L'altro Giornale Luglio 2016 Quadrante Europa

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EDIZIONE QUADRANTE EUROPA

1986 - 2016

ANNO XXXI - N.7 - LUGLIO 2016 - Stampato il 14/07/2016 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744

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CoME RoVinARSi LA ViTA di Lino VEnTURini “Le azioni degli uomini sono accumunate dal genuino impegno per rovinarsi l’esistenza, un’industriosa attitudine a cogliere le occasioni di scontentezza che la vita ci offre”. E’ quanto scrive Nerosfina nel libro “Infelici e contenti. L’arte di rovinarsi la vita”. Siamo degli instancabili cercatori e costruttori d’infelicità, ma poiché nessuno può diventare infelice da solo, con le proprie forze, e cco allora che lo scrittore ci viene incontro con un manuale ricco di buoni consigli per renderci infelici attraverso i pensieri ricorrenti nella nostra mente, i desideri, i vittimismi e le relazioni. Per il filosofo Immanuel Kant, la ricerca della felicità è addirittura immorale, e l’ha relegata tra i fini patologici e sospetti dell’uomo. Gustave Flaubert affermava che la felicità era una menzogna l a cui ricerca era causa di tutte le disgrazie della vita. Non è difficile essere infelici, alla fin fine la maggior parte di noi ha più di un motivo per deprimersi, dal lavoro alle tasse, dal meteo alla salute, dai servizi alla burocrazia, dal governo all’Europa e via elencando. Allora non perdiamo tempo, non rimandiamo a domani la tristezza che possiamo avere oggi. Solo che in questo modo non si ris olvono i problemi. Anzi. E’ stato scientificamente provato che le onde magnetiche caratteristiche delle lamentele e delle chiacchiere, spengono letteralmente i neuroni preposti alla risoluzione dei problemi. Rimanere esposti per più di trenta minuti a lagnanze e sproloqui provoca danni effettivi a livello cerebrale, sia provengano da persone in carne e ossa, sia dai media. Evitiamo di cadere in lame ntele e inutili chiacchiere, consapevoli del fatto che oltre a nuocere a chi ci sta intorno, stiamo sprecando la nostra energia, e le cellule del nostro cervello, nel tempo, perdono in creatività e capacità di risolvere le situazioni critiche, di uscire dalle difficoltà e mettere in moto l’inventiva. Un cervello in movimento e creativo permette, nell’insieme, di essere più consapevoli. Più i pensieri s ono negativi, orientati alla sfortuna, alla crisi o al lavoro che scarseggia, più nutriamo di energia quelle situazioni. Ambienti carichi di stress e negatività agiscono come veri e propri virus su tutti i fronti: mentale, emozionale e fisico. Forse una risata al giorno non toglierà il medico di torno, ma certamente rende un po’ più sopportabili quei momenti passati nella sala d’aspetto della vita. Perché la felicità, come diceva Margaret Lee Runbeck, non è una stazione di arrivo, ma un modo di viaggiare ed è importante assumere, comunque e dovunque, un atteggiamento lieto e positivo nei confronti della vita, colmo di stupore e gratitudine per le meraviglie dell’esistente.

Profughi a sorpresa

MOZZECANE

Sono in arrivo altri potenziali 20 profughi a Mozzecane, che verrebbero alloggiati nella frazione del Tormine, in cinque appartamenti resi disponibili dalla famiglia Manni. «Sull’arrivo di queste potenziali venti persone – afferma il sindaco Tomas Piccinini - non abbiamo avuto comunicazione ufficiale nè da parte della prefettura, ne dalla proprietà degli immobili». Da ciò la contrarietà, «non tanto contro le persone, ma verso la gestione». Il comune di Mozzecane da luglio 2015 ospita otto Bangladesi con l’aggiunta di altri due nell’ultimo periodo, coinvolti in lavori utili alla comunità. BUSSOLENGO / SLOT MACHINE Tre milioni e mezzo di euro spesi in “Gratta e vinci”, 338 slot machine presenti sul territorio comunale: questi i dati relativi al 2015 per Bussolengo. Su questo aspetto si registra un recente intervento dell’Amministrazione comunale che ha regolamentato gli orari delle sale slot. Argomento sul quale sono intervenute le minoranze consiliari lamentando una disparità di trattamento fra i piccoli esercizi, i soli ad essere regolamentati dall’ordinanza del sindaco, e le grandi sale slot che possono aprire senza la limitazione d’orario. Pag. 9

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NOGAROLE ROCCA / IL GIRACOSE Il Giracose di Nogarole Rocca scende in campo per diffondere la cultura del riutilizzo. L’associazione, che opera a favore di chi ha maggiore bisogno ma anche per chi comprende che “non tutto deve essere buttato, ma che gli oggetti possono venire aggiustati e riusati”, è nata nel 2007 da un insieme di persone che erano già all’interno di gruppi famiglia, gruppi di acquisto solidale, parrocchia e Caritas. Il Giracose accoglie e recupera oggetti di ogni tipo in buono stato, i quali possono avere ancora una vita e possono essere riutilizzati. Pag. 15



LE VOSTRE LETTERE

L’ALTRO GIORNALE Luglio 2016

ENTI PUBBLICI

“Far credere. Non cambia nulla” Ritorno su un tema simbolico, quello degli enti pubblici economici che gestiscono i servizi pubblici o di pubblica utilità, le tristemente famose multiservizi. Queste sono la materializzazione del concetto che Ernesto Galli della Loggia esprime con la parola “iperpoliticismo”. E, in effetti, per politica, in Italia, si può anche intendere “quella cosa fatta da colui che pur non sapendo niente ficca il naso dappertutto, per il fatto che ha il potere e il potere di fare quello che, molto spesso, sarebbe meglio che non facesse”. Questa definizione non è verità assoluta ma ci va vicino. Il servizio pubblico o servizio di pubblica utilità gestito da soggetti giuridici pubblici di dimensioni “imprenditoriali” più o meno imponenti e, di fatto, in regime di monopolio, non significa automaticamente che sia fornito nel modo migliore ed al costo più conveniente. Questo risulta, anzitutto, dalla circostanza che non vi è un

termine di confronto. Se un cosiddetto ente pubblico economico è praticamente il titolare unico di un servizio pubblico, perché la politica ha costruito l’ente a suo uso e consumo, non è dato di sapere se il costo e l’efficienza del detto ente siano quelli ottimali. Pura conclusione logica. Se io gareggio da solo senza avversari, sicuramente faccio il miglior tempo e vinco. Un ente pubblico economico così configurato fagocita tutto poiché, complice spesso la vastità del territorio di competenza ed il numero notevole dei rapporti contrattuali, in esso si annegano debiti, inefficienze, sprechi, costi…La ragione sta nel fatto che il suo vero fondamento non è nel rapporto costi/benefici, nell’economicità di esercizio, nella produttività, nell’oculatezza di gestione e nell’efficienza ma la sua ragion d’essere è, nella sostanza, “metaeconomica”, cioè è clientelare. Non è una novità, del resto, ed il noto rapporto Cottarelli ne

VENETO LIBERO

Nello stesso giorno in cui i popoli della Gran Bretagna, con un voto storico e coraggioso, hanno detto addio alla dittatura della U.E., in Consiglio Regionale Veneto è stato presentato il nuovo progetto di legge n. 149 per riproporre il referendum sull’indipendenza del Veneto; dalla Brexit alla Venexit. E’ stato sottolineato il sacrosanto diritto dei Veneti ad esprimersi con un libero e democratico referendum sul proprio futuro, visto che 150 anni fa l’annessio-

25 APRILE

Il signor Toffali desidera abolire il 25 aprile, deve essere un nostalgico di Salò!Hanno partecipato alla Resistenza uomini di tutti i partiti democratici (meno i fascisti) ed hanno riscattato l’Italia dal giogo neofascista. I comunisti partigiani erano molti e non pensavano alla Russia, ma solo a liberare l’Italia dalla tirannide fascista. Si deve ammettere che a schiacciare e a distruggere le terribili armate sul fronte

è la foto di famiglia senza possibilità di smentita. Tali Moloch pubblici (partecipate, multiservizi, agenzie, consorzi, superconsorzi, unione di consorzi ed affini) sono il parto naturale della politica casereccia e posso affermare che il loro “riordino”, eufemisticamente parlando, è una delle più evidenti e patocche finzioni della politica, che si manifesta attraverso testi normativi di sterminata lunghezza, contraddittori, incomprensibili ed inattuabili, i quali si inseriscono in un clima (sotto) culturale di cronica indifferenza alla legalità. Se la politica, come affermava Francesco Cossiga, richiamandosi ad uno dei più grandi politologi della storia recente, è “far credere”, riguardo ai detti enti l’obiettivo è stato pienamente e perfettamente centrato. Egli, ben conscio dell’aforisma, affermava quindi che in Italia non cambia mai nulla. Qualche volta il tempo. Ultimamente nemmeno quello. Avv. Marco Bertagnin

ne del Veneto al neonato Regno d’Italia avvenne con un plebiscito truffa, in palese violazione delle più elementari regole di rispetto della libertà e segretezza di voto ed in violazione dei trattati e diritto internazionale vigenti. Il presidente del Comitato Veneto Indipendente, Palmarino Zoccatelli, ha illustrato i contenuti della “relazione al progetto di legge”, che rappresentano il cuore e le linee ispiratrici del provvedimento, che ripercorrono le ragioni storiche,

ideali, politiche, legali e di diritto, per esigere la celebrazione di questo referendum. Oggi è giunto il momento di sanare quella ferita, quell’atto illegittimo di annessione del 1866, per ridare al Veneto la propria dignità di Stato e di popolo, per un futuro migliore rispetto alla triste condizione di oppressione odierna.

dell’Est è stata l’Armata Rossa con milioni di morti. Non tutti i partigiani erano comunisti ma tutti avevano la volontà di liberare l’Italia dai fascisti ai tedeschi: il colonnello Fincato Galimberti a Cuneo, il conte Montezemolo Adamello Cottini, Sandro Pertini, Egidio Meneghelli Rettore dell’Università di Padova, Renato Boeri capo partigiano neurologo (padre dell’attuale Presidente dell’Inps).

Scrittori Beppe Fenoglio, Italo Calvino, Mario Tobino, Giorgio Bocca e tanti altri. Giampaolo Pansa un volta gabbana che getta fango sulla Resistenza (non è stato partigiano) con i suoi scritti mette in risalto la sua mediocre cultura. Celebrare il 25 aprile, festa della Liberazione dalla schiavitù neofascista è festeggiare la LIBERTA’ ritrovata, è un Risorgimento.

Il portavoce Edoardo Rubini

Lettera firmata

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AL PARLAMENTO EUROPEO

Caro Direttore, di seguito il testo di una petizione che io stesso ho presentato qualche giorno fa al Parlamento Europeo. “Il sottoscritto Renato Lelli quale responsabile nelle tematiche familiari dell'AGSPP denuncia a codesta EU come si evince dai media di questi giorni, la situazione drammatica che i nostri cittadini dell'EU stanno vivendo, del più grande imbroglio mondiale del secolo, perpetrato dalla casa automobilistica a partecipazione statale Volkswagen. Questo è un atto criminale commesso dalla più importante casa automobilistica tedesca che ha manipolato il software delle proprie auto con il sistema “defeat device”, applicato ai motori diesel per truccare i dati delle emissioni dei gas di scarico. Con il programma Scr (Selective catalytic control ) ha avvelenato migliaia di cittadini dell'unione europea e del mondo, facendo presente che lo smog, che le auto producono è responsabile della morte prematura di oltre 60 mila persone ogni anno in Italia, secondo il rapporto di codesta UE. Il meccanismo infernale di omologazione di un'automobile su rulli, funziona in modo da ridurre gli ossi-

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 14 - 07 - 2016

di d'azoto durante i test di laboratorio, iniettando più gasolio durante il funzionamento del motore, e poi farlo ritornare normale nell'uso su strada, in modo da ridurre i consumi, rialzando il livello di ossido di azoto. Poi vengono scritti su un certificato di conformità che, secondo la direttiva europea 2007/46 è una dichiarazione da parte del fabbricante, che il veicolo è conforme ai requisiti di omologazione dell'Unione Europea. Quindi il motore di un'auto viene omologato dalla casa automobilistica sulla base dei dati che essa stessa fornisce. Noi cittadini ed associazione Agspp vogliamo chiarezza in quanto nel rapporto del Joint Reseach Center dell'UE si suggeriva da oltre due anni alla Commissione comunitaria, come riferisce il Finantial Time, di effettuare i test sui gas inquinanti su strada e non dentro le officine. Se è vero che i vertici della comunità sapevano del pericolo di queste manipolazioni dovranno assumersi tutte le loro gravissime responsabilità in un momento così delicato anche di questa crisi della Comunità europea. Renato Lelli Presidente AGSPP


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LE VOSTRE LETTERE

ITALIA 1

“Referendum e ...” Gentili Signori della redazione, cari lettori del giornale, qualcuno ricorda la famosa scena di Fantozzi in visita a Courmayeur, durante la quale il medesimo, facendo a gara col geometra Calboni su chi la sparasse più grossa, dichiarò di essere stato azzurro di sci? La situazione di questo governo mi sembra la stessa, ora che ci si avvicina al referendum per la ratifica della modifica costituzionale (e di conseguenza del plebiscito sul Governo, il quale ha detto di dimettersi in caso di bocciatura). Ad ottobre ognuno di noi sarà chiamato a una delle scelte più difficili della propria vita, scelta da non prendere a cuor leggero, visto che si tratta di cambiare (radicalmente, anche se per stemperare la gravità il buon Toscano dice che si tratti solo di una parte della seconda parte) la carta dei principi fondamentali della nostra Res Publica. Al di là del mio pensiero personale sulla riforma costituzionale (ammetto infatti di non essere ancora perfettamente informa-

to e quindi di non avere ancora scelto cosa votare), mi sembra deprimente che un Governo vincoli la propria sopravvivenza all'esito positivo di tale votazione; mi sbaglierò, ma mi sembra una sorta di ricatto o qualcosa del genere. Per portare dalla propria parte, inoltre (e questa è la boutade succulenta), la popolazione, ci si affretta a promettere mirabolanti abolizioni di imposte NON ABOLIBILI (perché l'Italia fallirebbe nel giro di due minuti se si abolissero IMU e altre imposte) sapendo già in partenza che la promessa non potrà essere mantenuta. Suggerisco quindi, per quanto possa valere, di abbassare i toni, di non fare campagna elettorale su un tema così fondamentale e, soprattutto, di usare i mesi che mancano al referendum per "informare", in modo che ogni italiano possa optare in libertà per il SI o per il NO. Distinti saluti. Daniele Boschelli assiduo lettore de L'altro Giornale

Per le vostre lettere scrivete a : articoli@laltrogiornalevr.it

RENZI

“Una frase infelice” Egregio Direttore, non mi è andata giù la frase di Renzi: “Io sono cattolico ma ho giurato sulla Costituzione e non sul Vangelo” Mi chiedo cosa significa. Forse che il Vangelo non costituisce una autentica ispirazione per i cattolici nell’impegno in politica. O che oggi non ci sono più cattolici in politica? A me risulta che c’è sempre una forte ispirazione al Vangelo per tanti cattolici alla base del loro operare nel volontariato, nei servizi gratuiti e senza interesse, nel sociale e nel politico. Non hanno avuto il cosiddetto “rispetto umano” i vari presidenti americani, di altri tempi e gli ultimi a giurare sulla Bibbia. Era proprio necessario contrapporre su un piano conflittuale Costituzione e Vangelo? Di recente Benigni innamorato della nostra Costituzione, “la più bella del mondo” ha illustrato come essa parla di solidarietà, amore per i più deboli e indifesi e delle tutele relative, dell’ asilo politico dello straniero perseguitato nella sua patria. Forse questi valori e principi non sono di alto profilo umano e cristiano? E’ bene ricordare come un importante giornalista ha affermato che “sul Vangelo non si giura, ma lo si deve vivere”

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se uno si ritiene un vero cristiano-cattolico. Il Vangelo non è di parte, signor presidente del Consiglio, non è un limite da cui liberarsi per poter garantire un impegno pubblico, non discrimina nessuno. Se per impegnarmi in politica dovessi rinunciare al Vangelo, non avrei dubbi sulla scelta. E’ una questione di identità, di dignità e di credibilità. Per un cristiano, la fede non si rinchiude nell’ambito privato, perché insegna ad amare Dio e il Prossimo. San Giacomo disse: come fai a dire che ami Dio che non vedi, se non ami il prossimo che vedi?” Il Vangelo va tradotto nella vita privata e pubblica. Gesù Cristo, primo laico della storia, ha insegnato “a dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio” e a fare del bene a tutti che è attuare “il bene comune”. Questo deve essere il giuramento! Giancarlo Maffezzoli Garda

Luglio 2016

ITALIA 2

“Non vediamo futuro” Caro direttore, questa volta, mi sono indignato, non voglio fare una accusa a nessuno, ma oggi ho voluto fare una riflessione sul prezzo che ho pagato: tre zucchini, che serviranno per due porzioni scarse. Il prezzo è di Euro 1,45.= al chilo ed ho pagato euro 0,90 centesimi, praticamente circa 600 vecchie lire per ogni zucchino. Ho condiviso il mio stupore, che non è stato suscitato solo dai tre zucchini, con una pensionata, che, oltre a darmi ragione, mi fa notare che anche la frutta costa da 500 a quasi mille lire al pezzo. La prima riflessione è stata quella di dire che un contadino con cento piante di frutta è ricco. Ma non è così: sappiamo benissimo cosa mette in tasca il contadino, in Sicilia sono state pagate sul campo le arance a 40 centesimi il chilo ed era contento perché spesso vengono pagate molto meno. Allora, possiamo dire senza ombra di dubbio che il passaggio dalla lira all' euro non è stato guidato dai nostri governi. Certamente non è

“MARE NOSTRUM”

Il cosiddetto “Mare Nostruum”, nel tratto Sicilia-Libia, è ormai diventato un cimitero di migranti clandestini che provengono soprattutto dall’Africa centrosettentrionale, cioè da paesi non in guerra. Pertanto un po’ di responsabilità, su tali naufragi, che comprendono donne e bambini, deve essere pure addebitata anche al nostro Governo. Infatti su questo traffico di essere umani, con tutte le sue tragedie, non si stanno prendendo le giuste iniziative per evitarle. Basterebbe che le nostre navi invece di andare a prendere i clande-

L’ALTRO GIORNALE

stini dai barconi al limite delle acque territoriali libiche facessero fare dietrofront ai gommoni, così come fa l’Australia e la Spagna. Solo così si eviterebbero le tragedie di cui sopra e che i migranti diventino, a casa nostra, dei mantenuti o finiscano in prigione sempre a nostre spese. Queste persone e le loro famiglie bisogna cercare di aiutarle a casa loro. Se il Governo volesse bene all’Italia ed alla sua gente, dovrebbe fermare questa invasione di clandestini e togliere così quel clima di paura che si è installato nel-

una novità, ma fare ancora qualche riflessione nel merito ci tiene “svegli”, non dobbiamo accettare tutto supinamente. Per concludere vorrei ricordare da pensionato veneto, che le banche ci hanno frodato, che Renzi prima ci da 80 euro e poi ce li toglie, noi eravamo abituati a rispettare i patti, a prenderci cura dei nostri simili, oggi mi sembra tutto una babilonia incomprensibile. Non so per quanto potremmo ancora sopportare questa situazione, questo degrado e questa massa di ladri opportunisti. Questa ultima tornata elettorale è stata anche superiore alle mie aspettative, pensavo che saremmo arrivati sotto il 50% dei votanti, non è stato così, ma la rabbia e l'indignazione sta montando. Vediamo il futuro nero, e poche le vie di uscita da questa situazione. Siamo un popolo di cittadini troppo buoni, ma ormai siamo alla frutta e penso che un po' di cattiveria non guasti. Gianni Guglielmo Pozzani Segretario Regionale “PENSIONATI VENETI”

l’animo della nostra gente. Solo in tal modo, compreso il controllo dei confini, si evitano le tragedie del mare e il riempimento delle nostre carceri di stranieri. Se così non sarà spero che gli italiani diano il ben servito a questo governo, in occasione del Referendum Costituzionale con un bel “NO”. Anche perché così si evita di accentrare il potere invece di dare alla nostra Italia un assetto Federale, quello che veramente serve al Paese per renderlo più liberaldemocratico e vicino ai cittadini. Maria Righetti

