieta, e così ha avuto l’idea: fare in modo che la dieta si adattasse alle abitudini di qualcuno. La dieta è facile?
Gli errori. I ripetuti fallimenti delle diete, il fatto che non esista nessun medicinale che aiuti a dimagrire. Oggi sappiamo che la dieta funziona se verranno rispettate queste abitudini alimentari. Abbiamo cominciato le ricerche nel 1975. I ripetuti fallimenti delle diete, il fatto che non esista nessun medicinale che aiuti a dimagrire. Chiara Pisani
Che poi siamo ciò che mangiamo, forse è un po’ troppo, con buona pace di Feuerbach. Un antico adagio dice che non si può pensare con la pancia vuota: e Aristotele stesso ci ricorda, nella Metafisica (982 b 21), che la filosofia nasce quando l’uomo ha risolto i suoi bisogni primari. Platone, che pure a questo mondo preferiva decisamente quello eterno e immutabile delle Idee, non era certo insensibile al mangiar bene: di lui si sa che amava olive e fichi secchi. Nella Lettera settima, inoltre, Platone se la prende con i Siracusani, accusandoli di mangiare ben tre volte al giorno. È poi risaputo che i Pitagorici teorizzarono il vegetarianesimo come prassi di vita, nella convinzione che l’uomo non dovesse cibarsi di carni perché, nella misura in cui le anime possono reincarnarsi anche negli animali, ciò equivarrebbe a essere cannibali. Pitagora proibì ai suoi discepoli di mangiare fave e la leggenda vuole che egli stesso, inseguito dai suoi nemici, si fece da essi catturare anziché mettersi in salvo correndo per un campo di fave.
‘Mettetevi anche voi, come me, al servizio degli italiani’. Con queste parole il ministro del turismo italiano Michela Vittoria Brambilla ha lanciato la nuova iniziativa del partito, ‘Pdl-Al servizio degli italiani’.
Quando ha iniziato la dieta?
Abbiamo cominciato le ricerche nel 1975 e dal 1986 sono cominciati ad arrivare i primi pazienti. Già all’inizio il Prof. Apfelbaum era scoraggiato per gli scarsi risultati della dieta. Sapeva che era impossibile per chiunque seguire una dieta, e così ha avuto l’idea: fare in modo che la dieta si adattasse alle abitudini di qualcuno. Come ha conosciuto la NEP?
Gli errori. I ripetuti fallimenti delle diete, il fatto che non esista nessun medicinale che aiuti a dimagrire. Oggi sappiamo che la dieta funziona se si rispettano le abitudini alimentari. In questo modo si cerca di limitari gli eccessi alimentari del paziente nel rispetto delle sue abitudini, cultura e religione.
Quali sono i concetti chiave?
Avvicinarsi il più possibile alle abitudini alimentari del paziente. Se riusciamo a rispettare circa l’80% delle abitudini alimentari, abbiamo più del 50% di probabilità di successo. Se rispettiamo solo il 60% delle abitudini alimentari, è probabile che il 100% della dieta fallisca.
La dieta è facile da seguire?
Più ci avviciniamo alle abitudini alimentari, minori sono frustrazione e tentazione. Quello che conta in una dieta è riuscire a seguirla nel lungo periodo. Non importa dimagrire in poco tempo ma riuscire a mantenere il peso raggiunto.
Con LeDiet, in seguito ad un’esperienza decennale, sappiamo di avere circa il 50% di buoni risultati dopo
due anni di dieta. E’ straordinario!
Quali risultati ha raggiunto?
Bisogna essere consapevoli che, la mattina, chi desidera perdere peso ne è convinto e ha la volontà per farlo ma la sera il 99% fallisce. E’ una questione di resistere alle tentazioni.
Con LeDiet, cerchiamo di analizzare quello che è “tentazione” tra le abitudini alimentari.
Che tipo di monitoraggio propone il suo metodo?
Per trattare i problemi alimentari, il paziente deve essere seguito giorno per giorno. Abbiamo bisogno di sapere quello che mangia ogni giorni per adattare la dieta. Forniamo ai nostri clienti un servizio continuativo di monitoraggio online da parte dei nostri esperti. In questo modo è possibile accellerare la perdita di peso, rallentarla, cambiarla completamente o modificarla.
Quando è stata messa a punto?
Abbiamo cominciato le ricerche nel 1975 e dal 1986 sono cominciati ad arrivare i primi pazienti. Già all’inizio il Prof. Apfelbaum era scoraggiato per gli scarsi risultati della dieta. Sapeva che era impossibile per chiunque seguire una dieta, e così ha avuto l’idea.
Quali sono i concetti chiave?
Avvicinarsi il più possibile alle abitudini alimentari del paziente. Se riusciamo a rispettare circa l’80% delle abitudini alimentari, abbiamo più del 50% di probabilità di successo. Antonio Alquati
1. Scegliere il turismo responsabile e non finanziare alberghi a elevato impatto ambientale, preferendo strutture ben integrate nel contesto naturale in grado di favorire lo sviluppo delle popolazioni locali;
2. Trascorrere le vacanze andando a scoprire le ultime grandi foreste del Pianeta ad esempio: la foresta africana con i suoi grandi primati, la foresta pluviale amazzonica, le foreste del Paradiso delle isole del Pacifico, le selve boreali del Nord Europa, la Foresta delle Nevi in Siberia, la Foresta del Grande Orso in Nord America.
