Storie di gomitoli, donne e piedini - Tratto da "Storytelling di volontariato"

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Storia nr.3



incontri Storie di gomitoli, donne e piedini “Gentile signora Cristiana, sfogliando in rete le pagine dedicate alla maglia, il mio hobby preferito, mi sono imbattuta nel sito di Cuore di Maglia, una mano che sostiene e circonda di morbidezza un piccino, e ne sono stata lietamente colpita. Deve sapere che io sono una nonna che sferruzza con molto piacere e dopo aver preparato corredini, copertine, cuffiette, scarpine, golfini e coprifasce per le mie due nipotine, mi trovo attualmente disoccupata: Sofia ed Elisa sono cresciute ed i miei piccoli e morbidi lavori non sono più adatti a loro. Mi domandavo se, invece, possono essere utili alla vostra associazione...” Iniziava così, ormai molti anni fa, il mio cammino sulla strada del Cuore: un’offerta di lavoro prontamente accettata. Ho sferruzzato con gioia e allegria tutto ciò di cui, di volta in volta, le TIN avevano necessità: Twist, Trottoline, Doudou, Aquiloni, Polipetti, Crocchette, Everest e quanti altri nomi la fantasia delle sferruzzatrici inventava per personalizzare scarpette, copertine, pupazzetti, cuffiette, condividendo le “creazioni” con mille altre abili mani, sicure di partecipare a un progetto buono, grande ed utile. Non esiste nulla, infatti, che abbia una mela come misura per una cuffietta o mezzo pavesino per una babbuccia! Nessuna industria può occuparsi di taglie così piccine. Ci siamo noi, nonne, mamme, zie, cugine, illustri sconosciute, volontarie tutte, che sferruzziamo per loro, per quelle minuscole creature che riposano in una culla termica nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale, arrivate troppo presto, impazienti di sapere cosa succede al di fuori di quel luogo umido e caldo che è la pancia della loro mamma, e che in una culla ipertecnologica, combattono determinate e coraggiose per riuscire a vederlo proprio tutto quel mondo che, inattesi, li ha accolti con amore e cura. I nostri sono semplici doni che portano una parvenza di normalità, una lieve carezza, in un reparto dove nulla è normale. Sappiamo 20


incontri quanto sia difficile sentirsi mamma e papà di un bimbo piccolissimo, fragile e tenace allo stesso tempo, tanto vicino da sentire il battito del suo cuore e così irragiungibile nella sua culla di cristallo. Le nostre piccole scarpine, i morbidi doudou che la mamma indossa per trasmettere il suo calore profumato, sono un prezioso aiuto per rendere tangibile l’amore, per avvicinare cuori separati troppo presto. Anche i dottori ne sono entusiasti! Che emozione quando ci hanno spiegato che all’High-Tech - alto contenuto tecnologico del reparto – noi aggiungiamo l’High-Touch, favoriamo cioè quel contatto pelle a pelle che contribuisce allo sviluppo del bambino, e permette ai genitori di esprimere tutto il loro amore. Cuore di Maglia tiene calda questa speranza di vita in divenire: con la lana più morbida e il cotone più soffice, una maglia a diritto qui, un punto rovescio là, colora allegramente la piccola testa implume, i piedini talvolta martoriati dagli aghi che li idratano e li nutrono e le manine afferrano riccioli, tentacoli, pesciolini, sì che il loro mondo sia da subito pieno di stimoli morbidi e colorati. Nulla è fatto a caso: i sagaci consigli dei dottori e del personale specializzato nella “care”, l’attenzione sollecita e vigile con cui si seguono i nati pre-termine, suggeriscono modelli ed esprimono necessità e bisogni. E noi volontarie mettiamo tutta la nostra premura nello scegliere i filati più pregiati, lana merino e cotone, soffici ed anallergici, mantengono costante la temperatura corporea. Lavoriamo seguendo modelli studiati appositamente, senza cuciture e adatti alle misure dei piccoli prematuri. E’ un’emozione grande e possente, che ti scuote nel profondo, sentirsi parte di Cuore di Maglia e, insieme a quelle che nel tempo sono diventate amiche vere o virtuali, progettare, sperimentare, condividere idee, speranze, gioie e purtroppo, talvolta, anche lacrime. Quando questa avventura è iniziata, poco più di 10 anni fa, ad Alessandria, eravamo 5 amiche, diventate presto ventidue, cento, oggi più di 500 associate! Ma sappiamo di essere tante di più, sparse in tutta Italia, nei gruppi di incontro diffusi da Torino a Trieste, da Milano a Salerno, a Cagliari. Ora serviamo più di 70 reparti e se pensiamo 21


incontri alle 6.000 copertine fatte, e 8.000 cappellini e scarpette nati sui nostri ferri, non ci sentiamo affatto stanche! La storia della nostra associazione Cuore di Maglia continua il suo viaggio di città in città. Fili colorati uniscono e scaldano cuori di ogni età grazie alla passione e alla generosità di tutti, perchè “Fare del bene, fa bene”. Questo è Cuore di Maglia, che tanto regala a chi ne fa parte: la gioia del rendersi utili, la speranza del domani, l’entusiasmo dei piccoli grandi progressi, il futuro immaginato e sperato che si concretizza: è un bimbo di un anno che ti sgambetta incontro e stringe in mano Gaetano il polipo napoletano! Luisella nonna, mamma, amica, volontaria Associazione Cuore di Maglia Una mano che sostiene e circonda di morbidezza un piccino

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