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CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Luglio 2016

Via Mazzini chiusa La gente risponde BUSSOLENGO. L’Altro Giornale è andato a sentire le opinioni di cittadini e commercianti

Dopo la decisione dell’Amministrazione comunale di Bussolengo di mantenere via Mazzini chiusa alla viabilità, abbiamo chiesto ai cittadini e ai commercianti del centro cosa ne pensassero: favorevoli o sfavorevoli? Abbiamo quindi raggiunto Bussolengo un giovedì mattina, giornata di mercato settimanale, con lo scopo di approfondire cosa veramente i cittadini pensano e si augurano per la via storica del paese che è anche il centro delle attività commerciali del Comune stesso. Via Mazzini si presenta affollata e la gente passeggia tranquillamente anche grazie alla giornata soleggiata; i commercianti si stanno preparando alla “Notte Bianca” che vedrà coinvolti tutti gli esercizi commerciali a rimanere aperti al pubblico fino a sera inoltrata con lo scopo di incentivare il commercio e le vendite, queste ultime sempre più carenti. «Una crisi dettata anche e soprattutto da una via, via Mazzi-

ni, che, con la viabilità chiusa al traffico veicolare, non predispone il passaggio pedonale a coloro che non sono residenti e che hanno dovuto lasciare l’auto par-

tutto quando piove e uscire con l’ombrello per arrivare qui è scomodo. E’ chiaro, con l’auto si possono raggiungere posti ben più comodi». «Mancano i servi-

Via Mazzini a Bussolengo

cheggiata distante dal centro storico» – afferma un commerciante. «C’è poco passaggio in via Mazzini – lamenta un altro commerciante del centro -, soprat-

zi igienico sanitari pubblici – dice un cittadino -. Non ci sono panchine per potersi sedere comodamente tra una passeggiata e un gelato». «Nessuno si preoccupa della

FOTOGRAFIA/ “USA... EAST COAST DA NORD A SUD” Sarà Villa Spinosa di Negrar a fare da cornice, nella serata di venerdì 22 luglio dalle ore 21.00, a “USA...east coast da nord a sud”, proiezione fotografica organizzata dal Gruppo Fotografico Pescantina. L’evento, ad ingresso libero e gratuito, farà rivivere il viaggio di Alessandro Beltrame negli Stati Uniti. «Grazie alla passione e all’intraprendenza di Enrico, titolare di Villa Spinosa, questa proiezione sarà un’occasione per godersi una bella serata estiva in una location curata ed elegante e certamente in un clima accogliente e rilassante» – affermano dall’Associazione Gruppo Fotografico Pescantina, nata nel 2001 da un gruppo di amici accomunati dalla passione per la fotografia e diventata Associazione vera e propria nel 2008. Il gruppo, i cui soci si riuniscono settimanalmente per confrontarsi su fotografie, proposte, aggiornamenti di materiale e attrezzature fotografiche, ha 50 iscritti l'anno e dalla sua creazione ha avuto più di 250 di Tesserati. «Negli anni – affermano dal Gruppo Fotografico Pescantina - abbiamo sempre cercato di far conoscere la fotografia promuovendo varie attività, organizzando Concorsi Fotografici e fornendo la nostra esperienza in giurie ad altre associazioni con cui collabora. Effettuiamo uscite di gruppo rivolte a chi ama cogliere scorci e angoli particolari del territorio, organizziamo per i nostri soci iscritti uno o più corsi di approfondimenti sui vari temi che volta per volta si ritengono importanti e circa ogni mese proponiamo, gratuitamente, Proiezioni e Videoproiezioni Fotografiche di autori professionisti e amatori che raccontano con le loro foto esperienze di viaggi, natura e ambiente attraverso la loro Fotografia». In occasione della sagra paesana di San Lorenzo a Pescantina dal 4 all’8 agosto, il GFP, che collabora con alcune Amministrazioni Comunali per attività ed esposizioni in occasione di feste di paese o eventi territoriali, organizzerà una mostra con le immagini più significative del fiume Adige e dei suoi dintorni. Oltre a scorci di paesaggi e scene di vita, quest’anno oggetto della mostra saranno anche le varie edizioni dell’Adigemarathon.

grande crisi che le botteghe storiche del paese stanno attraversando a causa della mancanza di servizi per il cittadino e a causa dei grandi colossi commerciali: i centri commerciali» - continuano i commercianti. Venditori in crisi, insomma, e parcheggi adiacenti a pagamento. La disposizione del Consiglio comunale di Bussolengo ha innescato forti polemiche tra i cittadini perché in molti hanno puntato il dito contro l’Amministrazione accusata di aver cambiato idea rispetto alla linea tenuta in campagna elettorale senza però esporsi sul provvedimento di apertura o chiusura della via. «Coloro che sono stati tutelati e che non si possono lamentare – afferma un passante - sono i residenti che vivono nella tranquillità di un centro storico poco rumoroso e distante dal rumore dei motori delle auto, gli ambulanti del mercatino rionale del giovedì mattina che hanno a disposizione lo spazio necessario per posizionare le loro bancarelle e i proprietari dei plateatici dei bar che dispongono della metratura giusta per ombrelloni, sedie e tavolini per far accomodare i clienti grazie soltanto ad una via prettamente pedonale». Angelica Adami

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A22 / CASELLO VERONA NORD Progetto di rafforzamento del casello di Verona nord sulla A22: ora c’è la risposta del sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Mit), Del Basso De Caro che fa seguito alla interrogazione a risposta immediata in Commissione ambiente lavori pubblici dell'onorevole

razionalizzano i parcheggi e si allarga il ramo di uscita della rotatoria verso Mantova». L'istruttoria per l'approvazione del progetto definitivo da parte del Comune di Verona è attualmente in corso: Veneto Strade deve esprimere il parere, poi il Comune dovrà fare la conferenza dei servizi, pre-

Diego Zardini. «Dopo numerose peripezie in cui la Provincia di Verona ha spostato negli anni il casello previsto nel piano finanziario di A22 da Pastrengo, all'Aeroporto Catullo e infine ad Isolalta – spiega Zardini -, sprecando un sacco di tempo e soldi per progetti poi scartati, finalmente si è optato per un intervento compensativo che intervenga nelle notevoli criticità che questi anni di incertezza e cambi di progetti hanno pesato sulla competitività di due infrastrutture strategiche per Verona: l'aeroporto e il Quadrante Europa». Ecco i termini dell’intervento. «Con 2 milioni e 400 mila euro – continua l’Onorevole - si allarga la SR 62 da nord, eliminando la strozzatura dell'unica corsia verso la rotatoria, si ampliano e

vedendo il parere della Circoscrizione competente per territorio. «Solo successivamente - conclude Zardini - il Mit, quale Ministero concedente, potrà dare, ed è pronto a farlo, l'approvazione formale del previsto atto integrativo secondo quanto previsto dalla normativa vigente e dagli atti convenzionali. Insomma il Governo è sul pezzo, conosce la rilevanza dell'intervento. I lavori potrebbero partire presto. Se Comune di Verona e Provincia, col parere regionale di Veneto Strade, finalmente portano a termine il progetto definitivo, possiamo recuperare le risorse di A22 per il nostro territorio e realizzare un'opera davvero necessaria. Nessun ritardo è più tollerabile ora che il governo è pronto a dare il via libera». Lino Cattabianchi


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CRONACHE

Attività e risultati: Pro Loco premiata PASTRENGO. Riconoscimento al gruppo scaligero durante la giornata elettiva dell’Unpli Veneto

Domenica 26 giugno era giornata elettiva per le Pro Loco Unpli del Veneto. Si dovevano eleggere il Presidente Unpli Regionale, i delegati all’Unpli nazionale, i consiglieri regionali, revisori dei conti e probi viri, nonché i consiglieri nazionali Unpli. In tutto sei schede deposte nelle urne a margine dei lavori congressuali. Erano presenti di persona 232 Pro Loco e altre 164 Pro Loco per delega. In totale 396 votanti. Per il comprensorio del Baldo Garda erano presenti le Pro Loco di Pastrengo (Monauni), di Custoza (Franchini) e Sona (Ricci) e su delega le Pro Loco di Cavaion, Caprino, Garda. I lavori sono iniziati con il benvenuto di rito dei rappresentanti Unpli, quindi il saluto gratificante delle autorità

politiche ospiti, dal Sindaco di Lavarone, al Presidente della Provincia di Belluno, all’assessore Regionale al Turismo Federico Caner.

mente distinte per attività e risultati conseguiti negli anni. Per la provincia di Verona è stata premiata la Pro Loco di Pastrengo nella figura del suo

Un momento della premiazione a sinistra Albino Monauni

Dopo l’intervento del Presidente Regionale Unpli Giovanni Follador che ha tracciato un resoconto delle attività svolte nel suo mandato 20122016, sono state premiate con il Premio Pro Loco 2015 sette Pro Loco Venete, una per provincia, che si sono particolar-

Presidente Albino Monauni, del quale la targa - omaggio ricorda “la passione e l’impegno negli anni per il mondo delle Pro Loco”. Sono seguiti interventi tecnici su iniziative del turismo equestre targato Gal con Pro Loco. Si è ribadita l’importanza riconosciuta dall’Unesco alla rete delle

Pro Loco italiane. Il Vicepresidente nazionale Unpli Giannarelli ha menzionato la riforma del terzo settore, in attesa ora dei decreti attuativi. Ultimo intervento, il sempre utile richiamo del commercialista sulla fiscalità delle Pro Loco. Gli accompagnatori (una ottantina) dei delegati, che non hanno seguito i lavori congressuali, hanno potuto visitare il Museo Vajont, la Chiesa Monumentale e il Cimitero di Fortogna. Il pranzo comunitario ha concluso i lavori elettivi della giornata che hanno visto, a scrutinio terminato, la rielezione del Presidente Follador. Per quanto riguarda il mondo Albino di casa nostra, Monauni è riconfermato Consigliere Regionale Unpli per il mandato 2016-2020. Bruna De Agostini

L’ALTRO GIORNALE Luglio 2016

Teresa Zancarli Orgoglio locale BUSSOLENGO / L’ARTISTA

Dopo il mese dedicato al nostro Prosdocimi, grande artista bussolenghese a livello internazionale onorato recentemente dal Comune di Bussolengo con un prezioso rico-

prio in questo mese di luglio. Parliamo di Teresa Zancarli che questo giornale ben conosce, nata a Bussolengo, pittrice, scultrice e grafica pluripremiata in varie esposizioni

Teresa Zancarli con il Sindaco di Bussolengo Boscaini

noscimento e una serie di eventi culturali promossi anche in collaborazione con i Comuni vicini, non ultima la mostra di Cavaion chiusa nei giorni scorsi, Bussolengo ha occasione oggi di confrontarsi con un’altra stimolante artista residente in Paese di cui ricorre il compleanno pro-

ACQUE VERONESI. Comitato territoriale, nuovi membri Sono stati nominati nei giorni scorsi i nuovi membri del Comitato territoriale di Acque Veronesi, la società a totale proprietà pubblica che gestisce il servizio idrico integrato in 77 Comuni della provincia veronese. L’organismo, creato nel 2008 con l’obiettivo di creare maggiore sinergia con il territorio e le amministrazioni locali, sarà composto da 15 rappresentanti di alcuni comuni, soci dell’azienda consortile. Tra loro, sindaci, vicesindaci, consiglieri comunali e rappresentanti dei consigli di amministrazione del gruppo Agsm, socio di maggioranza di Acque

Veronesi. L'organo avrà finalità consultive e informative che agevoleranno l'attività di indirizzo e programmazione e l'esercizio dei diritti di informazione dei soci. La nomina del Comitato consente altresì di assicurare un’adeguata rappresentanza degli enti locali che fanno parte dei distretti territoriali (Montano, Pedemontano e Pianura), in cui si suddivide l’area in cui opera Acque Veronesi.

Di seguito i nuovi componenti che rimarranno in carica fino al 2018: Giaretta Pietro Luigi (Sindaco di Oppeano) Lino Gambaretto (Sindaco di Soave) Antonello Panuccio (Sindaco di Casteld’Azzano) Vincenzo Bonato (Vicesindaco di Zimella) Mirco Caliari (Vicepresidente AGSM) Angiolino Faccioli (Consigliere comunale di Villafranca) Moreno Boninsegna (Sindaco di Ronco all’Adige) Maurizio Corso (Assessore comunale di Negrar) Maria Paola Boscaini (Sindaco di Bussolengo) Giuseppe Stoppato (Presidente AGSM Energia) Luciano Mirandola (Sindaco di Nogara) Luca Trentini (Vicesindaco di Nogarole Rocca) Maurizio Facincani (Consigliere comunale di Povegliano) Fausto Zenari (Consigliere comunale di Lavagno) Simone Pernechele (Consigliere comunale di Legnago)

a Milano, Verona, Salsomaggiore Terme, Soave, Lazise, Torino, Pastrengo, Mantova, Sirmione e Venezia. Tra i vari premi ricevuti vogliamo ricordare la Telaccia d’oro di Torino nel 1998, la Medaglia d’argento del Comune di Cavriana, il Premio della critica a Salsomaggiore nel 2000, la Palma d’oro a Sirmione nel 2001 e la Medaglia d’oro per l’incisione grafica ricevuta a Pastrengo nel 2002. Zancarli ha iniziato a dipingere da autodidatta in giovane età; per sei anni ha seguito i corsi del maestro Giorgio Grumini per frequentare poi i corsi liberi dell’Accademia Cignaroli di Verona sotto la guida dei professori Davide Antolini e Francesco Avesani, finendo con lo scoprire una sua personale predisposizione artistica per la scultura, l’acquaforte e l’opera incisoria. Ancora oggi Teresa non manca di seguire i corsi internazionali di incisione organizzati a livello mondiale dall’atelier “Venezia Viva” di Venezia. Tra le tematiche affrontate da Teresa nelle sue opere, un posto importante e particolare lo occupa la rielaborazione storica finalizzata alla celebrazione di avvenimenti legati a nostro Risorgimento. Le opere di Teresa Zancarli, che fanno oggi bella mostra di sé in molte collezioni private in Italia, Austria, Brasile e Stati Uniti, sono presenti anche in molte Istituzioni locali e in case private del veronese, come il Comune di Bussolengo, il Comune di Pastrengo e il Comando Provinciale dei Carabinieri di Peschiera, il cui Comandante col. Pietro Oresta, a ringraziamento della sua azione e del prezioso lavoro a servizio delle nostre amate popolazioni sul territorio, è stato gratificato il 30 aprile scorso, in occasione del suo trasferimento a Roma, di una pregevole opera incisoria che celebra i 200 anni dell’Arma. E’ con orgoglio che i concittadini di Bussolengo augurano oggi a Teresa Zancarli le migliori soddisfazioni personali ed artistiche. Lunga vita a lei e alla bellezza che sa esprimere nelle sue opere “pervase di lirici fremiti magicamente elaborati nelle trame cromatiche volte ad interpretare i risvolti più profondi dell’animo umano”.


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L’ALTRO GIORNALE Luglio 2016

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Via Don Fasoli con l’alveo del progno ben tenuto.

Troppe bici sui marciapiedi, pericoloso e vietato

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Questa è Cavaion ... auto ovunque...

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CRONACHE di Bussolengo

L’ALTRO GIORNALE

Due antichi angeli vengono alla luce

Luglio 2016

CHIESA DI SAN SALVAR. Affreschi ritrovati, a sorpresa, nel corso dei recenti lavori di restauro

Servizi di

Lino Cattabianchi

Sono venuti alla luce due antichi affreschi nella chiesa di San Salvar, l’edificio di culto più antico di Bussolengo, sulla strada per Palazzolo, che risalirebbe a prima dell’anno Mille. La sorpresa è si è avuta durante i recenti lavori di restauro. «Per puro caso, provvidenzialmente – spiega il parroco don Giorgio Costa - è caduto un muro ed ecco incredibilmente apparire un affresco: due stupendi angeli. Belli, semplicemente belli! Tutto il resto della composizione se n’è andato: dovevano esserci anche gli evangelisti, di cui è rimasta qualche piccola traccia, ad attorniare il Cristo Pantocrator, onnipotente. Un affresco che sicuramente era diventato un punto di riferimento per tanta gente già a partire dall’epoca longobarda. Certo, quello che è rimasto è solo una fessura del Mistero». La chiesetta di San Salvar, il primo edificio del culto cristiano in territorio di Bussolengo, un’aula a navata unica,

nel corso dei secoli è andata incontro a numerose trasformazioni. Negli

anni 1836-38 è stato invertito l’orientamento della chiesa con la demolizione dell’abside e la costruzione di una nuova facciata con l’apertura di una porta sormontata da un timpano sporgente e due finestre. Ad ovest venne costruita un’abside semicircolare molto più grande i quella abbattuta. Il luogo fu poi abbandonato ed andò incontro ad un progressivo degrado e la chiesa fu sconsacrata, divenendo un rudere. Solo a partire dagli anni ’60 si cominciò a pensare al recupero, ma il primo studio organico fu redatto nel 1981. Prevedeva il consolidamento delle strutture, il rifacimento del tetto, la sistemazione del pavimento, opere per valorizzare gli elementi protoromanici originari e un intervento urbanistico per porre un vincolo di edificabilità nel raggio di 250 metri con l’acquisizione di aree adiacenti per ricavare un accesso e un parcheggio. Durante gli ultimi lavori, la scoperta dei due affreschi che sono attualmente allo studio della Soprintendenza.

PIAZZA DEL GRANO / MONUMENTO AI CARABINIERI CADUTI

CORPO BANDISTICO / CONCORSO INTERNAZIONALE

Inaugurato il monumento ai Carabinieri caduti in servizio, collocato in Piazza del Grano a Bussolengo. L’opera è stata scolpita su un blocco unico di 180 quintali di trovante, una pietra calcarea di Monte di Sant’Ambrogio in Valpolicella. «La scelta – spiega il consigliere del direttivo dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Bussolengo, Giovanni Amantia, che ha curato le fasi della realizzazione - è nata dalla volontà di contenere i costi, dato che l’opera è interamente autofinanziata. Una volta individuato il blocco ci siamo affidati allo scultore Danilo Caccia. Abbiamo voluto far incidere una fiamma stilizzata, una lucerna e sul retro una bandiera tricolore montata su un’asta spezzata. Le pratiche edilizie e urbanistiche sono state curate dall’architetto Nicola Righetti». Il luogotenente in congedo, Luigi Romele, presidente della sezione di Bussolengo, spiega: «La scelta di dedicare il monumento ai carabinieri caduti in servizio ha un forte significato morale: sono gli eroi sconosciuti che si sacrificano per gli altri. E per questo vanno ricordati. Questo monumento è dedicato a tutti loro, senza nessuna distinzione». Il sindaco Paola Boscaini sottolinea l’orgoglio per Bussolengo di ospitare un’opera così significativa.

Un autobus pieno e quattro mezzi extra, questo è quello che serve ai 75 musicisti di Bussolengo per iniziare la trasferta a Bertiolo, Città della Musica situata in provincia di Udine, per la XII edizione del Concorso bandistico internazionale del Friuli Venezia Giulia. Il Corpo Bandistico è iscritto in seconda categoria assieme ad altri 4 complessi, su un totale di 13 partecipanti alla manifestazione. Tra questi le venete Povegliano, Montecchia e Lendinara, tutte e tre in grado di aggiudicarsi il terzo premio in Terza Categoria, e la Vicenza Wind Orchestra che in Prima Categoria ottiene il secondo premio. In seconda il livello è ancora più alto, con tre bande che superano i 90 punti e accedono al primo premio. Costa Volpino (BG) e Frosinone occupano i due gradini più bassi del podio, completato dal nostro Corpo Bandistico, con il maestro Lucaino Brutti e il presidente Mattia Pinali, che si aggiudica il Primo Posto della categoria e il punteggio assoluto più alto della manifestazione. L.C.