3. Per ammirare le balene e gli altri cetacei rivolgersi a operatori che adottano misure per non arrecare eccessivo disturbo agli animali.
4. Non acquistare specie a rischio d’estinzione, in paesi africani e asiatici si offrono purtroppo una vasta gamma di prodotti, cibo e medicine alternative ricavate da specie a rischio di estinzione: il corallo, gli elefanti, le tartarughe, i rinoceronti, gli orsi, le scimmie, le balene e alcuni uccelli tropicali.
5. Evitare l’ aereo se non strettamente indispensabile. Preferire il treno e la nave. L’impatto sul clima dell’aereo è 10 volte quello di un viaggio in treno anche per l’ emissione di vapore acqueo in quota. Approfitta delle vacanze per andare di più a piedi o in bicicletta
6. Contribuire a proteggere il mare acquistando con attenzione il pesce evitando pesce spada, tonno, polipo, aragoste e gamberoni. Non consumare pesce pescato in modo illegale e informarsi sempre su luogo e modalità di pesca.
7. Non usare pesticidi chimici e articoli da mare in PVC. Preferire candele alla citronella che proteggono dalle zanzare e creano atmosfera.
Il documentario di Morgan Spurlock traccia una linea di confine tra la cattiva alimentazione e il cittadino che la “subisce”. Il dito viene puntato contro i fast food e l’oggetto d’indagine è l’obesità, non dal punto di vista soggettivo, ma come piaga sociale, come problema mediatico, economico, politico e culturale, come un muro che forse soltanto la medicina può oltrepassare, ma non abbattere. La trama è semplice: Morgan Spurlock si sottopone ad una ferrea dieta a base di grassi. Per tre volte al giorno dovrà consumare i pasti da MacDonald’s, avvalendosi della vasta scelta di percorsi calorici da loro consigliati, sempre in formato “supersize”. Il tutto per un mese. Tre esperti, un cardiologo, un nutrizionista e un gastroenterologo seguono il cammino dietetico del regista, prima, durante e dopo. Le conseguenze mediche, subite dal corpo di Spurlock, sono ciò che il film si propone di dimostrare. Una ricerca stilistica e visiva eccellente per il genere e un ritmo piacevole, divertente, a tratti degno di una commedia, rendono questo documentario di livello mondiale, adatto a tutti, educativo, oltre che manifesto reale di un quadro lucido e cinico della società americana. Certo è giusto ricordare che qui si parla di multinazionali e non di individui; che se gli intenti narrativi sono quelli di un esperimento scientifico, forse, vengono trascurate un po’ troppe variabili Ancora, che alcune presunte indagini statistiche risultano un po’ forzate, come ad esempio che i bambini americani possano arrivare a confondere Gesù Cristo con Bush, ma mai nessuno che non sappia chi è Ronald MacDonald. E soprattutto, se interessano le conseguenze distruttive di alcuni cibi sull’uomo, perché il piacere che da esso ne deriva è appena accennato? Forse che il piacere dell’uomo sia la sua autodistruzione. Una ricerca stilistica e visiva eccellente per il genere e un ritmo piacevole, divertente,.
Musica di Antonio Spinelli
La Nutrizione Enterale Proteica (NEP), nota anche come Nutrizione Enterale Chetogena (NEC) o Nutrizione Enterale Domiciliare (NED), è una terapia nutrizionale a scopo dimagrante basata su un’alimentazione essenzialmente proteica.
L’organismo nutrito esclusivamente con proteine e totalmente privato dell’apporto di zuccheri e grassi sviluppa la formazione di sostanze definite corpi chetonici (gli stessi che si formano nei bambini affetti da “acetone”), la cui presenza annulla il senso di fame. I corpi chetonici sono frutto del processo di trasformazione del grasso di deposito negli zuccheri necessari all’organismo per svolgere la normale attività fisica. In tal modo il grasso in eccesso viene eliminato risparmiando la parte magra, cioè muscoli.
L’efficacia della NEP è strettamente legata all’utilizzo della modalità di nutrizione enterale: le sostanze proteiche, contenute in forma liquida all’interno di una piccola sacca, vengono introdotte direttamente nello stomaco del paziente attraverso un sondino nasogastrico trasparente di soli 2 / 3 millimetri di spessore. La somministrazione della soluzione proteica deve essere lenta e continua. A ciò provvede una piccola pompa computerizzata che spinge le proteine contenute nella sacca attraverso il sondino. In tal modo il paziente è alimentato, conserva le sue energie, non avverte la fame e dimagrisce perdendo il grasso di deposito e conservando l’efficacia della muscolatura, che risulta inoltre tonificata dall’apporto proteico. La NEP è un trattamento assolutamente indolore. Come rilevato dai pazienti già trattati, il fastidio provocato dal sondino è minimo e solo iniziale. La NEP è un trattamento assolutamente indolore. Come rilevato dai pazienti già trattati, il fastidio provocato dal sondino è minimo e solo iniziale. La somministrazione della soluzione proteica deve essere lenta e continua.
8. Scegliere viaggi enogastronomici OGM free. Preferire negozi e ristoranti che utilizzano prodotti biologici. Evitare gli organismi geneticamente modificati non solo per salvaguardare la salute, ma anche in quanto costituiscono una grave minaccia per l’ambiente.
