Percezione Emocionale

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Nome e Cognome…………………………

UN’ IMMAGINE VALE PIÙ DI MILLE PAROLE

Folleto nº 1

Percezione Emozionale L’intelligenza emozionale è utile in tempi di benessere, imprescindibile in tempi di crisi Dr. Hendrie Weinsinger ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MUSETEAM” Emotional intelligence included in learning by projects to improve social inclusion

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Indice

INTRODUZIONE. PERCEZIONE EMOZIONALE …2 COMUNICAZIONE NON VERBALE …………….……. 4 1. Kinesia……… ....................... ……… 4 2. Prossemica ..................................... 10 3. Paralinguistica.. ............................... 13 4. Altri aspetti di interelazione ............. 16

INTRODUZIONE. PERCEZIONE EMOZIONALE

Le impronte digitali di un uomo, le maniche del suo cappotto i suoi stivali, gli strappi sul pantalone, i calli della sue dita, la sua espressione, i polsini della sua camicia, i suoi movimenti... ognuna di queste cose rivela facilmente le intenzioni di un uomo. Che tutto ciò, messo insieme, non illumini un vero investigatore è praticamente inconcepibile. SHERLOCK HOMES, 1982. La percezione emozionale ha a che fare con i sentimenti e come li utilizziamo come filtro per le diverse esperienze che viviamo. Attraverso i sentimenti, dunque, ognuno interpreta diversamente il linguaggio verbale e non, l’arte, la musica ecc. L’uomo utilizza da più diu un milione di anni la comunicazione non verbale. È stato il primo sistema di comunicazione che l’essere umano ha utilizzato per conoscere le inclinazioni e i pensieri degli altri, prima che si sviluppasse la comunicazione verbale. Figura 1. Gesti ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”


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Hai mai pensato al sentimento che, con un sorriso, uno gesto o uno sguardo viene percepito dagli altri?

Questo gesto, ad esmpio, significa “va bene” in occidente; “uno” per gli Italiani, “cinque” per i Giapponesi e “te la caverai” per i Greci. Figura 1.

Molti gesti utilizzati sono uguali nella maggior parte dei paesi, ma in alcuni casi possono avere diversi significati in base all’interpretazione altrui. La componente verbale viene utilizzata per comunicare informazioni. La componente non verbale invece viene utilizzata per comunicare stati o attitudini personali. Esiste una dipendenza costante tra il sistem verbale e il sistema non verbale, fino al punto che sembra impossibile comunicare verbalmente senza produrre almeno un segno non verbale. I segni non verbali possono comunicare attivamente (una determinata postura, come per esempio le braccia incrociate) o passivamente (un profumo) e possono essere utilizzati coscientemente o incoscientemente.

Figura 2. Impatto del messaggio

Albert Mehrabian ha scomposto in percentuali l’impatto di un messaggio: 7% è verbale, 38% è vocale (tono, sfumature e altre caratteristiche) e cirlca il 55% è composta da segni e gesti. Figura 2.

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COMUNICAZIONE NON VERBALE La comunicazione non verbale si divide in diverse aree:  Kinesia. Caratteristiche fisiche. Possono mantenersi stabili durante il periodo di interazione. Sono segnali collegati alla forma del corpo, l’attrazione generale, gli odori del corpo, il respiro, il peso, l’altezza, il colore dei capelli, gli occhi, la tonalità della pelle.  Prossemica. Territorio e spazio interpersonale. Riguarda la distanza che separa due persone mentre comunicano.  Paralinguistica Si riferisce al modo in cui si esprime qualcosa e non a ciò che viene detto. In questa area intervengono le qualità della voce (Articolazione, controllo labiale, ritmo, tono...) e la vocalizzazione (Risata, sbadiglio, pianto, starnuto...)  Complementi Riconosce altri stimoli non verbali come i vestiti, il profumo, il colore degli occhi, il colore delle labbra… 1. KINESIA. CARATTERISTICHE FISICHE Nell’insieme si riferisce agli aspetti relativi all’orientamento del corpo, la postura, i gesti, le espressioni del viso, i movimenti degli occhi e delle sopracciglia, la direzione dello sguardo. 1.1. L’espressione del volto Le regole di espressione (felicità, paura, tristezza) si possono apprendere ma non le mettiamo sempre in pratica consciamente. Per decifrare questo messaggio usiamo il sesto senso che chiamiamo “intuizione”.