UNIVERSITÀ POPOLARE / IL BILANCIO SORRIDE Bilancio attivo per l’Università popolare di Bussolengo, guidata da Luigi Torresendi, Mirella Zordan e Marcellino Bonizzato. «Si è concluso l'anno accademico – spiega Bonizzato - e già numerosi iscritti ci chiedono quando avrà inizio il prossimo. Questa iniziativa sociale e culturale ha coinvolto anche quest'anno circa 300 iscritti in lezioni settimanali, al teatro parrocchiale e corsi alla biblioteca comunale, con una partecipazione assidua e molto interessata». L'Università popolare è nata sei anni fa per volontà di tre insegnanti e colleghi di scuola, ed è divenuta una realtà molto nota ed apprezzata nel paese e in quelli vicini. «L’Unipop di Bussolengo – continua Bonizzato - offre ai cittadini di tutte le età un proficuo servizio di promozione sociale e crescita culturale, svolgendo incontri relativi ai più diversi argomenti, tenuti da esperti del settore. Ci sono stati anche alcuni appuntamenti con gruppi di musica, canto, danza e teatro».. Non vanno inoltre dimenticate le numerose occasioni, che hanno ottenuto grande riscontro e gradimento come i viaggi in Italia e all'estero, le uscite per mostre, i soggiorni in luoghi climatici, organizzati dall'Auser. Conclude Mirella Zordan: «Stiamo già lavorando per predisporre il calendario del prossimo anno accademico che prevediamo disponibile già nel mese di agosto. L'Unipop riaprirà, come di consueto, le sue attività a settembre. Siamo fieri di far parte del circuito dell’Università popolare Auser del Veneto che ha ottenuto il bollino blu per la qualità». L.C.


L’ALTRO GIORNALE Luglio 2016

CRONACHE di Bussolengo e Pastrengo www.laltrogiornale.net

Boom Gratta e vinci BUSSOLENGO. Secondo dati ufficiali, spesi nel 2015 quasi 3, 5 milioni di euro per i biglietti

A Bussolengo nel 2015 sono stati spesi quasi 3,5 milioni di euro per i biglietti del “Gratta e vinci” e le macchinette presenti nei vari eserci-

nuti dall’Ufficio antiusura del Comune di Verona. «Ma – spiega il consigliere comunale, Ugo Piccoli - i dati comunicati dal Comune di

ha regolamentato gli orari delle sale slot. «Abbiamo voluto dare – spiega il sindaco Paola Boscaini - un segno chiaro di quella che vuol

zi erano 338, la maggior parte delle quali, ben 241, collocata presso attività commerciali di diversa natura merceologica. In assoluto, se si esclude la città di Verona, il valore più elevato tra tutti i comuni della provincia. Sono questi i dati perve-

Verona, non fanno menzione di fenomeni in forte incremento come i giochi online, per i quali, con uno smartphone, si ha la possibilità di giocare 24 ore su 24». Su questo aspetto si registra un recente intervento dell’Amministrazione comunale che

essere la nostra azione per arginare il fenomeno e, in pieno accordo con la decisione assunta nella Conferenza dei sindaci dell’Ulss 22, ho provveduto a regolamentare gli orari di funzionamento di queste apparecchiature. L’ordinanza che ne disponeva i

Era il 1991 quando l'allora parroco di Piovezzano, Don Mario Lodola, spronò un gruppetto di appassionati a formare un coro. Ma solo con l'entrata, un anno dopo, del maestro Filippo, coadiuvato dal fratello Bruno, la corale cominciò a prendere forma, con lo scopo di animare la Messa domenicale. Nel corso degli anni la corale si è arricchita di un vasto repertorio di brani sacri. Nel 2006 la corale composta da 20 elementi si è rinnovata con l'arrivo del nuovo direttore Luigi Campana e della pianista Linda Bovi nonché del trombettista Federico Ceresini. Attualmente oltre ad animare le Messe solenni del calendario liturgico

della Parrocchia, il coro partecipa a varie rassegne e manifestazioni canore. Que-

dalla nascita con un concerto speciale inserito nella rassegna corale "Una serata

st'anno la corale ha festeggiato il suo 25° anniversario

in…coro " giunta alla X edizione. Nella serata si sono

limiti è stata poi impugnata davanti al Tar da alcuni esercenti di Bussolengo. Il 12 giugno 2016 il Tar del Veneto si è espresso in favore dell’Amministrazione, riconoscendo la validità dell’atto e respingendo l’istanza di sospensione dell’ordinanza. Quello che più ci preme sottolineare è lo stato di declino sociale, che induce ad abitudini che nulla hanno a che fare con il gioco inteso come svago o espressione di capacità fisiche, manuali o intellettive. Bisogna pensare – conclude il Sindaco - ad un sistema di prevenzione e di conoscenza del fenomeno perché in un momento di crisi economica illudersi di poter cambiare la vita è assurdo e sono le fasce sociali più deboli che ricorrono a questi espedienti. Questo aspetto, purtroppo, non viene affrontato con la dovuta energia anche dal governo centrale».

Lino Cattabianchi

Corale, 25 candeline

PASTRENGO. L’anniversario di nascita del gruppo è stato festeggiato con un concerto speciale

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L’INTERVENTO DELLA MINORANZA Il consigliere comunale Stefano Ceschi, dopo la diffusione dei dati sulla realtà del gioco delle slot machines e del “Gratta e vinci” a Bussolengo, lamenta una disparità di trattamento fra i piccoli esercizi, «i soli – dice - ad essere regolamentati dall’ordinanza del sindaco Paola Boscaini, mentre le grandi sale slot possono tranquillamente aprire senza la limitazione d’orario imposta dal Comune». Infatti, l’ordinanza numero 6 del sindaco, emanata il 9 febbraio 2016 e confermata dal Tar, prevede che l’accesso alle slot machines nei bar e nelle tabaccherie parta dalle 16 alle 24, con esclusione delle ore mattutine e antimeridiane. «Bussolengo – insiste Ceschi - è probabilmente l'unico comune ad aver regolamentato gli orari di queste macchinette mangia soldi solo per i piccoli esercizi, non andando minimamente a toccare le grandi sale slot. Abbiamo sempre chiesto perché si vada a favorire le grandi sale slot, ma non ci è mai stata data risposta. Ricordiamo al sindaco che è in suo potere regolamentare anche gli orari delle grandi sale, diversamente dalla concessione delle licenze, dove invece il Comune non può nulla. Numerosi Comuni, documentando il numero dei ludopatici presenti sul territorio e motivando correttamente l'ordinanza, in modo da non subire ricorsi, hanno regolamentato anche gli orari delle grandi sale e ne hanno condizionato le aperture a rigide norme urbanistiche. Nulla di tutto questo viene fatto a Bussolengo. Avendo ora i dati e riuscendo a censire i casi di ludopatia presenti sul territorio comunale – conclude Ceschi - sarebbe il caso di riscrivere l'ordinanza di restrizione degli orari e ampliarla anche alla grandi sale slot, come già fatto da numerosi comuni, compreso Verona. Inutile parlare e lamentarsi se poi non si vuole colpire il problema alla radice».

alternati alla conduzione del coro i due maestri che si sono avvicendati in questi venticinque anni. La corale è stata accompagnata dal gruppo musicale "Luci e Ombre" formato da: all'organo Linda Bovi, alla tromba Federico Ceresini, ai violini Alessandra Bertoni e Renzo Marconcini, al contrabbasso Felice Campana. Alla serata ha partecipato anche il soprano Bibbiana Llosas con alcuni brani. La serata è stata allietata dalla partecipazione del gruppo folk "La Chiusa" di Volargne . Il tutto si è concluso con un momento conviviale nella Sala -Teatro Leardini. Bruno Gardin

PASTRENGO / PIO RICOVERO, PAPA FRANCESCO RACCONTATO AGLI ANZIANI Un pomeriggio diverso per gli anziani del Pio Ricovero di Pastrengo: Papa Francesco è apparso sullo schermo raccontato in tutte le sue fasi

Edoardo Saavedra

della vita, da piccolino con i genitori, fino al giorno della sua elezione a Papa. Autore di questa presentazione a

video e in voce è Edoardo, cittadino di Pastrengo con ascendenza argentina che spiega il suo entusiasmo per questo Papa doppiamente connazionale. Di recente Edoardo ha voluto tornare in Argentina, terra dei nonni, sulle tracce dei percorsi e dei luoghi della vita del futuro Papa Francesco, riportando fotografie e curiosità inedite che ha confezionato in un video artigianale con didascalie manoscritte. Una piccola grande storia dedicata al “suo” Papa argentino, che Edoardo ha voluto questa volta raccontare agli amici meno giovani della casa di riposo di Pastrengo, dove tra l’altro, è ben conosciuto perché di frequente vi anima qualche pomeriggio suonando la fisarmonica. Lo accom-

pagna immancabilmente l’amico Carletto, tenore amatoriale. Quando i pomeriggi di visita agli anziani sono più di festa, il duo diventa un quartetto: vi si aggiunge Vanio, maestro di fisarmonica e Daniele dalla voce e portanza fisica del tenore. Assieme si esibiscono in melodie care agli anziani, che fanno loro risvegliare ricordi sopiti

al ritmo di tango, valzer e mazurche degli anni giovanili. Anche in questa occasione è scappata qualche lacrima di commozione, un po’ per il racconto toccante e appassionato su Papa Francesco, un po’ per le canzoni nostalgiche di Carletto che inframmezzavano il racconto, vivacizzandolo. Albino Monauni

PASTRENGO / SETTANT’ANNI DALLA MORTE DEL FONDATORE Sabato 25 giugno il Pio Ricovero di Pastrengo ha ricordato il settantesimo anniversario della morte del fondatore dottor Paolo Segattini con una Messa officiata dal parroco Don Luca, alla presenza degli anziani degenti della struttura. E’ ormai tradizione che alla Messa di anniversario siano presenti i cantori del la Schola Cantorum di Pastrengo, che seppure a ranghi ridotti, sanno animare col canto un momento comunitario che risveglia negli anziani ospiti ricordi nostalgici di un loro passato remoto quando casa, chiesa e lavoro erano per molti di loro i tre poli esistenziali di antico modello. Il sindaco Gianni Testi di fresca nomina, nel porgere il suo saluto ha elogiato la mission e la presenza attiva del Pio Ricovero sul territorio che offre agli anziani degenti un punto di riferimento a sostegno di una quarta età sempre più bisognosa di assistenza. Dopo la S. Messa è seguito un cordiale scambio di saluti con rinfresco in corte. A.M.


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CRONACHE di Mozzecane e Villafranca

Nuovi profughi? Parla il Sindaco

L’ALTRO GIORNALE Luglio 2016

MOZZECANE. I venti potenziali immigrati verrebbero alloggiati nella frazione del Tormine

Servizi di

Claudio Gasparini

«Noi non siamo contro i profughi, quando ci si trova di fronte ad emergenze umanitarie ognuno è chiamato a contribuire in base alle sue capacità e responsabilità». E’ il messaggio forte e chiaro del sindaco di Mozzecane, Tomas Piccinini, e della sua maggioranza, venuti casualmente a conoscenza dell’arrivo di altri potenziali 20 profughi che verrebbero alloggiati nella frazione del Tormine, in cinque appartamenti resi disponibili da una famiglia di imprenditori di successo. «Cui avevo io stesso sottoposto mesi or sono un progetto per esigenze abitative dei concittadini – racconta il primo cittadino -. Sull’arrivo di queste potenziali venti persone non abbiamo avuto comunicazione ufficiale nè da parte della prefettura, nè dalla proprietà degli immobili». Da ciò la contrarietà, «non contro le persone, ma verso la gestione, la modalità, occorre gestire in collaborazione, non imporre le scelte – continua il Sindaco -. Il nostro comune ha già dato il suo contributo ospitando otto Bangladesi dal luglio dello scorso anno con l’aggiunta di

altri due nell’ultimo periodo, coinvolti in lavori utili alla comunità. Siamo tra i pochissimi comuni ad aver siglato questo tipo di convenzione. Nel rispetto della dichiarata poten-

Tomas Piccinini

zialità di ricezione di un profugo ogni mille abitanti, noi che ne contiamo settemila abbiamo già superato la soglia. Ma non è questione di soglia, con questi altri potenziali venti potrem-

mo arrivare a trenta persone che per Mozzecane rappresentano un macigno dovendo garantire servizi che gravano sulla comunità. Avevamo fatto presente a chi di dovere che non era il caso di attivare un tipo di accoglienza verso le residenze private, in considerazione del fatto che nel nostro comune abbiamo centinaia di appartamenti sfitti, che possono prestarsi a speculazioni economiche e ci fu assicurato che non ci sarebbero state indirizzate altre persone prima di interessare i comuni fino ad ora non coinvolti, che ricordo essere 73 su 98. Coinvolgiamo prima tutti e poi ne riparliamo. Il proprietario di questi cinque appartamenti - continua Piccinini con questa scelta apre una strada pericolosa a chiunque possieda immobili che potrebbe rendere disponibili per una forma di solidarietà ben retribuita. Non ho mai alzato le barricate alla decisione dell’anno scorso – conclude Piccinini -, non ho aizzato le persone, non ho promosso raccolte di firme contro questa decisione che, ribadisco, va nella direzione dell’ospitalità nei confronti di bisognosi, di persone umane, dove tutti, e ripeto, tutti, sono chiamati a fare la loro parte».

Fanfara, il concerto VILLAFRANCA

Il 26 giugno scorso il concerto della Fanfara dell’Aeronautica Militare, inizialmente previsto all’interno

buona partecipazione di pubblico che ha particolarmente apprezzato il programma con esecuzione tra

del Castello Scaligero di Villafranca, è stato poi realizzato sulla piazza principale di Villafranca con

le altre della Marcia d’Ordinanza dell’Aeronautica Militare e dell’Inno di Mameli. La Fanfara del Comando della 1a Regione Aerea di Milano, istituita nel 1984, inizialmente composta esclusivamente da personale di leva, annovera oggi personale in servizio permanente del ruolo sergenti e volontari in ferma prefissata provenienti dai conservatori italiani. Nata con lo scopo di dar lustro alle cerimonie dell’Arma Azzurra alla presenza delle più alte cariche dello Stato, ha dimostrato le sue peculiarità come “Orchestra di Fiati” esibendosi in numerose piazze e importanti teatri italiani, da Milano a Bergamo a Parma ed esteri, da Budapest alle varie presenze al “Pellegrinaggio Militare Internazionale di Lourdes” in Francia. L’alta valenza artistica unite alla passione e alla giovane età dei membri permette alla compagine di spaziare nel repertorio musicale con brani che vanno dalla musica classica e operistica tradizionale italiana, passando attraverso i medley di musica leggera e jazz fino ad arrivare alla musica originale per banda riscotendo un gran successo di critica e pubblico. Dal 2010 la direzione è affidata al Maresciallo Luogotenente Orchestrale Antonio Macciomei. La Fanfara vanta un notevole apporto in termini di concerti ed esibizioni presso associazioni ed enti umanitari che operano sul territorio contribuendo con la professionalità ed umanità che la contraddistingue a stabilire un contatto diretto tra la realtà militare e civile supportando le persone bisognose con momenti di serenità che solo la musica riesce a trasmettere.

VINI. Villafranca si ripropone come “città delle bollicine” Villafranca si è riproposta come “città delle bollicine” per il 18° anno consecutivo coinvolgendo le aziende venete e delle province di Mantova e Brescia. Alle categorie elaborate con Metodo Classico e Metodo Charmat sono stati consegnati i premi, il 26 giugno scorso, nell’ambito della fiera dei Santi Pietro e Paolo presso la sala di degustazione dell’ Onav, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino. Presenti rappresentanti dell’amministrazione comunale, delle aziende produttrici e numerosi ospiti cui sono stati proposti assaggi dei vini spumanti e frizzanti partecipanti all’importante concorso. Le commissioni composte da assaggiatori e tecnici assaggiatori Onav si erano riuniti dodici giorni prima valutando alla cieca gli ottanta

campioni presentati premiandone sessantuno. «Un eccellente risultato – sottolinea il delegato provinciale Francesco Galeone – che denota l’altissima qualità dei vini proposti». Per gli spumanti metodo classico sono state premiate sette aziende veronesi e due mantovane, per il metodo charmat diciassette aziende veronesi, quattordici della provincia di Treviso ed una della provincia di Mantova, spumanti e frizzanti dolci, undici aziende veronesi, sette mantovane e due modenesi. L’organizzazione è stata resa possibile dalla sezione veronese dell’Onav presente sul territorio da oltre 30 anni promovendo a livello nazionale il vino scaligero di qualità e svolgendo attività di formazione e degustazioni guidate con la realizzazione di 42 corsi di “Assaggiatori di Vino” proponendone un altro che inizierà i prossimo 3 ottobre. «L’obiettivo è far scoprire ad un ampio pubblico le potenzialità del vino italiano, in particolare quello veronese, che negli ultimi 15 anni ha visto un’escalation a livello internazionale di prodotti come Amarone, Ripasso, Valpolicella, Bardolino, Custoza, Lugana e Soave, vini di chiaro spessore qualitativo che rappresentano al meglio il nostro territorio» – conclude Francesco Galeone.


CRONACHE di Sommacampagna

L’ALTRO GIORNALE

Un’ondata di storia

Luglio 2016

I 150 ANNI DELLA BATTAGLIA DI CUSTOZA. Diversi sono gli eventi dedicati alla ricorrenza

Servizi di

Claudio Gasparini

In concomitanza con la Festa della Repubblica Italiana è stata inaugurata il 2 giugno la mostra documentaria “Il Giorno della Gran Battaglia” a Villa Venier a Sommacampagna. L’evento è stato inserito nell’ampio programma “Accadde per l’Italia tra i Nostri Colli” iniziato nel marzo scorso per celebrare i 150 anni della terza guerra d’indipendenza, la Battaglia di Custoza del 24 giugno 1866 in particolare. L’esposizione in due parti, una realizzata dalle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio, l’altra rappresenta da un percorso espositivo in quattro sezioni rimarrà aperta fino a l 2 ottobre, il venerdì dalle 19 alle 22, sabato e domenica dalla 17 alle 22. Per informazioni Ufficio Cultura 0458971356 dal lunedì al venerdì, la mattina. Grande successo per la rievocazione storica del fine settimana dal 10 al 12 giugno della

battaglia animata nel centro della nota frazione di Sommacampagna da un centinaio di figuranti dell’Associazione Cultura e Rievocazione Imperi di Peschiera del Garda che ha avuto i suo clou con la battaglia simulata l’11 giugno con

L’Ossario di Custoza

scontri di fanteria italiana ed austriaca con spari di cannoni e la carica degli Ulani.

Il giorno successivo la kermesse rievocativa spaccati di vita quotidiana nell’accampamento da dove è partito il corteo dei rievocatori in parata per raggiungere il mausoleo di Custoza seguito da alzabandiera e omaggio ai caduti e inaugurazione delle nuova Sala delle Battaglie. Nelle tre giornate il Consorzio di Tutela del Custoza Doc è stato presente proponendo un’edizione speciale, in numero limitato, di bottiglie con etichetta dedicata al 150° il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza. Per la realizzazione della complessa macchina organizzativa il comune ed il comitato “Custoza 2016” si sono avvalsi della collaborazione di molti soggetti tra cui la Proco Loca Custoza, il circolo “Noi”, il Comitato Genitori dell’Istituto Comprensivo Don Milani, l’Associazione Il Ciclone, la cooperativa I Piosi ed il Consorzio di Tutela del Custoza Doc. Picco di favore del pubblico sabato 25 giugno con l’esecuzione

del “Requiem di Mozart” sul piazzale dell’Ossario di Custoza. Una scelta artistica di grande caratura che il comune ha operato, convinto che questa celebre partitura fosse la maniera più consona per porgere il giusto omaggio ai caduti di tutti i fronti, considerato l’intrinseco valore che l’opera porta nel perdono per le colpe compiute e dell’invocazione della pace. Alla serata erano presenti numerose autorità italiane e straniere, consoli, parlamentari, sindaci dei comuni limitrofi, cariche militari e le associazioni d’arma con i loro reduci che hanno conferito ancor maggiore significato a questo evento. Esecuzione e qualità artistica eccellenti con giochi di luce particolarmente apprezzati. In chiusura sono stati eseguiti l’inno nazionale e l’inno alla gioia, della comunità europea. A fine concerto l’Associazione dei Ristoratori del Custoza ha proposto a tutti i presenti un raffinato buffet.