9. Praticare l’escursionismo di basso impatto. A tutti piace passeggiare in un ambiente incontaminato, affinché rimanga tale è necessario lasciare meno tracce possibili del nostro passaggio.
10. Anche in vacanza non dimenticare di differenziare sempre i rifiuti. Ove possibile, portare una borraccia da riempire nei bar o alle fontanelle evitando l’acqua minerale in bottiglie di plastica.
La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino.
piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla. E poi, i piatti greci sono speziati, capito?
I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki. Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari.
La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i
I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla e pomodoro.
La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari.
Parigi: vince dunque Parigi, come potevamo intuire, che si conferma la città più cercata forse perchè la più
romantica, forse perchè la più aperta e dal punto di vista cibo/qualità/prezzo la più accogliente, ma forse anche perchè ci si può scatenare nello shopping da mattina a sera.
Roma: l’Italia non poteva mancare tra i luoghi dove concedersi una favolosa parentesi di svago e diver-
timento lungo o breve che sia, con Roma al terzo posto della classifica. L’Italia non poteva mancare tra i luoghi dove concedersi una favolosa parentesi di svago e divertimento.
New York: questo paese è stato terra di naviganti e di esploratori e adesso invece mostra le due facce
della stessa medaglia, che danno modo di scegliere il viaggio che ognuno di noi desidera fare, che danno modo di scegliere il viaggio che ognuno di noi desidera fare.
San Francisco: questo paese è stato terra di naviganti e di esploratori e adesso invece mostra le
due facce della stessa medaglia, che danno modo di scegliere il viaggio che ognuno di noi desidera fare, che danno modo di scegliere il viaggio che ognuno desidera fare.
Londra: segue Londra subito dietro, cercatissima dai nostri utenti. Non a caso questa città viene giudi-
cata eccellente dal punto di vista dell’offerta della migliore vita notturna in ogni periodo dell’anno, i molteplici svaghi che offre h24 e la presenza dei migliori parchi.
San Francisco: questo paese è stato terra di naviganti e di esploratori e adesso invece mostra le
due facce della stessa medaglia, che danno modo di scegliere il viaggio che ognuno di noi desidera fare, che danno modo di scegliere il viaggio che ognuno desidera fare.
Pechino: questo paese
è stato terra di naviganti e di esploratori e adesso invece mostra le due facce
della stessa medaglia, che danno modo di scegliere il viaggio che ognuno di noi desidera fare, che danno modo di scegliere il viaggio che ognuno desidera fare.
San Francisco: questo paese è stato terra di naviganti e di esploratori e adesso invece mostra le
due facce della stessa medaglia, che danno modo di scegliere il viaggio che ognuno di noi desidera fare, che danno modo di scegliere il viaggio che ognuno desidera fare.
Washington: questo paese è stato terra di naviganti e di esploratori e adesso invece mostra le due facce
della stessa medaglia, che danno modo di scegliere il viaggio che ognuno di noi desidera fare, che danno modo di scegliere il viaggio che ognuno desidera fare.
Pisa: questo paese è stato terra di naviganti e di esploratori e adesso invece mostra le due facce
della stessa medaglia, che danno modo di scegliere il viaggio che ognuno di noi desidera fare, che danno modo di scegliere il viaggio che ognuno desidera fare.
Il termine vegetarianesimo, coniato nel 1842 dall’Associazione Vegetariana, deriva dal termine latino vegetus, che significa “sano, forte o vitale”, come nell’espressione homo vegetus, che indica una persona di notevole vigore mentale e fisico.
Il carnevale di Rio ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino e basilico.
I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte!
Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki. Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziose polpette di pesce. L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki. Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli.
È
Da provare anche le psarokeftedes, polpette di pesce. L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente.
una festa annuale che si celebra 40 giorni prima di Pasqua e festeggia l’inizio della Quaresima.
Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte!
Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki.
Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziose polpette di pesce. L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana.
Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Daniela D’Andrea
La valigia
La vita “non conclude” ed è un divenire palpitante: Meglio, dunque ,essere nessuno poiché l’essere uno si è rivelato un’ illusione di fronte allo svelarsi delle centomila maschere. La frantumazione dell’ io appare completa : si dissolve nella natura, nel ciclo palingenetico: ordine e progresso sono, per l’autore, soltanto presunzioni umana. Specchio della dissoluzione dell’ io è lo scompaginamento dell’ ordine diegetico, la logica tradizionale del romanzo è provocatoriamente violata. La frantumazione dell’ io appare completa : si dissolve nella natura, nel ciclo palingenetico: ordine e progresso sono, per l’autore, soltanto presunzioni umana. Specchio della dissoluzione dell’ io è lo scompaginamento dell’ ordine diegetico. Uno, nessuno, centomila, Luigi Pirandello
I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco.
La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i Lo spazzolino
piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino.
In sella
I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla e pomodoro.
La bauta era utilizzata sia dagli uomini che dalle donne in svariate occasioni: addirittura era un obbligo per le donne sposate che si recavano a teatro mentre era proibita alle fanciulle in età da matrimonio. La moreta è una maschera ovale di velluto nero che veniva usata dalle donne. La sua invenzione ebbe origine in Francia, dove le dame erano solite usarla per andare in visita alle monache, ma si diffuse rapidamente a Venezia, poiché abbelliva particolarmente i lineamenti femminili. La maschera aveva veli velette e cappellini a larghe falde. La Gnaga aveva forma molto semplice: ci
l Carnevale di Viareggio, Carnevale d’Italia e d’Europa, ogni anno, celebra lo splendore di un mese intero di feste diurne e notturne, feste rionali, veglioni in maschera e rassegne di ogni genere.
