Bivacco di Taeggio

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BIVACCO DI TAEGGIO


promosso da

con il patrocinio di

Comunità montana Valsassina, Valvarrone Val d’Esino e Riviera

con il contributo di

opere

multimedia

segreteria

Alessandra Battaglia Sofia Biancucci Lucrezia Collavizza Alberto Faotto Lorenzo Guida Paola Luoni Trevis M. Martinelli Chiara Testoni Francesco Tucci

prof. Fabio Bottoni prof. Fausto Callea Alessio Alberghini Raffaello Parodi

Eleonora Parise Laura Farinello Giovanna Cassella

a cura di

allestimento narrazione Mario Nutarelli escursionismo

prof. Matteo Cappelletti dott. Marco Meroni

dott. Paolo Malgorani

grafica

amministrazione

prof.ssa Monica Sampietro Carlotta Cesana Elena Cesana

Samuela Monaco Silvia Bignami

Luigino Gasparini Ryszard Stefan Luft Hewage Sanath Dabare Alessandro La Porta Francesco Andaloro Chiara Zudé Rebecca Gaddi Gianluca Tirapelle Francesca Giacomelli Elena Veronesi Patric Fritjofsson Julia Gobbi responsabile IT Marco Bonfieni

Crediti


pag. 1 introduzione

pag. 2 territorio

pag. 6 bivacco

pag. 18 mostre

Indice

pag. 4 valle

pag. 8 studi didattici

pag. 23 progetto definitivo

pag. 32 contatti


L’alpinismo è una potente espressione della nostra umanità che ci permette di esplorare l’armonia della natura con le gambe e le profondità del nostro ego con la mente. Questi duplici itinerari non sono però ricchi solo di potente bellezza ma anche di rischi, sopra tutti le condizioni atmosferiche che rivestono ancor più importanza nei lunghi itinerari in crinale come il sentiero della Dorsale Orobica Lecchese. In questo frangente baite e bivacchi rivestono un ruolo di grande importanza per gli escursionisti e tra essi il Bivacco di Taeggio, data la sua posizione strategica, è sempre risultato un utile riparo per molti. Questa storica piccola struttura d’alta quota è infatti ubicata lungo il tratto di sentiero D.O.L. 3, detto anche Alta Via della Valsassina, e posta in cima alla Valle Marmino: un ramo della Val Fraina ricadente nel territorio comunale di Premana. Cinta dalle cime in una posizione fortemente panoramica, attualmente il bivacco si trova in stato di tale degrado da risultare inutilizzabile; lasciando quindi sguarnita una grande porzione del versante nord della Valvarrone e tutto il tratto del sentiero in dorsale che si snoda tra il Pizzo Mellasc e il Monte Legnone. Alla luce di ciò è stato avviato un percorso che mira a giungere all’effettiva ricostruzione di questo piccolo edificio di proprietà pubblica, restituendo agli escursionisti non solo un riparo funzionale ma anche un luogo da vivere con piacere e in comunione con l'habitat alpino, con un beneficio sia per il turismo locale sia per l’alpinismo amatoriale. In oltre 15 mesi di lavoro gli studenti dell’indirizzo specialistico in Architettura e Ambiente del Liceo Artistico Giuseppe Terragni di Como, sotto la guida del prof. Matteo Cappelletti, hanno redatto una serie di proposte progettuali che interpretano i canoni europei per le strutture incustodite in alta quota, prevedono dotazioni tecnologiche e soluzioni abitative adeguate alle esigenze contemporanee, garantiscono totale autosufficienza idrica ed energetica in ogni stagione e condizione climatica. A questa notevole attenzione per la piena sostenibilità ambientale si aggiunge quella all'inserimento armonico nel pregevole contesto naturalistico, cercando forme architettoniche rispondenti tanto alle necessità funzionali quanto alle caratteristiche dei luoghi e riutilizzando i materiali presenti in loco. Spinti dall’alto livello qualitativo dello studio didattico realizzato, Centro Studi Casnati e FUV progettazione, con il supporto del Comune di Premana, hanno raccolto il patrocinio di Regione Lombardia, Comunità Montana di Valsassina e Valvarrone, Comune di Como, Camera di Commercio di Lecco, Lecco Culture, Padiglione Italia EXPO 2015, Sistema Como 2015, CETRI-TIRES, Sagra delle Sagre, e grazie al contributo di E-Comotti S.p.A., Max Meyer S.p.A., SIDE S.p.A., Furpile IDEA S.p.A., Adreani S.p.A., FA8 S.r.l., hanno organizzato un ciclo di mostre ad apertura di eventi fieristici e culturali dalle quali sono transitate circa 223.000 persone con percentuali di partecipazione oltre ogni aspettativa. Gli allestimenti realizzati sono stati un passaggio fondamentale per dare una coscienza collettiva al lavoro svolto permettendogli di travalicare i confini dell’ambito teorico/didattico per muoversi verso l’operatività. Infatti, partendo dalle proposte portate in mostra, si è poi proceduto, connettendo ambiti professionali e didattici, a redarre una soluzione progettuale definitiva da portare a realizzazione. Sulla base di questa il Comune di Premana sta ora procedendo al reperimento di stanziamenti e sponsorizzazioni per giungere al più presto, attraverso una sinergia tra pubblico e privato, all’apertura del cantiere.

