Oltre - Alimentazione

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A TAVOLA CON UN VEGETARIANO

I SEGRETI PER RICAVARE

PIACERE E BENESSERE

CON UNA DIETA A COLORI

LA CUCINA INTELLIGENTE

EVOLUZIONE TECONLOGICA

PER UNA CUCINA PIÙ SEMPLICE

NUTRIRSI CON LA NEP UN NUOVO METODO PER DIMAGRIRE

Traiettorie diverse attorno ai pianeti del mondo. Mensile di informazione, ‘visione’ e riflessione attorno a un polo.

A TAVOLA CON UN VEGETARIANO

Il termine vegetarianesimo, coniato nel 1842 dall’Associazione Vegetariana, deriva dal termine latino vegetus, che significa “sano, forte o vitale”, come nell’espressione homo vegetus, che indica una persona di notevole vigore mentale e fisico.

La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino e basilico.

I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte!

Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki. Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziose polpette di pesce.

L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici.

Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, ro-

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smarino. I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki. Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziose polpette di pesce. L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi

è un grande equilibratore della flora intestinale e trova impiego nelle infezioni e tossinfezioni di questo organo

consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki. Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziose polpette di pesce. L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie.

Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le albicocche e le angurie.

E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte!

Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie.

Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. Ilaria Alquati

2 bicchieri di latte 1/2 banana

Frullato di Fragole

Frullato di Banane

Frullato di Arance

Frullato di Kiwi

Frullato di Mirtilli

Le propietà dei frullati

1 vaschetta di fragole il succo di mezzo limone

2 cucchiai di zucchero

1 banane

2 fette di ananas fresco

1 presa di vanillina

1/2 bicchieriedi succo di mela

2 Arancie 1 presa di vanillina 1/2 bicchieriedi succo di mela

2 cucchiai di zucchero

2 bicchieri di latte

2 kiwi

2 cucchiaini di zucchero

200 ml di latte freddo.

300g di mirtilli

2 fette di ananas fresco

1 presa di vanillina

1/2 bicchieri di succo di mela

l frullato è una bevanda che puoi consumare in qualsiasi ora della giornata: è velocissimo da preparare, molto gustoso, appagante visivamente e ricco di vitamine. Per queste ragioni è quindi utilissimo per la nostra salute e per il nostro benessere sia fisico che psicologico. Il frullato è sicuramente più calorico del centrifugato ma è anche più saporito e cremoso. Si differenziano fra loro perché il frullato ha come ingredienti il latte e lo yogurt.

Combatte il morbo di Alzahaimer

Stimola la produzione di emoglobina

Rafforza il sistema immunitario

Diminuisce i rischi cardiovascolari

Aiuta a combattere la cellulite

I gusti più scelti

Il succo
carota

You with the sad eyes don’t be discouraged

Oh I realize it’s hard to take courage

In a world full of people you can lose sight of it all

And the darkness inside you can make you feel small

But I see your true colors shining through

I see your true colors and that’s why I love you

So don’t be afraid to let them show your true colors True colors are beautiful, like a rainbow

You with the sad eyes don’t be discouraged

Oh I realize it’s hard to take courage

In a world full of people you can lose sight of it all

‘True Colors’, Cyndi Lauper

Star bene mangiando a colori

La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente.

La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente.

Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e anche gli antipasti.

Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla e pomodoro.

Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziosissime polpette di pesce.

L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di

pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra gustosissima parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici.

Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, in grande quantità. Daniela Pisani

GLUTINE? NO, GRAZIE

La celiachia (detta anche morbo celiaco o sprue celiaca) è un’intolleranza permanente alla gliadina, contenuta nel glutine, un insieme di proteine a loro volta contenute nel frumento, nell’orzo, nella segale e nel farro.

La celiachia rende tossici (nei soggetti affetti o predisposti) tutti gli alimenti derivati dai suddetti cereali o contenenti glutine in seguito a contaminazione.

I cinque colori della salute

Mangiare frutta e verdura fresche e “colorate” ti aiuta a combattere i radicali liberi (molecole nocive che ogni giorno attaccano le nostre cellule), responsabili delle malattie degenerative e dei processi di invecchiamento cellulare. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) include infatti il consumo di frutta e verdura tra le principali raccomandazioni per una dieta sana.

BLU-VIOLA: Melanzane, radicchio, fichi, frutti di bosco (lamponi, mirtilli, more, ribes), prugne e uva.

Il blu e il viola sono colori nemici dei tumori e delle patologie cardiovascolari e amici della vista, dei capillari sanguigni e di una corretta funzione urinaria. Fichi, frutti di bosco, melanzane, prugne, radicchio, uva nera. Il bluviola è un colore nemico dei tumori e delle patologie cardiovascolari e amico della vista, dei capillari sanguigni e di una corretta funzione urinaria. Il blu-viola è un colore nemico dei tumori e delle patologie cardiovascolari e amico della vista, dei capillari sanguigni e di una corretta funzione urinaria.

VERDE: Asparagi, agretti, prezzemolo, bieta, broccoli, cavoli, kiwi, carciofi, cetrioli, lattuga, spinaci e zucchine.

Il verde è un colore dato dalla presenza di clorofilla che ha una potente azione antiossidante per il nostro organismo. Il verde è ricco di antocianine, carotenoidi, vitamina C, potassio e magnesio. È un colore dato dalla presenza di clorofilla che ha una potente azione antiossidante per il nostro organismo. Il verde è ricco di antocianine, carotenoidi, vitamina C, potassio e magnesio. È un colore dato dalla presenza di clorofilla che ha una potente azione antiossidante per il nostro organismo.

BIANCO: Aglio, cavolfiore, cipolla, finocchio, funghi, mele, pere, porri e sedano.

Nutrirsi di bianco è un vero affare per la nostra salute. Rinforza il tessuto osseo e i polmoni, combatte tumori e patologie cardiovascolari. Aglio, cavolfiore, cipolla, finocchio, funghi, mela, pera, porri, sedano. Nutrirsi di bianco è un vero affare per la nostra salute. Rinforza il tessuto osseo e i polmoni, combatte tumori e patologie cardiovascolari. Aglio, cavolfiore, cipolla, finocchio, funghi, mela, pera, porri, sedano. Nutrirsi di bianco è un vero affare per la nostra salute. Rinforza il tessuto osseo e i polmoni.

I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki.

piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche, le arance e le angurie.

Verdure OGM

I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla e pomodoro.