Quando ha iniziato la dieta?
Abbiamo cominciato le ricerche nel 1975 e dal 1986 sono cominciati ad arrivare i primi pazienti. Già all’inizio il Prof. Apfelbaum era scoraggiato per gli scarsi risultati della dieta. Sapeva che era impossibile per chiunque seguire una dieta, e così ha avuto l’idea: fare in modo che la dieta si adattasse alle abitudini di qualcuno. Come ha conosciuto la NEP?
Gli errori. I ripetuti fallimenti delle diete, il fatto che non esista nessun medicinale che aiuti a dimagrire. Oggi sappiamo che la dieta funziona se si rispettano le abitudini alimentari. In questo modo si cerca di limitari gli eccessi alimentari del paziente nel rispetto delle sue abitudini, cultura e religione.
Quali sono i concetti chiave?
Avvicinarsi il più possibile alle abitudini alimentari del paziente. Se riusciamo a rispettare circa l’80% delle abitudini alimentari, abbiamo più del 50% di probabilità di successo. Se rispettiamo solo il 60% delle abitudini alimentari, è probabile che il 100% della dieta fallisca.
La dieta è facile da seguire?
Più ci avviciniamo alle abitudini alimentari, minori sono frustrazione e tentazione. Quello che conta in una dieta è riuscire a seguirla nel lungo periodo. Non importa dimagrire in poco tempo ma riuscire a mantenere il peso raggiunto.
Con LeDiet, in seguito ad un’esperienza decennale.
Quali risultati ha raggiunto? Bisogna essere consapevoli che, la mattina, chi desidera perdere peso
Alquati
Le compagnie aeree low cost, comunemente chiamate anche compagnie ‘no frills’, ovvero ‘senza fronzoli’, consentono di risparmiare notevolmente sulle tariffe dei voli aerei rispetto alle compagnie di volo tradizionali.
ne è convinto e ha la volontà per farlo ma la sera il 99% fallisce. E’ una questione di resistere alle tentazioni.
Con LeDiet, cerchiamo di analizzare quello che è “tentazione” tra le abitudini alimentari.
Che tipo di monitoraggio propone il suo metodo?
Per trattare i problemi alimentari, il paziente deve essere seguito giorno per giorno. Abbiamo bisogno di sapere quello che mangia ogni giorni per adattare la dieta. Forniamo ai nostri clienti un servizio continuativo di monitoraggio online da parte dei nostri esperti. In questo modo è possibile accellerare la perdita di peso, rallentarla, cambiarla completamente o modificarla.
Quando è stata messa a punto? Abbiamo cominciato le ricerche nel 1975 e dal 1986 sono cominciati ad arrivare i primi pazienti. Già all’inizio il Prof. Apfelbaum era scoraggiato per gli scarsi risultati della dieta. Sapeva che era impossibile per chiunque seguire una dieta, e così ha avuto l’idea. Quali sono i concetti chiave? Avvicinarsi il più possibile alle abitudini alimentari del paziente. Se riusciamo a rispettare circa l’80% delle abitudini alimentari, abbiamo più del 50% di probabilità di successo. La dieta è facile da seguire? Più ci avviciniamo alle abitudini alimentari, minori sono frustrazione e tentazione. Quello che conta in una dieta di questo tipo è riuscire a seguirla nel lungo periodo. Antonio Alquati
si vestiva da donna, imitandone anche il tono della voce e gli atteggiamenti e sul viso si metteva una piccola maschera che copriva gli occhi e il naso. Molto spesso veniva usata dai giovani per coprire la loro omosessualità. La bauta era utilizzata sia dagli uomini che dalle donne in svariate occasioni: addirittura era un obbligo per le donne sposate che si recavano a teatro mentre era proibita alle fanciulle in età da matrimonio. La moreta è una maschera ovale di velluto nero che veniva usata dalle donne. La sua invenzione ebbe origine in Francia, dove le dame erano solite usarla per andare in visita.
La loro filosofia consiste nel fornire ai propri utenti soltanto il servizio essenziale del trasporto aereo, senza tutti quegli extra ed i confort che magari talvolta non sono nemmeno necessari per dei voli di poche ore. In Europa sono oggi attive oltre 40 compagnie aeree a basso costo, molte delle quali propriamente low cost, altre che, adottando particolari politiche di prezzo, risultano comunque vantaggiose su determinate tratte. Ovviamente l’attenzione posta sulla sicurezza è la stessa che per le compagnie classiche; le tariffe economiche sono dovute essenzialmente all’eliminazione dei pasti a bordo, ad un maggior impiego del personale e all’utilizzo di aeroporti secondari e poco trafficati, con conseguente riduzione delle tasse aeroportuali. Le compagnie aeree low cost, comunemente chiamate anche compagnie ‘no frills’, ovvero ‘senza fronzoli’, consentono di risparmiare notevolmente sulle tariffe dei voli aerei rispetto alle compagnie di volo tradizionali. La loro filosofia consiste nel fornire ai propri utenti soltanto il servizio essenziale del trasporto aereo, senza tutti quegli extra ed i confort che magari talvolta non sono nem-
Mauro Alquati, presidente della ‘Oronzo Airlines’ esperto dei trasporti aerei in Europa.
meno necessari per dei voli di poche ore. In Europa sono oggi attive oltre 40 compagnie aeree a basso costo, molte delle quali propriamente low cost, altre che, adottando particolari politiche di prezzo, risultano comunque vantaggiose su determinate tratte. Ovviamente l’attenzione posta sulla sicurezza è la stessa che per le compagnie classiche; le tariffe economiche sono dovute essenzialmente all’eliminazione dei pasti a bordo, ad un maggior impiego del personale e all’utilizzo di aeroporti secondari e poco trafficati, con conseguente riduzione delle tasse aeroportuali rispetto alle compagnie di volo tradizionali.
