Estratto del libro "Bologna Grand Tour"

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Grand Tour Bologna

Italiano | English

CHARTESIA

Sommario | Contents

Le sedi del potere civile e gli edifici simbolo della città

The Historic Palaces

The Seats of Civil Power and the City’s Symbolic Buildings # 2 Le torri

Le dimore verticali delle potenti famiglie gentilizie

The Towers

The Vertical Dwellings of the Powerful Noble Families

Architettura e arte omaggiano patroni, martiri e santi

The Churches

Architecture and Art Pay Homage to Patrons, Martyrs, and Saints

L’identità urbana tra architettura, cultura e socialità

Focus: The Porticoes

Urban Identity Between Architecture, Culture, and Sociality

Un territorio ricco di storia, arte e meraviglie naturali

The Province

A Territory Rich in History, Art, and Natural Marvels

Le tentazioni di una cucina opulenta che omaggia la tradizione

Food and Wine

Temptations of a Lavish Cuisine that Celebrates Tradition

Introduzione / Introduction 13 # 1 I palazzi storici 16
52
#
Le chiese 76
3
#
Focus:
120
4
i portici
# 5 La provincia 142
# 6 Enogastronomia 160
Bibliografia essenziale / Basic Bibliography 173 Crediti fotografici / Photo Credits 174 Ringraziamenti / Acknowledgements 175

Le sedi del potere civile e gli edifici simbolo della città

The Seats of Civil Power and the City’s Symbolic Buildings

f Palazzo comunale, particolare della statua in bronzo di papa Gregorio XIII, al secolo Ugo Boncompagni, realizzata da Alessandro Menganti, scultore bolognese definito da Agostino Carracci il “Michelangelo incognito”.

Town Hall, detail of the bronze statue of Pope Gregory XIII, born Ugo Boncompagni, by Alessandro Menganti, a Bolognese sculptor defined by Agostino Carracci as the “Unknown Michelangelo”.

17 I PALAZZI STORICI ~ THE HISTORIC PALACES
#
1
Palazzo comunale, dettaglio della facciata con la parte sommitale dell’ingresso principale e la Torre dell’orologio. Town Hall, detail of the façade with the upper part of the main entrance and the Clock Tower.

Le dimore verticali delle potenti famiglie gentilizie

The Vertical Dwellings of the Powerful Noble Families

f

La torre degli Asinelli e la Garisenda sono divenute il simbolo di Bologna; tra le prime a essere costruite, nella zona strategica del carrobbio di porta Ravegnana, hanno uno strapiombo dell’asse rispettivamente di metri 2,23 e 3,22.

The Asinelli and Garisenda towers have become the symbol of Bologna; among the first to be built, in the strategic area of the Carrobbio of Porta Ravegnana, their overhang axis is 2.23 and 3.22 meters respectively.

53 LE TORRI ~ THE TOWERS
# 2
La scala interna che, dopo 498 gradini, conduce alla sommità della torre degli Asinelli a 97,20 metri d’altezza. The internal staircase, which after 498 steps, leads to the top of the Asinelli Tower at the height of 97.20 meters.

Architettura e arte omaggiano patroni, martiri e santi Architecture and Art

Pay Homage to Patrons, Martyrs, and Saints

f Basilica di San Petronio, cappella maggiore; il monumentale crocifisso ligneo con teste di cherubini dipinte nelle testate della croce, posto sopra l’altare, è di autore ignoto del XV secolo.

Basilica of San Petronio, main chapel; the monumental wooden crucifix with cherub heads painted in the heads of the cross, placed above the altar, is by an unknown artist from the 15th century.

77 LE CHIESE ~ THE CHURCHES
#
3
Basilica di Santo Stefano, chiesa del Santo Sepolcro; la struttura originaria è stata rifatta tra XI e XII secolo. Basilica of Santo Stefano, church of the Santo Sepolcro; the original structure was rebuilt between the 11th and 12th century.

ff (pp. 86-87)

Basilica di San Petronio; nel corso dei secoli le vetrate sono state danneggiate più volte, ad oggi restano solo due vetrate originali del Medioevo, mentre le altre sono state sistemate a partire dal 1879.

