Anno LVI • Febbraio - Aprile 2020 • N. 2
Le nuove del Pais BOLLETTINO DEL DECANATO DI LIVINALLONGO 32020 BL-I
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Comunque è risorto!
gli, Gesù non è più qui tra noi, perché è risorto. Possiamo tradirlo, dimenticarlo, far finta di niente, ignorarlo, rinnegarlo, restare assenti, ucciderlo…ma Lui comunque è risorto! Che ci piaccia o non ci piaccia, comunque Lui è risorto. Che ci crediamo o non ci crediamo, comunque Lui è risorto. Che lo vogliamo o non lo vogliamo, comunque Lui è risorto. Forse proprio perché è risorto non è più tra noi. La vita non ci dice più niente, l’amore l’abbiamo ridotto ad un cumulo di parole, nella migliore delle ipotesi ad una emozione, che per natura, da sola non può che essere effimera e superficiale. Può esistere la vita senza amore? Comunque Lui è risorto! Siamo riusciti a mettere in
Anche quest'anno il Signore risorge: con la sua presenza ci dona la pace e l'invito a non avere paura. Buona Pasqua!
discussione anche le cose più fondamentali della vita, e continuiamo a dire che non ci sono più valori, ma non sappiamo più quali sono. E anche chi cerca di indicarli, lo fa in un modo così confuso, debole e poco convinto, che più che indicarli sembra negarli, nasconderli. Lui comunque è risorto! Lui ci credeva alla vita, lui era la vita, Lui dona la vita. Non è più qui, perché lo cerchiamo tra i morti. “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti – dice al figlio che gli chiedeva di andare a seppellire il padre, prima di seguirlo – tu và e annuncia il regno di Dio”. Due cose ci ha detto dopo la risurrezione: “Sarò con voi tutti i giorni fino ala fine del mondo”, e “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”. Per questo non può essere più qui. Non è qui, “è con noi”, perché vive. Non è qui, è con il Padre. Lo ha detto Lui: “Io non sono del mondo”. Il mondo non l’ha accolto e non l’accoglie, ma comunque Lui è risorto. La risurrezione raccoglie tutta la verità della
morte, se la porta con se. Per questo non c’è un “qui” per il risorto, perchè il suo “qui” è la vita. Ci ha detto che risorgeremo con Lui, ma per questo bisogna non essere più qui, come Lui “non è più qui.” Per non essere più qui è necessario credere nella “presenza”, quella nostra, quella degli altri, quella di Dio. Per non essere più qui è indispensabile abitare il cielo, vivere nel regno di Dio. L’annuncio che si ripete all’infinito: È risorto! Non capisco, non vedo, non credo, non vivo, non amo, ma comunque Lui è risorto! È con noi! È in cielo! Se noi siamo con Lui, pur camminando la terra noi abitiamo il cielo. Lui si chiama Gesù. È morto per amore: È risorto, come aveva detto. Le sue parole: “Io sono la risurrezione e la vita , chi crede in me, anche se muore vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà per sempre”. Il “per sempre”, con Gesù, non si addice alla morte, appartiene alla risurrezione. don Gabriele