Il protagonista di ‘Il giro del mondo in ottanta giorni’ ci accompagna in uno dei viaggi più lunghi e divertenti del mondo della letteratura.
‘Le tour du monde en quatre-vingts jours’
Il sapore dolce in linea generale piace a tutti perché ricorda il primo alimento della nostra vita: il latte materno. Le donne tuttavia sembrano avere un legame più stretto con le golosità e ciò ha un fondamento biologico.
Jules Verne nacque l’8 febbraio 1828 a Nantes, città portuale della Francia occidentale. Figlio di Pierre Verne e di Sophie Allote de la Fuÿe, borghesi, Jules fu il primo di cinque fratelli. Gli altri quattro erano: Paul nato nel 1829, Anna nata nel 1836, Mathilde nata nel 1839 e Marie, nata nel febbraio del 1842. Nel 1839, a 11 anni, fuggì di casa imbarcandosi su una nave diretta nelle Indie; il padre magistrato lo ritrovò immediatamente a Paimbœuf.
Studiò retorica e filosofia al lycée de Nantes. Scrisse dei poemi e due tragedie in versi. Il giovane Verne visse, per via della sua vocazione letteraria, un contrasto intenso con il padre, un avvocato che avrebbe voluto tramandare la professione. Per questo, non di propria volontà, concluso il liceo partì per Parigi dove portò a termine gli studi legali.’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente.
Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmari-
no. I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e anche i frutti di mare.
Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla e pomodoro.
Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziosissime polpette di pesce. L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e di erbe e spezie, e piatti semplici e complessi.
Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le
pesche, le albicocche e le angurie di stagione. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. Claudia Marcangeli
7 giorni
13 giorni
3 giorni
13 giorni
6 giorni
22 giorni
7 giorni 9 giorni
Mongolfiera: 400350 km savoiardi, 4 vasetti di yogurt magro, 2 cucchiai di miele, 1 bicchiere di amaretti tritati, caffé, cacao amaro in polvere. 400350 km savoiardi, 4 vasetti di yogurt magro, 2 cucchiai di miele, 1 bicchiere di amaretti tritati, caffé, cacao amaro in polvere.
Nave: 500090 km savoiardi, 4 vasetti di yogurt magro, 2 cucchiai di miele, 1 bicchiere di amaretti tritati, caffé, cacao amaro in polvere. 500090 km savoiardi, 4 vasetti di yogurt magro, 2 cucchiai di miele, 1 bicchiere di amaretti tritati, caffé, cacao amaro in polvere.
Treno: 130000 km di savoiardi, 4 vasetti di yogurt magro, 2 cucchiai di miele, 1 bicchiere di amaretti tritati, caffé, cacao amaro in polvere. Londra Suez Suez Bombay Bombay Calcutta Calcutta Hong Kong Hong Kong Yokohama Yokohama San Francisco San Francisco New York New York Londra
Quando il signor Bilbo Baggins di casa Baggins annunziò che avrebbe presto festeggiato il suo centoundicesimo compleanno con una festa sontuosissima, tutta Hobbiville si mise in agitazione. Bilbo era estremamente ricco e bizzarro e, da quando sessant’anni prima era sparito di colpo, per ritornare poi inaspettatamente, rappresentava la meraviglia della Contea. Le ricchezze portate dal viaggio erano diventate leggendarie, ed il popolo credeva, benché ormai i vecchi lo neghino, che la collina di Casa Baggins fosse piena di grotte rigurgitanti di tesori. Come se ciò non bastasse, ad attirare l’attenzione di tutti contribuiva la sua inesauribile, sorprendente
vitalità. Il tempo passava lasciando poche tracce sul signor Baggins: a novant’anni era tale e quale era stato a cinquanta; a novantanove incominciarono a dire che si manteneva bene: sarebbe stato più esatto dire che era stato immutato. Quando il signor Bilbo Baggins di casa Baggins annunziò che avrebbe presto festeggiato il suo centoundicesimo compleanno con una festa sontuosissima, tutta Hobbiville si mise in agitazione. Bilbo era estremamente ricco e bizzarro e, da quando sessant’anni prima era sparito di colpo, per ritornare poi inaspettatamente, rappresentava la meraviglia della Contea.
‘Il giro del mondo in 80 giorni’, Jules Verne
Il carnevale di Rio ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino e basilico.
I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte!
Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki. Assaggiate anche le keftedes:
sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziose polpette di pesce. L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie.