Potrebbe essere utile allenarci guardando fotografie di volti che riflettono diversi stati d’animo: allegria, tristezza, rabbia, preoccupazione, paura, sorpresa. ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”


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Figura 3. Emozioni

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Contesto

Sguardo

Cordialità

Dominanza

Prossimità fisica

Diversi tipi di contatto fisico

Contatto visivo

Sfida

Sorpresa

Occhi ben aperti Sopracciglia alzate Bocca semiaperta

Viso

Sorriso Tono gentile

Voce alta, forte, confidenziale

Voce alta, inflessioni

Eretta

Testa all’indietro

Paralizzazione motoria

Testa in avanti

Postura

Tematica

Labbra verso l’alto

Sorriso aperto Voce alta

Sorriso

Tono

Allegria

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Tristezza

Occhi ben aperti

Sguardo basso

Sopracciglia alzate e contratte

Sopracciglia abbassate Labbra verso il basso

Ira

Labbra contratte

Imbronciato Voce bassa e lenta

Voce alta con inflessioni brusche Pugni chiusi, tensione muscolare

Controllo del soggetto

Tavola 1. Stati emozionali

Attività 1. 1.a.- Presta attenzione a tutte i volti che vedi nella Figura 3 e pensa: “Cosa c’è nel disegno/fotografia?”, “Com’è questa faccia?”, “Questa persona è contenta, arrabbiata o...?” 1.b.- Pensa ad un ricordo felice, o ad un ricordo triste o ancora ad un ricordo che ti provoca rabbia... Leggi il paragrafo di un testo davanti ai tuoi compagni e cerca di capire se il tuo stato d’animo cambia. Puoi aiutarti con le indicazioni sugli stati emozionali nella Tabella 1.

1.2.

Linguaggio del corpo

Anche il linguaggio del corpo1 ha la sua influenza sulle alte persone. La postura non riguarda solo il lato caratteriale, ma rappresenta anche l’espressione del lato attitudinale delle persone. Aspetti generali in relazione alla postura del corpo. Figura 4. Figura 4. Postura

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Lenguaje corporal. 100+TIPS de Comunicación no verbal http://issuu.com/ticcepavillaverde/docs/100tipslenguajecorporal?e=15729076/31275476 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”


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Gesti del corpo: o Chiuso: marcano la distanza e denotano disagio. o Aperto: eliminano le barriere. Postura: indica il nostro stato d’animo o di interesse verso qualcuno/qualcosa. Posizione del viso dei due interlocutori: di fronte/ di lato/ ad angolo retto. Guardare dritto negli occhi indica interesse ed attenzione, però mantenere lo sguardo fisso per tutto il tempo è un atteggiamento provocatorio. Schivare lo sguardo in una conversazione prima di iniziare a parlare significa che ciò che stiamo per dire è frutto di una riflessione fatta in precedenza. Guardare a destra e a sinistra, invece, quando qualcuno parla con noi dimostra disinteresse. Figura 4. Quando incontriamo una persona la guardiamo negli occhi per interpretare i suoi sentimenti e le sue intenzioni, dopo distogliamo per un attimo lo sguardo per esprimere la nostra approvazione. Eludere questa pausa e mantenere lo sguardo fisso può essere inteso come un atteggiamento provocatorio.

Annuire frequentemente mentre stiamo ascoltando significa che abbiamo capito e siamo d’accordo con ciò che viene espresso, o che aspettiamo che il nostro interlocutore finisca di parlare per poter rispondere. Una leggera inclinazione della testa in avanti indica che stiamo ascoltando. Se incliniamo di lato la testa, oltre che a portarla in avanti, significa che stiamo ascoltando con interesse.