Basilica of San Petronio; the stainedglass windows have been damaged several times over the years, currently only two original medieval windows remain, while the others have been repaired since 1879.

Basilica di San Petronio; il policromo superiore della dedicata a San Sebastiano, il martirio del santo.

Basilica of San Petronio; the upper polychrome rosette of the chapel of San Sebastiano, depicting

“ È Bologna una delle principali città d’Italia [...] piena di popolo, di arti e di ricchezze [...]. Sono di belle e grandi Chiese; la principale, ch’è sulla piazza, è dedicata a S. Petronio, padrone e protettore della città. ”

“ Bologna is one of the main cities of Italy [...] full of people, arts, and wealth [...]. They are of beautiful and great Churches; the main one, on the square, is dedicated to S. Petronius, master and protector of the city. ”

— ANDREA MINUCCI

San Petronio, vescovo di Bologna dal 431 al 450, ebbe un ruolo di primo piano nel consolidamento della città e nella difesa della sua libertà, tanto che la sua figura assunse uno spiccato significato politico e patriottico, destinato a durare nei secoli e nell’anima popolare. Si capisce, quindi, perché siano state le autorità civili del Comune di Bologna a volere una chiesa dedicata al patrono cittadino. I lavori, affidati all’architetto bolognese Antonio di Vincenzo, cominciano il 7 giugno 1390 e quella in fieri doveva essere la chiesa più grande di tutto il mondo cristiano. L’ambizioso progetto, però, resta incompiuto – per il completamento della fabbrica vengono interpellati, tra gli altri, Michelangelo, Baldassarre Peruzzi, Giulio Romano, Andrea Pal ladio, Francesco Terribilia e Domenico Tibaldi, ma nessuna delle loro proposte sarà realizzata – e tuttavia la basilica che si affaccia su piazza Maggiore restituisce un’immagine di maestosità con i suoi 132 metri di lunghezza, i 58 di larghezza e i 45 di altezza delle volte centrali: numeri che ne fanno la chiesa più grande di Bologna e una delle più vaste d’Europa. I capolavori non mancano, a cominciare dall’esterno e in particolare dalla facciata, sulla quale si aprono tre portali; quello mediano, detto “porta Magna”, è opera – anch’essa incompiuta per la morte dell’artista avvenuta nel 1438 – dello scultore toscano Jacopo della Quer cia che, a partire dal 1425, dà forma al tema della redenzione scolpendo Storie dell’Antico Testamento nelle formelle dei pilastri, Storie del Nuovo Testamento nell’architrave, 18 Profeti nella strombatura e, nella lunetta, il rilievo a tuttotondo della Madonna col Bambino, Sant’Ambrogio e San Petronio . L’interno, che è stato teatro di eventi storici di enorme rilevanza

f Basilica di San Petronio, cappella dei Re Magi; uno degli affreschi di Giovanni da Modena sulla vita di san Petronio.

Saint Petronius, bishop of Bologna from 431 to 450, had a leading role in the reinforcement of the city and the defense of its freedom, in so much that his figure assumed a strong political and patriotic significance, destined to last over the centuries and in the popular soul. It is therefore understandable why the civil authorities of the Commune of Bologna were the ones to commission a church dedicated to the patron saint of the city. The works, entrusted to the Bolognese architect Antonio di Vincenzo, began on June 7, 1390, and while in progress it was to be the largest church in the entire Christian world. However, the ambitious project remained unfinished: Michelangelo, Baldassarre Peruzzi, Giulio Romano, Andrea Palladio, Francesco Terribilia, Domenico Tibaldi and others were all consulted for the completion of the building, but none of the proposals was adopted. Nevertheless, the basilica overlooking Piazza Maggiore has a majestic aspect with its 132 meters in length, 58 in width and 45 at the height of the central vaults: figures that make it the largest church in Bologna and one of the largest in Europe. It houses plenty of masterpieces, beginning with the outside and from the façade, which has three portals. The middle one, called “Porta Magna”, was made by the Tuscan sculptor Jacopo della Quercia, remaining unfinished due to his death in 1438; starting from 1425, the artist gave shape to the theme of the redemption by sculpting Stories from the Old Testament in the pillars, Stories from the New Testament in the architrave, 18 Prophets in the splay, and in the lunette, the high relief of the Madonna and Child, Saint Ambrose and Saint Petronius. The interior, which was the scene of historical events of great importance such as the coronation of Charles V (February 24, 1530) and the ninth and tenth sessions of the Council of Trent