TEOLOGIA / “SINODO DELLE FAMIGLIE”, INTERVIENE ANDREA GRILLO Andrea Grillo esperto di teologia e temi religiosi, insegnante di Teologia dei sacramenti e Filosofia della religione a Roma presso il Pontificio Ateneo S.Anselmo e Liturgia a Padova presso l’Abbazia di Santa Giustina ha relazionato sul tema del “Sinodo delle famiglie: facciamo un bilancio” sintetizzato nella sua pubblicazione così titolata, nell’ambito di un incontro organizzato dall’Assessorato alla Cultura del comune di Sommacampagna con il Comitato Biblioteca in collaborazione con la Libreria Castioni di Lugagnano e il supporto di Emmaus Villafranca. «Il cammino sinodale è stato concepito da Papa Francesco in due tappe con doppia consultazione della base, cosa originale ma soprattutto con l’orientamento ad affrontare la realtà spinosa, complessa e promettente del mondo della famiglia di cui non c’è un modello unico – ha evidenziato -. A lei la Chiesa non solo ha da insegnare ma molto da imparare. Con questa

premessa esce un documento di 325 paragrafi, che quasi non ha eguali nella storia della Chiesa avendo a che fare

Da sinistra Andrea Grillo e Paolo Bertezzolo

con un mondo molto complesso, che si sviluppano su nove capitoli con altrettanti registri molto diversi tra loro. La lettura della tradizione biblica e dottrinale – ha aggiunto Grillo - è sempre orientata a recuperare il senso della famiglia dentro un contesto più ampio

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e questo porta il Papa ad essere profeta di comunione al di là dei limiti che finora sembravano invalicabili e profeta di autocritica ecclesiale per il bene della Chiesa che deve sapere criticare se stessa nell’avere assunto posizioni, chiusure e limitatezze di sguardi per essere ancora capace di intercettare il Vangelo». Il documento rifiuta di prendere una posizione netta su temi specifici quale quello dell’apertura ai separati, divorziati e risposati. «Il magistero in questo campo non può dare una legge generale – ha precisato Grillo -. E’ riconosciuta al vescovo o al parroco l’autorità di accompagnare soggetti che oggettivamente sono in condizione di contrasto con la dottrina a scoprire se ci sono attenuanti, discriminanti o condizioni particolari. Questi soggetti “camminando” possono integrarsi nella Chiesa, assumere ruoli di rappresentanza essere assolti e anche comunicarsi».

L’ARTISTA BOCCHETTA ALLA SCUOLA ALIGHIERI La scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri ha avuto l’onore di ospitare mercoledì 4 maggio l’artista veronese Vittore Bocchetta. L’incontro, nato dall’interesse manifestato da uno studente di terza C che ha scelto di portare all’esame un grande scrittore e scultore, ha coinvolto soprattutto emotivamente tutti i ragazzi che avevano preparato numerose domande sia sul suo profilo artistico sia su quello personale. Vittore Bocchetta, che è stato un attivo esponente della resistenza veronese, fu arrestato nel novembre 1943 e deportato in Germania nel settembre dell’anno successivo, destinato al sottocampo di Hersbruck dove sarà impiegato in lavori forzati di scavo di una galleria. Con l’avvicinarsi delle forze

L’INIZIATIVA. Piantati 213 nuovi alberi sul territorio comunale Sessantatré bagolari, cento hybiscus e cinquanta cipressi per un totale di 213 alberi sono stati piantati sul territorio comunale di Sommacampagna per iniziativa dell’amministrazione con una spesa complessiva di poco superiore ai trentamila euro. «Abbiamo voluto dare un segnale decidendo di effettuare una piantumazione significativa – afferma l’assessore Fabrizio Bertolaso -. Abbiamo piantato gli hybiscus lungo la pista ciclabile di via Ceolara che garantiranno in pochi anni ombra alle numerose persone che fanno passeggiate a piedi. Con l’occasione della realizzazione dell’impianto d’irrigazione abbiamo messo anche una fontanella d’acqua potabile a circa metà percorso. Lungo Via Macaccara, via Trieste e sull’anello ciclabile presso gli impianti sportivi abbiamo piantato i bagolari, piante autoctone che s’inseriscono perfettamente nel nostro paesaggio destinate a diventare alberi d’alto fusto negli anni. Anche in questo caso abbiamo scelto aree frequentate da chi pratica passeggiate o attività fisica. I cipressi sono stati invece piantumati nell’area di Custoza. Stiamo lavorando alle opere di mitigazione di Caselle, nei prossimi tre anni investiremo seicentomila euro su questo territorio ferito pesantemente dall’infrastrutture sovracomunali, per consapevoli che consentiranno solo una parte limitata degli interventi necessari. E’ tuttavia intento di quest’amministrazione – aggiunge ancora Bertolaso - ancora segnare un cambio di passo: fino ad oggi si è sempre sperato che i fondi per la mitigazione arrivassero dai proprietari delle infrastrutture, oggi non possiamo più aspettare. Abbiamo commisurato l’importo stanziato alle effettive possibilità di gestire quanto sarà realizzato sulla base del nostro bilancio. Continueremo l’azione per arrivare ad ottenere quanto possibile per mitigare la presenza delle sovrastrutture sul territorio degli enti sovracomunali. In questi mesi come amministrazione siamo molto impegnati e seduti a molti tavoli in cui rivendichiamo il diritto alla salute del nostro territorio. Gli anni passati dimostrano che queste azioni non sono mai facili, ma siamo fiduciosi».

angloamericane ed il trasferimento dei deportati verso la Baviera meridionale, riuscì a fuggire, nell'aprile '45, durante le cosidette marce della morte e ritornare a Verona. Da qui partì per l’Argentina e in seguito si trasferì in Venezuela per finire a Chicago dove resterà per ventotto anni. Attualmente vive a Verona dove, afferma, per dovere porta avanti la sua testimonianza d’artista e di ricordo vivente contro la barbarie dell’uomo che sotto false bandiere sopraffa il proprio fratello. Fa presente la professoressa e assessore ai servizi educativi e scolastici Alessandra Truncali: «Bocchetta da testimone sopravvissuto agli orrori delle violenze umane ha incantato i ragazzi che hanno concluso l’incontro con una standing ovation grati di avere incontrato un grande uomo e artista».


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CRONACHE di Sommacampagna e Sona

Tenore nell’anima SOMMACAMPAGNA. Il veronese Mario Malagnini ha ricevuto il 23° Premio “Giuseppe Lugo”

Il 23° Premio “Giuseppe Lugo” è stato consegnato il 30 scorso nell’affascinante cornice di Villa Vento, gremita di appassionati della lirica, a Mario Malagnini, cinquattottenne tenore italiano originario di Salò, distintosi nel panorama internazionale sin da giovane. «La passione è nata cominciando a suonare nella banda del mio paese – ricorda -. Ho iniziato con la tromba per iscrivermi successivamente al conservatorio di Brescia e, poiché non era previsto questo strumento, ho scelto il trombone. La casualità volle che una sera si fosse ammalato un componente dell’orchestra che suonava il triangolino ed io presi il suo posto. Fu la prima volta che sentivo cantare dal vivo un’opera, ricordo ancora, il Trovatore. Rimasi affascinato, che bello, mi informai dall’insegnante di canto che mi indirizzò al conservatorio dove ebbi la fortuna di incontrare un grandissimo maestro, il tenore Pier Miranda Ferraro». In quattro anni ha bruciato le tappe, diplomandosi nell’84, vincendo quattro concorsi internazionali e debuttando in settembre nel Corsaro di Verdi. Nel giro di un anno si è esibito nei più importanti teatri dalla Scala di Milano, all’Arena di Verona, alla Deutsche Oper di Berlino. Il suo repertorio è a cavallo tra il lirico e il lirico spinto. I ruoli che ha maggiormente interpretato

sono la Carmen di Bizet con 223 recite in tutto il mondo, di cui 35 all’arena di Verona, 200 in Tosca, 190 in Madama Butterfly. Aida e tante altre. Nel corso della serata diretta dal maestro Patrizia Quarta si sono esibiti anche il soprano Nadina Karbeli, il mezzosoprano Anastasia Boldyreva, il baritono

annaffiato dall’immancabile Custoza Doc. Tra le autorità presenti il sindaco di Sommacampagna Graziella Manzato, che ha ringraziato la famiglia Pezzini per questa importante iniziativa, l’assessore alla Cultura Isabel Granados, l’assessore alla Cultura della provincia Luca Zamperini, il sindaco di

Sul palco il sindaco Sommacampagna Graziella Manzato, ass. cultura Isabel Granados, il sindaco di Castelnuovo Giovanni Peretti e il delegato alla cultura della provincia Luca Zamperina

Alberto Mastromarino e il baritono Luca Micheletti, allievo di Malagnini, alla sua prima esibizione di fronte a tanto pubblico che ha apprezzato, dopo le coinvolgenti esibizioni il raffinato buffet con ottimo risotto

Castelnuovo del Garda Giovanni Peretti, l’assessore al Turismo di Verona Marco Ambrosiani, il vicesindaco di Valeggio sul Mincio Marco Dal Forno. Claudio Gasparini

L’ALTRO GIORNALE Luglio 2016

PESCA IGP / LA PROMOZIONE La promozione della pesca IGP di Verona per far conoscere questo tipico prodotto dell’estate d’alta qualità è partita da Bardolino, dove il 26 giugno scorso sono stati offerti assaggi di questo frutto dissetante ai numerosi visitatori. Il modo migliore, ha sottolineato il sindaco Ivan De Beni, «per far

conoscere ai turisti e a tutta la sponda del lago, un eccellente prodotto del nostro entroterra proposto con il Chiaretto di Bardolino, altro prodotto tipico del territorio. L’esperienza nata da un’idea del sindaco di Valeggio Angelo Tosoni ha avuto un ottimo riscontro». Erano presenti tutti gli amministratori dei comuni aderenti all’iniziativa “La Pesca a Tavola”, Bussolengo, Pescantina, Sona, Valeggio sul Mincio, Villafranca di Verona e Sommacampagna che la propose per la prima volta nel 2014 grazie all’intuizione dell’assessore all’agricoltura Giandomenico Allegri, che riscontrò l’appoggio convinto del presidente dell’Associazione dei Ristoratori del Custoza dell’epoca Franco Predomo. Rileva Allegri «abbiamo distribuito oltre 1.400 assaggi delle pesche locali riscontrando molto interesse anche da parte degli stranieri. In tutti i comuni aderenti al progetto si parla di pesca proposta nei ristoranti e acquistabile direttamente dai produttori. Colgo l’occasione per ringraziare la Camera di Commercio per il fattivo contributo». «Siamo appena partiti con la proposta della pesca a tavola cucinata in vari modi e abbinamenti – pone l’accento il presidente dei Ristoratori del Custoza Luca Pezzini di Villa Vento – ma stiamo già riscontrando un notevole interesse». Informazioni sul sito www.lapescaatavola.it C.G.

“Svolta” telematica SONA. È stata firmata in giugno la convenzione per portare internet a banda larga nel Comune

E’ stata siglata il 21 giugno scorso la prima convenzione per portare internet a banda larga nel comune di Sona «Il 21 giugno abbiamo firmato la prima convenzione con l’operatore Planetel dichiara l’assessore all’Innovazione, Gianmichele Bianco - con il quale abbiamo trovato l’accordo per investire nel nostro territorio, povero da anni di infrastrutture telematiche all’altezza. Attraverso la cablatura del territorio con la rete in fibra ottica predisposta da Planetel, il Comune, la cittadinanza e le imprese della zona, possono finalmente comunicare entro autostrade informatiche adeguate per gli standard di oggi». Entro ottobre 2016 tutte le famiglie e le attività produttive di Lugagnano e Sona potranno ottenere banda Internet in fibra fino a 100 Megabit, mentre San Giorgio in Salici e Palazzolo potranno fruire del servizio, a velocità diverse, tra-

mite collegamento via onde radio. «Come Amministrazione – dichiara l’assessore Bianco - abbiamo preso al volo questa opportunità e da tempo abbiamo contattato diversi operatori. Plane-

territorio, per diverse centinaia migliaia di euro, dando seguito a moltissime nostre richieste: ad esempio, anche la cablatura del paese di Sona con fibra ottica, cosa non facile da ottenere.

tel, oltre ad aver vinto la gara per la fornitura dei servizi di telecomunicazione per tutto il Comune di Sona, ha anche prima di altri ritenuto di investire particolarmente in questo

E, per continuare, la predisposizione di fibra ottica per sviluppi di video sorveglianza e di Wi Fi libero, laddove possibile, nelle zone di aggregazione, parchi e piazze, in particolare e soprattutto nelle aree a Lugagnano quali la zona verde vicino alla Chiesa, il parco di Via Generale Dalla Chiesa, il parco Conti e, a Sona, il parco di Villa Trevisani. Con questi interventi si otterrà un beneficio di interesse pubblico finalizzato alla diffusione ed allo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazioni del Comune e nel territorio comunale».

SONA / COMMISSIONI CONSILIARI, L’APPROFONDIMENTO Nel comune di Sona sono cinque le Commissioni Consiliari che affrontano vari temi importanti prima che passino in Consiglio. Le Commissioni sono: Cultura, Turismo, Associazioni, Gemellaggi, Giovani, Ambiente e Territorio, Lavoro, Economia, Attività Produttive, Innovazione, Scuola, Famiglia, Sociale e Statuto e Regolamento del Consiglio Comunale. Per ciascuna di esse sono membri permanenti i consiglieri che si sentono particolarmente attratti da quel o quell’altro tema. «Le commissioni rappresentano una buona modalità di lavorare assieme – afferma il sindaco Gianluigi Mazzi -, dove le distinzioni di colore politico si sfumano: come amministratori oggi al governo di Sona pensiamo che questo debba essere il modo per operare, senza polemiche, lavorando per i cittadini ed il bene comune. Questo ci chiede la gente, di investire giustamente il nostro tempo su questi temi così importanti perché questo è nostro dovere. Come maggioranza sfioriamo l’88% di presenza. Un bel segno perché significa credere nelle cose che facciamo per dare le risposte che meritano i cittadini».

In altre zone del territorio di Sona, come San Giorgio in Salici e Palazzolo, sono possibili alte velocità tramite modalità via etere. Il Comune di Sona sta inoltre sostituendo il precedente servizio Wi-Fi gratuito con il nuovo portale Hot Spot Free Wi-Fi di Planetel. Il nuovo servizio è progettato per soddisfare le continue richieste di connessioni nei singoli punti presenti nel territorio. «Per ora il servizio Wi-Fi gratuito è erogato in prossimità del Municipio di Sona ma abbiamo intenzione entro un anno di allargare il servizio anche altrove, probabilmente partendo da quei parchi prima elencati e introducendo zone anche per San Giorgio e e Palazzolo» - dichiara l’Assessore Bianco. Nei giorni scorsi è iniziato il posizionamento in paese a Lugagnano della fibra ottica, che porterà a breve evoluzioni importanti nella velocità di trasmissione dati sul territorio, anche con un conseguente potenziamento nella gestione dei dati delle telecamere di controllo e altri importanti migliorie che verranno presentate a lavori terminati. I lavori hanno interessato in particolare via Carducci e via Mancalaqua, mentre gli appositi “armadi” sono stati posizionati in via San Francesco, via XXV Aprile, via Pelacane e via Cao Pra’.


SPORT SALUTE E BENESSERE TEMPO LIBERO

L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE

Perdere peso: sport e mangiar sano COME TENERSI IN FORMA. Arriva l’’estate e con essa la voglia di eleminare i chili di troppo. Ecco le soluzioni più efficaci

E’ arrivata l’estate e con essa anche la voglia di perdere qualche chilo che l’inverno ci ha regalato. Niente paura il caldo e la bella stagione favoriscono le buone abitudini e tornare in forma non è così difficile. Con le alte temperature generalmente l’appetito cala, l’estate porta con se maggiori varietà di frutta e verdura, pesce, oltre ai sempre presenti latte e latticini, alimenti che apportano nut rienti ad alto valore

antiossidante e protettivo come le vitamine, i mine-

tempo si ricomincia ad usare la bicicletta, ad

rali e i grassi polinsaturi e monoinsaturi. Con il bel

andare a piedi e si fanno più volentieri lunghe pas-

seggiate, quindi si consumano più calorie. L’attività fisica deve essere fatta in modo costante e regolare e con la giusta intensità, solo così aiuta ad eliminare i grassi acc umulati e a diminuire la fame, ne consegue così che sia più facile perdere peso e soprattutto rinforzare i muscoli e tenere attivo il metabolismo con il giusto bilancio energetico. E’ importante anche conoscere quali sono gli alimenti con maggiori quan-

Proporre un’alimentazione vegana significa unire salute psicofisica, amore per gli animali e rispetto per la natura La gastronomia BioNatFood e la bottega Bio4care sono presenti a Villafranca dall'aprile 2015. BioNatFood è una gastronomia nata per dare una vera alternativa a tutto ciò che viene normalmente offerto dalla ristorazione. Qui tutto è vegano, biologico e naturale, non si trovano quindi ingredienti raffinati, grassi idrogenati, zuccheri e altri dolcificanti dannosi. E' possibile degustare sul posto oppure portare i piatti con sé. Il menù varia ogni giorno e le pietanze vengono create in base al clima e alle materie prime stagionali dei produttori biologici locali. BioNatFood vorrebbe essere la scelta quotidiana per chi intende consumare un pasto di qualità spendendo il giusto (5/6 € per una portata - acqua compresa), rilassarsi in un ambiente piacevole nutrirsi in modo bilanciato e alzarsi da tavola sazi ma anche leggeri per le ore successive, godendo così dei benefici di un'alimentazione sana nel giro di poche settimane. Bio4care, rivenditore ufficiale Kuvings, Vitamix, Bamix, Tauro, Tribest/Greenstar, apre nel 2012

ed è il primo negozio vegano di Verona e provincia. Il titolare, vegano dal 2010, da subito bandisce dal negozio olio di palma, coloranti, conservanti e molti altri ingredienti che non siano salutari

negozio di questo tipo – afferma il titolare - è nata dall’esperienza in ambito famigliare su problematiche quali autismo, problemi intestinali, malattie autoimmuni ed altro, problematiche che possono

I fratelli Bertoncelli titolari di BioNatFood e Bio4care

o etici. Nel negozio è possibile trovare alimenti biologici 100% vegani e il più possibile sani, cosmetici, prodotti per la casa, elettrodomestici (estrattori, frullatori, essiccatori e altro), integratori e nutraceutica. «L‘idea di aprire un

trovare enormi giovamenti semplicemente cambiando dieta. Biologico non è sinonimo né di etico, né di salutare. Da parte nostra consigliamo sempre di leggere gli ingredienti di quello che si acquista».

tità di antiossidanti e nutrienti protettivi. Il pesce, tre volte a settimana, preferendo pesci azzurri e grassi, senza paura d’ingrassare, perché contengono più omega 3, grassi polinsaturi con un alto potere protettivo. La frutta, almeno tre frutti al giorno di vari colori. Verdura fresca,

almeno una porzione a pranzo e a cena. Ogni giorno bevete 2 litri di acqua, dosate la quantità durante la giornata anche se non avete sete. E per darvi tono e combattere i radicali liberi assumete vitamine e sali minerali. Buona estate a tutti.