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Turbalina Blanco2 suggerisce alcuni gesti da tenere in considerazione durante la selezione di personale. Tabella 2.

Significato Perdita di fiducia in se stesso Prendere delle decisioni Interesse Non credere in ciò che si sta ascoltando

Gesto Giocare con i capelli Accarezzarsi la mandibola Inclinare la testa Guardare verso il basso Testa poggiata sulle mani/sguardo verso il basso

Noia Valutazione Dubbi Insicurezza Valutazione negativa Mentire, dubitare o rifiutare qualcosa Autorità Nervosismo o insicurezza Impazienza Sincertità, franchezza e

Mani sulle guance Strofinare un occhio Dare una tirata all’orecchio Stringere il naso Toccare leggermente il naso Incrociare le dita Toccare o muovere gli oggetti Picchiettare con le dita Mostra i palmi delle mani

innocenza Impazienza e preoccupazione Insicurezza o nervosismo Fiducia e sicurezza in se stesso Abbattimento Furia, ira, frustrazione e ansia Sicurezza in se stesso e superiorità

Sfregare le mani Mangiare le unghie Camminare con la schiena dritta Camminare con le mani nelle tasche o con le spalle incurvate Mani giunte dietro la schiena Sedersi con le mani incrociate dietro la testa Incrociare le gambe, muovendo leggermente il piede

Noia

Evitare di incrociare le gambe poggiando la caviglia sul ginocchio Atteggiamento di difesa Buona predisposizione a fare

Braccia incrociate all’altezza del petto Posizionare le mani sui fianchi

qualcosa Quando ci viene chiesto di avere

Toccare il braccio del nostro interlocutore.

fiducia in qualcuno Tabella 2. Gesti e i loro significati

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Attività 2: 2.a.- Analizza le due foto precedenti, che appaiono nella Figura 3 con i tuoi compagni. Scrivi che sensazioni vi trasmettono. 2

Turbalina Blanco. http://www.labioguia.com/notas/conoce-el-lenguaje-corporal-y-su-significado ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”


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2.b.- Simula un colloquio di lavoro. Una persona farà le domande, l’altra dovrà rispondere. Gli altri compagni osserveranno e scriveranno: come ti muovi, che gesti fai, dove guardi, che fai con le mie mani. Utilizza le Tabelle 1 e 2 per sottolineare ciò che scopri della persona con la quale stai parlando. Successivamente confrontate i risultati. 1.3.-Il colloquio e i 7 movimenti del corpo In un colloquio di lavoro devi guadagnare l’attenzione di colui che porge le domande. Video. Il consulente di OCC educación3 ci consiglia 7 movimenti del corpo che dobbiamo conoscere prima di presentarci ad un colloquio. Table 3. Chi ci fa le domande può percepire sentimenti positivi se mettiamo in pratica: Avvicinamento e connessione: Durante il saluto, inclina il tuo corpo in avanti (ciò comunicherà che hai una personalità attenta e aperta alla socializzazione). Stringendo la mano, il saluto deve essere fermo, e bisogna stringere senza utilizzare troppa forza (ciò trasmetterà sicurezza, fiducia). Un’altra eccellente pratica è quella di sorridere all’interlocutore (discretamente) appena lo si incontra e guardarlo sempre negli occhi. COMPORTAMENTI ED EMOZIONI Cosa trasmettono?

MOVIMENTO DEL CORPO

Calorosità e apertura all’interazione ed alla socializzazione

Inclinarsi in avanti con una postura aperta e le mani dirette verso l’altra persona.

Dominio, sorpresa

Inclinarsi verso indietro, con le mani intrecciate che sostengono la parte posteriore della testa.

Timidezza

Inclinare la testa da un lato, incrociando le braccia

Determinazione

Braccia sul tavolo o sulla sedia, le spalle poggiate perfettamente allo schienale della sedia, con una corretta postura della schiena

Indifferenza

Braccia alzate in modo che le spalle siano perfettamente allineate con le mani

Ira

Corpo inclinato in avanti, le braccia distese con i pugni chiusi

Interesse e attenzione

Muovere la testa segnalando accordo o disaccordo quando necessario.