La malattia celiaca non ha una trasmissione genetica mendeliana, ma è presente un certo grado di predisposizione nei parenti degli affetti. L’intolleranza al glutine genera gravi danni alla mucosa intestinale quali l’atrofia dei villi intestinali. L’incidenza rilevata dell’intolleranza al glutine risulta omogenea e non localizzata in particolare zone geografiche. Naturalmente nei paesi la cui cucina si basa sui derivati del grano, come l’Italia, il numero delle diagnosi di celiachia e la gravità dei sintomi aumentano. Una persona su 120 ne risulta affetta e questo fa della celiachia la malattia genetica più diffusa. La percentuale di celiaci diagnosticati come tali si attesta attorno al 10-15% del totale. L’intolleranza al glutine viene contrastata dall’organismo con la produzione di anticorpi che, a loro volta, danneggiano la mucosa intestinale causando una riduzione della capacità di assorbimento dell’intestino. I danni causati dalla celiachia vengono riassorbiti e curati dall’organismo nel giro di sei

Alma Favretti, specialista in Allergologia e Immunologia Clinica. Esperta della celiachia in Italia.

mesi dall’adozione di una dieta priva di glutine. Questo non significa che l’intolleranza sia sparita, ma solo che seguendo un regime di dieta controllata i sintomi dovuti all’intolleranza ali glutine scompariranno. E’ fondamentale, all’insorgere del morbo celiaco, una diagnosi tempestiva. In soggetti affetti da celiachia la mancata osservanza di una dieta idonea può portare all’insorgere di patologie che possono con il tempo diventare permanenti, rendendosi indipendenti dai problemi legati all’intolleranza. L’incidenza rilevata dell’intolleranza al glutine risulta omogenea e non localizzata in particolari zone geografiche.

GIALLO-ARANCIO: Arance, limoni, mandarini, nespole, pompelmi, melone, mais, albicocche, pesche e carote.

L’arancione combatte infatti il rischio di sviluppare tumori e patologie cardiovascolari, potenzia la vista e previene l’invecchiamento cellulare. Albicocca, arancia, carota, clementina, kaki, limone, mandarino, melone, nespola, nettarina, peperone, pesca, pompelmo, zucca. Alla nostra salute piace molto il giallo-arancio. Combatte infatti il rischio di sviluppare tumori e patologie cardiovascolari, potenzia la vista e previene l’invecchiamento cellulare. Combatte infatti il rischio di sviluppare tumori e patologie cardiovascolari.

nel gruppo del rosso rientrano frutta e verdura dalle virtù preziose perché capaci di ridurre il rischio di sviluppare tumori e patologie cardiovascolari e di proteggere il tessuto epiteliale. Anguria, arancia rossa, barbabietola rossa, ciliegia, fragola, pomodoro, ravanello, rapa rossa. Nel gruppo del rosso rientrano frutta e verdura dalle virtù preziose perché capaci di ridurre il rischio di sviluppare tumori e patologie cardiovascolari e di proteggere il tessuto epiteliale. È un colore ricco di licopene e antocianine.

ROSSO: Pomodori, rape, ravanelli, peperoni, barbabietole, ciliege, anguria e arance rosse.
That’s it di Alma Favretti
La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità e uso sapiente di erbe e spezie.

L’evoluzione degli utensili da cucina nel tempo

Dalla preistoria ad oggi, con la scoperta dei vari metalli, sono cambiati gli arnesi utilizzati dall’uomo per la preparazione dei cibi. Ecco un breve escursus su pentole, posate e quant’altro è stato presente vicino al focolaio nel corso degli anni.

La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente.

Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e anche gli antipasti.

Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla e pomodoro.

Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziosissime polpette di pesce.

L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone

e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei.

Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici.

Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche e albicocche e angurie.

E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra gustosissima parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici.

Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente.

«Non voglio essere un mostro». Disse a voce bassa. «Ma gli animali non ti bastano?». Fece una pausa. «Non ho verificato, ovviamente, ma immagino che sia come una dieta a base solo di tofu e latte di soia. Per scherzare, ci definiamo ‘vegetariani’.

Gli animali non placano del tutto la sete. Ma riusciamo a mantenerci in forze. Il più delle volte. Non ho verificato, ovviamente, ma immagino che sia come una dieta a base solo di tofu e latte di soia».

La sua voce tornò minacciosa: «Talvolta è davvero difficile». «Anche in questo momento?». Sospirò. «Sì».

‘Twilight’, Stephenie Meyer

DIGESTIONE ANIMALE

Per crescere, per muoversi, per reagire agli stimoli, per vivere, gli animali hanno bisogno di nutrirsi, cioè di introdurre del cibo all’interno del loro corpo. Nutrirsi significa rifornirsi di energia per poter svolgere tutte le altre funzioni vitali. Per ottenere energia dagli elementi, occorre trasformarli, digerirli; gli alimenti cioè vanno spezzettati in parti piccolissime in modo da poter essere facilmente assorbite dall’organismo. I vari sistemi di digestione svolgono proprio questo compito. I sistemi di digestione o apparati digerenti, si differenziano nelle diverse specie animali: da quelli più semplici degli invertebrati si passa a quelli piu complessi, composti da vari organi, dei vertebrati.

Negli invertebrati semplici non si puo ancora parlare di un vero e proprio tubo digerente. Infatti in alcuni, come spugne e celenterati(meduse, anemoni di mare, idre, coralli), le particelle di cibo, che si trovano nell’ambiente acquatico in cui questi animali vivono, vengono assorbite direttamente dal corpo dell’animale, che elimina nello stesso modo le sostanze di rifiuto. Negli anellidi e in altri vermi si puo gia vedere un esempio di tubo per la digestione, che termina con l’ano e addirittura una specie di stomaco in cui il cibo si sofferma per essere digerito. Nella chiocciola, e nei molluschi in generale, è possibile individuare, oltre allo stomaco, anche il fegato, l’intestino e l’ano, attraverso il quale le sostanze inutili vengono eliminate sotto forma di feci. Per crescere, per muoversi, per reagire agli stimoli, per vivere, gli animali hanno bisogno di nutrirsi, cioè di introdurre del cibo all’interno del loro corpo. Nutrirsi significa rifornirsi di energia per poter svolgere tutte le altre funzioni vitali. Per ottenere energia dagli elementi, occorre trasformarli, digerirli; gli alimenti cioè vanno spezzettati in parti piccolissime in modo da poter essere facilmente assorbite dall’organismo. I vari sistemi di digestione svolgono proprio questo compito. I sistemi di digestione o apparati digerenti, si differenziano nelle diverse specie animali.