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CRONACHE di Castel d’Azzano e Vigasio

L’ALTRO GIORNALE

«Opere in cantiere»

Luglio 2016

CASTEL D’AZZANO. L’assessore Piazzi espone i programmi: scuola, pista ciclabile e illuminazione

Servizi di

Matteo Sambugaro

Opere in cantiere a Castel d'Azzano, dalla scuola primaria Dante Alighieri a una pista ciclabile interna e all'illuminazione pubblica. «In più, ci sono gli impegni di spesa per la realizzazione del semaforo a Rizza e per una convenzione con la Parrocchia di Beccacivetta per l’acquisto di spazi sportivi da destinare a società sportive operanti sul territorio». L'assessore ai Lavori Pubblici, Federico Piazzi, fa il punto della situazione. Scuola primaria Dante Alighieri: in agenda c'è l'adeguamento strutturale sismico. «Sono completate le prove geologiche e sui materiali, e si sta procedendo all'assegnazione dell'incarico del progetto esecutivo. I lavori costeranno in totale 400.000 euro e partiranno verosimilmente entro il 2017: abbiamo ricevuto dalla Regione Veneto un contributo di 250.000 euro e l’obiettivo è fare la gara in autunno. Tempi di realizzazione? La prima ala del-

l'edificio tra gennaio e maggio 2017, l'atrio e il corpo centrale nell'estate 2017, mentre la seconda la tra settembre e dicembre 2017». Quanto conta avere un istituto all'altezza dal punto di vista antisismico?

Federico Piazzi

«È fondamentale per la sicurezza e la tranquillità degli alunni e del corpo insegnante in caso di sisma. Purtroppo, questo è un intervento cieco, nel senso

che non si vede e non si costruisce nulla di nuovo, ma ha lo stesso valore delle buone fondamenta di una casa: ti accorgi della loro importanza quando capita qualcosa e noi desideriamo essere preparati». Pista ciclabile: cosa prevedono i lavori? «Il percorso collegherà la località Scuderlando e la località Rizza al centro del paese fino al polo scolastico e agli impianti sportivi, proseguendo poi fino al Parco del Castello attraverso il nuovo ingresso lato nord da poco costruito. L'opera verrà realizzata in glorit e solo in parte asfaltata, sarà illuminata e in prossimità della risorgiva presso la Vasca verrà dotata di una postazione di osservazione». La scaletta? «Abbiamo appena approvato in Giunta la variazione al progetto iniziale, pertanto, fra gara e tutto il resto, credo che i lavori (costo complessivo di 200.000 euro, ndr) cominceranno nei primi mesi del 2017, mentre l'illuminazione delle piste quasi certamente

quest'inverno». Quali vantaggi porterà la ciclabile? «Una pista interna favorisce la mobilità ciclopedonale e consente ai ragazzini delle frazioni più lontane dal polo scolastico (medie ed elementari, ndr) e dagli impianti sportivi di raggiungere autonomamente tali destinazioni in sicurezza. Il prolungamento fino alla piazza Pertini e, da lì, al parco incentiva le famiglie a raggiungere il parco in bicicletta o a piedi». L'illuminazione pubblica? «È stata firmata Ia determina di assegnazione dei lavori alla ditta Agsm Lighting che si è avvalsa del diritto di prelazione sull’offerta che si era aggiudicata la gara. Gli interventi partiranno con l’autunno e dovranno essere completati entro sei-otto mesi. Si tratta del rifacimento completo dell'intera illuminazione pubblica, portandola a led e sostituendo circa 600 pali su 1.800: verranno rifatti circa 30 quadri elettrici e cablati 15 chilometri di linee».

Sanitari tutti nuovi

VIGASIO. Lavori di ristrutturazione alla scuola primaria di via Bassini. Il termine? Entro fine agosto

Ristrutturazione interna di tutti i servizi igienici. Vigasio mette mano alla scuola primaria di via Bassini. Dando seguito alle delibere dell’Amministrazione guidata da Eddi Tosi, e dopo le necessarie formalità burocratiche, sono cominciati i lavori all'istituto: l'obiettivo è terminare le operazioni entro la fine di agosto, in tempo utile per assicurare il regolare inizio delle lezioni. «A piccoli passi, stiamo via via rinnovando e migliorando gli edifici scolatici, talvolta anche con l’aiuto dei genitori, i quali, coordinati dal comitato dei genitori a dai volontari dell’Anas, nei giorni scorsi hanno per esempio tinteggiato le aule dei loro figli – dichiara il primo cittadino -. A tutti loro, voglio dimostrare la mia gratitudine e ringraziarli per quanto hanno fatto. Il completamento delle tinteggiature interne relative agli spazi comuni, agli androni delle scale, dei corridoi e dei saloni, saranno invece eseguite dal Comu-

ne». La ristrutturazione in corso alla scuola primaria di via Bassini prevede il rifacimento completo di tutte le strutture sanitarie, finiture ed impianti, previa la demolizione di quelle esistenti che

con l’antibagno nei quali sono previsti gli spazi per i maschi, le femmine e quindi per i disabili, proprio come previsto dalle normative vigenti. Il costo delle operazioni? L’impresa edile Robbi

gruppo si era proposto di riqualificare gli spazi scolastici – spiega con orgoglio l'assessore ai Lavori Pubblici, Diego Campedelli - e, seppur con le difficolà economiche delle Amministra-

Genitori al lavoro con il sindaco Tosi sulla destra

ormai risultavano vetuste, vecchie e non più adeguate alle esigenze del complesso scolastico. Scendendo nel dettaglio, si tratta di sette blocchi di servizi igienici

P.i. Antonio & C. srl, con sede a Castel d'Azzano si è aggiudicata i lavori, il cui importo al netto del ribasso sarà di circa 78 mila euro oltre Iva. «Tutto il nostro

zioni, ad un anno dall'inizio del mandato, stiamo intervenendo significativamente sulle scuole. Queste sono belle soddisfazioni per il paese».

VIGASIO. Sei appartamenti in corso Vittorio Emanuele: la risposta ai bisogni di fasce sociali più disagiate Ampliata la disponibilità di alloggi destinati all'edilizia residenziale pubblica, grazie alla collaborazione tra enti, ossia tra Ater (Azienda territoriale per l'edilizia residenziale) e il Comune. L'obiettivo? Rispondere ai bisogni delle fasce sociali più deboli, o più disagiate, del territorio di Vigasio. Venerdì 24 giugno, si è infatti svolta l'inaugurazione, se così si può definire, degli appartamenti di corso Vittorio Emanuele: l'immobile, che era di proprietà del Comune, fu ceduto all'Ater, il quale, grazie al contributo della Regione Veneto, dal vecchio stabile denominato “Ex casa del Segretario” ha costruito sei alloggi di piccole dimensioni rivolti a nuclei familiari al massimo di due-tre persone. All'evento, lo ricordiamo, hanno presenziato il sindaco Eddi Tosi e alcuni amministratori, che hanno promosso e richiesto la realizzazione dell'intervento, il commissario dell'Ater Giovanni Pesenato e il vicepresidente del Consiglio regionale (ed ex assessore) Massimo Giorgetti che ha sostenuto l'iniziativa. «In questo particolare periodo, la risposta ai bisogni abitativi è particolarmente importante per l’incremento della pressione sociale generata dal perdurare della situazione economica stagnate, dove le fasce più deboli incontrano difficoltà anche nel semplice vivere quotidiano – ha sottolineato l'assessore al Sociale, Corrado Merlini -. Il ruolo della Regione, dell’Ater e del Comune è di sostenere chi è in difficoltà e la consegna di tali alloggi è la dimostrazione dell’attenzione che viene posta da tutti noi di fronte alle criticità». Una precisazione: l’assegnazione delle abitazioni è avvenuta mediante un concorso pubblico indetto dal Comune e, una volta definita la graduatoria, sono state consegnate le chiavi agli aventi diritto, i quali stanno iniziando ad arredare gli appartamenti e a prenderne possesso.


L’ALTRO GIORNALE

CRONACHE di Nogarole e Povegliano

La cultura del riuso

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NOGAROLE ROCCA. L’associazione “Il Giracose” si presenta: «Non sprechiamo ma riutilizziamo»

Creare la cultura del riutilizzo. E diffonderla il più possibile. La solidarietà è il loro pane quotidiano, il «riciclo» intelligente e il «non spreco» rappresentano i concetti chiave dell’associazione. Il Giracose di Nogarole Rocca scende in campo sia a favore di chi ha maggiore bisogno sia per chi comprende che «non tutto deve essere buttato, ma che gli oggetti possono venire aggiustati e riusati». Il presidente Simonetta Manara si esprime con orgoglio ed è sempre in prima linea: «L’associazione è nata nel 2007 da un insieme di persone che erano già all’interno di gruppi famiglia, gruppi di acquisto solidale, parrocchia e Caritas: ci siamo resi conto che molta gente necessita di cose e che altrettanta non sa cosa farne di queste cose e se ne disfa – racconta lei -. Il Giracose accoglie e recupera oggetti di ogni tipo in buono stato, i quali possono avere ancora una vita e possono essere riutilizzati: mi riferisco a vestiti, giocattoli, oggettistica per la casa, mobili, libri, biciclette, attrezzatura per bambini come carrozzine e passeggini, attrezzatura sportiva e tanto altro. La gente, pertanto, viene da noi e

dà un contributo per le cose che porta via: il ricavato di tale scambio serve per l’autofinanziamento del progetto e per perseguire esclusivamente finalità di solidarietà in ambito culturale, sociale e ambientale. A chi ci rivolgiamo? Al privato cittadino, ma anche ad enti, associazioni, parrocchie,

tari, «i quali fanno una cernita degli oggetti che riceviamo, lavano, stirano, aggiustano e realizzano piccoli lavori di manutenzione, tutto all’insegna della collaborazione e della condivisione»; la sede si trova in via Molinare, composta da laboratori, aule formazione, magazzino e area espo-

I Volontari

circoli e gruppi. All’inizio, l’utenza era formata in particolare da extracomunitari, invece oggi c’è molta più varietà e pure tanti italiani vengono a trovarci o ci contattano. Nel tempo abbiamo infatti riscontrato una buona e crescente partecipazione: sempre più gente ha capito il nostro spirito e che alcune cose si possono effettivamente riutilizzare». Il Giracose conta una sessantina di volon-

sitiva). «Operiamo per la solidarietà verso persone o famiglie in grave condizione economica e siamo collegati con altre associazioni come la Caritas, la Ronda della carità, l’Emporio della solidarietà “Il Tione”, Il Samaritano e il Centro aiuto vita, e assistenti sociali di vari Comuni, sempre con un occhio di riguardo per le persone più deboli quali famiglie, bambini e donne in difficoltà – precisa il

riportante le misure della chiesa, del cimitero e del terreno di proprietà. Mancava

nella piazza la “Bocara” restaurata nel millenovecento. Gli abitanti della via si

presidente Manara -. Non solo: sosteniamo progetti locali, aiutando per esempio le scuole con borse di studio o con l’acquisto di materiale didattico, e le parrocchie di Bagnolo, Nogarole, Pradelle. Inoltre, sposiamo iniziative sia in territorio nazionale che all’estero: appoggiamo e finanziamo progetti in Brasile, Togo, Ecuador, Congo e in Sudan. Da soli si fa ciò che si può, invece in sinergia si ottengono risultati migliori e c’è la possibilità di aiutare più persone». Creare la cultura del riutilizzo è lo slogan perfetto, creare un nuovo stile di vita più equo e sostenibile attraverso il riuso è lo scopo principale. «Creiamo una serie di laboratori per insegnare ai ragazzi che non tutto deve essere buttato, ma che parecchie cose possono venire riparate e adoperate di nuovo, e andiamo nelle scuole per promuovere questa mentalità e trasmettere la buona gestione del rifiuto – specifica Manara -. Desideriamo diffondere il nostro spirito sia ai giovani che agli adulti e a tutti coloro che frequentano Il Giracose».

Il passato resuscita

Matteo Sambugaro

POVEGLIANO. Gli abitanti di via Sant’Ulderico si sono attivati per ripristinare un luogo storico

La prima parrocchiale di Povegliano fu costruita in Via Sant’Ulderico e fu consacrata nel 1300 dal vescovo Teobaldo. Una famiglia dopo aver conservato per duecento anni una statua in tufo dell’epoca raffigurante Sant’Ulderico in paramenti vescovili la donò alla chiesa. Vicino alla chiesa fu costruito il primo cimitero raffigurato in un disegno del millesettecento trovato dallo studioso Renzo Perina nell’archivio canonicale di Verona

sono attivati improvvisandosi muratori per ripristinare il sito per renderlo pagina di storia vivente, un libro aperto a tutti in ogni momento, che è stato inaugurato sabato 2 luglio. Una cariola ed un’asse per lavare, simbolo della “lissia” , una vampadora con dipinto del maestro Claudio Caldana, due mucche, un cavallo e un asino. Le forze di allora che si adoperavano nei campi che di sera erano abbeverati alla bocara. Claudio Gasparini

FOTONOTIZIA POVEGLIANO Gaetano Zanotto, coordinatore del gruppo Giovani Povegliano Veronese, ha ritrovato presso l’archivio di Stato il fascicolo del pilota Giuseppe Rocco Perina (nato il 1893, morto a Torino il 1946). Il pilota, che è stato con il noto Francesco Baracca, ha pilotato l’aereo n. 1837 entrato in servizio nel 1916 con 402 esemplari, sviluppato da Savoia-Pompilio SP.1, utilizzatore principale Corpo Aeronautico. Lunghezza 10,77 m, apertura alare 16,74 m, altezza 3,85, superficie alare 67 m2, peso a vuoto1250 kg, carico 1700, propulsione Fiat A.12 potenza 250 CV (184 kW) prestazioni 120 Km/h autonomia 450 Km, tangenza 5.000 m. C.G.

VILLAFRANCA. Moria del kiwi, otto Comuni veronesi si incontrano e studiano una linea condivisa A seguito di richiesta inoltrata dalla Regione Veneto con delibera di Giunta adottata nel febbraio scorso che ha individuato nel territorio estese morie di kiwi dovute alle forti piogge del febbraio 2014, dopo avere fatto effettuare i sopralluoghi ad Avepa, il 27 aprile scorso il Ministero delle Politiche Agricole ha emanato un decreto di declaratoria per eccezionali avversità atmosferiche verificatosi nella regione dal 10 gennaio al 10 febbraio 2014 che, riconoscendo lo stato di calamità, apre la strada per la richiesta, da parte delle aziende agricole colpite, di rimborsi per il reimpianto. L’Italia è il principale produttore mondiale di kiwi e la regione Veneto rappresenta il tredici per cento della produzione nazionale. La zona ovest della provincia di Verona coltiva l’80% di questa produzione pari a centomila tonnellate, su una superficie di 3700 ettari. Dopo aver affrontato la batteriosi conosciuta come Psa a partire dal 2012 le aziende agricole si sono viste interessate anche da quest’altro fenomeno della “moria del kiwi” che nel veronese ha interessato diverse centinaia di ettari di produzione riducendo a zero la redditività delle aziende interessate. «Già a partire dalle fine del 2011 il comune di Villafranca contribuisce a sostenere la ricerca indispensabile finanziando un progetto di ricerca del Consorzio di Tutela del Kiwi del Garda stanziando diecimila euro annui – sottolinea l’assessore alle attività produttive Giandomenico Franchini -. Visto il continuo estendersi della problematica le amministrazioni comunali di Bussolengo, Castelnuovo del Garda, Mozzecane, Pescantina, Sommacampagna, Sona, Valeggio sul Mincio e Villafranca di Verona, hanno iniziato ad incontrarsi per stabilire una linea comune, promovendo una serie di iniziative interessando gli assessori regionali». C.G.


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CRONACHE di Valeggio

L’ALTRO GIORNALE

Tortellino d’autore Più di 3.000 ospiti

Luglio 2016

LA MANIFESTAZIONE. La Festa del Nodo d’Amore si è svolta sul Ponte Visconteo a Borghetto

E’ stato celebrato ancora una volta il famoso tortellino di Valeggio nella serata di martedì 21 giugno sul Ponte Visconteo a Borghetto di Valeggio sul Mincio. Più di 3000 persone si sono date appuntamento sul per partecipare alla ventitreesima edizione della Festa del Nodo d’Amore organizzata dall’Associazione ristoratori di Valeggio con l’appoggio di Comune e Pro Loco che hanno voluto dedicare alla gastronomia locale il primo posto per far assaggiare, oltre al famoso tortellino di Valeggio (il Nodo d’amore), il Bacio di San Valentino, il dolce tipico di Bussolengo. La Festa del Nodo d’Amore è stata supportata dal tempo buono e dal clima mite, permettendo ai 100 cuochi, ai 300 camerieri, ai 100 sommeliers che si sono adoperati in sinergia con i ristoranti presenti, che tutto potesse andare

LA STORIA / DUE VALEGGIANI IN GIRO PER IL MONDO Spostarsi non solo per lavoro, ma anche per soddisfare una grande sete di conoscenza: sembra essere questa la ragione per cui Andrea e Miriam, due tra i tanti valeggiani che vivono all’estero,

della rilocazione dei richiedenti asilo che arrivano in questo stato dal Mozambico. Ma il luogo in cui tornare sempre, oltre all’indirizzo dei genitori, è per lui Madrid, dove abita da anni e dove ha

del paese. La sua è una positiva Odissea fatta di studi e iniziata a Lione, un percorso che ha visto la sua famiglia tessere una tela di comunicazioni telematiche in attesa dei suoi ritorni, come spesso

nel verso giusto…e ci sono riusciti al meglio. Ad aprire la cena sono stati i figuranti, con Malco e Silvia, protagonisti

dai due giovani e della loro relazione impossibile segnata dalla presenza di un fazzoletto annodato per ricordare il

della leggenda del Nodo d’Amore ambientata verso la fine del ‘300 nel corso delle numerose guerre che segnarono l’Italia settentrionale. Una storia che racconta la grande storia d’amore vissuta

loro eterno amore. Dalla leggenda del fazzoletto, con il nodo che è l’emblema del loro amore eterno, nasce il tortellino: ancora oggi si racconta come le donne di quel tempo nei giorni di festa

avessero voluto ricordare la storia dei due innamorati tirando la pasta sottile, tagliata e annodata come il fazzoletto che Silvia aveva lasciato in dono a Malco per ricordare il suo grande amore. Era nato così il tortellino di Valeggio. La serata è proseguita con le premiazioni: premi Nodo d’Amore 2016 al giornalista enogastronomico Carlo Cambi e ad Alberto Nosè, pianista, a cui sono andate due sculture raffiguranti la ninfa Silvia; alla soprano Eva Lind e all’acconciatore Gigi Gandini. Uno spettacolo pirotecnico ha colto l’attenzione di tutti i commensali succeduto dalla consegna dei “piatti del buon ricordo” a tutti gli ospiti della serata. Angelica Adami

CICLO DI INCONTRI / ASSESSORE PER UN GIORNO Il comitato Margherita Hack ha organizzato a Valeggio sul Mincio il ciclo di incontri “Assessore per un giorno”, con l’obiettivo di partecipare alla politica cittadina anche al di fuori del consiglio comunale. La serata del 15 giugno è stata dedicata alla sicurezza, tema spesso collegato all’immigrazione. L’ispettore Silvano Filippi, in Polizia da 31 anni, ha ridimensionato la connessione tra reati e presenza di stranieri sul territorio: il 77% delle denunce è contro ignoti, e negli ultimi 10 anni quelle contro i non italiani sono diminuite. La sociologa Gloria Albertini (Centro Studi Immigrazione) ha specificato che sono soprattutto gli immigrati senza documenti, perlopiù giovani lontani dalla famiglia, a commettere crimini come rapina e furto, ma a Valeggio oltre un cittadino su dieci è un immigrato residente, in regola. Inoltre, questi sono esclusi da corruzione e falso in bilancio, reati che sottraggono ogni anno all’Italia 60 miliardi di euro (secondo la Relazione della commissione europea sulla lotta alla corruzione 2014). Un altro timore legato alla popolazione d’origine straniera riguarda il terrorismo, ma Filippi ha affermato che lo scorso anno, in Italia, sono state uccise 130 donne, un numero pari a quello delle vittime degli attacchi terroristici di Parigi. I relatori hanno sottolineato pertanto l’importanza di una mediazione con i cittadini, che separi i concetti di emergenza, immigrazione e illegalità: sono necessari innanzitutto ammortizzatori sociali e una decisa lotta a corruzione e criminalità organizzata, nella ricerca di una soluzione tra le alte sfere politiche e non nell’emarginazione dello straniero. Info: valeggio-possibile.it; valeggiopossibile@yahoo.it P.P.