Daniela D’Andrea
Quando il signor Bilbo Baggins di casa Baggins annunziò che avrebbe presto festeggiato il suo centoundicesimo compleanno con una festa sontuosa, tutta Hobbiville si mise in agitazione. Bilbo era estremamente ricco e bizzarro e, da quando sessant’anni prima era sparito di colpo, per ritornare poi inaspettatamente, rappresentava la meraviglia della Contea. Le ricchezze portate dal viaggio erano diventate leggendarie, ed il popolo credeva, benché ormai i vecchi lo neghino, che la collina di Casa Baggins fosse piena di grotte rigurgitanti di tesori. Come se ciò non bastasse, ad attirare l’attenzione di tutti contribuiva la sua inesauribile, sorprendente vitalità. Il tempo passava lasciando poche tracce sul signor Baggins: a novant’anni era tale e quale era stato a cinquanta; sarebbe stato più esatto dire che era stato immutato.
I cambiamenti climatici, l’aumento della popolazione mondiale, nuove malattie e parassiti minacciano la sopravvivenza di piante e animali che usiamo per l’alimentazione. Come faremo a nutrirci in futuro?
I mezzi di trasporto quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino e basilico.
I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte!
Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki.
E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti.
Col termine ‘turismo’ si intende la pratica, l’azione svolta da coloro che viaggiano e visitano luoghi a scopo di conoscenza e istruzione.
Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziose polpette di pesce.
L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie.
La celiachia (detta anche morbo celiaco o sprue celiaca) è un’intolleranza permanente alla gliadina, contenuta nel glutine, un insieme di proteine a loro volta contenute nel frumento, nell’orzo, nella segale e nel farro. La celiachia rende tossici (nei soggetti affetti o predisposti) tutti gli alimenti derivati dai suddetti cereali o contenenti glutine in seguito a contaminazione.
La malattia celiaca non ha una trasmissione genetica mendeliana, ma è presente un certo grado di predisposizione nei parenti degli affetti. L’intolleranza al glutine genera gravi danni alla mucosa intestinale quali
Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki. Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziose polpette di pesce. L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità e piatti semplici.
Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità e piatti semplici. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità e piatti semplici.
Antonio D’Andrea
l’atrofia dei villi intestinali. L’incidenza rilevata dell’intolleranza al glutine risulta omogenea e non localizzata in particolare zone geografiche. Naturalmente nei paesi la cui cucina si basa sui derivati del grano, come l’Italia, il numero delle diagnosi di celiachia e la gravità dei sintomi aumentano.
Una persona su 120 ne risulta affetta e questo fa della celiachia la malattia genetica più diffusa. La percentuale di celiaci diagnosticati come tali si attesta attorno al 10-15%.
1. Scegliere il turismo responsabile e non finanziare alberghi a elevato impatto ambientale, preferendo strutture ben integrate nel contesto naturale in grado di favorire lo sviluppo delle popolazioni locali;
2. Trascorrere le vacanze andando a scoprire le ultime grandi foreste del Pianeta ad esempio: la foresta africana con i suoi grandi primati, la foresta pluviale amazzonica, le foreste del Paradiso delle isole del Pacifico, le selve boreali del Nord Europa, la Foresta delle Nevi in Siberia, la Foresta del Grande Orso in Nord America.
3. Per ammirare le balene e gli altri cetacei rivolgersi a operatori che adottano misure per non arrecare eccessivo disturbo agli animali.
4. Non acquistare specie a rischio d’estinzione, in paesi africani e asiatici si offrono purtroppo una vasta gamma di prodotti, cibo e medicine alternative ricavate da specie a rischio di estinzione: il corallo, gli elefanti, le tartarughe, i rinoceronti, gli orsi, le scimmie, le balene e alcuni uccelli tropicali.
5. Evitare l’ aereo se non strettamente indispensabile. Preferire il treno e la nave. L’impatto sul clima dell’aereo è 10 volte quello di un viaggio in treno anche per l’ emissione di vapore acqueo in quota. Approfitta delle vacanze per andare di più a piedi o in bicicletta
6. Contribuire a proteggere il mare acquistando con attenzione il pesce evitando pesce spada, tonno, polipo, aragoste e gamberoni. Non consumare pesce pescato in modo illegale e informarsi sempre su luogo e modalità di pesca.
7. Non usare pesticidi chimici e articoli da mare in PVC. Preferire candele alla citronella che proteggono dalle zanzare e creano atmosfera.
Colazioni affrettate, troppi caffè, troppi panini infarciti di schifezze e alla fine non si è nemmeno sazi. Eppure basterebbe solo un po’ di buona volontà per migliorare la vostra giornata e nutrirsi senza commettere i soliti errori. Eccovi quattro consigli, facili da seguire e da raccomandare ai colleghi di ufficio.