MANGIARE SANO

Colazioni affrettate, troppi caffè, troppi panini infarciti di schifezze e alla fine non si è nemmeno sazi. Eppure basterebbe solo un po’ di buona volontà per migliorare la vostra giornata e nutrirsi senza commettere i soliti errori. Eccovi quattro consigli, facili da seguire e da raccomandare ai colleghi di ufficio. Avevi deciso, giurato e promesso che domani mattina avresti fatto una bella colazione, ma poi la sveglia non ha suonato, o forse sei tu che non l’hai sentita, insomma, sei arrivata per un pelo in tempo ufficio. Ti sei messa alla scrivania animata dalla voglia di recuperare il ritardo, dalla promessa di non mangiare schifezze durante il lavoro, e da un caffè preso al volo. All’ora di pranzo sei così stanca e affamata (hai sgranocchiato un pacchetto di caramelle, che non ha fatto che aumentare la fame) che al bar più vicino ti divori quello che trovi, e cioè un sandwich che trabocca maionese, qualche merendina confezionata, il quarto caffè della giornata (tanto è inutile, perché dopo tutto quello che hai mangiato sei pronta per il pisolino). Così è la vita per moltissime donne che lavorano. In realtà il problema ce l’hanno anche tanti uomini, ma sono più spesso le donne a dedicarsi del tempo solo dopo avere sistemato tutto il resto (i bambini, la casa, la spesa, e via dicendo…). Il segreto è sempre lo stesso: non farsi cogliere impreparati dal nemico (la fame). Se vi troverete sotto mano del cibo nel momento della fame, lo mangerete. Programmare a tavolino un’alimentazione corretta ha molti vantaggi: chi mangia leggero, senza troppi grassi, rende di più sul lavoro, fatica di meno e si sente meno pigro, è meno a rischio di attacchi di sonnolenza, oltre a tutti i vantaggi ‘’soliti’’ che comporta mangiare bene (dall’aspetto esteriore alla salute). Come riuscire a mangiare correttamente (frutta, verdura, proteine, non troppi grassi, carboidrati nella misura giusta e via dicendo) quando anche trovare il tempo per andare a far pipì appare un’impresa disperata? Due sono i principi generali: mai arrivare affamati al pasto, quindi fare una serie di giudiziosi spuntini nel corso della mattinata.

Chiara Cicchinelli
La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di spezie, e piatti semplici
Rana rossa del veleno-dardo (pumilio di Dendrobates)
Medicò di Yao Pin Xin
Animali di Betta Iurilli

Stoviglie di ossa

La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie.

Musei del futuro

I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo.

Rame e metalli

I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla e pomodoro.

DALLE ORIGINI AL FUTURO

I cambiamenti climatici, l’aumento della popolazione mondiale, nuove malattie e parassiti minacciano la sopravvivenza di piante e animali che usiamo per l’alimentazione. Come faremo a nutrirci in futuro?

La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino e basilico.

I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki. Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziose polpette di pesce.

di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie.

E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte!

È in questo periodo che comincia a fare le prime apparizioni anche il cucchiaio, realizzato prima con conchiglie o ossa cave e dopo con legno e terracotta.

Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki. Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziose polpette di pesce.

L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente

La casa intelligente

Con un solo gesto il comando “relax” può regolare le luci

Un interrutore accanto al letto comanda lo spegnimento delle luci

La centrale domotica o un pc controllano e regolano gli impianti

Quest’ultimo sarà in grado di segnalare un allarme per sms o per e-mail

Al momento di uscire, si preme un interrutore che spegnerà le luci

Su uno schermo collegato a Internet è possibile visualizzare le informazioni

All’ora impostata si accende la caldaia, in modo da avere un clima ottimale

L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Antonio D’Andrea

Mangiare frutta e verdura fresche e “colorate” ti aiuta a combattere i radicali liberi (molecole nocive che ogni giorno attaccano le nostre cellule), responsabili delle malattie degenerative e dei processi di invecchiamento cellulare. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) include infatti il consumo di frutta e verdura tra le principali raccomandazioni per una dieta sana.

Efficienza: la casa intelligente rende l’ambiente eco compatibile. Grazie all’accurato studio dei materiali che compongono l’arredamento e ad un efficace isolamento la casa richiede meno energia.

Salute: la scelta dei materiali e le caratteristiche dell’arredamento moderno rendono la vita nella casa più salutare per i suoi abitanti. La casa intelligente rende l’ambiente eco compatibile.

Automazione: sistemi intelligenti che si integrano con l’arredamento della casa semplificano la vita senza per questo richiedere maggiori consumi.

Svago: la casa intelligente del futuro è caratterizzata dall’uso esteso di sistemi avanzati di intrattenimento che si integrano perfettamente nell’arredamento rendendo più piacevole la vita di tutti i giorni.

Climatizzazione: è divenuto fondamentale per qualsiasi studio di design dell’arredamento interno di includere nella progettazione un sistema di climatizzazione che sia allo stesso tempo efficace economico bio compatibile ed affidabile.

Automazione: sistemi intelligenti che si integrano con l’arredamento della casa semplificano la vita senza per questo richiedere maggiori consumi.

Salotto: con un solo gesto il comando “relax” può regolare le luci, abbassare le tapparelle e accendere lo stereo sulla musica preferita, con un altro comando viene ripristinato lo scenario mattutino.

Camera: un interrutore comanda lo spegnimento delle luci, la chiusura delle tapparelle, l’inserimento del sistema di antifurto; con un altro comando viene ripristinato lo scenario mattutino.

Bagno: all’ora impostata si accende la caldaia, in modo da avere un clima ottimale, e il rubinetto può essere programmato per riempire la vasca: perchè tutto sia pronto al nostro ingresso.

Cucina: su un piccolo schermo collegato a Internet è possibile visualizzare le informazioni su tutti gli elettrodomestici, essere informati se manca qualcosa in frigorifero e, nel caso, fare la spesa per via telematica.

Ingresso: al momento di uscire, si preme un interrutore che si occuperà di spegnere le luci in tutta la casa, abbassare le tapparelle e azionare il sistema antifurto. Quest’ultimo sarà in grado di segnalare un allarme per sms o per e-mail.

Comandi: con un solo gesto il comando “relax” può regolare le luci, abbassare le tapparelle e accendere lo stereo sulla musica preferita.

Torta

IN LINEA SENZA RINUNCIARE ALLE GOLOSITÀ

Succo d’arancia

Fette

Marmellata

Yogurt

Biscotti

Eliminare totalmente i dolci dalla vostra dieta? Un inutile sacrificio. Lasciarsi andare ogni tanto ad un peccato di gola aiuta ad affrontare meglio le restrizioni della dieta e a tenere alto il morale. Il segreto sta nel sapersi contenere e nel giocare d’astuzia.

La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino e basilico.

I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne

di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki. Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziose polpette di pesce.

L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente

Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki. Assaggiate anche le keftedes: sono

Se non sai rinunciare ai dolci, puoi introdurli nella tua dieta quotidiana senza temere di veder aumentare l’ago della bilancia. Non puoi fare a meno di cappuccino e cornetto al bar, prima di andare al lavoro, e neppure del dessert a fine pranzo? Riduci allora gli apporti calorici delle altre portate e fai più movimento: un’ora di piscina servirà ad esempio a smaltire le calorie di una fetta di torta con panna e mirtilli.

Frullati

Gelato alla frutta

17,1

Nelle prime ore del mattino, gli zuccheri vengono bruciati più rapidamente. Se vi piace il sapore dolce, la colazione é quindi il pasto più propizio per approfittarne. Per una carica energetica, potete scegliere tra spremute e succhi di frutta, yogurt magro, fette biscottate con marmellata oppure biscotti integrali od una fetta di torta casalinga. A metà mattina, potete mettere a tacere quel certo languorino con un buon frullato od uno yogurt. Evitate, per quanto possibile, di mangiare porzioni di torta o semifreddi alla fine del pranzo, a meno che non siate pronte a sostituirli con altri tipi di zuccheri. Da bandire assolutamente i dolci dopo cena: al termine della giornata, l’attività metabolica é ridotta al minimo e pertanto le calorie introdotte vengono trasformate soprattutto in grasso saturo di deposito.