Basilica of San Petronio, Magi Chapel; one of the frescoes by Giovanni da Modena on the life of Saint Petronius. gg (pp. 92-93)

Basilica di San Petronio, cappella dei Re Magi; affresco di Giovanni da Modena raffigurante l’ Inferno.

Basilica of San Petronio, Magi Chapel; fresco by Giovanni da Modena depicting Hell

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CHIESE ~ THE CHURCHES
LE

L’identità urbana tra architettura, cultura e socialità

Urban Identity Between Architecture, Culture, and Sociality

f Anche l’Archiginnasio rientra nei progetti di rinnovamento urbanistico della seconda metà del XVI secolo: l’architetto Antonio Morandi crea una facciata su due piani con portico che rispecchia il carattere dell’architettura locale.

The Archiginnasio is also part of the urban renewal projects of the second half of the 16th century: the architect Antonio Morandi created a two-story façade with a portico that reflects the character of the local architecture.

121 FOCUS: I PORTICI ~ FOCUS: THE PORTICOES
#
4
I portici accademici di via Zamboni sono un attributo chiave dell’architettura universitaria bolognese. The academic arcades of Via Zamboni are a key attribute of Bolognese university architecture.

Detail of the left portico of the church of San Giacomo in Via Zamboni, commissioned by Giovanni II Bentivoglio.

FOCUS: I PORTICI ~ FOCUS: THE PORTICOES f Particolare del portico sinistro della chiesa di San Giacomo in via Zamboni, voluto da Giovanni II Bentivoglio.

Dettaglio del portico sul fianco sinistro di San Giacomo, con le colonne di Tommaso Filippi e i ricchi fregi.

Detail of the portico on the left side of San Giacomo, with the columns by Tommaso Filippi and the rich friezes.

137
h
Vista dei portici che precedono la basilica di Santo Stefano, che si staglia sullo sfondo. View of the arcades that precede the basilica of Santo Stefano, which stands out in the background.

altri portici del complesso per creare un ambiente urbano caratterizzato da molteplici prospettive e panorami telescopici fortemente scenografici.

Nel cuore medievale e rinascimentale della città, ovvero nell’area di piazza Maggiore e della contigua via dell’Archiginnasio, si possono ammirare i portici del Palazzo del podestà e del Palazzo dei banchi; il percorso monumentale, che evidenzia nelle diverse strutture un linguaggio formale condiviso, prosegue con il portico del Pavaglione, il cui nome ricorda – per ascendenza dal francese – lo storico mercato dei bachi da seta che si teneva nella zona, e si completa con i portici delle strutture circostanti, costruiti per collegarsi armoniosamente ad esso: il portico dell’ospedale di Santa Maria della Morte, centro assistenziale in epoca tardo-medievale e ora sede del Museo civico archeologico, e il portico dell’Archiginnasio, realizzato nel 1563 da Antonio Terribilia.

Dalla metà del XVI secolo anche l’architettura universitaria considera il portico come suo attributo fondamentale. Le più importanti strutture accademiche, come

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Il Voltone del podestà è noto per l’effetto acustico che permette a due persone di parlarsi agli angoli opposti della struttura.

an urban environment characterized by multiple perspectives and highly scenic telescopic panoramas.