Introduzione

1


Colico

Piantedo

Delebio

Morbegno

Dongo

Musso

Dervio

Gerola Alta Acquaseria

Premana Bellano

Casargo

Cortenova

LEGENDA

Territorio di Premana

Territorio

Bivacco di Taeggio

Aree urbanizzate

ViabilitĂ stradale principale

ViabilitĂ stradale locale

Linea ferroviaria

Punti di accesso

2


M o n t i

L e g n o n e

D o r s a l e

Territorio

e

O r o b i c a

L e g n o n c i n o

P i z z o

A l t o

L e c c h e s e

B o r g o

d i

e

M o n t e

R o t o n d o

F e n i l e

3


Monte Olano

Monte Colombano

Monte Legnone Zappello d’Agrogno

Monte Legnoncino

Pizzo Olano

Pizzo Val Torta

Monte Combana Cima di Moncale

Sasso del Rigo

Monte Boggio

Monte Rosetta

Monte Pim Pum Cima del Cortese

Monte Stavello

Cima di Cornice Monte Rotondo

Sasso Alto

Il Foppone

Monte Colombana

Pizzo Larec

Il Matoch

Il Piazzo

Cima Cassera Pizzo Mellasc

Pizzo d’Alben Pizzo del Dente

Cima del Laghetto Cimone di Margno Cantone Grande

Sasso Dirotto Pizzo Varrone

Pizzo Cornagiera

Pizzo Trona

LEGENDA

Bivacco di Taeggio

Valle

Alpeggi

Corsi d’acqua e sponde

Percorsi escursionistici

Cime

Rifugi

4


B o r g o

d i

P r e m a n a

P i a n

B a i t e

d i

T a e g g i o

V a l l e

Valle

d e l l e

B e t u l l e

M a r m i n o

5


Dor

sale

Or

ob

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a

Lecchese

SDF

Bocchetta di Taeggio

Bivacco di Taeggio

PGT

Baite di Taeggio

CTR

Pizzo Cornagiera

Grigna Settentrionale Monte Chiaro

Pizzo d’Alben

Alpe Chiarino

Alpe di Paglio

Alpe Giumello

Baite di Taeggio

LEGENDA

Bivacco di Taeggio

Bivacco

Baite di Taeggio

Corsi d’acqua e sponde

Percorsi escursionistici

6


Bivacco

7


Alessandra Battaglia

8


Alessandra Battaglia

9


Sofia Biancucci

10


Lucrezia Collavizza

11


Alberto Faotto

12


Lorenzo Guida

13


Paola Luoni

14


Trevis Massimiliano Martinelli

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Chiara Testoni

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Francesco Tucci

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Mostra 8/16 Agosto 2015 - 50^ Sagra delle Sagre - Barzio (LC)

18


Mostra 24 Ottobre / 14 Novembre 2015 - Biblioteca comunale - Como

19


Mostra 19 Dicembre 2015 / 6 Gennaio 2016 - Palestra comunale - Premana (LC)

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Premiazione 15 Marzo 2016 - Palazzo Madama - Roma

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Mostra 23/25 Aprile 2016 - Agrinatura - Erba (CO)