Preparazione: disponete i savoiardi in un contenitore rettangolare, inzuppateli leggermente con il caffé amaro e cospargete lo strato con la crema di yogurt, miele ed amaretti (in alternativa a questi ultimi, potete utilizzare un liquore). Ripetete la stessa procedura per lo strato successivo. Terminate spolverizzando il cacao in polvere su tutta la superficie. Ponete il tiramisù in frigo per qualche ora, prima di gustarlo. Ripetete la stessa procedura per lo strato successivo. Terminate spolverizzando il cacao in polvere su tutta la superficie. Ponete il tiramisù in frigo per qualche ora, prima di gustarlo.

polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziose polpette di pesce. L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigiana. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki. Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziose polpette di pesce. L’insalata greca più famosa. Ilaria Alquati

:

di farina integrale,

buccia grattugiata di mezzo limone, frutta per le decorazioni.

Preparazione: preparare la pasta frolla mescolando tutti gli ingredienti. Lasciare riposare circa 30 minuti, prima di stenderla nella tortiera. Nel frattempo, preparate la crema incorporando a 50 g di burro sciolto a bagnomaria, 1 uovo, 2 cucchiai di sciroppo d’acero ed il succo di un’arancia. Stendete la crema sulla pasta frolla ed infornate in forno precedentemente riscaldato a 200° per circa 30 minuti. Una volta raffreddata la torta, disponete a piacere la frutta: banane, kiwi, fragole, uva, ananas, pesche sciroppate.

Al posto del normale zucchero, impariamo inoltre ad usare il miele, tra l’altro ricco di sali minerali, oppure il fruttosio od altri dolcificanti sintetici. Al posto del normale zucchero, impariamo inoltre ad usare il miele, tra l’altro ricco di sali minerali, oppure il fruttosio od altri dolcificanti sintetici.
Ingredienti: 500 g di savoiardi, 4 vasetti di yogurt magro, 2 cucchiai di miele, 1 bicchiere di amaretti tritati, caffé, cacao amaro in polvere.
Ingredienti
150 g
50 g di malto di riso, 100 d di burro biologico, 1 tuorlo d’uovo, 1 cucchiaino di lievito,

Dall’invenzione dei greci alla deliziosa evoluzione dei giorni nostri

Il sapore dolce in linea generale piace a tutti perché ricorda il primo alimento della nostra vita: il latte materno. Le donne tuttavia sembrano avere un legame più stretto con le golosità e ciò ha un fondamento biologico.

La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie. E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e anche gli

antipasti ai frutti di mare.

Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per i pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla e pomodoro fresco.

Assaggiate anche le keftedes: sono polpettine fritte, di ingredienti vari, e ogni zona ha la propria ricetta: carne, formaggio, piselli. Da provare anche le psarokeftedes, deliziosissime polpette di pesce.

L’insalata greca più famosa si chiama choriatiki salata: pomodori, cetrioli, lattuga, olive, peperoni, feta. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra parmigia-

Il gelato? Meglio light!

Ottimo anche come sostitutivo di un pasto. Tra i diversi tipi in commercio, preferite i gusti alla frutta e senza alcun dubbio i prodotti artigianali. Se poi siete attente alla linea, optate sulle versioni “light”, che consentono - a parità di dolcezzaun minore apporto di calorie, colesterolo e grassi ed un maggiore apporto di fibra. Potete scegliere tra prodotti senza zucchero (in questo caso come dolcificante viene utilizzato l’isomalt, sostanza ipocalorica ricavata dalla barbabietola da zucchero), a base di soia (completamente vegetale) o l’irresistibile frozen yogurt, preparato al momento ed arricchito con frutta fresca a piacere.

Ingredienti: 1 banana, 1 mela, 1 pera, 1 kiwi, 1 cestino di fragole, un acino di uva, 4 cucchiai di panna montata light

na. Tra le carni, soprattutto agnello, montone e di erbe e spezie, e piatti semplici e complessi.

Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente. Grazie al clima mite, inoltre, verdure e frutta sono molto saporite e costano poco: assaggiate i pomodori, i cetrioli, le insalate, le pesche, le albicocche e le angurie di stagione.

E poi, i piatti greci sono speziati: ovunque sentirete l’aroma di aglio e cipolla, e carni e pesci alla brace sono insaporiti da origano, maggiorana, timo, rosmarino. Il moussaka è un pasticcio di melanzane, patate e cipolle al forno, insaporito con ragù e salsa di pomodoro: ricorda la nostra gustosissima parmigiana.

Tra le carni, soprattutto agnello, montone e pollo cucinati sulla griglia o sullo spiedo, mentre i pesci sono quelli del mediterraneo: polipi e molluschi, pesci azzurri e crostacei. Si servono fritti o alla brace, in zuppa o stufati con il vino. La cucina greca ha quattro segreti: olio di oliva, materie prime di qualità, uso sapiente di erbe e spezie, e piatti semplici. Di questi, l’olio di oliva meriterebbe un discorso a parte: si trova in tutti i piatti, spesso in grande quantità, ed è eccellente.

Assolutamente sconsiglate le creme, specialmente quelle con l’aggiunta di biscotti tritati, cioccolata ed elevate quantità di zuccheri. Potete scegliere tra prodotti senza zucchero (in questo caso come dolcificante viene utilizzato l’isomalt, sostanza ipocalorica ricavata dalla barbabietola da zucchero), a base di soia (completamente vegetale) o l’irresistibile frozen yogurt, preparato al momento ed arricchito con frutta fresca a piacere.

I dolci non sono calorici alla stessa maniera. Se vogliamo accontentare il nostro palato, possiamo scegliere quelli che - a parità di porzione - offrono meno calorie. Se, ad esempio, di fronte al bancone del bar non sappiamo resistere alla tentazione di un cornetto, scegliamolo almeno integrale o senza ripieno.

Preparazione: sbucciate ed affettate la frutta. Disponetela in una grande coppa, decorando con la panna montata. Se non trovate la versione light, potete rimediare da sole, montando con una frusta una crema composta da yogurt magro, latte magro in polvere e succo di limone. Sbucciate ed affettate la frutta. Disponetela in una grande coppa, decorando con la panna montata. Se non trovate la versione light, potete rimediare da sole, montando con una frusta una crema composta da yogurt magro, latte parzialmente scremato in polvere e succo di limone.

BRICIOLE. STORIA DI UN’ANORESSIA

E’ difficile credere all’anoressia mentale. Chi la osserva da fuori non concepisce che il cibo possa diventare un nemico così, all’improvviso, apparentemente senza motivi. Chi la vive non riesce più a capire come le persone possano mangiare senza problemi, senza l’ansia, senza l’angoscia.