In the medieval and Renaissance heart of the city, in the area of Piazza Maggiore and the adjacent Via dell’Archiginnasio, one can admire the arcades of the Palazzo del Podestà and the Palazzo dei Banchi; the monumental path, which highlights the shared formal language of the various structures, continues with the Pavaglione Portico, whose name, derived from French, recalls the historic silkworm market that was held in the area, and closes with the arcades of the surrounding structures, built to harmoniously connect to it: the portico of the hospital of Santa Maria della Morte, a late medieval welfare center now home to the Archaeological Civic Museum, and the Archiginnasio Portico, built in 1563 by Antonio Terribilia.

Since the mid-sixteenth century, the university architecture also considered the portico its fundamental attribute. The most important academic structures, such as Palazzo Poggi, seat of the Alma Mater Studiorum and

The Voltone del Podestà is known for the acoustic effect that allows two people to talk at opposite corners of the structure. g

Le colonne del portico del Palazzo del podestà sono decorate con oltre tremila rosette scolpite ognuna in modo diverso.

The columns of the portico of the Palazzo del Podestà are decorated with over 3,000 rosettes each carved differently.

134 BOLOGNA ~ GRAND TOUR

5

Un territorio ricco di storia, arte e meraviglie naturali A Territory Rich in History, Art, and Natural Marvels

f Grizzana Morandi, rocchetta Mattei; nella cappella simile a una moschea riposano le spoglie del conte.

Grizzana Morandi, Rocchetta Mattei; the count's remains rest in the mosque-like chapel

gg (p. 144)

Pieve di Cento, chiesa di Santa Maria Maggiore, l’ Annunciazione dipinta nel 1646 da Guercino.

Pieve di Cento, church of Santa Maria Maggiore, the Annunciation painted in 1646 by Guercino.

143 LA PROVINCIA ~ THE PROVINCE
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Grizzana Morandi, rocchetta Mattei; il complesso si articola fra torri merlate, cupole moresche e chiostri arabeggianti. Grizzana Morandi, Rocchetta Mattei; the complex includes crenellated towers, Moorish domes, and Arabic-style cloisters.

sorge l’abbazia di Santa Cecilia della Croara, citata per la prima volta in un documento datato 14 novembre 1095. Dichiarato dall’Unesco Monumento messaggero di una cultura di pace, il complesso comprende la chiesa – che custodisce due dipinti attribuiti ad Annibale Carr acci –, il campanile, il chiostro, l’ex convento e ciò che rimane del piccolo camposanto.

A sud del capoluogo si estende l’area appenninica, un territorio attraversato da cammini secolari – come la Via degli Dei, che unisce Bologna a Firenze, e la Via della Lana e della Seta, che collega Bologna a Prato – e punteggiato di insediamenti etruschi – di particolare rilevanza quello di Marzabotto – e romani, nonché di borghi antichissimi. Uno di questi è Monteveglio, situato nella valle del Samoggia, in un’area già abitata da Etruschi e Romani e in seguito divenuta feudo di Matilde di Canossa. Della cinta medievale del castello, che un tempo costituiva la più importante e inespugnabile roccaforte matildea della zona, rimangono la porta d’ingresso, affiancata da una torre risalente al Trecento, e qualche lacerto di mura. Più su, l’abbazia romanica di Santa Maria, fondata a metà del XII secolo dai Canonici Regolari di san Frediano di Lucca, domina il piccolo nucleo di case in pietra e il territorio circostante incluso negli 878 ettari del Parco storico regionale Abbazia di Monteveglio.

November 14, 1095, resides on the hills south of San Lazzaro di Savena. Declared by UNESCO as a messenger monument of a culture of peace, the complex includes the church, which houses two paintings attributed to Annibale Carracci, the bell tower, the cloister, the former convent, and the remains of the small cemetery.

The Apennine area extends over the south of the state capital; the territory is crossed by centuries-old paths, such as the Via degli Dei, which connects Bologna to Florence, and the Via della Lana e della Seta, which connects Bologna to Prato, and is dotted with Etruscan settlements, especially that of Marzabotto, and Roman ones, as well as other ancient villages. One of these is Monteveglio, located in the Samoggia valley, in an area previously inhabited by the Etruscans and Romans that later became a fiefdom of Matilda of Tuscany. The entrance gate flanked by a fourteenth-century tower and some wall fragments remain from the medieval walls of the castle, which once constituted Matilda’s most important and impregnable stronghold in the area. Higher up, the Romanesque abbey of Santa Maria, founded in the midtwelfth century by the Canonici Regolari of San Frediano di Lucca, dominates the small nucleus of stone houses and the surrounding territory included in the 878 hectares of the Abbazia di Monteveglio Regional Historical Park.