Avevi deciso, giurato e promesso che domani mattina avresti fatto una bella colazione, ma poi la sveglia non ha suonato, o forse sei tu che non l’hai sentita, insomma, sei arrivata per un pelo in tempo ufficio. Ti sei messa alla scrivania animata dalla voglia di recuperare il ritardo, dalla promessa di non mangiare schifezze durante il lavoro, e da un caffè preso al volo. All’ora di pranzo sei così stanca e affamata (hai sgranocchiato un pacchetto di caramelle, che non ha fatto che aumentare la fame) che al bar più vicino ti divori quello che trovi, e cioè un sandwich che trabocca maionese, qualche merendina confezionata, il quarto caffè della giornata (tanto è inutile, perché dopo tutto quello che hai mangiato sei pronta per il pisolino). Così è la vita per moltissime donne che lavorano. In realtà il problema ce l’hanno anche tanti uomini, ma sono più spesso le donne a dedicarsi del tempo solo dopo avere sistemato tutto il resto (i bambini, la casa, la spesa, e via dicendo…). Il segreto è sempre lo stesso: non farsi cogliere impreparati dal nemico (la fame). Se vi troverete sotto mano del cibo nel momento della fame, lo mangerete. Programmare a tavolino un’alimentazione corretta ha molti vantaggi: chi mangia leggero, senza troppi grassi, rende di più sul lavoro, fatica di meno e si sente meno pigro, è meno a rischio di attacchi di sonnolenza, oltre a tutti i vantaggi ‘’soliti’’ che comporta mangiare bene (dall’aspetto esteriore alla salute). Come riuscire a mangiare correttamente (frutta, verdura, proteine, non troppi grassi, carboidrati nella misura giusta e via dicendo) quando anche trovare il tempo per andare a far pipì appare un’impresa disperata? Due sono i principi generali: mai arrivare affamati al pasto, quindi fare una serie di giudiziosi spuntini nel corso della mattinata.
Per crescere, per muoversi, per reagire agli stimoli, per vivere, gli animali hanno bisogno di nutrirsi, cioè di introdurre del cibo all’interno del loro corpo. Nutrirsi significa rifornirsi di energia per poter svolgere tutte le altre funzioni vitali.
Per ottenere energia dagli elementi, occorre trasformarli, digerirli; gli alimenti cioè vanno spezzettati in parti piccolissime in modo da poter essere facilmente assorbite dall’organismo. I vari sistemi di digestione svolgono proprio questo compito. I sistemi di digestione o apparati digerenti, si differenziano nelle diverse specie animali: da quelli più semplici degli invertebrati si passa a quelli piu complessi, composti da vari organi, dei vertebrati. Negli invertebrati semplici non si puo ancora parlare di un vero e proprio tubo digerente. Infatti in alcuni, come spugne e celenterati(meduse, anemoni di mare, idre, coralli), le particelle di cibo, che si trovano nell’ambiente acquatico in cui questi animali vivono, vengono assorbite direttamente dal corpo dell’animale, che elimina nello stesso modo le sostanze di rifiuto.
Negli anellidi e in altri vermi si puo gia vedere un esempio di tubo per la digestione, che termina con l’ano e addirittura una specie di stomaco in cui il cibo si sofferma per essere digerito. Nella chiocciola, e nei molluschi in generale, è possibile individuare, oltre allo stomaco, anche il fegato, l’intestino e l’ano, attraverso il quale le sostanze inutili vengono eliminate sotto forma di feci.
Per crescere, per muoversi, per reagire agli stimoli, per vivere, gli animali hanno bisogno di nutrirsi, cioè di introdurre del cibo all’interno del loro corpo. Nutrirsi significa rifornirsi di energia per poter svolgere tutte le altre funzioni vitali.
Per ottenere energia dagli elementi, occorre trasformarli, digerirli; gli alimenti cioè vanno spezzettati in parti piccolissime in modo da poter essere facilmente assorbite dall’organismo. I vari sistemi di digestione svolgono proprio questo compito. I sistemi di digestione o apparati digerenti, si differenziano nelle diverse specie animali.
Gli scienziati hanno dimostrato che è impossibile saltare fino a 30 piedi, ma è un genere di discorso che io non ascolto. Pensieri come quello ti entrano fino ai piedi. Gli scienziati hanno dimostrato che è impossibile saltare fino a 30 piedi, ma è un genere di discorso che io non ascolto. Pensieri come quello ti entrano fino ai piedi. Gli scienziati hanno dimostrato che è impossibile saltare fino a 30 piedi.
Frederick Carlton ‘Carl’ Lewis
I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte!
La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco.
Dalla preistoria ad oggi, con la scoperta dei vari metalli, sono cambiati gli arnesi utilizzati dall’uomo per la preparazione dei cibi. Ecco un breve escursus su pentole.
Il turismo virtuale ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente.
Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e anche gli antipasti.
Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla e pomodoro.
Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziosissime polpette di pesce.
L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei.
Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici.
Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche e albicocche e angurie.
E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra gustosissima parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici.
Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità. L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro.
L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei.
Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche e albicocche e angurie. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino.