L’esistenza della protagonista di questo racconto parzialmente autobiografico si riduce un po’ alla volta “in briciole”. Si tiene in vita con pillole che anticipano l’alimentazione del futuro oppure alternando mangiate che la fanno star male a digiuni inflessibili. Ma sarà proprio una briciola di emozione, la riscoperta dei sentimenti, a ribaltarla e salvarle la vita. E’ difficile credere all’anoressia mentale. Chi la osserva da fuori non concepisce che il cibo possa diventare un nemico così, all’improvviso, apparentemente senza motivi. Chi la vive non riesce più a capire come le persone possano mangiare senza problemi, senza l’ansia, senza l’angoscia. L’esistenza della protagonista di questo racconto parzialmente autobiografico si riduce un po’ alla volta “in briciole”. Si tiene in vita

con pillole che anticipano l’alimentazione del futuro oppure alternando mangiate che la fanno star male a digiuni inflessibili. Ma sarà proprio una briciola di emozione, la riscoperta dei sentimenti, a ribaltarla e salvarle la vita. E’ difficile credere all’anoressia mentale. Chi la osserva da fuori non concepisce che il cibo possa diventare un nemico così, all’improvviso, apparentemente senza motivi. Chi la vive non riesce più a capire come le persone possano mangiare senza problemi, senza l’ansia, senza l’angoscia.

L’esistenza della protagonista di questo racconto parzialmente autobiografico si riduce un po’ alla volta “in briciole”.

Si tiene in vita con pillole che anticipano l’alimentazione del futuro oppure alternando mangiate che la fanno star male a digiuni inflessibili. Ma sarà proprio una briciola di emozione, la riscoperta dei sentimenti, a ribaltarla e salvarle la vita.

E’ difficile credere all’anoressia mentale.

Chi la osserva da fuori non concepisce che il cibo possa diventare un nemico così, all’improvviso, apparentemente senza motivi.

IL DOTT. D’AURIA SVELA I SUOI BENEFICI

Dimagrire con la nep è una rete di studi medici gestiti da professionisti specializzati nel campo del dimagrimento e della cura dell’obesità tramite Nutrizione Enterale Proteica. Viene utilizzata per eliminare in tempi rapidi il grasso corporeo in eccesso, tonificando così la muscolatura.

Quando è stata messa a punto la dieta?

Abbiamo cominciato le ricerche nel 1975 e dal 1986 sono cominciati ad arrivare i primi pazienti. Già all’inizio il Prof. Apfelbaum era scoraggiato per gli scarsi risultati della dieta. Sapeva che era impossibile per chiunque seguire una dieta, e così ha avuto l’idea: fare in modo che la dieta si adattasse alle abitudini di qualcuno. Che cosa vi ha spinto a creare LeDiet? Gli errori. I ripetuti fallimenti delle diete, il fatto che non esista nessun medicinale che aiuti a dimagrire. Oggi sappiamo che la dieta funziona se si rispettano le abitudini alimentari. In questo modo si cerca di limitari gli eccessi alimentari del paziente nel rispetto delle proprie solite abitudini, cultura e religione. Quali sono i concetti chiave di LeDiet?

ciati ad arrivare i primi pazienti. Già all’inizio il Prof. Apfelbaum era scoraggiato per gli scarsi risultati della dieta. Sapeva che era impossibile per chiunque seguire una dieta, e così ha avuto l’idea: fare in modo che la dieta si adattasse alle abitudini di qualcuno.

Che cosa vi ha spinto a creare LeDiet?

Gli errori. I ripetuti fallimenti delle diete, il fatto che non esista nessun medicinale che aiuti a dimagrire. Oggi sappiamo che la dieta funziona se si rispettano le abitudini alimentari. In questo modo si cerca di limitari gli eccessi alimentari del paziente nel rispetto delle sue abitudini, cultura e religione. Quali sono i concetti chiave di LeDiet?

Il dottor D’Auria svela tutti segreti della NEP, un nuovo metodo innovativo per dimagrire col minimo sforzo e in poco tempo.

Avvicinarsi il più possibile alle abitudini alimentari del paziente. Se riusciamo a rispettare circa l’80% delle abitudini alimentari, abbiamo più del 50% di probabilità di successo. Se rispettiamo solo il 60% delle abitudini alimentari, è probabile che il 100% della dieta fallisca.

La dieta è facile da seguire?

Più ci avviciniamo alle abitudini alimentari, minori sono frustrazione e tentazione, e più è possibile seguire la dieta a lungo. Quello che conta in una dieta è riuscire a seguirla nel lungo periodo. Non importa perdere peso in poco tempo ma riuscire a mantenere il peso raggiunto.

Con LeDiet, in seguito a un’esperienza decennale, sappiamo di avere circa il 50% di buoni risultati dopo due anni di dieta. E’ straordinario! Quali risultati si possono raggiungere?

Bisogna essere consapevoli che, la mattina, chi desidera perdere peso ne è convinto e ha la volontà per farlo ma la sera il 99% fallisce. E’ una questione di resistere alle tentazioni. Con LeDiet, cerchiamo di analizzare quello che è “tentazione” tra le abitudini alimentari e di trovare una soluzione.

Che tipo di monitoraggio propone il suo metodo?

In quanto uomini ancor prima che pensatori (si ricordi il detto latino ‘primum vivere, deinde philosophari’), anche i filosofi hanno (avuto) i loro piatti preferiti, rivelandosi non di rado dei grandi estimatori del ‘mangiar bene’. L’attenzione che essi hanno riservato al cibo affiora, oltre che dalle loro autobiografie (nelle quali spesso menzionano esplicitamente i loro piatti preferiti), anche nelle loro stesse opere filosofiche, in cui le metafore culinarie sono ricorrenti e testimoniano un’incredibile attenzione alla sfera eno-gastronomica.

Ludwig Feuerbach, a una sua famosa opera del 1862, aveva dato il titolo Il mistero del sacrificio o l’uomo è ciò che mangia.

L’uomo è ciò che mangia: in tedesco, ‘der Mensch ist was er isst’. L’obiettivo manifesto che Feuerbach si pone è, naturalmente, quello di sostenere un materialismo radicale e anti-idealistico, a tal punto da portarlo a sostenere che noi coincidiamo precisamente con ciò che ingeriamo.

Forse questa coincidenza tra essere e mangiare potrà sembrare un po’ eccessiva, ma è innegabile il fatto che, se siamo, è perché

mangiamo. Che poi siamo ciò che mangiamo, forse è un po’ troppo, con buona pace di Feuerbach. Un antico adagio dice che non si può pensare con la pancia vuota: e Aristotele stesso ci ricorda, nella Metafisica (982 b 21), che la filosofia nasce quando l’uomo ha risolto i suoi bisogni primari. Platone, che pure a questo mondo preferiva decisamente quello eterno e immutabile delle Idee, non era certo insensibile al mangiar bene: di lui si sa che amava olive e fichi secchi. Nella Lettera settima, inoltre, Platone se la prende con i Siracusani, accusandoli di mangiare ben tre volte al giorno. È poi risaputo che i Pitagorici teorizzarono il vegetarianesimo come prassi di vita, nella convinzione che l’uomo non dovesse cibarsi di carni perché, nella misura in cui le anime possono reincarnarsi anche negli animali, ciò equivarrebbe a essere cannibali. Pitagora proibì ai suoi discepoli di mangiare fave e la leggenda vuole che egli stesso, inseguito dai suoi nemici, si fece da essi catturare anziché mettersi in salvo correndo per un campo di fave.