EVENTO / LA BIBLIOTECA LEGGE FESTIVALETTERATURA

hanno scelto di fare del mondo la propria casa. Entrambi laureati in scienze politiche, hanno all’attivo almeno cinque lingue a testa e una “spruzzatina” di arabo; sede di lavoro attuale: l’Africa. Andrea, 30 anni, dopo essere stato logista in Sierra Leone per l’emergenza ebola, si occupa della distribuzione del cibo in Malawi e

fatto del costante incontro con le altre culture una parte integrante del proprio percorso di vita. Miriam, 28 anni, sta svolgendo il servizio civile in Guinea Bissau come amministratrice di finanziamenti che sostentano vari progetti umanitari agricoli che valorizzano la risicultura di mangrovia e promuovono l’autosufficienza alimentare

succede ai parenti di chi si sposta. «Il piacere del viaggio è una cosa grande, ma non pretendo di cambiare il mondo - confida Miriam -. La possibilità di cambiare me stessa attraverso questa avventura è già un grande risultato, che un giorno condividerò con qualcuno in Italia, o almeno in Europa». Paola Peretti

Mercoledì 29 giugno l'atrio della Biblioteca Comunale di Valeggio sul Mincio ha ospitato “La biblioteca legge Festivaletteratura 2016” con Simonetta Bitasi, consulente al programma del festival mantovano, che ha presentato il programma della manifestazione e gli autori che parteciperanno, i cui nomi sono ancora avvolti dal mistero. L'evento, curato dalle bibliotecarie della Cooperativa Charta, ha visto Valeggio sul Mincio palcoscenico privilegiato per la presentazione degli autori scelti per Festivaletteratura 2016. Il Festivaletteratura, o Festival della Letteratura di Mantova, è una manifestazione culturale di cinque giorni che si svolge ogni anno, dal 1997, nella seconda settimana di settembre. Durante la kermesse, che ha ormai reso famosa Mantova come "La Città del Festival", è possibile assistere a numerosi eventi, o meglio incontri, con autori, colazioni con l'autore, spettacoli, concerti, reading nel magnifico scenario offerto dalle bellezze artistiche e storiche di Mantova. La 20a edizione avrà luogo da mercoledì 7 a domenica 11 settembre. L’anno scorso furono ben 67mila i biglietti staccati e 58mila le presenze agli eventi liberi, circa 400 gli autori invitati e quasi 400 gli eventi organizzati. Migliaia le persone raggiunte attraverso i social della manifestazione – 750 mila via Facebook, oltre 200 mila via Twitter. «Come assessore alla Cultura – dice Leonardo Oliosi – sono sempre alla ricerca di nuove proposte da offrire ai cittadini di Valeggio. Per la prima volta abbiamo avuto l’opportunità di ospitare l’anteprima veneta del Festivaletteratura di Mantova, forse la più importante manifestazione sul libro in Italia. Gran parte del merito va dato al Gruppo di Lettura della biblioteca comunale, uno dei più vivaci e costanti della provincia di Verona».


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AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURA

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Colture e parassiti: antagonisti sempre in lotta

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Tutte le specie di flora esistente, siano esse selvatiche o coltivate, vengono costantemente aggredite da innumerevoli nemici naturali. Per contrastare questi attacchi, esse mettono in atto una serie di difese, anche se solamente alcuni di questi nemici sono così aggressivi e numerosi da provocare seri danni o, al limite, metterne in pericolo la sopravvivenza. A onor del vero, soltanto le specie selvatiche hanno capacità di difesa significative, poiché, nel tempo, hanno privilegiato la sopravvivenza alla qualità e quantità dei loro frutti, mentre le specie coltivate hanno come principale e quasi unico obiettivo quello di produrre dei frutti, non solo edibili, ma anche e soprattutto fragranti e adatti alla conservazione, manipolazione e trasporto. La ricerca della qualità delle produzioni, quindi, ha messo in secondo piano la capacità della pianta di difendersi dai parassiti e ha portato in superficie la necessità dell’uomo di difendere le coltivazioni

con i migliori metodi e mezzi disponibili. Ecco che il lavoro dell’operatore agricolo, che nel contempo diventa anche agroambientale e ambientale, diventa l’arma più efficiente a difesa delle coltivazioni, poichè la sua professionalità lo guida su scelte tecniche efficaci contro i parassiti e sostenibili verso l’ambiente. In questo caso la “qualità” dell’uomo e’ costituita da un insieme di doti e conoscenze che sono le basi per svolgere al meglio il suo lavoro. La prima è la capacità di osservare: infatti percorrendo a piedi o con altri mezzi le capezzagne o gli interfilari delle sue colture, o un sentiero nei boschi, egli osserva con attenzione le singole foglie, i fiori, i frutti, il terreno e l’intero ambiente, memorizzando, di volta in volta, i colori, le forme, la brillantezza, la sanità, l’armonia e i cambiamenti di tutto ciò che lo circonda, soffermandosi non solo su importanti manifestazioni, ma anche su piccoli particolari o imperfezioni che, pur

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apparendo singolarmente insignificanti, messi insieme, danno la misura di un pericolo più o meno significativo per il suo investimento. La seconda è la conoscenza, che gli fa immediatamente capire ed

che devono essere coerenti con le conclusioni di quanto analizzato precedentemente e che tiene conto sia della salvaguardia del suo lavoro, sia dell’ambiente naturale che lo circonda. Facendo un passo indie-

e di controllo delle erbe infestanti. La pianta e l’ambiente che sono in equilibrio contrastano in modo più efficace tutte le avversità. Ciò nonostante, però, spesso è necessario difendere le colture dai

interpretare ciò che è riuscito a vedere: qual è il parassita che fa soffrire la sua coltivazione, quale sarà la sua evoluzione e di conseguenza il danno che sta provocando e provocherà. Ma, altrettanto importante è conoscere i tempi e le misure da adottare per scongiurare il pericolo e ciò fa perno sulla conoscenza dei rimedi più efficaci ed adatti volta per volta. Infine la decisione, cioè la capacità di mettere in atto con tempestività gli interventi

tro, e ritornando ai rimedi, credo valga la pena soffermarci ad analizzare più approfonditamente questo tema. E’ importante tener presente che una buona strategia di difesa delle colture dai parassiti non può che essere preventiva e fonda le sue radici sulle buone pratiche agronomiche che mantengono in equilibrio le coltivazioni, eliminando tutti gli eccessi di lavorazione dei terreni, di concimazioni, di irrigazioni, di potature, di cimature

parassiti animali e vegetali con sostanze da immettere in natura per mezzo di appositi strumenti. In questo caso, la ricerca soprattutto nel settore chimico, nel secolo scorso, ha messo a disposizione una grande quantità e qualità di molecole, molto attive contro insetti e malattie fungine. Di origine chimica o derivanti da sostanze naturali, è molto importante che sviluppino la loro azione con modalità variegate, diverse, al fine di impe-

dire la formazione di resistenze o assuefazioni. L’operatore poi deve tener conto che il comportamento di questi prodotti sulla vegetazione si esplica in modi diversi: alcuni agiscono solo per contatto, altri vengono definiti citotropici, entrando all’interno della vegetazione verde, altri ancora sono translaminari, cioè attraversano la pagina fogliare, infine i sistemici che entrano nella linfa e circolano all’interno in tutte le parti della pianta. Per ultimo, ma non in modo esaustivo, poichè il tema e’ molto ampio, è necessario che l’operatore tenga presente che queste sostanze agiscono molto spesso su un unico stadio del parassita, che, nel caso degli insetti, può essere uova, larva o adulto. Questo ci richiama alla necessità della conoscenza del patogeno e delle sue fasi di sviluppo ed alla grande utilità che gli operatori consultino degli esperti che possano aiutarli in questa azione di difesa delle colture e dell’ambiente naturale.


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L’ALTRO GIORNALE Luglio 2016

“IL LIBRI DI CASA NOSTRA”

CON NOI AL CINEMA

a cura di Gianfranco Iovino

a cura di Franco Frey

In redazione ci è giunto un gran bel romanzo a firma di Cristiano Mazzurana che porta il titolo di “Ultime ore a Roosendaal – ragazzi in fuga dal passato”, un intreccio narrativo imperniato sul tema della fuga, che si sviluppa lungo un arco temporale di ben sessant’anni di storia di vita. In 252 pagine si incrociano i destini di Salvatore, giov ane che fugge dalle leggi razziali del fascismo, di Renato, un bambino che cerca di sfuggire dalle sue paure, di Dinetto ragazzino che fugge da quelle che crede siano le sue responsabilità e infine di Willy, un uomo che fugge da se stesso. Quattro diverse realtà che sono però accumunate da un dettaglio importante: l’infanzia trascorsa al Dono, un centro d'accoglienza devoluto alla comunità da un Cont e, in aiuto e assistenza agli organi della Grande Guerra, oltre che per quanti avessero bisogno di sostegno alla crescita. A riunirli insieme ci proverà la forza e l’intraprendenza di una donna che non si arrende e crede che se il passato con i suoi rimorsi non possa essere del tutto cancellato, i ricordi dolorosi e i rimpianti possano essere, in qualche maniera, superati. I capitoli del libro sono una vera e propria cronistoria, pagine da diario che si lasciano assimilare con una velocità sorprendente, grazie all'ottimo stile narrativo adottato dall'autore e l’ utilizzo di un filo conduttore che sa tessere l'intera trama attraverso il conGianfranco Iovino tinuo avvicendarsi tra passato, narrato in prima persona dai diversi soggetti e il presente, descritto sempre in terza persona, per un gioco inevitabile di rincorsa che vede l’IERI colmare sempre più la distanza temporale dall’OGGI, fino al naturale loro ricongiungimento. Cristiano Mazzurana nasce a Verona nel 1968 e terminati gli studi superiori, data la sua grande passione per l’attività sportiva si iscrive all’ISEF. Ricopre per un ventennio il ruolo di preparatore atletico nelle due massime società professionistiche di calcio di Verona e, nel frattempo, diventa docente territoriale ai corsi istituiti dal CONI. Entrato a far parte dei docenti scolastici, dato il poco tempo a disposizione per insegnare educazione fisica, si dedica quasi totalmente al sostegno dei bambini in difficoltà. Il suo esordio letterario è datato 2014 con la pubblicazione del romanzo “L’altro oceano” edito da Smasher che affronta temi classici legati all’amicizia e l ’amore ma anche forti e duri quali il razzismo ed il teppismo, di cui abbiamo già parlato su questo spazio, e che nell'intervista fatta all'autore ci ha sorpreso con la sua chiusura, che riproponiamo per far comprendere a tutti la genialità di Mazzurana: «Mi piacerebbe scrivere che il mio primo romanzo ha venduto migliaia di copie in Italia ed è stato tradotto in 25 lingue, ma rischierei di far div entare disonesti anche i miei sogni…» Ultime ore a Roosendaal – ragazzi in fuga dal passato di Cristiano Marcellino Mazzurana - Valletta Edizioni di Roma - €. 14,00

GHOSTBUSTERS (Ghostbusters). Genere: Azione - Commedia - Fantascienza Durata 100 min. U.S.A. 2016 (uscita 28 luglio) di Paul Feig, con Melissa McCharthy. Kristen Wiig, Leslie Jones, Kate McKinnon, Chris Hemsworth, Cecily Strong. Grande è la curiosità per questa nuova pellicola in 2D e 3D sui fenomeni soprannaturali, diretta da Paul Feig (Le amiche della Sposa) con un cast tutto al femminile, che arriva sui nostri schermi dopo il successo a livello planetario dei due precedenti "film culto" del 1984 e 1989 dove gli "acchiappafantasmi" però erano tutti uomini. Un breve cenno sulla trama piena di dilettevoli trovate: Abby (Melissa McCarthy) ed Erin (Kristen Wiig) sono una coppia di scrittrici semisconosciute che decidono di pubblicare un libro sui fantasmi. La loro tesi consiste nell'affermare che questi sono assolutamente reali, poi le amiche si separano prendendo ognuna direzioni diverse. Erin ottiene un prestigioso incarico come docente alla della Columbia University. Quando il libro sugli spettri, ormai dimenticato, ricompare, diventerà lo zimbello della facoltà, sarà costretta a lasciare il lavoro. La sua credibilità è persa ed Erin decide a quel punto d i riunirsi ad Abby che ne frattempo sta lavorando con una nuova partner Jilliam (Kate McKinnon). Le tre decidono di aprire una ditta di Acchiappafantasmi reclutando una quarta partner Patty (Leslie Jones). Una scelta che si rivela vincente: Manhattan è invasa da una nuova ondata di spiriti e spiritelli. Fantasmi diversissimi e permalosi, ma anche agguerriti in cerca di case da infestare e corpi da co ntrollare che stanno spaventando i cittadini: chi chiamerai? Il lavoro ha inizio e per il "team" non ci sarà altro da fare che dar loro la caccia, anche in moto. Buon divertimento al Cinema Amici Lettori dell'Altro Giornale e...attenti ai fantasmi! Scrive il Regista: "Sono soddisfatto della riuscita dell'opera costata 154 milioni di dollari. Volevo per il film persone divertenti e le persone più div ertenti sono queste quattro women - ghostbusters".

IN AUTOMOBILE

a cura di Roberto e Alessandra Azzolini

"La tua auto è come un'arma" Il paragone è forte, ma serve a dare un'idea della pericolosità di un uso improprio di auto, moto, camion e di comportamenti sconsiderati alla guida. Così, il Comune di Firenze ha lanciato una campagna sulla sicurezza stradale proprio partendo dal concetto del mezzo di trasporto da considerare come un'arma, utilizzando le immagini di un fucile e una pistola fatti con pezzi di auto e moto. Chi guida un veicolo deve essere consapevole che questo è un’arma, deve rispettare nel modo più scrupoloso possibile tutte le regole e mettersi al volante nelle migliori condizioni fisiche e mentali. Questa è una raccomandazione che sentiamo spesso fare, da parte degli esaminatori del Ministero dei Trasporti, mentre consegnano la patente ai ragazzi freschi d'esame di guida. «Questa campagna – ha detto Stefano Guarnieri, dell’associazione intitolata a suo figlio Lorenzo, ucciso da una persona ubriaca e drogata a Firenze nel 2010 e grazie al cui impegno è nato il reato di omicidio stradale – è molto potente: ci ricorda che ogni Alessandra Azzolina mezzo di trasporto è un’arma che può uccidere ed evoca che comportamenti sbagliati producono vio- Roberto Azzolina lenza, e i reati stradali sono violenza. Inoltre non ci si ferma alla sola comunicazione ma si associano anche maggiori controlli sulle strade. Per ogni morto di terrorismo – ha precisato – ci sono 1300 morti sulle strade: ormai si tratta di un’epidemia e il vaccino esiste: sono i nostri comportamenti». La campagna è stata curata gratuitamente dall’agenzia Humans. Contestualmente alla campagna di comunicazione di sicurezza stradale, prenderà il via una serie di controlli mirati della Polizia municipale. Si tratta di un intensificazione dell’attività già svolta che coniuga prevenzione delle cause di incidenti e la repressione dei comportamenti scorretti alla guida dei veicoli in modo da ridurre il numero dei sinistri. Noi non possiamo che unirci con convinzione a questa campagna e farla nostra. Pensiamoci bene,quando guidiamo!


Cultura

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LETTO PER VOI

Cilla e Rolf Borjlind, La marea nasconde ogni cosa,

Editrice Nord 2013, pag. 384, 17,60€. Cilla e Rolf, inseparabili nella vita e nel lavoro, e già produttori di numerose sceneggiature per il cinema e per la televisione, hanno deciso di intraprendere anche la strada della letteratura. Il thriller descrive minuziosamente un’indagine per omicidio. Isola di Nordkoster, 1987. E’ sera. Nella spiaggia deserta una donna viene immobilizzata e sotterrata in una buca mentre la marea sale rapidamente. Solo un bambino di 9-10 anni è testimone dell’efferato delitto e appena i tre assassini si dileguano nella notte, corre a chiedere soccorsi. Ma ormai è troppo tardi. Un omicidio rimasto irrisolto per ventiquattro anni finché Olivia, una giovane studentessa dell’Accademia di Polizia, si ritrova a dover scegliere un caso irrisolto su cui lavorare. E lei sceglie l’ultimo caso su cui aveva lavorato anche suo padre e in cui il responsabile dell’indagine sembra essere sparito nel nulla, il delitto di Nordkoster. Inizia a indagare fino a quando Vera, una donna senza fissa dimora, viene uccisa a botte da sconosciuti e il magnate Bertil Magnuson ricattato da un vecchio socio. Il thriller prende quota. In realtà le vicende catturano fin dalle prime pagine e i molti personaggi non disorientano il lettore che è accompagnato con grande perizia verso la bomba finale. Difficile formulare ipotesi, difficile intuire chi possa essere la donna e gli assassini: ognuno deve fare i conti con il proprio vissuto, con i propri “scheletri” che passo dopo passo porteranno tutti alla resa dei conti. Luoghi e personaggi affascinanti, scrittura e traduzione perfetta. Consigliato. Come seconda lettura estiva, suggerisco ancora un Andrea Vitali con La verità della suora storta, Garzanti 2915. Andrea Vitali, bellanese e medico condotto, scrive due o tre romanzi l’anno, tutti ambientati a Bellano, spesso negli anni del dopoguerra e, talvolta, negli anni settanta, come questo. Il protagonista, Sisto, è stato prima orfanello, poi abile meccanico e infine è riuscito ad acquistare la licenza dell’unico taxi di Bellano. Si accontenta di racimolare qualche soldo nei brevi percorsi dalla stazione all’ospedale o, al massimo, al cimitero. E’ proprio durante uno di questi viaggi da 3000 lire che si imbatte in una strana e sconosciuta donna di mezza età che, partita sana dalla stazione, quando arriva nel piazzale del cimitero, è morta. Il maresciallo Roversi non ci vede giusto. Ci sono indizi, fogli di carta che svolazzano, voci di popolo, vicini di casa spioni, fotografie. E poi ci sono personaggi improbabili, come la suora storta che, forse, è la chiave per risolvere tutto il mistero. Un tipico racconto di Vitali, scritto alla Vitali con il ricorso a qualche temine dialettale e a un’ironia quasi crudele. Estivo. Piacevole.

Le nascite diminuiscono ed allora sia festa per una nuova creatura che vede la luce, con tanto di dedica alla mamma. Lo scrive Edith Bauer in “Per Grazia,

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a cura di Lino Venturini

LINGUA E CIVILTÀ

AGENDA LETTERARIA

Esotismi, barbarismi e neologismi sono i tre modi attraverso i quali parole straniere o voci nuove entrano più o meno correttamente nella lingua italiana. Con esotismo si intende l’uso di una parola straniera trasportata di peso nella nostra lingua: picnic, parvenu, buffet, omelette, hobby, blue jeans, flipper, juke box, bar, night club, festival, thriller, suspense, sexy, ecc. Certamente potremmo usare merenda o spuntino invece di picnic, rinfresco o descomolle - come scriveva il Tommaseo - per buffet, ma se andiamo in trattoria e ordiniamo un pesceduovo invece di una omelette, probabilmente non riusciremo a mangiare. Quando è necessaria, insomma, perché aiuta a farsi capire meglio, l’uso si scusa da sé. Il barbarismo è una voce straniera travestita all’italiana, o una voce italiana costruita secondo la sintassi di una lingua straniera o anche travisata nel suo significato originario. La parola barbarismo fa riferimento alla parola “barbaro”, ideofono di “bar-bar-bar” equivalente al nostro “bla-bla-bla” destinato a sembrare un borbottio incomprensibile e fu utilizzata dai Greci per i termini stranieri introdotti nella loro lingua. Barbarismo è una parola inventata, che non esiste in relazione a una lingua e a un tempo specifico, una parola composta da radici diverse di origine straniera e, infine, anche un errore lessicale. Ma ci sono ormai delle battaglie perdute, come vagone (dall’inglese wagon) per carrozza; bistecca (inglese beef-steack) per fetta di manzo. Anche dettaglio è un francesismo derivato da détail (tagliato, separato), e noi continuiamo a vendere al dettaglio anziché al minuto, continuiamo a dettagliare una notizia, invece che particolareggiarla. E’ il caso di banale, dal francese banal (secondo l’uso stabilito, passato in costume); di flacone per boccetta, fiala; del verbo deragliare, col significato di deviare, dal francese derailler; intervista per colloquio, da entrevue; di zuppa, pane intinto nel brodo, da soupe. E ancora sono dei nostri vicini presenza di spirito, colare a picco, alla perfezione, ancestrale, bonomia, imbarazzo e molti altri modi e voci cui siamo affezionati. L’usatissimo constatare è francese che potremmo sostituire meglio con termini della nostra lingua come accertare, mettere in chiaro, appurare. Ma in queste condizioni, su (sur) quale parola potremo contare? Su poche perché anche contare deriva dal francese compter sur. Se perfino il Manzoni nei Promessi Sposi usò sovvenire al posto di venire in mente, come nel Cinque Maggio: “Stette, e dei dì che furono l’assalse il sovvenir”, significa che l’uso si è preso, prende e prenderà tutte le parole che gli fanno comodo.

