PROGETTO LUGLIO AGOSTO 2015
31-08-2015
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Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F- La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa - Una copia Euro 1,55
“AGRICOLTURA VOLANO DELLO SVILUPPO”
AGRIYOUNG & OSCAR GREEN
Intervista e Marco Remaschi
Ad Arezzo oltre 600 giovani imprenditori agricoli
TOSCANA: SI AGLI ABBATTIMENTI Emergenza ungulati ad una svolta a pagina 2
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la campagna TOSCANA
Giornale di Coldiretti Toscana Anno XVIII n.4/2015
LA TOSCANA TORNA ALL’EXPO. IL BILANCIO E’OK. Illustrati i risultati del 2014. Dal 14 al 20 Settembre nuovamente protagonisti a Milano. L’EDITORIALE Continua il suo percorso di crescita e si conferma realtà associativa strategica per imprese e consumatori toscani. Bilancio molto positivo per Coldiretti Toscana in un anno intenso che ha proiettato la Toscana verso l’Expo di Milano dove gli agricoltori della nostra regione saranno nuovamente protagonisti (dopo esserlo stato dal 13 al 19 luglio) dal 14 al 20 settembre per un’altra settimana nel segno del Made in Tuscany. Bilancio, come annunciato, positivo anche dal punto di vista economico, ma prima ancora bilancio incoraggiante dal punto di vista degli indicatori che misurano l’attività e la penetrazione sindacale sul territorio come l’incremento degli agriturismi associati, dei punti di Campagna Amica che hanno superato abbondantemente quota 1.000 fino alle 78mila istanze presentate del Centro Assistenza Agricola (CAA),
alle 50mila pratiche patrocinate del patronato Epaca, alle 5mila ore di formazione che hanno coinvolto 1.200 utenti e ai 147 finanziamenti assistiti di Creditagri. Ed ancora il calendario di atti-
vità di promozione che hanno spaziato dall’Expo di Milano all’assemblea di Ue.Coop, la centrale delle cooperative promossa da Coldiretti, da Viva la Terra a Carrara Fiere e all’Expo Rurale
di Firenze. Ed ancora le attività di Donne Impresa e dei Giovani, motore del futuro dell’agricoltura nazionale, e dei Pensionati, le forti radici dell’associazioni. Ma di fronte Coldiretti ha di fronte battaglie importantissime per il futuro delle imprese agricole ed agroalimentari che passano attraverso concetti chiave come etichettatura, tracciabilità e trasparenza, elementi invincibili sul mercato nazionale ed internazionale che le imprese devono poter sfruttare e che legano territorio, ambiente, storia.
di Tulio Marcelli Presidente Coldiretti Toscana
FALSO MADE IN TUSCANY: COLDIRETTI SMASCHERA NUOVI ORRORI Il Chianti bianco svedese ed il Salami (si proprio così) prodotto in Canada tra i prodotti “sfregiati” che danneggiano l’identità del Made in Tuscany nel mondo. Ci ha pensato ancora Coldiretti a metterli in mostra, questa volta nella vetrina internazionale dell’Expo, a fianco delle fantasiose, imbarazzanti interpretazioni di piatti e prodotti falsamente toscani ed italiani. Di “brutti esempi” Coldiretti ne ha scovati tanti in giro: il Chianti tarocco ed il sangiovese “Tuscan Moon”, il salame “Toscano” prodotto in Usa ed il “Fennel Pollin Saleme” venduto in accoppiata al vino, la “Palenta” serba, la “Finocchiono” e l’olio extravergine. In realtà, a differenza di quanto avviene per altri articoli come la moda o la tecnologia, a taroccare il cibo
italiano non sono i Paesi poveri, ma soprattutto quelli emergenti o i più ricchi a partire proprio dagli Stati Uniti e dall’Australia da dove arriva il Parmesan con il marchio Perfect italiano, ma molto diffuse sono le imitazioni dei prodotti tipici e i piatti della cucina italiana completamente inventati come la “Pasta con mais, erbe e Parmesan” indicata sul sito ufficiale di Masterchef Australia. La situazione è ancora molto più grave negli Stati Uniti dove il 99% dei formaggi di tipo italiano è realizzato in California, Wisconsin e nello Stato di New York, nonostante i nomi richiamino esplicitamente le specialità casearie più note del Belpaese.
La battaglia di Coldiretti contro le scorrerie dei cinghiali sul territorio toscano ha fatto recentemente segnare un fondamentale passo avanti: l'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi ha annunciato che la Toscana è pronta a lavorare per una forte riduzione degli ungulati: dati alla mano sono infatti oltre 250.000 gli esemplari in sovrannumero, su una popolazione totale di mezzo milione di animali. Tutto ciò succede dopo le sollecitazioni molteplici che Coldiretti ha portato avanti, sia nelle singole province toscane sia in Regione fino al livello nazionale. Fondamentale poi l'incontro in Regione con lo stesso Remaschi che ha di fatto sbloccato la situazione. Secondo Coldiretti infatti, il fenomeno degli ungulati in Toscana è diventato ormai un problema insopportabile. I numeri di cinghiali, cervi e caprioli sono elevatissimi. E non sono certo da dimenticare i branchi di lupi, sempre più
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