Per trattare i problemi alimentari, il paziente deve essere seguito giorno per giorno. Abbiamo bisogno di sapere quello che mangia ogni giorni per adattare la dieta. Forniamo ai nostri clienti un servizio continuativo di monitoraggio online da parte dei nostri esperti. In questo modo è possibile accellerare la perdita di peso, rallentarla, cambiarla completamente o modificarla. Un semplice click ed è fatta! Quando è stata messa a punto?

Abbiamo cominciato le ricerche nel 1975 e dal 1986 sono comin-

Avvicinarsi il più possibile alle abitudini alimentari del paziente. Se riusciamo a rispettare circa l’80% delle abitudini alimentari, abbiamo più del 50% di probabilità di successo.Se rispettiamo solo il 60% delle abitudini alimentari, è probabile che il 100% della dieta fallisca. La dieta è facile da seguire?

Più ci avviciniamo alle abitudini alimentari, minori sono frustrazione e tentazione, e più è possibile seguire la dieta a lungo. Quello che conta in una dieta è riuscire a seguirla nel lungo periodo. Non importa perdere peso in poco tempo ma riuscire a mantenere il peso raggiunto. Con LeDiet, in seguito a un’esperienza decennale, sappiamo di avere circa il 50% di buoni risultati dopo due anni di dieta. Quando è stata messa a punto? Abbiamo cominciato le ricerche nel 1975 e dal 1986 sono cominciati ad arrivare i primi pazienti. Già all’inizio il Prof. Apfelbaum era scoraggiato per gli scarsi risultati della dieta. Sapeva che era impossibile per chiunque seguire una dieta, e così ha avuto l’idea: fare in modo che la dieta si adattasse alle abitudini di qualcuno. Oggi sappiamo che la dieta funziona se si rispettano le solite abitudini alimentari. Chiara Alquati

Dott. Oreste D’Auria, responsabile della sede di Napoli
Voli e visioni di Giorgio Bugatti Ronzi
Il valore calorico del muesli si aggira fra le 350 e le 400 calorie per 100 grammi
Letture di Elena Sabuz

In quanto uomini ancor prima che pensatori (si ricordi il detto latino ‘primum vivere, deinde philosophari’), anche i filosofi hanno (avuto) loro piatti preferiti, rivelandosi non di rado dei grandi estimatori del ‘mangiar bene’. L’attenzione che essi hanno riservato al cibo affiora, oltre che dalle loro autobiografie (nelle quali spesso menzionano esplicitamente i loro piatti preferiti), anche nelle loro stesse opere filosofiche, in cui le metafore – diciamo così – culinarie sono ricorrenti e testimoniano un’incredibile attenzione alla sfera eno-gastronomica.

Ludwig Feuerbach, a una sua famosa opera del 1862, aveva dato il titolo Il mistero del sacrificio o l’uomo è ciò che mangia. L’uomo è ciò che mangia: in tedesco, ‘der Mensch ist was er isst’. L’obiettivo manifesto che Feuerbach si pone è, naturalmente, quello di sostenere un materialismo radicale e anti-idealistico, a tal punto da portarlo a sostenere che noi coincidiamo precisamente con ciò che ingeriamo. Forse questa coincidenza tra essere e mangiare potrà sembrare un po’

eccessiva, ma è innegabile il fatto che, se siamo, è perché mangiamo. Che poi siamo ciò che mangiamo, forse è un po’ troppo, con buona pace di Feuerbach. Un antico adagio dice che non si può pensare con la pancia vuota: e Aristotele stesso ci ricorda, nella Metafisica (982 b 21), che la filosofia nasce quando l’uomo ha risolto i suoi bisogni primari. Platone, che pure a questo mondo preferiva decisamente quello eterno e immutabile delle Idee, non era certo insensibile al mangiar bene: di lui si sa che amava olive e fichi secchi. Nella Lettera settima, inoltre, Platone se la prende con i Siracusani, accusandoli di mangiare ben tre volte al giorno. È poi risaputo che i Pitagorici teorizzarono il vegetarianesimo come prassi di vita, nella convinzione che l’uomo non dovesse cibarsi di carni perché, nella misura in cui le anime possono reincarnarsi anche negli animali, ciò equivarrebbe a essere cannibali.

La NEP e i pazienti: come perdere taglie con il sondino

L’obesità è una condizione cronica di accumulo di grasso in grado di determinare un aumento del peso corporeo molto superiore alla media, per quanto spesso favorita da particolari fattori genetici, metabolici e ormonali.

Quando ha iniziato la dieta?

Abbiamo cominciato le ricerche nel 1975 e dal 1986 sono cominciati ad arrivare i primi pazienti. Già all’inizio il Prof. Apfelbaum era scoraggiato per gli scarsi risultati della dieta. Sapeva che era impossibile per chiunque seguire una dieta, e così ha avuto l’idea: fare in modo che la dieta si adattasse alle solite abitudini di qualcuno.

Come ha conosciuto la NEP?

Gli errori. I ripetuti fallimenti delle diete, il fatto che non esista nessun medicinale che aiuti a dimagrire. Oggi sappiamo che la dieta funziona se si rispettano le abitudini alimentari. In questo modo si cerca di limitari gli eccessi alimentari del paziente nel rispetto delle sue abitudini, cultura e religione.

Quali sono i concetti? Avvicinarsi il più possibile alle abitudini alimentari del paziente. Se riusciamo a rispettare circa l’80% delle abitudini alimentari, abbiamo più del 50% di probabilità di successo. Se rispettiamo solo il 60% delle abitudini alimentari, è probabile che il 100% della dieta fallisca. La dieta è facile da seguire? Più ci avviciniamo alle abitudini alimentari, minori sono frustrazione e tentazione, e più è possibile seguire la dieta a lungo. Quello che conta in una dieta è ri-

uscire a seguirla nel lungo periodo. Non importa perdere peso in poco tempo ma riuscire a mantenere il peso raggiunto. Con LeDiet, in seguito ad un’esperienza decennale, sappiamo di avere circa il 50% di buoni risultati dopo due anni di dieta. E’ straordinario!

Quali risultati ha raggiunto?

Bisogna essere consapevoli che, la mattina, chi desidera perdere peso ne è convinto e ha la volontà per farlo ma la sera il 99% fallisce. E’ una questione di resistere alle tentazioni.

Quali sono i concetti?