Nel tardo pomeriggio del 12 luglio di cento anni fa, nella fossa del Castello del Buonconsiglio veniva impiccato Cesare Battisti, patriota, giornalista, geografo, politico e irredentista. Nasce il 4 febbraio 1875 a Trento dove compie i primi studi. Nel 1893 si iscrive alla Facoltà di Lettere di Firenze e vi si laurea con una considerevole tesi di antropologia e geografia fisica dedicata al Trentino. Nell’ateneo toscano conosce Ernesta Bittanti che sposa nel 1899 e dalla quale ha tre figli: Luigi (1901 - 1946), Livia (1907 -1978) e Camillo (1910 - 1982). Insieme alla moglie, ritorna nella sua città, dove fonda la rivista Tridentum per la promozione degli studi scientifici, letterari e storici della realtà locale. Attraverso il quotidiano Il Popolo, di cui è proprietario, conduce la sua battaglia per l’autonomia del Trentino dal Tirolo austriaco. Nel 1911, a seguito delle dimissioni di un deputato socialista al Parlamento di Vienna, Battisti ne prende il posto e, tre anni più tardi, viene eletto deputato per il Trentino alla Dieta di Innsbruck. L’otto agosto del 1914, poco dopo lo scoppio della I guerra mondiale, sottoscrive un appello al re Vittorio Emanuele III chiedendo l’intervento dell’Italia per liberare le cosiddette “terre irredente”. Si arruola volontario nelle file dei soldati italiani mettendo a servizio dell’esercito le sue conoscenze della geografia trentina e combattendo gli Austriaci sul fronte dell’Adamello e sui monti intorno a Rovereto. Promosso tenente per meriti di guerra, nell’estate del 1916 per contrastare una imponente offensiva austriaca, raggiunge la Vallarsa con una compagnia di alpini, ma durante la conquista del Monte Corno è fatto prigioniero. La mattina dell’11 luglio, Battisti in catene, viene trasportato attraverso la città a bordo di un carretto, bersaglio d’insulti, sputi e frasi infamanti. Il processo fu istruito senza garanzie per l’imputato, ma Battisti non si abbassò mai a scuse, né rinnegò il suo operato ribadendo la sua piena fede all’Italia e considerandosi soltanto un soldato catturato in azione di guerra, impegnato per l’indipendenza delle province italiane. Il boia si chiamava Josef Lang e venne fatto venire da Vienna ancora prima che il processo iniziasse. E’ ricordato nella canzone del Piave “E la vittoria sciolse le ali al vento!/ Fu sacro il patto antico: / tra le schiere, furon visti / risorgere Oberdan, Sauro, Battisti…” Cesare Battisti fu autore di importanti opere geografiche, opere geopolitiche, guide civili e militari ancor oggi consultabili con profitto.

POESIE

mamma coraggiosa”. Valentina Cristanelli ha composto un’astrusa poesia dedicata ai malati di tumore estrapolandone i contenuti da antiche credenze tem-

PER GRAZIA, MAMMA CORAGGIOSA E’ nato il tuo bambino il frutto del tuo amore… la paura era tanto vicina quando lo hanno tolto dal tuo cuore…

VITA Potesse fondersi il Labbro al tuo Osso Sacro. Nel massacro del Sigillo contemporaneo. Un mio Fiore conforta il letto, voce Immonda negli uomini Carne molesta alla Vita…Speranza. Tal sigillo d’interno porti e mai la Nuda testa asporti. Mille frecce imbruniscono il Dolore nel mentre sibila il Teschio. Lo Stelo nell’acqua affonda inseguito nel Miracolo. L’Alba folgore in finestra fissa l’Abisso del Tumore e lacera il tuo Corpo d’Amore. Un magnifico Pugnale fra denti d’Angelo. Valentina Cristanelli

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plari, per le quali la guarigione poteva avvenire baciando l’osso sacro dei pazienti: “Vita”. Ester Bontempo ci invia una brevissima “Estate”, preludio alla

a cura di Giancarlo Peretti

fine delle scuole. Franca Z. (non gradisce il cognome per esteso), pure riferendosi alla bella stagione, ci parla di “Api dorate” e della loro utilità.

Adesso c’è un grande silenzio e lo guardi con occhi commossi togliendo una lacrima dal viso nascosto!

Somigli anche al nostro creatore,

Sulla tua testa porti un’invisibile corona,

perché soltanto tu puoi dare la vita in dono.

ti guardo e penso: somigli alla Madonna!

Edith Bauer

API DORATE Api dorate nel viola di lavanda vibrano, succhiando. Fremendo palpita il cespuglio di voli e di ronzii. E sarà nettare dorato, la dolcezza dell’incontro. Franca Z.

perché la vita nasce sotto il tuo cuore! Sei unica donna! Sei al di sopra dell’uomo,

ESTATE E’ arrivata la fine della scuola. Seduti fra i banchi, intorpiditi e accaldati, mentre dalla finestra spira un dolce soffio dorato. Le gambe fremono vogliono uscire, correre e saltare nell’aria frasca del mattino e in quella rovente delle tre. Ester Bontempo (da “Alla stazione”)


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SPAZIO DONNA

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BENESSERE DONNA

GREEN STYLE

A CURA DI CHIARA TURRI

ACQUA RINFRESCANTE AL ROSMARINO E MIRTILLI

di Francesca Galvani

L’acqua aromatizzata è l’ultima tendenza green style di questa estate!

Con pochi ingredienti potrete dar vita a un’acqua aromatizzata leggera e rinfrescante. Naturalmente non dovrete preoccuparvi delle calorie: non c’è alcuna aggiunta di zucchero! Gli ingredienti, lasciati in infusione per il tempo necessario, daranno all’acqua un sapore unico e fresco. Ingredienti: 1,5 l di acqua una manciata di mirtilli un rametto di rosmarino Procedimento: Lavate molto accuratamente

i mirtilli e il rosmarino. Prendete i mirtilli e poneteli sul fondo di una caraffa. Aggiungete l’acqua e per ultimo il rosmarino Chiudete la caraffa e fate riposare in frigorifero per 45 ore. Filtrate l’acqua e servite in bicchieri ghiacciati con fettine sottilissime di limone. Per un’azione ancora più antiossidante bevete la vostra profumatissima acqua gustando qualche mirtillo fresco. Provate! E buona estate a tutti voi. Namastè!

L’ANGOLO DI FRANCESCA

a cura di Francesca Galvani

TorTA rIVeSe Ingredienti Pasta brisèe fatta impastando 200 gr. di farina, 100 gr. di burro freddo e 2 cucchiai di acqua fredda, pizzico di sale. 100 gr. riso 500 gr. zucchine a pezzetti 4 cucchiai di grana grattugiato 2 uova Maggiorana, sale, pepe Preparazione Tirare sottile la sfoglia e metterla nella tortiera. Sbattere le uova e unire tutti gli ingredienti. Versare nella sfoglia e cuocere in forno circa per 1 ora. I lembi della sfoglia vanno girati verso l’interno. Se colora troppo copritela e cuocete con forno a 190°.

L’ALTRO GIORNALE Luglio 2016

«Ogni bottiglia è un universo» INTERVISTE E VINI / MASSIMILLA SEREGO ALIGHIERI

A Casal dei Ronchi a Gargagnago, nel cuore storico della Valpolicella, si erge una nobile tenuta attorniata da 120 ettari coltivati a vite di proprietà della famiglia Serego Alighieri, discendente diretta del Sommo Poeta, autore della Divina Commedia. Una proprietà, questa, di valenza storica e bucolica perché i conti Serego Alighieri, dal 1973, hanno avviato una stretta collaborazione con l'azienda Masi Agricola, uno dei nomi più prestigiosi legati alla storia dell'Amarone. E' proprio il dio Bacco che fa da sfondo alla dimora storica abitata da Massimilla, ultima discendente di Dante Alighieri, che lavora all’interno dell’ufficio di pubbliche relazioni di Masi e affianca suo padre Pieralvise nella guida dell’azienda in sinergia con la famiglia Boscaini con a capo Sandro, Presidente e Amministratore Delegato di Masi Agricola. Nobili vini, frutto di un perfetto connubio tra l'uomo, natura e tecniche innovative per la loro produzione, sono le caratteristiche della loro politica aziendale nel contraddistinguere i loro prodotti che hanno valenza in tutto il mondo.

nostra storia attraverso i nostri vini sia in Italia che nel mondo. Ogni bottiglia rappresenta un universo fatto di cultura e di tradizioni, di radici profonde e nobili che abbiamo la fortuna di poter comunicare e valorizzare. Chi assaggia i nostri vini li apprezza per le caratteristiche di unicità e di tipicità, frutto di lavoro scrupo-

Paesi Asiatici. Non dimentichiamo però il mercato italiano che ricopre un ruolo chiave: la visibilità del brand nel mercato domestico è molto importante perché aiuta in modo trasversale anche la visibilità del marchio nei mercati internazionali». Quali sono gli aspetti che più la appassionano nella

loso, di sperimentazioni e di ricerche che spesso durano per intere generazioni». Quali ritiene siano i mercati chiave per il vino oggi? «L’export rappresenta per

sua attività? «La possibilità di conoscere nuove persone, nuovi mondi e diversi modi di approcciare il vino. Il mio contributo in azienda prevede tra gli altri ruoli il curare i rapporti con varie associazioni tra cui quella dei Sommelier, ho così assistito negli ultimi anni ad un cambiamento nello svolgimento delle degustazioni tecniche: ho notato che nello scambio di informazioni con il pubblico, gli addetti ai lavori hanno diminuito i tecnicismi nel loro linguaggio a favore di una comunicazione più diretta, semplice ed emozionale». Quale ritiene sia il vino nella vostra produzione che meglio rappresenta la vostra identità aziendale? «Senza dubbio l’Amarone Masi con i suoi 5 Amaroni, offre la gamma più ampia e qualificata proposta al mercato internazionale, inclusa una collezione di vecchie annate della Cantina Privata Boscaini. Per quanto mi riguarda, dei cinque Amaroni, il Vaio Armaron, che nasce dagli storici vigneti della mia famiglia, è quello al quale sono più legata affettivamente». Angelica Adami

LA CURA DEI CAPELLI a cura di Antonella Marcomini

OSSIGENO, LA NOSTRA VITA Nel Salone Bionaturale di Antonella è a disposizione, per chi vuole prendersi cura in modo naturale dei propri capelli, il primo dispositivo di ossigeno, puro al 96%. Si tratta di un apparecchio elettronico che separa l’ossigeno dall’aria dell’ambiente, fornendo ossigeno ad alta concentrazione. E’ utilizzato per fornire ossigeno puro a pressione dosata e controllata negli spazi intercellulari dei tessuti, stimolando la microcircolazione e il rinnovamento cellulare, favorendo “L’energia e la persistenza l’equilibrio della pelle, del cuoio capelluconquistano tutte le cose” to e dei capelli, idratandoli, stimolandoli e lucidandoli. Questo nuovo dispositivo aiuta inoltre a prevenire la formazione di diverse anomalie della cute e dei capelli, eliminando le tossine depositatesi e combattendo il sebo, la forfora e la caduta. I capelli avranno più vigore e saranno così stimolati nella crescita. Se utilizzato in abbinamento a prodotti specifici, l’ossigeno aiuta ad enfatizzare gli effetti positivi dei principi attivi presenti nei prodotti stessi. Per le sue elevate proprietà terapeutiche, e a seguito di numerosi studi scientifici, l’ossigeno oggi viene utilizzato così anche in campo tricologico. Nel Salone Bionaturale di Antonella si possono trovare anche altri servizi, tra cui - Permanente, sostegni e ondulazioni a base naturale - Colorazioni, meches, giochi di luce a base naturale - Percorso SPA Hammam, 60 minuti di coccole per i tuoi capelli e per lo spirito. - Prodotti specifici per la cura e la bellezza dei capelli - Tagli e acconciature alla moda - Analisi del capello con tricocamera ed estrazione del bulbo gratuita Giovedì – Venerdì 8.30 – 17.00 - Sabato 8.30 – 14.00 Si gradisce l’appuntamento: cell. 347.7579713

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Massimilla Serego Alighieri

Massimilla, qual è secondo lei la più grande sfida nella promozione dei vini di famiglia? «È sempre un piacere e un onore poter diffondere la

Masi e Serego Alighieri un forte driver: posso citare tra i mercati principali quelli del Nord America, in primis quello canadese, ma anche i mercati del Duty-Free e i

LE CURIOSITÀ

Silvia Heszterenyiova ha 42 anni e dice di avere ben 37 figli: due umani e 35 bambole. Le tratta come se fossero dei veri e propri neonati, le porta con lei a fare la spesa, li mette a nanna la sera e gli cambia addirittura il pannolino.

La Nike è finita al centro delle polemiche per aver lanciato sul mercato delle divise da tennista troppo sexy. I completini lasciavano le atlete seminude ed è per questo che sono stati ritirati. Kava Gorna è una fotografa newyorkese e ha raccolto alcuni dei suoi scatti nel libro “100 Cheeks”. Si tratta di una celebrazione della sensualità femminile poiché in primo piano vengono messi i fondoschiena di 50 donne di ogni tipo.


SPAZIO DONNA

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«Sole, come proteggersi» LA DERMATOLOGA LETIZIA LEONE

La stagione delle vacanze estive è iniziata. In previsione dei bagni di mare e dei bagni di sole ecco come proteggere la pelle e i capelli. «L’esposizione al sole è indispensabile alla vita, portando un impatto benefico sull’umore e sulla sintesi di vitamina D (che serve all’assorbimento del calcio nelle ossa) - spiega la dermatologa Letizia Leone -. Bastano 15 minuti al giorno di esposizione per godere di questi benefici. In dosi eccessive il sole può essere nocivo e causare danni a breve termine (eritemi solari, la fotoimmuno soppressione – herpes lbialis - e le iperpigmentazioni localizzate) e a lungo termine come l’invecchiamento cutaneo e i tumori della pelle. Per preparare la pelle al sole negli adulti consiglio uno scrub viso e un gommage corpo per eliminare più velocemente le cellule morte e rendere la cute più recettiva. Sono assolutamente contraria all’abitudine di effettuare dei lettini solari per “preparare la pelle al sole” (è utile solo per sentirsi meno “spettrali”), piuttosto suggerirei l’utilizzo di un auto-abbronzante alla sera dopo lo scrub e dopo un’adeguata idratazione con una crema dalla texture fresca e non grassa che si assorba in fretta. La

protezione solare andrebbe utilizzata prima di ogni esposizione, ripetendo l’applicazione più volte al giorno (anche con il cielo coperto), generalmente ogni due ore e

Letizia Leone

dopo ogni bagno, scegliendo il fattore di protezione adeguato al fototipo e al luogo di esposizione. Le ustioni solari, non solo durante l'infanzia, ma anche in età adulta possono favorire l'insorgenza del melanoma e dei tumori non melanocitari della cute. Ovviamente, bisognerebbe evitare di mettersi al sole nelle ore più calde della giornata (dalle 11.00 alle 16.00) ed evitare l’esposizione diretta al sole nei bambini al di sotto dei tre anni; se l'esposizione, però, fosse inevitabile la protezione più efficace è rappresentata da vestiti cuciti a maglia stretta o da tessuti trattati con filtri

solari (ricordando che l'umidità diminuisce la protezione e che il nero è maggiormente protettivo rispetto al bianco) e da occhiali da sole capaci di schermare i raggi ultravioletti. Una dieta mediterranea equilibrata, tanta frutta “rossa” o integratori alimentari insieme ad una buona idratazione cutanea serale con un buon dopo sole, garantiranno un’abbronzatura omogenea e duratura nel tempo. Inoltre, anche da abbronzati, è consigliabile utilizzare sempre il solare per evitare patologie neoplastiche e l’invecchiamento cutaneo precoce, eventualmente passando ad un fattore protettivo più basso, ma rinnovandone frequentemente l'applicazione non dimenticando mai piedi, orecchie, labbra e nuca. Per quanto riguarda i capelli, soprattutto se trattati, bisognerebbe proteggerli con un prodotto specifico, munito di filtri solari di media potenza: sole, sabbia, mare e cloro non perdonano. Augurandovi una buona estate consiglio la visita dermatologica per l'ispezione dei nei prima dell'esposizione al sole, senza dimenticare di auto controllarsi anche mediante l'ausilio di foto a casa almeno ogni tre mesi» Angelica Adami

LA SALUTE

a cura di Tommaso Venturi, ricercatore scientifico

CeLIACHIA PedIATrICA IN AuMeNTo La celiachia, ovvero l’intolleranza al glutine, è aumentata di 5 volte tra i bambini di tutto il mondo. A lanciare l’allarme è uno studio italiano che ha fotografato per la prima volta con accuratezza un cambiamento geografico nei modelli di distribuzione della malattia. I ricercatori hanno evidenziato la frequenza media della malattia celiaca assestarsi a circa l’1% della popolazione, e osservato come negli ultimi 25 anni l’incidenza sia aumentata di cinque volte, soprattutto in età pediatrica. «I dati epidemiologici a disposizione della comunità scientifica tengono però conto solo del numero di pazienti celiaci diagnosticati clinicamente o rilevati tramite screening sierologici ed escludono il cosiddetto “icerberg celiaco” di pazienti non diagnosticati - precisa Alessio Fasano, direttore del Centro per la ricerca sulla Celiachia dell’università di Boston. Il rapporto tra casi diagnosticati e non diagnosticati infatti è ancora di 1/2 su 5 e per questo motivo sarebbe opportuno uno screening sempre più attento dei soggetti potenzialmente a rischio». dallo studio si evince che il tasso di diagnosi è estremamente basso a causa sia della scarsa disponibilità di servizi diagnostici, che di una bassa consapevolezza della malattia. Secondo Carlo Catassi, professore di Pediatria all’università delle Marche e coordinatore del comitato scientifico del dr.Schar Institute, il significativo cambiamento nelle abitudini di dieta, soprattutto nei modelli di alimentazione infantile, influenza lo sviluppo di celiachia in lattanti con familiarità alla malattia. dallo studio risulta evidente come la malattia sia in aumento: «ulteriori studi volti a chiarire il ruolo dell’alimentazione infantile nello sviluppo della malattia celiaca e a misurarne la prevalenza in nuove aree geografiche svolgeranno un ruolo strumentale fondamentale sia per aumentare la consapevolezza sulla celiachia - conclude Catassi -, sia per spiegare l’interazione tra gene e ambiente che guida l’epidemia in tutto il mondo».

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ASSOCIAZIONE DONNE DELLA VALPOLICELLA

E’ stata la musica il filo conduttore della serata di mercoledì 8 giugno, quando l’Associazione Donne della Valpo-

realizzato in questi mesi: dall’attività culturale con la visita alle ville del nostro territorio alla riscoperta della nostra

questi, che abbiamo in programma di portare avanti anche il prossimo anno». La serata è proseguita sulle note

Da sinistra il maestro Bruna Pavesi castelli, Enzo Badalotti, Ada Pavesi, Cristina Gamba e Carmela Dori Guidi

licella ha vissuto l’evento di chiusura dell’anno sociale. Numerose le socie presenti, alcune accompagnate dai consorti, che hanno trascorso alcune piacevoli ore accompagnate da buon cibo e dall’ottima musica propesa dal tenore Enzo Badalotti e dalla cantante Cristina Gamba, accompagnata dal maestro Claudio Sebastio. «Abbiamo trascorso una serata davvero allegra, divertente e serena, durante la quale io stessa ho colto l’occasione per ringraziare la nostra vicepresidente Carmela Dori Guidi, la nostra segretaria Ada Pavesi, e le consigliere che hanno collaborato con impegno e costanza durante questo meraviglioso anno sociale – afferma Bruna Pavesi Castelli, presidente dell’Associazione Donne della Valpolicella -. La serata dell’8 giugno è stato il momento ideale per ripercorrere quanto è stato

storia, alle iniziative di solidarietà che ci hanno viste protagoniste, come la raccolta fondi per l’acquisto di parrucche a favore del reparto di oncologia dell’ospedale Sacro Cuore. Tutti eventi,

della musica, che hanno dato così appuntamento al prossimo ottobre, quando le attività dell’Associazione Donne della Valpolicella ripartiranno per un altro splendido anno.