Tabella 3. I 7 movimenti del corpo che provocano emozioni, secondo OCC educación

Consultor OCC educación. http://blog.occeducacion.com/blog/bid/202321/La-Entrevista-y-los-7-Movimientoscorporales#.Vnss6_nhDct ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” 3


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Ciò che dovresti evitare Stabilire limiti di spazio: Non provare ad avvicinarti troppo al tuo interlocutore. Se, invece, metti le tue mani in avanti è come se creassi una barriea, oppure se ruoti il busto, ciò denota insicurezza e non sentirsi a proprio agio. Da prendere in considerazione: L’interlocutore non è un amico o un conoscente, per cui evita l’euforia nel salutarlo ed evita anche di dargli una pacca sulla spalla. Modo di sedersi: Ricorda sempre di sederti bere (fino in fondo alla sedia) evitando di sederti sul bordo (specialmente se è grande), in questo caso trasmetteresti nervosismo. Evita, inoltre, di stendere le gambe in avanti e la schiena sullo schienale della sedia, potrebbe denotare mancanza di rispetto. La postura adeguata nel sedersi deve essere eretta, stando seduti al centro o al fondo della sedia, tenendo le gambe leggermente aperte e le braccia poggiate sui supporti. Lo sapevi che? Sedersi in questo modo mostra grande fiducia in se stessi. Se ti mostri con le spalle ricurve puoi risultare insicuro o addirittura annoiato. Il movimento delle mani e la gesticolazione è un altro aspetto importante. Ricordiamo di utilizzarla solo quando parli (senza esagerare), facendo piccoli movimenti, aiutandoti anche con un leggero movimento della testa. Il movimento aumenta l’energia, la fiducia e la varietà del canale di comunicazione, però non esagerare nel gesticolare, deve essere un movimento naturale. -----------------------------------------------------------------------------------------Attività 3: 3.a.- Riproduci delle pose che trasmettono almeno una delle 7 attitudini ed emozioni indicate nella Tabella 3. 3.b.- Simula un colloquio di lavoro, in cui l’intervistato interpreta un ruolo che trasmette una della 7 attitudini ed emozioni indicate nella Tabella 3.. ------------------------------------------------------------------------------------------

2. PROSSEMICA. TERRITORIO E SPAZIO INTERPERSONALE Un concetto che influisce in modo determinante nella comunicazione faccia a faccia è la “prossemica”, che studia la distanza che separa due persone nel momento in cui interagiscono tra di loro. Perchè è così importante misurare questo spazio che ci separa?

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In primo luogo, la distanza tra due persone ci rivela l’affinità che vi è tra loro; un esempio classico è l’ambiente lavorativo. Quante volte ci è capitato di sospettare che esistesse una relazione nascosta tra due colleghi, senza sapere esattamente per quale motivo? A parte i sorrisi, gli incontri casuali, le continue pause caffè, l’indicatore corretto da utilizzare è la stretta distanza che vi è tra loro quando interagiscono.

Figura 5. Distanza interpersonale

Il termine “prossemica” è relativo al territorio, allo spazio personale o sociale e al modo in cui viene percepito dagli individui. In ogni contesto interculturale si ammette una distanza interpersonale.

Edward Twitchell Hall (1966) ha stabilito per i Nordamericani quattro differenti zone o distanze di interazione:

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1. Intima, fino a 45 centimetri, è la distanza appropriata per litigare o conversare intimamente. A questa distanza la comunicazione non si basa solo sulle parole, ma si instaura un contatto sensoriale (visivo, olfattivo, termico, tattile) tra le persone. 2. Personale, da 45 a 75 centimetri nella sua prima fase, e da 75 a 120 centimetri nella seconda fase. È la distanza che si utilizza per discutere di argomenti personali. Con la stessa distanza ci si può salutare, toccarsi, darsi la mano 3. Sociale, la distanza sociale approssimamente va dai 120 ai 200 centimetri, può arrivare fino ad un massimo di quattro metri. Si instaura quando si conducono conversazioni formali, ed è solita tra compagni di studio o colleghi. 4.