Avvicinarsi il più possibile alle abitudini alimentari del paziente. Se riusciamo a rispettare circa l’80% delle abitudini alimentari, abbiamo più del 50% di probabilità di successo. Se rispettiamo solo il 60% delle abi-

tudini alimentari, è probabile che il 100% della dieta fallisca. Quali risultati ha raggiunto? Bisogna essere consapevoli che, la mattina, chi desidera perdere peso ne è convinto e ha la volontà per farlo ma la sera il 99% fallisce. Con LeDiet, in seguito ad un’esperienza decennale, sappiamo di avere circa il 50% di buoni risultati dopo due anni di dieta. E’ una questione di resistere alle tentazioni. E’ una questione di resistere alle tentazioni. E’ una questione di resistere alle tentazioni. Oggi sappiamo che la dieta funziona se si rispettano le abitudini alimentari. In questo modo si cerca di limitari gli eccessi alimentari del paziente nel rispetto delle sue abitudini, cultura e religione. E’ straordinario!

Guido Guidi

di Antonio Spinelli

E’ difficile credere all’anoressia mentale. Chi la osserva da fuori non concepisce che il cibo possa diventare un nemico così, all’improvviso, apparentemente senza motivi. Chi la vive non riesce più a capire come le persone possano mangiare senza problemi, senza l’ansia, senza l’angoscia.

L’esistenza della protagonista di questo racconto parzialmente autobiografico si riduce un po’ alla volta “in briciole”. Si tiene in vita con pillole che anticipano l’alimentazione del futuro oppure alternando mangiate che la fanno star male a digiuni inflessibili. Ma sarà proprio una briciola di emozione, la riscoperta dei sentimenti, a ribaltarla e salvarle la vita. E’ difficile credere all’anoressia mentale. Chi la osserva da fuori non concepisce che il cibo possa diventare un nemico così, all’improvviso, apparentemente senza motivi. Chi la vive non riesce più a capire come le persone possano mangiare senza problemi, senza l’ansia, senza l’angoscia. L’esistenza della protagonista di questo racconto parzialmente autobiografico si riduce un po’ alla volta “in briciole”. Si tiene in vita

con pillole che anticipano l’alimentazione del futuro oppure alternando mangiate che la fanno star male a digiuni inflessibili. Ma sarà proprio una briciola di emozione, la riscoperta dei sentimenti, a ribaltarla e salvarle la vita. E’ difficile credere all’anoressia mentale. Chi la osserva da fuori non concepisce che il cibo possa diventare un nemico così, all’improvviso, apparentemente senza motivi. Chi la vive non riesce più a capire come le persone possano mangiare senza problemi, senza l’ansia, senza l’angoscia. L’esistenza della protagonista di questo racconto parzialmente autobiografico si riduce un po’ alla volta “in briciole”. Si tiene in vita con pillole che anticipano l’alimentazione del futuro oppure alternando mangiate che la fanno star male a digiuni inflessibili. Ma sarà proprio una briciola di emozione, la riscoperta dei sentimenti, a ribaltarla e salvarle la vita. E’ difficile credere all’anoressia mentale. Chi la osserva da fuori non concepisce che il cibo possa diventare un nemico così, all’improvviso, apparentemente senza motivi.

Mangiare mi aveva sempre dato gusto. Panna montata e ghiaccioli, ma anche tortellini, patatine fritte e cioccolata. Una bambina vivace. Poi un’adolescente allegra e sportiva. È a metà della crescita che ho dovuto rovinare una vita bella, dunque tranquilla, dunque noiosa. Così la vedeva un cervello che era troppo cupo, senza motivi, per occhi troppo accesi. Gambe lunghe, ma non magre. Non a sufficienza per me che soltanto scheletrica pensavo che avrei potuto avere il mondo ai miei piedi. E a pensarci ora non mi sarebbe nemmeno bastato. Gambe lunghe, ma non magre. Non a sufficienza per me che soltanto scheletrica pensavo che avrei potuto avere il mondo ai miei piedi. E a pensarci ora non mi sarebbe nemmeno bastato.Non a sufficienza per me che soltanto scheletrica pensavo che avrei potuto avere il mondo ai miei piedi.

Storia di un’anoressia’, Alessandra Arachi

Chirurgia bariatrica: ridurre lo stomaco per dimagrire?

Chirurgia bariatrica. L`ultima spiaggia per perdere peso è costituita dalla modifica chirurgica del tratto gastrointestinale, che comporta la riduzione delle dimensioni dello stomaco e quindi della capacità di introdurre gli alimenti. Oltre il 40% degli interventi di questo tipo, spiegano gli esperti, presenta gravi complicanze nei sei mesi successivi all`operazione.

Il consiglio dei medici è quello di non sottovalutare mai questo tipo di operazione, e limitare tali interventi ai soggetti obesi nei quali altre terapie non hanno avuto successo. Con il bendaggio gastrico regolabile si ottiene mediamente una riduzione del 40-60% dell’eccesso di peso pre-operatorio. buoni risultati dipendono comunque dalla compliance del paziente.

Il bendaggio gastrico più utilizzato è il Bendaggio Gastrico Regolabile. Questo tipo di intervento viene eseguito solitamente con la tecnica laparoscopica. L’intervento consiste nella creazione di una piccola tasca gastrica che comunica con il resto dello stomaco tramite uno stretto orifizio. Il lume dell’orifizio di svuotamento è regolabile.

La tasca gastrica è ottenuta circondando la parte superiore dello stomaco con un anello di silicone. L’anello è collegato mediante un tubicino ad un piccolo serbatoio posizionato sopra la fascia muscolare della parete addominale. Il raggio dell’anello di silicone può essere modificato aggiungendo o togliendo soluzione fisiologica.

Il risultato finale è la costruzione di una clessidra nello stomaco, e l’anello divide le due parti della clessidra, e il lume dell’anello può essere regolato dal medico, in modo da modificare la sensazione di sazietà dei pazienti. Anche nel caso del bendaggio gastrico regolabile, assistiamo ad una chirurgia restrittiva, che ha come risultato quello educativo.

Infatti non è la chirurgia che fa dimagrire, ma il precoce senso di sazietà che induce i pazienti a mangiare di meno. Quindi anche in questo caso la Compliance del paziente è di fondamentale importanza e il rispetto dei consigli dietetici è indispensabile per il raggiungimento dei risultati. Quindi anche in questo caso la Compliance del paziente è di fondamentale importanza e il rispetto dei consigli dietetici è indispensabile per il raggiungimento dei risultati.

I vantaggi del bendaggio gastrico regolabile

• Bassi rischi (intervento effettuato in laparoscopia).

• Bassissima mortalità (inferiore allo 0,5%).

• Possibilità di regolare il lume della strozzatura.

• Rapidità di esecuzione (un’ora circa).

• La completa reversibilità dell’intervento.

• Mantenimento strutturale e assorbitivo dell’apparato digerente.