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Gli alpeggi superiori di Taeggio dominano la Valle Marmino in una posizione fortemente panoramica e caratterizzata da un contesto di particolare pregio naturalistico. Cinti dal crinale della Dorsale Orobica Lecchese e solcati da due sorgive, questi pascoli godono di un’ottima esposizione solare grazie all’elevata altitudine e al loro orientamento a meridione. Grazie a queste caratteristiche gli alpeggi superiori di Taeggio sono stati a lungo popolati da bestiame e pastori, i quali ivi eressero, in tempi remoti, un baitello con annessi ricoveri per animali. Con la creazione dell’Alta Via della Valsassina, nel 1985, parte di questa struttura fu trasformata da riparo per alpigiani a bivacco per escursionisti, grazie alla posizione baricentrica lungo il sentero. Gli stessi fattori ambientali che determinarono l’utilizzo degli alpeggi e la nascita del baitello sono all’origine delle decisioni che hanno determinato la definizione del progetto redatto per la realizzazione, il quale è stato approntato in una fruttuosa commistione tra pratica professionale e attività didattica. La prima scelta è stata quella di concepire il nuovo Bivacco di Taeggio non solo come un riparo funzionale per gli escursionisti, ma anche come un luogo da vivere con piacere e in comunione con l'habitat alpino, dove poter pernottare anche più giorni. Interpretando così i canoni europei per le strutture incustodite in alta quota si sono previste dotazioni tecnologiche e soluzioni abitative adeguate alle esigenze contemporanee. Si è quindi deciso di fornire la struttura non solo degli 8 posti letto usuali, richiesti dalla normativa di riferimento, ma anche di un piccolo bagno (completo di servizi, doccia, lavabo), di una minima cucina (con lavello e piano cottura a induzione), di una zona giorno (utilizzabile anche per accogliere ulteriori ospiti in caso di necessità). A completare il programma funzionale è stato previsto un locale tecnico ove posizionare la dotazione impiantistica necessaria all’utilizzo della struttura ad ogni orario e in ogni stagione. La convenienza normativa a tenere separato questo spazio dalla zona abitativa ha poi suggerito di connettere i due volumi con un portico da utilizzare sia come ingresso sia come zona giorno esterna. Si è poi deciso di posizionare l’edificio sul sedime del baitello crollato, riprendendone lo sviluppo

Relazione di progetto

longitudinale con orientamento da nord-ovest a sud-est e il parziale incasso nel terreno a monte, verso nord-est. Tali accortezze permettono infatti al nuovo bivacco di essere meno esposto ai forti venti freddi provenienti dal crinale, di limitare l’impatto di eventuali slavine percorrenti il canalone che scende dalla dorsale, di privilegiare l’affaccio verso il panorama a valle, di sfruttare al massimo l’esposizione solare a meridione. Una volta trovata la collocazione, la composizione architettonica è iniziata disegnando un parallelepipedo proporzionale al volume necessario ad accogliere gli spazi necessari per il nuovo edificio. Questo è stato poi suddiviso in cinque moduli profondi 6 m, larghi 3.6 m, alti 7.5 m, utilizzati come riferimenti per la distribuzione dell’edificio e per la sua modellazione. Con un processo di sottrazione si sono quindi scavate le forme facendo corrispondere ogni azione ad una necessità, sia essa funzionale o tecnologica o contestuale. Sia per opportunità di approvvigionamento che per attenzione per alla piena sostenibilità ambientale si è poi pensato di garantire al bivacco totale autosufficienza idrica ed energetica in ogni stagione e condizione climatica. Le falde della copertura sono così state utilizzate per accogliere superfici adeguate di lamina fotovoltaica e per facilitare la raccolta delle acque piovane. Il locale tecnico è stato dotato di un bacino di raccolta delle acque e di batterie di accumulo, oltre ai sistemi per il trattamento e la distribuzione di acqua ed energia. Inoltre l’involucro dell’edificio è stato studiato con una doppia pelle separata da un’intercapedine isolante; in questo sistema i tre strati assolvono diverse funzioni con la massima efficienza. Lo strato interno, in calcestruzzo armato realizzato con inerti reperiti in loco, svolge la funzione strutturale e mantiene le temperature degli ambienti. Lo strato intermedio, composto di materiali ecocompatibili, minimizza lo scambio di calore tra interno ed esterno e impermeabilizza l’edificio. Lo strato esterno, realizzato riutilizzando il pietrame presente in loco, crea una prima barriera nei confronti di temperature e agenti atmosferici, nonché crea una continuità, materica e tecnica, con l’edilizia storica locale e assicura un inserimento armonico nell’inviolato contesto paesaggistico.

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Schizzi di progetto

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Progetto definitivo

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Progetto definitivo

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Progetto definitivo

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Progetto definitivo

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Progetto definitivo

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Progetto definitivo

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Progetto definitivo

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Contatti

telefono

+39 031 5378900

email

info@centrocasnati.it

sito

www.centrocasnati.it

telefono

+39 0341 890127

email

info@comune.premana.lc.it

sito

www.comune.premana.lc.it

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