Pubblica, più di quattro metri, è la distanza appropriata per tenere discorsi o conversazioni molto formali.

Le intromissioni in un territorio o spazio personale non sono tutti uguali: a. Invasione se ci si impadronisce pernamentemente del territorio altrui. b. Contaminazione quando lasciamo delle nostre tracce. c. Violazione del territorio implica l’uso irrispettoso di un territorio altrui. La si può praticare con la vista (fissare insistentemente qualcuno) o con il corpo (per esempio, occupando due posti sull’autobus...) La metro, il treno, l’autobus durante l’ora di punta sono un esempio perfetto per far comprendere che le intromissioni non sono tutte uguali. Se così fosse non potremmo utilizzare mai questi trasporti. Le invasioni che si posso presentare in questi spazi non sono solo corporali, ma anche uditive, olfattive, o di altro tipo sensoriale. Per questo motivo con le persone con le quali non si hanno relazioni personali, mantere una distanza inferiore a 1,25 o 1,5 metri può dare luogo a dei conflitti. Figure 5 e 6. Rivedi il libro 100 consigli sul linguaggio corporale

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Attività 4: 4.a.- Immagina di essere “il sole” e che i tuoi compagni siano “pianeti” che ti stanno intorno. Misura mentalmente la distanza che vi separa. 4.b.- Parla con varie persone ad 1 metro di distanza, avvicinandoti sempre di più (non è un esercizio di sopportazione, e nemmeno una gara a chi si avvicina prima). Quando questo atteggiamento inizia a darti fastidio alza il braccio e sposta un piede in avanti, ciò impedirà al tuo interlocutore di avanzare ulteriormente. Cosa succede quando qualcuno invade il nostro territorio? 4.c.-Cosa pensi di queste due immagini? 4.c.1.- Una stretta di mano senza poggiare il pollice e l’altra mano sulla spalla

(segna la

risposta giusta) Figura 7

( ) Disprezzo e disdegno ( ) Potere e dominio ( ) Affetto e cordialità ( ) Sottomissione e insicurezza

4.c.2.- Toccare la spalla durante la stretta di man (segna la risposta giusta) Figura 8

( ) Disprezzo e disdegno ( ) Potere e dominio ( ) Affetto e cordialità ( ) Sottomissione e insicurezza

3.- PARALINGUISTICA E’ caratterizzata dall’utilizzo degli stimoli della voce per la trasmissione e l’interpretazione dei messaggi. La voce è l’elemento chiave, essa però comunica diversi messaggi che posso coincidere o meno con le parole che pronunciamo. Come si capisce ciò? Per esempio, se la parola è pronunciata con vigore, a seconda della situazione, può significare gioia o ira; se il tono di voce è debole, la sensazione trasmessa sarà tristezza. Gli elementi che la compongono vengono chiamati segnali verbali.

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14 Figura 9. Paralinguaggio verbale

L’interpretazione dei segnali vocali depende dal recettore, il quale fa delle deduzioni o giudizi sui quattro tipi di informazione: 1) Le caratteristiche fisiche dell’interlocutore: aspetto fisico, età, lavoro, classe sociale, sesso, livello di educazione e regione geografica. 2) La personalità: entusiasta, apatico, energico, pigro, bello, brutto, piacevole, volgare, colto. 3) L’attitudine verso il recettore: gentilezza, disprezzo, rifiuto, galanteria. 4) Lo stato emozionale: arrabbiato, nervoso, allegro, triste, angosciato, sorpreso, dubbioso. Trager (1958)4 è stato il primo ad interessarsi a questo tipo di fenomeni. •3.1..- Tipo de voce: dipende dal sesso, età o luogo d’origine. •3.2..- Paralinguaggio nella comunicazione orale: 3.2.1.- Qualità della voce: tono, risonanza, tempo, ecc. Il tono della voce varia da toni più acuti a toni più gravi, secondo lo stato emozionale di colui che parla. Il volume esprime l’emotività di colui che parla. Può essere morbido, regolare o forte. Una voce morbida può indicare timidezza o insicurezza; al contrario una voce molte forte da segnali di sicurezza, dominio o autorità. 3.2.2.- Vocalizzazione: 3.2.2.1. Caratteristiche vocali: ridere, piangere, gemere, sbadigliare, inghiottire, inalare, esalare profondamente, tossire, singhiozzare, lamentarsi, gridare, fischiare, canticchiare, sospirare, ridere a creapapelle, 4