154 BOLOGNA
GRAND
~
TOUR

Nella valle del Reno, nel comune di Grizzana Morandi – dove è la casa che fu del pittore Giorgio Morandi –, si può ammirare un gioiello architettonico unico al mondo: la rocchetta Mattei. Si tratta di un fiabesco castello fatto costruire a partire dal 1850 dal conte Cesare Mattei sulle rovine di un’antica fortezza.

L’edificio, più volte arricchito, ampliato e modificato dal conte durante la sua vita, è un labirinto di torri, scalinate monumentali, sale di ricevimento e camere private: ne risulta un singolare complesso eclettico che assomma più stili, da quello medievale al moresco, dal Gotico al Liberty.

Nella propaggine meridionale della provincia si trova Porretta Terme, importante stazione termale nota per le sue acque curative fin dall’epoca romana, mentre nella punta sud-occidentale – lungo la valle del Santerno, ai piedi dell’Appennino bolognese e al confine con la Toscana – si estende il comune di

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Monteveglio, veduta dell’antico feudo con la porta d’ingresso e la massiccia torre trecentesca.

Monteveglio, view of the ancient feud with the gate and the massive 14th-century tower.

In the Reno valley, in the commune of Grizzana Morandi, where the house that belonged to the painter Giorgio Morandi resides, one can admire an architectural jewel that is unique in the world: the Rocchetta Mattei. This fairytale castle was built on the ruins of an ancient fortress since 1850 by Count Cesare Mattei. The building, enriched, enlarged, and modified several times by the count during his life, is a labyrinth of towers, monumental stairways, reception halls and private rooms: the result is a singular eclectic complex that combines several styles, from medieval to Moorish, from Gothic to Liberty.

Porretta Terme, an important thermal site known for its healing water since Roman times, lies in the south of the province, while the commune of Castel del Rio resides in the south-western end, along the Santerno valley, at the foot of the Bolognese Apennines and on the border with Tuscany. It is an ancient village – the earliest

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Castel del Rio, il ponte Alidosi sul fiume Santerno è il più antico della provincia e dal 1897 è monumento nazionale.

Castel del Rio, the Alidosi bridge over the Santerno river is the oldest in the province and a national monument since 1897.

Città dai mille volti, creativa e vitale, Bologna seduce per l’imponenza dei suoi palazzi storici, per l’armonioso contrappunto delle chiese che custodiscono autentici tesori, per l’esuberanza vertiginosa delle sue torri e per quell’iconica rappresentazione di sé affidata alla fitta trama dei portici. È questo straordinario patrimonio di cultura, storia e identità sociale a tracciare la rotta per il viaggio proposto dal volume, nel quale arte, architettura, paesaggio e cucina si intrecciano e si fondono fino a restituire il ritratto di una città tra le più importanti e originali del panorama italiano. Lo spettacolare apparato fotografico e l’accurata esposizione testuale bilingue rendono questo libro un gioiello da ammirare e collezionare.

A city of a thousand faces, creative and vital, Bologna seduces with the grandeur of its historic buildings, the harmonious counterpoint of its churches that house authentic treasures, the dizzying abundance of its towers, and its iconic self-representation within the dense texture of the arcades. It is this extraordinary heritage of culture, history and social identity that traces the route for the journey proposed by the book, in which art, architecture, landscape and cuisine intertwine and merge to create the portrait of a city which is among the most important and original in the Italian panorama. The spectacular photographs and the accurate bilingual text presentation make this book a jewel to admire and collect.

“Surge nel chiaro inverno la fosca turrita Bologna”
“In the air of winter clear dark-turreted Bologna rises”

Giosuè Carducci

ISBN 978-88-99786-34-2

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