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L’aggiunta di latte artificiale

«Gli diamo il biberon, ancora ti deve scendere il latte. Hai solo il colostro.»

L’aggiunta di latte artificiale, quasi sempre, viene consigliata per l’incapacità nel fornire sostegno alla mamma e per una inadeguata formazione del personale di assistenza sull’allattamento al seno. Accade che, a volte, alle mamme che hanno appena partorito, venga detto che il latte ancora non c’è, che bisogna aspettare la montata lattea, che scenda il latte, oppure che il neonato non è capace di attaccarsi al seno. In realtà subito dopo la nascita il bambino trova nel seno materno tutto il nutrimento di cui ha bisogno e in un ambiente rilassato, confortevole, potrà esprimere e sviluppare le sue abilità. Il colostro è il “latte dei primi giorni”, una sostanza piuttosto densa, di colore giallo/arancio (per la presenza di provitamina A), un alimento completo ed equilibrato, da subito disponibile. Ha un alto contenuto proteico e di sali minerali, minore contenuto di grassi e zuccheri, notevole digeribilità, elevata presenza di linfociti e immunoglobuline che proteggono l’organismo da possibili processi infettivi. La sua composizione chimica, inoltre, favorisce l’emissione di meconio (prime feci del neonato) il cui transito veloce riduce l’insorgenza dell’ittero fisiologico nel neonato. È prodotto nei primi 2-3 giorni in piccole quantità, adeguate al bisogno del bambino e che favoriscono poppate frequenti necessarie a stimolare la produzione del latte.

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Si trasforma gradualmente in latte di transizione, la formazione del latte maturo avviene in genere dopo 4-5 giorni dal parto e si manifesta con la montata lattea. Questa sorta di “evoluzione” del latte segue in modo perfetto le esigenze nutrizionali del neonato ed i suoi adattamenti alla vita extrauterina.

I NOSTRI SUGGERIMENTI: Subito dopo il parto e nei giorni successivi tieni il bimbo vicino a te, fallo poppare a lungo, così potrà nutrirsi di questa preziosa sostanza ed esprimere al meglio le sue competenze.