Mcentee, Hielen (1999). Comunicación (Segunda Edición), Ed. Mc Graw Gill, México, 23- 35 p. http://www.abc.com.py/articulos/las-senas-vocales-o-comunicacion-paralingistica-990071.html ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”


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piangere singhiozzando, mormorare, tossicchiare, ansimare, sussurrare, starnutire. 3.2.2.2. Qualità vocali: intensità, tono, estensione. Volume (da molto alto a molto basso) e velocità (da molto lenta a molto veloce). Per esempio, quando siamo emozionati parliamo velocemente e in maniera agitata. Quando siamo sicuri di ciò che stiamo dicendo in un’ esposizione orale, abbiamo un tono di voce più alto rispetto a quando nutriamo dei dubbi. 3.2.2.3. Segregazione vocale: suoni di accompagnamento, grugniti, pause di silenzio ecc, includono la vocalizzazione come “uh”, “um”, “mm”, “aa”, “oh”, “em” e altre varianti. Due esempi: Sei in classe e sei distratto, per riprenderti il professore ti fa una domanda. La tua prima risposta è: “Eh?” Il ritmo o fluidità è l’ordine ritmato delle parole e i silenzi. Può essere lento o rapido, fluido o strozzato. Un ritmo lento ci trasmette l’idea di passività; diverse intermittenze rivelano mancanza di interesse o nervosismo e ostacolano la comprensione del messaggio. Il consigliabile è un ritmo diversificato , in accordo con il contenuto del messaggio. La dizione è l’articolazione e prenuncia corretta dei fonemi. Tendiamo tutti a non tenerne conto, soprattutto nelle conversazioni colloquiali. Ciò può danneggiare la comprensione del messaggio e rivela, inoltre, un basso livello culturale di colui che parla. Figura 10. Figura 10. Paralinguaggio verbale: pronuncia errata

Attività 5. 5.a.Scrivi e pronuncia correttamente le parole della Figura 10. ……………………………………………………………………………. 5.b. Leggi alcuni testi letterari o poesie che trasmettono stati d’animo. Individua nella classe quali giudizi hanno gli altri nei tuoi confronti

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Figura 11. Paralinguaggio verbale con messaggi di cortesia

Attività 6. 6.a.- Sei in un bar e inciampi su una persona che sta bevendo un caffè. Cosa gli dici e che gesto faresti per risultare cortese? 6.b.- Immagina altre situazioni durante le quali usi frasi e gesti di cortesia. Figura 11. .

3.3. Paralinguaggio nella comunicazione scritta Figura 12. Paralinguaggio verbale nella comunicazione scritta.

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Attività 7. Cerca nel CEPA o in altre istituziuoni simboli che utilizzano il paralinguaggio nella comunicazione scritta. Per esempio: segnali di emergenza, simboli che indicano un bagno pubblico...