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PRESIDIO OSPEDALIERO DELL’A.S.L. N.22 VIA MONTE BALDO, 24 - 37019 PESCHIERA DEL GARDA (VR)

DIRETTORE SANITARIO: DOTT.GIANLUCA GIANFILIPPI - SPECIALISTA IN IGIENE

EMERGENZE TEL. 118 - PRONTO SOCCORSO TEL. 045 6449250 CENTRALINO TEL. 045 6449111 CUP – CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE ATTIVITA’ AMBULATORIALE Prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449270 Disdetta prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449230 LABORATORIO ANALISI Informazioni (ore 10 – 13) tel. 045.6449210 FISIOTERAPIA Informazioni (ore 12 – 14) tel. 045.6444321 DIABETOLOGIA Informazioni (ore 13.30 – 14.30) tel. 045.6449215 PIEDE DIABETICO - VULNOLOGIA Informazioni (ore 8 – 9.30) tel. 045.6444387 OCULISTICA Informazioni (ore 14 – 17) tel. 045.6449285 ONCOLOGIA MEDICA Informazioni – Accettazione tel. 045.6449154 DAY HOSPITAL – DAY SURGERY Informazioni tel. 045.6449108 MEDICINA GENERALE – GERIATRIA REUMATOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449101 CARDIOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449188

NEUROLOGIA Degenze – accettazione ricoveri tel. 045.6449130 CHIRURGIA GENERALE Unità Funz. Chir. Generale Unità Funz. Chir. Pancreatica Unità Funz. Chir. Pediatrica Unità Funz. Chir. Vascolare Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449110 OSTETRICIA – GINECOLOGIA Degenze – Accettazione Ricoveri 045.6449126 Assistenza neonatale Informazioni tel. 045.6449129 UROLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449112 ORTOPEDIA – TRAUMATOLOGIA Unità Funz. Chir. Colonna e Anca Unità Funz. Chir. del Ginocchio Unità Funz. Chir. della Mano Unità Funz. Chir. del Piede Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449120 RIABILITAZIONE Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449135 ENDOSCOPIA DIGESTIVA Informazioni – tel. 045.6449237 DOZZINANTI – RICOVERI A PAGAMENTO Degenze tel. 045.6449138 Prenotazioni Ricoveri Dozzinanti (ore 12 – 15) tel. 045.6449219

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SPORT

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PALLAMANO DOSSOBUONO 1. Conquistata la promozione dopo una stagione da protagoniste

PALLAMANO DOSSOBUONO 2

Olimpica schiacciasassi

Coach Sanchez resta al timone

Un urlo di gioia: serie A

Final Six da urlo, il cuore oltre l’ostacolo. La gioia è incontenibile. Il sogno, atteso per una stagione intera, si è realizzato a pieni voti. La Pallamano Olimpica Dossobuono sale in paradiso, anzi, in serie A. Una promozione «bella, meritata, trionfale ed esaltante» (come celebra la società sul proprio sito internet), conquistata dopo un anno di purgatorio «dominando e sbaragliando tutte le avversarie che hanno provato a rallentare questa inarrestabile corsa». La retrocessione in A2 incassata nel 2014/15 ha rappresentato la motivazione in più per prendersi la rivincita, cancellare quel boccone amaro ha spinto le ragazze del tecnico Roberto Escanciano Sanchez a superare i propri limiti, dare il massimo e a compiere l’impresa. «Un ritor-

Marco Beghini sul sito internet del club - che abbiamo programmato sin dal primo giorno di ritiro, nell'agosto dell'anno scorso. D’altronde, dovevamo sportivamente vendicare la

L’Olmpica tra gli applausi (Foto BPE Agenzia Fotografica)

delusione patita nel campionato 2014-2015. Ora posso dirlo: ero convinto che ce l’avremmo fatta.

Le giallorosse festeggiano la A (Foto BPE Agenzia Fotografica)

no in serie A - commenta commosso il presidente

derano qualcosa se la conquistano, con le unghie e con i denti. Abbiamo fatto un lavoro eccezionale, in particolare coach Sanchez, allenatore di altissima preparazione. Questo è il giu-

Perché? Conosco le giocatrici e so che quando desi-

sto premio. Ringraziamenti? Tutti, dalla prima all’ultima persona. Abbiamo un gruppo di atlete e dirigenti unico che si è costruito tale successo con pazienza, dedizione e sacrificio. Festeggiamo tutti e tutte insieme, poiché adesso lo possiamo finalmente urlare: siamo in serie A». La Pallamano Olimpica Dossobuono ha strappato il pass per salire di categoria vincendo la Final Six (13 punti in graduatoria), svoltesi dal 13 al 15 maggio a Chieti, contro Forst Brixen (9 punti), Flavioni (8), Messana (6), Bruneck (6) e Leonessa Brescia (3): quattro successi e una sconfitta (l’unica della stagione) ai rigori hanno appunto rega-

lato il primo posto nella classifica e la tanto desiderata promozione. Una stagione da incorniciare quella delle giallorosse, capaci di demolire letteralmente le avversarie in campionato, chiudendo il girone C in testa grazie a sedici affermazioni in sedici partite, e di avere la meglio sul Tushe Prato nel turno eliminatorio. Il resto è storia, la Final Six di Chieti hanno strizzato l’occhio a Alice Biondani e compagne, e consegnato alla banda di coach Sanchez le chiavi per la serie A. «Siamo davvero contenti e contente per il risultato ottenuto: ce lo siamo meritato sul campo con le nostre forze – aggiunge il presidente Beghini -. Non penso di offendere nessuno se affermo che l’Olimpica Dossobuono è stata la migliore squadra italiana di Seconda divisione. Abbiamo mantenuto un alto livello di gioco e di attenzione dalla prima all’ultima partita, senza regalare e ricevere regali da nessuno. Abbiamo vinto, tra regular season, eliminatorie e Final Six, 22 partite su 23. L’unica sconfitta, contro il Brixen, è arrivata dopo i calci di rigore. Numeri che parlano chiaro e non lasciano adito a dubbi». Il cuore oltre l’ostacolo, lo ripetiamo. La Pallamano Olimpica Dossobuono sale in paradiso. Anzi, in serie A. Matteo Sambugaro

Il primo tassello della nuova Pallamano Olimpica Dossobuono è lui, ancora lui. Il presidente Marco Beghini ha ufficializzato il rinnovo di coach Roberto Escanciano Sanchez che, nonostante le offerte ricevute da alcune importanti formazioni, ha deciso di restare alla corte del club giallorosso dopo aver condotto una stagione entusia-

gruppo fortissimo – sottolinea Beghini -. Siamo convinti che con un paio di innesti potremo allestire una formazione all’altezza. Straniere? Dipenderà dal budget che avremo a disposizione: se arriveranno nuovi sponsor che ci permetteranno di fare il salto di qualità, è naturale che investiremo su giocatrici di livello. E, automaticamen-

Coach Roberto Escanciano Sanchez (Foto BPE Agenzia Fotografica)

smante in serie A2 e di affrontare insieme alle “sue” ragazze la nuova e stimolante sfida in serie A. Una scelta di spessore, dettata dalla voglia di dare continuità ed esperienza al progetto. La panchina e la guida tecnica sono in buone mani. «Siamo contenti e soddisfatti di aver riconfermato Sanchez per un altro anno – puntualizza il presidente Beghini sul sito internet della società -. Roberto ci ha trasmesso tanto ed è corretto che sia lui a guidarci nella categoria superiore. Per lui è la sesta stagione con l’Olimpica, un periodo lungo, contraddistinto da

te, cambieranno anche gli obiettivi di campionato. La situazione è in divenire, in tutti i sensi: io sono molto fiducioso». Intanto, però, la Pallamano Olimpica Dossobuono resta con i piedi per terra, preferendo muoversi a piccoli passi, come da tradizione. «Il nostro principale traguardo deve essere la salvezza, sia chiaro – precisa il presidente -. In ogni caso, ci basterebbe davvero poco, rispetto alle cifre che circolano in altri sport, per puntare più in alto. Staremo a vedere, ma una cosa è certa: non faremo spese pazze perché desideriamo essere un club

S-CIANCO. I magnifici sei di Caselle vincono il campionato veronese Michele e Alessandro Olivieri, Maurizio Segattini, Renzo Mecchy, Adriano Zenatto condotti dal capitano Marco Olivieri. I magnifici sei hanno fatto l’en plein. Dopo aver vinto il torneo Città di Verona nel marzo scorso si sono aggiudicati il 14° campionato veronese di S-cianco, organizzato dall’Associazione Giochi Antichi di Verona, disputatosi in 12 piazze della provincia, svoltosi dal tredici marzo e conclusosi il 29 maggio con la finale nella tradizionale location di piazza San Zeno dove si è imposta la squadra di Caselle, per il secondo anno consecutivo, battendo quella di Zevio. «Una soddisfazione immensa per il risultato - rileva il capitano - ma anche per portare avanti questo gioco antico, di strada, che appassiona». Lippa è il nome che identifica in Italia questo gioco, che reperti archeologici fanno risalire dal 2150 al 1750 a.c., con diverse denominazioni: S-cianco in provincia di Verona. «Tante emozioni – commenta Marco Olivieri -. Mi viene la pelle d’oca a pensare a quanto fatto in quattordici anni di conduzione di questa squadra eccellente, appassionata di un gioco, che abbiamo presentato anche alle scuole del territorio, in cui c’è il doveroso agonismo in campo che ti carica ma anche tanto divertimento. Fuori campo c’è grand’amicizia e ci si ritrova per un incontro, un aperitivo o quant’altro per festeggiare, indipendentemente dal risultato». L’assessore alla Cultura, Promozione turistica e Sport Isabel Cristina Granados che ha assistito alla finale è stata la prima a complimentarsi con i vincitori del Caselle anche in nome dell’amministrazione comunale: «Un gruppo coeso, unico, speciale. Congratulazioni per il loro impegno suffragato da un gran risultato». C.G.

Marco Beghini (Foto BPE Agenzia Fotografica)

molte soddisfazioni e da qualche, inevitabile, delusione. C’è stima e fiducia reciproca: con queste credenziali partiamo sicuramente con il piede giusto». Capitolo rosa 2016/17: qualcosa si sta muovendo sul mercato, in particolare per quanto riguarda l’arrivo di nuovi elementi che andranno a rinforzare una squadra che, a oggi, sembra già essere competitiva. «Abbiamo iniziato a programmare la stagione: l’obiettivo è crescere e migliorare, ovvio, ma senza stravolgere ed alterare un

sano e in regola. Questo per noi viene prima di qualsiasi altra cosa». E conclude: «Sono molto soddisfatto di aver riconfermato in blocco tutte le protagoniste della promozione: abbiamo dei ruoli scoperti e ci mancano, indubbiamente, un paio di atlete di esperienza. Per esempio, con l’addio di Valentina Signorini abbiamo perso una brava giocatrice e una leader per lo spogliatoio, però stiamo lavorando per consegnare a coach Sanchez una rosa ben strutturata e di qualità». M.S.


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CALCIO FEMMINILE. L’ex portiere di Bardolino e Nazionale guiderà il Mozzecane in serie B

ARENA VOLLEY

Fortitudo, nuovo tecnico

Vivigas e Mazzi: l’amore continua

Fabiana Comin è carica Servizi di

Matteo Sambugaro

La stretta di mano con il ds Luciano Mecenero è sincera. La voglia di tuffarsi in una nuova avventura la entusiasma. L'ambizione di tornare a mettersi in gioco come capo allenatore la stuzzica da morire. La Fortitudo Mozzecane l'ha cercata e chiamata. Fabiana Comin ha risposto un sì pieno di orgoglio: l'ex portiere di Fiammamonza, Foroni, Milan, Bardolino e della Nazionale italiana prende il posto di Lucio Manganotti e sarà il tecnico della formazione gialloblù in serie B, per la stagione 2016/17. «Sono contenta di aver accettato l'incarico affidatomi ed entusiasta della nuova esperienza che mi accingo ad intraprendere». L'energia la trasmette già a parole, Fabiana. Il carisma è una sua caratteristica da sempre, gli ultimi cinque anni trascorsi come viceallenatore dell'Agsm Verona in serie A e alla guida della Primavera (dal 2014 al 2106) le hanno permesso di prendere ancora più confidenza con la panchina. Ora, si ritrova in mano la Fortitudo, da forgiare e modellare secondo il proprio credo. «A Mozzecane porto il mio entusiasmo e la mia esperienza – dichiara Comin -. Per ora non ci poniamo particolari mete:

gli obiettivi, intanto, saranno migliorarsi sempre e costruire giocatrici di grande valore. Ringrazio comunque Renato Longega (tecnico dell’Agsm, ndr) e la società Verona

l’aveva provata con il Venezia 1984 nel 2010/11, arrivando al nono posto in serie A. Negli ultimi due anni, invece, Comin ha guidato la Primavera del Verona

Fabiana Comin (a destra) stringe la mano al direttore sportivo Luciano Mecenero

per gli anni passati insieme: auguro al club scaligero di continuare a confermarsi ai vertici del calcio femminile italiano». L’ex portiere della Nazionale torna così a prendere in mano una prima squadra dopo cinque stagioni: l’altra (e unica) avventura da capo allenatore, Fabiana

(oltre ad essere, appunto, il vicetecnico della formazione gialloblù nella massima categoria dal 2011), conducendola qualche mese fa fino alla semifinale nazionale scudetto. Senza dimenticare, le dodici presenze totalizzate sulla panchina del Verona in A per sostituire Longe-

ga, assente o squalificato. «L’occasione che mi ha proposto la Fortitudo Mozzecane sarà un’esperienza tutta da vivere e assaporare – ribadisce Comin -. Sono già concentrata al massimo e darò il 100% in ogni circostanza». La sua bacheca di trofei è da fare invidia: da calciatrice, l’ex portiere ha vinto due scudetti con il Foroni (2002/03, 2003/04) e uno con il Bardolino (2004/05), una Coppa Italia (sempre con il Bardolino, 2005/06) e tre Supercoppe italiane (due con il Foroni nel 2002 e 2003, una con il Bardolino nel 2001), mentre da viceallenatore il trionfo più bello è senza dubbio il tricolore conquistato con l’Agsm Verona (ex Bardolino) nel 2014/15. Non solo: il nuovo tecnico della Fortitudo Mozzecane ha anche partecipato con la Nazionale italiana ai Mondiali di USA 1999, vivendo l’ultima apparizione azzurra, da allora, a una fase finale di Coppa del Mondo. Un paio di curiosità: una decina di anni fa, Comin ha guidato gli allievi e gli juniores maschili di Garda e Ambrosiana, vincendo con il Garda il titolo provinciale e portando gli juniores alle fasi regionali. Inoltre, Fabiana è in possesso del patentino Uefa B e ha da poco conseguito il titolo di preparatore dei portieri professionista.

Il capitano ci sarà ancora. L'idea di ritirarsi se l'è tolta di dosso e l'ha riposta nel cassetto. Alessia Mazzi rinnova con la Vivigas Arena Volley per un'altra stagione, pronta per continuare ad essere un punto di riferimento per la società di Castel d'Azzano in serie B1. «Un anno fa ero abbastanza sicura che quello appena trascorso sarebbe stato il mio ultimo campionato – confessa l'opposto, classe 1980, sul sito inter-

in Arena Volley anche per la prossima stagione». Un pilastro dentro e fuori dal campo, Alessia. Un'atleta capace di abbinare qualità tecniche a personalità. La Vivigas, pertanto, mette a segno un vero e proprio colpo di rilievo nell'allestimento del roster 2016/17. «La mia conferma arriva al termine di una bella annata, dove abbiamo ottenuto un ottimo risultato, considerato che eravamo pure una formazione neopromossa: il

Alessia Mazzi (foto ArenaVolley.it)

net del club -. Invece, la passione e l'amore per la pallavolo ci sono sempre, e poi l'esperienza mi ha portato a giocare con maggiore serenità, con minori ansie rispetto a qualche anno fa. Questi aspetti mi hanno convinto a rimanere ancora

PALLACANESTRO. Lettera aperta, «a chi ha creduto nei Bears Basket Bussolengo» Lettera aperta, «dedicata ai folli che hanno creduto nel progetto Bears Basket Bussolengo». Lettera da condividere con chi, grazie alla passione, ha contribuito a far divertire tanti giovani all’insegna di un amore comune: la pallacanestro. Lettera composta con sentimento, per ringraziare il resto della dirigenza, staff tecnici, atleti, genitori e sponsor per la stagione 2015/16 conclusa da qualche settimana. Il consigliere del club, Matteo Bocchio scrive con il cuore in mano: «Si chiude ufficialmente il primo anno di attività della nuova associazione sportiva che ha ripreso (in continuità d'intenti) la gestione della storica società di Toto Danese – recita un estratto della lettera sul sito dei Bears Basket Bussolengo -. Giusto un anno fa, infatti, il presidentissimo (che ringraziamo a nome di tutti per 20 anni di attività e sacrifici), passava a noi le consegne del basket. Dobbiamo confessare che non si è trattato di un passaggio facile, ma grazie all'entusiasmo, alla passione e alla ferrea volontà di non dissipare questa bellissima storia, si è deciso di gettare il cuore oltre all'ostacolo, ed eccoci qua. Un anno sembra poco, anzi nulla, però per noi è stato lunghissimo e qualche volta logorante: discutere, organizzare, coordinare, decidere e fare al meglio per 130 ragazzi, 15 persone dello staff tecnico, federazione, arbitri, fornitori di materiali, e tutti i genitori, è un mestiere davvero complesso che richiederebbe un impegno full-time. Nonostante tutto, e qualche errore dovuto all'inesperienza, ce l'abbiamo fatta. Siamo sopravvissuti, abbiamo addirittura raggiunto traguardi sportivi e riconoscimenti inaspettati (under 15) arrivando a pianificare l'intera attività sportiva (incrociamo le dita), per i prossimi anni a venire, orari palestra permettendo. Tante sono le persone che vorrei ringraziare e che meritano una menzione speciale».

sesto posto conquistato è stato un traguardo davvero gratificante – riprende Mazzi -. Non solo: il 2015/16 si è rivelato positivo anche dal punto di vista personale. Pensavo che magari con il passare degli anni le mie prestazioni potessero risentirne, invece sono soddisfatta di me stessa». Il debutto della Vivigas in serie B1 ha strappato applausi, di episodi significativi ce ne sono diversi: «Dal punto di vista del risultato, ricordo bene la gara contro Padova, squadra forte che siamo riuscite a mettere sotto (0-3, ndr) – racconta Mazzi -. Dopodiché, sicuramente la vittoria in casa contro la capolista, la corazzata Millenium Brescia (3-0, ndr), ed infine, per motivi personali (Mazzi ha militato in passato nel Cerea, ndr) il successo per 3-1 nel derby contro il Cerea. Tre grandi soddisfazioni in una stagione comunque molto ricca». Il futuro di Alessia si chiama nuovamente Arena Volley, insomma. L'annata 2016/17, che porterà la Vivigas a vivere la seconda avventura in serie B1 nella sua storia, ripartirà all'insegna delle schiacciate del capitano. «Mi auguro che vada tutto bene – ammette l'opposto -. Spero che rimanga il gruppo dello scorso torneo e degli ultimi campionati, un gruppo vincente che, nonostante le differenze di carattere e di età, ha saputo trovare l'unione giusta».



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