Giulio Rastelli, paziente sottoposto alla cura dell’obesità tramite NEP
Cinema
‘Briciole.
Musica

Trapani - dal 24 al 30 aprile

Stragusto è una manifestazione gastronomica legata al cibo di strada, il primo festival del cibo di strada del Mediterraneo. www.stragusto.it

Enovitis

Parigi - dal 12 al 13 aprile

ENOVITIS è l’unica vetrina espositiva del suo genere in Italia specializzata in Tecniche per la Viticoltura e l’Olivicoltura specificità e completezza del panorama merceologico. www.enovitis.fr

Chocolate

Praga - dal 1 al 12 aprile

La manifestazione si inserisce tra il “13° salone degli sposi” e “Casa – 30°salone dell’arredamento2 e “Invito a nozze “, due delle manifestazioni più importanti del calendario fieristico di Piacenza Expo. www.chiccholate.net

Berbera - dal 20 al 27 aprile

Mostra internazionale del gelato artigianale. Esposizione di prodotti ed attrezzature per la gelateria a Longarone in provincia di Belluno. Risale al dicembre 1959 la prima edizione della “Fiera del Gelato”. www.mig.com

New York - dal 1 al 30 aprile

Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere i più giovani, mescolando rigore e precisione con un po’ di ironia. www.operazionecarota.it

Occhi foderati di prociutto

Mosca - dal 2 al 24 aprile

Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere i più giovani, mescolando rigore e precisione con un po’ di ironia. La manifestazione si inserisce tra il “13° salone degli sposi” e “Casa – 30°salone dell’arredamento2 e “Invito a nozze “, due delle manifestazioni più importanti del calendario fieristico di Piacenza Expo. www.occhifoderatidiprociutto.it

Risate

Shangai - dal 7 al 26 aprile

Mostra internazionale del gelato artigianale. Esposizione di prodotti ed attrezzature per la gelateria a Longarone in provincia di Belluno. Risale al dicembre 1959 la prima edizione della “Fiera del Gelato”. www.risatediriso.com

Nancy - dal 3 aprile al cinema

Stragusto è una manifestazione gastronomica legata al cibo di strada, il primo festival del cibo . www.chocolat.fr

Cosa significa ‘alimentazione’?

L’alimentazione consiste nell’assunzione da parte di un organismo delle sostanze indispensabili per il suo metabolismo e le funzioni vitali quotidiane. Le sostanze nutritive vengono variamente prelevate dall’ambiente esterno, a seconda della natura chimica di queste sostanze e dei tipi di organismi viventi considerati, che possono essere suddivisi in due grosse categorie: vegetali, molti procarioti, cromisti e batteri autotrofi. Col termine alimentazione si intende sia l’assunzione di alimenti come attività fisiologica in risposta a stimoli fisici e psichici (fame e appetito) sia più in generale il regime alimentare adottato dall’uomo (che è più correttamente definito dieta). Gli alimenti sono sostanze che introdotte nell’organismo vengono digerite, assimilate e distribuite ,e sono necessarie al mantenimento delle funzioni del corpo. Gli alimenti hanno funzioni diverse: energetica (grassi e zuccheri), funzione plastica (proteine).

Roma, 13 aprile 2011 Convegno di prodotti ed attrezzature per la gelateria a Longarone in provincia di Belluno. www.lacena.uk

Bombay - dal 17 aprile al cinema

Madrid - dal 7 aprile in concerto

Stragusto è una manifestazione gastronomica legata al cibo di strada, il primo festival del cibo di strada del Mediterraneo. www.adiposa.es

Due cuori e una cucina Mangiando sui tetti

Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere i più giovani, mescolando rigore. www.duecuorieunacucina.net

Sapori e dissapori

Caracas - dal 22 aprile al cinema

Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere i più giovani, mescolando rigore e precisione con un po’ di ironia. www.saporiedissapori.com

Bristol - dal 20 al 27 aprile

Mostra internazionale del gelato artigianale. a Longarone in provincia di Belluno. Risale al dicembre 1959 la prima edizione della “Fiera del Gelato”. www.lacena.uk

Hong Kong - dal 12 aprile in concerto

Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere i più giovani, mescolando rigore. Risale al dicembre 1959 la prima edizione della “Fiera del Gelato artigianale”. www.mangiandosuitetti.hk

Sensation white rice

Takamatsu - 24 aprile

Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere i più giovani, mescolando rigore. Risale al dicembre 1959 la prima edizione della “Fiera del Gelato artigianale”. www.sensationwhiterice.jp

Italia - uscita 23 aprile

Da non perdere

Convegno Fao a Roma

La Fao – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite con il mandato di aiutare ad accrescere i livelli di nutrizione, migliorare la vita delle popolazioni e ad accrescere l’economia mondiale. Fondata nel 1945 a Città del Québec in Canada, nel 1951 la sua sede è stata trasferita da Washington a Roma. Un primo tentativo di creazione di un ente specializzato in materia agricola nel ventesimo secolo si ebbe ad opera di Vittorio Emanuele III, il quale insieme ai 64 stati partecipanti, nel 1905 sottoscrisse la convenzione istitutiva dell’Istituto internazionale dell’agricoltura. A causa dell’articolo 9 della Costituzione, l’ente iniziò a lavorare effettivamente nel 1908 su campi che riguardavano la raccolta e la pub-

blicazione di informazioni statistiche, tecniche ed economiche relative all’agricoltura. Solo nel 1935 venne creato un comitato che si occupava di problemi agricoli ed alimentari, ad opera di Bruce, McDougall, Boyd Orr; fu soprattutto grazie a McDougall che nel 1943 in Virginia venne convocata una conferenza delle Nazioni Unite sull’alimentazione e l’agricoltura. Fin dall’inizio emerse una profonda divisione sulle mansioni dell’ente in quanto si creò una bipartizione fra funzioni operative e consultive. Un primo tentativo di creazione di un ente specializzato in materia agricola nel ventesimo secolo si ebbe ad opera di Vittorio Emanuele III, il quale insieme ai 64 stati partecipanti, nel 1905 sottoscrisse la convenzione istitutiva dell’Istituto internazionale dell’agricoltura.

Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere più giovani, mescolando rigore. Risale al dicembre 1959 la prima edizione della “Fiera del Gelato artigianale”. www.feltrinelli.it

Briciole di Alessandra Archi La teoria del Panino di Antony D’Andrea

America - uscita 27 aprile

Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere più giovani, mescolando rigore. Risale al dicembre 1959 la prima edizione della “Fiera del Gelato artigianale”. www.thomson.com

La dieta equilibrata dell’insetto di Ramhir Amslai

India - uscita 15 aprile

Si può fare divulgazione scientifica, soprattutto per coinvolgere i più giovani, mescolando rigore la prima edizione della “Fiera del Gelato”. www.parache.net

Fiori per cena

I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Poi ci sono le olive: la Grecia è la patria delle olive; qui ne trovate centinaia di varietà diverse, e vi consigliamo di assaggiarle tutte! Per pasti veloci, vi consigliamo il souvlaki, panino con carne di maiale allo spiedo farcito con cipolla, pomodoro e salsa sadziki.

Mangia l’odore

I piatti tipici sono lo zadziki, una salsetta a base di yogurt, cetrioli e aglio; deliziosa con il pane fresco; il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, che accompagna le insalate e gli antipasti. Qui ne trovate centinaia di varietà diverse, il feta, un formaggio magro, di capra o di pecora, e vi consigliamo di assaggiarle tutte!

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