 4.- ALTRI ASPETTI DI INTERELAZIONE Altri aspetti di interelazione che influiscono sul processo di comunicazione si concentrano sull’aspetto fisico, il vestiario e la cosmetica. L’aspetto fisico di una persona è la prima cosa che viene notata, e molte volte influisce sulle opinioni che che l’interlocutore ha di quella determinata persona. Diamo molta importanza all’apparenza e ci preoccupiamo di coprire cìò che consideriamo difetti. La cosa curiosa è che le persone che si piacciono facilmente riescono a non giudicare gli altri. Dall’altro lato le persone insicure, che hanno problemi con il proprio corpo possono minare la tua autostima. Se devi partecipare ad un colloquio di lavoro devi curare il tuo aspetto in due modi: igene e vestiario. 4.1.- Igene  Fai un bagno il giorno del colloquio. Non pensare che il profumo sia un buon sostituto della doccia!  Utilizza un buon deodorante, possibilmente che non sia profumato. Evita gli spary che lasciano le macchie bianche, soprattutto se indosserai vestiti neri.  Se hai un problema con l’odore dei piedi, utilizza un buon prodotto che agisca contro questo problema. Ricordati però di tenere i piedi puliti perchè il calore che disperdono all’interno delle scarpe può provocare cattivo odore.  Lavati i capelli. I capelli lavati il giorno prima possono sembrare puliti ma assorbono gli odori (della cucina, del fumo o se vai in metro). Se utilizzi gel o cera per capelli, fallo con moderazione. Il capello pieno di gel sembra appiccicoso. ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”


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 Attenzione all’alito. Il giorno prima del colloquio non mangiare piatti che contengono aglio o cipolla. In caso contrario utilizza un buon colluttorio o uno spray per l’alito.  Attenzione alle unghie. Puliscile e mantienile curate. Se hai il vizio di mangiarle, fai lo sforzo di evitare ciò prima del colloquio. Mangiare le unghie trasmette ansia. Se sei donna non utilizzare colori vistosi.  Se sei raffreddato o soffri di un attacco di allergia, spiegalo e chiedi scusa in anticipo, e tieni un fazzoletto in mano (non tirare su e soffia il naso!) 4.2. . Vestiario  Assicurati cohe i vestiti siano puliti e stirati. Se il viaggio fino alla sede del colloquio è lungo, porta con te una busta per conservare la giacca bene appesa in macchina. Se vai con i mezzi pubblici, poggiala sul braccio. Porta con te un kit di cucito da viaggio, nel caso in cui perdessi un bottone.  Indossa scarpe in buone condizioni  Le donne dovrebbero portare delle calze di riserva

Il posto di lavoro determina il tipo di vestiario da indossare, quindi dovresti adattarti all’ambiente. A completamento di questo manuale, parliamo dei padlet sintetizzati nei CEPAS. Sono denominati Tavola 1, Tavola 2, Tavola 3 e Tavola 4. Sono stati scelti questi padlet della CEPAs perchè possono essere implementati con video, power point o commenti. In questo modo possono essere svolti anche da persone che non hanno partecipato all’incontro. MESA 1 - WORLD CAFE MESA 2 - WORLD CAFE MESA 3 - WORLD CAFE MESA 4 - WORLD CAFE

Soluzioni: Figura 7 (Potere e Dominio) e Figura 8 (Affetto e Cordialità) Attività 8.

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Elaborare un padlet che permette di sintetizzare gli aspetti ritenuti importanti da coloro che hanno partecipato alla lezione. https://www.youtube.com/watch?v=JBN_3oue0rs https://www.youtube.com/watch?v=TgBLjJcoVaI

 BIBLIOGRAFIA Comunicazione non verbale. http://www.ugr.es/~aula_psi/EL_COMPORTAMIENTO_NO_VERBAL.htm Comunicazione non verbale. http://cvc.cervantes.es/ensenanza/biblioteca_ele/diccio_ele/diccionario/comunic acionnoverbal.htm Posizione e postura del corpo. http://www.naturopatamasdeu.com/posicion-yposturas-del-cuerpo/ Raccolta “Sviluppo personale e lavorativo” dell’ Instituto Costarricense de Electricidad. ICE, elaborata da Dirección de Prensa y Relaciones Públicas de Costa Rica http://www.negociosyemprendimiento.org/2010/11/colecciondesarrollo-personal-y-laboral.html

Este folleto es una continuación del trabajo en Espabila-T

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