Chiara Cicchinelli
Berlino - dal 24 al 30 aprile
Berlin Festival Into the Wild Walk of life Viaggio in Iran
Stragusto è una manifestazione gastronomica legata al cibo di strada nel il primo festival del cibo. www.berlinfestival.dk
Siviglia - dal 12 al 13 aprile
Teheran - dal 1 al 30 aprile
New York - dal 3 aprile al cinema
Londra - dal 7 aprile in concerto
Stragusto è una manifestazione gastronomica legata al cibo di strada nel il primo festival. www.intothewild.com
Spagna - uscita 23 aprile
Stragusto è una manifestazione gastronomica legata al cibo di strada, il primo festival del cibo di strada del Mediterraneo. www.awalkoflife.net
ENOVITIS è l’unica vetrina espositiva del suo genere in Italia specializzata in Tecniche per la Viticoltura e l’Olivicoltura specificità e completezza. www.bienal.es
de tango Festival dos ocens
Lisbona - dal 1 al 12 aprile
La manifestazione si inserisce tra il “13° salone degli sposi” e “Casa – 30°salone dell’arredamento2 e “Invito a nozze “, due delle manifestazioni più . www.festivalocens.pt
Roskilde Fest
Roskilde - dal 20 al 27 aprile
Mostra internazionale del gelato artigianale. Esposizione di prodotti ed attrezzature per la gelateria a Longarone in provincia di Belluno.”. www.roskildefest.dn
Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere i più giovani, mescolando rigore e precisione con un po’ di ironia. www.viaggioiniran.com
Tienimi la mano
Milano - dal 2 al 24 aprile
Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere i più giovani, mescolando rigore e precisione con un po’ di ironia. La manifestazione si inserisce tra il “13° salone degli sposi” e “Casa – 30°salone dell’arredamento2 e “Invito a nozze “, due delle manifestazioni più importanti del calendario fieristico di Piacenza Expo. www.tienimilamano.it
Un viaggio lungo una vita
Shangai - dal 7 al 26 aprile
Mostra internazionale del gelato artigianale. Esposizione di prodotti ed attrezzature per la gelateria a Longarone in provincia di Belluno. Risale al dicembre 1959 la prima edizione della “Fiera del Gelato”. www.unviaggiolungounavita.com
Cuba - dal 17 aprile al cinema
I diari della motocicletta Rotolando verso sud
Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere i più giovani, mescolando rigore. www.idiaridellamotocicletta.com
Tallinn - dal 22 aprile al cinema
Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere i più giovani, mescolando rigore e precisione con un po’ di ironia. www.setteanniintibet.com
Parto col folle
Seward - dal 20 al 27 aprile
Mostra internazionale del gelato artigianale. Esposizione di prodotti ed attrezzature. www.lacena.uk
Asmara - dal 12 aprile in concerto
Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere i più giovani, mescolando rigore. Risale al dicembre 1959 la prima edizione della “Fiera del Gelato artigianale”. www.negrita.it
Hit the road, Jack
San Farancisco - 24 aprile
Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere i più giovani, mescolando rigore. Risale al dicembre 1959 la prima edizione della “Fiera del Gelato artigianale”. www.thc.com
Cosa significa ‘turismo’?
Il turismo è la pratica, l’azione svolta da coloro che viaggiano e visitano luoghi a scopo di svago, conoscenza e istruzione.
Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (World Tourism Organization, un dipartimento delle Nazioni Unite), un turista è chiunque viaggi in paesi diversi da quello in cui ha la sua residenza abituale, al di fuori del proprio ambiente quotidiano, per un periodo di almeno una notte ma non superiore ad un anno e il cui scopo abituale sia diverso dall’esercizio di ogni attività remunerata all’interno del paese visitato. In questo termine sono inclusi coloro che viaggiano per: svago, riposo e vacanza; per visitare amici e parenti; per motivi di affari e professionali, per motivi di salute, religiosi/pellegrinaggio e altro. In questo termine sono inclusi coloro che viaggiano per: svago, riposo e vacanza; per visitare amici e parenti; per motivi di affari e professionali.
New York, 7 maggio 2011 Convegno di prodotti ed attrezzature per la gelateria a Longarone in provincia di Belluno. www.flyhight.uk
Da non perdere visita in aereo la statua della libertà
La Fao – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite con il mandato di aiutare ad accrescere i livelli di nutrizione, migliorare la vita delle popolazioni e ad accrescere l’economia mondiale. Fondata nel 1945 a Città del Québec in Canada, nel 1951 la sua sede è stata trasferita da Washington a Roma. Un primo tentativo di creazione di un ente specializzato in materia agricola nel ventesimo secolo si ebbe ad opera di Vittorio Emanuele III, il quale insieme ai 64 stati partecipanti, nel 1905 sottoscrisse la convenzione istitutiva dell’Istituto internazionale dell’agricoltura. A causa dell’articolo 9 della Costituzione,
l’ente iniziò a lavorare effettivamente nel 1908 su campi che riguardavano la raccolta e la pubblicazione di informazioni statistiche, tecniche ed economiche relative all’agricoltura. Solo nel 1935 venne creato un comitato che si occupava di problemi agricoli ed alimentari, ad opera di Bruce, McDougall, Boyd Orr; fu soprattutto grazie a McDougall che nel 1943 in Virginia venne convocata una conferenza delle Nazioni Unite sull’alimentazione e l’agricoltura. Fin dall’inizio emerse una profonda divisione sulle mansioni dell’ente in quanto si creò una bipartizione fra funzioni operative e consultive. Un primo tentativo di creazione di un ente specializzato in materia agricola nel ventesimo secolo.
Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere più giovani, mescolando rigore. Risale al dicembre 1959 la prima edizione della “Fiera del Gelato artigianale”. www.feltrinellis.es
Sentieri di Paolo Volpe Verso Te di Federico Moccia
Italia - uscita 27 aprile
Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere più giovani, mescolando rigore. Risale al dicembre 1959 la prima edizione della “Fiera del Gelato artigianale”. www.thomson.com
Le rotaie del treno di Ivan Sgavinjo
Russia - uscita 15 aprile
Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere più giovani, mescolando rigore. Risale al dicembre 1959 la prima edizione della “Fiera del Gelato artigianale”.Risale al dicembre 1959 la prima edizione della “Fiera del Gelato”. www.kornikov.ru
I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki.
I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Qui ne trovate centinaia di varietà diverse, il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, e vi consigliamo di assaggiarle tutte!